Svizzera

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Svizzera
Svizzera
DOVE L’ACQUA
INCONTRA
LE EMOZIONI
SVIZZERAIntroduzione
2012 ANNO
DELL’ACQUA
n’antica massima paragona mare, fiumi e
laghi, alle religioni. Hanno ognuno un nome
diverso ma tutti contengono l’acqua. L’acqua, come ogni religione, contiene verità,
conclude il detto. «L’acqua», diceva invece
Leonardo da Vinci, «è la forza motrice della
natura». La Confederazione Elvetica è nota in tutto il mondo
per le sue montagne ma in realtà è anche un “Paese d’acqua” per la presenza di laghi, fiumi, cascate e ghiacciai che
hanno incantato scrittori e pittori.
Svizzera Turismo dedica all’acqua il 2012 per una vacanza
diversa. L’acqua è fonte di vita, è diritto universale, è rigenerazione. Su laghi e fiumi sono nate e vivono le città svizzere;
l’acqua termale, comune a molti cantoni, dai tempi dei Romani dà benessere. Ovunque, con la buona stagione, si può
nuotare, praticare sport acquatici. Sulle Alpi elvetiche ci sono
i più grandi ghiacciai europei; il più esteso è l’Aletsch inserito
nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.
E dai ghiacciai della Svizzera, che qualcuno paragona ad
un’isola al centro dell’Europa, nascono quattro importanti fiumi, che sono, il Reno che sfocia nel Mare del Nord, l’Inn che
confluisce nel Danubio, il Rodano che dopo essere passato
nel Lago di Ginevra arriva al Mediterraneo, il Ticino che alimenta il Po. Questi ultimi due corsi d’acqua nascono e scorrono nel Vallese e nel Canton Ticino, due regioni nelle quali
“viaggeremo” con questa Guida. Un viaggio che tocca storia,
tradizioni, eccellenze enogastronomiche, curiosità, appuntamenti culturali e tutto ciò che si può fare in primavera e in estate in questi due cantoni molto vicini e molto ben collegati con
l’Italia.
Di collegamenti, anzi di treni, battelli sui laghi e colorati autobus di linea, parleremo nell’ultimo capitolo della Guida: ma
attenzione, non si tratta di semplici mezzi di trasporto. In Svizzera, tutto è parte integrante del paesaggio. Anche le ferrovie.
U
Il vapore Uri: costruito nel 1901
è il più antico battello a pale
dei laghi svizzeri.
Naviga sul Lago di Lucerna.
Fu costruito
dai Fratelli Sulzer di Winterthur
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5
SVIZZERASommario
EVENTI
DA NON
PERDERE
DOVE L’ACQUA
INCONTRA LE EMOZIONI
TRENI PANORAMICI
1 Bernina Express
2 Glacier Express
3 Wilhelm Tell Express
4 GoldenPass Line
5 Jungfraubahn
A2
A1
Autostrade
A3
A14
8
A12
CANTON TICINO.
VINCE LO STILE
MEDITERRANEO
Sui laghi abbondano
le palme, con la bella
stagione si vive all’aperto
Nella gastronomia
si sposano sapori italiani
e ingredienti genuini
locali. Ecco il Ticino,
il più mediterraneo
dei cantoni svizzeri:
tra montagne, laghi
e fiumi dove andare
in bici e fare passeggiate
A1
A9
A2
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6
IL VALLESE. AL CENTRO
DI STORIA E NATURA
Il Cervino e Zermatt furono
tra le località svizzere dove
nacque il turismo invernale
in epoca romantica
In queste terre passò Giulio
Cesare con le sue legioni
Qui si trovano vigneti tra i più
alti d’Europa e terme che ne
fanno una meta di benessere
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LE FERROVIE
PANORAMICHE
Senza i trenini di montagna,
la Svizzera non sarebbe
la stessa: arrivano fino a 3.454
metri, dove la Jungfraubahn
vanta la stazione ferroviaria
più alta d’Europa. Nel campo
dei trasporti, ci sono poi
i battelli sui laghi e i bus
di linea gialli per ogni località
Una vacanza
all’insegna del relax,
delle attività all’aria
aperta, nel Vallese
e nel Ticino, è più
completa arricchita
dagli appuntamenti
culturali. Eccone
alcuni. A Lugano,
andrà avanti fino
al 30 giugno
il Lugano Festival
dedicato alla
musica classica;
all’interno, dal 6
al 28 giugno,
il Progetto Martha
Argerich, intitolato
alla celebre pianista
argentina.
Ad Ascona, dal 21
giugno al 1° luglio,
arriva il festival
JazzAscona con
ospiti internazionali.
Il prestigioso
Festival del Film
Locarno, alla sua
65ma edizione, si
svolge dal 1° all’11
agosto. Ancora
Lugano e jazz: dal 5
al 7 luglio si svolge
Estival Jazz
che sarà anche
a Mendrisio il 29
e il 30 di giugno.
