Analisi settore edilizia Bulgaria.

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Analisi settore edilizia Bulgaria.
ICE – Agenzia per la promozione all’estero
e l’internazionalizzazione delle imprese italiane
Sezione per la Promozione degli Scambi
dell’Ambasciata d’Italia
Ufficio di Sofia
ottobre 2012
IL SETTORE IMMOBILIARE E DELL'EDILIZIA IN BULGARIA
La crisi finanziaria internazionale ha investito il settore edile e immobiliare in Bulgaria dopo una
lunga e intensa fase di sviluppo durata fino a tutto il 2009 (la Bulgaria nel 2007 è stata terza nel
mondo per aumento del valore degli immobili: + 36%). La crisi ha dato luogo a una stretta del
credito e all’aumento dei tassi d'interesse. La mancanza di risorse ha determinato la
sospensione di diversi progetti - non tutti competitivi - di fatto favorendo un processo di
selezione naturale del mercato. Diverse aziende edili hanno cessato la propria attività, come
1
risulta dalle cancellazioni presso la Camera dei Costruttori : 1.200 nel 2009, 1.270 nel 2010,
diminuite a 578 nel 2011; il rallentamento tendenziale è confermato nel 2012: le cancellazioni
sono rimaste quasi invariate, pari a 596.
I dati del Bulgarian Statistical Institute (NSI) rivelano un settore edile ai livelli più bassi degli
ultimi anni: nel 2011 sono stati rilasciati 4.799 permessi di costruzione di nuovi edifici ad uso
abitativo, pari a una flessione del -1,9% rispetto al 2010 quando i permessi rilasciati sono stati
4.891. Tale dato potrebbe comunque essere interpretato come un buon segnale, paragonando
il tasso di flessione del 2011 con quello del 2010, che superava il -20%. Su base annua a
2
dicembre 2011 le imprese edili hanno prodotto mediamente il 4,9% in meno rispetto allo stesso
mese del 2010; tale flessione si articola in un -2,9% per il segmento edifici e -7,4% per
l’ingegneria civile. A livello di dati preliminari per quest’anno, a giugno 2012 la produzione nella
sezione costruzioni à diminuita complessivamente del 3,4% su base annua; tale dato è la
risultante degli opposti andamenti registrati, nel periodo considerato, nei settori della
costruzione edilizia e dell’ingegneria civile: caduta del -9,4% nel primo, aumento del +4,8% nel
secondo.
Questa è la traduzione in numeri del crollo di un mercato che, nel corso di diversi anni, ha
raccolto i frutti dei crediti a basso costo e della forte domanda. D’altro canto, il rallentamento del
settore si può giudicare positivo specialmente nelle zone turistiche, dove negli anni del boom si
è assistito ad una costruzione eccessiva e caotica.
Le tendenze osservate negli ultimi 2-3 anni mostrano un riorientamento degli imprenditori dagli
investimenti privati a quelli pubblici e verso la ricerca di soluzioni finanziarie mediante i fondi
UE. In particolare, i finanziamenti previsti dai Programmi operativi per la realizzazione di
infrastrutture stradali - oltre 1 miliardo di euro - hanno aperto ai grandi costruttori la possibilità di
reindirizzare l'attività dal segmento abitativo e alberghiero alla realizzazione di strade.
1
La rilevazione viene effettuata con cadenza annuale nel mese di giugno.
2
Indice National Statistical Institute sulla produzione edilizia, elaborato mensilmente sulla base di una
rilevazione campionaria delle ore lavorate nel settore. Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese
dell’anno precedente.
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Segmento residenziale e alberghiero
a) residenziale
Dopo anni di sviluppo a ritmi molto elevati, il mercato immobiliare bulgaro ha dovuto affrontare
importanti sfide: i prezzi artificialmente elevati in alcuni segmenti e la crisi finanziaria globale.
Secondo gli esperti la crisi non ha avuto però soltanto conseguenze negative, in quanto ha
comportato un riallineamento dei prezzi e una maggiore attenzione alla qualità intrinseca del
bene.
Sul lato dell’offerta, anche nel 2012 continua il calo del numero di nuovi progetti residenziali.
Nel primo semestre dell’anno si registra il minor numero di permessi di costruzione rilasciati
2
negli ultimi otto anni (71.000 m o -23% rispetto allo stesso periodo del 2011). Fra le città con il
maggiore calo nel numero di permessi di costruzione troviamo Sofia (-42%), mentre per le altri
grandi città assistiamo ad una crescita del 41% per Burgas, 18% per Plovdiv e 5% per Varna.
