Piano Adozione Avanguardie Educative_a_s_2016_17
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Piano Adozione Avanguardie Educative_a_s_2016_17
2° CIRCOLO DIDATTICO “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Via San Domenico Savio 22 - 70029 Santeramo in Colle (BA) Tel. 080/3036230 - Cod. Fisc. 82002830725 e-mail: [email protected] sito web: www.santeramo2cd.gov.it RESPONSABILE: Dirigente scolastica- Dott.ssa MARIA DIGIROLAMO 1 1. LE IDEE IDEE ADOTTATE e NOMINATIVO DEL REFERENTE Aule Laboratorio Disciplinari Lamanna Giacoma Flipped Classroom (La classe capovolta) Lamanna Giacoma Didattica per Scenari Digregorio Maria Rosaria Debate (Argomentare e dibattere) Digregorio Maria Rosaria IDEA DA ADOTTARE CON DECORRENZA 2017/2018 e NOMINATIVO DEL REFERENTE Apprendimento differenziato: Scuola Senza Lamanna Giacoma Zaino 1. STRATEGIA DEL PIANO DI ADOZIONE La nostra scuola si propone un percorso d’innovazione metodologico- didattica che, partendo da esperienze significative esistenti , giunga ad un cambiamento sistemico, per gradi, passaggi e contaminazione di idee . Gli obiettivi generali che ci prefiggiamo di raggiungere aderendo alla sperimentazione proposta da Avanguardie Educative sono: trasformare il modello trasmissivo della scuola: offrire agli studenti modelli di apprendimento attivo, anche con l’ausilio di simulazioni, giochi didattici, attività “hands-on”, ecc. ; sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare: le ICT diventano opportunità che consentono di personalizzare i percorsi di apprendimento, rappresentare la conoscenza, ampliare le fonti del sapere, condividere e comunicare; creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non sempre in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione e impone un ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta; investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.): una scuola d’avanguardia è in grado di individuare (nel territorio, nell’associazionismo, nelle imprese e nei luoghi informali) le occasioni per mettersi in discussione in un’ottica di miglioramento, per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione continua che garantisca la qualità del sistema educativo; promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: obiettivo è individuare l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad altre realtà che ne abbiano i presupposti. Pertanto ci si propone di : -“scardinare” alcuni meccanismi inerziali che “ingessano” la scuola, per innescare dinamiche di cambiamento e di “contagio” fra scuole e classi; - cominciare ad incidere sulla variabile spazio e tempo (nuovi setting/nuovi ambienti per l’apprendimento attraverso l’idea delle “Aule laboratorio disciplinari” , della” Flipped classroom” e della Scuola senza zaino . 2 -cambiare il setting d’aula a banchi allineati per favorire modelli didattici diversi come quelli proposti dalle idee di “Debate”e della “Didattica per scenari”. Relazioni tra le idee Le cinque idee sfruttano le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare; guardano, altresì, alla creazione di nuovi spazi e tempi per l’apprendimento per riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza. Esse vertono verso un cambiamento culturale realizzabile attraverso la formazione dei docenti che: -consenta di superare la concezione della classe come contesto in cui si trasmette il sapere; -chieda un ripensamento del ruolo degli studenti, che divengono attivi costruttori del proprio apprendimento, e del docente, che assume il ruolo di facilitatore e di guida, di conduttore capace di promuovere modalità di lavoro che coinvolgano gli studenti in percorsi di confronto e collaborazione tra pari; -veda le attività orientate al problem solving e al learning by doing; -metta in campo una serie di strategie di lavoro fondate sula ricerca, l’apprendimento tra pari, l’apprendimento attraverso forme di didattica laboratoriale ; -consenta la promozione del pensiero critico, di soluzione dei problemi, di capacità di ragionamento, di lavoro di gruppo; -promuova una valutazione formativa e autentica attraverso il coinvolgimento degli studenti anche in compiti autentici e complessi che mettono gli allievi nella condizione di dimostrare le loro competenze. Punti di forza del piano -innovazione metodologica ed operativa ; - integrazione tra le idee proposte; - formazione del personale; - esperienza maturata nel corso degli anni; - gradualità e contaminazione delle idee. DESCRIZIONE DEL PIANO DI ADOZIONE Fase di “PLAN” - PIANIFICAZIONE Descrizione del problema da affrontare attraverso l’introduzione delle IDEE L’innovazione di modelli didattici basati sul coinvolgimento ivo degli studenti porta la nostra scuola a voler sperimentare metodologie didattiche e processi organizzativi che vanno nella direzione di una scuola che cambia. Si adotteranno: -il Debate in cinque classi quinte e in una classe terza, -la Flipped Classroom in una classe quinta, - la Didattica per scenari in cinque classi terze e in una classe quinta; - le Aule laboratorio disciplinari : aula a righe e a quadretti in due classi terze; laboratori di scienze e di coding laboratori di L2-Clil, in cinque classi terze; laboratorio di coding nelle cinque classi quarte e nelle sei classi quinte. Si proporrà nell’anno scolastico in corso la formazione dei docenti per la nuova idea di “ Scuola senza zaino” per poi passare all’attuazione nell’anno scolastico 2017/18 su 2 classi/sezioni sperimentali. 