Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 07/05/2016
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INDICE
IN PRIMO PIANO
07/05/2016 Il Mattino - Nazionale
Sclerosi multipla esperti a confronto
8
07/05/2016 Eco di Bergamo
Osio Sopra va in vetrina E c'è anche la Notte bianca
9
06/05/2016 Lospiffero.com 18:20
"Le corporazioni stanno con Fassino"
10
06/05/2016 QS - QuotidianoSanita.it
Mandelli (Fofi) incontra studenti di Economia della Cattolica
11
SANITÀ NAZIONALE
07/05/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Un turbante di seta per ritrovare femminilità
13
07/05/2016 Corriere della Sera - Nazionale
De Agostini, parte il fondo per gli incagli delle imprese
14
07/05/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Pagamento dei contributi Enpam #
15
07/05/2016 Il Sole 24 Ore
Unico e 730, così gli sconti dall'edilizia alla scuola
16
07/05/2016 Il Sole 24 Ore
«Dalle Regioni solo una vecchia ricetta scaduta»
18
07/05/2016 Il Sole 24 Ore - PLUS 24
Piccoli soci vicentini con l'Atlante
20
07/05/2016 La Repubblica - Nazionale
"Al nido solo se vaccinati" In Emilia il primo obbligo
21
07/05/2016 La Repubblica - Nazionale
" Eppure a volte imporre è inutile meglio educare"
24
07/05/2016 ItaliaOggi
Sono 6.133 i contratti programmati
25
07/05/2016 Avvenire - Nazionale
Olio di palma, tocca all'Ue
26
07/05/2016 Il Foglio
EVVIVA I BATTERI
27
07/05/2016 Il Manifesto - Nazionale
«Adesso rinnovateci il contratto» Turismo e fast food #fuoriservizio
30
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Mense chiuse e tutti in piazza per lo sciopero sul contratto
31
07/05/2016 QN - Il Giorno - Nazionale
Commercio, sciopero per un nuovo contratto
32
07/05/2016 QN - La Nazione - Nazionale
Rapine a ripetizione in farmacia
33
07/05/2016 QN - La Nazione - Nazionale
Sanità pubblica? No, grazie
34
07/05/2016 QN - La Nazione - Nazionale
Baristi, cuochi e camerieri Cinquemila in San Lorenzo
35
07/05/2016 D Repubblica
ALLA MIA ANSIA CI PENSO IO
36
07/05/2016 D Repubblica
BOXE D'ACQUA
38
07/05/2016 La Notizia Giornale
In arrivo il vaccino anti HPV pure per l'uomo
39
06/05/2016 Viver Sani e Belli
HO BISOGNO DI COSMETICI
40
06/05/2016 Viver Sani e Belli
COLORE D`ESTATE
43
06/05/2016 Viver Sani e Belli
ANTCOAGULANTI E ARRIVATO L`ANTIDOTO
45
06/05/2016 Viver Sani e Belli
Benessere interiore
47
06/05/2016 Viver Sani e Belli
LO SPAZZINO INTELLIGENTE
48
VITA IN FARMACIA
07/05/2016 La Repubblica - Bari
Mater Dei, porte chiuse al pronto soccorso per almeno un mese
50
07/05/2016 La Stampa - Torino
Scandalo Chierifarma La contabile dovrà restituire 700 mila euro
51
07/05/2016 Il Messaggero - Roma
Zingaretti: «Presto gli Stati generali della nuova sanità»
52
07/05/2016 Il Messaggero - Abruzzo
Stangata Tari, ristoratori infuriati
53
07/05/2016 Il Messaggero - Marche
Costamagna e Uniti rilanciano su Corvatta
54
07/05/2016 Il Messaggero - Abruzzo
Mense, bar, pulizie il terziario affonda nella precarietà
55
07/05/2016 Il Messaggero - Umbria
Bilancio, cessione dell'Asm «È un'azione indispensabile»
56
07/05/2016 Il Messaggero - Marche
Anabolizzanti, medico condannato
57
07/05/2016 Il Messaggero - Pesaro
Convegno al Tag hotel sui farmaci equivalenti
58
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
Podismo Domani tutti con l'Anffas Torna la 'Camminata della solidarietà'
59
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
L'aceto più buono lo fa il farmacista: «Il segreto sono i sassi dell'Enza»
60
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
«Fuori servizio», sfilano anche se precettati
61
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Doping, condannato medico
62
07/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Dietrofront Upc «Noi fuori? Mai detto questo»
63
07/05/2016 QN - Il Giorno - Lodi
Contratti scaduti da anni, lavoratori in piazza
64
07/05/2016 QN - Il Giorno - Milano
«Dateci il medico di base» La petizione arriva all'Ats
65
07/05/2016 QN - La Nazione - Arezzo
La salute? Uno spot da ragazzi contro fumo, alcol e droghe
66
07/05/2016 QN - La Nazione - Massa Carrara
Nuovo assalto in farmacia Bandito in fuga tra i passanti
67
07/05/2016 QN - La Nazione - Pisa
Sogefar, anno record Via a cinque assunzioni a tempo indeterminato
68
07/05/2016 QN - La Nazione - Pisa
Sogefar, anno record Via a cinque assunzioni a tempo indeterminato
69
07/05/2016 QN - La Nazione - Prato
Arriveranno altre nove farmacie: la mappa
70
07/05/2016 QN - La Nazione - Umbria Terni
La svolta delle farmacie comunali Saranno «officine» del bene-essere
71
07/05/2016 QN - La Nazione - Umbria Terni
APPUNTAMENTO IN VIA DELLA PALLOTTA
72
07/05/2016 QN - La Nazione - Umbria Terni
A Madonna Alta si punta sulla medicina naturale
73
07/05/2016 QN - La Nazione - Viareggio
Stamani vertice sul Polo nautico Scioperano turismo, mense, Snai
74
07/05/2016 Il Gazzettino - Padova
In farmacia cassa anti-rapina
75
07/05/2016 Il Gazzettino - Pordenone
Sciopero, protesta davanti all'ospedale
76
07/05/2016 Il Gazzettino - Treviso
Sindacati dei farmacisti: un'alleanza più forte per sconfiggere la crisi
77
07/05/2016 Il Gazzettino - Treviso
Nuova farmacia di Bigolino il Tar: «Concorso da rifare»
78
07/05/2016 Il Secolo XIX - Genova
Cep, il riscatto della Pianacci in onda su Rai3
79
07/05/2016 Il Mattino - Caserta
Negozi aperti di domenica città più a misura di turisti
80
PROFESSIONI
07/05/2016 La Stampa - Nazionale
Doping sommerso in palestra I culturisti controllati tre volte meno dei golfisti
82
07/05/2016 Il Secolo XIX - Nazionale
Doping in palestra I culturisti controllati meno dei golfisti
84
PERSONAGGI
07/05/2016 Il Secolo XIX - Nazionale
Taglio delle tasse, Padoan cauto
86
07/05/2016 Giornale di Brescia
Padoan frena sul taglio Irpef, ma apre alla riforma delle pensioni
87
07/05/2016 La Liberta
Padoan, frenata sui tagli alle tasse
88
IN PRIMO PIANO
4 articoli
07/05/2016
Pag. 35
diffusione:41752
tiratura:56521
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il congresso
Sclerosi multipla esperti a confronto
Il congresso Sclerosi multipla esperti a confronto
L'incontro Si è svolto presso l'Ordine dei Farmacisti Discussione sui nuovi farmaci Sclerosi multipla:
trattamento farmacologico e continuità assistenziale ospedale-territorio. Se ne è parlato nel corso di un
congresso, presso l'Ordine dei Farmacisti, organizzato Immacolata Filoso, dirigente farmacista della Asl
Napoli 2 Nord, e responsabile della farmacia dell'ospedale San Giuliano di Giugliano, da Mariano Fusco,
direttore della Farmaceutica Territoriale e Logistica dell'Asl Na 2 Nord, e da Emanuela Di Napoli Pignatelli.
«La visione più moderna della sclerosi multipla è la creazione di un team in cui si devono inserire figure
differenti di alto profilo» è stato detto al congresso durante il quale è stata manifestata la necessità di creare
«un ponte tra i "prescrittori" ed i "dispensatori" del farmaco in un momento storico in cui il paniere
terapeutico disponibile è aumentato con la possibilità di intercettare con aspettative di successo la malattia
che coinvolge molti anni di vita in soggetti di età medio giovane». Durante il congresso, c'è stato un
confronto tra gli operatori che dovevano apprendere le new entry terapeutiche nei loro aspetti tecnici, profilo
di sicurezza, meccanismi d'azione e di indicazione, e i dispensatori, che devono appendere il corretto
format di dispensazione ed erogazione di tali farmaci e considerarne i costi. Questo confronto di due realtà
professionali fondamentali per una corretta gestione della terapia per la sclerosi multipla si è inserito in un
discorso più ampio che ha precisato la cornice logistica in cui lavorare, ovvero il cosiddettp Pdta (percorso
diagnostico terapeutico ed assistenziale). «Sono state precisate quindi le iniziative in corso, i tavoli tecnici
sperimentazioni sul campo, e si è puntato poi il dito sul ritardo della Regione nel promulgare delle
disposizioni chiare e precise su questo importante tema, inserendo così le circa 7000 persone Campane,
affette da questa invalidante patologia, in un contesto di regole condivise» hanno spiegato gli organizzatori.
Fondamentale è stata la presenza di un magistrato che ha confermato «la necessità che la vita quotidiana
dell'attività medico farmaceutica rivolta a soddisfare i bisogni dei soggetti affetti da sclerosi multipla sia
contestualizzato per consentire a tutti gli attori, operatori e pazienti di proseguire in sicurezza».
Rilevantissima in questo contesto è stata la relazione di Vincenzo Brescia Morra responsabile del Centro di
Sclerosi Multipla dell'Università Federico II. Brescia Morra ha mostrato che l'investimento maggiore in
termini di costi farmacologici è produttivo», In soggetti su cui è stato investito un capitale terapeutico
maggiore, si è apprezzata una minore progressione della malattia.
Foto: Il congresso Un momento dei lavori
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/05/2016
8
07/05/2016
Pag. 44
diffusione:38229
tiratura:45009
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Osio Sopra va in vetrina E c'è anche la Notte bianca
Tutto pronto a Osio Sopra per la 5a edizione di «Made Espo Osio», promossa dalla Pro loco con il
patrocino dell'amministrazione comunale, che coinvolgerà le attività commerciali e non solo del paese.
Saranno 155 gli espositori, che domani occuperanno il centro del paese. Con una grossa novità: la
manifestazione infatti quest'anno raddoppia, grazie alla «Notte bianca» in programma oggi - inaugurazione
alle 19 in piazza Garibaldi - con tornei di Fifa 2016 per Play station, musica dal vivo e sfilata di moda, fino
alle 23. «Una due giorni per far conoscere il mondo commerciale, artigiano, industriale e associazionistico
della nostra comunità - spiegano gli organizzatori -: Made Espo Osio vuole essere una vetrina della nostra
quotidianità». Domani - dalle 9 alle 23 - poli tematici in diversi punti del paese. «Abbiamo osservato le altre
manifestazioni simili - spiega Alberto Bellavista, rappresentante della Pro loco e farmacista - e ci siamo
accorti che i visitatori si trovano più a loro agio se raggruppiamo le attività simili». Quindi: salute, scuola,
hobby, commercio e cultura. Ognuno con un'area ristoro e spettacoli. Al polo salute l'Ordine dei farmacisti
di Bergamo con una clinica mobile che effettuerà gratuitamente le misurazioni di glicemia e colesterolo. Al
polo scolastico, le associazioni che lavorano con il mondo della scuola. Al polo commerciale, le attività
economiche: dall'edilizia e piccola industria ai negozi. Agli hobbisti è dedicato il borgo con portici di via
Maccarini, sport protagonista in piazzetta Colombera e della zona del municipio. C'è anche il trenino messo
a disposizione da Tenaris Dalmine che porterà bambini e visitatori per tutto il giorno lungo l'anello formato
dal «Made». • Gloria Vitali
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/05/2016
9
06/05/2016 18:20
Sito Web
Lospiffero.com
"Le corporazioni stanno con Fassino"
L'equazione dà sempre lo stesso risultato: se ci sono di mezzo ordini professionali e politica la polemica è
assicurata. È successo all'incontro tra i candidati a sindaco con gli architetti (dove Giorgio Airaudo se n'è
andato sbattendo la porta dopo il rifiuto degli organizzatori a far intervenire il suo assessore in pectore
all'Urbanistica) ed è capitato anche con il rendez-vous che ha visto protagonisti i rappresentanti di tutte le
professioni cittadine nella sede degli ingegneri in via Giolitti. Ufficialmente si discute del piano strategico
"Torino Metropoli 2025", uno dei tanti soporiferi convegni sulla città che verrà, ma c'è chi ha storto il naso a
fronte di un invito rivolto esclusivamente al sindaco Piero Fassino, che però "a un mese dalle elezioni è, o
almeno dovrebbe essere, un candidato come tutti gli altri" dice Alberto Morano a capo della coalizione
composta da Lega Nord e Fratelli d'Italia (oltre a un paio di liste civiche). Così, sentito l'odore di marchetta
elettorale, lo stesso Morano, assieme a un altro candidato sindaco, Marco Rizzo, ha manifestato il proprio
silenzioso dissenso presentandosi all'incontro e prendendo posto tra il pubblico. Ma d'altronde come si può
chiedere equidistanza a un mondo - quello delle professioni - che vede una parte dei propri vertici
impegnati in prima persona nella causa del centrosinistra? Tra i destinatati dall'invito congiunto inoltrato dal
direttore di Torino Strategica Anna Prat e dal presidente della Consulta degli Ordini e Collegi Bruno
Sparagna compaiono, infatti, il numero uno dei farmacisti Mario Giaccone, consigliere regionale
chiampariniano e animatore della lista civica pro Fassino, Alessandro Lombardo, presidente degli psicologi,
candidato con i Moderati, principale alleato del sindaco. E poi il capo dei notai subalpini, quel Giulio Biino
che in un primo tempo veniva considerato tra i papabili per una corsa a capo della coalizione di
centrodestra, e poi si è ritirato in buon ordine prima di apporre la propria "preziosa" firma sull'atto di
costituzione del Polo del Novecento i cui principali soci sono Palazzo Civico e Regione Piemonte.
Dopotutto se è vero che le professioni (o corporazioni) sono tra i principali elementi di conservazione
dell'ordinamento sociale non possono far altro che porsi a garanzia della continuità, ottenendo in cambio il
riconoscimento di una politica che un giorno ne minaccia la soppressione e quello dopo li blandisce e ne
chiede il sostegno.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/05/2016
10
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Cantina
06/05/2016
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
Mandelli ( Fofi ) incontra studenti di Economia della Cattolica
Un'occasione di confronto sul futuro della sanità italiana e dell'evoluzione della professione del farmacista.
"Prendiamo atto dell'evoluzione dei ruoli professionali e una maggiore attuazione della cosiddetta 'logica di
distretto' grazie a strutture polifunzionali, integrazione di professionalità".
06 MAG - I cambiamenti in atto nella sanità, il nuovo ruolo della farmacia dei servizi, l'evoluzione dei ruoli
professionali e il binomio virtuoso fra pubblico e privato: questi i temi centrali dell'incontro promosso ieri
dall'Alta Scuola di Economia e Management (ALTEMS) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, con il
Sen. Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. "La sanità italiana - ha detto
Mandelli - sta vivendo una fase delicata e critica di grande cambiamento: a partire da una situazione di
risorse economiche scarse, il sistema sanitario sta affrontando l'ingresso di nuovi attori nello scenario
generale che stimolano anche una sana e maggiore competizione fra pubblico e privato. Ciò comporta
anche l'evoluzione dei ruoli professionali e una maggiore attuazione della cosiddetta 'logica di distretto'
grazie a strutture polifunzionali, integrazione di professionalità, come per esempio quella del farmacista,
nell'ottica di un sempre più attivo processo di 'deospedalizzazione' verso una sinergia più stretta con i
protagonisti sociosanitari del territorio".
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Lavoro e Professioni
SANITÀ NAZIONALE
25 articoli
07/05/2016
Pag. 35
diffusione:325546
tiratura:405864
Un turbante di seta per ritrovare femminilità
Sofia Catalano
Per guarire dentro e fuori servono cure, ma anche solidarietà, allegria e voglia di vivere. Si chiama «Vita», il
turbante in seta, creato da Mantero a sostegno del progetto Salute allo Specchio dell'ospedale San
Raffaele , ideato dalle dottoresse Valentina di Mattei e Giorgia Mangili. Obiettivo: supportare le pazienti in
terapia oncologica, facendo ritrovare loro fiducia e femminilità . A celebrare il copricapo, alla Triennale di
Milano, la mostra " Donne ConTurbanti" , sedici ritratti del fotografo Guido Taroni, il 10 e 11 maggio. I
turbanti sono in vendita on line sul sito www.deedivita.org.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
13
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Il progetto
07/05/2016
Pag. 47
diffusione:325546
tiratura:405864
De Agostini, parte il fondo per gli incagli delle imprese
@fabiosavelli
(d. pol.) Il via libera da parte del comitato crediti di tutte le banche è atteso entro metà maggio da Bnl, Mps,
Popolare di Vicenza, Bpm e Biverbanca. Mentre Unicredit ha invece già dato il nulla osta la settimana
scorsa per partecipare a Idea Corporate credit recovery, il fondo guidato dall'ex ceo di Pirelli Tyre,
Francesco Gori ( nella foto) e promosso dal gruppo De Agostini per alleggerire le medie imprese dal peso
dei crediti deteriorati. Le banche trasferiranno a Idea Ccr circa 220 milioni di debiti (al valore lordo) arrivati a
rimborso, rimodulati ex articolo 67 della Legge fallimentare e gli incagli, ossia lo scaduto oltre i 270 giorni,
ristrutturato e riceveranno quote del fondo. Un altro comparto del fondo raccoglierà invece 50 milioni da
investire nel rilancio delle imprese. Quello in fase di avvio nel mondo degli investimenti alternativi di casa
De Agostini (se ne occupa Roberto Saviane) raggiunge il plotone degli interventi in campo nel Paese che
partono da Atlante (con dimensioni e target ben diversi) e passano da Pillarstone-Kkr, con l'obiettivo
comune di riavviare il sistema di banche e imprese. Idea Ccr, cui partecipano anche il fondo americano Hig
e quello inglese Bayside, è coniato su un target circoscritto: le medie imprese, con ricavi fino a 250 milioni
nel manifatturiero e servizi, un serbatoio che evidenzia tra 20 e 30 miliardi di crediti deteriorati, non
sofferenze, e già 70 imprese all'esame.Il primo intervento riguarderà nove aziende.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Farmacie, dipendenti
in sciopero
( f. sav. ) Sette euro netti all'ora. Con una laurea. Un lavoro da dipendente in una farmacia, spesso a
conduzione familiare. In cui l'ereditarietà della licenza è spesso un ostacolo insormontabile per chi non ne è
in possesso. I sindacati del comparto commercio/turismo - che rappresentano anche gli interessi dei
lavoratori delle farmacie - hanno indetto uno sciopero nazionale per protestare contro il mancato rinnovo
contrattuale di categoria. Sono oltre tre anni e mezzo che non viene rinnovato (è scaduto il 31 gennaio
2013) e i confederali lamentano che ormai si sia passato il limite. La retribuzione - dicono - non sarebbe più
adeguata. Soprattutto perché stiamo parlando di professionisti con un titolo di laurea. Non c'è nemmeno
una strenua difesa del posto di lavoro in caso di malattie gravi. Secondo un recente rapporto del
Pharmaceutical group of the european union l'Italia è seconda in Europa per numero di farmacisti
dipendenti, eppure lamenta ancora una serie di problemi dovuti alle scarse tutele previste dal vecchio
contratto nazionale. Sull'altro fronte del negoziato c'è Federfarma, che tutela gli interessi dei titolari di
farmacia. Annarosa Racca, ne è il presidente, dice che il confronto con i sindacati non si è mai interrotto,
ma è necessario approfondire i contenuti della piattaforma contrattuale presentata per il rinnovo del
contratto senza pregiudizi. «Le farmacie - rincara Racca - vivono in un contesto di grande incertezza». Tra
le questioni più controverse anche gli stagisti laureandi e laureati, per i quali non è prevista nessuna forma
di rimborso spese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
14
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Sussurri & Grida
07/05/2016
Pag. 57
diffusione:325546
tiratura:405864
Pagamento dei contributi Enpam #
Ufficio stampa Fondazione Enpam
Pagare i contributi all'Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza medici e Odontoiatri) non
comporta alcun costo per le spese di incasso, sia che il bollettino Mav venga pagato presso un qualsiasi
istituto di credito, sia tramite home banking. Enpam mette anche a disposizione l'addebito diretto su conto
corrente, con tanto di rateizzazione senza interessi. L'autore di una lettera pubblicata sul Corriere del 1°
maggio, segnala invece di avere sostenuto 17,90 euro di commissioni legate al pagamento online dei
contributi previdenziali. Quella cifra rappresenta una commissione richiesta dal circuito della sua carta di
credito, e dovuta perché ha scelto questo ulteriore metodo di pagamento.
Ufficio stampa Fondazione Enpam , Roma
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
interventi e repliche
07/05/2016
Pag. 1
diffusione:162324
tiratura:213091
Unico e 730, così gli sconti dall'edilizia alla scuola
Luca De Stefani
Le spese per la mensa scolastica possono essere detratte in dichiarazione dei redditi anche se il servizio è
fornito dal Comune. E il bonus sull'installazione delle valvole contacalore è al 50%. Ecco alcuni dei
numerosi chiarimenti forniti dall'agenzia delle Entrate in risposta ai quesiti, formulati dai Caf e dagli
operatori del settore, relativi alle spese detraibili nel modello 730 o in Unico. Nella circolare pubblicata ieri le
indicazioni pratiche su come far valere nella dichiarazione dei redditi tutte le agevolazioni per le spese
sanitarie, per quelle di istruzione e per gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica in casa
e in condominio. u pagina 19 pL'installazione nei condomini dei contatori individuali per misurare il
consumo di ciascuna unità immobiliare, obbligatoria entro la fine del 2016, non è detraibile al 65% se non
viene effettuata nell'ambito della sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale
con impianti dotati di caldaie a condensazione, con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti
geotermici a bassa entalpia. È questo uno dei principali chiarimenti delle Entrate, contenuti nella circolare 6
maggio 2016, n. 18/E, con la quale sono state chiarite, tra l'altro, anche le modalità di documentazione
delle spese per le mense scolastiche (si veda «Il Sole 24 Ore» del 22 aprile scorso). Contatori individuali
Per favorire il contenimento dei consumi energetici nei condomìni, entro il 31 dicembre 2016, vanno
installati contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda
per ciascuna unità immobiliare (o sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali).
Secondo l'agenzia delle Entrate, per questi dispositivi la detrazione Irpef o Ires del 65% spetta solo se
installati "in concomitanza" con la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale
esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione ovvero con pompe di calore ad alta efficienza o con
impianti geotermici a bassa entalpia (articolo 1, comma 347 della legge 296/2006). Se ciò non accade (ad
esempio perché la nuova caldaia installata non è a condensazione), queste spese sono detraibili solo al
50% (36% dal 2017), in base all'articolo 16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, come interventi per il risparmio
energetico non qualificato. Questo chiarimento non dovrebbe incidere, comunque, su quanto previsto
dall'articolo 9, comma 3 del decreto 19 febbraio 2007, per il quale non sono necessari, ai fini della
detrazione del 55-65%, questi requisiti per gli interventi di «trasformazione degli impianti individuali autonomi
in impianto di climatizzazione invernale centralizzato con contabilizzazione del calore e le trasformazioni
degli impianti centralizzati per rendere applicabile la contabilizzazione del calore». Spese di istruzione Dal
2015, tra le spese per la frequenza di asili, elementari, medie e superiori, detraibili dall'Irpef al 19% fino a
76 euro rientrano anche le spesa per la mensa scolastica, anche quando tale servizioè «reso per il tramite
del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola». A questo fine, non è necessario che il servizio di
ristorazione scolastica sia deliberato dagli organi di istituto, in quanto è istituzionalmente previsto
dall'ordinamento scolastico per tutti gli alunni di queste scuole. Questi chiarimenti dati dalle Entrate per gli
asili, elementari, medie e superiori sono una spiegazione del termine «spese per frequenza»; quindi, dovrà
essere chiarito se sono applicabili anche peri corsi universitari, in quanto anche in questo caso si parla di
"spese per frequenza". Relativamente alla modalità di certificazione delle spese sostenute per la mensa, va
recuperata la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario, effettuati per pagare la scuola, il
Comune o altro fornitore del servizio. Questa ricevuta, però, deve riportare nella causale l'indicazione del
servizio mensa, la scuola di frequenza e il nome e cognome dell'alunno. Se il servizio mensaè stato pagato
in contanti, con altre modalità (ad esempio, bancomat) o tramite acquisto di buoni mensa in formato
cartaceo o elettronico, la spesa può essere documentata mediante un'apposita attestazione, rilasciata dal
soggetto che ha ricevuto il pagamentoo dalla scuola, che certifichi l'ammontare della spesa sostenuta
nell'anno e i dati dell'alunno o studente. Solo per il 2015, se questi documenti di spesa risultano incompleti
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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FOCUS NORME
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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dei dati richiesti, i dati mancanti relativi all'alunno o alla scuola possono essere annotati a penna dal
contribuente sul documento stesso. Relativamente al limite massimo di spesa detraibile per la frequenza
delle università non statali, l'Agenzia ha chiarito che siccome gli importi indicati nel decreto ministeriale 29
aprile 2016, n. 288 sono distinti per area disciplinare (medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e
umanistico-sociale) e sede del corso di studio (nord, centro, sud e isole), per i corsi universitari all'estero
occorre fare riferimento alla «zona geografica in cui ricade il domicilio fiscale del contribuente».