Musica rock invece,
sulla Piazza Grande
di Locarno dal 5
al 15 luglio; tra gli
ospiti, Elton John
e Ligabue. Tra i
musei, da non
perdere, a Martigny,
la Fondation Pierre
Gianadda con
una grande mostra
di ritratti fino al 24
giugno. Per il golf,
Deutsche Bank
Ladies’ Swiss
Open a Losone,
dall’11 al 17 giugno
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SVIZZERACantonTicino
Clima mediterraneo
e atmosfere rilassate
Qui, ovunque,
è tutto a dimensione
umana. Con la bella
stagione, la vacanza
ideale è in bicicletta
di Stefano Paolo Giussani
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LA DOLCE
VITA
TRA LAGHI
E MONTI
è un cantone che aggiunge alle tradizioni e al rigore svizzero la lingua, la
cultura italiana e le suggestioni mediterranee. Non manca nulla nelle quattro regioni del Canton Ticino: sul Lago Maggiore e a Locarno i giardini con
le palme e i fiori ricordano la Costa Azzurra. I castelli di Bellinzona sono inseriti nel Patrimonio Unesco. Tra Biasca e Airolo si alternano laghetti e montagne. Il Mendrisiotto e Basso Ceresio, dove nacquero architetti come Francesco Borromini e Carlo Maderno, affiancano le vigne ad antiche chiese,
come se da questa terra nascesse spontanea l’arte. E non è un caso che Lugano, cresciuta
sull’omonimo lago, ospiti alcuni dei più importanti musei d’arte ed etnografici della Svizzera. Poi
ci sono paesini che sembrano aver fatto un patto con il tempo per rimanere sempre uguali; formaggi la cui storia coincide con quella delle Alpi. Il tutto, a due passi dall’Italia.
Bellinzona è la capitale del Canton Ticino ma non sembra: il potere politico qui, come in
C’
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SVIZZERACantonTicino
TURISMO
DELL’ACQUA
Nella foto della pagina precedente, vista
sul Lago Maggiore ad Ascona. Qui
a sinistra: le pareti modellate dal fiume
Verzasca in Val Verzasca. Sopra, sport
e relax all’aria aperta. Sotto, una veduta
del centro storico di Bellinzona
Il Ticino è terra
d’acqua: si può
andare a cavallo
lungo gli argini
dei fiumi, ci si può
sdraiare al sole ai
bordi della Maggia e
nuotare nelle acque
della Valle Verzasca.
Maestose le cascate
di Foroglio, in Val
Bavona. Sul Ticino
si va in canoa o si fa
rafting. Tanti i laghi,
in totale sono 131,
dove si può nuotare
SCOPRIAMO
IL PARADISO
DEI CICLISTI
Trekking, scalate,
canoa, parchi
avventura per grandi
e piccoli. Il Ticino
offre nella bella
stagione ogni tipo di
sport all’aria aperta.
Ma il cantone
è soprattutto terra
di ciclismo
con itinerari provvisti
di segnaletica
tutta la Svizzera, è discreto e
gentile. Come sembrano
gentili le fortificazioni che
dominano la città: furono
romane, lombarde e affascinarono nell’800 il pittore
romantico inglese William
Turner. Conservati in modo
impeccabile, i castelli di Bellinzona torreggiano sul panorama cittadino. Un fitto calendario estivo anima ogni anno
le strade cittadine con concerti e spettacoli; per chi,
invece, cerca la quiete della
natura, c’è la Riserva delle
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Bolle di Magadino. Il parco,
alla foce del Ticino, è un punto di sosta per gli stormi
migratori dopo l’attraversamento delle Alpi.
Storia e natura si sovrappongono nella Valle Leventina, con i comuni di Airolo,
Dalpe, Quinto, Faido, Giornico (con un ponte medioevale e la splendida pieve romanica) dove l’esercito della
Confederazione Elvetica
sconfisse nel 1478 le truppe
sforzesche che fino ad allora avevano controllato la val-
le. A Rodi-Fiesso c’è un
museo, il Dazio Grande, là
dove la dogana controllava
la strada del Passo del San
Gottardo, uno dei passaggi
più importanti di queste montagne, che prese il nome da
un vescovo bavarese. A Piotta, poco più avanti, c’è una
delle funicolari più ripide del
mondo, la Piotta-Ritom, con
una pendenza dell’87 per
cento, che raggiunge quota
1.793 a Piora.
