in Mostra

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in Mostra
daily n. 3 - VENERDì 02.09.2016
in Mostra
73. mostra internazionale d’arte cinematografica
cinema land
dall'omaggio di la la land
alla rassegna cinema2day.
ritorniamo in sala?
di piera detassis
@PieraDetassis
L
a nuova Sala Giardino, che tutti chiamano già la
Sala Rossa, facendo un po' arrabbiare il presidente
Paolo Baratta, è la sorpresa della Mostra, nonostante
qualche poltrona da inchiodare. Ma intanto
aumentano i posti e l'offerta, specie gratuita, per
spettatori affezionati e la poesia della sala che pareva
perduta, riaffiora nel musical di apertura (trionfale):
La La Land si muove tra i murales di Notorious, le
location di Gioventù bruciata e la storica sala Rialto
(leggete la storia a pag. 4) dove il film viene proiettato
per Ryan Gosling ed Emma Stone. Sentite aria di
nostalgia? Fate bene. Ieri al Lido il ministro dei Beni
Culturali Dario Franceschini (new entry nella Power
List di Ciak per l'efficacia nei confronti del cinema)
ha approfittato del mood vintage per lanciare una
nuova iniziativa, contornato dagli alti rappresentanti
delle Associazioni Cinema. Dal 14 settembre, tra gran
scintillìo di spot TV
(coordinati da Maurizio
Nichetti), social, tweet e
af fissione,
parte
Cinema2Day , ogni
secondo mercoledì del
mese nelle tremila sale che
hanno aderito, il film costerà 2 (due) euro. «La gente
deve far tornare il cinema nella quotidianità, riscoprire
la sala e non solo il tablet», hanno detto tutti e ci
auguriamo che la Mostra sia un volano importante,
fingiamo che fossero tutti d'accordo sulla proposta
del Ministro (immaginate gli illuminati esercenti) e
speriamo che il nostro prodotto sia in grado di
affezionare. Intanto il rumore della Laguna ha un po'
coperto l'evento più eclatante di questo scorcio di
stagione, l'accordo tra Sky e cinque grossi player
come Cattleya, Indiana Production, Palomar, IIF,
Wildside. Rottura storica del (preteso) duopolio Rai
Cinema-Medusa? Più probabilmente nel mirino ci
sono i ricavi dalle vendite dei diritti TV, pay in
particolare, che oggi rappresentano la fetta grossa
della torta, importanti soprattutto per il cinema
nazionale. Il mondo cambia, solo Venezia può ancora
permettersi di sognare Ginger Rogers e Fred Astaire
e quella Hollywood da gustare in sala come il primo
bacio tra Gosling e la Stone, talmente appassionato
da bruciare la pellicola (sì, la cara, vecchia). Una
fortuna per noi che siamo qui, in questo Lido Cocoon.
english version - pag. 7
check-in
questione di stile
a sette anni dal primo film, Tom ford ritorna
a venezia con Nocturnal animals, un thriller
letterario con jake gyllenhall e amy adams
di andrea morandi
A
@Morandi_Andrea
lla Mostra quasi come in libreria,
e così, dopo aver visto in sala le
pagine di Ted Chiang (Arrival),
M.L. Stedman (The Light Between Oceans)
e in attesa di quelle di William Faulkner
(In Dubious Battle), oggi in concorso arriva
un altro romanzo: Tony & Susan del newyorchese Austin Wright (in Italia edito da
Adelphi), spunto per la seconda regia di
Tom Ford, autore prestato al cinema dalla
moda che già aveva convinto nel 2009,
proprio qui al Lido, con A Single Man, che
allora valse la coppa Volpi a un grande Colin Firth ed era tratto da un altro libro, Un
uomo solo di Christopher Isherwood. Sette
anni dopo, Ford ha allestito un cast a cinque stelle (Jake Gyllenhaal, Amy Adams,
Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer e
Michael Shannon) per raccontare la strana storia di Susan Morrow (la Adams),
«un'insegnante d'inglese, una donna ben
organizzata, coerente, grammaticalmente
corretta e coi margini su tutti i lati», come
Segue a pag. 3
oggi al lido:
Juno Temple,
Liev Schreiber,
James Franco,
Naomi Watts,
Nicolas Winding
Refn, Ashley
Greene, Dakota
Fanning, Tom
Ford.