I chiarimenti sulle spese mediche detraibili al 19%
PROBLEMI ESTETICI
Le spese per le prestazioni di dermopigmentazione sono detraibili al 19% dall'Irpef se il contribuente
possiede una certificazione medica che attesti che l'interventoè finalizzatoa correggere l'effetto anche
secondario della patologia soffertae se, contemporaneamente, la fatturaè rilasciata da una struttura
sanitaria autorizzatae dalla stessao da altra documentazione risulti che la prestazioneè resa per mezzo di
personale medico. Questo intervento, anche se non eseguito per finalità di cura,è voltoa correggere almeno
in parte una condizione secondaria alla malattiae ad alleggerire il suo impatto psicologico. Quindi, può
essere ricondottoa un intervento medico-sanitario, se eseguito da personale medico presso strutture
sanitarie provviste della regolare autorizzazione
EMBRIONI
In linea con quanto già precisato sulla crioconservazione degli ovociti (circolare 17/E/ 2015, paragrafo 1.3),
anche le spese per prestazioni di crioconservazione degli embrioni rientrano tra le spese sanitarie, detraibili
al 19% dall'Irpef,a patto che siano effettuate nell'ambito di un percorso di procreazione medicalmente
assistita con finalità di curao di preservazione della fertilità dell'individuo, maschioo femmina,e in tuttii casi
in cui vi sia un rischio importante di perderla: patologie tumorali, chemioterapiae radioterapia, patologie
immuni, urologichee ginecologiche. Vanno documentate con la fattura emessa da un centro rientrante fra
quelli autorizzati per la procreazione medicalmente assistita
EMBRIONI ALL'ESTERO
Sono detraibili anche le prestazioni di crioconservazione degli ovociti e degli embrioni effettuate all'estero,
se sono eseguite per le finalità consentite in Italia e attestate da una struttura estera specificamente
autorizzata ovvero da un medico specializzato italiano. La documentazione relativa alle spese sostenute
deve essere rilasciata da una struttura di procreazione medicalmente assistita autorizzata dall'autorità
competente del Paese estero secondo le normative vigenti. Se è in lingua straniera, va corredata da una
traduzione in italiano; se è redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può essere
eseguita anche a cura del contribuente e da lui sottoscritta
PROCREAZIONE ASSISTITA
Anche le spese sostenute per il trattamento di iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (Icsi),
nell'ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita (Pma) effettuato all'estero, sono
ammesse in detrazione al 19% dall'Irpef. Le norme di riferimento sono la legge 40/2004, istituita al fine di
favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilitào dalla infertilità,e il decreto del ministro
della Salute 1° luglio 2015. Ai fini della detrazione, serve la documentazione rilasciata da una struttura di
procreazione medicalmente assistita autorizzata dall'autorità competente del Paese estero. Da questa
documentazione, ovvero da una dichiarazione di un medico specializzato italiano, deve risultare che la
prestazione è conforme ai trattamenti consentiti dalla normativa italiana
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«Dalle Regioni solo una vecchia ricetta scaduta»
«Il piano di tagli fa pagare all'industria inefficienze e sprechi degli altri» «Disposti a discutere sui ripiani (e a
pagare), non a fare il bancomat del sistema»
Roberto Turno
pUna «vecchia ricetta» anti industriale, che rischia di affossare l'innovazione e gli investimenti e che
colpisce la libertà di scelta dei cittadini. «Se qualcuno pensa di usarci ancora come un bancomat per
pagare sprechi e inefficenze di altri, si sbaglia di grosso. O si fa una governance seria del farmaceutico, o
non ci stiamo e ce ne andiamo da questo Paese». È un fiume in piena, Massimo Scaccabarozzi, presidente
di Farmindustria, contro la proposta delle regioni - anticipata ieri in queste pagine - di tagliare i prezzi dei
farmaci e di limare i criteri su innovazione e concorrenza nel settore. Il mercato farmaceutico pubblico, per
inciso, vale più di 16 miliardi. Una partita enorme. Presidente, le regioni mettono sottosopra l'attuale assetto
del pharma italiano. Immagino non sia granché d'accordo... È la vecchia e inaccettabile ricetta di far pagare
all'industria l'inefficienza di altri nel sistema sanitario. Un metodo fallimentare per l'Italia. Qualcuno si ostina
a non capire che va trovato tutti insieme un sistema veramente sostenibile, e non misure che penalizzano
l'industria, la ripresae l'occupazione. Politiche anti industriali a prescindere, intende? Sembra che a
qualcuno nulla importa se si penalizzano le industrie. Peccato che poi se in una determinata regione si
perdono posti di lavoro e l'economia non cresce, sale la preoccupazione. Ma quando può essere troppo
tardi. Bisogna pensarci prima? Tutto da buttare delle proposte dei governatori? A rendermi ancora più
perplesso è anche il fatto che tra quelle proposte ci siano cose che già si fanno comei prezzi legati ai
volumi di vendita o il pay by result. Ma sanno come avvengono le negoziazioni in Aifa, o vivono in un altro
mondo? Però, il dibattito sull'equivalenza terapeutica è aperto da tempo.E il reference priceè costato molto
agli italiani... Certe cose mi preoccupano anche come cittadinoe paziente. Affidare la mia salute in base a
quanto si propone su equivalenza terapeuticae sostituibilità dei farmaci, è inaccettabile. E rischioso per la
salute.È il solito, vecchio sistema di dire che i farmaci sono tutti uguali, ma non è così. Guardii biosimilari.
Vuol dire? I biosimilari non sono generici normali. Non si può permettere la sostituibilità di un farmaco che è
diverso da un altro, solo perché qualcuno pensa che siano uguali. Non è un caso che l'Ema( l'authority
europea, ndr)è stata molto chiara soprattutto dicendo che la scelta finale poggia sulle prescrizioni del
medico. Quei cinque miliardi pagati dagli italiani per la differenza di prezzo tra genericie farmaci griffati, non
sono poca cosa... Le regioni vogliono forse toglierea tutti la libertà di scegliere i farmaci? La spesa
territoriale è sotto controllo: se io voglio quel farmaco, che importa alla regione? Quello delle regioni nonè
un documento per la governance, ma per imporre norme comportamentali di cui vogliono assumere la
paternità senza averla. Le regioni chiedono regole sicuree trasparenti per la valutazione dell'innovazione.
Dipende da come si cambia. Seè per dire che nienteè innovativo per poi non fare innovazione, allora l'Italia
scelga pure di non avere farmaci innovativi. Ripeto: quello delle regioni è solo un modo per farci pagare
ancora una volta altre inefficienze e sprechi. Mi sarei aspettato idee nuove, come quelle del Mise sulle
categorie terapeutiche nella spesa ospedaliera, ad esempio. Non di sicuro l'equivalenza terapeutica solo
per dire che tutto è ugualee che decidono le regioni. Aspettiamo il tavolo delle regioni col Governo e
valuteremo il vero risultato finale. Spero che il Governo abbia a cuore l'interesse del Paese,e non per fari
favori. Dovete pagare 1,65 miliardi alle regioni peri ripiani proprio della spesa farmaceutica in ospedale.
Pagherete? Abbiamo sempre detto che siamo prontia pagare. Ma le sentenze hanno bocciato il metodo
applicato. Se vogliono che ci sediamo al tavolo, bene. Purché si faccia un discorso di governance seria,
senza pensare di usarci ancora una volta come bancomat. Così no. Altrimenti i soldi non li diamo e ce ne
andiamo da questo Paese. Al Paese siamo prontia dare soldi in termini di innovazione, investimenti e
lavoro. Un'altra stangata mai più.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Massimo Scaccabarozzi INTERVISTA
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IL DIBATTITO
Farmaci, regioni in campo per tagliare i prezzi n 18 p Roberto Turno ROMA Prezzi dei farmaci, soprattutto
quelli più costosi, legati ai volumi di venditae al numero di pazienti "trattati", ma anche ai risultati della cura.
Riduzionee comunque fissazione di un'asticella sui ticket occulti pagati dai cittadini per le differenze di
listino rispetto ai generici. Nuovi criteri per definire la reale innovatività delle medicine e più concorrenza.
Due tetti di spesa, sensibilmente diversi dagli attuali. Sostituibilità immediata dei medicinali biosimilari coni
farmaci originali in scadenza di brevetto. Le regioni si preparano al tavolo col Governo con una proposta
sulla farmaceutica che metterebbe letteralmente sottosopra le attuali regole. Obiettivo dichiarato: riportare
la spesa sotto controllo,a partire da quella ospeda- cartelline( si veda Sanità24 ), ma potenzialmente
esplosivo per il mercato italiano del pharma, quello licenziato ieri dai governatori dopo un lungo confronto
tecnico interno. Approderà al tavolo col Governo, nel qualeè destinatoa trovare pochi sponsor ministeriali,
anche se sarà interessante conoscere il parere dell'Economia che IL DOCUMENTO Nel dossier di cinque
pagine ipotizzate pratiche innovative come il legame tra il prezzo e l'esito della terapiao al numero di
pazienti trattati tienei cordoni della borsae che però dovrà farei conti con le intenzioni politiche di palazzo
Chigi che su- caso. Tra le altre, l'ipotesi di concedere alle imprese uno sconto del 10-20% come
transazione sui vecchi ripiani miliardari di cui le regioni hanno bisogno come l'ossigeno peri loro bilanci.
Senza scordare che qualsiasi modifica di sistema avrà bisogno del paracadute di una legge, con tuttii dubbi
sui tempi per incassarla. Tagliarei prezzi dei farmaci, questa la manovra regionale. Con la procedura
prezzo/volume,i listini verrebbero ridottio scontati in modo progressivo in rapporto all'aumento dei pazienti
trattati, al crescere delle indicazioni, delle terapie combinatee della loro durata. Con il prezzo legato all'esito
della terapia (pay by result) verrebbe dato un altro scossone ai prezzi. Mentre per arginarei costi peri
pazienti per il pagamento della differenza di prezzo tra genericie originator, che di prezzo superiore al
100%e per 30 specialità oltre il 200%. Di più. Nella proposta c'è la rivisitazione dei «registri Aifa» peri
farmaci ad alto costoe di forte impatto sanitario.E sulla valutazione dell'innovatività dei prodotti, viene
proposto il modello tedesco per stabilire criteri sicurie verificati. C'è poi la richiesta di creare più
concorrenza, attivando tra l'altro nella determinazione dei prezzi procedure selettivea evidenza pubblicae la
possibilità per le regioni su tutte le categorie di prodotti di svolgere gare in «equivalenza terapeutica»:a
premiare dovrebbe essere il criterio del minor costoa «parità di dosaggio, forma farmaceuticae unità
posologiche per confezione». Infine, un altro capitolo scottante: la sostituibilità automatica dei farmaci
biosimilari con gli «originator»: anche in que- La denuncia di Coldiretti Impresa& territori Chiuse 12mila
stalle in cinque anni Negli ultimi cinque anni hanno chiuso quasi 12mila stalle da carne per effetto delle
importazioni dall'estero che oggi rappresentano quasi 1/3 dei consumi, con effetti sull'economia,
sull'occupazionee sulla sicurezza alimentare. Emerge dal dossier Sul Sole 24 Ore di ieri Sanità. Le
proposte al tavolo con il Governo per riportare la spesa sotto controllo Ipotesi di sconto del 10-20% per il
rossoa carico delle imprese Le Regioni si preparano al tavolo con il Governo con una proposta sulla
farmaceutica che potrebbe sovvertire le attuali regole. Obiettivo: riportare la spesa sotto controllo
Foto: FOTOGRAMMA
Foto: Farmindustria. Il presidente, Massimo Scaccabarozzi
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Pag. 6 N.712 - 7 maggio 2016
Sono ancora in tanti e pesano meno dell'1% Le strade per la rivalsa
P.Zu.
+ Sono ancora in tanti a dispetto di una quota rappresentata ormai risicatissima. Il fondo consortile Atlante
detiene, dopo l'aumento di capitale disertato da quasi tutti, il 99,33% ed è evidente che decine di migliaia di
soci hanno in mano pacchetti senza valore. È andata meglio (vedi a pagina 5) a chi aveva in mano
obbligazioni che hanno schivato il bail-in e che hanno ora rivalutazioni di prezzo per la certezza di essere
rimborsati a scadenza. Anche se in questo momento non ci sono le condizioni per la quotazione non c'è
neppure la curiosità (pericolosa) di andare in Borsa. Anche il management deve prendere le misure con il
nuovo azionista di controllo, un fondo con un orizzonte di 18 mesi, che ha la necessità di non far perdere i
soldi a chi ha dovuto mettercene e fin dove è possibile portare a casa un utile. Sia dall'intervento sui crediti
non performing che dal valore della quota. Per questo si può immaginare che le indicazioni date prima
dell'aumento di capitale potranno modificarsi e le cessioni di partecipazioni faranno parte del piano di
rientro. In particolare l'attenzione è concentrata, soprattutto ma non solo, su quella quota (15%) nella
Cattolica Assicurazioni che è stata definita "strategica" anche per non doverla svalutare (è in carico a 390
milioni). La Cattolica, va ricordato, è una compagnia con voto capitario. Recuperare parte del valore
dell'investimento passa per il riconoscimento di diritti calpestati come azionista-cliente. Nella Vicenza il
nuovo corso guidato da Francesco Iorio ha costituito un task force per esaminare i casi di affidamenti
vincolati all'acquisto di azioni. Era un modo, durante la grande illiquidità dei titoli, per dare mercato a titoli
con il prezzo patrimoniale fissato a 63 euro. Clienti grandi e piccoli hanno firmato contratti con annesso
acquisto dei titoli e possono sperare di riottenere qualcosa. Non certo quanto hanno ottenuti clienti
privilegiati messi in salvo nell'ultima fase della gestione Zonin. il valore delle principali controllate e della partecipazione assicurativa
arca sgr
38
2,4
497
394
35
43,9 far banca nem s.g.r. assurance prestinuova real estate milioni € milioni € milioni € milioni € milioni €
milioni € Arca Sgr è una delle più grandi società di gestione del risparmio in Italia. La quota è
potenzialmente in vendita Immobiliare Stampa Scpa, dedicata alla gestione del patrimonio immobiliare di
Gruppo Il core business di Prestinuova consiste nei finanziamenti garantiti da cessione del quinto dello
stipendio/pensione, in particolare per dipendenti del settore pubblico Farbanca è una banca on-line
specializzata nei servizi bancari rivolti alle farmacie Costituita nel Settembre 2004, NEM Sgr Spa promuove
e gestisce fondi di private equity La quota in Cattolica Assicurazioni è del 15% ed è fra le partecipazioni
definite strategiche. Comporta un solo diritto di voto in quanto Cattolica è una cooperativa quotata
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Piccoli soci vicentini con l'Atlante
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"Al nido solo se vaccinati" In Emilia il primo obbligo
Pronta la legge per scongiurare il ritorno di polio, difterite ed epatite B L'assessore: prevenzione in calo,
dobbiamo intervenire. Genitori divisi "La copertura è scesa sotto la soglia di sicurezza: così i virus tornano a
circolare" La sottoscrizione online a favore del diktat scolastico partita da una madre di Cesena
ELEONORA CAPELLI ILARIA VENTURI
BOLOGNA. Bambini all'asilo nido solo se vaccinati. L'Emilia-Romagna fa da apripista per arginare il calo
ormai costante delle coperture nella prevenzione dei più piccoli. È pronta al varo la nuova legge regionale
sui servizi per la prima infanzia: introduce il principio che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aveva
annunciato di voler estendere a tutte le scuole. L'obbligatorietà per chi si iscrive di avere il libretto delle
vaccinazioni in regola. Per la scuola dell'obbligo il provvedimento era ipotizzato nel piano vaccinale, ancora
fermo a Roma, ma per gli asili nido pubblici comunali e per quelli privati convenzionati si può agire con una
legge regionale.
Un provvedimento che adesso andrà discusso con la comunità scientifica e con i sindaci, ma in cui gli
assessori emiliani al welfare e alla sanità credono profondamente. «Il principio è che quando si entra in una
comunità con un figlio così piccolo vanno tutelati tutti - spiega Sergio Venturi, già coordinatore degli
assessori alla sanità e in prima linea in questa battaglia - anche quelli che non possono essere vaccinati
perché troppo piccoli o con basse difese immunitarie». Il caso scioccante della bimba di 28 giorni morta di
pertosse al policlinico Sant'Orsola di Bologna, nell'autunno scorso, ha lasciato il segno. Una tragedia che
ha reso concreto l'allarme lanciato dai report sui vaccini, che segnano cali di copertura ormai da anni.
L'ultimo documento disponibile segnala che in Emilia-Romagna «per la prima volta le coperture dei bimbi di
due anni delle vaccinazioni "obbligatorie" antipolio, antidifterite, antitetano, antiepatite B sono scese al di
sotto del 95%».
Non è una soglia simbolica ma quella della sicurezza: sotto questo indice alcuni virus e batteri
ricominciano a circolare. E questo vuol dire che se persone malate vengono in contatto con bimbi molto
piccoli o fragili, li possono contagiare. L'intenzione di questa nuova legge è proprio di partire dai vaccini
"obbligatori" per l'iscrizione al nido, anche se la discussione sulle profilassi che devono rientrare in questo
elenco è ancora aperta al ministero (attualmente il piano nazionale vaccini è al ministero dell'Economia ma
il ministro Lorenzin ha assicurato: «I soldi ci sono»). L'idea di intervenire sull'asilo nido consente di
"intercettare" i bambini prima dell'ingresso nella scuola dell'obbligo. E anche questa, secondo l'assessore
emiliana al welfare Elisabetta Gualmini, è una forma di educazione. «Si sta diffondendo la tendenza, tra
l'altro tra persone di istruzione medio alta a non vaccinare i propri figli - spiega - questo comincia ad avere
effetti negativi sulle comunità dei bambini e noi vogliamo affermare un principio di tutela». Il fronte dei
genitori è diviso e la trincea di questa "guerra" pro o contro i vaccini è il web. In Romagna, dove si
registrano i tassi di copertura più bassi (a Rimini si parla di una copertura all'88% delle vaccinazioni
"obbligatorie") ci sono sia le sedi dei comitati anti-vaccini che agguerrite mamme pro-vax. Proprio da una
mamma di Cesena, Alice Pignatti, era partita qualche mese fa una sottoscrizione online per chiedere
vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola, giunta ora a 33mila firme.
«La scelta di non vaccinare si può fare - chiosa Venturi - ma quando si entra in comunità viene prima la
tutela di tutti».
500
mila
5 - 10
mila Le persone da vaccinare ogni anno in Italia Le nuove opposizioni registrate nel 2014
VACCINAZIONI OBBLIGATORIE
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Il caso
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VACCINAZIONI CONSIGLIATE
Copertura vaccinale in Italia, valori in %
Poliomielite
Epatite B
Difterite - tetano - per tosse
Trivalente - Tetravalente
Prime 3 dosi
Morbillo - parotite - rosolia - varicella
Dose 6-18 anni
1ª dose
2ª dose
95,6
95,6
96,5
98
95.6
95,5
94
96,8 96,4 96,0
95 85 80
94,5
90
80
93,5
95,2 95,6
88
92,5
75 70
94,8 ANNI '00 '02 '04 '06 '08 '10 '12
'00 '02 '04 '06 '08 '10 '12
'00 '02 '04 '06 '08 '10 '12
'00 '02 '04 '06 '08 '10 '12
'13
'13
'13
Epatite B
coper tura nel 2014 di. %
- 1,1
94,50
94,66
- 0,94
Poliomielite
- 1,1 - 1,0 - 1,1
94,65 Difterite 94,77 Tetano 94,58 Per tosse
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86,63 Morbillo 86,57 Parotite 86,63 Rosolia 35,99 Varicella
Le vaccinazioni in età pediatrica
Il confronto 2013 - 2014 '00 '02 '04 '06 '08 '10 '12 '13 '13 88,3 100 90 80 70 50 60 Meningite di tipo C 94,7
74,94 Meningite C -3,7 -3,7 -3,7 +2,8 -2,1 www.salute.gov.it www.iss.it PER SAPERNE DI PIÙ
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" Eppure a volte imporre è inutile meglio educare"
MICHELE BOCCI
Ipediatri sono combattuti riguardo all'idea dell'Emilia. Il perché lo spiega il presidente della Fimp, la
federazione di questi professionisti, Giampietro Chimenti. Dottore, cosa pensa del progetto? «Lo capisco
ma non lo condivido. Per ora».
In che senso? «Non vorrei che scelte autoritarie come questa facessero aumentare nell'opinione pubblica
l'idea che si costringe la gente a fare la vaccinazione. È fondamentale che i genitori facciano somministrare
il medicinale che previene le malattie dei figli, ma devono essere convinti, non obbligati». Però in certi nidi
si rischia di avere molti non vaccinati.
«Ed è questo che mi mette in imbarazzo. Se aumenta il numero di quei bimbi c'è il pericolo di epidemie.
Così ho detto che comprendo la posizione emiliana e non escludo che un giorno diventi davvero necessaria
a livello nazionale». Cosa farebbe in alternativa? «Bisogna insistere sulle campagne di educazione delle
famiglie, lavorare sul senso civico per contrastare un movimento di opinione non giustificato, non suffragato
da dati scientifici. Gli anti vaccinazioni non sono tanti ma hanno creato grande incertezza in parte della
popolazione.
Dobbiamo recuperare quelle persone, far capire loro l'importanza di fare la prevenzione».
Nel 2013 e nel 2014 le coperture vaccinali sono scese. Come è andato il 2015? «Non ci sono ancora i dati
del ministero raccolti nelle varie regioni. La nostra impressione è che l'ondata di disaffezione stia
rallentando grazie all'impegno di alcuni siti, alle campagne, al movimento delle istituzioni. Però adesso
bisognerebbe approvare il piano vaccinale nuovo, che dopo essere stato scritto è rimasto bloccato».
Foto: Giampietro Chimenti
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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IL PEDIATRA
07/05/2016
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Sono 6.133 i contratti programmati
Sono 6.133 i contratti di specializzazione per i giovani medici finanziati per il 2016. Rispetto al precedente
anno accademico, quindi, è possibile riscontrare un aumento di 133 contratti, che riguarderà le tre aree
funzionali di chirurgia, dei servizi e di medicina. La cifra annuale è stata stabilita con decreto ad hoc del
ministero della salute, firmato nei giorni scorsi dal ministro Beatrice Lorenzin e ora in attesa del via libera
del ministero dell'economia e delle finanze e del Miur. «Nel riparto dei contratti», si legge nel testo, «al fine
di garantire le esigenze di ciascuna regione, tenuto conto delle risorse statali effettivamente disponibili,
sono stati presi in considerazione quali indicatori, il tasso di turnover dei dirigenti medici del Ssn, il
fabbisogno regionale espresso in termini di variazione percentuale rispetto all'analogo dato riferito all'anno
accademico 2014/2015, nonché la percentuale di copertura del medesimo fabbisogno con i contratti di
formazione attribuiti».
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GIOVANI MEDICI
07/05/2016
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tiratura:144818
Dopo le analisi dell'Efsa, il ministro Lorenzin esorta Bruxelles «Si accerti la tossicità e si adottino eventuali
misure di tutela» Il caso L'esperto Dario Dongo: «Da anni denuncio il pericolo per la salute, bambini in
testa»
MASSIMO IONDINI
La scritta «palm oil free» che da mesi compare su molti prodotti non sarebbe dunque soltanto un vezzo per
puristi dell'alimentazione. Il parere dell'Efsa, che segnala i possibili effetti tossici e cancerogeni di alcuni
contaminanti (a base di glicerolo) che risiedono e si sviluppano durante la lavorazione dell'olio di palma, ha
infatti confermato i sospetti che circolavano da tempo. E ieri è addirittura sceso in campo il governo. Con il
ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha deciso di chiedere al Commissario europeo per la salute e
la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, di avviare con urgenza l'esame del parere scientifico
dell'European food safety authority, che ha sede a Parma. «È indispensabile per garantire un approccio
realmente tutelante - dice il ministro - in tutto il territorio dell'Unione, con l'adozione, se necessario, di
misure uguali in tutti i Paesi membri sia da parte delle autorità che del settore produttivo». Per le industrie
alimentari, per i produttori e per le multinazionali che finanziano la coltivazione di palme da olio in molti
Paesi di Asia, Africa e Sudamerica si tratta di una pesante tegola. «Ora finalmente ci devono spiegare
perché hanno scientemente scelto di produrre e vendere alla gente alimenti tossici. È un fenomeno di una
gravità assoluta che dura da decenni e che ha portato anche alla rapina delle terre nei Paesi in via di
sviluppo - dice l'avvocato Dario Dongo, esperto in diritto alimentare e co-fondatore de Il fatto alimentare - .
