Stati Uniti d`America

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Stati Uniti d`America
Stati Uniti d’America
Informazioni Generali
Superficie
9.161.923 kmq
Popolazione
304,1 milioni (stima Luglio 2008 del Census Bureau)
Capitale
Washington D.C (5,4 milioni di abitanti)
Altre città principali ed abitanti (stima luglio 2007 del Census Bureau):
New York 19,0 milioni di abitanti
Los Angeles 12,9 milioni di abitanti
Chicago 9,6 milioni di abitanti
Philadelphia 5,8 milioni di abitanti
Dallas-Fort Worth 6,3 milioni di abitanti
Miami 5,4 milioni di abitanti
Houston 5,7 milioni di abitanti
Atlanta 5,4 milioni di abitanti
Detroit 4,4 milioni di abitanti
Clima
Temperato, sub-tropicale al sud.
Lingua – Inglese
Moneta - L’unità monetaria degli Stati Uniti è il Dollaro (US$), suddiviso in 100 cents.
- tasso medio mensile Settembre 2009: 1,45616 $ per 1 euro;
- tasso di cambio medio annuale 2008: 1,47076 $ per 1 euro.
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Principali indicatori economici
2007a 2008b 2009c 2010c
PIL
PIL nominale in (US$ bn)
PIL nominale (bn)
Crescita reale del PIL (%)
Spesa sul PIL (% reale)
Consumi privati
Consumi del Governo
Investimenti lordi fissi
Export di beni e servizi
Import di beni e servizi
Origine del PIL (% reale)
Agricoltura
Industria
Servizi
Demografia e reddito
Popolazione (m)
PIL pr-capite (US$ a PPA)
Tasso di disoccupazione (media %)
Indicatori fiscali (% del PIL)
Reddito del Governo centrale
Spesa del Governo centrale
Bilancio di Governo
Debito netto pubblico
Prezzi e indicatori finanziari
Tasso di cambio US$ (media)
Tasso di cambio US$ -€ (annuale)
Prezzi al consumo (media; %)
Prezzi alla produzione (media; %)
Tasso di interesse di prestito (media; %)
Conto corrente (US$ mln)
Bilancia commerciale
Merci: export fob
Merci: import fob
Bilancia dei servizi
Bilancia dei redditi
Bilancia dei trasferimenti di conto
Bilancia in conto corrente
14.077,7 14.441,4 14.270,8 14.741,3
Riserve internazionali (US$ mln)
Totale delle Riserve internazionali
a
Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit.
.
Fonte: IMF, International Financial Statistics.
c
-
-
-
-
2,1
0,4
-2,4
1,8
2,7
1,7
-0,2
3,1
-1,0
2,6
1,4
3,0
-2,1
-5,1
-19,5
-0,1
8,7
5,4
-12,1
3,4
2,0
-3,2
-15,4
5,5
7,0
-0,6
2,0
2,0
0,4
-2,4
-5,5
-0,5
2,8
1,7
-1,1
2,8
301,3
304,1
306,8
309,6
46.723
47.496
46.516
47.621
4,6
5,8
9,4
9,7
18,5
17,5
12,3
12,6
19,6
20,6
25,9
25,7
-1,2
-3,1
-13,5
-13,1
36,2
37,5
50,8
60,3
1,369
1,470
1,363
1,388
4,2
-0,1
1,3
1,1
3,9
6,4
-3,4
1,2
8,1
5,1
3,2
3,3
-831
-840
-463
-480
1.138
1.277
1.016
1.098
-1.969
-2.117
-1.478
-1.578
130
144
139
125
91
118
61
55
-116
-128
-127
-131
-727
-706
-389
-430
71
78
Previsioni Economist Intelligence Unit
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Rischio paese
La SACE colloca gli Stati Uniti nella categoria 0 OCSE, classe Sace A e 1^ categoria Consensus aggiornato al Luglio 2009.