in prima fila alle giornate degli autori
Siete pronti? Fino al 9
settembre i lettori di Ciak
saranno spettatori privilegiati
alle Giornate degli Autori. I
primi 10 che si presenteranno
alla Villa degli Autori
(Lungomare Marconi 56/B)
con una copia di Ciak di
settembre (con la copertina di
Doctor Strange, vedi in alto)
potranno infatti partecipare
agli eventi e assistere alle
conferenze stampa.
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www.ciakmagazine.it
in Mostra
daily n. 3 - VENERDì 02.09.2016
il cast
nocturnal animals
Usa, 2016 Regia Tom Ford Interpreti Jake
Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron TaylorJohnson, Armie Hammer, Isla FIsher
IN CONCORSO
Segue da pag. 1 - Love Story
scrive Wright nel libro, che un giorno riceve un manoscritto dall'ex marito Walker (Hammer), aspirante
scrittore che la stessa Susan ha sempre snobbato,
anche durante la loro relazione. Inizia così la lettura
di Animali notturni, questo il titolo del volume, e
Susan tra le pagine inizia a conoscere il personaggio
principale, Tony Hastings (Gyllenhaal), quieto professore universitario in viaggio verso il
Maine con moglie, Laura (Isla Fisher), e
il libro
Nocturnal Animals è tratto da Tony &
Susan, libro scritto nel 1993 dallo scrittore
americano Austin Wright, scomparso
poi nel 2003. Il romanzo in Italia
è edito da Adelphi.
Oltre a Jake Gyllenhaal - qui sotto in Texas sul set
con Tom Ford - e a Amy Adams, Nocturnal Animals
ha un cast davvero importante: si va da Armie Hammer
e Isla Fisher a Michael Shannon (nella foto qui sopra)
e Aaron Taylor-Johnson, ma attenzione anche
alla neodive emergente Ellie Bamber - al Lido
anche per le Giornate degli Autori - e a Laura Linney.
figlia, Helen (Ellie Bamber). Tutto qui? No, perché il
viaggio di Tony e la sua famiglia diventerà un incubo,
tra incidenti e rapine, e la lettura di quello che si trasformerà in un thriller costringerà Susan a farsi delle
domande anche sulla sua vita. Completano il tutto
Aaron Taylor-Johnson nei panni di Ray, leader di una
gang che minaccia Tony, Michael Shannon nel ruolo
di un detective e le musiche del compositore polacco
Abel Korzeniowski, che per A Single Man prese anche
una nomination al Golden Globe. «Il cinema? È la mia
prima ossessione», ha ammesso Ford. «A diciannove
anni volevo fare l'attore, ho studiato recitazione alla
New York Academy e girato qualche spot negli anni
Ottanta, ma poi mi sentivo troppo insicuro riguardo
al mio aspetto fisico e ho cambiato strada. In un certo
senso questo è il mio ritorno a quella passione...». ■
il personaggio
duro a morire
Fuori concorso la storia del pugile che ispirò Rocky di
Sylvester Stallone: The Bleeder, con Liev Schreiber a
indossare i guantoni che furono di Chuck Wepner
F
ra i più indimenticabili incontri della storia del pugilato dev'essere ricordato senz'altro
quello tra Muhammad Ali e Chuck Wepner che avvenne il 24 marzo 1975 a Richfield, Ohio.