In questi mesi è stata persino lanciato una fraudolenta campagna pubblicitaria affermando che l'olio di
palma è buono e naturale, se non addirittura benefico. Ora hanno la faccia tosta di ringraziare l'Efsa perché
così sono indotti migliorare la qualità dell'olio di palma. Più malafede di così». A intervenire in questo senso
sono l'Aidepi (Associazione industriali della pasta e del dolce italiani) e in particolare l'Unione italiana per
l'olio di palma sostenibile. «Accogliamo con soddisfazione il nuovo parere dell'Efsa - dice il suo presidente
Giuseppe Allocca -. La salute e la sicurezza dei consumatori sono la priorità per le nostre aziende... Ora
l'indicazione dell'Efsa rappresenta un ulteriore stimolo al lavoro dell'industria alimentare nella ricerca e
adozione di processi di raffinazione di tutti i grassi vegetali e animali ancora più sicuri». E gli fa eco l'Aidepi:
«Ogni indicazione dell'Efsa è per noi un riferimento imprescindibile... Ci siamo già messi in contatto con il
Ministero della Salute per valutare insieme come procedere dando la nostra massima disponibilità e
collaborazione». L'Italia è il secondo Paese europeo per importazione di olio di palma aumentata persino
del 35% nel primo mese dell'anno, dopo che nel 2015 è stato raggiunto oltre 1,6 miliardo di chili. L'olio di
palma (per il quale da dicembre 2014 è necessaria in etichetta l'indicazione specifica e non più quella
generica "olii vegetali") per il basso costo e la scarsa informazione, sottolinea Coldiretti, tende a sostituire
grassi più pregiati praticamene ovunque anche in quelli per bambini come biscotti, merendine, torte e
addirittura nel latte per neonati, con l'import cresciuto di dieci volte in 15 anni. Intanto, per scoraggiarne il
consumo, è stato presentato un disegno di legge di Sinistra Italiana per portare l'Iva dal 4% al 22%. «La
Commissione europea e le amministrazioni sanitarie nazionali - afferma Dongo - devono adesso valutare la
sicurezza dei prodotti e, se del caso, adottare misure che potrebbero comportare il divieto di emissione in
commercio o stabilire una soglia di assunzione sui contaminanti. Certo, la lavorazione a 200 gradi lo
peggiora ancora di più. Finora i produttori e le industrie hanno addotto che solo una dose alta è tossica e
cancerogena. Ora non possono più mentire: l'olio di palma è velenoso di per sé ed è una minaccia per la
salute di tutti, bambini in testa».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Olio di palma, tocca all'Ue
07/05/2016
Pag. 13
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"Siamo un aggregato di geni umani e geni microbici, il nostro metabolismo e quello delle specie che ci
abitano si intrecciano" I miliardi di microbi che colonizzano il nostro corpo dalla nascita hanno assunto
l'elegante denominazione di microbiota Mettono d'accordo tutti: carnivori e vegani. La nouvelle vague dei
microrganismi "buoni", arbitri del gusto e della snellezza Amano una dieta ricca di muffe. "The good gut",
"Follow your gut", bestseller in America, come dire va' dove ti porta l'intestino Le case
Fabiana Giacomotti
Se pensiamo ai titoli di testa che accompagnano l'Isis ogni volta che minaccia di sterminarci per via
batteriologica come pianificavano di fare i nazisti a Dachau e come tramano tutti i cattivi della storia più
recente, compresi quelli fittizi di 007 ("Al servizio segreto di Sua Maestà", il primo della serie: era il 1969 e
non si poteva contare granché sugli effetti speciali, dunque i microbi andavano benissimo perché non si è
tenuti a mostrarli ma fanno paura lo stesso), è piuttosto singolare che i batteri, nostri ma anche altrui e
ingeriti nei modi eccentrici che vedremo, siano diventati l'ultima tendenza in fatto di alimentazione e di dieta
persino sulle televisioni generaliste e in programmi di inchiesta. Report, per esempio. "E adesso pensiamo
un po' allo stomaco", annunciava improvvisamente garrula, qualche settimana fa, Milena Gabanelli, dopo
aver colpito basso i diverticoli di Confindustria, nell'ambito di una serie di servizi sulla salute che si
protraggono ormai da mesi e che, a occhio e croce, sono realizzati allo scopo di evitare cali di audience in
coda al programma cioè verso le undici della sera domenicale, quando anche l'inchiesta più riuscita si
scontra con il diritto dei lavoratori al sonno ristoratore in vista di una nuova settimana, e l'unica soluzione
per evitare un'azione drastica sul tasto rosso del telecomando è toccare temi personali rilevanti quali,
appunto, lo stomaco o anzi l'intestino. L'organo deputato alla trattazione del tema sarebbe lui, ma ovunque,
persino a Report, si fa fatica a nominarlo: dall'intestino al suo contenuto che si sta scoprendo molto utile
anche fra gli umani ma che rimane immondo, il passaggio è infatti fin troppo breve. Le mode sono
innanzitutto una questione di marchi, di loghi, di definizioni e del loro immaginario, quindi i programmi di
Maria de Filippi o di Paolo Bonolis possono anche "parlare alla pancia del paese" quanto vogliono, sul
"malpancismo" abbiamo costruito un'intera stagione politica essendo diventati impopolari e vetusti i
grattacapi, ma che la pancia contenga gli intestini è cosa che tutti sottintendono ma che suona oltremodo
volgare pronunciare. Dunque, i miliardi di microbi che colonizzano il nostro corpo dalla nascita e che in
alcune eleganti cliniche inglesi le mamme di taglio cesareo fanno prelevare con un tampone vaginale prima
dell'operazione e poi strofinare sulla bocca, gli occhi e le manine del neonato per garantirgli lo stesso
patrimonio batterico che avrebbe nascendo naturalmente ed evitargli quello dell'ostetrica, hanno assunto la
denominazione elegante di microbiota, con quel "bio" incastonato per evocare atmosfere felici, pulite e
luminose, e hanno iniziato una lenta risalita mediatica dalle oscurità ctonie dove sono stati relegati per
secoli conquistando copertine di femminili di fascia A, spazi importanti nei programmi di inchiesta e scaffali
dedicati nelle librerie specializzate. I pediatri hanno smesso di consigliare alle mamme la disinfezione
scrupolosa dei pavimenti di casa: esiste ovviamente una differenza fra i batteri buoni e quelli cattivi, fra
sporcizia utile e pessima, ma quel che è certo è che nella "ipotesi igiene" su cui si stanno concentrando
attualmente i biologi, le case più pulite sono anche quelle in cui si hanno più chance di sviluppare allergie.
Ci avrete fatto caso, dalle pause pubblicitarie dei programmi di prima serata sono spariti i batteri cartoon
antropomorfi, enormi, verdi e ghignanti, del famoso detersivo "presidiomedicochirurgico" pronunciato senza
pause nell'ultimo secondo di programmazione degli spot perché tutti gli altri erano serviti a decantarne le
virtù di sterminatore: nessuno vuole più trasformare casa nella sala operatoria dell'ospedale Niguarda. I
bambini si lasciano gattonare non proprio ovunque ma quasi, "così si immunizzano", come dicevano le
nostre nonne, improvvisamente riabilitate nel ruolo di puericultrici. E' il momento dello sporco; certamente
ben confezionato, ma pur sempre sudicio. Andrea Grignaffini, critico gastronomico di caratura
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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EVVIVA I BATTERI
07/05/2016
Pag. 13
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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internazionale, ritiene la nouvelle vague batterica una ribellione compensatoria alla "cultura del germoglio"
che da anni ci riempie i frigoriferi di radici di daikon ed erbette medicali. E' la riscossa delle uova centenarie
cinesi, della selvaggina frollata, del fagiano "al cioccolato", del celeberrimo faisandage ("pura fecalità") dei
manuali di cucina ottocenteschi che prevedeva la cottura dell'animale previa caduta naturale della testa per
putrefazione contro la fermentazione della cultura vegetale e della moda dei succhi che, fra l'altro, privi di
fibre come rimangono dopo il passaggio nelle nuove centrifughe a freddo, pare sciacquino via intere colonie
di microbi buoni e simpatici depauperando l'organismo. Insomma, è il buio che riprende spazio sulla luce, il
mondo sotterraneo che riguadagna terreno contro la superficie e l'ovvietà che sottende. Scomposta nei
suoi elementi e derivati, la carne va insinuandosi nuovamente nell'immaginario collettivo: "E' la
trasgressione delle penicilline". Nei supermercatini di alimenti biologici del centro di Milano, i testi sul
"microbiota che è in noi" occupano addirittura la posizione privilegiata a fianco delle casse, accanto ai ciucci
gommosi bio al fruttosio, mentre negli Stati Uniti, da ultima ricognizione, i "gut" definiscono ormai
ubiquamente l'intestino di ferro di The Donald (in Italia, le palle) e una serie di bestseller sui modi più
efficaci per gestire una relazione sana, consapevole e soddisfacente fra il proprio es e il super io: "The
good gut", "The clean gut" o ancora "Follow your gut": va' dove ti porta l'intestino, che talvolta è pure vero e
d'altronde lo scrive anche Rabelais, che considerava pancia e mente pentole equivalenti, cui dedicare lo
stesso tempo, e le piume di papero le migliori per "forbirsi il culo". In Italia, di intestini però nessuno vuole
sentir parlare, mentre microbo ha un suono affettuoso e microbiota una patente di nobiltà. La definizione di
batterio, se evocata con un sorriso e sfoggio di brio, è una variante accettata. "Snelli con i batteri", un titolo
che non avrebbe sfigurato su "Buongiorno Elisir" a mezzogiorno, anche su Report verso mezzanotte ha
toccato l'8.95 di share, quasi un milione e centomila spettatori, e tutti hanno potuto condividere l'opinione
dell'autrice Stefania Rossini sul numero impressionante di diete che combattono per conquistarsi un posto
al sole fra gli scaffali delle librerie e dei supermercati, sull'infinita varietà di regimi fai da te che ormai
significa costruiti copia-incolla dal web, e sulla nuova (o antichissima a seconda del grado di preparazione
storica e di tenuta di stomaco, perché sempre lì si torna) teoria del batterio benefico. Il microrganismo che
appunto non si vede ma che può trasformarsi nel nostro migliore amico se lo trattiamo con i dovuti riguardi
e farci dimagrire anche se ci ingozziamo di formaggi stagionati e ammuffiti. Anzi, soprattutto di quelli. Nella
classifica discendente dagli alimenti sani a quelli malsanissimi che, ormai dovrebbe esserci venuto qualche
sospetto, invertono la posizione a seconda del momento, del luogo e anche del budget disponibile (negli
anni Ottanta, Armando Testa firmò per l'Eridania di Raul Gardini una delle sue ultime campagne a favore
dello zucchero bianco raffinato, che già allora era posizionato un gradino più in basso della cocaina
nell'immaginario delle sostanze dannose; due settimane fa, Time ha dedicato la copertina ai benefici del
burro, la seconda in difesa dei grassi polinsaturi in sei mesi), i batteri vivono attualmente la condizione
privilegiata di arbitri del gusto e della snellezza. Se dimagriamo mangiando ogni giorno carni rosse cotte nel
vino o ingrassiamo respirando l'aria del centro di Milano lo decidono loro; ormai pare un fatto assodato, una
nuova tappa nell'evoluzione della conoscenza umana, un passo oltre la diatriba fra vegani, vegetariani e
carnivori che occupa da mesi giornali e tv con quel genere di violenza ottusa che al terzo coniglio scuoiato,
alla centesima evidenza che le carote traggano nutrimento dai microorganismi presenti nel terreno e che
dunque il veganismo totale non esista e all'ennesima banana brandita come un sex toy generano
un'insopportabile noia. Per questo, il microbiota gode di un inaspettato successo. I batteri mettono
d'accordo tutti, vegani oltranzisti e adepti alla dieta del cavernicolo: sono organismi viventi, ma essendo
privi di "faccia e di mamma riconosciuta", che è il mantra del vegano, e per di più allevati da noi come bimbi
in affido, non prestano neanche un micron della loro superficie alla polemica. In pancia, ne ospitiamo per un
chilo e trecento grammi circa, cioè miliardi; per farci un'idea della loro attività, immaginiamo l'equivalente
della popolazione sulla spiaggia di Ostia in una domenica soleggiata di giugno e con la stessa voglia di far
baldoria. I nutrizionisti ci dicono che i nostri batteri amano la dieta variata e ricca di muffe, da cui la
07/05/2016
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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predilezione per i formaggi di fossa appunto, e che dobbiamo farceli amici, blandendoli con regalucci come
faremmo con un satrapo orientale (cioccolata e mandorle, per esempio) e presentando loro amici nuovi in
caso la compagnia in cui si trovano non fosse stimolante. In Cina, che di batteri pare abbia sempre avuto
dotta e profonda conoscenza, fin dal quarto secolo dopo Cristo i ricchi si facevano servire una certa zuppa
gialla di selezionatissimi batteri fecali (selezionati come non si sa, dev'essere andata più o meno come per
il vino del contadino che faceva tendenza negli anni Settanta), anticipazione dei trapianti fecali in via di
sperimentazione da qualche anno per la cura di alcune infezioni intestinali ostinatissime, e d'altronde anche
i libertini mostruosi delle "Centoventi giornate di Sodoma", nel loro progetto di meccanizzazione delle
singole sezioni del corpo delle vittime incaricate di condurre al godimento, si fanno servire un certo "latte
molto chiaro e per nulla lordo" per mezzo di ani trasformati in brocche. Che cosa si sapesse all'epoca è
molto approssimativo anche nelle fonti, e già Kant aveva messo l'altolà al disgusto come oggi noi al sudore
("il disgusto è spiacevole di per sé e senza riserve, perciò il nostro intelletto non può essere intrattenuto da
una rappresentazione del disgusto", scrive nelle "Reflexionen", postulandone l'esistenza come reale
opposizione al bello e dunque come categoria esclusa dalla filosofia trascendentale), per cui da
quell'olimpo di divinità sotterranee, di esplorazioni gargantuesche, di erotismo nero e di non detti abbiamo
cavato poco, e spesso robaccia imbarazzante. Nell'ultimo decennio, dopo essere stati tenuti a lungo ai
margini della ricerca medicale, i batteri hanno conquistato un ruolo centrale. Dopo aver sequenziato del
genoma umano, i biologi hanno iniziato a lavorare al sequenziamento del microbioma ("The Human
Microbiome Project" negli Stati Uniti e il "Metagenomics of human intestine", detto MetaHIT, in Europa) e
cioè alle sequenze geniche delle popolazioni microbiche che colonizzano il nostro tratto digerente e che
costituiscono appunto il microbiota. Una sorta di carta d'identità in più, e per di più, modificabile. "Un
cambiamento di prospettiva", lo definisce la biologa Maria Cristina Belfiore: "La nostra vita e la nostra salute
risultano programmate non solo attraverso le sequenze del Dna, ma dipendono anche dalle variazioni
epigenetiche che il microbiota attua sui nostri geni". In parole poverissime, se gli abitanti dei piani nobili si
comportano male, la plebe giù in strada, cioè funghi, lieviti e perfino virus come batteriofagi, può dar loro
una regolata: "Siamo un aggregato di geni umani e geni microbici, il nostro metabolismo e quello delle
specie che ci abitano si intrecciano, interagiscono ed evolvono parallelamente". Il microbiota migliore
assomiglia e non a caso a certe miss Mondo venezuelane, frutto di incroci genetici e di patrimoni etnici
variegati: ne accogliamo le prime colonie dalla nascita fino ai tre anni di vita, se ci ammaliamo cambia
(ultima annotazione: gli antibiotici che un tempo ci calavamo come vitamine anche per infezioni virali sono
in netto calo nelle regioni a più elevato sviluppo socio-culturale), ma anche il cibo ha un ruolo fondamentale
per determinarne la composizione. Gli affinatori stanno avendo un momento di grande successo personale,
e saperne di muffe è un tratto distintivo. Lo è anche amarsi. Non vorrei che la contiguità suggerisse un
parallelismo, ma è un fatto che nulla come lo scambio amoroso continuo e la vita in comune rafforzino le
difese immunitarie, come ricorda anche la storica Giovanna Motta, coordinatrice del dottorato di Storia
dell'Europa all'università La Sapienza, che sta organizzando un summit internazionale sulla cultura del cibo
per il prossimo giugno. Pare funzioni anche quando l'ossitocina, ormone principe del benessere rilasciato in
grande quantità durante il sesso, inizia a diradare le proprie manifestazioni più entusiastiche. Basta la
contiguità, per così dire il bacetto del mattino. Perfino senza essersi lavati i denti.
Foto: I pediatri hanno smesso di consigliare la disinfezione scrupolosa dei pavimenti di casa. I bambini si
lasciano gattonare quasi ovunque, "così si immunizzano", come dicevano le nostre nonne
07/05/2016
Pag. 5
diffusione:10013
tiratura:39079
«Adesso rinnovateci il contratto» Turismo e fast food #fuoriservizio
Antonio Sciotto
Ifarmacisti con il camice bianco guidano il corteo, dietro ci sono gli operatori delle pulizie con le scope, e poi
arrivano quelli delle mense con tanti piatti di plastica: che lanciano simbolicamente contro la sede della
Regione Lombardia. «Vuoti, come le nostre buste paga, visto che le imprese non rinnovano il contratto
ormai da tre anni». Così è andata la manifestazione di Milano, ma i lavoratori del turismo, alberghi, fast
food, pulizie, farmacie private, terme e multiservizi si sono fermati in tutta Italia, per lo sciopero che
dichiarava #Fuoriservizio : sono più di un milione e mezzo di persone. Le imprese mettono pochi euro sul
piatto, e soprattutto a fronte di enormi sacrifici, che dovrebbero caricarsi sulle spalle gli stessi lavoratori:
«Chiedono innanzitutto un arretramento sugli appalti, diffusissimi nel settore - spiega Giorgio Ortolani,
segretario Filcams Lombardia - Vorrebbero poter riazzerare a ogni cambio il contatore dell'anzianità, gli
orari, i livelli. Quella di conservare le vecchie condizioni di lavoro è una delle garanzie chiave per lavoratori
già molto esposti, e se viene meno anche questa, la loro condizione sarà insostenibile». A parte la
questione degli appalti, fondamentali ad esempio nelle pulizie, ma anche negli alberghi e nelle mense, più
in generale si chiedono tagli nella malattia, negli scatti di anzianità, o nei rol, i permessi individuali: richiesta
tipica di multinazionali del fast food come McDonald's e Autogrill. E intanto dilagano i tirocini e i voucher,
dopo gli anni in cui il precariato si era già ben dispiegato con i contratti a termine e gli impieghi interinali.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono anche una «responsabilizzazione della committenza
pubblica, perché vigili sugli appalti - spiega il segretario Filcams lombardo - Che si rispettino i contratti e
che i lavoratori abbiano tutte le tutele: quello che riscontriamo, al contrario, è che una volta assegnata la
commessa, il committente se ne disinteressa del tutto». Lavoro che non sarà certo facilitato dal recente
"colpo di mano" del governo sugli appalti: dopo un accordo con i sindacati sulla questione dei subappalti e
sull'obbligatorietà della clausola sociale, il governo ha improvvisamente cambiato (in peggio) il testo della
nuova legge al momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale. I tavoli di settore - le controparti sono
varie: tra loro Confesercenti, Confcommercio, Confindustria-Federturismo - sono deserti ormai da un anno,
e tutti i contratti sono scaduti nel 2013 (a esclusione delle terme, che non rinnovano dal 2011). Gli stipendi
sono già magri di loro: se si considera ad esempio il caso dei lavoratori delle mense o delle pulizie
(dovremmo dire meglio: le lavoratrici, visto che la gran parte degli addetti sono donne) spesso non
superano i 500-600 euro al mese, al costo di orari spezzati, peripezie e spostamenti di chilometri per poter
coprire diversi appalti. A questo punto i sindacati attendono una convocazione dalle imprese, per tornare al
tavolo.
Foto: IL CORTEO DI MILANO /FOTO FILCAMS CGIL
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
30
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LAVORO · Scioperi e cortei in tutta Italia: no ai tagli chiesti dalle imprese
07/05/2016
Pag. 12
diffusione:109915
tiratura:139502
Mense chiuse e tutti in piazza per lo sciopero sul contratto
CUOCHI, camerieri, spadellatori, addetti alle pulizie e al commercio. Centinaia di lavoratori e lavoratrici del
comparto turismo, mense, servizi, termale, farmacie e grande distribuzione organizzata si sono dati
appuntamento in piazza Maggiore per denunciare le loro condizioni di lavoro e chiedere a piena voce un
nuovo contratto nazionale. Le bandiere sono quelle di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uilcom-Uil. Altissima
l'adesione in tutta l'Emilia-Romagna (la manifestazione è regionale) e anche sotto le Due Torri. Con l'80%
dei dipendenti Camst a incrociare le braccia, il 90% di Chef Express e «le cucine delle scuole tutte chiuse»,
ha spiegato una delegata dal palco (sul quale si è esibito anche Luca Taddia, sindacalista e musicista).
Adesione altissima anche tra i 120 dipendenti delle ex Farmacie comunali, che da tempo lottano con la
nuova proprietà per il mantenimento dei magazzini bolognesi.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
31
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TURISMO, RISTORAZIONE E COMMERCIO
07/05/2016
Pag. 10
diffusione:49173
tiratura:70345
Commercio, sciopero per un nuovo contratto
- MILANO - IN SCIOPERO ieri i lavoratori del commercio, della ristorazione e del turismo. La protesta è
stata lanciata all over the web con l'hashtag #fuoriservizio. Alle 9.30 in piazza Duca D'Aosta, a Milano, è
cominciato il corteo di protesta contro il mancato rinnovo del contratto. La manifestazione è stata
organizzata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti. «Il contratto è scaduto da 3 anni
per il settore del turismo - hanno sottolineato i sindacati - e addirittura da 6 per il comparto termale». Addetti
alle pulizie, personale del turismo, dipendenti dei fast food, delle mense o delle terme, baristi lavoratori
delle cooperative o delle farmacie private hanno attraversato la città di Milano. Tra le richieste, regole certe,
lo sblocco dei salari, condizioni di lavoro e ambientali più semplici per lavoratori «indispensabili per il
sistema paese e per l'economia, ma con difficoltà trovano l'attenzione e il riconoscimento del loro lavoro e
delle loro professionalità».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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LA MANIFESTAZIONE
07/05/2016
Pag. 21
diffusione:85713
tiratura:111816
Rapine a ripetizione in farmacia
NUOVA rapina in farmacia a Massa. Per la terza volta in due settimana, un rapinatore, pistola in mano, ha
svuotato la cassa ed è fuggito. A piedi. Ma questa volta il «colpo» è avvenuto in pieno centro, davanti
all'ingresso del Comune e a pochi metri dalla centralissima piazza Aranci. La polizia sta indagando ma i
farmacisti apuani ora hanno paura.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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MASSA
07/05/2016
Pag. 30
diffusione:85713
tiratura:111816
· · · Purtroppo nell'ultimo mese di aprile ho dovuto rivolgermi ripetutamente alla sanità toscana per
prenotare delle visite o chiedere alcune informazioni. Allora, i tempi di attesa per avere una risposta partono
da un minimo di 15 minuti e per un holter cardiaco mi hanno dato appuntamento per dicembre. E via di
questo passo. Risultato? Dobbiamo fare gli accertamenti necessari privatamente e, per di più, non c'è
verso di poter parlare con qualcuno per poter chiedere delle spiegazioni. In compenso una di queste
mattine, in farmacia, sono venuta a sapere che sono passata a una fascia di reddito superiore senza che ci
sia stata da parte mia alcuna variazione dello stesso. Il fiore all'occhiello della Toscana? Lascio a voi le
considerazioni sulla sanità pubblica. Franca Pietrini
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Sanità pubblica? No, grazie
07/05/2016
Pag. 15
diffusione:85713
tiratura:111816
Baristi, cuochi e camerieri Cinquemila in San Lorenzo
OLTRE 5MILA i lavoratori accorsi in piazza San Lorenzo per la manifestazione che ha accompagnato lo
sciopero toscano degli addetti alle pulizie, turismo, pubblici esercizi, farmacie private e aziende termali. Una
protesta intersettoriale che in regione ha riguardato circa 100mila persone, proclamata da Cgil, Cisl e Uil
contrari alla chiusura delle associazioni datoriali «che impediscono il rinnovo dei contratti». Alla
manifestazione (con lo sciopero che in regione ha fatto segnare «un'alta adesione», sottolineano i
confederali) cuochi, camerieri, baristi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e
facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food,
operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti. «Sono lavoratrici e lavoratori con stipendi bassi,
intorno ai mille euro se a tempo pieno, moltissimi con contratto part time quasi sempre involontario, e
aspettano il rinnovo del contratto chi da mesi, chi da tre anni, chi, come i lavoratori delle Terme, da quasi 5,
anni contrassegnati da trattative, interruzioni e mobilitazioni. Per questo oggi siamo stati 'Fuori servizio',
come da slogan della manifestazione: dalla Toscana è partito un messaggio forte, serve un nuovo
Contratto nazionale», spiegano i sindacati.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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PROTESTA IN PIAZZA
07/05/2016
Pag. 79 N.987 - 7 maggio 2016
diffusione:196512
tiratura:297638
ALLA MIA ANSIA CI PENSO IO
Panico, stress, insonnia: due milioni e mezzo di italiani ne soffrono. E molti cercano di curarsi con terapie
fai-da-te. A volte pericolose
Elisa Manacorda
Avolte basta così poco: un contrasto sul lavoro, un imprevisto in famiglia, o semplicemente un momento
"no" di cui non si riconoscono neanche le cause. Ed ecco che arrivano le palpitazioni, le vertigini, o magari
un senso di nausea, di tensione insopportabile ai muscoli, persino l'emicrania, o un lungo periodo di
insonnia che lascia stremati. Così scatta una sorta di rifesso condizionato: la mano fruga nella borsetta, alla
ricerca di quella compressa che rappresenta la scialuppa di salvataggio, oppure nel cassetto della
scrivania, per recuperare la boccetta che ci consente di superare con apparente naturalezza l'attacco di
panico senza dare troppo nell'occhio di parenti, amici o colleghi. Alzi la mano chi non l'ha mai fatto almeno
una volta: è un istinto naturale, quello di aggrapparsi a un'ancora di salvezza chimica, giurando a se stessi
che è tutto sotto controllo, che questa è l'ultima volta, e che tanto possiamo farne tranquillamente a meno.
