lucciola n.205 febbraio 2010 - istituto comprensivo chioggia 5

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lucciola n.205 febbraio 2010 - istituto comprensivo chioggia 5
CLASSE 2^B GALILEO GALILEI
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La
Accendiamo la nostra fantasia
Anno XXI n. 205
Febbraio 2010
Sommario
cucina
2
toponimi
3
Pulcini in casa_silvia
4
moda
5
gossip
6
Intervista a giulia
7
Il monastero
8
PAGINA 2
LA LUCCIOLA
Torta alla 2 b
Ingredienti
1g di capelli di Anna
1 pizzico di scrittura di Tania
1kg di urla di Arianna
Risate di tutta la classe
1kg di caramelle e cartine di Marco
1g predica di Marangon Matteo
Preparazione:
mettere in una ciotola le caramelle e le cartina di Marco e mettere in un pizzico di scrittura di Tania, mescolare per bene.
Mettere le urla di Arianna (inserirle con cuffie potrebbe essere letale) e le risate della classe. La ciotola fatela girare su se stessa cosi la crema diventa più densa.
Con molta cautela immergere 1g di capelli di Anna per fare i filoni di cioccolato.
Lasciate riposare per 1 o 2 ore con tovagliolo sopra. Quando le riprendete immergere la predica
di Marangon Matteo.
Inserire nel forno a 360° e tirarle fuori dopo 30 minuti.
Attenzione! Non lasciarle né un minuto di più né un minuto di meno, potrebbe scoppiare tutto.
Boscolo Silvia Cegion
ANNO
Via
XXI N. 205
padre
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Emilio
Venturini
Nell’ 800 emergono notevoli esempi di santità
nelle congregazioni italiane come Sv. Di Dio
Emilio Venturini (1842-1905) dell’ oratorio di
Chioggia , che fondò le “Serve di Maria addolorata” per l’ educazione e l’ assistenza dei più bisognosi.
Uomo di squisita formazione umanistica , che
traspare dallo stile dei suoi scritti ed è testimoniata anche dal rapporto con uomini di cultura
del suo tempo , si dedicò ad una intensa attività
di predicazione e di animazione cristiana della
società .
la maestra Elisa Sambo , con la quale nel 1870
inizia l ‘ opera di assistenza alle orfane che dà
origine alle Congregazione delle Suore. I Padri
dell’ Oratorio rientrano in casa nel novembre
1883 ed anche P . Emilio si inserisce nella storica comunità , ma ormai le opere che ha iniziato
sono in sviluppo e richiedono una costante cura .
P. Venturini vi si dedica senza tralasciare le attività apostoliche che lo resero , nella sua città,
uno dei più illustri sacerdoti. Morì , quasi improvvisamente, nella notte , tra l’ 1 il 2 dicembre
1905 , a soli 64 anni, invocando il nome di Gesù e Maria.
Era entrato nell’ Oratorio nel 1858 , e nel 1864
era stato ordinato sacerdote , ma il provvedi- E in suo onore è stato dato il suo nome a una
mento di soppressione causato delle leggi che via di Chioggia .
scioglievano ne 1868 la comunità , lo costringe
ad abitare nella propria casa di famiglia.
Nicholas Varisco
Incomincia in quest’ epoca il suo contatto con
le zone più povere della città , couaudivato dal-
Via Calladio
Dal latino Calladium
Pianta erbacea tuberosa perenne originarie dall’America meridionale.
.Ha lunghi fusti leggermente armati, carnosi e lisci, che portano
all’apice grandi foglie tondeggianti o cuoriformi, appuntite, bicolori o tricolori, bianco, rosa,rosse e verdi, di dimensioni varie tra i 25 e i 60 cm, lucidi e sottili.
Esistono numerose specie ibride e con venature di colori contrastanti rispetto alla parte centrale
della pagina fogliare.
I colori delle foglie sono più intensi se la pianta viene coltivata in luogo luminoso; un terreno molto acido causerà foglie con colori più scuri e decisi.
Terreno:
Terreno molto organico, soffice, sabbioso.
Esposizione:
Esposizione in casa contro una finestra al nord, vuole ambiente umido e caldo, teme il freddo.
Annaffiature:
Annaffiature abbondanti con frequenti spruzzature nel periodo vegetativo. Mantenere un poco
di acqua nel sottovaso. Scarsissime annaffiature nel periodo di riposo.
Coltivazione:
Coltivazione la pianta vegeta dalla primavera all'autunno, riposa in inverno e perde le foglie. Le
radici possono essere conservate nello stesso vaso, in luogo fresco ed asciutto. Si moltiplica per
divisione delle radici.
A Sottomarina una via con il suo nome.
Boscolo Giulia Chio
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LA LUCCIOLA
Personaggi
Una colomba aveva bisogno di farsi un nido per
covare i suoi due ovetti.