Ali era il campione del mondo in carica dei pesi massimi; Wepner uno
sconosciuto che si guadagnava da vivere vendendo alcolici nel New
Jersey, ma che riuscì a resistere per quindici riprese contro il più
grande pugile di tutti i tempi. Non solo, alla nona ripresa mise in
difficoltà il campione, calpestandogli involontariamente il piede e
mandandolo al tappeto. Ali vinse per KO tecnico, ma la prestazione
di Wepner fu leggendaria: la sua notorietà si diffuse al punto che un
giovane Sylvester Stallone si ispirò alla sua storia per dare vita
a Rocky, la più fortunata saga sportiva mai vista sul grande
schermo. Ma la vita di Wepner non coincide con quella di
Balboa: le lotte più dure di questo pugile grezzo ma
coraggioso sono state quelle contro l'alcol e le droghe. In
The Bleeder il regista Philippe Falardeau utilizza il
pugilato per raccontare un uomo per cui le botte più
dolorose sono state quelle incassate sul ring della vita. E
per viaggiare negli anni Settanta: musica, abiti e design Il vero Chuck Wepner
sono funzionali alla descrizione di un periodo storico
tanto entusiasmante quanto vertiginoso. Quella di Wepner è la parabola di un orgoglioso
perdente: verso fine carriera, il suo obiettivo diventò quello di sconfiggere il record di punti
di sutura sul viso che apparteneva all'italiano Vito Antuofermo. Si fermò a 329 contro le
359 del pugile pugliese. Oggi, Wepner - in The Bleeder interpretato da un mimetico Liev
Schreiber (che oggi riceverà il Premio Persol), ma nel film si vedrà anche Ali, rivisto da
Pooch Hall - ha settantasette anni, vive sempre nel New Jersey e continua a vendere
alcolici. «Non esiste un lavoro migliore per viaggiare e conoscere splendide
persone». Parola del vero Balboa.
Emiliano Dal Toso
the bleeder
Usa, 2016 Regia Philippe Falardeau Interpreti Liev Schreiber, Naomi Watts, Elisabeth Moss,
Michael Rapaport FUORI CONCORSO
CIAK | 3
in Mostra
★
news ★
TARANTINO VOLEVA IL RIALTO,
IL CINEMA DI LA LA LAND
Vorreste tutti correre al cinema Rialto come
Emma Stone e Ryan Gosling dopo aver visto
La La Land? È la saletta
dove proiettano
Gioventù bruciata
e dall'architettura Art
Déco californiano.
Quella sala esiste, intatta,
a South Pasadena, nata
come locale Vaudeville
negli anni '30 e oggi
purtroppo chiusa. A
lungo, l'anno scorso,
Quentin Tarantino ne ha
trattato l'acquisto per
trasformarla nel tempio
del cinema classico e dei
film restaurati. Ha
rinunciato solo
recentemente. Ecco qui
sopra e a fianco la sala
nella realtà e nel film.
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★
appuntamenti ★
Ore 9.30: Hotel Excelsior - Industry Club: Book
Adaptation Rights Market, che consente a 15
editori internazionali di proporre i diritti di
adattamento cinematografico delle loro opere.
Ore 10: Hotel Excelsior, Spazio Regione del
Veneto. Presentazione dei progetti Quando si
parlava come si mangiava e Cinque battiti di un
vecchio cuore. A seguire, presentazione del
docufilm Storie di piombo e del cortometraggio
Profumo de Venezhia.
Ore 10.30: Hotel Excelsior, Sala Stucchi e Sala
Poveglia: Venice Gap Financing Market, progetto
che offre a 40 progetti selezionati l'opportunità
di chiudere il loro finanziamento a livello
internazionale.
Ore 12: Hotel Excelsior, Sala Tropicana, Premio
Soundtrack Stars Award 2016 a Gabriele
Muccino.
Ore 17.30: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1,
Spazio FEdS. Presentazione progetto editoriale
“Cinema Cappa e Spada”.
Ore 19: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1, Spazio
FEdS. Diretta della trasmissione Radio 3 Rai
Hollywood Party.
Ore 19: Hilton Molino Stucky, Venezia,
inaugurazione International Exhibition of
Sculptures and Installations.