A Locarno, sul Lago Maggiore, c’è aria di Mediterra-
neo, non solo come stile di
vita e colori, ma anche come
clima e architettura. Forse,
proprio per il suo aspetto
tranquillo, fu scelta come
sede della Conferenza di
Pace europea del 1925; la
sua quiete attirò scrittori
come Patricia Highsmith e
Eric Maria Remarque. Di Hermann Hesse, che visse e
morì nel 1962 a Montagnola, che è però sopra Lugano,
va visto il museo di Torre
Camuzzi: raccoglie foto,
scritti e oggetti del premio
Nobel e autore di Siddharta.
Tornando a Locarno, va
ricordato il Festival del film
che si svolge ad agosto. Al
centro della parte svizzera del
lago c’è il Parco Botanico
delle Isole di Brissago, proprio di fronte ad Ascona e
Brissago, facilmente raggiungibili in battello.
Passando il Monte Ceneri, si apre l’area di Lugano.
Nella sua parte più settentrionale la telecabina del Monte
Tamaro porta all’Alpe Foppa
dove Mario Botta, maestro
e per tutti i gusti:
single trial per
la mountain bike
e salite dei passi
alpini per il ciclismo
su strada. Presenti
anche Bike hotels
su tutto il territorio.
Da provare gli
itinerari per e-bike
(biciclette elettriche)
come quello
Lugano-Bellinzona
SVIZZERACantonTicino
dell’architettura contemporanea, ha realizzato la Chiesa
di Santa Maria degli Angeli
con opere di Enzo Cucchi. A
Lugano, dominata dal Monte San Salvatore, il lungolago divide il centro storico ben
conservato con le acque del
Ceresio. Villa Malpensata
ospita il bel Museo d’Arte .
Imbarcandosi sui battelli della Navigazione Lago di Lugano, è consigliabile una crociera in direzione di Gandria:
paesino ricco di fascino, difficile da notare passando
dalla strada, aggrappato alla
sponda del lago. Sulla riva
opposta, vale la pena di visitare il Museo delle Dogane di
Gandria in una vecchia
casermetta di confine: racconta l’epoca del contrabbando, che ora sembra
remota, tra Svizzera ed Italia. Per i golosi, c’è una tappa d’obbligo, alla Alprose,
fabbrica museo del cioccolato di Caslano. Il percorso
produttivo è visitabile e si
conclude allo spaccio. Sull’istmo che immette sul ponte-diga del Lago di Lugano
c’è un pezzo di Canton Ticino che racconta tutta la Svizzera. È la Swissminiatur, un
concentrato lillipuziano di tutte le architetture famose e
meno famose della Confederazione.
Emozioni assicurate dalla
cima del Monte Generoso
che si raggiunge con un trenino a cremagliera che par12
Nella cucina ticinese si sposano
I GROTTI,
creatività italiana e i prodotti del
LA CUCINA laterritorio.
Locali tipici sono i “grotti”,
CREATIVA,
con i tavoli di granito. Stellati molti
GLI HOTEL
ristoranti. Eccone alcuni. Grotto
Bundi di Mendrisio con una storia
secolare; Villa Saroli di Lugano dove trionfa la creatività;
Osteria Sasso Corbaro di Bellinzona, nel Castello di Sasso
Corbaro; Seven di Ascona, dove lo chef Ivo Adam è segnalato
dalla Michelin. Sempre ad Ascona, il ristorante Ecco dell’Hotel
Giardino, l’unico in Ticino con 2 stelle Michelin. E ancora, l’Alpe
Vicania di Morcote, la Vecchia Osteria di Seseglio, il Sensi
di Locarno, il Grotto dei due Ponti di Giornico. Da non perdere
il Grotto Cavicc: frequentato da Hermann Hesse. Il Ticino è patria
dell’hotellerie d’eccellenza con nove 5 stelle tra Ascona e Lugano.
Fra gli hotel con Spa: Villa Principe Leopoldo Hotel & Spa, 5 stelle,
e Villa Sassa Hotel Residence & Spa, 4 stelle sup., a Lugano;
Esplanade Hotel Resort & Spa, 4 stelle sup., a Minusio; Hotel
Serpiano 3 stelle sup. a Serpiano
A sinistra in alto:
vigneti nel Mendrisiotto.
In alto: panorama
mediterraneo sul Lago
di Lugano, la chiesa
è quella di Santa Maria
del Sasso. Sopra: case
montane tipiche di Calpiogna
te da Capolago, sul Lago di
Lugano e raggiunge la vetta a
quota 1.704. Da qui si gode
uno dei panorami più belli del
cantone: la regione dei laghi,
le Alpi e giù, fino all’Italia.