Prospettive future
In seguito alla pubblicazione di dati più aggiornati inerenti il secondo trimestre 2009 e di alcuni
precedenti (che hanno evidenziato una crescita del PIL dello 0,4% nel 2008, anziché dell’1,1%
come precedentemente considerato), le previsioni dell’andamento del PIL americano sono state
riviste. Di conseguenza, si prospetta un PIL in contrazione del 2,4% nel 2009 ed in rialzo, invece,
dell’1,8% nel 2010. Tale stima presume che l’economia del Paese torni a crescere nel terzo e
quarto trimestre 2009, grazie ad una politica macroeconomica di incentivi. Comunque, senza
ulteriori stimoli, con le continue difficoltà nei bilanci del settore privato e l’eventuale interruzione,
da parte della FED, di una politica monetaria ristretta, si prevede che la crescita del PIL nel 2011
rallenti.
Le prospettive inerenti il consumo privato restano negative, anche se il picco della crisi sembra
passato e si prevedono consumi in crescita dal terzo trimestre 2009. Oltre che dall’aumento della
disoccupazione e da possibili riduzioni salariali, i consumatori sono stati colpiti da condizioni
finanziarie più rigide nella concessioni di nuovi prestiti, e particolare preoccupazione deriva dal
fatto che la precedente spinta alla spesa veniva dal finanziamento del debito. Sul benessere dei
consumatori ha inciso negativamente anche il crollo dei prezzi delle abitazioni, con inoltre un
pesante calo del reddito disponibile annuo, avvenuto tra il Settembre 2007 ed il Marzo 2009. Il
rallentamento del credito, il minore attivo di cui disporre ed il netto calo della fiducia hanno
portato ad un notevole incremento delle quota di reddito risparmiata dalle famiglie. Poi, sebbene
in presenza di una certa ripresa del mercato finanziario, è probabile che ci sia un ulteriore
aumento del tasso di risparmio.
La diminuzione degli investimenti residenziali sembra in rallentamento, considerato anche il
crollo registrato precedentemente. Si prevede, quindi, che gli investimenti edilizi comincino a
crescere nel 2010, sebbene lentamente, mentre i prezzi delle abitazioni tendino prima a
stabilizzarsi e poi a consolidare questa stabilità, tra il 2010 ed i primi mesi del 2011. Comunque,
la minore domanda interna ed estera, la crescente incertezza e condizioni finanziarie più rigide
determineranno una considerevole diminuzione, di circa il 19%, degli investimenti non
residenziali privati nel 2009, tuttavia parzialmente compensata dai maggiori investimenti
pubblici, dovuti al piano di incentivi avviato dall’amministrazione USA. Data la netta contrazione
del volume delle importazioni, il commercio estero netto fornirà un contributo significativo, di
circa l’1%, alla crescita totale, tuttavia la bilancia estera si ridimensionerà dello 0,4% nel 2010,
proprio in corrispondenza di una ripresa della domanda interna e del volume delle importazioni.
I prezzi al consumo hanno iniziato ad abbassarsi nei primi mesi del 2009, mentre il calo
dell’inflazione su base annua tenderà a bloccarsi soltanto verso la fine dell’anno. Considerata la
notevole diminuzione dei prezzi da fine 2008, si prevede che quelli al consumo si riducano ad un
tasso medio negativo dello 0,8% nel 2009. Il consistente indebolimento della domanda,
determinata dalla recessione, favorirà inoltre forti pressioni al ribasso sui prezzi nel biennio
2009/10. L’inflazione si attende che resti positiva, tuttavia è alto il pericolo di un considerevole
calo ulteriore, a causa dell’andamento negativo della situazione finanziaria dei consumatori. Il
problema principale resta l’eccessivo calo dei prezzi interni che potrebbe incidere negativamente
sulle capacità delle società a ripianare i loro debiti, inducendole a ridurre investimenti ed
assunzioni. Nonostante i timori di un’impennata dell’inflazione susseguente alla considerevole
attività monetaria, la FED dovrebbe essere in grado di bloccare questi stimoli valutari subito, una
volta che la ripresa è avviata e prima che si avverino questi timori.
Il Dollaro USA è stato scambiato, dal Giugno 2009, tra US$ 1,40-1,44:1€, con fluttuazioni
connesse ai movimenti dei mercati valutari internazionali. La moneta americana si prevede
comunque oscillare intorno a US$ 1,40:1€ per il resto del 2009 ed il primo semestre 2010.