4 | CIAK
William Powell,
l'autore di The
Anarchist CookBook,
negli anni '70:
ha poi rinnegato
il proprio libro e
si è convertito
al cristianesimo
anglicano.
il caso
ricette
pericolose
la storia vera del manuale di
bombe fai-da-te usato dai
terroristi: american anarchist
H
o clamorosamente sottovalutato le
conseguenze che il mio libro avrebbe
avuto». A parlare è William Powell, ex
giovane ed ex rivoluzionario, che nel 1970, a
soli diciannove anni, scrisse uno dei libri più
controversi mai pubblicati, il volume di cui
purtroppo «sottovalutò le conseguenze». Si
tratta di The Anarchist Cookbook (Il ricettario
anarchico), manuale di bombe ed esplosivi
fai-da-te, che ha venduto oltre due milioni di copie con ripercussioni
tragiche e violente nella vita quotidiana. Quelle pagine furono
devastanti perché usate davvero come spunto per (sedicenti)
anarchici, in realtà criminali e teppisti violenti (esplosioni e sparatorie
nelle scuole, vario terrorismo). Powell, nel tempo, ha rinnegato il
proprio libro, scelto la via mistica (si è convertito al cristianesimo
anglicano), si è dedicato al sociale e ha girovagato per il mondo senza
darsi pace per il male indirettamente compiuto. Il documentario di
Charlie Siskel (già produttore da Oscar del sulfureo Bowling for
Columbine di Michael Moore) - fuori concorso - è il resoconto sentito
oltre che molto documentato sul percorso di un uomo che predicò
– anche se per poco tempo - la violenza radicale in anni in cui la società
americana di Nixon reprimeva duramente ogni contestazione e
costringeva a imbracciare un fucile per sparare ai vietcong. Nel 1991 il
libro è stato messo all’indice dalla stessa casa editrice ma poi è
ricircolato facilmente in Rete. Oggi il terrorista improvvisato e il
frustrato violento trovano perfino tutorial bombaroli in forma di video
con la facilità di un clic. Il libro ha contribuito nella fine del secolo
scorso a continuare ad alimentare il cliché dell’anarchico con la
“bomba” in mano e la miccia accesa. I sostenitori dell’anarchismo,
infatti, hanno disconosciuto già allora il volume e l’utilizzo improprio
dell’aggettivo che dà nome al loro movimento.
L’aggettivo "anarchico" deriva dal greco aneu arché,
“senza governo” o “senza autorità”, ma anche
Il regista Charlie
“senza autoritarismo”. Come ci ha insegnato il
Siskel: ha
compianto Charb, l’ex direttore geniaccio
prodotto Bowling
a Columbine e Alla
scorrettissimo di Charlie Hebdo, prima di
ricerca di Vivian
essere barbaramente assassinato, «è
Maier.
irrealizzabile perché richiede la forma più
completa di responsabilità umana. Presuppone
l’inconcepibile: essere liberi». Scrive nel suo imperdibile, nonché
tragicamente profetico, Le fatwas de Charb: «L’anarchia viene
considerata contro l’ordine. Mentre l’anarchia è ordine. L’ordine senza il
potere». L’utopia libertaria non passa necessariamente dalle bombe.
Quelle sono tipiche dei terroristi che purtroppo, ancora oggi, spesso si
ispirano alle pagine del controverso Cookbook.
Luca Barnabé
american anarchist
Usa, 2016 Regia Charlie Siskel fuori concorso
larger than fashion
documentario e festa per franca sozzani
Per la grande serata Valentino che la celebrerà, Franca Sozzani riceverà domani sera a
Palazzo Barbaro gli omaggi di tali e tante celebrità globali, da Colin Firth a Paolo
Sorrentino, da Roberto Bolle a Naomi Campbell, dai massimi stilisti e fotografi, fino
all'immancabile Lapo, artisti italiani e principi e principesse, che farne l'elenco è impossibile. Comunque vada sarà un successo. Meglio parlare del film che porta il suo nome,
Franca: Chaos and Creation, diretto dal figlio Francesco Carrozzini che ne racconta la
vita e la carriera leggendaria come direttore di Vogue Italia. Bellissimi Super8 di famiglia,
lei sottile, elegante e piccolina, al debutto assai borghese, e poi conversazioni intime e
persino spregiudicate, talvolta spiritosissime, fra un figlio e una madre particolare che «si è
sposata la prima volta», anche se non convinta «perché c'era già il vestito». Ma la vera
preziosità del film sta nel ritratto a molti ignoto della rivoluzione portata dalla Sozzani
nel mondo perbenissimo della moda: foto aggressive, attualità presa di petto, le prime
modelle di colore in copertina, la contestatissima Plastic Surgery Issue o ancora quella in
cui le top rotolavano nel disastro dell'inquinamento marino, coperte di catrame. Molte le
testimonianze, da Peter Lindbergh a Baz Luhrmann, da Marina Abramović a Bruce Weber
al filosofo Bernard-Henry Lévy. Un monumento a Franca Sozzani, ma nel suo essere
spropositato e larger than fashion è davvero imperdibile. P.D.
