S. Musa R.Torquati N. Camisa

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PROTAGONISTI
S. Musa
(A.S. Roma)
«Non sempre chi torna
in campo è a posto,
gli stop dipendono
da infortuni seri che
la gente dimentica»
N. Camisa
R.Torquati
(Rugby Noceto)
(Riabilitatore Can
Serie A e Serie B)
«A livello riabilitativo
faccio frequente uso
della diatermia
impiegando il modello
trasportabile»
«L’efficienza fisica
è garanzia di lucidità
di giudizio»
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* NUMERO QUINDICI MAGGIO 2010
news
NOVITÀ DAL MONDO SIXTUS
®
la newsletter di sixtus italia esclusiva per gli operatori sanitari sportivi
EDITORIALE
La borsa delle
meraviglie
L’augurio è che non la si apra mai, che davvero
non serva nel corso dei Mondiali che attendono
prossimamente i nostri in Sudafrica, ma è
rassicurante sapere che, stipati all’interno della
borsa ufficiale in dotazione ai massaggiatori della
nazionale, sostano i prodotti Sixtus, quelli legati al
primo intervento, gli stessi che molti di voi utilizzano
ogni giorno, con soddisfazione, per onorare al meglio
un mestiere difficile, quello del fisioterapista. In non
pochi casi una professione di lungo corso, giacché la
passione non ha tempo, spesso si consolida, diventa
un virus che non abbandona più. E poco importa che
trattiate campioni celebrati del pallone o di altri
sport di grido o semplici protagonisti del tempo
libero, che lo occupano al meglio per ricrearsi. Ogni
tanto tutti hanno bisogno del vostro apporto.
Mestiere sotto traccia, il fisioterapista, troppe
volte considerato complementare dell’arte
medica. Artigianale, comunque, e perciò esercitato
con talento. Chi lo liquida accennando alle sole
manipolazioni dimentica quale affaticamento
affligga i fisioterapisti al termine di una giornata
di lavoro. Per questo, mentre altre professioni
sanitarie si prendono talvolta meriti impropri, ci
piace ricordare chi svolge un lavoro magari oscuro
ma essenziale, chi ci mette mani, cervello e cuore
per tutelare o ripristinare l’integrità fisica altrui.
Un modesto elogio non solo a chi opera in azzurro in
Sudafrica, ma a tutta la categoria.
www.sixtus.it Telefono: 0574.7561 - Fax: 0574.756211
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SIXNEWS - SEI NOVITÁ DAL MONDO SIXTUS
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*FEDELISSIMI
SILIO MUSA
(RESPONSABILE STRUTTURA RIABILITATIVA AS ROMA)
«non sempre chi torna in campo è a posto: gli stop
dipendono da infortuni seri che la gente dimentica»
Anche i test, formativi
Cinquantasei anni, di cui trentacinque di fisiokinesiterapia
magistralmente applicata, frutto d’innamoramento: Silio
Musa, responsabile della struttura riabilitativa dell’As
Roma, non ancora ventenne si prestò ad accompagnare
in ospedale un amico che richiedeva terapie riabilitative.
Ne fu colpito, s’iscrisse alla Sapienza e dopo tre anni
venne per lui la laurea. Poi l’assunzione in ospedale, al
San Giovanni, dove i calciatori della Roma si facevano
vedere spesso. Primario di fisiatria era allora il professor
Caruso, in gioventù calciatore, buon amico del presidente
Anzalone. Negli anni Ottanta la Roma gli propose di averlo
in pianta stabile e Silio Musa, romanissimo anche nella
fede calcistica, rispose: «Eccomi».
Cos’è cambiato negli ultimi trent’anni, nel suo lavoro?
Moltissimo, fortunatamente, a livello di formazione.
Oggi il fisioterapista è una figura qualificata sotto ogni
punto di vista, in passato se ne ragionava come di un
guaritore, quasi uno stregone. Non dimentichiamo che
disponevamo, oltre alle mani, di tre strumenti base:
Marconi, Radar, un fornetto. Oggi sono a capo di uno
staff di sei persone che si occupa della prima squadra,
ma i problemi del settore giovanile, a livello di grossi
infortuni, toccano naturalmente a noi.
