Amman نﺎﻣﻋ

Transcript

Amman نﺎﻣﻋ
© Lonely Planet Publications
_
#
Amman ‫عمان‬
% 06 / POP. 2,8 MILIONI / ALT. 850 M
Dintorni di Amman . . . . 82
Wadi as-Seer e Iraq
al-Amir. . . . . . . . . . . . . . . 82
Grotta dei
Sette Dormienti
(Ahl al-Kahf). . . . . . . . . 83
Fuheis . . . . . . . . . . . . . . 84
I migliori
ristoranti
»» Hashem Restaurant (p69)
»» Afrah Restaurant
& Coffeeshop (p69)
»» Wild Jordan Café (p68)
»» Fakhr El-Din Restaurant
(p70)
»» Romero Restaurant (p70)
I migliori hotel
»» Jordan InterContinental
Hotel (p67)
»» Hisham Hotel (p67)
»» Jordan Tower Hotel (p62)
»» Caravan Hotel (p67)
»» Palace Hotel (p66)
Perché andare?
La capitale della Giordania, Amman, è una delle città
mediorientali più facili da visitare. Esistono due zone
nettamente distinte: Amman ovest, costituita da quartieri
residenziali immersi nel verde, pieni di caffè, bar, centri
commerciali moderni e gallerie d’arte, e Amman est, la
parte conservatrice e islamica, dove si avverte più forte il
legame con la tradizione.
Nel cuore della città c’è il ‘centro’, una tappa da non
perdere in una visita ad Amman. Caotico e simile a un
labirinto, si estende ai piedi delle numerose colline della
città, dominato dalla solenne Cittadella e impreziosito da
spettacolari rovine romane. Qui si respira il fermento della
vita quotidiana dei giordani, particolarmente vivace nella
passeggiata serale tra la moschea, il suq e i caffè.
Se il frenetico agglomerato urbano della capitale dovesse
farvi provare un senso di claustrofobia, potrete trovare
rifugio nei villaggi situati alla periferia della città, che
testimoniano ancora oggi come, nonostante l’esistenza di
città antichissime, la Giordania rimanga sostanzialmente
un paese rurale.
Quando andare
Essendo costruita in collina, la capitale è caratterizzata
da inverni freddi sferzati dal vento, per cui i mesi migliori
per visitarla sono quelli da marzo a maggio e da ottobre a
novembre.
Se siete in grado di sopportare il calore della piena estate
che si irradia dalle vie claustrofobiche zeppe di edifici e
dai vicoli soffocanti, allora luglio e agosto sono consigliati
in quanto vedono lo svolgimento dell’annuale Festival di
Jerash. In questo periodo il Teatro Romano si riempie di
vita e gli abitanti della capitale amano passeggiare di sera.
In settembre il Festival di Hakaya porta nel cuore della
città l’atmosfera tipicamente beduina dei cantastorie.
‚
To North Bus Station
(Tabarbour - 2km)
e
# 00
1 miles
2 km
6
66
6 6
66
6
66
6
6
6
6666
66
s
Rd
l-I
s
'd
ee alrS
t
A
tiq
la
l
T
n
bi
Abdul Ham
eed
Sharaf St
Yo u
N
Ja ass
m er
ee b
l S in
t
ef
Ilya A B a s
M ad bu
hi St
Abu H
a
Ghaza med alABDALI
li St
Ein Ja l o
'St
ut
Rd
Sa
di
Wa
W
Sa ad
qr i
a
R
Q d
ur
t
Nablus
JEBEL AL- St
HUSSEIN
an
K
St
al hal
-W ed
al b
id in
Bi'r alM oh
Rd
h
Saba
S u fy
King
Abdullah
Gardens
Haroun alRasheed St
Ab
u
SHMEISANI
Al-Imam
Muslem S
t
AlRiyadhah Rd
S
t
St
en
he
as
ah
lek
Ma t
Al- lia S
A
on
Tal Rd
St
May
salo
Rd
Was
fi al-
t
az yya
Gh abi
Ar
ah
e'
am
-J
Al
QATANEH
King
Zahr
an
Sa
'id
ß
# Abdullah
d
Ib
n
St
Mosque
Kha
ir
St
t
S
ah
ub
qr
aR
See
na R
d
Darat al-Funun
Zahra
n
Cittadella
1
#
a
Abdoun
Rd
O m ar Ma
Romano
tarSt
3
#
Museo
Nazionale
d
Al-Q u ds R
To South Bus Station
(Wahadat - 2.5km)
‚
Dimas
hq St
i
Wad
ABDOUN
eelSt
ZAHRAN
N
Al-Ameer A
l
al-Hussein i bin
Rd
m
al Bas
JEBEL AL5
#
AlAl-Amir
St A
in
lQALA'A00
bin Ame
h b Mutana
8
Hashem #
Mohammed St
bbi St
al- erahU q b a f i St
0
B
H
Restaurant
00
0
uss BasN a Al-Am in K
Al-Q
ein ma bin
h
a hi
e
6
#
ra S
Rd
m
Ta era
d
Jorda
n
Café
Wil
e
'
n
t
lal h d o nSt
u
4
#
u
Rd
St
lM
2
#
Centro
du adh
AlAb Riy
Teatro
1
1
1
1
1
1
Il meglio di Amman
1 Visitare le rovine e il
museo dell’antica Cittadella
(p51)
4 Fare una passeggiata in
centro (p51)
5 Andare a vedere una
7 Sorseggiare un calice
di vino nei bar e caffè (p71)
di Shmeisani e Abdoun
ingegneristica del Teatro
Romano (p55)
mostra alla Darat al-Funun
(p57) e sorseggiare un tè in
mezzo alle rovine bizantine
8 Gustare un felafel
3 Essere uno dei primi
6 Pranzare al Wild Jordan
andare a pranzo all’eccellente
Zuwwadeh Restaurant e fare
una camminata attraverso il
Wadi as-Seer (p82)
2 Ammirare la precisione
visitatori del Museo
Nazionale (p55), la cui apertura
è prevista a breve
Café (p68) e prenotare
un’escursione in una riserva
naturale della RSCN
all’Hashem Restaurant (p69)
9 Visitare Fuheis (p84) per
Amman 
Storia
50 Nonostante le sue antiche origini, oggi
Amman ci appare in prevalenza una città
moderna risalente alla metà del Novecento, nella quale è molto difficile cogliere gli
aspetti tradizionali del Medio Oriente bizantino. Il paesaggio urbano è caratterizzato da
una distesa omogenea color avorio di edifici
in cemento a pochi piani, alcuni rivestiti
da splendenti marmi bianchi, altri invece
piuttosto grigi con evidenti segni del tempo.