daily n. 3 - VENERDì 02.09.2016
UN PONTE TRA ITALIA E CINA
FOTO: sergio lorizio
Qui sotto, Maria Grazia Cucinotta, madrina
dell'evento Anica Incontra - Focus Cina, con la
collega produttrice Yuping Lin. Da anni
l'attrice si muove anche come produttrice tra
Shangai e Pechino. A discutere delle
opportunità della collaborazione Italia-Cina
- condotto da Roberto Stabile - c'erano, tra gli
altri, Paolo Del Brocco, Amministratore
Delegato di Rai Cinema e Francesca Cima,
presidente dei produttori ANICA.
lidoland
bagno di folla per michael fassbender
sul red carpet di the light between
oceans. Autografi, selfie, foto e anche
una maglietta: «no fassy, no party».
La giornalista
italiana Silvia
Bizio, insieme a
Charles
Bukowski, a casa
del poeta a San
Pedro, California,
nel 1981.
una sera con charles
nel documentario you never had it - an evening
with bukowski vino e chiacchiere col poeta
di silvia bizio
Y
@SilviaBizio
ou Never Had it - An Evening with Bukowski (Non
l’hai mai avuta, una serata con Bukowski) è un breve
documentario (45 minuti) presentato come evento
speciale fuori concorso delle Giornate degli Autori questa
sera alle 22.30, in Sala Perla 2. Il titolo è tratto da una delle
ultime righe di una famosa poesia di Bukowski, lo scrittore di
Los Angeles autore di poesie, racconti e romanzi come Storie
di ordinaria follia, Donne, Factotum, Post Office e forse il più
duro, Panino al prosciutto (1982), sulla sua difficile infanzia. Il
documentario accompagna lo spettatore in una serata di vino,
chiacchiere e sigarette filmata il 10 gennaio del 1981 nella casa
dove Bukowski viveva con la sua futura moglie, Linda Lee Beighle: videocassette Umatic quasi dimenticate nel garage della
mia casa di Los Angeles. È stato mio figlio Matteo (Borgardt,
nda), giovane filmmaker, ad avere l’idea di questo documentario, realizzando di avere fra le mani una testimonianza rara e
preziosa del vecchio scrittore, scomparso nel 1994. Alcuni dei
brani migliori dell’intervista sono stati montati con immagini
di Los Angeles di oggi girate in Super8 e accompagnate dalla
colonna sonora originale dei musicisti di due band californiane
di successo, gli Young the Giant e i Travelers. ■
Condividi le tue foto ai personaggi
più cool e fool: #CoolFool
di Andrea Algieri
@Andrea_Algieri
the perfect mix
Ottimo risultato di stile per
JEREMY RENNER, al Lido
con Arrival. Minimal, di
spiccato gusto british (vedi
giacca con tanto di stemma),
con cravattino stretto rock. Il
tutto reso ancor più perfetto
dal contrasto con il taglio dei
capelli che, rasati ai lati,
accentuano una certa dose
di testosterone.
cOol or fool
e la stella
inciampÒ
Cos'è successo alla sempre
cool ALICIA VIKANDER?
La stella in rapida ascesa a
Hollywood finora non aveva
quasi mai sbagliato un look
nelle occasioni importanti.