Comunque, un certo sostegno dovrebbe essere fornito alla divisa statunitense dal favorevole
differenziale di crescita rispetto alla zona Euro. Il Dollaro USA probabilmente dovrebbe
indebolirsi, dal Giugno 2010, nei confronti della moneta europea, in quanto la ripresa
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internazionale tenderà a consolidarsi e questa tendenza dovrebbe poi persistere anche per il
2011. Sulle prospettive di lungo periodo della moneta americana incombono tuttavia timori di un
eccessivo peggioramento delle finanze pubbliche e di una politica meno rigida da parte della FED.
Il deficit della bilancia in conto corrente si ridurrà nettamente nel 2009, grazie alla caduta, in
termini di volume, della domanda delle importazioni, mentre il valore di queste diminuirà a causa
dei minori prezzi petroliferi. Comunque, si prevede che tale deficit si stabilizzi nel 2010, in
quanto si avrà una ripresa dell’import americano ed un lieve rialzo dei prezzi del greggio, mentre
la lenta crescita dei maggiori mercati esteri manterrà la richiesta delle esportazioni statunitensi
ancora modesta.
A causa della crisi economica internazionale, le esportazioni di beni, in termini di volume, si
attendono in calo del 15,7% nel 2009, soprattutto in quanto diversi Paesi hanno ridotto le loro
importazioni, in particolar modo quelle più costose, dagli USA. Anche l’import americano
comunque si prospetta in diminuzione, nello stesso periodo, del 16,4%, a causa della ridotta
domanda interna. Un incremento delle esportazioni potrà avvenire soltanto in maniera lenta nei
prossimi anni, in quanto ci vorrà del tempo prima che gli effetti della recessione scompaiano
completamente.
Settori produttivi
Gli Stati Uniti hanno una delle economie più avanzate del mondo e sono di gran lunga la più
grande potenza economica mondiale. Il valore del settore estero come percentuale del PIL è
comparativamente basso. Nel 2007 le esportazioni di beni e di sevizi hanno contribuito al PIL per
appena il 12%.
L’economia statunitense è estremamente diversificata ed autosufficiente per
l’approvvigionamento della maggior parte delle materie prime, ad eccezione del petrolio. Le
industrie di punta includono quelle dei veicoli a motore, aerospaziali, delle telecomunicazioni,
chimiche, elettroniche e dell’information technology (IT). Negli anni ‘90 alcune delle industrie
tradizionali del settore manifatturiero hanno mostrato un’ottima capacità di adattamento e di
crescita, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie ed una crescente produttività del lavoro. Mentre
altri settori hanno lottato per sopravvivere, affidandosi sempre più a componenti importati o
prodotti finiti, oppure spostando la produzione in paesi a basso costo di manodopera.
L’altra caratteristica è quella di essere prevalentemente un’economia di servizi, la cui
contribuzione al PIL nel 2006 è stata circa il 70%. I servizi di distribuzione commerciale,
immobiliari, dei trasporti, finanziari, sanitari e per le attività d’affari detengono la parte più
importante del mercato. L’impatto delle nuove tecnologie sui servizi è stato molto forte,
soprattutto l’utilizzo di internet. In quella che viene definita la “new economy” è molto difficile
distinguere tra servizi ed industria manifatturiera nel senso tradizionale del termine. Laddove la
base manifatturiera definita in senso stretto, rappresenta ora il 12% del PIL, rispetto a più del
17% di metà anni ‘90. Sebbene di piccole dimensioni il settore agricolo è altamente produttivo.
Trend regionali
Sin dagli anni ’70 si è registrata una migrazione dell’industria dal nord agli Stati costieri
dell’ovest e del sud. I tipi di produzione intrapresi all’ovest ed al sud differiscono da quelli del
nord, privilegiando l’alta tecnologia e l’industria leggera. La California è lo Stato con la maggiore
economia degli USA, rappresentando, con 1,6 trilioni di dollari, il 13,5% del PIL totale nel 2006,
circa la stessa entità dell’economia italiana. Seguono, in ordine di importanza economica: il
Texas, lo Stato di New York, la Florida e l’Illinois.