Il posto che ha trovato è stato il davanzale della
mia finestra di soffitta. Quando i due ovetti erano sopra il nido che la loro mamma aveva fatto
sono anche caduti giù dal davanzale e così la
loro mamma li aveva persi.
Una volta visto ciò, ha capito che quello non era
un perfetto posto per crescerli e così trovò una
finestra aperta e fece il nido dentro casa, in un
angolino in cui non dava fastidio a nessuno.
Facendosi il nido dentro casa ho avuto l’occasione di osservare molto da vicino, come fa’ a farsi il
nido: mamma colomba prende uno alla volta,
quei rametti fini, fini, fini che i Pini Domestici lasciano cadere.
Così la colomba se li intreccia tutti ed una volta
formata una specie di scodella, va al centro e si
siede, e così fa’ nascere altri due ovetti.
Dopo un mese
circa, gli ovetti
cominciano a
schiudersi e nascono così dei
pulcini.
La prima cosa
che imparano a
fare è mangiare e
sollevarsi leggermente.
Quando respirano si muove
(verso la coda)
una pallina che va su e giù molto velocemente e
man mano che crescono si vede sempre meno.
Il becco è molto grande grande come quello di
un adulto dal color rosa scuro con delle sfumature –sempre più scure-.
I piccoli sono di color giallo e man mano che crescono cambiano le piume e dopo un mese circa
sono già adulti e pronti per volare.
(Arianna Gorin)
Silvia è una ragazza molto simpatica .
Ha gli occhi azzurri, il naso a patata e una bocca piccola con dei denti grandi con l’apparecchio .
Ha i capelli lunghi color castano chiaro, l’ anno scorso aveva la frangetta adesso ha il ciuffo
e se qualcuno glielo tocca si infastidisce.
Il suo colore preferito è il nero , infatti si veste
spesso di nero .
Porta jeans e una maglietta . Tutti i vestiti di
solito le stanno molto larghi perché è molto
magra: pesa 32 Kg ed è alta 148 cm.
Porta sempre le scarpe : le Adidas o le Kawasaki .
È molto appassionata di profumi ; in camera
sua ce ne saranno minimo 10 : alla vaniglia ,
alla ciliegia ….
È molto delicata nel mangiare , non li piace il
pasticcio , la carbonara con le uova , la pasta
al pomodoro ,non tutto il pesce ,…
È appassionata di animali , infatti ha un gatto
nero di nome Mimi . Il suo sport preferito è l’hip-hop .
È brava a scuola e le sue materie preferite sono : matematica , inglese e laboratorio teatrale .
Bellemo Anna
ANNO
XXI N. 205
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Il termine MODA deriva dal latino “modus”, Ciao! Oggi vi parlerò della moda 2009-10
che significa maniera, norma, regola, tem- della classe 2B .
po, melodia, ritmo.
Nei secoli passati, l’ abbigliamento alla moda era appannaggio delle sole classi abbienti sopratutto per via del costo dei tessuti
e dei coloranti usati, che venivano estratti
dal mondo minerale, animale, vegetale.
Prima dell’ Ottocento l’ abito era considerato talmente prezioso che veniva elencato
tra i beni testamentari .
I Ceti poco abbienti erano usi indossare solo
abiti tagliati rozzamente e soprattutto, colorati con tinture poco costose come il grigio.
A questi aggiungeva scarpe in panno o legno.
Non potendo permettersi il lusso di acquistare abiti nuovi confezionati su misura, tali
classi ripiegavano spesso sull’ abbigliamento usato.
Il termine moda compare per la prima volta,
nel suo significato attuale, nel trattato “La
corazza da nolo, ovvero del vestire alla moda” dell’ abate Agostino Lampugnani, pubblicato nel 1645.
IL SIGNIFICATO DELLA MODA
La moda- detta anche storicamente costume- nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravivenza di coprirsi
con tessuti , pelli o materiali lavorati per essere indossati.
In realtà l’abito assume anche una precisa
funzioni sociale, atta a distinguere le varie
classi e le mansioni sacerdotali, amministrative e militari
Tania Dimova
E’ iniziato l’ inverno e quasi tutte le ragazze portano gli stivali: di stivali ce ne sono
tanti tipi,grandi, piccoli, ma quelli di Silvia
sono unici . Si va bene anche con le scarpe di Eleonora che però mette i calzetti in
un modo
particolare,
come i pescatori : cioè
i pantaloni
sotto. I maschi portano scarpe
normali . i
pantaloni
sono a doppia scelta :
jeans o tuta.
Le maglie
sono di vari
tipi ma poco colorate , la mia è l’unica ad essere a
più colori .
All’ inizio si portava sempre una sciarpa
fina anche durante la lezione ma adesso
che fa più freddo e si usa un tipo di foulard e il prof. Bennati dice che starebbe
bene anche Simone con uno di quelli
addosso.
Vianello micheal
PAGINA 6
LA LUCCIOLA
Che spettacolo Giovanni Vernia!
Il gemello di Johnny Groove si confessa seriamente (?)