Eppure l'ansia, o più tecnicamente il disturbo d'ansia generalizzato (il cosiddetto DAG), non è soltanto un
momento diffcile in una giornata convulsa, o un brusco cambiamento d'umore quando le cose non vanno
come dovrebbero. È invece una sindrome specifca, defnita e riconosciuta nei manuali di psichiatria come
altamente invalidante e in grado di incidere profondamente sulla qualità di vita. A soffrire di questa
condizione sono, in Italia, quasi due milioni e mezzo di persone, come sostiene lo studio epidemiologico
sulla prevalenza dei disturbi mentali del progetto ESEMeD (European Study on the Epidemiology of Mental
Disorders), al quale hanno preso parte sei paesi europei tra cui il nostro. Si tratta soprattutto di donne: il
rapporto tra pazienti femmine e maschi è infatti di 2:1, il che signifca che le signore sono colpite il doppio
degli uomini. E sono proprio le donne che più spesso fanno ricorso al fai-da-te con i farmaci psichiatrici: 6
su 10, come conferma Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria. Perché in generale
vanno più spesso dal medico e in farmacia, si curano di più, e più di frequente prendono decisioni
autonome rispetto alla propria salute. E allora via con i tranquillanti: antidepressivi, ansiolitici, ipnotici,
prescritti sì dal medico di medicina generale, ma magari presi in tutta fretta, senza fare troppa attenzione
alle indicazioni, al dosaggio, agli effetti collaterali. E se non sono farmaci può essere un po' di marijuana o
un bicchiere di alcol, per rilassarsi e allontanare per qualche ora i cattivi pensieri, e che invece insieme ai
farmaci produce un mix micidiale. A volte invece si cerca un sollievo temporaneo nel cibo: si apre il
frigorifero e si trova conforto nel budino al cioccolato. Lo zucchero infatti attiva il sistema della
"ricompensa", e il cervello produce ormoni come la dopamina che sono associati a sensazioni di
benessere. Ma il senso di colpa che segue la momentanea euforia indica che il rimedio è peggiore del
male. Altri si rivolgono a stimolanti come la caffeina, che in effetti - ammettono gli esperti - aiuta a vedere
meno nero, ma solo per un periodo limitato di tempo. Passato il quale i livelli di insulina calano, lasciando
una sensazione di confusione e cattivo umore peggiore di prima. Ma quali sono i rischi dell'autocura? «Se
parliamo di farmaci, il primo rischio è quello del sovradosaggio», continua Mencacci. Che può essere più o
meno grave a seconda del medicinale che si prende: alcuni possono essere assunti più volte al giorno, altri
invece possono generare un effetto accumulo anche a distanza di giorni, a seconda del tempo che
l'organismo impiega per eliminare il principio attivo, e dare sonnolenza, stanchezza, diffcoltà nei movimenti.
Proprio per questo, chiarisce Mencacci, il medico ha l'obbligo di dare indicazioni chiare e precise al
paziente sulla dose e la somministrazione. Prendere farmaci in modo continuativo e senza seguire la
posologia giusta può anche dare origine ad assuefazione. Accade che, alla lunga, la dose iniziale del
farmaco non riesca più a dare il suo effetto. L'organismo diventa "tollerante" al principio attivo, e ha bisogno
di una dose sempre maggiore per essere effcace. Così dall'uso si passa facilmente all'abuso. «Anche la
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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NEWS
07/05/2016
Pag. 79 N.987 - 7 maggio 2016
diffusione:196512
tiratura:297638
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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dipendenza può essere una conseguenza dell'autocura», aggiunge Mencacci, sebbene il più delle volte si
tratti di una dipendenza psicologica perché i farmaci di nuova generazione sotto questo aspetto sono più
sicuri. In questi casi, comunque, bisogna stare attenti a non interrompere l'uso troppo bruscamente, per
evitare disturbi psichici (aumento dei livelli di ansia, insonnia, apatia) ma anche fsici (stanchezza cronica o
irrequietezza, tremori, tachicardia). È importante quindi rivolgersi a uno specialista che aiuti nella
"disintossicazione", con un distacco graduale e controllato dai tranquillanti. Per fortuna nel trattamento
dell'ansia c'è anche un fai-da-te più leggero, più innocuo sebbene forse a volte anche meno effcace. Si
tratta del vasto mondo delle terapie dolci, a base di erbe e sostanze cosiddette naturali. La valeriana, per
esempio, che in alcuni studi sembra avere una certa effcacia su ansia e stress, e in altri invece non ha
saputo confermare queste sue proprietà. Oppure la passifora, che secondo la Mayo Clinic americana ha
dimostrato - seppure in un esiguo numero di test clinici - di essere effcace nel ridurre i sintomi degli attacchi
di ansia o di insonnia, sempre però facendo attenzione al sovradosaggio che può generare sonnolenza,
vertigini e stato confusionale. Se le proprietà della camomilla sono note da tempo (uno studio
dell'Università della Pennsylvania mostra che otto settimane di integratori a base di Matricaria Chamomilla
riducono i sintomi dei disturbi d'ansia più che il placebo), meno famose sono le caratteristiche della teanina,
un aminoacido che si trova nel tè verde, ha proprietà psicoattive, e qualcuno giura di sentirsi più calmo e
rilassato dopo averne assunto qualche capsula, anche se le evidenze scientifche relative alla sua azione
sui disturbi d'ansia sono limitate. Se proprio si vuole ricorrere al fai-da-te nei momenti critici, suggeriscono
allora gli esperti della Mayo Clinic, è meglio orientarsi su altro. Per esempio un po' di sano esercizio fsico è
l'ideale per tenere a bada lo stress e migliorare l'umore, oltre che la salute complessiva. Una doccia calda,
agendo su alcuni circuiti nervosi che regolano l'umore, può aiutare a rasserenarsi. E le tecniche di
rilassamento (dallo yoga alla meditazione) sono un altro strumento potente per restare concentrati e non
cadere preda dei propri fantasmi. E infne, la soluzione migliore per i momenti bui: una bella risata. «Ridere
e coltivare il senso dell'umorismo», spiega Karen Lynn Cassiday, presidente dell'Associazione americana di
ansia e depressione, «aiuta a ridurre i livelli di cortisolo legati allo stress e a rilasciare dopamina, per
aumentare la sensazione di benessere». E se non trovate in giro nulla di comico aiutatevi con la tecnologia.
Scaricate una delle tante app che aiutano a farsi una risata: è un'automedicazione del tutto priva di effetti
collaterali. Foto di Getty Images
CORRI CHE TI PASSA I momenti "no" si combattono anche con lo sport. È questo il tema della Campagna
di prevenzione primaria lanciata nei giorni scorsi dalla Lidap onlus, la Lega italiana contro i disturbi d'ansia,
da agorafobia e attacchi di panico, sostenuta anche dall'Ordine nazionale degli psicologi. Se praticato
senza eccessi e con regolarità, infatti, l'esercizio fisico può dare benefici importanti, sia nella prevenzione
degli attacchi che nel contenimento dei sintomi dell'ansia. «L'attività sportiva» spiega Seby La Spina,
presidente della Lidap, «ha un'azione positiva sulla circolazione, sull'attività neuronale, sul rilascio di
endorfine, sostanze che aiutano a sopportare meglio il dolore e inuiscono positivamente sull'umore degli
ansiosi». Lo sport ha un effetto positivo anche sulla fiducia in se stessi, con il raggiungimento di piccoli
obiettivi. 20 minuti tre o quattro volte la settimana sono una giusta base di partenza, insieme a psicoterapia
e farmacoterapia, per rendere più efficace la cura.
07/05/2016
Pag. 134 N.987 - 7 maggio 2016
diffusione:196512
tiratura:297638
BOXE D'ACQUA
L'allenamento più efficace è quello in piscina. Dove oggi si pedala e si gioca con la punching ball
Olivia Fincato
Mai viverlo come un dovere: fare sport deve essere un piacere». La parigina Esther Gauthier, fondatrice di
Aqua, centro newyorchese di acqua bike in un bellissimo loft di Tribeca, ha capito che divertirsi è una
chiave vincente per tenersi in forma. A bordo della piscina sotterranea, da dove emergono, lucenti, i
manubri delle speciali biclette d'acciaio ( foto sotto ), racconta che «muoversi in acqua nasconde qualcosa
di ludico che ci collega all'infanzia. Adoro l'energia che rimane sulla pelle dopo avere fatto acqua biking. Il
corpo è esausto, ma allo stesso tempo rinfrescato e rilassato». Il plus di questa disciplina è abbinare il
lavoro muscolare all'effetto idromassaggio, combinazione ideale per tonifcare, bruciare calorie, drenare,
prevenire la cellulite, anche in tempi brevi. Le lezioni, di 45 minuti, sono adatte a tutti i livelli di allenamento
perché le sequenze variano. Per esempio, Gauthier ha creato Restorative, programma di pedalata dolce
alternata a esercizi di tonifcazione, stretching e yoga; ma c'è anche Power, lezione in cui sembra di risalire
una collina. «Pedalare in acqua rinforza l'apparato muscolare senza caricare il peso del corpo sulle
articolazioni: alcuni nostri clienti lo fanno come riabilitazione dopo interventi a ginocchia o caviglie». I
benefci dell'idroftness non sono sconosciuti in Italia. Dopo l'acqua cycling dei centri Virgin Active a Milano e
Roma, la novità è Boxing Splash, del club milanese Aspria Harbour. La pratica, concepita dall'altleta
Dorman Racines, fondatore di B360 International Fitness Academy ( b360.it ), unisce il Water Kombat
Fitness alla Sparringball®, innovativa palla da bouxeur ideata per le piscine: si combatte a flo d'acqua
colpendo e schivando l'oscillante Sparringball® a ritmo musicale. L'allenamento è aerobico e formidabile
per scolpire il corpo, drenare il sistema linfatico, aiutare a dimagrire. E, ovviamente, a divertirsi. Foto di
Thom Jackson/thelicensingproject.com - Still life Paolo Spinazzè 1. Migliora la compattezza, la tonicità e
l'idratazione della pelle del corpo. Revitalizing Supreme Global Anti-Aging Body di Estée Lauder (79 euro).
2. Gesti veloci, a impatto minimo: si passa lo stick sulle zone da tonificare, non si massaggia. S.o.s. Zone
Critiche di Collistar (30 euro). 3. Snellisce, detossina, drena e rassoda grazie a un mix di fitoestratti come
caffeina, canfora, eucalipto. C ryoform di Eisenberg (da Sephora, 78 euro). 4. Con sostanze rinfrescanti dà
sollievo e favorisce il drenaggio. Defence Body Drenante Gambe di Bionike (in farmacia, 14 euro).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Beauty
07/05/2016
Pag. 13
In arrivo il vaccino anti HPV pure per l'uomo
Prevenzione anche per gli uomini contro il papilloma virus. Se verrà confermato senza modifiche, il vaccino
anti HPV verrà of ferto gratuitamente agli adolescenti maschi di dodici anni, come è già successo per le
ragazzine a partire dal 2008. Il papilloma virus è una delle principali cause del tumo re della cervice uterina
ma anche altri e più rari tumori, per esempio quelli dell'ano, del pene, e alcuni tipi di cancro della bocca e
della gola. Vaccinare anche i maschi con tribuisce alla cosiddetta immunità di greg ge: se il virus circolerà
di meno, ne bene ficeranno anche le donne. Negli ultimi anni grazie al vaccino si è visto un calo dell'inci
denza di infezioni da Hpv, di condilomi e di lesioni dell'utero che potrebbero evolvere in tumore del collo
uterino.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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PaPilloma virus
06/05/2016
Pag. 32 N.19 - 13 maggio 2016
diffusione:94712
tiratura:168926
HO BISOGNO DI COSMETICI
Strategie di cura per viso, corpo e capelli da modulare sulla base delle esigenze personali, ma soprattutto
dello spazio e del tempo a disposizione
Servizio di Alberta Mascherpa.
Da dove nasce un cosmetico? Innanzitutto da un'esigenza. È proprio dalle richieste delle donne che i
formulatori partono per mettere a punto trattamenti per il viso, il corpo e i capelli, in grado di rispondere in
modo preciso a un bisogno specifico. * Lo spazio è limitato nel beauty? Ci sono i prodotti che riducono il
formato, ma non le prestazioni. L'orologio corre sempre troppo in fretta? Ecco le formule che fanno tutto e
che agiscono a tempo di record. Non c'è necessità a cui la cosmetica non offra una risposta: basta
scegliere con attenzione e il gioco è fatto. Poco spazio, tanta resa Prendersi cura del viso, del corpo e dei
capelli è un impegno costante. Qualsiasi sia la situazione in cui ci si trova, per esempio, detergere con cura
il viso portando via trucco, sebo e impurità è indispensabile perché la pelle possa respirare e ossigenarsi a
fondo, mantenendo equilibrio e vitalità. * Fuori casa o in viaggio, in aiuto arrivano i pratici formati di
dimensione ridotte, che occupano pochissimo posto nel beauty del weekend, ma anche nella sacca
sportiva. * In versione mini ci sono i trattamenti per il viso, formule passepartout che ammorbidiscono,
riequilibrano e illuminano. * In estate, vietato dimenticare la protezione: un solare in versione ridotta è
perfetto da
portare sempre con sé per rispettare la buona regola di metterlo spesso, per evitare che la pelle si scotti e
si danneggi, invecchiando.
Piccole attenzioni per i capelli Anche la capigliatura chiede attenzioni mirate e puntuali. Il formato ridotto
permette di avere sempre con sé lo shampoo giusto anche in certe situazioni, come una vacanza mordi-efuggi o la palestra. * I capelli sono spenti, ma non è possibile lavarli? La soluzione è lo shampoo secco che,
nella versione mini, può stare anche nel cassetto della scrivania per risolvere l'emergenza di un invito
all'ultimo minuto. Azione a 360 gradi Sarà perché il tempo è sempre meno. Sarà perché le donne fanno
tante cose insieme e amano i prodotti in grado di fare altrettanto. Sta di fatto che la cosmetica va , verso
formule che non si limitano a una sola azione, ma riescono a sommarne tante, in un unico trattamento. *
Qualche esempio? Le acque micellari, che portano via il trucco e il sebo, le impurità e lo smog da tutto il
viso, anche dagli occhi e dalle labbra, e le creme che idratano e minimizzano le piccole imperfezioni.
Massima praticità Anche per i capelli ci sono prodotti multitasking. Si tratta per lo più di sieri leggeri, da
usare dopo lo shampoo e sulla chioma asciutta, capaci di riparare i danni della fibra e togliere il crespo,
compensare le carenze idriche e rigenerare le punte rovinate, proteggere e ammorbidire. * II prodotto che
merita la medaglia d'oro della praticità? Una crema che, da sola, risolve mille esigenze: idrata e protegge il
viso, nutre e toglie la secchezza al corpo, protegge e ammorbidisce le mani, ripara e rigenera i capelli.
Questione di tempo L'idratante dopo la doccia? Alzi la mano chi non ha mai pensato che curare la pelle sia
un lusso riservato alle donne che hanno tanto tempo libero. La cosmetica ancora una volta affina le sue
armi per venire incontro alle esigenze di chi vive guardando l'orologio. * Messe da parte formule dense e
cremose, che richiedono un prolungato massaggio per penetrare, si fanno avanti prodotti che vantano
consistenze più leggere: in gel e in siero, penetrano con un rapido gesto della mano senza lasciare traccia
del loro passaggio se non una pelle morbida, luminosa, delicatamente profumata. * In versione speedy ci
sono anche i nuovi doposole che, per tagliare sui tempi dell'applicazione, si possono mettere sotto la
doccia quando la pelle è ancora bagnata. Risultati lampo La velocità quando si parla di un cosmetico non
riguarda solo i tempi d'applicazione ma anche quelli d'azione. In altre parole: rapide sono le formule che
danno risultati visibili nello specchio subito dopo averle stese. * Gli esempi non mancano: si va dei sieri
effetto lifting, ai trattamenti Sos che riparano e rigenerano nell'immediato una pelle che ha subito forti
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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BELLEZZA FOCUS
06/05/2016
Pag. 32 N.19 - 13 maggio 2016
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tiratura:168926
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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stress, fino ai nuovi gel in spray, che diventano una bruma fresca appena vaporizzati sul viso per addolcire,
idratare, rinfrescare e opacizzare.
/7U/W
Riducono il formato, ma non l'efficacia, e si infilano ovunque. In più, offrono una bellezza attenta al
portafogli.
ùv oer&iofi&mìa/io/i/?
Oipufr tenera ov
spruzzata/ suliH&ch & sui punti scoperti rinfresca/ in un/ attinta, lenisce/ e/re^a/w benessere/
. Eau Thermale Avéne Da portare sempre con sé per uno spruzzo che in un attimo rinfresca, idrata, lenisce
e rilassa (farmacia, 50 mi, €3,90). 2. Acqua Micellare La Roche-Posay Con agenti detergenti ad alta
tollerabilità, è arricchita con acqua termale La Roche-Posay (farmacia, 100 mi, €4,90). 3. Estetil Gocce Viso
Lifting 3D Intensivo Hynecos Research Con acido ialuronico, echinacina, complesso peptidico e argireline
ha un'azione levigante (farmacia, 15 mi, €19,90). 4. Extra Pure Hyaluronic Fluido Idratante Anti-età
Incarose L'alta concentrozione di acido ioluronico assicura un'azione idratante profonda (erboristeria e
farmacia, 15 mi, €16). 5. Aloè Crema Solare Equilibra Protezione assicurata da prosun-LJv complex,
vitamina E, oli di mandorle dolci e carota, aloè e burro di karité (grande distribuzione, 75 mi, € 6,99). 6.
Shampoo Secco al Latte di Avena Klorane Per rinfrescare la chioma a tempo di record e illuminarla grazie
alle proprietà addolcenti dell'avena (farmacia, 50 mi, €4,90). 7. Shampoo Rinforzante Keramine H Formato
ridotto per uno shampoo dedicato alle chiome fragili, con fifoestratti e complessi vegetali (profumeria, 100
mi, €2,60). >
M/TUl/tì)
Sono i prodotti che meglio rispondono ai bisogni delle donne di oggi che, proprio come loro, sanno fare più
cose insieme.
il solare; cAey sl/w in due,1. Acqua Micellare Tutto in 1 Gamier Skin Active Un prodotto multi-funzione che deterge, strucca e lenisce
in un solo gesto con una formula multi-zona da usare per viso, occhi e labbra. Anche per pelli sensibili
(grande distribuzione, 400 mi, € 4,99). 2. Tota! Effects CC Creom Pore Minimizer Olaz Disponibile in tre
nuance, ha una formula tutto in uno, che riesce a migliorare subito l'aspetto della pelle rendendo meno
evidenti i pori e risvegliando il colorito (grande distribuzione, 50 mi, €17,64). 3. Seven Ages Siero di
Giovinezza Biopoint Un unico prodotto per contrastare con efficacia i sette segni del tempo visibili tra i
capelli: rottura, doppie punte, crespo, assottigliamento, opacità, secchezza e invecchiamento (profumeria,
125 mi, €17,90). 4. Crème Hydratante Qui Fait Tout Sepbora Con glicerino e latte vegetale che idratano,
addolciscono e ammorbidiscono, si usa per il viso, il corpo, le mani anche i capelli, come impacco sulle
punte (Sephora, 125 mi, €9). 5. Desert Flower Duo Protection Duo 2 in 1 Farnwderbe Un pratico format
pocket, che riunisce un'emulsione protettiva e antiossidante per viso e corpo, con Spf 15, e un doposole,
che idrata e rigenera dopo l'esposizione (erboristeria e farmacia, 15 mi+ 15 mi, €14).
Le formule speedy della cosmetica risollevano in un attimo le sorti della pelle, regalando bellezza e
anche un sorriso.
utempif+ecord?
l.Aqua Gelée Biotherm Una formula intensamente reidratanfe a effetto ultrafresco che si assorbe subito,
non unge, non lascia tracce e permette di rivestirsi subito. Con essenze rivitalizzanti (profumeria, 200 mi,
€23,30). 2. Ideai Saleil Doposole Sotto la Doccia Vichy Si usa sulla pelle asciutta e anche direttamente
sotto lo doccia sulla cute bagnata: con oli di korité, semi di albicocca, semi di coriandolo e ribes nero supernutrienti e rigeneranti (farmacia, 200 mi, € 21,60). 3. I-Minute Wonder Ampoules Pumene Pro-V Un
trattamento intensivo che, in un solo minuto, è in grado di riparare sei mesi di danni nella fibra capillare
enfatizzando la morbidezza e la luminosità della chioma (grande distribuzione, 3x15 mi €6,99). 4. Siero
06/05/2016
Pag. 32 N.19 - 13 maggio 2016
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Viso EcoBiologico Lifting Immediato Omia Per viso e contorno occbi, è perfetto anche come base per il
trucco: in un attimo distende mentre, nel tempo, con il coenzima Ql 0 aiuto a prevenire l'invecchiamento
(grande distribuzione, 30 mi, €9,99). 5. Ibuki Qulck Fix Mist Shiseido La soluzione più veloce per
opacizzare, idratare e rinfrescare la pelle: il gel divento sul viso una bruma leggera dalla fragranza delicata,
che vanta un effetto antistress immediato (profumeria, 50 mi, €29). 6. Singula S.O.S. Siero Foto-riparatore
ad azione immediata e anti-age Dermon Previene i segni dell'invecchiamento dovuto olla continua
esposizione ai raggi e ripara la pelle danneggiata dalle aggressioni esterne, offrendo comfort immediato (
farmacia, 30 mi, €21).
06/05/2016
Pag. 38 N.19 - 13 maggio 2016
diffusione:94712
tiratura:168926
COLORE D`ESTATE
La ' barella senza so sicura, veloce, naturale. Merito delle nuove formule autoabbronzanti, che colorano e,
allo stesso tempo, idratano, levigano e rassodano
Servizio di Alberta Mascherpa.
E se fosse già estate? Non è proprio così, ma la soluzione alla voglia di tintarella è a portata di mano: in un
attimo gli autoabbronzanti regalano al viso e al corpo un colore uniforme, dorato e luminoso, proprio come
quello del sole. * Se, negli Usa, sono tra i prodotti consigliati dai dermatologi perché soddisfano il desiderio
di vedersi abbronzate senza dover sopportare un'overdose di raggi, anche da noi gli autoabbronzanti
guadagnano terreno, anno dopo anno. * Merito di formulazioni sempre più performanti che non macchiano,
non sporcano, hanno profumi delicati e, per di più, si prendono cura della pelle, mantenendola morbida e
preservandola dall'invecchiamento precoce. * Senza dimenticare che tra le tante proposte si possono
scegliere quelle che più si avvicinano alle proprie esigenze economiche. Qualità al giusto prezzo. Gli
autoabbronzanti che non superano i 20 euro vantano performance di tutto rispetto. Hanno, infatti, formule di
nuovo concetto che assicurano un colore naturale, senza chiazze che tolgono uniformità. * La molecola
utilizzata per colorare la pelle è da sempre il diidrossiacetone (Dha), impiegato però in modo migliore in
formulazioni che, grazie a consistenze leggere, si stendono con facilità e in modo omogeneo per assicurare
uniformità al colorito. * Al diidrossiacetone si sono uniti, di recente, l'eritrulosio, la troxerutìna, il mallo di
noce e il caramello, sostanze naturali che potenziano le prestazioni del Dha per un colorito ancora più
omogeneo e luminoso. * II lato della piacevolezza, infine, viene soddisfatto da consistenze setose al tatto e
da delicati profumi che fanno dimenticare il classico, e poco gradevole, odore dell'autoabbronzante.
Spendendo qualcosa in più si può avere... qualcosa in più. Come la possibilità di scegliere un
autoabbronzante su misura. Alcuni prodotti fanno di più, diversificando la formula in base al tono di
partenza dell'incarnato, più o meno scuro, in modo da assicurare un colorito il più possibile naturale senza
brutti stacchi di colore. * Anche la praticità conta: formule in gel e in spray si stendono in modo veloce, si
assorbono subito e permettono di raggiungere tutti i punti difficili. * Anche se resa sempre più facile dalle
nuove formule, l'applicazione dell'autoabbronzante merita qualche attenzione: usare poco prodotto e
stenderlo in tutti i punti del viso e del corpo, massaggiandolo fino ad assorbimento. * II colore si modula a
piacere: basta fare più applicazioni successive per ottenere una gradazione variabile dal caffelatte al
cioccolato. Anche la frequenza d'uso si decide sulla base del risultato da ottenere. In genere, il colorito
artificiale dura 2-3 giorni: più si ravvicinano le applicazioni, più si intensifica il colore.
Non dimenticare nessun punto, piedi e orecchie comprese, e insistere con il massaggio nei punti dove la
pelle è più spessa (ginocchia, gomiti, piedi) o dove sono presenti peli, come in zona sopracciglia: qui il
prodotto può fare macchia. Dopo lavare bene le mani per evitare macchie.
l.MaxiBronze Salvietta Autoabbronzante Viso e Décolleté Incarose Per le zone più delicate, abbronza in
sole due ore e con cellule staminali vegetali e acido ialuronico preserva l'idrafazione e l'equilibrio della pelle
(erboristeria e farmacia, 6 salviette, €10,50). 2 Autoabbronzante Idratante Avéne Un complesso
autoabbronzante in una formulo che idrata e leviga per uniformare il colorito, evitando lo comparsa di
antiestetiche macchie (farmacia, 100 mi, €17,90).
3. Self-Tanning Mousse Comodynes Soffice, veloce da applicare, abbina al DHA di origine vegetale un
complesso idrotante per regalare un colorito naturale, luminoso e vitale (farmacia, 150 mi, €20). 5. Crema
Autoabbronzante Viso e Corpo L'Erbolario Con eritrulosio, succo di mango idratante, oli di semi di girasole
biologico, babassu e semi di anguria nutrienti per un colorito dorato e una pelle setosa (erboristeria, 100 mi,
€15,50). 4. Autoabbronzante Viso e Corpo Vichy Un latte fresco e leggero che permette di ottenere in
poche ore un colorito luminoso, regalando in più una pelle morbida e compatto (farmacia, 100 mi, €19,20).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
BELLEZZA PELLE
06/05/2016
Pag. 38 N.19 - 13 maggio 2016
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
6. Instant Sunless Spray Ausìmlian boia Formula senza olio ad asciugatura rapida, con una miscela
scurente intensa a base di Dha, eritrulosio e caramello più aloè vera, pantenolo, vitamina E e caffeina
tonificante (centri estetici, 177 mi, €33). 8. Organic Moroccan Glow Self Tan Light Mousse Dr. Organk Una
formula studiata per adattarsi allo perfezione agli incarnati più chiari, in modo da colorarti con naturalezza,
senza il rischio di macchie (erboristeria e farmacia, 150 mi, €28,90). 7. Face Bronzina Gel Tint Clinique Un
gel colorato privo di oli che abbronza senza inaridire lo pelle e senza ostruire i pori, a massimo garanzia di
una tintarella uniforme e naturale (profumeria, 50 mi, €25).10. Aqua-Gelée Autobronzante Biotherm Per il
viso, in siero leggero e dalla stesura omogenea, con acido ialuronico e life plankton per un'idratozione
intensa e madreperle per dare luce (profumerio, 50 mi, € 25,70).