E dei calciatori che ci può dire: giocano troppo, i campi
non li aiutano, l’agonismo eccessivo li penalizza?
L’organico di ogni grande squadra è più ampio che in
passato ma giocano sempre gli stessi, una quindicina.
Il turn over dipende esclusivamente dagli infortuni,
non da scelte tecniche. Gli infortuni sembrano molto
aumentati ma solo perché c’è maggiore risonanza sui
media. Il gioco è più dinamico, con contrasti accesi, ma il
numero d’incidenti dipende dalle tre partite a settimana.
Poi non sempre chi torna in campo è a posto. Totti è un
buon esempio, dato che subisce decine di falli a partita.
Gli stop di Totti dipendono da infortuni seri che la gente
dimentica.
Veniamo alle esperienze con Sixtus.
Ne ho traccia dall’inizio del mio lavoro. Allora facevano
soltanto prodotti per i massaggi, unguenti, creme, oli.
Fantastici. Quanto ai mezzi fisici, alle apparecchiature
strumentali, ne usufruiamo da qualche anno, ci
avvaliamo di laser, elettrostimolatori, diatermia. Alcune
apparecchiature le abbiamo collaudate e ne siamo fieri.
Due anni fa, ricordo, abbiamo contribuito a testare una
nuova macchina: un’ottima esperienza, estremamente
formativa.
C’è chi sostiene che le macchine, in quanto di moda,
prima o poi tramonteranno.
Molto dipende dai messaggi commerciali, promozionali,
rivolti agli addetti ai lavori. Non li apprezzo mai. Così come
m’infastidisce chi parla, ancora oggi, di “macchinette”. Io
la vedo così: gli aspetti funzionali di ciascun apparecchio
sono strettamente legati alle capacità di chi lo impiega.
Gli effetti ci sono, sono sotto gli occhi di tutti, ma il
contributo decisivo è quello dell’operatore.
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*PRODOTTI
DEL MESE
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*FEDELISSIMI
Riccardo Torquati
(RIABILITATORE CAN SERIE A E B)
«l’efficienza fisica è garanzia di lucidità di giudizio»
PERSEGuITE la qualità
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Riccardo Torquati, romano, classe 1974,
è un valente riabilitatore che tra i molti
impegni professionali, primo fra tutti il
centro capitolino Sporthealth, di cui è il
direttore, ha il compito di occuparsi degli
arbitri italiani. I trentanove fischietti di
A e di B agli ordini di Nicchi e Collina
si affidano alle sue mani e alla ricca
strumentazione di cui è dotato il Centro
federale di Coverciano (apparecchiature
della linea E-Six), dove gli arbitri si
radunano ventitré volte in una stagione, dal
giovedì al sabato primo pomeriggio, per
“ripassare” gli aspetti tecnico-regolamentari
ma soprattutto quelli fisico-atletici, sempre
prioritari. E dove i bendaggi, gli olii e le
creme Sixtus sono di casa.
SPORTFLUID GEL
Non chiedete a Torquati come si
preparano gli arbitri, fingerà di nulla:
«è questione che riguarda altri, sotto
la direzione del dottor Angelo Pizzi,
responsabile dello staff medico, io non
c’entro», ma sulla riabilitazione dice la
sua, in primo luogo sulle sollecitazioni cui
sono sottoposti gli arbitri italiani: «Sono
bravi e spesso sono richiesti all’estero,
anche oltreoceano, per le coppe o i tornei
internazionali o le stesse amichevoli delle
squadre nazionali. Di qui originano non
pochi disagi da sovraffaticamento, cui si
aggiunge, inevitabile, il problema del jet
lag. Essendo frequentemente impegnati,
sono sotto stress».