Nel Nord-est, la perdita di lavoro nel settore manifatturiero è stata compensata dall’aumento
dell’occupazione nel settore dei servizi finanziari, specie nell’area di Boston. Anche New York City
ha vissuto un revival negli anni ’90, grazie ad un tasso di criminalità in rapida diminuzione ed
una forte performance dei mercati finanziari. Il Connecticut ha il maggiore PIL pro-capite, con
una media di 49,852 dollari nel 2006, a fronte di una media nazionale di 36,276 dollari,
conseguenza del fatto che i residenti di questo Stato sono individui facoltosi che vivono in
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Connecticut, ma lavorano a New York City. Altri Stati in cui vi è un particolare benessere sono
New Jersey, Massachusetts, Maryland e New York.
Gli Stati occidentali e meridionali dominano le statistiche relative ai tassi di crescita del PIL reale
degli ultimi anni. Nei quattro anni fino al 2006 i paesi con il tasso annuo maggiore sono stati:
Florida (con una crescita media del 5,2% annuale), Arizona (5,4%), Virginia (4,1%) e Maryland
(3,2%). Gli ultimi due hanno beneficiato della vicinanza a Washington DC e della crescita della
spesa da parte del governo federale. Tra gli Stati più piccoli la crescita maggiore si è registrata
nel Nevada, pari al 6,5% tra il 2003 ed il 2006, legata quasi interamente al boom economico che
ha interessato Las Vegas.
Interscambio
Italia e Stati Uniti vantano rapporti commerciali tradizionalmente intensi.
Gli USA rappresentano infatti per l’Italia un fornitore importante, sebbene la bilancia
commerciale degli Stati Uniti abbia registrato per anni un costante deficit nei confronti dell’Italia,
con un saldo passivo che ha registrato una crescita costante fino al 2001.
Dal 2002, il disavanzo statunitense registra le prime battute d’arresto, riducendosi nel 2003.
Invertendo la tendenza tradizionale, il 2003 è stato un anno negativo per l’interscambio tra i due
Paesi: il valore totale del commercio è crollato, a causa di una contrazione sia delle importazioni
(-18,14%) che nelle esportazioni (-14,85%) italiane.
I dati relativi al triennio 2006-08 evidenziano un graduale calo dell’interscambio tra i due Paesi,
con l’export italiano in costante diminuzione, mentre l’import registra la tendenza opposta, per
un saldo finale, sia pure in calo, tuttavia sempre positivo per l’Italia. Nell’ultimo anno
considerato, il 2008, le esportazioni verso gli USA hanno raggiunto i 23.038 Mld €, mentre le
importazioni si sono attestate a 11.798 Mld €, con un conseguente saldo positivo italiano per
circa 11.240 Mld €.
In merito alla composizione degli scambi, l’Italia è presente negli Stati Uniti in diversi settori, dai
beni di lusso (gioielli, oreficeria), ai prodotti tessili, ai macchinari e parti meccaniche, nonché ai
prodotti farmaceutici.
La voce “Carburanti per motori, combustibili minerali e gassosi (escluso gas naturale)” è risultata
in costante crescita nel triennio di riferimento, attestandosi a circa 1.570 Mld € nel 2008; seguita
da “aeromobili e veicoli spaziali” a 1.519 Mld €, “autoveicoli” a 678 Mld € e, infine, “medicinali e
preparati farmaceutici” a circa 577 Mld €.
In diminuzione, invece, risultano le voci “Parti e accessori per autoveicoli e motori” a circa 726
Mld €; “Vini da tavola” a circa 745 Mld €; “Calzature, suole e tacchi in gomma e plastica” a circa
658 Mld €; “Indumenti esterni” a circa 566 Mld € e, infine, “Gioielli ed articoli di oreficeria” a
circa 478 Mld €.
Anche per ciò che concerne la composizione dell’import, i prodotti statunitensi sono presenti in
Italia in diversi settori, dai prodotti farmaceutici ai combustibili e agli autoveicoli, fino alla
gioielleria.
Per quanto riguarda le importazioni italiane, in crescita risultano le voci “Medicinali e preparati
farmaceutici” a circa 1.067 Mld €; “Metalli preziosi e semilavorati” a circa 468 Mld €; “Carbon
Fossile” a circa 419 Mld € e “Carburanti per motori e combustibili minerali e gassosi (escluso gas
naturale) a circa 375 Mld €. Una diminuzione, invece, registrano le voci “Aeromobili e veicoli
spaziali” a circa 1.185 Mld €; “Contatori per acqua, gas e altri liquidi” a circa 350 Mld €; “Pastacarta” a circa 299 Mld € e “Prodotti farmaceutici di base” a circa 290 Mld €.