9. Lait Fondant Auto-Bronzant Viso-Corpo Clarins Si fonde immediatomente e con l'aloè vera idrata in
profondità per ricreare il colore naturale del sole sulla pelle. Con un delicato profumo alle note di fico
(profumeria, 125 mi, €28).
Foto: Non solo colorano. Gli autoabbronzanti sono veri e propri trattamenti di cura per viso e corpo.
Contengono, infatti, principi attivi idratanti, emollienti e nutrienti come gli oli vegetali che aiutano a
mantenere morbida la cute e levigandola all'applicazione assicurano uniformità al colorito.
06/05/2016
Pag. 64 N.19 - 13 maggio 2016
diffusione:94712
tiratura:168926
ANTCOAGULANTI E ARRIVATO L`ANTIDOTO
È in commercio un farmaco d'emergenza, in grado di bloccare l'azione dei Nao
Servizio di Stefania Rattazzi
I nuovi anticoagulanti orali (Nao), farmaci fondamentali per chi soffre di fibrillazione atriale o di altri disturbi
che predispongono alla formazione di trombi, sono disponibili in Italia da circa tre anni. Ora c'è un'altra
novità: una sorta di "antidoto" ai Nao a disposizione dei medici nei casi di emergenza, in cui è necessario
bloccare l'eccessiva fluidità del sangue. Possono evitare l'ictus I nuovi anticoagulanti orali, in breve i Nao,
sono farmaci capaci di prevenire la formazione di trombi (coaguli di sangue) pericolosi per la salute. * «Si
tratta di una nuova famiglia di medicinali disponibili in Italia da circa tre anni, il cui capostipite è il
dabigatran» spiega il dottor Giuseppe Di Pasquale, direttore dell'Unità operativa di Cardiologia
dell'ospedale Maggiore di Bologna. «Questo anticoagulante agisce bloccando l'azione della trombina,
l'enzima centrale nella formazione dei grumi di sangue che possono occludere arterie e vene, dando
origine a problemi di salute molto seri, come l'ictus e la trombosi venosa profonda». * Oltre al dabigatran, in
commercio a livello mondiale da circa sei anni e disponibile in 100 Paesi, fanno parte della famiglia dei Nao
anche il rivaroxaban e l'apixaban. Utili in caso di fibrillazione atriale... I nuovi anticoagulanti orali vengono
utilizzati soprattutto dalle persone che soffrono di fibrillazione atriale per prevenire il rischio di ictus. «La
fibrillazione atriale è la forma di aritmia cardiaca più diffusa, in cui il cuore non batte a un ritmo regolare in
seguito ad alterazioni dei circuiti elettrici al suo interno» spiega il dottor Di Pasquale. * «II battito irregolare
può favorire la formazione di trombi, che aumentano il rischio di ictus. Per questo, chi soffre di questa
malattia deve in genere prendere farmaci anticoagulanti, in via preventiva. Fino a poco tempo fa venivano
impiegati solo gli antagonisti della vitamina K (come il warfarin). Nel caso in cui alla fibrillazione atriale si
associ un altro fattore di rischio per l'ictus (per esempio la pressione alta o l'età avanzata), oggi è invece
possibile utilizzare i Nao, che presentano diversi vantaggi» chiarisce il cardiologo. I VANTAGGI DELLA
"NUOVA GENERAZIONE" Grazie a un innovativo meccanismo d'azione, i nuovi anticoagulanti orali
agiscono in modo mirato e specifico. «A differenza degli antagonisti della vitamina K, che svolgono la loro
funzione in maniera variabile tramite i diversi fattori della coagulazione, dabigatran produce
un'anticoagulazione efficace, prevedibile e riproducibile» spiega il dottor Di Pasquale. * I Nao, inoltre,
interagiscono in modo limitato con altri farmaci e non presentano alcuna interazione con gli alimenti, come
invece succede per i vecchi farmaci (chi ne fa uso deve per esempio limitare il consumo di verdure a foglia
verde, ricche di vitamina K).
... e altri problemi circolatori I Nao possono essere utilizzati per la prevenzione della formazione di trombi
anche in seguito a interventi chirurgici all'anca o al ginocchio (inserimento di protesi), in cui la necessità di
stare a lungo fermi può favorire proprio la comparsa di coaguli di sangue pericolosi. * «Possono essere
impiegati anche per la cura e per la prevenzione di "ricadute" nel caso di trombosi venosa profonda
(formazione di un trombo all'interno di una vena, soprattutto delle gambe) e di embolia polmonare
(ostruzione parziale o totale delle arterie polmonari da parte di coaguli di sangue)» dice lo specialista.
La nuova molecola A volte, in casi di emergenza, l'eccessiva fluidità del sangue può diventare a sua volta
pericolosa. A questo proposito, è da poco disponibile anche in Italia una molecola in grado proprio di
inattivare l'azione del dabigatran: l'idarucizumab. * «Si tratta di un inattivatore specifico per dabigatran (e
non per gli altri Nao) ed è indicato negli adulti trattati con questo farmaco, nei casi in cui si rende necessario
il blocco rapido dei suoi effetti anticoagulanti, ossia negli interventi chirurgici di emergenza e/o nelle
procedure urgenti e nel sanguinamene potenzialmente fatale o non controllato» spiega la dottoressa Anna
Maria Ferrari, direttore del dipartimento di Emergenza urgenza dell'Azienda ospedaliera Arcispedale Santa
Maria Nuova di Reggio Emilia. * In pratica, idarucizumab è un trattamento di emergenza, utile quando la
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salute / SANGUE
06/05/2016
Pag. 64 N.19 - 13 maggio 2016
diffusione:94712
tiratura:168926
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fluidificazione del sangue dovuta al dabigatran diventa rischiosa per la salute.
In/centri I nuovi anticoagulanti orali sono già disponibili in farmacia. Idarucizumab è già a disposizione dei
malati che ne abbiano bisogno. I Nao possono essere prescritti a carico del Servizio sanitario nazionale
solo da centri specializzati, indicati dalle Regioni che devono impostare un piano terapeutico per il singolo
malato. Il nuovo "antidoto", invece, è utilizzato solo a livello ospedaliero in caso di emergenza.
Agisce in modo mirato Nel caso degli anticoagulanti tradizionali, per neutralizzare l'effetto della cura
vengono utilizzati trattamenti non specifici, come i concentrati del complesso protrombinico. * «Rimedi
potenzialmente efficaci ma che agiscono in modo non sempre "controllato", con il rischio di una correzione
eccessiva. Idarucizumab non favorisce invece in alcun modo la formazione di trombi» spiega il dottor Marco
Moia, responsabile dell'Unità operativa di Terapia anticoagulante della Fondazione Irccs ospedale
Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. «E un inattivatore specifico per dabigatran ed
elimina in pochi minuti dalla circolazione sanguigna il dabigatran, riportando la coagulazione alla
normalità».
UN TRATTAMENTO PER LE EMERGENZE «I Nao hanno ridotto il rischio di sanguinamento cerebrale (il
più serio per la salute) rispetto alla categoria dei farmaci tradizionali. Tuttavia, ci possono essere casi in cui
è necessario neutralizzare l'azione anticoagulante per fermare sanguinamenti pericolosi, per esempio in
persone che hanno subito più traumi o che devono essere sottoposte a un intervento chirurgico urgente,
come quello richiesto per ridurre un'emorragia cerebrale. Evidentemente questa non è la pratica clinica
comune, ma nel momento in cui si verificasse un'emergenza, l'antidoto fa veramente la differenza»
sottolinea la dottoressa Ferrari.
NON OCCORRE AGGIUSTARE LA DOSE DURANTE LA CURA NE FARE SPESSO OLI ESAMI DEL
SANGUE
NON INTERAGISCONO CON d Li ALIMENTI
Con la consulenza del dottor Giuseppe Di Pasquale, direttore dell'Unità operativa di Cardiologia
dell'ospedale Maggiore di Bologna, della dottoressa Anna Maria Ferrari, direttore del dipartimento di
Emergenza urgenza dell'Azienda ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e del dottor
Marco Moia, responsabile dell 'Unità operativa di Terapia anticoagulante della fondazione Irccs ospedale
maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano e presidente dei Centri di terapia anticoagulante
orale (Pesa).
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Benessere interiore
La forma psicofisica dipende dal perfetto funzionamento del "secondo cervello" dell'organismo. Gli alleati
giusti quando va in tilt
LORENZA RESULI
Un equilibrio naturale Non solo lassativi o altri farmaci. Per ritrovare una corretta funzionalità intestinale e
digestiva, spesso basta chiedere aiuto alla natura. Cotipsilium Kinetic di Specchiasol (farmacia ed
erboristeria, , 20 bustine, € 11,90) agisce grazie a un mix di psillio, zenzero ed enzimi vegetali, più
tamarindo e pera. PIÙ "LEGGERE" NEI 9 MESI II colore dei disturbi intestinali è rosa, visto che colpiscono
soprattutto le donne, in particolare durante la gravidanza. Per le future mamme alle prese con la stipsi,
Ortis Laboratoires ha messo a punto Frutta&Fibre Delicato, un integratore 100% di origine naturale a base
di ispaghul, che favorisce il transito intestinaie, e inulina, prebiotica (farmacia ed erboristeria, 12 bustine, €
11,20) 50 MILIARDI DI CELLULE VIVE PER RIPORTARE LA "PACE" Ogni compressa dell'integratore LD
Proactiv®50 di Named racchiude un vero tesoro: 50 miliardi di cellule vive di ceppi diversi (due bifidobatteri
e due lattobacilli) che, liberate nell'intestino, assolvono funzioni probiotiche, nutrizionali e curative,
riportando l'equilibrio nella flora batterica locale (farmacia, 20 cpr, € 16,95). I PALADINI DELLA
DIGESTIONE I Sono gli enzimi, cioè le sostanze deputate a "semplificare" gli elementi nutritivi, facilitando
la digestione ed evitando disturbi gastrointestinali. Nella linea Provida Enzydoc di Optima Naturals sono
presenti enzimi fungiri, attivi lungo tutto l'apparato digerente. Provida Enzydoc Lps, in particolare, è stato
formulato per la digestione I dei grassi, ma la linea vanta anche | Provida Enzydoc Ltt e Clt, per i latticini e il
glutine. un aiuto per chi... . non tollera il lattosio Chi non riesce a digerire il lattosio (il principale zucchero
contenuto nel latte), per la carenza dell'enzima lattasi, sa che uno "sgarro" si paga con dolori addominali,
gonfiore, meteorismo. Per loro, Mival ha studiato Easintol, un integratore alimentare che, oltre a rinforzare
le scorte di lattasi, contiene gli enzimi utili ai processi digestivi, con un'azione immunostimolante e
purificatrice. VIA L'ARIA IN ECCESSO Mangiare velocemente, ma anche stress e nervosismo. A
prescindere dalla causa, il gonfiore intestinale crea fastidio e disagio. Le bustine di Enterogermina Gonfiore
di Sanofi contengono probiotici, estratti vegetali ed enzimi, che aiutano a eliminare i gas e a digerire meglio.
LA SOLUZIONE DA BERE PER LA FAMILY Con fermenti lattici vivi gastroresistenti, vitamine del gruppo B,
inulina e mirtillo, Biolactine Family di Sella è ideale per assicurare l'equilibrio intestinale di tutta la famiglia (
farmacia, 12 flaconcini, € 14,20).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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TE LO CONSGILIAMO
06/05/2016
Pag. 76 N.19 - 13 maggio 2016
diffusione:94712
tiratura:168926
LO SPAZZINO INTELLIGENTE
Si chiama zeolite: libera l'organismo dalle tossine e rafforza le difese naturali
Servizio dì Manuela Fiorini.
iuta l'organismo a liberarsi dai materiali di scarto, ma anche dalle sostanze dannose introdotte attraverso
l'alimentazione e la respirazione. Il suo nome, zeolite, deriva dal greco e significa "pietra che bolle". La
denominazione è stata coniata dallo studioso svedese Axel Fredrik Cronstedt che, scaldando uno di questi
minerali, notò la fuoriuscita di vapore. LA CARTA D'IDEITITÀ «Dal punto di vista mineralogico, dovremmo
parlare di zeoliti. Si tratta, infatti, di circa un centinaio di minerali con caratteristiche chimico-fisiche comuni»
spiega Gisella Cannarsa, naturopata a Bolzano. * Le zeoliti sono alluminosilicati di origine vulcanica con
una struttura cristallina regolare e microporosa, costituita da una grande quantità di volumi vuoti interni ai
cristalli: vere e proprie cavità a tunnel o a gabbia in cui vengono intrappolati ioni di carica positiva, detti
cationi. * La zeolite più adatta da un punto di vista curativo è la cinoptilolite i cui cristalli hanno una struttura
sferica. Come agisce A differenza di quanto avviene per gli alimenti, la zeolite presa per bocca non viene
"elaborata" dall'organismo. * Giunta al livello del tratto gastrointestinale rilascia ioni di sodio, potassio,
calcio, magnesio, oligoelementi e altri minerali, e si lega in modo stabile con tossine, radicali liberi,
composti ammonici e metalli pesanti, come piombo, nichel, mercurio, arsenico e cadmio, che vengono così
espulsi attraverso le feci. * Le cavità della zeolite agiscono come un vero e proprio filtro selettivo: le tossine
vengono inglobate, mentre le molecole di grandi dimensioni, come farmaci o alimenti, vengono assorbiti
regolarmente. Come si utilizza Si trova in polvere o in compresse in farmacie, parafarmacie, erboristerie o
su internet * «E bene prendere la polvere, sciolta in acqua, o le compresse, lontano dai pasti e
dall'assunzione dei farmaci, in modo da ottimizzare l'effetto a livello intestinale» consiglia l'esperta. * È
meglio cominciare con dosaggi bassi, per esempio una compressa al giorno, o l'equivalente di un
cucchiaino in polvere, prima di andare a dormire, per poi aumentare. * L'unico effetto collaterale è la
stitichezza, che però si risolve nel giro di pochi giorni. ANCHE IN CREMA La zeolite si trova anche in
crema per uso esterno. • È un ottimo antiage per la sua peculiarità di spazzare via i radicali liberi, ma è
anche un ottimo coadiuvante delle cure tradizionali in caso di dermatiti, psoriasi e acne. • Inoltre, riduce le
infiammazioni e accelera la guarigione in caso di prurito e rossori dovuti all'allergia al nichel. I BENEFICI La
zeolite è un detossificante e aiuta l'organismo a eliminare additivi e conservanti alimentari, inquinanti
ambientali (pesticidi, fertilizzanti, polveri sottili), residui di amalgame dentali, colle, vernici, metalli pesanti. •
Contrasta lo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi che si creano prendendo antinfiammatori,
antibiotici, terapie ormonali o oncologiche. v Migliora le facoltà intellettive e può essere di aiuto nelle
persone malate ci Alzheimer o Parkinson. • Aiuta a perdere peso grazie all'azione alcalinizzante, che
riequilibra il pH dell'organismo aiutandolo a bruciare più calorie. Riduce poi l'infiammazione intestinale che
rallenta il metabolismo. • Migliora le prestazioni degli sportivi perché elimina le tossine.
Foto: Con la consulenza di Gisella Cannarsa, naturopata, docente della scuola di naturopatia Dodecaedro,
fondatrice della scuola di cristalloterapia "Comunicazione cristallina"a Bolzano.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/05/2016
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SAPERE DI PIU
VITA IN FARMACIA
31 articoli
07/05/2016
Pag. 7 Ed. Bari
diffusione:235298
tiratura:335733
Mater Dei, porte chiuse al pronto soccorso per almeno un mese
(a.cass.)
ATTIVITÀ sospesa fino a data da destinarsi e direttiva alle ambulanze del 118 di non lasciare pazienti dalle
parti della Cbh. Il lavoro del pronto soccorso della Mater Dei dura appena 24 ore. Giusto il tempo di aprire,
curare i primi pazienti e creare durissime polemiche tra l'azienda da un lato e la Regione insieme all'Asl
Bari dall'altro.
Sia il direttore del dipartimento Salute, Giovanni Gorgoni, che il dg dell'Asl, Vito Montanaro, non hanno
gradito la scelta unilaterale della Cbh di avviare l'attività due giorni fa senza aver messo a punto il contratto
e limato i dettagli sul tipo di remunerazione che dovrà essere corrisposto all'azienda. Per questo
dall'incontro tra le parti in assessorato alla Sanità è emersa la decisione di sospendere le attività del Dea di
primo livello appena inaugurato alla Mater Dei. «Non è in discussione il futuro del pronto soccorso privato
convenzionato - fanno sapere dalla Regione - ma è controproducente partire in questo momento perché
l'avvio di un Dea di primo livello va concordato e va fatto sotto l'ombrello di un contratto e di una relativa
programmazione regionale».
Nella rete di emergenza-urgenza messa a punto dalla Regione sono previsti 16 Dea di primo livello e tra
questi c'è anche il pronto soccorso della Cbh. Quella rete però dovrà superare l'esame del ministero della
Salute. L'ultima parola dagli uffici romani sul piano di riordino e relativa rete dovrebbe arrivare fra non meno
di un mese. L'altra criticità per l'apertura del pronto soccorso è rappresentata dal contratto e dalle modalità
di rendicontazione. Bisogna quindi ancora stabilire quali sono le spese dell'azienda che potranno essere
ritenute ammissibili dalla Regione. Nel Dief del 2015 si prevedevano 7,5 milioni di euro per garantire una
remunerazione al pronto soccorso privato. «Ma il Dief non entra nei dettagli - fanno sapere ancora dagli
uffici di via Gentile - bisogna quindi prima chiarire le incertezze su questo fronte e, dopo l'approvazione del
contratto, si potrà pensare all'apertura». I i lavori per mettere a punto il pronto soccorso sono costati circa
4,5 milioni di euro e l'apertura nella Mater Dei sarebbe dovuta avvenire già a luglio scorso. Ora la struttura
è ufficialmente fuori dalla rete di emergenza-urgenza e le ambulanze del 118 non inviano più pazienti. Sarà
il ministero della Salute a deciderne le sorti.
Foto: Giovanni Gorgoni
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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IL CASO/ IL PUNTO D'ACCESSO ERA STATO APERTO IERI
07/05/2016
Pag. 57 Ed. Torino
diffusione:172712
tiratura:244598
Scandalo Chierifarma La contabile dovrà restituire 700 mila euro
antonella torra
Scandalo ChieriFarma: il buco di bilancio da oltre 700 mila euro, saltato fuori un anno fa, sarebbe opera
dell'ex contabile Elena Chiarabella che potrebbe non aver agito da sola. Lo ha dichiarato ufficialmente l'
assessore al Bilancio Anna Paschero che ha anche annunciato che la donna avrebbe cominciato a risarcire
il Comune, socio unico di ChieriFarma, la società che gestisce le farmacie comunali.
«L'ex contabile - dice la Paschero - ha ammesso le sue colpe e ha già iniziato a rimborsare una parte dei
soldi sottratti alla nostra società». Un versamento di 400 euro al mese, oltre a 8 mila euro derivati dalla
vendita di un'auto. «Elena Chiarabella - continua l'assessore vuole chiedere il patteggiamento ed evitare
una condanna pesante». Il pubblico ministero Giancarlo Avenati Bassi ha stabilito il sequestro preventivo di
un immobile di proprietà della donna. «È un alloggio con autorimessa - aggiunge Anna Paschero - del
valore di 150 mila euro ma sul quale grava un mutuo di 120 mila euro».
La consulente, che dal 2011 al 2014 si è occupata dei conti di ChieriFarma, sarebbe ora iscritta nel registro
degli indagati. Con dei complici dei quali però ancora non si conoscono i nomi. «Il pm ha chiuso le indagini
preliminari - spiega l'assessore - e l'ha notificato agli imputati: entro un mese dovrebbe partire la richiesta di
rinvio a giudizio con l'accusa di appropriazione indebita». Dalle analisi della società di revisione incaricata
dal Comune sono saltate fuori fatture false e bonifici per auto, a ditte che commerciano pellet, a un
gommista. Più bollette elettriche pagate per altre società, per aziende edili.
Il risultato è chiaro: 743 mila euro di «pagamenti senza giustificativi» e 336 mila di «fatture non trovate».
«In questo ultimo anno di gestione pulita - conclude Paschero - siamo riusciti a chiudere in attivo.
Nonostante i 50 mila euro pagati per avvocati e per la società di revisione. Andrà valutata anche la
responsabilità di chi non ha controllato». E la gestione di ChieriFarma cambierà. «Ora il Comune venderà le
quote della società - annuncia Paschero -, mantenendo la proprietà delle farmacie». BY NC ND ALCUNI
DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Chieri
07/05/2016
Pag. 43 Ed. Roma
diffusione:116159
tiratura:152668
Zingaretti: «Presto gli Stati generali della nuova sanità »
Il governatore del Lazio ha approfittato dell'incontro con gli operatori dell'Aiop (Associazione italiana degli
ospedali privati) che ieri festeggiava i 50 anni, per lanciare la sfida per un nuovo modello organizzativo della
sanità. «Entro l'anno - ha annunciato - organizzeremo gli Stati generali della nuova sanità regionale. Ci
sono diversi campi su cui aprire la fase nuova: come, per esempio, il sistema può potenziare i servizi
territoriali, su cui siamo indietro perché dovevamo togliere le macerie. Sono praterie da esplorare». E
ancora: «Poi c'è il tema degli investimenti sulle nuove tecnologie per la ricerca. Terzo - ha proseguito come contribuire a creare una rete per i malati cronici, abbiamo iniziato e sarà molto complesso. Quarto
punto infine - ha concluso il governatore - la collaborazione per potenziare il settore della prevenzione, su
cui occorre una grande alleanza». IL DOSSIER Zingaretti ha parlato dopo che l'Aiop ha fatto il punto della
situazione. «Il Lazio è da ben sette anni sotto piano di rientro, in un contesto di forte crisi finanziaria che ha
interessato l'intero Paese, e per quanto concerne la sanità privata si è assistito a un'inversione di tendenza:
dal 2008 ad oggi, infatti, questa ha visto un taglio del 30% del budget e dei posti letto», si legge nel dossier
presentato dall'associazione. Il presidente Aiop, Jessica Veronica Faroni, ha evidenziato come «con il
presidente Zingaretti, avviato fin dal 2014 e il supporto oggi del ministro Beatrice Lorenzin, si è giunti
all'approvazione, all'interno della legge di stabilità nazionale, della regolamentazione dei ricoveri verso i
pazienti residenti fuori regione, aumentando così la qualità delle prestazioni». Apprezzamento per il
miglioramento ottenuto rispetto ai tempi di pagamento delle prestazioni erogate per conto della Regione:
«Siamo infatti giunti a 60 giorni dalla data di emissione della fattura, cosa che consente alle strutture un
cash flow di ben altro tipo rispetto a prima», ha concluso Faroni.
Foto: L'ANNUNCIO DURANTE IL CONVEGNO AIOP SERVIZI TERRITORIALI DA POTENZIARE E
NUOVE TECNOLOGIE SU CUI PUNTARE
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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L'INCONTRO
07/05/2016
Pag. 49 Ed. Abruzzo
diffusione:116159
tiratura:152668
LE SPINE
Ristoratori sul piede di guerra per gli aumenti della Tari. La categoria risulta infatti la più penalizzata
dall'impennata della tassa sui rifiuti, che per loro è del 16,46% in più rispetto allo scorso anno, la
percentuale più alta in assoluto. La scelta dell'amministrazione comunale è stata infatti quella di non
penalizzare le famiglie, facendo ricadere però gli aumenti sulle attività commerciali. A guidare la protesta
dei ristoratori è proprio un ex componente della Giunta Brucchi, Giacomo Agostinelli, che ha ricoperto il
ruolo di assessore alla Pianificazione strategica nella passata consiliatura e che adesso è uno dei titolari di
un noto ristorante, il Green Park. «La nostra attività commerciale - spiega Agostinelli - può essere
considera rata una start up, nel senso che abbiamo aperto da pochi anni, dando lavoro a 9 persone.
Servirebbero degli incentivi per le imprese che continuano a creare occupazione, nonostante la grave crisi
economica, invece adesso ci troviamo a pagare oltre 10 mila euro annui solo per la Tassa sui rifiuti.
Bisogna comprendere qual è lo stato delle imprese oggi: se facciamo morire le poche realtà rimaste non ci
sarà più nessuno in grado di creare nuovi posti di lavoro». Secondo Marcello Schillaci, titolare della Cantina
di Porta Romana, uno dei ristoranti tipici teramani, si dovrebbe tornare alle isole ecologiche. «Non ce la
facciamo più ad accollarci i costi del porta a porta - spiega - un sistema antieconomico e la percentuale di
raccolta non è affatto cresciuta. Bisogna ridurre i costi per ridurre le bollette, altrimenti c'è il rischio che la
platea dei morosi cresca in maniera incontrollata».
LE ALTRE CATEGORIE COLPITE
Gli aumenti non risparmiano le altre categorie: il 14,28% per birrerie e pub, il 14% per alberghi e agriturismi
che fanno ristorazione, il 14,79% per i banchi alimentari che espongono al mercato, il 12,8% per le pizzerie
al taglio, l'11,69% per bar, caffè e pizzerie, il 13,87% per le attività industriali con capannoni di produzione,
il 13,98% per i negozi di generi alimentari, il 13,99% per le attività artigianali, come idraulici, fabbri,
elettricisti, il 13,88% per i campeggi e i distributori di carburante, il 13,95% per edicole, farmacie e tabaccai,
il 13,93% per le discoteche, il 15,67% per gli ipermercati, il 13,88% per estetiste e parrucchiere, il 13,88%
per gli studi professionali, il 13,84% per cartolerie, librerie, ferramenta e negozi di scarpe, il 14,07% perle
autorimesse e così via. In base al nuovo regolamento della Iuc, le attività commerciali che si trovano in
zone interessate da un cantiere che si prolunga per oltre 6 mesi sono esentate dal pagamento delle
imposte. «Purtroppo - afferma il presidente comunale di Confesercenti Giancarlo Da Rui - per le attività che
si trovano in Corso San Giorgio è poca cosa: i disagi e le perdite economiche che il cantiere ha creato e sta
continuando a causare, sono decisamente più ingenti».