Ci casca però al photocall di
The Light Between Oceans:
quando la semplicità non
sempre paga. Abito, sandali
e acconciatura davvero
troppo low profile.
CIAK | 5
in Mostra
english version
CINEMALAND
i
By Piera Detassis
The new Sala Giardino, which everyone is already
calling the Sala Rossa, to the chagrin of president
Paolo Baratta, is the surprise of the festival,
despite the fact that a couple of seats still need
soldering. But at least the number of seats is
rising and the range on offer – often for free – for
loyal viewers and the poetry of the “sala” which
seemed lost, has positively bloomed with the
fest’s opening (triumphant) musical: La La Land
takes place between murals depicting Notorious,
the locations of Rebel Without a Cause and the
historic Rialto cinema (you can read about its
true story on pag. 4) where the film is watched
by the lovers Ryan Gosling and Emma Stone. Are
you catching a whiff of nostalgia yet? There’s
more. Yesterday at the festival the Minister of
Cultural Heritage Dario Franceschini (a new
entry on Ciak’s Power List thanks to his efficiency
in all things cinema) has taken advantage of the
vintage atmosphere to launch a new initiative,
surrounded by all the bigwigs of the Cinema Associations. From 14 September, among dazzling
TV ads, (coordinated by Maurizio Nichetti),
social media, tweets and old-style billposting,
"Cinema2Day" will take place every second
Wednesday of the month in 3000 participating
cinemas. The film will cost 2 euro. «People need
to get into the habit of going to the cinema
regularly, and of rediscovering the movie
theatre instead of just the beloved tablet» said
everybody and we hope that the festival is an important flywheel, we’ll pretend that they all loved
and approved of the Minister’s proposal (imagine
the enlightened practitioners...) and above all we
hope that our product is also capable of a loyal
following. Meanwhile the hubbub on the lagoon
has probably drowned out the most striking event
of the tail-end of the summer: the distributiveproductive agreement between Sky and the five
major players Cattleya, Indiana Production, Palomar, IIF and Wildside. Is this a historic break with
the (presumed) Rai Cinema-Medusa duo? More
likely what they’re all after are the proceeds from
the sales of TV rights, pay in particular, which today represent the largest slice of the cake, which
is particularly important for national cinema. The
world is changing quickly and only Venice can
still allow itself to dream of Ginger Rogers and
Fred Astaire and the old Hollywood, watching in
the comfort of the movie theatre scenes like the
first kiss between Gosling and Stone, passionate
enough to burn the film (yes, dear old film). How
lucky for us to be in this Lido Cocoon.
Film
daily n. 3 - VENERDì 02.09.2016
El Cristo Ciego
Regia Christopher Murray Interpreti Michael Silva,
Bastian Inostroza, Ana Maria Henriquez, Mauricio
Pinto Durata 1h e 25' Nazione Cile/Francia
IN concorso
I
l regista cileno Christopher Murray,
classe '85, dopo una serie di corti
arriva a Venezia con il suo primo
lungometraggio, diretto e scritto.
El Cristo Ciego ha per protagonista il
trentenne Michael (Michael Silva) che,
sostenendo di aver avuto una rivelazione
divina nell'arido deserto cileno, viene
preso per pazzo da tutto il villaggio, che
gli ha affibbiato il soprannome di ''el
Cristo''. Michael, però, quando scopre
che un suo amico lontano ha avuto un
incidente, si mette in pellegrinaggio,
scalzo, lungo il deserto, con l'intento di
miracolarlo. Lungo il cammino incontrerà
una popolazione disperata e impoverita,
che vede in lui proprio un nuovo
Salvatore in cui credere e sperare.