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Interscambio commerciale
Interscambio Italia - Stati Uniti
2007
2008
2009
valore in €
valore in €
valore in €
24.253.712.845 23.027.520.668 17.110.494.393
10.906.555.884 11.683.355.550 9.475.925.915
13.347.156.961 11.344.165.118 7.634.568.478
Trend 2007-2008-2009
Esportazioni
Importazioni
Saldo
Fonte dati Istat Gen.-Dic. 2009 (agg. luglio 2010)
Principali trattati
Principali Trattati tra Italia e Stati Uniti
Proprietà industriale
1 giugno 1882 – Washington, dichiarazione per la reciproca protezione dei
marchi di fabbrica e di commercio (RD 987 del 29 agosto 1882 - GU 233
del 5/10/1882 durata indeterminata)
Tariffe doganali e pagamenti
6 dicembre 1945 – Washington, scambio di note per la ripresa delle
relazioni commerciali (Reg. ONU 27/47 durata indeterminata)
Trattato di amicizia, commercio e
navigazione
Con protocolli , 2 febbraio 1948 – Roma, in vigore dal 26 luglio 1949 durata
indeterminata, rinnovo tacito, denuncia ad un anno
concessione di compenso nel
quadro GATT
7 marzo 1962 – Ginevra Scambio di note che stabilisce la concessione, per
alcuni provvedimenti tariffari adottati dagli Stati Uniti d’America. In vigore
dal 7 marzo 1962
Prestiti, investimenti, regolamenti
finanziari e patrimoniali
28 dicembre 1951 – Roma, scambio di note relativo agli investimenti
statunitensi in Italia nel quadro del “Economic Cooperation ACT” del 1948
come emendato. In vigore dal 28 dicembre 1951 durata indeterminata
Accordo sugli investimenti
statunitensi in Italia
18 ottobre 1957 – Roma, scambio di note recante emendamento Accordo
del 28 novembre 1951. In vigore dal 18 ottobre 1957 durata indeterminata
Società finanziarie
30 dicembre 1981 – Roma, scambio di note concernente l’apertura di un
ufficio della BNL nella sede dell’Ambasciata USA a Roma. In vigore dal 25
gennaio 1982
Cooperazione economica
industriale
6 gennaio 1982, scambio di note sulle procedure per la certificazione
all’esportazione dall’Italia verso gli USA di partite d’acciai al nichel, con
allegato accordo. In vigore dal 6 gennaio 1982
Accordo sulla certificazione
8 agosto 1983 – Washington, scambio di lettere, che modifica l’accordo del
all’esportazione dall’Italia verso gli 6 gennaio 1982. In vigore dall’8 agosto 1983
USA di acciai al nichel
Convenzione per evitare doppie
imposizioni
17 aprile 1984 – Roma, in materia di imposte sul reddito e per prevenire le
evasioni fiscali, con protocollo e scambio di lettere. In vigore dal 30
dicembre 1985 durata indeterminata, denuncia a 6 mesi. G.U. n.303SO del
27/12/85. Legge 763 dell`11/12/85 -
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Convenzione per evitare le doppie Legge 3 marzo 2009, n. 20 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra
imposizioni
il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati Uniti d’America
per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per
prevenire le frodi o le evasioni fiscali, con Protocollo e Verbale d’intesa,
fatta a Washington il 25 agosto 1999, con Scambio di Note effettuato a
Roma il 10 aprile 2006 e il 27 febbraio "
(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18 marzo 2009)
15 novembre 1985 - New York, accordo di mutua assistenza per la
Accordo sull’assistenza
prevenzione e la repressione delle violazioni doganali. In vigore dall’1
amministrativa - dazi e servizi
novembre 1989
doganali
Accordo di cooperazione
scientifica e tecnologica
firmato il 1° Aprile 1988, emendato ed esteso il 4 Ottobre 1998
Informazioni di viaggio
Prefissi internazionali
00 1, prefisso per il Paese + codice di zona + numero da chiamare
Codici di zona divisi per Stato (agg. 2 maggio 1999)
Codice St.: Stato; TZ: Zona
Fuso orario
Rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich, gli Stati Uniti sono indietro, secondo la zona, di:
Zona Orientale: 5 Alaska: da Ketchikan a Skagway 8
Zona Centrale: 6 Skagway a 141° ovest 9
Zona Montagne: 7 da 141° ovest a 162° ovest 10
Zona Pacifico: 8 162° ovest al punto più ad est 11
Hawaii: 10
Rispetto all’Italia aggiungere 1 ora
Documenti necessari.