Ha una laurea con i massimi voti in ingegneria elettronica e fa il comico, con grande successo. Ha
abbandonato un lavoro sicuro e prestigioso, quello di consulente di marketing, per lanciare il tormentone “ Il paradiso siamo noi!”
Si, è proprio lui, Giovanni Vernia meglio conosciuto come Johnny Groove.
Il re delle notti discotecare, l’unico che conquista le tipe a suon di
“sguardo sensuale e… preesa”, il grande amico Dj Albertino al punto da
dedicargli il saluto “che serata spettacolo Alba”.
Tre facce di un cabarettista che ha scelto di raccontarsi in modo serio. “Fin
da piccolo volevo far ridere e ho continuato anche nell’azienda dove lavoravo. Questo ha avuto conseguenze drammatiche sulla mia carriera…”
commenta ironico.
Beh, si è riscattato, visto che i fan lo adorano: “E siamo noi, nasce dalla mia passione per la musica
house, non quella commerciale eh!” Per intenderci, quella dove i dj hanno le cuffie dorate e i pezzi che spaccano fanno ea-a-a-a-a-a ea-a-a-a-a-a.
Ma lo strepitoso risultato è anche il frutto degli studi teatrali e di una lunga serie di provini. “Nel
2005 ero a Livorno per partecipare come comico per un canale di Happy Channel, ma non mi
hanno preso” spiega lasciando intendere che all’epoca non era troppo il tipo giusto…
E’ il 2008 quando entra nel cast di Zelig Off e poi quello di Zelig: “La prima volta sul palco avevo
paura di brutto. Mi hanno fatto uscire dopo due mostri sacri come Brignano e Gioele Dix!”
Johnny Groove nasce dall’osservazione della vita notturna, ma Giovanni frequenta le discoteche?
“Per lavoro si, visto che mi chiamano a fare le serate… Ne capitano di tutti i colori: mi hanno anche
chiuso in una gabbia perché ero letteralmente assalito dai fan!”
Sull’onda del successo, il performer genovese ha scritto thriller comico –come lo chiama lui – essiamonoi (o no?): “ tutto comincia quando Giovanni va dall’analista perché dopo 36 anni non ce
la fa più a controllare il gemello Johnny...” Il resto è tutto da leggere! Matteo Boscolo Meneguolo
ANNO
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PAGINA 7
Stiamo andando nella classe 2B per intervistare la famosa Giulia Chio. Inviata:Silviuccia.
Ciao come va? Chi ti piace della classe?
Beh, nessuno, ma a qualcuno di nome Nicola piaccio io!
Che materia ti piace?
A me piace scienze e un po’ matematica.
Che sport pratichi?
Pratico hip-hop e jazz
Ti sembrano impegnativi?
No, è come uno schiocco delle dita.
Che tipo di abbigliamento ti piace?
Jeans e magliette colorate.
Ti piacciono le gite di più giorni con la classe?
Si, molto quella di 1° media mi è piaciuta moltissimo, non vedo l’ora che sia il prossimo anno per
andarci ancora.
Chi sono le tue amiche?
Tutte quelle della classe.
Beh la mia intervista è finita vuoi salutare qualcuno?
Si beh,tutti i prof. E i miei compagni!!!!!!
Silvia Boscolo Cegion
CLASSE 2^B GALILEO GALILEI
ARTE. IL MONASTERO
L’Europa del XI e XII la vedremo disseminata di monasteri. Quello medievale era retto da un abate ed era un organismo autonomo dal punto di
vista economico, come una città in miniatura: ben organizzata. Nei suoi
ambienti aveva una chiesa abbaziale, oratori e tutti i servizi possibili, comprese stalle, infermerie, cantine, alloggi per i pellegrini. Il più potente monastero romanico era quello di Cluny in Borgogna, che controllava il flusso dei pellegrini di tutta Europa e dettava le regole di accoglienza del
grande movimento di persone. Il chiostro era un luogo di preghiera, invece lo scriptum un ambiente
in cui c’ erano gli amanuensi
che copiano antichi manoscritti
su grandi libri, invece i miniatori
sono adatti all’illustrazione di
questi manoscritti meravigliosi.
Nicola Marangon
LA LUCCIOLA
ACCENDIAMO LA NOSTRA FANTASIA
DIRETTORE:
DIRETTORE Boscolo Matteo Bacheto
CAPI–
CAPI– REDATTORI:
REDATTORI Boscolo Silvia, Bellemo, Boscolo Giulia
REDATTORI: Boscolo Michael, Boscolo Matteo meneguolo, Chiereghin Giorgia, Dymova Tatania,
Fiorentini Marco, Marangon Matteo, Marangon Nicola, Marcon Eleonora, Tasca Davide, Tiozzo
Giulia Brasiola, Varisco Nicholas, Vianello Michael, Minou Simone.
Ins. Coordinatore: Francesco Bennati
SMS Pascoli-Galilei viale Tirreno Sottomarina –VE-