Damiano Panattoni
ATTENTI
A QUEI DUE. e agli zombi
Imperdibile appuntamento quest'oggi in Sala Giardino: allo scoccare
Regia Guðmundur Arnar Guðmundsson
Interpreti Søren Malling, Baldur Einarsson,
Blær Hinriksson, Diljá Valsdóttir Durata
2h e 8’ Islanda/Danimarca
I
n un piccolo villaggio di pescatori, due
adolescenti scoprono l’amore: Thor cercherà
di conquistare il cuore di una ragazza, mentre
Christian sembra attratto dalla complicità tra
maschi. Ma, una volta terminata l’estate,
dovranno fare i conti con la crescita e con
l’avvicinamento dell’età adulta. Un’opera prima
che conferma il florido movimento del cinema
islandese. Un vibrante racconto d'amicizia e
amore, tenero e doloroso, che si confronta
anche con il mistero e la bellezza della natura di
una terra mitica e affascinante. E lo sguardo
sull’età acerba raramente è stato così autentico.
Emiliano Dal Toso
di beatrice fiorentino Selezionatrice della Settimana della Critica
LE ULTIME COSE
della mezzanotte sarà proietatta in prima mondiale l'edizione
rimasterizzata in 4K del cult di George A. Romero Dawn of the Dead
– European Cut, ovvero Zombi (1978), nella versione montata e curata
per il mercato europeo da Dario Argento, anche produttore e
coautore delle musiche con i Goblin. Sarà lo stesso autore di Profondo
rosso, con il regista danese Nicolas Winding Refn,
supervisore del restauro in
Super Alta Definizione
del film, a presentare
al pubblico quello
che è considerato
uno dei capolavori di
tutti i tempi
dell'horror.
la la land
Regia Irene Dionisio Durata 1h 25’ Italia/Svizzera/Francia - In concorso
T
orino. Le esistenze degli ultimi, dei perdenti, dei
sopravvissuti alla grande crisi. Come soluzione estrema,
prima di arrendersi definitivamente alla disperazione, in
molti ripiegano sul banco dei pegni, dove consegnano i resti
di piccoli tesori di famiglia sperando di riscattarli prima
che finiscano all’asta. è qui che le storie di diverse persone
s’intrecciano, mettendone alla prova l’integrità. Sandra,
giovane trans appena tornata in città; Stefano, da poco
assunto al banco; Sergio, che gli spiega il mestiere; Michele,
ex facchino in pensione con difficoltà economiche che
preferisce nascondere alla moglie. Una parabola neorealista
che descrive con disincanto il mondo in cui viviamo.
L’abbiamo scelto perché: Irene Dionisio, giovane
documentarista torinese passata alla finzione, riprende con
sguardo lucido e incondizionato affetto un’umanità dolente. Il
suo sguardo è incisivo e ogni fotogramma colmo di pietas.
GUERRE STELLARI
II Critici
Critici
HEARTSTONE
settimana della critica
E. Morreale
REPUBBLICA
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
il foglio
HHHH
M. Gottardi
la nuova
venezia
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO il gazzettino
F. Pontiggia
IL fatto
quotidiano
F. Caprara
la stampa
M. Anselmi
CINEMONITOR
P. Armocida
il giornale
HHHH
HHHHH HHHH
HHHH1/2 HHH
HHH1/2
HHHH1/2 HHHH
LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ HH
HH
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THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2
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ARRIVAL
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saverio
verdeCCHi
roberto
zagarese
adele
zappalà
guglielmo
zappalà
matilde
sambo
marilda
bignotti
edoardo
ganbi
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HHH
HHH
HH1/2
HH1/2
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HHH
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THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2
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H1/2
HHH
HHH
HHH
HHH
Il
Il Pubblico
Pubblico
la la land
LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ H1/2
HH
in Mostra
furio
ganz
HHHH
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MEDIA
4,1
2,0
2,0
3,3
filippo
fini
MEDIA
HHH1/2
HHH
HH
H1/2
3,0
2,4
2,3
2,8
adele
siboni
HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H
Direttore Responsabile: Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Marina Luzzi
(grafico) - Collaboratori: Andrea Algieri, Luca Barnabé, Emiliano Dal Toso, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Beatrice Fiorentino, Massimo Lastrucci, Monica Mattiolo, Maria Laura Ramello Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito - Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini, Fabio Tommasi - Assistenza: Carlo Procopio - Contatti:
sito www.ciakmagazine.it, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD)
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