C’è anche un pezzo di
Toscana in Svizzera: è la
regione del Mendrisiotto. Tra
uliveti, vigneti, laghi e colline,
la regione più meridionale del
cantone offre al visitatore storia, parchi, chiese barocche
e medioevali in paesi e borghi come Arogno, Balerna,
Cabbio, Maroggia. Va segnalato anche il Monte San Giorgio, dichiarato Patrimonio
Unesco per motivazioni storico-paesaggistiche. Tante le
Strade del Vino nel Canton
Ticino; nel Mendrisiotto ce
ne sono tre. Il vitigno più coltivato, da oltre 100 anni, è il
Merlot. Assolutamente da
assaggiare i formaggi d’alpe
ticinesi DOP: acquistano un
sapore unico grazie dell’erba alpina dei pascoli.
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SVIZZERAVallese
AL CENTRO
DELLA
NATURA
E DELLA
STORIA
Il cantone, che vanta montagne come
il Cervino e località come Zermatt
e Martigny, propone vacanze
nel segno di sport, benessere e cultura
di Roberto Caramelli
n luogo che merita l’attenzione del viaggiatore colto, dove ogni cosa è diversa
da quello che si può vedere altrove. È
una terra poco nota tra Francia e Italia: al
centro di tutto ciò che significa storia della civiltà». Così, all’inizio dell’800, scriveva del Vallese il pittore svizzero Maximilien de Meuron nel suo libro di incisioni Voyages pittoresques de Genève à Milan par le Simplon. La bellezza del
cantone (di lingua francese e tedesca), il terzo del Paese in
ordine di grandezza, entrato a far parte della Confederazione Elvetica nel 1815, stupì anche Dumas e Goethe. Non
furono i soli: Mark Twain venne nel 1878 per provare l’emozione della montagna sul Riffelberg, tra Zermatt e il Cervino;
Katherine Mansfield trascorse un anno, tra il 1921 e il 1922,
a Crans-Montana, località elegante adagiata su un altopiano circondato da piccoli laghi e celebre per l’aria salubre e
le piste da sci di Plaine Morte che ospitarono le prime competizioni di sci già nel 1911. Lo scrittore praghese Rainer
Maria Rilke visse dal 1921 al 1926 a Veyras, non lontano da
«U
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SVIZZERAVallese
SENTIERI A PIEDI
ALLA SCOPERTA
DELLA NATURA
Nel Vallese, le attività
all’aria aperta si praticano
tutto l’anno. Lo sci è il re
degli sport invernali, ma
a Zermatt e a Saas-Fee
si pratica anche
in primavera ed estate.
Oltre al riverrafting
e al canyoning nei corsi
d’acqua e all’esplorazione
di gole e grotte, il cantone
è l’ideale durante la buona
stagione per le escursioni
a piedi e in bici. Tra le
infinite proposte, lungo
gli 8.000 chilometri
di sentieri attrezzati
e segnalati, ricordiamo
quelli a monte
di Riederalp e Bettmeralp
con vista sul ghiacciaio
di Aletsch, oppure quello che
parte e ritorna da Miex
le Flon e costeggia il Lac
de Taney ripercorrendo un
antico sentiero dei caprai.
Un percorso che tocca
i luoghi del vino è quello
che va da Salgesch
a Sierre, con visita
del Musée de la Vigne
et du Vin
Una veduta
del ghiacciao
Aletsch.
Nelle foto piccole,
sport all’aria aperta.
Nelle pagine
successive:
il Cervino;
in bici tra i vigneti
del Vallese; il tipico
formaggio Raclette
Sierre; le sue spoglie riposano nel cimitero del castello
di Raron. In una lettera raccontò «la meravigliosa profondità di questo cielo» che
si rifletteva «nello spirito del
grande fiume», il Rodano,
che nasce nel Vallese, attraversa tutta la regione e si
butta nel Lago di Ginevra.
In Svizzera tutti ammirano
il rapporto tenace e inventivo dei vallesani con i laghi e i
fiumi. Per irrigare campi e
vigneti e convogliare l’acqua
di scioglimento di ghiacciai e
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torrenti di montagna, vennero create nel Medioevo le Bisses (in francese) o Suonen (in
tedesco). Canali scavati nella roccia o costruiti in legno,
ancora oggi utilizzati per l’irrigazione, lungo i quali è possibile fare splendide escursioni. Segnaliamo, tra i tanti,
il percorso di 32 chilometri tra
Nendaz e Saxon, lungo una
Bisse costruita nel 1863. Altri
itinerari, da fare in bici o a piedi, sono quelli lungo le dighe
del Vallese che da un secolo
forniscono un quarto del-
l’energia idroelettrica della
Svizzera e creano laghi artificiali: tra queste Emosson,
Dixence, Mauvoisin.