Ciò non significa che Amman sia priva
di storia. Gli scavi effettuati negli anni ’70
presso la sorgente di Ain Ghazal, nell’attuale parte est, hanno riportato alla luce
interessanti reperti risalenti all’8500 a.C.
Si trattava di un insediamento neolitico di
notevoli dimensioni per l’epoca, caratterizzato da una sofisticata cultura che produsse
statue e sculture in gesso e calcare tra le
più antiche dell’umanità. Alcuni di questi
manufatti sono esposti oggi al Museo Archeologico (p53).
L’insediamento più antico e ininterrottamente abitato dell’area cittadina vera e
propria risale all’incirca al 1800 a.C. e fu rinvenuto a Jebel al-Qala’a, l’odierna zona della
Cittadella. Citata nell’Antico Testamento
con il nome di Rabbath, la città fu assediata
dal re Davide, il quale fece bruciare vivi
molti abitanti in una fornace per mattoni.
Rabbath continuò tuttavia a prosperare e a
fornire a Davide le armi per le sue guerre.
Il periodo egizio della capitale giordana
rivive ancora oggi nel gran numero di società e ristoranti che portano il nome di ‘Filadelfia’, da Tolomeo II Filadelfo (283-246 a.C.),
il quale fece ricostruire la città durante il suo
regno ribattezzandola appunto Filadelfia.
Già prima di entrare a far parte dell’impero
romano sotto il regno di Erode, intorno al 30
a.C., Filadelfia (che significa ‘Città dell’amore
fraterno’) era entrata nell’orbita dell’influenza romana come membro della Decapoli
(v. lettura p87). La città venne interamente
ridisegnata secondo il grandioso modello
urbanistico romano, con tanto di teatro,
foro e tempio dedicato a Ercole, di cui ancora
oggi possiamo ammirare resti imponenti.
Con la caduta dell’impero romano Filadelfia entrò in una fase di declino, ma dopo
l’invasione musulmana del 636 d.C. la città
tornò a essere un prospero centro commerciale. A partire all’incirca dal X secolo,
tuttavia, Amman si avviò verso una rapida
decadenza e la sua storia rimase priva di
eventi di rilievo fino al 1878, quando vi si
stabilì una colonia di circassi.
L’odierna sonnolenta stazione ferroviaria di Amman non lascia trasparire la
grande importanza che la nuova ferrovia
dell’Hejaz rivestì per la città all’inizio
del XX secolo, quando Amman divenne
un punto di sosta nella nuova ‘rotta di
pellegrinaggio’ tra Damasco e Medina (in
Arabia Saudita). Nel 1921 l’emiro Abdullah
ne fece il centro del nuovo stato della Transgiordania, stabilendovi il proprio quartier
generale; due anni più tardi la città venne
ufficialmente dichiarata capitale del regno
hashemita.
Nel corso degli anni Amman ha accolto
varie ondate di immigrati (dalla Palestina e,
nell’ultimo decennio, dall’Iraq) e di conseguenza l’espansione della città ha superato
i confini dei sette colli originari. Per questo
motivo la capitale ha dovuto affrontare seri
problemi di carenza idrica, aggravati dalla
mancanza di un’adeguata pianificazione
urbanistica.
Nonostante le difficoltà, gli abitanti di
Amman non perdono il loro ottimismo e
molti di loro sono felici di avere la possibilità di ricostruire la propria vita in un
ambiente generoso e stabile. La migliore
dimostrazione di questo atteggiamento
è costituita dai progetti di ampliamento,
miglioramento e sviluppo in corso quasi
ininterrottamente in tutta la città. Molti di
questi vengono realizzati in tempi più lunghi del previsto, ma nessuno se ne lamenta,
poiché la città svolge un ruolo sempre più
importante nello scacchiere mediorientale.
Toccata solo in misura minima dalle rivolte
della Primavera araba nel 2011, Amman
rimane una città vibrante e dalla mentalità
aperta, rinomata per i suoi centri di istruzione e fiduciosa per il futuro.
Pericoli e contrattempi
Fatta eccezione per alcune rivolte circoscritte in occasione della Primavera araba
nel 2011, Amman rimane una città sicura
per i viaggiatori. In passato è stata oggetto
di qualche attentato (v. p328), e questo spiega
la presenza di guardie di sicurezza e metal
detector nei siti d’interesse turistico e negli
alberghi. Queste misure vogliono essere
un segnale rassicurante verso i visitatori,
una dimostrazione del fatto che le autorità
vigilano sulla loro incolumità.
Ad Amman il tasso di criminalità è
bassissimo e i giordani sono giustamente
orgogliosi di ricordare agli stranieri che il
loro paese resta un’oasi di pace in una regione tristemente famosa per i suoi conflitti.