Passaporto e visto d’ingresso.
Per entrare negli Stati Uniti d'America in esenzione di visto "Visa Waiver Program” – Programma di
viaggio in esenzione di Visto", occorre essere in possesso di uno dei seguenti documenti:
· passaporto elettronico, rilasciato a partire dal 26 ottobre 2006.
· passaporto a lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005
· passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006
Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" (Viaggio in esenzione di visto) è necessario:
· viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo
· rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni
· possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei suddetti requisiti, è necessario richiedere il visto.
Tutti i cittadini italiani che entrano nel Paese, in esenzione di visto (Visa Waiver Program) o con
visto USA di una delle seguenti categorie:
- B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 giorni o per sanare precedenti
situazioni irregolari;
- F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricercatori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali;
- H/L/O/P- lavoratori temporanei;
- C1- in transito verso paesi terzi;
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- C1/D -equipaggi d’aerei o navi;
- R- (religiosi);
- I -(giornalisti);
- E -(operatori economici e commerciali);
sono soggetti nell’ambito del programma US-VISIT all’acquisizione delle impronte digitali (indice
sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane (aeroporti e porti e in
futuro anche alle frontiere terrestri).
In base a recenti disposizioni, le autorità di frontiera, al momento dell'ingresso del visitatore,
hanno la discrezionalità di limitare sul modulo I-94 il periodo di permanenza in USA di titolari di
visti B1-B2 multipli di lunga durata. Coloro che superano tale durata saranno segnalati e futuri
ingressi in USA potranno essere negati per un periodo variabile dai 3 ai 10 anni.
Settimana lavorativa
Solitamente la settimana si svolge dal lunedì al venerdì in orario continuato dalle 9.00 alle 17.00.
Comunque, a seguito di liberalizzazioni statali e locali e particolari disposizioni delle Autorità
competenti, gli orari possono variare da Stato a Stato
Principali festività
1° gennaio (anno nuovo);
15 gennaio (compleanno di Martin Luther King);
3° lunedì di febbraio (Gionata del Presidente);
Lunedi’ di Pasqua (Pasquetta);
Ultimo lunedì di maggio giorno della commemorazione
4 luglio (Festa dell’Indipendenza);
1° lunedì di settembre (Festa del lavoro);
2° lunedì di ottobre (Columbus Day);
11 novembre (Giornata dei veterani);
ultimo giovedì di novembre (Giornata del Ringraziamento);
25 dicembre (Natale).
Principali indirizzi utili
Ambasciate e Consolati in Italia
Ambasciata USA
Palazzo Margherita, via Veneto 119a - 00187 Roma
Tel. 0646741 - Fax 0646742217
Sezione Consolare: Via Vittorio Veneto, 121 - 00187 Roma Tel. 0646741 - Fax 064882672
Circoscrizione: Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Sardegna
Ambasciatore: David H. Thorne
www.usis.it
Consolato degli Stati Uniti - Milano
Console generale: ARKELL D. WEYGANDT
Via Principe Amedeo, 2/10 - 20121 MILANO
Tel: +39 02-290-351 Fax: +39 02-2900-1165
Circoscrizione: Lombardia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle
d’Aosta, Veneto e Province di Parma e Piacenza.
www.milan.usconsulate.gov
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Consolato degli Stati Uniti - Firenze Lungarno Vespucci, 38 - 50123 FIRENZE
Tel. 055266951
Fax. 055 284088
Console Generale NORA B. DEMPSEY (Exequatur 15 novembre 2005)
Circoscrizione: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Bologna,
Ferrara, Forli’, Massa Carrara, Modena, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia.
florence.usconsulate.gov
Consolato degli Stati Uniti - Napoli
Piazza della Repubblica 80122 Napoli
Tel. +39 081-5838 111
Fax. +39 081 7611 869
Console Generale J. PATRICK TRUHN
Circoscrizione: Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia
www.naples.usconsulate.gov
Ambasciate e Consolati all'estero
Ambasciata d'Italia a Washington D.C.