Valentina Procopio
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Stangata Tari, ristoratori infuriati
07/05/2016
Pag. 45 Ed. Marche
diffusione:116159
tiratura:152668
Ivo Costamagna e la lista Uniti per cambiare, lanciano la ricandidatura del sindaco Tommaso Corvatta. La
richiesta è arrivata giovedì sera, nel corso di una riunione di lista che tra l'altro ha visto il reintegro di Livio
De Vivo. Un ritorno che però non avverrà in maggioranza, dove il consigliere al momento non è ancora ben
visto. Quindi di nuovo in lista, ma ancora in un gruppo autonomo. In un gruppo misto andrà invece
Pierpaolo Rossi, che da Uniti per cambiare è stato espulso, restandone comunque capogruppo in consiglio
comunale. Un ruolo che adesso, invece, sarà ricoperto dall'attuale presidente del consiglio comunale, Ivo
Costamagna. Una serie di cambiamenti che serviranno per arrivare a fine mandato. Il futuro, stando a
quanto riportato da Costamagna, dovrebbe essere invece ancora nel segno di Tommaso Corvatta.
«Ciarapica ha lanciato, come previsto, la "sfida". - scrive direttamente la lista Uniti per cambiare - Il
centrosinistra, deve rilanciare superando i personalismi». Un messaggio chiaro alle altre forze di coalizione,
dove soprattutto con Gismondi, negli ultimi mesi si sono inaspriti i rapporti. Ultimo dei tanti motivi il nuovo
cda dell'azienda multiservizi, dove saranno racchiuse anche le farmacie di cui fino allo scorso 30 marzo il
presidente era Centioni.
M.D.S.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Costamagna e Uniti rilanciano su Corvatta
07/05/2016
Pag. 42 Ed. Abruzzo
diffusione:116159
tiratura:152668
LE FACCE DELLA CRISI
Da anni attendono il rinnovo del contratto, una vertenza nazionale che a Pescara come nei tanti altri centri
di provincia si declina nelle storie di Maria, Jessica, Antonio, Assunta. Nomi diversi di vite uguali,
accomunate dal filo rosso di un lavoro dove la fatica va a braccetto con la provvisorietà di una busta paga
che sfiora, quando va bene, i seicento euro. Sono i lavoratori impegnati nelle mense, nelle imprese di
pulizia, nei bar, nelle farmacie, in quell'universo multisettoriale del terziario schiacciato dalla crisi
economica, che ha reso ancora più fragili posizioni saldamente ancorate sul crinale della precarietà. Uno
scenario che coinvolge in Abruzzo circa 35 mila dipendenti, la gran parte dei quali concentrati nell'area
urbana pescarese dove questa voce di crisi si aggiunge alla sofferenza dei principali distretti industriali. E in
molti ieri hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale organizzato dalle confederazioni sindacali. Per
protestare contro condizioni di lavoro ritenute inique, centinaia di lavoratori si sono riuniti davanti la
Prefettura del capoluogo adriatico, mentre una delegazione veniva ricevuta dal vice prefetto.
IL RICATTO DELLE AZIENDE
«Chiediamo salari adeguati e la salvaguardia dell'occupazione - spiega Luca Ondifero, coordinatore
regionale della Filcams Cgil - Difendiamo persone impiegate in settori delicati, che fungono da sostegno a
comparti cruciali della sfera pubblica. Persone soggette al ricatto quotidiano da parte delle aziende che
scaricano su di essi il peso delle difficoltà economiche. La maggior parte di esse non ha voce in capitolo e
deve sottostare alle condizioni decise dai datori di lavoro, pena la perdita del posto. Senza contare che
molti hanno contratti part time, pur lavorando ben oltre l'orario pattuito». Un capitolo a parte, in questo
romanzo che ha come protagonista la recessione, riguarda gli appalti: «Vogliamo che nelle procedure di
gara vengano inserite clausole a tutela degli occupati, che rischiano ogni volta di finire a casa», continua
Ondifero. Finora dalle associazioni datoriali di categoria non sono arrivati segnali di disponibilità ad
accogliere le rivendicazioni dei sindacati.
A Pescara, intanto, sale la preoccupazione per il destino degli addetti alla mensa dell'ospedale. «La società
che gestisce il servizio - sottolinea Leonardo Piccinno, segretario generale della Fisascat-Cisl - ha fatto
sapere che intende ridurre i salari, dal momento che la Asl ha deciso di diminuire il numero dei pasti offerti
nei presidi sanitari di Pescara, Popoli e Penne. Ci siamo mobilitati, chiamando in causa anche l'assessore
regionale alla sanità. Sappiamo bene che lo sciopero non è un'arma risolutiva, ma è l'unica che abbiamo».
Come sanno bene i dipendenti scesi ieri in piazza, pronti a rinunciare ad un giorno di paga pur di affermare
che c'è una soglia di diritti e dignità che nessuno dovrebbe valicare.
Barbara Scorrano
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Mense, bar, pulizie il terziario affonda nella precarietà
07/05/2016
Pag. 50 Ed. Umbria
diffusione:116159
tiratura:152668
I CONTI DEL PALAZZO
Se come si dice due indizi fanno una prova, allora, la strada di Asm sembra essere davvero segnata. Una
strada che punta dritta alla privatizzazione della partecipata del Comune di Terni. Nel giro di poche
settimane l'assessore al bilancio Vittorio Piacenti D'Ubaldi lo ha ripetuto più volte, come capitato anche ieri
mattina in occasione della presentazione del bilancio di previsione 2016-2018, il primo a durata triennale
come impongono le nuove normative.
GLI INTERVENTI DA FARE
«L'eventuale cessione di una parte di Asm - ha spiegato l'assessore Piacenti - è tra le azioni indispensabili
da fare per far quadrare i conti di Palazzo Spada ed evitare l'aumento delle aliquote Imu dal prossimo anno
per i canoni concordati e i comodati gratuiti». «Non è un'operazione per fare cassa - ha tenuto a precisare
Piacenti - ma una strategia per dare un profilo industriale all'azienda, così da garantirle un futuro». Anche le
«dismissioni in parte o in quota» delle farmacie comunali sono annoverate tra le «azioni «indispensabili da
fare», così come l'applicazione della legge pre Fornero per alleggerire la spesa del personale.
«Difficilmente garantiremo gli equilibri se non andremo ad incidere sulla voce più significativa del bilancio»,
ha fatto notare Piacenti parlando del pensionamento anticipato dei dipendenti comunali che potrebbe far
risparmiare a Palazzo Spada fino a 1,5 milioni di euro, fatto salvo che vengano interessati anche dirigenti. E
tra gli interventi da fare per evitare che il Comune dal prossimo anno aumenti la pressione fiscale, Piacenti
ha parlato anche dei servizi: «Devono costare di meno ed essere razionalizzati». In questo caso, il primo
banco di prova sarà nel settore trasporti, con la nuova gara che sempre a detta di Piacenti non dovrebbe
riservare sorprese ai cittadini in termini di aumenti o tagli, ammesso però che «ci sia più equità a livello
regionale», è stata l'unghiata di Piacenti rivolta alla Regione.
GLI ERRORI DEL PASSATO
Per capire la necessità di tutte queste «azioni indispensabili» è necessario fare un passo indietro e
riavvolgere il nastro all'inizio della conferenza stampa quando è stato spiegato che il Comune di Terni si
trova a dover scalare una montagna di debiti: 180 milioni a cui si aggiungono residui attivi per 157 milioni e
passivi per 98. «Siamo sesti in Italia per l'indebbitamento accumulato negli anni passati», ha rimarcato
Piacenti come a dire che non si possono scaricare tutte le colpe sugli attuali amministratori. Tuttavia, in
quadro così difficile, il sindaco Leo Di Girolamo ha voluto rimarcare come sia la pressione fiscale che i costi
dei servizi non subiranno aumenti, almeno per quest'anno. Dal prossimo anno, infatti, le aliquote Imu per i
canoni concordati e i comodati gratuiti aumenteranno. «Ma si tratta - ha spiegato Piacenti - di misure di
salvaguarda che scatteranno soltanto se non riusciremo ad aggredire la spesa con una serie di azioni
indispensabili. Per quanto riguarda la pressione fiscale possiamo dire che è diminuito perché è stata
innalzata a 12.500 euro la quota di esenzione Irpef».
Sergio Capotosti
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Bilancio, cessione dell'Asm «È un'azione indispensabile»
07/05/2016
Pag. 49 Ed. Marche
diffusione:116159
tiratura:152668
IN TRIBUNALE
Anabolizzanti acquistati all'estero e rivenduti illecitamente nella zona del fabrianese. Un giro d'affari di oltre
200 mila euro che a maggio 2014 aveva portato all'arresto di Stefano Genarotti, ex Mister Universo over
40, e del medico generico Odoardo Battistelli. Per quest'ultimo, la vicenda giudiziaria si è conclusa giovedì
sera al quinto piano del Palazzo di Giustizia. Il dottore di Fabriano, 66 anni, è stato condannato dal giudice
Francesca De Palma a un anno e 4 mesi di reclusione e all'interdizione della professione per un mese,
pena sospesa.
L'inchiesta da cui è nato il processo era stata avviata a fine 2012 dai Nas e diretta dalla procura di Firenze.
Aveva portato complessivamente al sequestro in varie regioni di oltre 3 mila farmaci dopanti. La tranche
marchigiana era stata coordinata dalla magistratura dorica e aveva permesso di requisire a casa di
Genarotti sette confezioni di farmaci anabolizzanti del valore di 250 euro. Medicinali del tutto legali, ma solo
se ottenuti su prescrizione medica e finalizzati alla cura di patologie particolari. Secondo l'impianto
accusatorio, l'ex campione di body building e il medico avrebbero acquistato i medicinali dopanti per poi
rivenderli ai frequentatori della palestre del fabrianese e del maceratese. L'approvvigionamento sarebbe
avvenuto attraverso un doppio canale: via internet, da fornitori prevalentemente greci, ma anche tramite
alcune farmacie di Fabriano. Da quanto riscontrato dagli inquirenti, i medicinali sarebbero stati acquistati
regolarmente, in molti casi grazie a prescrizioni effettuate da Battistelli. Impegnative sulla carta regolari,
utilizzate però per farmaci destinati ad attività illegali. Genarotti ha scelto il rito abbreviato. Per il medico
generico, invece, si sono aperte le porte del dibattimento davanti al giudice monocratico. Il 66enne ha
sempre respinto ogni accusa.
Fe.Ser.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Anabolizzanti, medico condannato
07/05/2016
Pag. 43 Ed. Pesaro
diffusione:116159
tiratura:152668
Questa mattina al centro congressi del Tag hotel, si svolgerà il convegno "Il farmaco equivalente.
Opportunità e aree di miglioramento dopo 20 anni di impegno in Italia". Dedicato a medici, infermieri e
farmacisti, la giornata prevede un fitto programma di relazioni a partire dai dati clinici all'uso del farmaco
equivalente fino a relazioni farmaco-economiche. Il farmaco equivalente inizialmente definito "generico", è
stato introdotto nel mercato farmaceutico italiano nel 1995. La percentuale di impiego in Italia è di circa il 26
per cento del totale di farmaci di fascia A, l'Italia rimane uno degli ultimi Paesi europei per uso di farmaco
equivalente
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Convegno al Tag hotel sui farmaci equivalenti
07/05/2016
Pag. 8 Ed. Ferrara
Sport
diffusione:109915
tiratura:139502
Podismo Domani tutti con l'Anffas Torna la 'Camminata della solidarietà'
DOMANI in piazza Ariostea a Ferrara si svolgerà la manifestazione podistica 'Camminata della solidarietàtrofeo Anffas'. Questa edizione sarà 'particolare' in quanto si festeggiano i quarant'anni della
manifestazione a carattere non competitivo con lo scopo di portare nella bellissima piazza estense più
podisti possibile a correre e camminare insieme ai ragazzi dell'associazione. Ci saranno due percorsi: il più
corto da 2,4 km tutto cittadino mentre quello più lungo si snoderà anche lungo il sottomura da via Azzo
Novello fino alla farmacia comunale e attraverso via delle Vigne farà ritorno in piazza Ariostea. Non sono
previste premiazioni individuali ma a tutti i partecipanti sarà donata la tradizionale medaglia dell'evento,
mentre saranno premiati i gruppi più numerosi e al primo verrà assegnato il 40° trofeo Anffas. Il ritrovo per
la Camminata della solidarietà è fissato alle ore 8,30 mentre la partenza sarà alle 9,30.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Podismo Domani tutti con l'Anffas Torna la 'Camminata della solidarietà'
07/05/2016
Pag. 19 Ed. Reggio Emilia
diffusione:109915
tiratura:139502
- SAN POLO - L'ACETO più buono? E' quello del farmacista. Proprio così: con un aceto finissimo, Alfredo
Margini (foto a fianco), titolare della farmacia che si trova in centro del paese, vince il terzo Palio di
Montefalcone, concorso riservato ai produttori di aceto balsamico tradizionale. Margini si è aggiudicato il
premio per la categoria degli aceti sampolesi, con un aceto di una batteria di oltre cinquant'anni (punteggio
305.71). D'altronde a San Polo gli appassionati cultori di aceto balsamico fatto in casa sono tanti e questo
deriva da un'antica tradizione, quando erano le donne che si occupavano dell'aceto balsamico e le botti
facevano parte della dote della figlia che si sposava. Il farmacista ha iniziato ad appassionarsi all'aceto
balsamico grazie alla nonna nel 1965. Ogni anno, in ottobre, per un giorno intero, Margini cuoce il mosto (di
solito di spergola bianca) nella caldaia metallica a legna (in dialetto il «fogon») per rinnovare la produzione.
Durante l'anno assaggia, aggiunge, fa i travasi da una botticella all'altra, sorveglia che tutto proceda
regolarmente. Alla fine, nelle botticelle più piccole, si forma l'aceto balsamico tradizionale sopraffino molto
usato in cucina dalla moglie, Maria Livia De' Medici, ma anche donato a parenti e amici. «Uno dei segreti
per ottenere un buon aceto balsamico è quello di chiudere l'apertura delle prime tre botti con un sasso
dell'Enza: sono porosi e tolgono l'acidità volatile, nociva per l'aceto - svela Margini. - Anch'io donerò le
batterie alle mie figlie e spero di trasmettere a mio nipote la mia passione». Vincitore assoluto del concorso,
con il punteggio di 306.28, è risultato Emilio Maioli, pensionato di Correggio, che ha cominciato 32 anni fa
e oggi ha 70 barili. Gli esperti dell'Associazione assaggiatori (presidente Gigi Barani) e della Confraternita
hanno esaminato ben 83 aceti (15 in più rispetto al 2015). Ventisette gli aceti sampolesi, seguiti da
Montecchio, Cavriago, Quattro Castella, Reggio, Bibbiano, Canossa, Viano, Bagnolo, Casalgrande,
Correggio, Puianello, Rubiera, Scandiano e Vezzano.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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L'aceto più buono lo fa il farmacista : «Il segreto sono i sassi dell'Enza»
07/05/2016
Pag. 6 Ed. Ancona
diffusione:109915
tiratura:139502
«FUORI servizio» per un giorno, per chiedere più diritti e per non voler più essere invisibili. A centinaia i
lavoratori del terziario ieri mattina, da tutte le Marche, hanno raggiunto Ancona per sfilare in corteo lungo il
centro del capoluogo di regione e poi radunarsi nel 'salotto buono' della città, in piazza del Plebiscito,
davanti alla prefettura. Protestavano contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo da
più di tre anni. Prima della fine della manifestazione, una delegazione di lavoratori e sindacalisti di categoria
di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno incontrato il prefetto. In 500, soprattutto baristi, cuochi,
addetti alle pulizie e alle mense, farmacie e agenzie di viaggio (con netta predominanza femminile) sono
riuscite ad essere presenti. Settori che, complessivamente, nelle Marche contano una forza lavoro di circa
15mila unità. Purtroppo molte di loro sono state costrette a restare sul posto di lavoro, precettate e a rischio
taglio, altrimenti la partecipazione alla giornata di protesta sarebbe stata molto più ampia. Pochi i disagi per
la circolazione stradale, i vigili urbani hanno risolto le varie situazioni, mentre sotto il profilo della sicurezza
la manifestazione è stata esemplare, nonostante la presenza delle forze dell'ordine. «Fuori servizio,
contratto adesso» alcuni degli slogan e degli striscioni, mescolati alle bandiere dei sindacati di categoria,
rosse, verdi e azzurre. I lavoratori hanno denunciato la sfiancante tecnica del rinvio del contratto, che si
rinnova solo a scapito dei diritti: «In questo settore - ha spiegato la segretaria generale Marche FisascatCisl, Selena Soleggiati - i contratti di lavoro sono in genere di poche ore settimanali, con retribuzioni che
vanno da un minimo di 20 euro a un massimo di 800 al mese, compresi la domenica e le festività. I
dipendenti inoltre sono alla mercé dei cambi di appalto, basati sul massimo ribasso«. «Ci chiediamo come
mai - ha aggiunto Rita Giacconi, segretaria provinciale della Cgil-Filcams riferendosi ai lavoratori precettati
delle mense scolastiche di Ancona - questi dipendenti invisibili tutti i giorni per anni, diventino
improvvisamente indispensabili quando decidono di fermarsi?». Infine il parere di Fabrizio Bontà, segretario
regionale Uiltucs-Uil: «Rinviare ulteriormente il rinnovo del contratto di lavoro nazionale è un attacco al
sindacato, una vergogna. Lottiamo insieme, convinti che senza regole non possa esserci né giustizia né
dignità».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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«Fuori servizio», sfilano anche se precettati
07/05/2016
Pag. 20 Ed. Ancona
diffusione:109915
tiratura:139502
Doping, condannato medico
- FABRIANO - E' STATO condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per traffico di sostanze
dopanti il dottor Odoardo Battistelli, il medico fabrianese che nel maggio 2014 era stato arrestato insieme a
Stefano Generotti, commerciante maceratese di integratori alimentari, nell'ambito di un'inchiesta su scala
nazionale condotta dalla procura di Firenze. La sentenza è arrivata venerdì, al termine del processo
celebrato con rito ordinario. Il giudice Francesca De Palma ha concesso al dottor Battistelli le attenuanti
generiche. Tra le pene accessorie, anche l'interdizione dalla professione medica per un mese. LA PENA, in
ogni caso, è sospesa. Generotti era stato invece giudicato con rito abbreviato: condannato in primo grado a
3 anni, ha visto ridotta la pena in appello a 1 anno e 4 mesi. Era scattato il 23 maggio di due anni fa il blitz
che aveva fatto finire ai domiciliari il medico fabrianese e che aveva portato in cella Generotti, ex 'Mister
Universo' e già condannato per un caso analogo del 2012. Le perquisizioni erano state condotte in tutta
l'Italia centrale e avevano permesso di sequestrare oltre 3mila farmaci dopanti. I farmaci ad azione
anabolizzante e stupefacente, secondo quanto ricostruito dalla procura di Firenze, venivano importati dalla
Grecia e altri Paesi stranieri (anche via internet) e poi ceduti a frequentatori di palestre e altri clienti della
zona di Fabriano, Matelica e San Severino Marche. Le indagini avevano permesso di individuare anche un
personal trainer che, oltre ad esercitare abusivamente la professione medica prescrivendo farmaci ad
azione anabolizzante, in concorso con un commerciante importava dall'estero, in assenza delle
autorizzazioni previste, grossi quantitativi di medicinali anche ad azione anabolizzante e stupefacente che
sarebbero, successivamente, stati commercializzati sul territorio nazionale al di fuori dei canali consentiti.
Nel corso delle operazioni, che avevano visto impegnati oltre 100 uomini, erano state sequestrate circa
3mila compresse e oltre 200 fiale a effetto dopante, di cui 8 contenenti il principio attivo Nandrolone,
steroide anabolizzante inserito in tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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TRIBUNALE LA PENA E' DI UN ANNO E QUATTRO MESI PER IL PROFESSIONISTA
07/05/2016
Pag. 20 Ed. Macerata
diffusione:109915
tiratura:139502
Dietrofront Upc «Noi fuori? Mai detto questo»
COME non detto. Uniti per Cambiare congela lo scontento e rientra la minaccia di togliere l'appoggio al
sindaco Corvatta. Anzi, precisa il coordinatore cittadino di Upc, Carlo Centioni, che «non si è parlato di
ipotesi relative all'uscita dalla maggioranza, chi ha riferito ciò ha detto cosa non vera. Va rilevato, invece,
che quasi al termine dei lavori il sindaco ha apertamente affermato che senza la presenza attiva di
Costamagna, avrebbe considerato conclusa la sua esperienza politico-amministrativa». Ma lo strappo con
Corvatta è stato valutato eccome, in reazione alle forti tensioni scoppiate durante l'ultima riunione della
maggioranza in cui, sul terreno dei numeri del bilancio sociale delle Farmacie spa, illustrati da Centioni che
del Cda dell'azienda comunale è presidente, si è consumato lo scontro che da settimane avvelena i rapporti
interni al centrosinistra. Prima con il caso Pier Paolo Rossi, espulso da Uniti per Cambiare perché in
dissenso con la lista in cui è stato eletto, e di recente con le vicende legate alle Farmacie, e quindi a
Centioni, sotto attacco su due fronti: quello dei conti criticati da Nuova Città, e quello della proroga del Cda,
in scadenza il 9 maggio, con l'ipotesi indigesta agli alleati di Upc che resti Centioni alla guida della spa
finché la partecipata non sarà assorbita dalla Multiservizi. «Al momento - dichiara Ivo Costamagna polemiche non ne facciamo. Ma è evidente che parte del centrosinistra sta lavorando per mollare
Corvatta». Sembra invece cosa fatta con Livio De Vivo, che dovrebbe rientrare nella lista Upc. Lorena
Cellini
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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LITE IN MAGGIORANZA IVO COSTAMAGNA: MA C'È CHI REMA CONTRO
07/05/2016
Pag. 8 Ed. Lodi
diffusione:49173
tiratura:70345
Contratti scaduti da anni, lavoratori in piazza
- PAVIA - BRACCIA incrociate e lavoratori in piazza ieri mattina. Un centinaio di operatori dei servizi di
ristorazione, delle terme, delle società multiservizi e delle farmacie private ha protestato sotto il palazzo
della Prefettura perché i loro contratti nazionali sono scaduti anche da sei anni e mai rinnovati. Un milione e
mezzo in Italia le persone coinvolte, circa 1500 delle quali vivono in provincia di Pavia. Sono soprattutto
dipendenti delle società che hanno vinto appalti per gestire i servizi di pulizia e il personale delle mense.
lavoratori che magari sono impegnati solo un'ora al giorno per distribuire i pasti nelle scuole e alla fine del
mese guadagnano 200 euro. Ma non stanno meglio neppure coloro che effettuano le pulizie e hanno
contratti da due o tre ore al giorno per uno stipendio di 300 o 400 euro. «E ogni volta che cambia l'appalto ha detto Gildo Comerci della Cisl - per effetto dell'offerta al massimo ribasso, si vedono ridurre le ore di
lavoro così la busta paga si assottiglia». Per chiedere il rinnovo dei contratti e un adeguamento salariale, i
sindacati hanno incontrato il prefetto che ha promesso di far arrivare a Roma le necessità espresse dal
territorio pavese. Anche per quanto riguarda il comparto termale in cui si vivono preoccupazioni per il
cambio di assetto societario alle Terme di Salice. L'azienda che gestisce gli stabilimenti, di proprietà della
'Oltrepo Terme Resort srl' di Milano, risulta essere inattiva e ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita di
1,7 milioni di euro. Anche i bilanci degli ultimi 10 anni hanno chiuso quasi sempre con forti perdite, come
risulta dai dati Arifl e i 40 lavoratori assunti lamentano un ritardo continuo nelle retribuzioni, tuttavia non
sono state aperte procedure per la richiesta di ammortizzatori sociali. M.M.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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PAVIA SOTTO GLI UFFICI DELLA PREFETTURA UN CENTINAIO DI DIPENDENTI
07/05/2016
Pag. 8 Ed. Milano
diffusione:49173
tiratura:70345
«Dateci il medico di base» La petizione arriva all'Ats
di LAURA LANA - SESTO SAN GIOVANNI - IN POCHI giorni hanno raccolto oltre 400 firme. E mercoledì
mattina le hanno consegnate al sindaco Monica Chittò. I residenti dei quartieri Pelucca e Villaggio Falck si
sono mobilitati per chiedere che questo pezzo di periferia sestese non resti senza medico curante. Prima
un pensionamento, poi una nuova partenza e i due rioni sono rimasti senza l'offerta sanitaria di base. Un
disagio non indifferente: gli abitanti sono per lo più anziani e, quindi, dover attraversare la città per una
ricetta o una visita provocherebbe diverse criticità. La petizione è stata già inviata alla dottoressa Chiarella
Mantovani, direttore del distretto 6 dell'Ats della Città Metropolitana, e alla dottoressa Anna Maria Zerbini,
dirigente medico e coordinatrice delle attività sanitarie dello stesso distretto. Tuttavia, la raccolta di adesioni
continua alla farmacia Pelucca, inserita all'interno della casa di riposo della Fondazione La Pelucca di viale
Italia angolo via Campanella, che si è fatta punto di raccordo per gli abitanti. Oltre alle 400 firme, all'Ats è
stata inviata anche una lettera d'accompagnamento da parte del sindaco. «Scrivo esprimendo una forte
preoccupazione per i disagi che sta creando a molti cittadini la recente chiusura dello studio medico della
zona, che si è ora trasferito in viale Matteotti, lasciandola di fatto senza medico di base». CHITTÒ continua
chiedendo di «prendere in mano la situazione al più presto per poter ripristinare un servizio di fondamentale
importanza, la cui assistenza in questo momento, considerata anche l'elevata età media degli abitanti e la
zona difficilmente raggiungibile, sta creando gravi difficoltà per gli spostamenti dei pazienti». Un primo
incontro con i vertici di Ats potrebbe avvenire già settimana prossima. Intanto, della situazione è già stata
messa a conoscenza Maria Bombelli, presidente della Fondazione La Pelucca. Fino a oggi nei due quartieri
svolgeva il servizio un medico di base che già aveva un primo studio in un'altra zona. Questo secondo
avrebbe, tuttavia, una localizzazione disagevole con troppe barriere architettoniche. «Chiederemo alla
Fondazione di valutare se ci sono spazi per ospitare uno studio medico, attraverso una convenzione. In
questo modo, ci sarebbe un locale più attrattivo per il professionista e più comodo per gli utenti».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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PELUCCA ANCHE IL SINDACO SCENDE IN CAMPO
07/05/2016
Pag. 15 Ed. Arezzo
diffusione:85713
tiratura:111816
di SILVIA BARDI «PRIMA fumavo più di quindici sigarette al giorno, ora sono scesa a quattro e spero di
riuscire a smettere». «Prima bevevo qualche bicchiere di troppo, ora sto più attento per divertirmi di più».