I sovraccarichi, insomma, sono all’ordine
del giorno: «Fatti salvi gli scontri fortuiti,
l’arbitro evita i soli contrasti e non calcia.
http://www.sporthealth.it
Di fatto corre e fischia ma si muove
certamente più dei giocatori, corre
soprattutto di continuo, per seguire da
vicino gli sviluppi del gioco. Corre su e giù
ma anche lateralmente, talvolta a ritroso,
con possibili danni muscolari o tendinei.
Del resto Collina e Nicchi puntano
giustamente sull’efficienza fisica, che è
garanzia di lucidità di giudizio».
Torquati è rimasto un malato di calcio.
Lo adora, non dimentica di quando,
ottimo trequartista, sfiorò pure la
celebrità. Fu a un passo dall’approdare
alla Primavera della Roma e cedette
involontariamente il posto a Francesco
Totti, che ha peraltro gestito, da adulto,
per agevolarne il recupero dopo il
grave infortunio alla caviglia. Torquati,
per capirci, ancora suda e si danna
giocando a calcetto, come un ragazzino.
Da capitano, con tutte le responsabilità
del caso. E da direttore non dimentica
il personale del suo Centro, i dodici
dipendenti che gli permettono di
essere un uomo-ovunque, fra l’altro
responsabile per il Lazio dell’Aims,
l’associazione dei massaggiatori sportivi.
Da quattordici anni terapista della
riabilitazione (si è laureato all’università
di Tor Vergata), Torquati conosce
approfonditamente la gamma dei
prodotti Sixtus, che privilegia: «Non
li uso solo nel mio Centro ma li ho
caldeggiati anche a Coverciano. L’unica
filosofia vincente è la ricerca della
qualità».
Effetto rinfrescante
senza conservanti
Leggero, poco alcolico, lievemente profumato
e rinfrescante, Sportfluid Gel aiuta a
superare efficacemente la sensazione di
affaticamento dopo l’impegno sportivo
grazie ai suoi componenti naturali dall’alto
valore tonificante. Ideale sia per il massaggio
dopogara, soprattutto sulle parti più
sollecitate, si presta anche all’impiego nei
brevi intervalli di competizione. Inoltre,
l’innovativa confezione “Airless” da 100 ml
mantiene inalterate le qualità del prodotto
nel tempo.
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Riscaldante senza conservanti,
protegge da freddo e umidità
Sixtus StartCream consente una rapida
preparazione all’impegno sportivo: non richiede
massaggio prolungato e può essere applicata
direttamente dall’atleta. L’azione idrorepellente
la rende ideale in condizioni climatiche avverse
(come pioggia e umidità) e negli sport acquatici.
Anche Startcream è venduta in confezioni da 100
ml “Airless”, adatte a mantenere inalterate nel
tempo le qualità del prodotto.
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SIXNEWS - SEI NOVITà DAL MONDO SIXTUS
*PRODOTTI
DEL MESE
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Versante capacitivo,
per il rugby
rugby, per prevenire gli infortuni?
Tantissimo, anche se non è materia che
mi riguardi: d’intesa con lo staff medico,
il preparatore ed io operiamo in sinergia,
nel rispetto dei ruoli. Di mio ci metto
massaggi defaticanti, per risolvere gli
accumuli di acido lattico. Sono utili anche
per il recupero dopo lesioni muscolari. Il
massaggio a fine gara prevede l’impiego di
creme, oli e unguenti tutti della stessa Casa,
che vi è nota. Con una qualità indiscutibile
e un ottimo rapporto qualità-prezzo. Sono
un grande estimatore dei prodotti Sixtus.
Parliamo di traumatologia da rugby, che
ha un che di specifico. Unico, in qualche
modo.
In quanto sport di contatto, il rugby si basa
sulle tecniche di placcaggio, con alcuni
distretti corporei decisamente più esposti.