I primi turisti arrivarono nel
Vallese all’epoca del Grand
Tour; Mark Twain li descrive
come geologi, botanici, pittori; portavano curiosi «ampi
cappelli, ombrelli per ripararsi
dal sole e occhialoni blu», ma
inventarono il turismo alpino,
soprattutto sul Cervino. Vista
da Zermatt (piccola splendida località priva di auto e con
un interessante museo di
storia alpina, lo Zermatlantis,
che da metà giugno ospiterà
una mostra su Walter Bonatti, il primo ad aver scalato con
successo nell’inverno del
1965 la parete nord in solitaria), la montagna, alta 4.478
metri, ha una forma bizzarra,
tanto da essere paragonata a
un “corno”: in tedesco, infatti, viene chiamata Matterhorn. Qui, in pieno Romanticismo, vennero soprattutto i
viaggiatori inglesi, affascinati dalla bellezza delle Alpi che
nel Medioevo erano conside-
rate un luogo ostile, rifugio di
demoni e draghi. Furono loro
a far diventare queste montagne una nuova Arcadia: scalando i monti, passeggiando
tra i laghi, inventando nuovi
sport arditi. Ma soprattutto
contemplando la natura;
Lord Byron scrisse delle Alpi
svizzere: «Non sono le montagne come cielo e onde del
mare?». Un mare, sembra il
più grande ghiacciao del
continente, l’Aletsch, cuore
del Patrimonio Unesco Alpi
Svizzere Jungfrau-Aletsch.
LAGHI
D’ALTA QUOTA
Con la bella stagione,
da vedere, i tantissimi laghi
di montagna. Tra questi:
quello della Moubra
nell’abitato di CransMontana che d’estate
si trasforma in spiaggia,
lo Schwarzsee, il Riffelsee,
il Gruensee, lo Stellisee
vicino Zermatt, quello
di Champex-Lac tappa
del tour estivo del Monte
Bianco; il Daubensee,
sopra Leukerbad non
lontano dal Passo Gemmi
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SVIZZERAVallese
Il Vallese, celebre per i vini e
i formaggi (il più noto è la Raclette) si
sta affermando anche per i ristoranti
di qualità e stellati. Tra questi: la
Cabane des Violettes sopra CransMontana, con piatti di montagna e
prodotti freschi regionali; il Waldhotel Fletschhorn di Saas-Fee
dove lo chef Markus Neff è stato eletto cuoco svizzero del 2007;
il Didier de Courten di Sierre che ha ottenuto 2 stelle dalla
Guida Michelin e lo Château de Villa, sempre a Sierre, che in
cantina propone vini di oltre 70 produttori locali; lo Chez Vrony
di Zermatt dove sono serviti prodotti rigorosamente biologici.
Tra i tantissimi alberghi di qualità, ideali sia in inverno che
d’estate, ecco una selezione. LeCrans Hotel & Spa di CransMontana; Le Chalet d’Adrien di Verbier; l’Hotel Mercure
Bristol di Leukerbad; l’Hotel Silvana e La Couronne, con vista
sul Cervino, di Zermatt; l’Hotel Belalp di Belalp che venne
inaugurato 150 anni fa per soddisfare i primi turisti inglesi;
il Rifugio Britannia di Saas-Fee che compie a giugno 100 anni
RISTORANTI
E HOTEL:
TRA STORIA
E NOVITÀ
Attorno, l’Aletsch Arena,
destinazione ideale per il turismo invernale e per quello
estivo, che propone pareti da
scalare, sentieri per trekking
e bici. Un patrimonio naturale e culturale che si svela
anche a Verbier-St. Bernard,
con il leggendario Passo del
Gran San Bernardo che, con
il suo antico ospizio e i celebri cani, costituisce una tappa da non perdere. Un tempo, si veniva qui da tutta
Europa per i benefici dell’aria
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pura di montagna; oggi il Vallese offre al visitatore benessere, non solo nel segno dell’aria, ma anche dell’acqua:
le terme di Ovronnaz, Saillonles-Bains, Brigerbad, Val d’Illiez, sono tra le più attrezzate della Svizzera; Leukerbad,
con quattro centri termali
aperti tutto l’anno, viene considerata una delle migliori stazioni di benessere d’Europa.
Ci sono poi i metodi innovativi, come l’impianto Kneipp
di Saas-Fee, dove si cammi-
na nell’acqua, nelle vasche
di pietra e all’aria aperta. Nella “Perla delle Alpi”, come viene chiamata Saas-Fee, con
la bella stagione, vale la pena
di visitare i villaggi montani di
Saa-Grund, Saas-Balen,
Saas-Almagell, dove le case
sono costruite come vuole la
tradizione: in pietra e legno.
«Dovunque vai, trovi un
legame con il vino». Un modo
di dire che si usa ancora nel
Vallese: nacque nel Medioevo, quando i monaci comin-
ciarono a produrre vino dalle
viti portate dai Romani. Il cantone è la più grande e importante regione vinicola svizzera: grazie al suolo, alla presenza del Rodano, all’esposizione al sole e al microclima temperato dal vento
Foehn. Molti i vitigni autoctoni, bianchi e rossi, tra questi
il Cornalin, l’Amigne, l’Arvine,
l’Humagne e il Rèze: vengono coltivati in vigneti che a
volte superano i mille metri,
tra i più alti d’Europa. Un
panorama unico, segnato dal
contrasto tra i muretti a secco secolari che salgono tortuosi verso l’alto e la vicinanza solenne delle montagne.
