L`attore ha appena iniziato le riprese di Io, loro e Lara in cui
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L`attore ha appena iniziato le riprese di Io, loro e Lara in cui
[L’INTERVISTA] DI EUGENIO ARCIDIACONO S embra di assistere a una replica della mitica scena di Un americano a Roma, quando Alberto Sordi tenta di mangiare un intruglio di marmellata, mostarda e yogurt come, secondo lui, fanno i veri yankees di Kansas City. Purtroppo per Carlo Verdone non c’è l’alternativa di un bel piatto di maccheroni fumanti. Prova a chiedere un coltello di metallo al posto di quello di plastica per tagliare la bistecca, ma non c’è niente da fare: «Questa non è carne, è una gomma americana», sospira sconsolato. Siamo in un camerino di Cinecittà, dove da pochi giorni l’attore e regista romano ha iniziato le riprese del suo nuovo film, Io, loro e Lara. Nonostante il pranzo mancato, Carlo è molto disponibile a parlare di sé e del suo lavoro. Nella nuova commedia di cui è regista e protagonista, interpreta un missionario comboniano in preda a una crisi esistenziale che, d’accordo con i suoi superiori, lascia l’Africa per tornare in Italia dalla famiglia per ritrovare sé stesso. «Per prepararmi a questo ruolo così impegnativo ho parlato a lungo con alcuni missionari. Mi hanno suggerito soprattutto quello che devo evitare: trasformare il sacerdote in una macchietta che parla in maniera flautata. Devo rappresentarlo invece come una persona normalissima. E in effetti è CARLO HA UN SOGNO NEL CASSETTO 씰 Carlo Verdone è cresciuto a pane e film. Il padre Mario è infatti uno dei più apprezzati docenti di Storia e critica del cinema italiano. Lanciato alla fine degli anni ’70 dal programma televisivo Non Stop accanto ad altri grandi talenti come Massimo Troisi e Francesco Nuti, ha debuttato come attore e regista nel 1980 con Un sacco bello, prodotto da Sergio Leone, portando al cinema i personaggi che l’avevano reso popolarissimo in Tv, dal giovane ingenuo, all’hippy, al logorroico che tormenta la moglie. Con il tempo, pur restando sempre sui binari della commedia, ha saputo costruire dei personaggi più sfumati al centro di storie agrodolci con cui ha rappresentato i vizi e le incertezze degli italiani, da Compagni di scuola a Il mio miglior nemico. Il sogno nel cassetto: tornare a recitare con il cognato Christian De Sica, che ha sposato sua sorella Silvia. molto contenti che lei ci rappresenti. Ma mi raccomando: il comboniano deve essere forte e robusto. Lei lo è?”. Non si preoccupi, gli ho risposto, sono bello grosso anch’io». Verdone aggiunge che il film avrà un impianto molto teatrale: sarà costruito, cioè, soprattutto sui dialoghi e girato prevalentemente in ambienti interni. Ci saranno però alcune scene ambientate in Africa, in una zona fra il Kenya e la Somalia. Una circostanza che preoccupa un po’ Carlo: «Non saremo molto distanti dalla Somalia e non vorrei avere problemi vista la situazione che c’è in quel Paese…». Oltre a essere un ansioso cronico, sul suo sito Carlo rivela che la sua stagione preferita è l’autunno, che non sopporta gli ottimisti a oltranza e che tra i suoi cantanti preferiti ci PRONTO SI GIRA A sinistra: Carlo Verdone con Laura Chiatti, entrambi protagonisti del nuovo film “ ” VERDONE CHE TENERONE L’attore ha appena iniziato le riprese di Io, loro e Lara in cui interpreta il ruolo di un missionario così. La sera prima di cominciare le riprese mi ha chiamato un comboniano: “Verdone, non farà mica sposare uno di noi nel suo film?”