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IL TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO NEL PAZIENTE
NEOPLASTICO A DOMICILIO: PRIMI RISULTATI DI UN TEAM DEDICATO
NEI PAZIENTI ASSISTITI A DOMICILIO DALLA FONDAZIONE ANT
Malavasi I, Ruggeri E, Agostini F, Mazzetti M, Tenace A, Campullu L, Martoni M, Pannuti R, Pannuti F.
Fondazione ANT Italia Onlus, Bologna
SCOPO DELLO STUDIO
Il cancro rappresenta una condizione multifattoriale ad alto rischio per le lesioni da decubito (LDD),
che costituiscono una delle complicanze più rilevanti dal punto di vista clinico, gestionale ed economico. La
corretta gestione delle lesioni da decubito riduce le complicanze e migliora la qualità di vita. A tale scopo è stato
avviato uno studio osservazionale per verificare l’efficacia, in tal senso, di un gruppo di lavoro dedicato alla
cura delle LDD nei pazienti con cancro in fase avanzata, assistiti a domicilio dalla Fondazione ANT.
MATERIALI E METODI
STADIO
LESIONE
CARATTERISTICHE POPOLAZIONE
STADIO • applicazione di pomata all’ossido di zinco o tipo
I
SOFARGEN
OPPURE
• medicazione occlusiva con pellicola di poliuretano tipo
OPSITE
STADIO • detersione con RINGER LATTATO
II
• asciugare la zona tamponando
poco essudante:
• applicare una membrana idrocolloide tipo COMFEEL
(l’idrobenda segnala quando va sostituita, infatti diventa
bianca traslucida quando ha raggiunto la massima capacità
assorbente)
essudante:
• applicare una medicazione con poliuretano tipo MEPILEX
N.B.: se si usa cerotto tipo FIXOMUL utilizzarlo solo lungo i
bordi della medicazione perché se utilizzato per coprire
interamente il mepilex, non fa traspirare la medicazione.
STADIO • detersione con RINGER LATTATO
III
• asciugare la zona tamponando
PRESENZA DI ESCARA
• applicazione di autolitici tipo NU-GEL
• occludere con COMFEEL
• al debridement autolitico può essere associata
l’escarectomia chirurgica in maniera sterile.
N.B.: nel tallone la rimozione dell’escara è sconsigliata
Se è presente essudato:
• applicare medicazioni assorbenti tipo MEPILEX
Se non è presente essudato:
• applicazione di membrana idrocolloide tipo CONFEEL
LESIONE CAVITARIA
• applicare medicazioni assorbenti tipo ALLEVIN CAVITY
• chiusura a piatto
PRESENZA DI SLOUGH
• applicare pomata tipo BIONECT e chiudere con garze
sterili
• oppure pomata tipo NU-GEL e chiudere con MEPILEX
• oppure idrocolloidi tipo CONFEEL
N.B.: se si usa cerotto tipo FIXOMUL utilizzarlo solo lungo i
bordi della medicazione
PRESENZA DI INFEZIONE
• in fase di sbrigliamento utilizzare NU-GEL e garze sterili
• in fase successiva medicazione a base di argento tipo
MEPILEX AG e per quelle molto essudanti SUPRASORB
AG
N.B.: se si usa cerotto tipo FIXOMUL utilizzarlo solo lungo i
bordi della medicazione
STADIO Si procede come per quelle di STADIO III
IV
• 20 pazienti valutabili: M 7, F 13 ; età: 80  10aa
(su un totale di 37 pazienti presi in carico dal 1/4/13 al 1/4/14)
• Sede della neoplasia: 3 polmone, 3 prostata, 2 cervello,
2 linfoma n-H, 2 colon, 2 vescica, 2 mammella, 1 utero,
1 mielona, 1 fegato, 1 pancreas
• IK: 43  12 ; BMI: 22  3
CARATTERISTICHE LESIONI DA DECUBITO
• Totale: 26 lesioni (4 pazienti con doppia e 1 con tripla
LDD).
• Eziopatogenesi: compressione prolungata
• Sede: 17 sacro, 7 tallone, 1 alluce , 1 malleolo.
• Stadio all’ingresso: 17 allo stadio II, 6 allo stadio III e 3
allo stadio IV
METODI
• Valutazione dei parametri clinici e nutrizionali
mediante scheda d’ingresso
• Valutazione dei parametri infermieristici mediante
scheda d’ingresso; valutazione, descrizione e foto della
lesione compilata ai tempi T0-T7-T14-T21-T28-T__
• Protocollo di medicazione ANT per le lesioni da decubito
(vedi schema a fianco)
RISULTATI
9
 Guarigione completa: 11 LDD
• 6 a T42, tutte stadio II
• 5 a T>100, 3 stadio II, 2 stadio III
8
7
6
 Miglioramento: 12 LDD
• 6 stadio II, 3 stadio III, 3 stadio IV
 Stabile: 2 LDD
• 1 stadio II, 1 stadio III
 Peggioramento: 1 LDD
• stadio II
• La sopravvivenza (in settimane)
è risultata significativamente più
lunga (p<0.002) nei pazienti con LDD
guarite (33.7±10.5) rispetto a quelli
con LDD migliorate (14.5±12.8)
e stabili o peggiorate (7.5±2.1)
5
4
3
2
1
0
T0
T7
T14
T21
T28
T35
T42
T49
T56
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
Guarite
Migliorate
Stabili/peggiorate
• Non ci sono state complicanze legate alle LDD
• Il solo paziente con progressione della LDD era malnutrito
e con peggioramento progressivo delle condizioni cliniche fino
al decesso dopo sole 6 settimane di trattamento
PROTOCOLLO DI MEDICAZIONE
FREQUENZA
Valutare
almeno 1
volta al
giorno
Ogni
3-5 giorni
Max
3 giorni
Quotidiana
CONCLUSIONI
I primi risultati dello studio dimostrano l’efficacia di un team dedicato alla cura delle LDD a domicilio nel
paziente neoplastico, come sembrano dimostrare la completa guarigione e il miglioramento significativo
in 23 su 26 pazienti dopo sole 6 settimane di medicazioni. La sopravvivenza significativamente più lunga
nei pazienti con guarigione completa conferma l'impatto negativo della malattia di base sull’healing delle LDD.