Del Vallese va conosciuta
anche la lunga storia: dai Celti ai Romani (Giulio Cesare
passò di qui), dalle invasioni
barbariche alle mire espansionistiche delle nazioni vicine. Lo testimoniano i monumenti di centri come Sion,
con la chiesa gotica Notre
Dame du Glarier, la rinasci-
mentale Eglise de SaintThéodule, la Torre degli Stregoni, lo Château de Tourbillon. Oppure Martigny, antica
colonia romana, con uno dei
musei più vivaci della Svizzera, la Fondazione Pierre Gianadda che ospita mostre
temporanee di altissimo livello. Fino al 24 giugno propone ritratti delle collezioni del
Centre Pompidou di Parigi e,
fino a settembre, i disegni e
modelli delle invenzioni di
Leonardo da Vinci.
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SVIZZERASwissTravelSystem
Laghi, montagne,
fiumi e vallate:
il modo migliore
per viaggiare nella
Confederazione
Elvetica è con
i trasporti pubblici
di Eugenio Boscardi
20
PAESAGGI
SCOPERTI
A BORDO
DEI TRENI
u una popolazione svizzera di quasi otto milioni di abitanti, le statistiche
riportate dal libro Swiss Watching, parlano di quattro milioni di autoveicoli privati: in proporzione, più di USA e Regno Unito. Ma, nonostante il
numero elevato dei veicoli e la ristrettezza del territorio asfaltato, gli ingorghi di traffico, nella Confederazione Elvetica, sono rari. Perché? Si domanda l’autore della ricerca, Diccon Bewes. La risposta è semplice: perché gli
svizzeri amano i loro trasporti pubblici. In particolare, i treni. E li usano.
Una statistica del 2005 riportata dallo stesso libro, dimostra che gli svizzeri sono i più assidui
viaggiatori in treno d’Europa, con 42 viaggi a testa l’anno, contro i 10 degli italiani. La rete ferroviaria elvetica è tra le più capillari del mondo: copre oltre cinquemila chilometri di percorso
ed è, senza deturparlo, parte integrante del paesaggio, con gli altissimi viadotti e le vetture dai
colori vivaci: rosse, gialle, verdi, blu. Molti i primati. La stazione della Jungfraubahn, a 3.454
S
21
SVIZZERASwissTravelSystem
IN BATTELLO TRA
LAGHI E MONTI
Ideali per visitare la Svizzera
i mezzi pubblici: treni Intercity,
InterRegio e Regionali,
ferrovie panoramiche
di montagna, battelli sui laghi
e bus autopostali gialli.
Per risparmiare e viaggiare liberamente su treni, autobus
e battelli, sono stati creati i biglietti Swiss Travel System
di tipologia e durata variabili. Circa 450 musei garantiscono
l’ingresso gratuito ai possessori del biglietto. Con la tessera
famiglia rilasciata con l’acquisto di uno Swiss Pass,
i ragazzi sotto i 16 anni accompagnati da almeno un genitore,
viaggiano gratis. Imperdibile l’offerta speciale “2 al prezzo
di 1” per gli Swiss Saver Pass 4 giorni, valida a maggio
e da settembre a novembre 2012: una persona paga e l’altra
viaggia gratis. Dove acquistare i biglietti? Lo Swisspass
è venduto nelle stazioni svizzere oppure si può acquistare
nelle agenzie di viaggio abilitate; online, nel sito
www.swisstravelsystem.com
TRENI, BUS
E BATTELLI:
MEGLIO CON
SWISSPASS
Con la bella stagione si può
navigare in battello
su molti laghi svizzeri
con i battelli per ammirare
le montagne “dal basso”.
Sul lago di Ginevra circolano
battelli che hanno 130 anni
di storia (www.cgn.ch).
Piroscafi storici solcano
anche i laghi di Thun e di
Brienz (www.bls.ch/schiff);
sul Lago di Lucerna
viaggiano motonavi e 5
pittoreschi piroscafi a ruote
(www.lakelucerne.ch). Su
quello di Lugano, 30 corse
sono a disposizione per
scoprire parchi e musei
metri di altitudine, è la più alta
d’Europa; lungo gli assi del
San Gottardo è in costruzione il tunnel ferroviario per treni ad alta velocità più esteso
del mondo: 57 chilometri
scavati sotto le Alpi. Come
ogni decisione importante in
Svizzera, la costruzione di
quest’opera è stata sottoposta a referendum popolare.