In particolare le articolazioni della spalla,
per i traumi contusivi, per le frequenti
lussazioni cui si va incontro. Stesso discorso
per i placcaggi a livello coscia o gamba, con
traumi diretti sul muscolo. A tutto questo
va aggiunto che il rugby difficilmente si
ferma, si gioca con qualsiasi meteo e su
terreni spesso al limite della praticabilità:
campi troppo duri, a volte ghiacciati,
oppure fangosissimi, dove gli sforzi fisici si
accentuano. Per fortuna è uno sport leale,
altrimenti i guai sarebbero moltiplicati.
Il rugby si vieta a chi non fa vita da
atleta, e non parliamo della birra in più,
naturalmente.
Un rugbista non può che avere abitudini
sane, allenarsi mangiando in modo
corretto e ricorrendo al solo riposo
come anabolizzante naturale. Quello
che definiamo uno stile di vita allenante.
Dopodiché intervengono, all’occorrenza, gli
integratori. Aminoacidi, proteine, creatina
sono supplementi, integrazioni appunto, e
non sostituzioni.
Quanto conta la preparazione atletica nel
E i mezzi fisici, strumentali, li impiega
anche a livello riabilitativo?
Faccio frequente uso della diatermia, nella
sola funzione capacitiva, impiegando il
modello da campo, quello trasportabile.
Utilissimo. Nelle lesioni muscolari è
indicata la diatermia dopo 72 ore e
bendaggio complessivo, sempre utilizzando
le caratteristiche capacitive della macchina.
Il rapporto con l’atleta è sempre
fiduciario?
Solo così ha senso: non mettiamo la mano
sul fuoco per loro, ma ragioniamo di
ragazzi di buona cultura consapevoli che
il rugby è un tratto della loro vita, non è la
loro vita.
http://www.rugbynoceto.it
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Nicola Camisa, fisioterapista del Noceto
Rugby, asseconda da cinque anni un
progetto ambizioso e vincente. A un passo
da Parma, dove la palla ovale incrocia la
passione, si è passati dalla serie C al massimo
campionato con quattro promozioni.
Solo un anno, quello della B, ha visto una
replica. Camisa, 42 anni, parmigiano a tutto
tondo, approda allo sport nel 2004 dove
varie esperienze da massofisioterapista
nel settore privato, anche con uno studio
in proprio. Lo cerca il Gran Parma cbe ha
bisogno di un fisioterapista per i giorni
di scarico. Camisa accetta, dopo le prime
esperienze segue l’Under 21 prima di essere
promosso fisioterapista della prima squadra
(2007). Bendaggi ben fatti, con materiali di
prim’ordine (vale dirlo? Sixtus), massaggi
adeguati e un buon rapporto con lo staff
tecnico e medico ne fanno presto un punto
di riferimento. Nel frattempo studia, va a
Coverciano per un corso di traumatologia
sportiva, prende confidenza, impara l’arte.
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riscaldante pregara
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Ricco di principi attivi, Startoil gel consente
una rapida preparazione all’impegno sportivo.
Infatti, grazie alla sua composizione ed al suo
facile assorbimento, riscalda rapidamente,
dando ai muscoli l’elasticità necessaria alla
gara. In vendita in confezioni di tipo “Airless”,
che mantengono inalterate nel tempo le
qualità del prodotto.
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*IN BREVE
SIXTUS ed E-SIX
saranno presenti
a EXPOSANITà
Bologna
26-29 maggio 2010
Padiglione 22
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l'unione
fa la forza.
Dall’unione tra Easytech e Sixtus, aziende produttrici leader nel mercato della fisioterapia, della riabilitazione e della medicina sportiva, nasce E-Six, brand
destinato a diventare il punto di riferimento per gli
specialisti del settore. L’avanzata tecnologia e la
testata efficacia delle sue apparecchiature, i servizi di
formazione e di consulenza progettuale che mette a
disposizione nascono dalla forza dell’esperienza.
E-Six s.r.l. • Sede Legale: Via del Pratellino,7 • 50131 Firenze
Sede Operativa: Via Tourcoing, 23 • 59100 Prato (FI) • www.esix.it • [email protected]