«Io sapevo solo vagamente dei danni provocati da fumo e bere, ora sono informato e non mi faccio più
tentare». Sono alcune delle tante, tantissime testimonianze che ieri hanno reso protagonisti i ragazzi delle
scuole superiori chiamati a dare voce al Progetto Giona, una gemma delle giornate oncologiche aretine che
il Calcit con Asl, Federfarma, Rotary, Fondazione Cesalpino e Ufficio scolastico provinciale ha rimesso in
piedi per parlare di prevenzione. A cominciare dai ragazzi perchè non si brucino il futuro
inconsapevolmente con alcol, droga, fumo, stili di vita e alimentazione pericolosi per la salute. C'era però
da trovare la chiave giusta perchè i ragazzi ascoltassero. E così gli studenti sono stati chiamati a creare
video, spot, manifesti, questionari per una massiccia campagna informativa rivolta ai loro coetanei e a tutta
la cittadinanza. Costretti a informarsi, fare ricerche, parlare con esperti sono stati anche costretti a rivedere
se stessi e il proprio stile di vita. I messaggi lanciati dali studenti delle ultime classi del Liceo Artistico
(indirizzi audiovisivo e multimediale) e dell'Itis Galilei, presentati ieri alla Borsa Merci sono arrivati dritti al
punto. E si vedranno presto in giro per la città, alle manifestazioni del Calcit, come il grande «Mercatino dei
ragazzi» di domani, nelle farmacie, nelle scuole, nei locali Asl. Video che raccontano di ragazzi isolati
davanti a un computer «Non perdere gli amici liberati dai social», persi dentro una slot «L'azzardo è una
morte senza sucidio», alterati dall'alcol «Allontanati dal bicchiere non dal mondo», schiavi delle droghe
sintetiche «Tutto in gioco in un sorso». C'è la bimba che gioca in un parco e si buca con una siringa
«Pensa a chi vorrebbe vivere felice». C'è la testimonianza del ragazzo che compra droga, in un flash vede
se stesso morto, e decidere di vivere. C'è chi ha cominciato a fumare quando aveva 13 anni «ma voi non
cominciate, smettere subito è più facile» e chi ora sta cerca di correggere «i vizi del fine settimana». MA
NON SONO solo frasi. Dopo il lavoro al progetto Giona un quarto dei ragazzi ha smesso di fumare o hanno
dimezzato le sigarette giornaliere. «Puoi scegliere di volerti bene, ma è inutile che te lo dicano se non lo
capisci da solo, siate curiosi di capire non di provare» chiude una ragazza a nome di tutti. «Questa nuova
strada lascerà una traccia» ha commentato il presidente del Calcit Sassoli. «Voi sarete Arezzo fra
vent'anni, il lavoro fatto oggi condizionerà le vostre scelte di domani» ha sottolineato il primario di oncologia
Bracarda. E perchè la salute è anche nel piatto, buffet per tutti a base di verdure di stagione, trionfo della
dieta mediterranea, considerata la più salutare al mondo, anche questo base del progetto Asl «Pranzo sano
fuori casa». Intanto qualcuno in verità fuori dalla Borsa Merci fumava. Un passo alla volta, ce la possiamo
fare.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La salute? Uno spot da ragazzi contro fumo, alcol e droghe
07/05/2016
Pag. 3 Ed. Massa Carrara
diffusione:85713
tiratura:111816
NUOVA rapina ad una farmacia ieri a Massa. E' la terza in nove giorni. E questa volta il rapinatore ha
colpito a venti metri da piazza Aranci, davanti all'ingresso del Comune. Nel mirino è infatti finita la farmacia
«Vinciguerra». Alle 18, mentre la gente passeggiava tranquilla, un rapinatore armato di pistola, è entrato
nel locale. Berretto da baseball calcato in testa, foulard tirato fino al naso, ha detto poche parole, tutte con
marcato accento campano: «State fermi, non vi farete niente, è una rapina». In quel momento dentro
c'erano cinque persone: due clienti e tre addetti (tra cui una donna). Come già pochi giorni fa nella farmacia
davanti al Tribunale, il rapinatore è stato velocissimo. In 30 secondi, o poco più, è passato dall'altra parte
del bancone, ha aperto la cassa, ha preso i soldi ed è andato via a piedi. Tra i bambini che giocavano
tranquilli. Impossibile, per adesso, fare una stima precisa del bottino, ma pare sia una somma abbastanza
ingente. ALTO circa un metro e 70 centimetri, il rapinatore si è comportato come un professionista. Ha
puntato l'arma contro le cinque persone ma non è stato minaccioso. Ed è stato talmente veloce che uno dei
farmacisti, che in quel momento era in bagno, non si è accorto di nulla. Qualche particolare in più è emerso
sulla pistola. Ovviamente nessuno può dire se era vera ma un testimone spiega: «Non sono sicuro ma non
mi pareva una pistola automatica - ha detto l'uomo - sembrava una 38, una pistola a tamburo, ben
cromata» In effetti anche una donna che era in quel momento nel locale ha confermato come la pistola
«luccicava». L'altra donna, invece, non ricorda nulla. Dopo la rapina appariva scossa, molto scossa.
Quando il rapinatore è andato via, dopo qualche secondo uno dei presenti ha cercato di seguirlo ma senza
riuscirci. L'uomo era già sparito. «Forse è entrato in un negozio o in un portone, oppure è salito su qualche
moto, chissà». Il titolare della farmacia, ovvero il figlio della signora Vinciguerra, era al lavoro al momento
della rapina. «Tre rapine in farmacia in 9 giorni, è incredibile - spiega - non dico che qui in centro
pensavamo di essere al sicuro, abbiamo anche la videosorveglianza ma ormai c'è da avere paura.
Sembrava fosse a casa sua, è stato velocissimo e non so se le immagini video potranno servire. Il volto era
quasi tutto coperto». La polizia è giunta sul posto piuttosto velocemente ma per adesso le ricerche del
malfattore non hanno portato ad alcun risultato. Andrea Luparia
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Nuovo assalto in farmacia Bandito in fuga tra i passanti
07/05/2016
Pag. 17 Ed. Pisa
diffusione:85713
tiratura:111816
Sogefar, anno record Via a cinque assunzioni a tempo indeterminato
LE FARMACIE comunali di Cascina pronte ad assumere cinque persone. Nei prossimi mesi è in
programma l'ampliamento del punto vendita di Titignano e la conseguente assunzione personale a tempo
indeterminato. Grande risultato per Sogefarm, la società controllata dal comune di Cascina che gestisce le
farmacie di Cascina, Titignano, Latignano e San Sisto. IL BILANCIO 2015 è sorprendente: 110mila euro di
utile nonostante la crisi. «La produzione è aumentata del 8,8% - racconta Fabrizio Vecchi, il presidente di
Sogefarm -, il ricavo, scorporati da tasse e da interessi, ammonta a 180mila euro, l'utile netto è 110mila
euro, il rapporto tra utile e patrimonio è del 13,8%. Inoltre, sono state assegnate oltre 7mila fidelity card,
sono stati attivati molti servizi di consulenza con nutrizionisti e psicologi, sono state create creme e lozioni a
marchio Sogefarm e, infine, abbiamo attivato il servizio di apertura continuato dalle 8 la mattina alle 20 la
sera, dal lunedì al sabato per tutto l'anno». L'UTILE ricavato da Sogefarm è stato suddiviso in 66mila euro
accantonati in un fondo per investimenti futuri, 33mila euro distribuiti al Comune di Cascina, 11mila euro
destinati all'acquisto di giochi per bambini da istallare in piazza Galletti. «Molte le novità per il prossimo
anno - svela Vecchi -. Abbiamo in programma un ampliamento alla farmacia di Titignano e la conseguente
assunzione di 5 persone a tempo indeterminato». Irene Salvini
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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CASCINA LE FARMACIE COMUNALI
07/05/2016
Pag. 17 Ed. Pisa
diffusione:85713
tiratura:111816
Sogefar, anno record Via a cinque assunzioni a tempo indeterminato
gnano e San Sisto.
LE FARMACIE comunali di Cascina pronte ad assumere cinque persone. Nei prossimi mesi è in
programma l'ampliamento del punto vendita di Titignano e la conseguente assunzione personale a tempo
indeterminato. Grande risultato per Sogefarm, la società controllata dal comune di Cascina che gestisce le
farmacie di Cascina, Titignano, LatiIL BILANCIO 2015 è sorprendente: 110mila euro di utile nonostante la
crisi. «La produzione è aumentata del 8,8% - racconta Fabrizio Vecchi, il presidente di Sogefarm -, il ricavo,
scorporati da tasse e da interessi, ammonta a 180mila euro, l'utile netto è 110mila euro, il rapporto tra utile
e patrimonio è del 13,8%. Inoltre, sono state assegnate oltre 7mila fidelity card, sono stati attivati molti
servizi di consulenza con nutrizionisti e psicologi, sono state create creme e lozioni a marchio Sogefarm e,
infine, abbiamo attivato il servizio di apertura continuato dalle 8 la mattina alle 20 la sera, dal lunedì al
sabato per tutto l'anno». L'UTILE ricavato da Sogefarm è stato suddiviso in 66mila euro accantonati in un
fondo per investimenti futuri, 33mila euro distribuiti al Comune di Cascina, 11mila euro destinati all'acquisto
di giochi per bambini da istallare in piazza Galletti. «Molte le novità per il prossimo anno - svela Vecchi -.
Abbiamo in programma un ampliamento alla farmacia di Titignano e la conseguente assunzione di 5
persone a tempo indeterminato». Irene Salvini SODDISFATTI I vertici di Sogefar alla presentazione del
bilancio
Fabrizio Vecchi
Abbiamo in programma un ampliamento alla farmacia di Titignano e l'assunzione di 5 persone a tempo
indeterminato
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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CASCINA LE FARMACIE COMUNALI
07/05/2016
Pag. 11 Ed. Prato
diffusione:85713
tiratura:111816
Arriveranno altre nove farmacie : la mappa
PRATO SONO nove le farmacie che potranno aprire i battenti fra Prato e provincia. Così come risulta
dall'elenco divulgato dalla Regione Toscana, che ha dato il via al secondo invito («interpello») per la scelta
della sede, destinato ai candidati vincitori del concorso straordinario indetto a seguito dell'entrata in vigore
del cosiddetto decreto Monti per l'apertura di 129 farmacie sul territorio regionale. Le sedi a disposizione
sono 77 ed entro la fine di maggio si procederà all'assegnazione delle farmacie, secondo il criterio dello
scorrimento. Per quanto riguarda le assegnazioni disponibili per il secondo interpello, Prato città fa la parte
del leone con cinque sedi, segue Montemurlo con due possibili sedi (una nella zona del Mulino), una a
Vaiano nella frazione di Schignano ed una a Poggio a Caiano nell'area del territorio comunale posta a sudovest. L'apertura delle farmacie, iniziata nel gennaio scorso (la prima farmacia è stata aperta il 2 gennaio a
Monsummano Terme) continuerà per tutto il 2016, rendendo sempre più concreto l'obiettivo voluto dalla
riforma Monti. Con l'avvio di questo secondo interpello, un altro ampio numero di farmacisti realizza la
propria aspettativa di accesso alla titolarità di una farmacia. Inoltre anche i cittadini, soprattutto quelli
residenti in zone scarsamente abitate, avranno un servizio farmaceutico più capillare e più accessibile. «In
questi casi la farmacia è doppiamente importante - sottolinea l'assessore al diritto alla salute Stefania
Saccardi - Infatti, in particolare nelle zone disagiate, la farmacia e il farmacista, oltre che distributori di
farmaci, diventano anche un presidio fondamentale, svolgendo un ruolo sia sanitario che sociale, ed
essendo vicini ai bisogni della popolazione».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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NUOVE SEDI
07/05/2016
Pag. 11 Ed. Umbria Terni
diffusione:85713
tiratura:111816
- PERUGIA - L'AZIENDA Speciale delle Farmacie comunali di Perugia (Afas) inaugura una nuova stagione
all'insegna del coinvolgimento della cittadinanza in iniziative ed eventi formativi e informativi. Con un titolo
emblematico: «Incontriamoci in Farmacia - conoscere per prevenire». L'obiettivo è quello di far diventare le
farmacie Afas una sorta di «officine del bene-essere», un punto di riferimento dove i cittadini si possono
confrontare con specialisti e, perché no, anche tra di loro, per instaurare rapporti di fiducia e di interazione
utili sia ai singoli sia alla comunità tutta, che da questa esperienza non può che trarne beneficio. «QUESTA
nuova sfida vede le farmacie Afas protagoniste di una svolta che non esitiamo a definire epocale - afferma
il Presidente Virgilio Puletti - un cambio di direzione che prevede la revisione radicale dell'immagine
percepita delle nostre farmacie, che non devono più essere soltanto luoghi in cui si dispensano farmaci, ma
luoghi in cui si genera benessere, nel senso di 'bene-essere'». «NELL'OTTICA di questa importante
evoluzione proporremo collaborazioni con associazioni locali che già operano sul territorio con lo scopo di
informare la cittadinanza sulla prevenzione di patologie anche importanti - aggiunge il direttore generale
Raimondo Cerquiglini -. Creeremo una rete di soggetti con i quali elaboreremo progetti che si
concretizzeranno in campagne informative e in momenti di incontro e di confronto su temi importanti, quali
la salute e il benessere dei cittadini». SONO in calendario incontri informativi su varie e importanti
tematiche. Si inizia questo mercoledì 11 alle 16 alla Farmacia Afas di via della Pallotta con il primo incontro
di una lunga serie sull'informazione e la prevenzione rivolta ai ragazzi adolescenti e a tutti coloro che
ruotano intorno al loro mondo (insegnanti, allenatori). Organizzati in collaborazione con il Servizio
andrologico della Asl 1 dell'Umbria, gli incontri proseguiranno fino a settembre e coinvolgeranno almeno 7
sedi Afas. «È IMPORTANTE che anche i ragazzi, come le ragazze, imparino a controllare la propria sfera
genitale con attenzione e sin da questa età per proteggere la propria salute e la loro futura vita di uomini»
afferma il dottor Artegiani del Servizio Andrologico della Asl1 dell'Umbria - e il ruolo della famiglia in questa
sensibilizzazione è determinante, per questo promuoviamo questi incontri rivolti agli adolescenti e alle loro
famiglie».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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La svolta delle farmacie comunali Saranno «officine» del bene-essere
07/05/2016
Pag. 11 Ed. Umbria Terni
diffusione:85713
tiratura:111816
L'Azienda speciale delle farmacie comunali avvia una stagione di servizi sempre più a favore del pubblico:
si parte con un evento informativo mercoledì 11 alle 16 nella farmacia Afas di via della Pallotta
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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APPUNTAMENTO IN VIA DELLA PALLOTTA
07/05/2016
Pag. 11 Ed. Umbria Terni
diffusione:85713
tiratura:111816
A Madonna Alta si punta sulla medicina naturale
Oggi alle 11,30 Afas inaugurerà la sede rinnovata di via della Filzi a Madonna Alta, con tante novità e nuovi
spazi dedicati. In particolare la farmacia si è dotata di un angolo dedicato alla medicina naturale, con la
possibilità di informarsi e acquistare prodotti di fitoterapia, omeopatia, omeotossicologia, aromaterapia, fiori
di Bach, preparazioni spagiriche e fiori australiani.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Focus
07/05/2016
Pag. 9 Ed. Viareggio
diffusione:85713
tiratura:111816
FERMENTO sindacale a Viareggio e nel resto della Versilia. Stamani alle 10 alla sede della Cgil verrà
affrontata infatti la drammatica situazione del Polo nautico, «aggravata - dice la Fiom - dall'annuncio di altri
15 licenziamenti comunicati a fine aprile dall'amministratore unico del Polo nautico». Il sindacato, per
l'occasione, ha invitato i membri del consiglio comunale, provinciale e regionale a discutere su quello che
sta succedendo nelle aree demaniali e ai lavoratori del Polo nautico. Il timore della Fiom è che l'area venga
ceduta anziché andare a gara, «con il rischio di perdere un'area demaniale, cosa che comporterebbe
ricadute negative per quello che è un valore aggiunto dei prodotti made in Viareggio». IERI, invece, c'è
stata un'altra mobilitazione, stavolta della Filcams-Cgil. Il sindacato ha aderito allo sciopero indetto a livello
nazionale insieme a Fisascat-Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti nei settori turismo, mense, pulizie, multiservizi,
terme e farmacie, coinvolgendo complessivamente un milione e mezzo di lavoratori. «Abbiamo voluto
rispondere a una situazione di estrema gravità e del tutto inedita - spiega la segretaria provinciale FilcamsCgil Valentina Gullà - visto che i contratti collettivi nazionali di lavoro in certi casi attendo di essere rinnovati
anche da tre o sei anni. Le associazioni responsabili di questo stallo, da Federturismo a Confindustria fino a
Confesercenti e Federfarma, pretendono infatti di rivedere pesantemente sia la parte economica che la
parte normativa dei contratti, riducendo quindi salario e diritti. Parliamo di lavoratori con stipendi inadeguati,
pur prestando servizio 365 giorni l'anno tra contratti part-time, voucher e lavori in somministrazione. Troppo
spesso - conclude - i lavoratori vengono considerati un costo e non una risorsa: bisogna restituire dignità al
lavoro». UN ALTRO sciopero è in programma infine mercoledì e riguarda i lavoratori della Snai. A
proclamarlo sono le sigle Fim, Fiom, Filcams, Rsu e Rsa, con due «tranche»: lo sciopero di mercoledì sarà
di 8 ore, cioè l'intero turno di lavoro, più altre 4 ore fissate il 24 maggio con un presidio davanti
all'Associazione industriali, in concomitanza con l'incontro programmato tra i sindacati e la controparte.
«Inoltre - scrive la Fiom-Cgil - si proclama lo sciopero degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità. I
nostri obiettivi sono un credibile e definitivo piano industriale, 'no' ai trasferimenti e 'sì' al mantenimento
della piena occupazione del sito di Porcari».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Stamani vertice sul Polo nautico Scioperano turismo, mense, Snai
07/05/2016
Pag. 44 Ed. Padova
diffusione:57238
tiratura:74038
In farmacia cassa anti-rapina
Il timore di poter essere vittima di una rapina in orario di chiusura della farmacia c'era ogni sera. E
avvicinandosi alle 20 l'occhio era sempre puntato alla porta d'ingresso nel tentativo di scorgere, magari
mischiato fra i clienti dell'ultimo minuto, anche qualche possibile malintenzionato a caccia di contanti. Le
rapine alle farmacie non sono purtroppo una novità, a febbraio dell'anno scorso sono stati diversi i colpi
messi a segno in provincia da una banda di ladri. Una preoccupazione che però Angelo Lazzarin,
responsabile della farmacia di famiglia e fratello del sindaco Anna, ha eliminato da alcune settimane. Nella
farmacia Lazzarin di via Pedagni a Veggiano è stato installato un sistema di pagamento che ha
completamente eliminato i registratori di cassa rendendo impossibile le rapine. Perché nella farmacia di
Veggiano i contanti vengono inseriti direttamente dal cliente in una cassa continua, come accade ad
esempio per il pagamento ai caselli autostradali, ed è lo stesso sportello a dare il resto. Un sistema per il
pagamento in contanti collegato direttamente alla banca dove finiscono i soldi, mentre in farmacia non
rimane nulla. «Ogni sera stavamo con l'ansia e finché non avevamo chiuso non eravamo tranquilli», ha
spiegato Angelo Lazzarin. «Sapevamo di essere un possibile obiettivo per le rapine, e così si è voluto
eliminare il problema alla radice: via i registratori di cassa. Qui soldi non ne rimangono, e la farmacia è più
sicura». Due le postazioni incassate nel bancone e rivolte verso il cliente, e in questo modo nessun
dipendente della farmacia maneggia più i soldi. Una fessura per le banconote e una per le monete, una
novità a cui i clienti si sono abituati piuttosto velocemente e nessuna particolare difficoltà è stata incontrata
neppure fra i più anziani. L'anno scorso la farmacia Lazzarin è stata presa di mira da un banda di malviventi
che ha agito in piena notte sfondando la porta di sicurezza. Nonostante l'entrata in funzione del sistema
d'allarme i malviventi sono riusciti a raggiungere le casse che hanno forzato, riuscendo a scappare con
pochi spiccioli. Oggi in farmacia non troverebbero neppure quelli.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Barbara Turetta VEGGIANO
07/05/2016
Pag. 39 Ed. Pordenone
diffusione:57238
tiratura:74038
PORDENONE - Incontri con gli assessori regionali competenti e uno specifico, territoriale, con i consiglieri
regionali e i sindaci dei mandamenti per aprire una discussione sui nuovi tagli che spaventano i lavoratori
degli appalti. Questi gli impegni assunti da Claudio Pedrotti, in qualità di presidente della Provincia, con le
organizzazioni sindacali che ieri hanno organizzato un presidio davanti all'ospedale in occasione dello
sciopero nazionale dei lavoratori di turismo, mense, terme, multiservizi e farmacie, per chiedere il rinnovo
dei rispettivi contratti nazionali di lavoro, scaduti nel migliore dei casi da tre anni. In particolare, fra le
richieste che le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti hanno illustrato a
Pedrotti c'è quella di un protocollo da inserire nei bandi per gli appalti che consenta di premiare in termini di
punteggio le società che garantiscano la riassunzione dei lavoratori in caso di cambio dell'appalto, ossia la
cosiddetta clausola sociale non più prevista dalle normative. Al presidio hanno preso parte soprattutto molte
lavoratrici impiegate negli appalti ospedalieri, con contratti da 10-15 ore alla settimana: «Chiediamo solo
dignità - ha detto una di loro rivolgendosi al presidente della Provincia -. Il lavoro delle donne va tutelato.
Abbiamo famiglie e figli. Si dice che sia cominciata la ripresa: fate in modo che la ripresa riguardi anche
noi». Buona l'adesione allo sciopero, che si è protratto per tutta la giornata, mentre il presidio si è svolto in
mattinata davanti all'ospedale.
© riproduzione riservata
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Sciopero, protesta davanti all'ospedale
07/05/2016
Pag. 41 Ed. Treviso
diffusione:57238
tiratura:74038
Sindacati dei farmacisti : un'alleanza più forte per sconfiggere la crisi
TREVISO - La collaborazione tra Farmacieunite e Assofarm da oggi cresce, si rinnova e aggiunge un
ulteriore plus ad un rapporto iniziato due anni fa. È stato infatti siglato ieri a Treviso un Protocollo d'Intesa
che punta a superare la semplice alleanza "intersindacale", confermando sia la collaborazione a livello
politico tra le due associazioni, che il consolidamento di molteplici servizi che andranno ad implementare
un'alleanza in difesa delle farmacie. Il Protocollo incrementerà la capacità di interlocuzione in sede
istituzionale e l'apertura di tavoli di negoziazione nazionali e regionali, oltre al potenziamento di molteplici
servizi riservati agli associati, come ad esempio corsi Fad. «La partnership con Assofarm si è rivelata
vincente e strategica sotto diversi punti di vista -ha dichiarato Franco Gariboldi Muschietti, presidente di
Farmacieunite- Le due associazioni, pur rappresentando soggetti pubblici e privati, perseguono finalità
rivolte all'interesse dell'intera categoria, che in questo senso non conosce alcuna divisione, quanto,
piuttosto, uno scambio e una integrazione reciproca». «Il patto siglato, che sarà tacitamente rinnovato ogni
anno -ha cooncluso Muschietti- aiuterà a contrastare le problematiche che la nostra professione si trova ad
affrontare, sia in questo momento che in vista di un prossimo futuro che dovrà necessariamente essere
affrontato attraverso misure di prevenzione e contrasto».
Foto: L'INTESA Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacie unite, ha siglato un Protocollo d'intesa
con Assofarm
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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NUOVO ACCORDO
07/05/2016
Pag. 55 Ed. Treviso
diffusione:57238
tiratura:74038
Selezione dei farmacisti da rifare. Si terranno da lunedì 9 maggio le nuove prove orali d'esame dei
candidati. La sentenza del Tar ha annullato di fatto la graduatoria della selezione indetta lo scorso 31
agosto dalla società partecipata dal comune di Valdobbiadene, la Farmacia comunale Dalla Costa srl. Nello
specifico oggetto del ricorso era la selezione riservata per ricoprire il ruolo di collaboratore farmacista
presso le farmacie comunali di Valdobbiadene o Bigolino. Uno dei concorrenti si era rivolto ai giudici del
Tribunale amministrativo regionale ravvedendo un'irregolarità: le domande non erano state sorteggiate.