. Aveva letto su un giornale che l’altra protagonista è Laura Chiatti e si era preoccupato. Io l’ho subito tranquillizzato, spiegandogli che non avrei girato una storia d’amore. Allora lui, rassicurato mi ha confidato: “Noi siamo 26 GIUGNO 2009 CLUB3 Un senso di nostalgia accompagna la mia vita, però non è mai stato un sentimento distruttivo: è come una carezza che ogni tanto avverto sono Nick Drake e David Sylvian, bravissimi, ma non certo degli allegroni. Un ritratto, insomma, che contrasta con l’ilarità che sprizza dai suoi film, anche se, a dire il vero, nella sua carriera ha anche girato commedie dove l’amarezza e la malinconia convivono con il sorriso, da Compagni di scuola a Il mio miglior nemico. «C’è sempre stato nel mio ani- CLUB3 27 GIUGNO 2009 [L’INTERVISTA] ni. Il tempo che passa non lo spaventa più di tanto. Citando Epicuro, dice: «La morte in sé non mi fa paura, perché se ci siamo noi, non c’è lei; se c’è lei, non ci siamo noi. Mi fa paura vederla arrivare, le malattie, la sofferenza fisica. Per il resto sono contento di quanto ho fatto finora e mi sento abbastanza in pace con me stesso». Sempre sul suo sito, Carlo scrive che per lui la “gioia assoluta” è costituita da Giulia e Paolo, i suoi due figli. Lei ha 23 anni, lui ne ha 21. «Giulia segue la produzione dei miei film. Vediamo se questa strada le piacerà. Ha un carattere molto razionale, del resto ha fatto la scuola tedesca, a differenza del fratello che invece è un crea tivo: studia filoRITRATTO DI FAMIGLIA sofia e suona mo un lato più malinconiSopra: Verdone con il fratello Luca benissimo la co, secondo me dovuto e il padre Mario. Sotto: una scena insolita chitarra. Sono al fatto che da bambino felice quando ho perso alcune persone va a comprare i che mi erano molto care. dischi che hanLa prima fu la vecchia zia LiC’è sempre stato nel no accompagnato na che viveva da noi. I miei gemio animo un lato più la mia gioventù e nitori mi raccontarono che quando malinconico, secondo poi li studia come famorì io stetti tre mesi senza parlare. me dovuto al fatto che cevo io». Sì, perché CarPoi morì mio nonno a cui ero legatissida bambino ho perso lo, oltre a essere un granmo e infine a 15 anni persi il mio mialcune persone che mi de appassionato di musigliore amico. Questo senso di noerano molto care stalgia che mi accompagna da alloca, è un bravissimo batterista (ha perfino suonara, però, non è mai stato un sentito in un disco e in vari mento distruttivo: è come una carezconcerti con Antonello za che ogni tanto avverto». Venditti, a cui lo lega anA novembre Carlo compirà 59 anche la passione calcistica per la Roma). «Suoniamo abbastanza spesso insieme e io (Troppo forte, 1985) LE SUE BATTUTE mi diverto tantissimo, 씰 E poi ti dico una cosa: 씰 Un bel giorno, senza tu non sei da psicanalisi perché è molto eledire niente a nessuno, tu sei da ricovero gante, non fa “came ne andai a Genova, immediato ciara” come molti e mi imbarcai su un cargo (Maledetto il giorno che chitarristi di oggi». t’ho incontrato, 1992) battente bandiera liberiana In uno degli episodi di 씰 Pronto! No, non mi (Borotalco, 1982) Bianco, rosso e Verdone, Car씰 Magda, tu mi adori? disturba affatto! lo interpretava il fragile e ingenuo Allora lo vedi che la cosa 씰 Che fate? Ndo state? Mimmo che accompagnava in auto la nonna è reciproca? Ndo andate? Ndo? ... ar (l’indimenticabile Sora Lella, Elena Fabrizi), (Bianco, rosso e Verdone, 1981) Prognosi Riservata? saggia e risoluta, a votare a Roma. Da allora 씰 Base culturale? De che? A Ivà ce semo mai stati sono passati 28 anni e adesso ogni tanto al Prognosi Riservata? Te l’unica cosa che hai letto è gli capita di immaginare sé stesso come na schedina e quando Negativo, se pò fa. nonno. Un’immagine che lo intenerisce: l’hai copiata l’hai pure sbajata (Viaggi di nozze, 1995) «Mi piacerebbe molto. Vorrebbe dire che il 왎 testimone è stato passato». “ ” 28 GIUGNO 20090 CLUB3