3000 Whitehaven Street, NW Washington DC 20008
Tel. 001202 6124400
Fax 001202 5182154
Amb. Giovanni Castellaneta
[email protected]
www.ambwashingtondc.esteri.it
Boston (Massachusetts) - Consolato Generale
Cons. Gen. Liborio Stellino
600, Atlantic Avenue Boston, MA 02210
Tel: 001 617 7229201, 7229202 - Fax: 7229407
Giurisdizione: Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island, Vermont
[email protected]
www.consboston.esteri.it
Chicago (Illinois) - Consolato Generale
500, North Michigan Avenue - Suite 1850 - Chicago, IL 60611
Giurisdizione: Colorado, Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, North Dakota, South
Dakota, Wisconsin, Wyoming.
Tel: 001312 4671550/1 Fax : 001312 4671335
Console Generale MOTTA ALESSANDRO
[email protected]
www.conschicago.esteri.it
Detroit (Michigan) - Consolato I cl.
535 Griswold, Buhl Building Suite 1840 - Detroit, Michigan - 48226.
Giurisdizione: Indiana, Kentucky, Michigan, Ohio, Tennessee
Tel. 001313 9638560 . Fax: 001313 9638180
CONSOLE (Reggente): NOBILI MARCO
[email protected]
-9-
www.consdetroit.esteri.it
Houston (Texas)- Consolato Generale
Cons. Gen. Cristiano Maggipinto
1300, Post Oak Boulevard, -Suite 660 - Houston, TX 77056
Giurisdizione: Arkansas, Louisiana, Oklahoma, Texas
Tel. 001713 8507520. Fax 001713 8509113
[email protected]
www.conshouston.esteri.it
Los Angeles - Consolato Generale
Console Generale: FAGANELLO NICOLA
12400 Wilshire Boulevard Suite 300 - Los Angeles, CA 90025
Tel: 001310 8266207 Fax: 8200727
Giurisdizione: Arizona, California (following counties: Imperial Valley, Kern, Los Angeles, Orange,
Riverside, Santa Barbara, San Bernardino, San Diego, San Luis Obispo, Ventura), New Mexico,
Nevada
[email protected]
sedi.esteri.it/losangeles
Miami (Florida) - Consolato Generale
Cons. Gen. ROCCA MARCO
4000 Ponce de Leon Blvd, suite 590 - Coral Gables, FL 33146
Tel: 001305 3746322
Fax: 3747945
Giurisdizione: Florida, Georgia, South Carolina, Alabama, Mississippi, Puerto Rico e le isole
Bahamas, St. Marteen, St. Eustatius, Saba, British Virgin Islands, Cayman Islands, Turks & Caicos.
[email protected]
www.consmiami.esteri.it
New York - Consolato Generale I cl.
690, Park Avenue - New York, NY 10065
Giurisdizione: Connecticut, New Jersey [following counties(*): Bergen, Essex, Hudson, Morris,
Passaic, Sussex, Union, Warren], New York, Bermuda
Tel. 0012124398600 0012124398605 Fax 001212 2494945
Console Generale TALO' FRANCESCO MARIA
[email protected]
www.consnewyork.esteri.it
Philadelphia (Pennsylvania) - Consolato Generale
Public Ledger Bldg. - 150 South Indipendence Mall West Suite - 1026 Philadelphia, PA 19106 3470
Giurisdizione: Delaware, Maryland (eccetto le Contee di Montgomery e Prince George che
appartengono all'Ambasciata d'Italia in Washington, DC), New Jersey (soltanto le Contee di
Atlantic, Burlington, Camden, Cape May, Cumberland, Gloucester, Hunterdon,
Mercer, Ocean e Salem, le restanti appartengono al Vice Consolato d'Italia in Newark, NJ),
Pennsylvania, North Carolina, Virginia (eccetto le Contee di Arlington e Fairfax che appartengono
all'Ambasciata d'Italia in Washington, DC), West Virginia.
