Il gatto vegetariano - Italiano

Transcript

Il gatto vegetariano - Italiano
Attività
Scuola secondaria di I grado
Il gatto vegetariano
Murakami Haruki
Nel corso di un dialogo, uno dei personaggi del romanzo 1Q84 dello scrittore giapponese Murakami Haruki racconta al
suo interlocutore questa favola che riprende gli elementi fondamentali del genere, in quanto ha per protagonisti animali
dotati di parola e con qualità psicologiche e morali simili a quelle degli uomini. Ma lo scrittore giapponese introduce un
elemento che sovverte le consuete caratteristiche di uno dei personaggi, infatti il gatto non è carnivoro ma
vegetariano.
Un gatto incontrò in una soffitta un grosso topo maschio. Spinto in un angolo, senza via d’uscita, il
topo disse tremando: “Signor gatto, la prego. Non mi mangi. Devo tornare dalla mia famiglia. I miei
figli mi aspettano affamati. Mi lasci fuggire”. Il gatto rispose: ”Non devi preoccuparti. Non ti
mangerei comunque. A essere sincero, anche se non posso dirlo ad alta voce, sono vegetariano.
Non mangio carne di nessun tipo. Quindi, avermi incontrato è stata per te una gran fortuna”. Il topo
disse: “Ah, che giornata meravigliosa! Sono proprio fortunato ad avere incontrato un gatto
vegetariano!”. Ma un attimo dopo, il gatto si avventò sul topo, lo immobilizzò con gli artigli e gli
affondò i denti in gola, Il topo, torcendosi per il dolore, con l’ultimo fiato che aveva, gli chiese: “Ma
non avevi detto che sei vegetariano e non mangi carne? Allora mentivi?”. Il gatto, leccandosi i baffi,
rispose: “Io non mangio carne. Non ho mentito. Infatti, quando tornerò a casa ti scambierò con la
lattuga”.
(Murakami Haruki, 1Q84 – Libro 1 e 2, Aprile – Settembre, Einaudi, Torino 2013)
Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico - © Loescher Editore
italiano.loescher.it
Laboratorio
A. La prima operazione del percorso di lettura-scrittura consiste nella individuazione delle varie fasi
con cui, secondo la struttura costante delle favole, si articola il testo proposto.
Un gatto incontrò in una soffitta un grosso topo
maschio. Spinto in un angolo, senza via d’uscita, il
topo disse tremando: “Signor gatto, la prego. Non mi
mangi. Devo tornare dalla mia famiglia. I miei figli mi
aspettano affamati. Mi lasci fuggire”. Il gatto rispose:
”Non devi preoccuparti. Non ti mangerei comunque.
A essere sincero, anche se non posso dirlo ad alta
voce, sono vegetariano. Non mangio carne di nessun
tipo. Quindi, avermi incontrato è stata per te una
gran fortuna”. Il topo disse: “Ah, che giornata
meravigliosa! Sono proprio fortunato ad avere
incontrato un gatto vegetariano!”. Ma un attimo
dopo, il gatto si avventò sul topo, lo immobilizzò con
gli artigli e gli affondò i denti in gola, Il topo,
torcendosi per il dolore, con l’ultimo fiato che aveva,
gli chiese: “Ma non avevi detto che sei vegetariano e
non mangi carne? Allora mentivi?”. Il gatto,
leccandosi i baffi, rispose: “Io non mangio carne. Non
ho mentito. Infatti, quando tornerò a casa ti
scambierò con la lattuga”.
Presentazione e collocazione nello spazio dei personaggi
Avvio delle vicende
Sviluppo delle vicende
Conclusione delle vicende B. Nella favola-modello, però, manca un elemento fondamentale che caratterizza il genere:
l’enunciazione di una morale. Quindi, abbiamo l’occasione di verificare la comprensione anche
chiedendo agli alunni di scrivere la morale di questa storia. È opportuno indicare la lunghezza che il
testo deve avere: in questo caso circa 15 – 20 parole.
C. Ora è giunto il momento di usare la favola del gatto vegetariano come modello. Seguendo la
struttura individuata nel primo esercizio, gli studenti dovranno ideare e scrivere una favola in cui il
protagonista ha una qualità completamente opposta a quella che secondo la tradizione favolistica
possiede, anche se poi la conclusione può essere cinica e disincantata come ha modo di verificare il
povero topo.
Indichiamo alcuni spunti:
- il lupo che incontra l’agnello al bordo di un fiume è un pacifista, un esponente del movimento non
violento;
- la volpe che tenta di ingannare il corvo è sciocca;
- la cicala che chiede aiuto alle formiche è previdente e risparmiatrice;
- la lepre che incontra la tartaruga non può correre perché ha una zampa ingessata;
- il brutto anatroccolo vive in uno stagno dove è stata proclamata la giornata contro il razzismo.
Questa pagina può essere fotocopiata esclusivamente per uso didattico - © Loescher Editore
italiano.loescher.it