Oltre alla capillarità della rete,
alla puntualità proverbiale,
alla cortesia del personale, lo
Swiss Travel System che
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comprende anche autobus
di linea, funicolari e battelli sui
laghi, ha una caratteristica: la
spettacolarità dei paesaggi
che si attraversano e si
ammirano dalle vetture panoramiche. Come se lo scopo
del viaggio, non fosse solo la
meta da raggiungere, ma il
viaggio stesso in treno.
Fra i tragitti più spettacolari sono da annoverare quelli
della Goldenpass Line, del
Bernina Express, del Wilhelm
Tell Express che combina
battello e treno, del Lötschberger, dell’Espresso delle Prealpi, del Palm Express,
della Gornergrat Bahn, della
Matterhorn Gotthard Bahn,
del Mont Blanc Express, della Jungfraubahn, della Ferrovia delle Centovalli, delle Ferrovie dell’Appenzello, della
Zentralbahn. Destinazioni
famose in tutto il mondo
come St. Moritz, Davos e
Zermatt sono collegate dal
Glacier Express: nato nel
1930, il treno attraversa pae-
saggi alpini e si snoda fino a
Coira sul tratto dell’Albula
(Patrimonio Unesco); termina nel Vallese con una veduta scenografica del Matterhorn (Cervino). La più antica
ferrovia a cremagliera, è nella regione di Lucerna:
costruita nel 1871, da Vitznau arriva sul Monte Rigi; qui,
il 1° luglio verranno aperte le
nuove terme progettate dall’architetto svizzero Mario
Botta. Senza contare i battelli che attraversano il Lago
di Ginevra, quello di Thun e
di Brienz, il Lago di Lucerna,
quello di Lugano, di Costanza con fermate in Germania.
Non va dimenticata, tra le
tante cremagliere, quella del
Monte Pilatus, la più ripida
del mondo, vicino Lucerna,
che collega Alpnachstad al
Pilatus Kulm. Nella lista dei
treni panoramici non poteva
mancare quello del Cioccolato che, da Montreux, in carrozze Belle Epoque, attraversa La Gruyère (celebre per
l’omonimo formaggio) per
arrivare fino alla fabbrica di
cioccolato Cailler a Broc che
produce una delle cioccolate
più raffinate del Paese. La
Maison ha una lunga storia
iniziata nel 1819 da FrancoisLouis Cailler che fu uno dei
primi a produrre cioccolata in
Svizzera: imparò l’arte pasticcera a Torino.
C’è anche una linea panoramica che parte dall’italiana
Tirano, in Valtellina. È quella
percorsa dal Bernina Express
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SVIZZERASwissTravelSystem
Nelle foto di queste pagine,
dove tra gli altri si vedono
i treni della Jungfraubahn
e del Bernina Express, si capisce
come le ferrovie, in Svizzera,
siano parte integrante del
paesaggio e delle tradizioni montane
della Ferrovia retica, che dal
2008 è entrata a far parte del
Patrimonio Unesco. Capolavoro di ingegneria, definita
dal National Geographic
«una delle linee ferroviarie più
suggestive del mondo», fu
costruita all’inizio del ‘900.
Con 55 gallerie, 196 viadotti,
pendenze fino al 70 per mille,
raggiunge quota 2.253 metri
e collega Tirano a Poschiavo, Pontresina e St. Moritz,
con fermate intermedie. Da
St. Moritz si può continuare
il viaggio alla volta di Filisur,
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Davos, Thusis e Coira.
Anche la costruzione della
tratta del Bernina, nel 1905,
fu sottoposta a referendum
popolare, votato a Brusio,
Poschiavo, Pontresina e St.
Moritz. Va segnlata un’offerta speciale per famiglie della
Ferrovia retica per un’escursione a St. Moritz fino al 31
maggio e dal 1° ottobre al 31
dicembre 2012: andata e
ritorno in seconda classe a
72,35 euro da Tirano e 54,89
euro da Poschiavo per tutta
la famiglia.
Centenaria è anche la Jungfraubahn, linea lunga nove
chilometri e mezzo e con un
dislivello record di 1.393
metri. Fu inaugurata il primo
agosto del 1912, dopo 16
anni di lavori. Due le caratteristiche che la rendono unica: partendo dalla stazione
di Kleine Scheidegg alle pendici della parete nord dell’Eiger a 2.061 metri di quota, si
inerpica fino ai 3.454 metri
dello Jungfraujoch, con la
stazione ferroviaria più alta
d’Europa. Da qui, parte un
ascensore che porta in vetta
sulla terrazza belvedere dell’osservatorio Sphinx. La
caratteristica unica della ferrovia a cremagliera della Jungfrau è la lunghezza della galleria: più di 7 chilometri, da
Eigergletscher alla stazione
finale, scavati nella montagna. L’idea, considerata allora impossibile da realizzarsi,
venne all’industriale svizzero
Adolf Guyer-Zeller che voleva
portare in quota il turismo
che allora si fermava, specialmente d’estate, a Interlaken,
rinomata località dove soggiornarono, tra gli altri, Goethe e il musicista Felix Mendelssohn che amava disegnare questi paesaggi. Molte le iniziative per i 100 anni
della ferrovia, tra queste,
l’apertura del nuovo tunnel
dell’Alpine Sensation con
attrazioni interattive, concerti, sculture di ghiaccio, pannelli con la storia della costruzione della linea e un omaggio agli operai, specialmente italiani, che contribuirono
alla riuscita dell’impresa.