Tel. 001215 5927329. Fax 001215 5929808
Commissario aggiunto amministrativo, consolare e sociale 3^F3: OLIVA RENZO
[email protected]
www.consfiladelfia.esteri.it
- 10 -
San Francisco (California) - Consolato Generale
2590, Webster Street - San Francisco, CA 94115
Giurisdizione: Alaska, California (except for the following counties: Imperial Valley, Kern, Los
Angeles, Orange, Riverside, San Diego, Santa Barbara, San Bernardino, San Luis Obispo and
Ventura which are under the jurisdiction of Italian Consulate Genera
Tel. 001415 9314924 Fax 001415 9317205
Cons. Gen. MARCELLI FABRIZIO
[email protected]
www.conssanfrancisco.esteri.it
Camera di Commercio Italiana
Italian American Chamber of Commerce Midwest - Chicago
500 N. Michigan Ave., Suite 506 - Chicago, IL 60611
Tel. (+1 312) 5539137 - Fax (+1 312) 5539142
[email protected]
www.italianchamber.us/mission.asp
Italy-America Chamber of Commerce - New York
730 Fifth Avenue, Suite 600 - New York - 10019
Tel. (+1 212) 4590044 - Fax (+1 212) 4590090
[email protected]
www.italchamber.org
Italy-America Chamber of Commerce of Texas, Inc. - Houston
Presidente : Luciano Topi
Segretario Generale : Paolo Fronza
1800 West Loop South Suite 1120 TX 77027 Houston
Tel. (+1 713) 6269303 - Fax (+1 713) 6269309
[email protected]
www.iacctexas.com
Italy-America Chamber of Commerce Southeast - Miami
One Biscayne Tower - 2 S. Biscayne Boulevard, Suite 1880
Miami, FL 33131
Tel. (+1 305) 5779868
[email protected]
www.iacc-miami.com
Italy-America Chamber of Commerce West, Inc. - Los Angeles
10350 Santa Monica Blvd., Suite 210 - Los Angeles - CA 90025
Tel. (+1 310) 5573017 - Fax (+1 310) 5571217
www.iaccw.net
Istituto Nazionale per il Commercio Estero - I.C.E
Italian Trade Commission - Atlanta
2301, PEACHTREE CENTER HARRIS TOWER
233, PEACHTREE STREET N.E. - P.O.BOX 56689 - ATLANTA GEORGIA 30343
Tel. (+1 404) 5250660 - Fax (+1 404) 5255112
- 11 -
[email protected]
www.ice.it/paesi/america/statiuniti/ufficio6.htm?sede
Italian Trade Commission - Chicago
401 North Michigan Avenue - Suite 3030 Chicago, IL 60611
Tel (312) 670-4360 - Fax (312) 670-5147
Stati di Competenza: Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Michigan, Minnesota, Missouri, Nebraska,
North Dakota, Ohio, South Dakota, Wisconsin
[email protected]
www.ice.it/paesi/america/statiuniti/ufficio2.htm?sede
Italian Trade Commission - Los Angeles
1801 Avenue of the Stars - Suite 700 Los Angeles, CA 90067
Tel. (+1 323) 8790950 - Fax (+1 310) 2038335
Stati di Competenza: Alaska, Arizona, California, Colorado, Idaho, Montana, Nevada, Oregon,
Washington, Utah, Wyoming, Hawaii , e Isole del Pacifico
[email protected]
www.ice.it/paesi/america/statiuniti/ufficio4.htm?sede
Italian Trade Commission - Miami
4000, Ponce de Leon Boulevard - Suite 590
33146 Coral Gables, Florida
Tel: (001305) 4613896 - Fax: (001786) 4978900
[email protected]
www.ice.it/paesi/america/statiuniti/ufficio5.htm?sede
Italian Trade Commission - New York
33, East 67 Street - New York N.Y 10065-5949
Tel. (+1 212) 9801500 Fax. (+1 212) 7581050
Stati di Competenza: Bermuda, Connecticut, Delaware, District of Columbia, Maine, Maryland,
Massachusetts, New Hampshire, New Jersey, New York, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont
[email protected]
www.ice.it/paesi/america/statiuniti/ufficio.htm?sede
Rappresentanza Unione Europea
Delegation of the European Union to the United States of America
2300 M Street, NW, Washington, DC 20037
Tel. (202) 862-9500; Fax: (202) 429-1766
www.eurunion.org/eu/
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