3 Aule Laboratorio Disciplinari scientifico e linguistico: La scuola ha strutturato aule laboratorio dedicate e funzionali all’insegnamento disciplinare ( aule a righe e a quadretti), realizzerà laboratori di L2 anche l’uso della metodologia CLIL , laboratori scientifici e informatici per l’apprendimento del linguaggio computazionale in cui far ruotare gruppi o classi di alunni. Si adegueranno gli spazi di lavoro ad una didattica attiva di tipo laboratoriale, predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazione, ecc. L’ambiente in tal senso si caratterizza come intenzionalmente educativo in quanto si potranno mettere in “ scena” insegnamento e apprendimento attraverso metodi innovativi come INQUIRY, PROBLEM SOLVING e CLIL. Si utilizzerà una tecnologia centrata sull’alunno, capace di favorire il lavoro cooperativo, in grado di offrire occasioni di socializzazione e di adeguarsi a un lavoro che deve avvenire in spazi differenti. Il setting specifico dei laboratori, inteso come tipologia degli strumenti, varierà a seconda della disciplina. Flipped Classroom (La classe capovolta), Didattica per Scenari, Debate (Argomentare e dibattere). L’inserimento nelle classi delle LIM ha permesso ad un gruppo di insegnanti della nostra scuola di sperimentare didattiche innovative ed attività interattive. L’adesione a queste idee del Manifesto di Avanguardie Educative vuole portare il docente e gli alunni: - a progettare in modo intenzionale ambienti di apprendimento e scenari nei quali le tecnologie siano risorse abilitanti e in cui gli studenti possano essere attivi protagonisti del loro processo di costruzione della conoscenza; - a condividere il modello didattico in un team ; -offre opportunità di trasformare la classe da spazio di trasmissione dei saperi del docente in comunità di apprendimento e di ricerca; -promuove lo sviluppo non solo di competenze degli alunni, ma anche della loro autonomia e della loro capacità di lavorare con gli altri; -permette di acquisire competenze trasversali ( life skill ): saper risolvere problemi, prendere decisioni, creatività, capacità relazionali, comunicazione efficace… favorendo il cooperative learning e la peer education. I setting specifici degli ambienti di apprendimento summenzionati prevedono: - un device “ centrale” per il docente ( LIM, PC portatile …) che svolga la funzione di “ cruscotto” di gestione del processo didattico; - un ambiente virtuale per l’apprendimento ( moodle o simili , ambienti Cloud) da usare come repository e luogo di lavoro on line - l’utilizzo del BOYD ( Bring Your Own Device) - l’uso di risorse digitali Fase di “DO” - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il progetto triennale ha come destinatari i docenti e gli alunni della scuola. Le aree di interesse del progetto riguardano la progettualità, l’organizzazione, la pianificazione e la valutazione. Il piano si articola nelle seguenti fasi: - Formazione del personale : attraverso i webinar e il supporto delle scuole capofila da gennaio 2016 a giugno 2018; formazione in presenza del personale per l’attuazione di “ Scuola senza zaino” a partire dal mese di febbraio 2017; - Progettazione di ambienti di apprendimento: ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’idea adottata e all’attività svolta; - Predisposizione di aule laboratorio disciplinari; - Progettazione di percorsi e contenuti che permettano l’attuazione delle idee adottate; - Realizzazione di percorsi didattici innovativi; 4 - Monitoraggio periodico dei percorsi e apporto di azioni di miglioramento. Fase di “CHECK” – MONITORAGGIO E RISULTATI La realizzazione del Piano di Avanguardie Educative prevede attività di monitoraggio di tutte le fasi, da parte dei referenti delle azioni previste. Il sistema di monitoraggio sarà articolato attraverso : - raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ; - incontri periodici finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità; - rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto alle parti interessate negli incontri istituzionali programmati; - misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni implementate. Fase di “ACT”– RIESAME E MIGLIORAMENTO Sarà possibile apportare modifiche alla pianificazione (fase di “PLAN”), dopo il “CHECK” in relazione a: ● lezioni apprese ● questioni da risolvere ● difficoltà incontrate ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DELL’ESPERIENZA Sulla base dei risultati emersi negli incontri periodici programmati saranno adottate le opportune iniziative di pubblicizzazione delle esperienze. Le iniziative avranno lo scopo di fornire indicazioni sullo stato complessivo del lavoro: obiettivi e finalità del Piano, progetti, etc, Le fasi intermedie di riesame, previste nei mesi di marzo e maggio 2017, e la fase finale, prevista per la fine del mese di giugno 2017 ( valutazione complessiva della realizzazione del piano d’azione realizzato nell’anno scolastico), avranno luogo nelle sedi collegiali (Collegio dei Docenti, Consiglio d’Istituto, incontri scuola/famiglia, Consigli di classe e d’intersezione). Seguirà un report da condividere con gli stakeholder più significativi e da pubblicare sul sito WEB della scuola. Santeramo in Colle, lì 18/11/2016 Le Referenti del Piano Ins. Maria Rosaria DIGREGORIO Ins. Giacoma LAMANNA La Dirigente scolastica Dott.ssa Maria DIGIROLAMO 5