JUNGFRAU:
SOGGIORNO
PER DUE
Iniziano i grandi
festeggiamenti
per i 100 anni
della ferrovia:
per far partecipare
alle manifestazioni
culturali
e alle rievocazioni
storiche e per far
conoscere
la regione della
Jungfrau ai turisti,
sono stati creati
pacchetti speciali.
Dal 2 all’8 giugno,
la Settimana delle
Nazioni Jungfrau
2012, prevede
il soggiorno
di una settimana
nella regione per 2
persone al prezzo
di una. Si può
prenotare l’albergo
a Interlaken,
Grindelwald
o Wengen. Il Pass
delle Nazioni
permette
di viaggiare
liberamente
sulla rete delle
Jungfraubahnen
per 6 giorni. Inclusa
nell’offerta
l’escursione
sullo Jungfraujoch.
Si può prenotare
direttamente
negli alberghi
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SVIZZERAInformazioniUtili
Supplemento de la Repubblica
Direttore Responsabile
Ezio Mauro
Vicedirettori
Gregorio Botta
Dario Cresto-Dina
Massimo Giannini
Angelo Rinaldi
Caporedattore centrale
Fabio Bogo
Caporedattore Vicario
Massimo Vincenzi
Caporedattore Internet
Giuseppe Smorto
PER SAPERNE DI PIÙ
INFO NAZIONALI TURISMO
Nel sito di Svizzera Turismo
si trovano tutte le destinazioni,
le informazioni turistiche,
gli eventi, la storia, gli alloggi
per vacanze di ogni tipo
www.svizzera.it, numero
verde: 0080010020030
TICINO TURISMO
Le regioni, gli alloggi
per le vacanze, le tradizioni,
la gastronomia, gli itinerari
in bici, gli eventi e ogni
informazione per chi viaggia
nel sito www.ticino.ch,
tel. 0041-(0)91-8257056
VALLESE TURISMO
Nel cantone dove si scia anche
d’estate, troverete i bollettini
metereologici sempre
aggiornati, le informazioni
sugli stabilimenti termali,
gli eventi da qui a dicembre
Interessanti gli itinerari
del vino, tra vigne e castelli
www.vallese.ch,
tel. 0041-(0)27-327357
SWISS TRAVEL SYSTEM
Tra le tante linee panoramiche
(treno, autobus e battello),
ecco alcuni siti: Ferrovia retica
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che comprende il Bernina
Express e il Glacier Express
www.rhb.ch; la centenaria
Jungfraubahn e il suo territorio
www.jungfrau.ch;
la cremagliera del Pilatus
www.pilatus.ch
Il sito di Swiss Travel System è:
www.swisstravelsystem.com
LA SVIZZERA E L’ACQUA
Proposte e suggerimenti
per fiumi, laghi, gole e cascate:
www.svizzera.it/acqua
Laghetti alpini, sport e attività
legate all’acqua in Ticino:
www.acqua.ticino.ch
Informazioni sulle terme
(anche pacchetti) e sulle
attrazioni acquatiche nel
Vallese: www.vallese.ch/acqua
COME ARRIVARE
In treno con i collegamenti
Eurocity da Milano e Venezia
per le principali città svizzere.
Con la tariffa SMART
si viaggia a partire da 19 euro
Info: www.svizzera.it/intreno.
In aereo si vola con Swiss
dagli aereoporti di Roma,
Firenze, Milano, Venezia
per Zurigo e Basilea
Info: www.swiss.com
A cura di
Roberto Caramelli
Art Director
Gianni Mascolo
Hanno collaborato:
Stefano Paolo Giussani,
Eugenio Boscardi,
Silvio Coiante e Lilith
Mazzocchi (grafica),
Francesca La Barbera
(cartina)
Composizione e pellicole
CPS
Stampa e confezione
ILTE S.p.A. Moncalieri (TO)
Pubblicità
A.Manzoni S.p.A.
Supplemento al numero odierno
de “la Repubblica”.
Spedizione abbonamento postale,
articolo 1, legge 46/04
del 27 febbraio 2004