Posizione che i giudici hanno accolto, annullando la graduatoria pubblicata il 17 novembre 2015 e dalla
quale era stato attinto il primo farmacista, ora impiegato nella farmacia comunale di Bigolino, il cui impiego
si mette così in discussione. «Ci adeguiamo alla sentenza del Tar - spiega l'amministratore unico della
società, l'avvocato Luisa Bortolomiol - e rifaremo le valutazioni dei candidati per il ruolo di collaboratore di
farmacia. Il ricorso contro la selezione del direttore della farmacia è stato invece respinto». «I giudici aggiunge il sindaco Luciano Fregonese - hanno evidenziato che le domande dovevano essere estratte a
sorte. Si tratta di una questione di forma». I candidati che avevano sostenuto la prova orale il 29 e 30
ottobre 2015 saranno tutti riesaminati dalla commissione a partire dal 9 maggio. Questa ri-selezione non
andrà a inficiare sull'attività della nuova farmacia di Bigolino che, come testimonia il sindaco, in questi primi
mesi di avvio «sta avendo un buon riscontro da parte dei cittadino essendo un servizio atteso da tempo».
L'attuale collaboratore di farmacia, sino alla eventule sostituzione, rimarrà al suo posto a Bigolino.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Nuova farmacia di Bigolino il Tar: «Concorso da rifare»
07/05/2016
Pag. 41 Ed. Genova
UN DERBY DA DURI
diffusione:48346
tiratura:64670
Cep, il riscatto della Pianacci in onda su Rai3
NEL 1995 Carlo Besana decide di prendere in gestione la farmacia nel quartiere Cep, ai Pianacci di Pra',
centro di edilizia popolare. Oggi, l'impronta di Carlo è unica per il quartiere e tutta la citt à . Con il Circolo
Arci ha iniziato un lungo lavoro di riqualificazione della zona e fondamentale è stata la vicinanza con Don
Gallo. Un percorso che Carlo Besana racconter à a " Persone " , il settimanale del Tg3 dedicato alle storie
di vita quotidiana, in onda domenica 8 maggio alle 12.15. «All'inizio la cosa pi ù importante - ricorda- era
fare uscire la gente da casa, i bambini, le famiglie. Al centro di qualunque percorso di rinascita ci sono
sempre i cittadini, sono loro i veri protagonisti » .
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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DOMENICA
07/05/2016
Pag. 28 Ed. Caserta
diffusione:41752
tiratura:56521
Attilio Nettuno L'iniziativa Domani si ripete l'esperimento del 25 aprile e primo maggio «Sfruttare l'effetto
monumento» Aperture domenicali per provare a incrementare le vendite. Dopo il 24 aprile e il primo maggio
commercianti ed esercenti del capoluogo ci riprovano anche domenica prossima con le saracinesche dei
negozi cittadini che saranno sollevate e pronte ad accogliere eventuali clienti. L'apertura nei giorni festivi
resta, così, uno dei nodi principali per il rilancio del commercio a Caserta, con le associazioni di categoria
che si stanno impegnando per attuare una vera e propria regolamentazione in modo da sfruttare a pieno
l'«effetto Reggia» ed evitare le aperture a macchia di leopardo affidate all'iniziativa dei singoli negozianti.
«Domenica (domani, ndr) è la festa della mamma e saremo tutti aperti - riferiscono i vertici della
Confesercenti - ma anche per le prossime domeniche del mese stiamo invitando tutti i colleghi a tenere le
serrande alzate. La Reggia sta facendo numeri importanti in termini di presenze (il primo maggio si è
sfondata la soglia degli 11mila ingressi ndr) e questo sta avendo ricadute positive anche sul commercio, in
particolare bar, ristoranti e alberghi. Mentre il 24 aprile c'erano molte persone in città, anche con moltissimi
turisti, domenica scorsa l'afflusso è stato decisamente più blando soprattutto di mattina con una leggera
crescita nel pomeriggio. Molto è dipeso dal maltempo. È normale che con la pioggia le persone non sono
spinte a passeggiare per la città. Noi saremo aperti e speriamo nel bel tempo». E di effetto Reggia e della
necessità di farsi trovare pronti e aperti ha parlato anche Mario D'Anna. «Caserta sta vivendo un momento
positivo - dice il commerciante di via Mazzini - anche grazie all'azione che sta portando avanti il direttore di
Palazzo Reale Felicori. Nelle ultime domeniche si sono viste tante persone e soprattutto tanti turisti. Gli
acquisti non sono stati esaltanti, anche per il cattivo tempo, ma bisogna restare aperti per dare l'immagine
di una città accogliente. Solo così Caserta può finalmente crescere e sfruttare a pieno tutto il potenziale,
anche commerciale, che ha. Comunque sia in via Mazzini, come concordato con il "condominio di strada",
staremo aperti tutte le domeniche del mese». Ma, al di là della mera questione della meteoropatia
commerciale, è emersa la necessità di pubblicizzare le aperture per evitare la fuga, soprattutto dei
residenti, verso i centri commerciali della grande distribuzione. «Una regolamentazione sarebbe utile - dice
il presidente della Confcommercio Caserta Stefano Iannotta - anche per evitare le aperture a macchia di
leopardo, in quanto affidate all'iniziativa dei singoli. Chi arriva in città, invece, secondo noi deve essere
messo a conoscenza di cosa trova. Per questo come associazione stiamo lavorando all'elaborazione di una
web app, il cui prototipo sarà pronto già nelle prossime settimane. Si tratterà di un'applicazione con cui non
solo verrà data visibilità alle attività commerciali attraverso una piattaforma on line ma anche offrire un
servizio di pubblica utilità, come l'indicazione delle farmacie notturne o festive».
Foto: Shopping Negozi aperti anche nella giornata di domani
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Negozi aperti di domenica città più a misura di turisti
PROFESSIONI
2 articoli
07/05/2016
Pag. 15
diffusione:172712
tiratura:244598
Doping sommerso in palestra I culturisti controllati tre volte meno dei
golfisti
A Foggia muore un bodybuilder. Arrestato ex campione mondiale Gestiva la palestra, ma in parallelo
smerciava sostanze illegali
RAPHAËL ZANOTTI
Il caso di Alex Schwazer, l'atleta che dopo essere stato squalificato per quattro anni vuole tornare in pista e
partecipare alle Olimpiadi di Rio, scuote il mondo dello sport azzurro. La Wada, l'agenzia mondiale
antidoping, pubblica la lista dei 114 medici e preparatori atletici da cui è meglio stare alla larga e 61 di loro
sono italiani. A Foggia polizia e guardia di finanza arrestano Claudio Imperio, ex campione mondiale di
bodybuilding over 40, con l'accusa di smercio di sostanze dopanti. Il 17 aprile era morto Gianni Racano,
bodybuilder foggiano di 32 anni, proprio per aver assunto sostanze dopanti in vista di un'importante gara a
Foggia, un altro era stato ricoverato in gravi condizioni e ora si cerca di capire se c'è un traffico di farmaci
che rischia di decimare i culturisti. Cosa succede allo sport nostrano? È un'Italia anabolizzata e pompata
quella che ogni tanto si affaccia dalle pagine della cronaca nera. Dal professionista al dilettante, procurarsi
aiuti chimici pare sia diventato facilissimo grazie a internet o medici accondiscendenti. E i casi si
moltiplicano. Sequestri raddoppiati Se nella casa e nel garage di Imperio sono state trovate 300 confezioni
di farmaci dopanti con tanto di registro che riporta i nomi di altri 15 bodybuilder della provincia pugliese,
poche ore dopo l'ufficio Dogane e i carabinieri del Nas di Milano sequestravano 130 fiale di steroidi, 2200
pastiglie dopanti e 50 fiale di altre sostanze anabolizzanti. Sono numeri piccoli, se p resi sin golarment e.
Ma le quantità sono diventate importanti. Basti pensare che nel giro di un solo anno i carabinieri del Nas
hanno quasi raddoppiato il valore di fiale e confezioni sequestrate: da 1,847 milioni nel 2014 a 3,315 nel
2015. Il caso del bodybuilder foggiano è solo l'ultimo di una serie. Proprio in Puglia nel 2011 era morto un
altro culturista durante una gara allo Sheraton di Bari. E un terzo era deceduto nel 2013. Si sperava che
con l'operazione «Belzebù» si fosse posto un freno. Non era così. Doping olimpico Mentre il presidente del
Coni Giovanni Malagò difende lo sport italiano davanti alla settima commissione al Senato che gli chiede
conto del fatto che siamo il secondo Paese per atleti olimpici trovati positivi all'antidoping («Questo dato si
può leggere in due modi - dirà o siamo un Paese che fa largo uso di sostanze dopanti, oppure siamo un
Paese che controlla, dove c'è un setaccio, una maglia, non si passa»), il ministero della Salute certificava
nella relazione della Commissione di vigilanza antidoping che ormai i farmaci per migliorare le prestazioni
sportive sono stati sdoganati a livello dilettantisti co e semp re più spesso ne fanno uso persone più in là
con gli anni. La vigilanza del ministero Controllando i dati della Commission e, il qu ad ro che ne emerge
non è confortante. Durante il 2014 sono stati pizzicati 58 atleti positivi (il 5,1% tra gli uomini e l'1,8% tra le
donne) dopo analisi a campione effettu ate in 297 mani festazioni sportive a tutti i livelli. Alcune scelte della
Commissione, però, lasciano perplessi. Perché controllare 23 golfisti e appena 7 body builder, considerata
la diffusione di sostanze dopanti nei due sport (confermata anche dalla positività nei controlli, 8,7% nel golf
e 28,6% nel body building)? E perché concentrarsi così tanto sulle manifestazioni sportive nel Nord Italia
(43,8% dei controlli) quando 7 atleti su 10 di quelli trovati positivi partecipavano a gare nel Centro e nel
Sud? È vero, come la relazione ripete più volte, che i controlli sono a campione e che questo non è
rappresentativo della disciplina sportiva. Ma tra il 2003 e il 2014, alcuni sport si sono «distinti» nelle
percentuali di positività ai test: bodybuilding, appunto (15%); pesistica (7,8%), jiujitsu (18,8%) e,
curiosamente, le bocce (18,2%). Forse un occhio di riguardo sarebbe auspicabile. c
58 positivi Nel corso del 2014 la Commissione di vigilanza sul doping del ministero della Salute ha
controllato 1427 atleti durante gare sportive a ogni livello. Cinquantotto di loro sono risultati positivi
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/05/2016
82
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
il caso
07/05/2016
Pag. 15
diffusione:172712
tiratura:244598
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/05/2016
83
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
3,3 milioni Il valore delle sostanze dopanti sequestrate dai Nas nel 2015. È praticamente il doppio di quello
2014
53% medici Secondo l'agenzia mondiale antidoping dei 114 medici coinvolti in attività illegittime, 61 sono
italiani
3 decessi In Puglia dal 2011 si sono già verificati tre decessi nel mondo del body building
Foto: Claudio Imperio, ex campione mondiale di body building over 40, arrestato ieri per smercio di
sostanze dopanti
07/05/2016
Pag. 11
diffusione:48346
tiratura:64670
Doping in palestra I culturisti controllati meno dei golfisti
A Foggia muore un bodybuilder. Arrestato ex campione mondiale: gestiva la palestra
RAPHAËL ZANOTTI
IL CASO di Alex Schwazer, l'atleta che dopo essere stato squalificato per quattro anni vuole tornare in pista
e partecipare alle Olimpiadi di Rio, scuote il mondo dello sport azzurro. La Wada, l'agenzia mondiale
antidoping, pubblica la lista dei 114 medici e preparatori atletici da cui è meglio stare alla larga e 61 di loro
sono italiani. A Foggia polizia e guardia di finanza arrestano Claudio Imperio, ex campione mondiale di
bodybuilding over 40, con l'accusa di smercio di sostanze dopanti. Il 17 aprile era morto Gianni Racano,
bodybuilder foggiano di 32 anni, proprio per aver assunto sostanze dopanti in vista di un'importante gara a
Foggia, un altro era stato ricoverato in gravi condizioni e ora si cerca di capire se c'è un traffico di farmaci
che rischia di decimare i culturisti. Cosa succede allo sport nostrano? È un'Italia anabolizzata e pompata
quella che ogni tanto si affaccia dalle pagine della cronaca nera. Dal professionista al dilettante, procurarsi
aiuti chimici pare sia diventato facilissimo grazie a internet o medici accondiscendenti. E i casi si
moltiplicano. Sequestri raddoppiati Se nella casa e nel garage di Imperio sono state trovate 300 confezioni
di farmaci dopanti con tanto di registro che riporta i nomi di altri 15 bodybuilder della provincia pugliese,
poche ore dopo l'ufficio Dogane e i carabinieri del Nas di Milano sequestravano 130 fiale di steroidi, 2200
pastiglie dopanti e 50 fiale di altre sostanze anabolizzanti. Sono numeri piccoli, se presi singolarmente. Ma
le quantità sono diventate importanti. Basti pensare che nel giro di un solo anno i carabinieri del Nas hanno
quasi raddoppiato il valore di fiale e confezioni sequestrate: da 1,847 milioni nel 2014 a 3,315 nel 2015. Il
caso del bodybuilder foggiano è solo l'ultimo di una serie. Proprio in Puglia nel 2011 era morto un altro
culturista durante una gara allo Sheraton di Bari. E un terzo era deceduto nel 2013. Si sperava che con
l'operazione «Belzebù» si fosse posto un freno. Non era cos ì . Doping olimpico Mentre il presidente del
Coni Giovanni Malagò difende lo sport italiano davanti alla settima commissione al Senato che gli chiede
conto del fatto che siamo il secondo Paese per atleti olimpici trovati positivi all'antidoping («Questo dato si
può leggere in due modi - dirà - o siamo un Paese che fa largo uso di sostanze dopanti, oppure siamo un
Paese che controlla, dove c'è un setaccio, una maglia, non si passa»), il ministero della Salute certificava
nella relazione della Commissione di vigilanza antidoping che ormai i farmaci per migliorare le prestazioni
sportive sono stati sdoganati a livello dilettantistico e sempre più spesso ne fanno uso persone più in là con
gli anni. La vigilanza del ministero Controllando i dati della Commissione, il quadro che ne emerge non è
confortante. Durante il 2014 sono stati pizzicati 58 atleti positivi (il 5,1% tra gli uomini e l'1,8% tra le donne)
dopo analisi a campione effettuate in 297 manifestazioni sportive a tutti i livelli. Alcune scelte della
Commissione, però, lasciano perplessi. Perché controllare 23 golfisti e appena 7 body builder, considerata
la diffusione di sostanze dopanti nei due sport (confermata anche dalla positività nei controlli, 8,7% nel golf
e 28,6% nel body building)? E perché concentrarsi cos ì tanto sulle manifestazioni sportive nel Nord Italia
(43,8% dei controlli) quando 7 atleti su 10 di quelli trovati positivi partecipavano a gare nel Centro e nel
Sud? È vero, come la relazione ripete più volte, che i controlli sono a campione e che questo non è
rappresentativo della disciplina sportiva. Ma tra il 2003 e il 2014, alcuni sport si sono «distinti» nelle
percentuali di positività ai test: bodybuilding, appunto (15%); pesistica (7,8%), jiujitsu (18,8%) e,
curiosamente, le bocce (18,2%). Forse un occhio di riguardo sarebbe auspicabile.
Foto: Claudio Imperio, ex campione di bodybuilding
Foto: KARMAPRESS
Foto: cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/05/2016
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IL TITOLARE SMERCIAVA SOSTANZE ILLEGALI IL CASO
PERSONAGGI
3 articoli
07/05/2016
Pag. 13
diffusione:48346
tiratura:64670
Taglio delle tasse, Padoan cauto
«Possibile solo con i conti in equilibrio. Le critiche tedesche? Non le capisco»
R. E.
ROMA . Pier Carlo Padoan fa fino in fondo - il ministro delle Finanze, come lui stesso tiene a sottolineare.
Non frena del tutto sul taglio delle tasse e sulla flessibilità pensionistica, apre anzi ad entrambe le
possibilità, ma lo fa all'insegna della cautela e della lungimiranza. Il suo ruolo è diverso da quello di Matteo
Renzi e diversi sono necessariamente anche i toni, improntati nel suo caso alla prudenza su ogni decisione
di politica economica, a partire dunque proprio dalle questioni fisco e pensioni. Prima di parlare di calo delle
aliquote Irpef, che si tratti di un taglio netto o di una sforbiciata, bisogna tenere conto del contesto e delle
compatibilità, ovvero, spiega il ministro, della situazione della finanza pubblica. L'Italia è in regola, non ha
«nulla da rimproverarsi», ma far quadrare i conti in accordo con l'Unione europea è un'opera da equilibristi
e come tali bisogna dunque muoversi, aspettando il momento giusto per ogni mossa. Per la riduzione delle
tasse «bisogna trovare spazi e lo faremo trovando le compatibilità di bilancio necessarie», ha puntualizzato
Padoan a Radio Anch'io . «La riduzione delle tasse è e rimane uno dei pilastri della politica del governo, ma
la tempistica è quella nota, non bisogna affrettare i tempi, non bisogna prendere misure fuori contesto». «Il
compito del ministro delle Finanze», ha tenuto a precisare è proprio questo, ovvero «ricordare che c'è un
quadro generale di compatibilità dei conti che va difeso perché è un bene per l'Italia». Pensare di poter
apportare dei cambiamenti prima della legge di stabilità equivale dunque a fare i conti senza l'oste. Ed
anche parlare di taglio delle tasse - ulteriore rispetto a quello dell'Ires già programmato per il prossimo anno
prima del giudizio europeo sulle richieste di flessibilità presentate dall'Italia potrebbe essere
strategicamente azzardato. Padoan rivendica però il lavoro fatto finora e gli sforzi portati avanti sui conti
pubblici e sulle riforme, rimandando al mittente, ancora una volta, i rilievi della Germania e in particolare di
Jens Weidmann. «L'Italia non ha niente da rimproverarsi. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici
sostenibili. Francamente - ha parlato chiaro il ministro non capisco queste critiche». Padoan apre quindi
anche alla flessibilità pensionistica, sui cui il Tesoro è al lavoro insieme al sottosegretario alla presidenza
del Consiglio, Tommaso Nannicini, e ammette che pure essendo quello italiano uno dei sistemi «più
sostenibili in Europa», esistono margini di miglioramento. Decisamente più tranchant nei giudizi è invece il
suo vice Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica. «Le proposte che escono senza un nome e un
cognome non meritano atten- zione per definizione. In ogni caso, una impalpabile sforbiciatina di un punto
percentuale delle aliquote Irpef del 27 e 38 per cento - attacca - è una proposta buona solo per buttare via 3
miliardi assai meglio utilizzabili». Dall'opposizione arriva invece l'interpretazione di Andrea Mandelli di Forza
Italia: «Come già successo, Renzi promette e i suoi ministri smentiscono. Oggi è la volta del ministro
Padoan, costretto a correre ai ripari dopo gli ultimi spericolati annunci elettoralistici del premier». Spinge
invece per una rapida riduzione dell'Irpef la Confcommercio. «Al di là delle modalità operative, finalmente
arriverebbe un segnale chiaro nella direzione di una riduzione permanente e non selettiva delle imposte,
ancorchè graduale e compatibile con i vincoli del bilancio pubblico. Una misura che va nella giusta
direzione e accoglie le indicazioni più volte formulate da noi».
DETRAIBILI LE SPESE PER LA MENSA LE spese per la mensa scolastica rientrano tra le spese di
istruzione scolastica e pertanto sono agevolabili anche se il servizio è fornito da soggetti diversi dalla
scuola. Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate in una circolare di chiarimento ad alcuni dubbi sollevati dai Caf.
Detraibili anche le spese sostenute per crioconservazione (all'estero) degli ovociti e degli embrioni solo se
eseguite per finalità consentite in Italia.
Foto: Pier Carlo Padoan
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 07/05/2016
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I PALETTI DEL MINISTRO DELLE FINANZE
07/05/2016
Pag. 2
diffusione:29468
tiratura:37862
Padoan frena sul taglio Irpef, ma apre alla riforma delle pensioni
«Ridurre le tasse resta un pilastro, ma non bisogna affrettare i tempi»
ROMA. Pier Carlo Padoan non frena del tutto sul taglio delle tasse e sulla flessibilità pensionistica, apre
anzi ad entrambe le possibilità, ma lo fa all'insegna della cautela. Prima di parlare di calo delle aliquote
Irpef, che si tratti di un taglio netto o di una sforbiciata, bisogna tenere della situazione della finanza
pubblica. L'Italia è in regola, non ha «nulla da rimproverarsi», ma far quadrare i conti in accordo con
l'Unione europea è un'opera da equilibristi e come tali bisogna dunque muoversi, aspettando il momento
giusto per ogni mossa. Per la riduzione delle tasse «bisogna trovare spazi e lo faremo trovando le
compatibilità di bilancio necessarie», ha puntualizzato Padoan alla trasmissione radiofonica Radio Anch'io.
«La riduzione delle tasse è e rimane uno dei pilastri della politica del governo, ma la tempistica è quella
nota, non bisogna affrettare i tempi, non bisogna prendere misure fuori contesto». «Il compito del ministro
delle Finanze», ha tenuto a precisare è «ricordare che c'è un quadro generale di compatibilità dei conti che
va difeso perché è un bene per l'Italia». Pensare di poter apportare dei cambiamenti prima della Legge di
stabilità equivale dunque a fare i conti senza l'oste. Ed anche parlare di taglio delle tasse - ulteriore rispetto
a quello dell'Ires già programmato per il prossimo anno - prima del giudizio europeo sulle richieste di
flessibilità presentate dall'Italia potrebbe essere strategicamente azzardato. Padoan rivendica il lavoro fatto
finora e gli sforzi portati avanti sui conti pubblici e sulle riforme, rimandando al mittente, ancora una volta, i
rilievi della Germania e in particolare di Jens Weidmann. «L'Italia non ha niente da rimproverarsi. Stiamo
crescendo e abbiamo conti pubblici sostenibili. Francamente - ha parlato chiaro il ministro - non capisco
queste critiche». Il ministro apre anche alla flessibilità pensionistica, sui cui il Tesoro è al lavoro e ammette
che pure essendo quello italiano uno dei sistemi «più sostenibili in Europa», esistono margini di
miglioramento. Dall'opposizione arriva la critica di Andrea Mandelli di Forza Italia: «Renzi promette e i suoi
ministri smentiscono. È la volta del ministro Padoan, costretto a correre ai ripari dopo gli ultimi spericolati
annunci elettoralistici del premier». // La critica di FI: «Come al solito Renzi promette e i suoi ministri lo
smentiscono e devono correre ai ripari» Ministro. Pier Carlo Padoan
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Il ministro
07/05/2016
Pag. 7
diffusione:22016
tiratura:27484
«Possibili soltanto con i conti in equilibrio. Ma per le pensioni c'è margine»
ROMA Pier Carlo Padoan fa fino in fondo - il ministro delle Finanze, come lui stesso tiene a sottolineare.
Non frena del tutto sul taglio delle tasse e sulla flessibilità pensionistica, apre anzi ad entrambe le
possibilità, ma lo fa all'insegna della cautela e della lungimiranza. Il suo ruolo è diverso da quello di Matteo
Renzi e diversi sono necessariamente anche i toni, improntati nel suo caso alla prudenza su ogni decisione
di politica economica, a partire dunque proprio dalle questioni fisco e pensioni. Prima di parlare di calo delle
aliquote Irpef, che si tratti di un taglio netto o di una sforbiciata, bisogna tenere conto del contesto e delle
compatibilità, ovvero, spiega il ministro, della situazione della finanza pubblica. L'Italia è in regola, non ha
«nulla da rimproverarsi», ma far quadrare i conti in accordo con l'Unione europea è un'opera da equilibristi
e come tali bisogna dunque muoversi, aspettando il momento giusto per ogni mossa. Per la riduzione delle
tasse «bisogna trovare spazi e lo faremo trovando le compatibilità di bilancio necessarie», ha puntualizzato
Padoan a "Radio Anch'io ". «La riduzione delle tasse è e rimane uno dei pilastri della politica del governo,
ma la tempistica è quella nota, non bisogna affrettare i tempi, non bisogna prendere misure fuori contesto».
«Il compito del ministro delle Finanze», ha tenuto a precisare è proprio questo, ovvero «ricordare che c'è un
quadro generale di compatibilità dei conti che va difeso perché è un bene per l'Italia». Pensare di poter
apportare dei cambiamenti prima della legge di stabilità equivale dunque a fare i conti senza l'oste. Ed
anche parlare di taglio delle tasse ulteriore rispetto a quello dell'Ires già programmato per il prossimo anno prima del giudizio europeo sulle richieste di flessibilità presentate dall'Italia potrebbe essere
strategicamente azzardato. Padoan rivendica però il lavoro fatto finora e gli sforzi portati avanti sui conti
pubblici e sulle riforme, rimandando al mittente, ancora una volta, i rilievi della Germania e in particolare di
Jens Weidmann. «L'Italia non ha niente da rimproverarsi. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici
sostenibili. Francamente - ha parlato chiaro il ministro - non capisco queste critiche». Padoan apre quindi
anche alla flessibilità pensionistica, sui cui il Tesoro è al lavoro insieme al sottosegretario alla presidenza
del Consiglio, Tommaso Nannicini, e ammette che pure essendo quello italiano uno dei sistemi «più
sostenibili in Europa», esistono margini di miglioramento. Decisamente più tranchant nei giudizi è invece il
suo vice Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica. «Le proposte che escono senza un nome e un
cognome non meritano attenzione per definizione. In ogni caso, una impalpabile sforbiciatina di un punto
percentuale delle aliquote Irpef del 27 e 38 per cento - attacca - è una proposta buona solo per buttare via
3 miliardi assai meglio utilizzabili». Dall'opposizione arriva invece l'interpretazione di Andrea Mandelli di
Forza Italia: «Come già successo, Renzi promette e i suoi ministri smentiscono. Oggi è la volta del ministro
Padoan, costretto a correre ai ripari dopo gli ultimi spericolati annunci elettoralistici del premier». Spinge
invece per una rapida riduzione dell'Irpef la Confcommercio. «Al di là delle modalità operative, finalmente
arriverebbe un segnale chiaro nella direzione di una riduzione permanente e non selettiva delle imposte,
ancorché graduale e compatibile con i vincoli del bilancio pubblico. Una misura che va nella giusta
direzione e accoglie le indicazioni più volte formulate da noi». Mila Onder
Foto: Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 07/05/2016
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Padoan, frenata sui tagli alle tasse