Quanto alle nuove abitazioni disponibili sul mercato, secondo i dati dell'Istituto bulgaro di
statistica, nel primo semestre del 2012 il loro numero è diminuito del 38% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, ovvero 4.486 nel 2012 contro 7.242 nel 2010. In linea di
massima, l’offerta di beni di qualità è limitata. Nel primo semestre 2012 sono stati avviati 1.065
nuovi progetti, rispetto ai 1.191 del 2011, con un calo del 10% a conferma del trend degli ultimi
anni. Nella prima metà dell’anno si osserva, in prevalenza, la costruzione di piccoli edifici
2
residenziali, per lo più fino a 2.000 m di superficie complessiva, per via della difficoltà di
reperimento di terreni nelle zone attraenti delle grandi città e della minore propensione al rischio
degli investitori, legata alla minore domanda e alle rarissime vendite “sulla carta” negli ultimi
anni.
Nel 2012 l’offerta di abitazioni ipotecate è aumentata, arrivando ad una quota del 22%; spesso
però si tratta di beni sopravvalutati e, pertanto, difficilmente realizzabili. Non è piccolo neanche
il numero delle abitazioni ipotecate vendute all’asta da parte delle banche creditrici. Nonostante
il volume sempre crescente di tali offerte però, esse rappresentano ancora una piccola
percentuale di tutte le abitazioni in vendita e, per via della procedura di acquisto complessa,
non rappresentano un fattore decisivo per l’andamento del segmento.
Quanto alla domanda, vi è una flessione pressoché generalizzata. Nei primi sei mesi dell’anno
le uniche due regioni sul cui territorio si è assistito ad un incremento nel numero delle
compravendite di beni residenziali sono Lovech (+1,19%) e Pazardzhik (+1,05%). In tutte le
altre zone del Paese, le operazioni immobiliari continuano a subire un significativo calo; citiamo,
ad esempio: Smolyan con -28,62%; Sofia che, con -25,26%, non si sottrae alla tendenza
generale, pur continuando, in termini di valori assoluti, ad attirare il maggiore interesse; Varna
con -15,52%; Plovdiv con -15,11%; Burgas con -10,72%. La maggior parte della ricerca è
concentrata sulle abitazioni completamente finite. Si cercano soprattutto appartamenti tra 50 e
2
80 m , a due stanze. Sono rare le operazioni con beni in fase di realizzazione. Il mercato
immobiliare a scopi di investimento ha subito un fortissimo calo negli ultimi due anni ed è
attualmente marginale.
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Sul fronte dei prezzi dopo il calo del 28-30% nel 2009, il 2010 ha registrato una diminuzione
media molto più bassa (8-10%) rispetto al 2009. La tendenza alla diminuzione dei prezzi non si
è comunque fermata, segnando per il 2011 un ulteriore ribasso del 6-8%. In tal modo, per la
prima volta negli ultimi 5 anni a giugno 2012 i prezzi medi per tutte le zone della capitale sono
2
scesi sotto la soglia dei 1.000 euro/ m . Con l’avvio della seconda linea della metropolitana
comunque si assiste ad una stabilizzazione dei prezzi nei quartieri da essa serviti. Quanto alle
altre città, a giugno 2012 rispetto alla fine del 2011 il maggior calo dei prezzi di vendita si
registrato a Plodviv (-4,83%), mentre per Varna e Burgas il calo per lo stesso periodo non
supera l’1%.
Va rilevato, tuttavia, che tra i periodi ottobre-dicembre del 2011 e luglio-settembre del 2012 dati National Statistical Institute pubblicati durante la redazione della presente nota l’andamento complessivo dei prezzi presenta variazioni decisamente più contenute. Il prezzo
medio per metro quadrato per l’intero Paese nel trimestre luglio-settembre 2012 è risultato pari
a 881,21 BGN (450,56 EUR), con punte massime nella Capitale Sofia (1.447,33 BGN, pari a
740,01 EUR, -0,7% rispetto al trimestre aprile-giugno 2012), a Varna (1.425,83 BGN, pari a
729,02 EUR, -0,2%) e a Burgas (1.135,83 BGN, pari a 580,74 EUR, -1,3%). Prima tra le città
2
sotto la soglia dei 1.000 BGN è Plovdiv, con 935,20 BGN, pari a 478,16 EUR/m , in flessione
3
del -1,7% rispetto al trimestre precedente. L’indice dei prezzi di mercato evidenzia una
flessione media nazionale dello 0,5% nel periodo considerato (-2,2% rispetto al terzo trimestre
2011). Si segnalano gli aumenti registrati a Ruse (+0,8%) e, in misura più consistente, a Veliko
Tarnovo (+2,6) e Vidin (+3,1%, in quest’ultimo caso verosimilmente anche in previsione dello
sviluppo economico atteso, in una zona tra le più depresse del Paese, con il prossimo
completamento del secondo ponte sul Danubio tra Vidin e Calafat, Romania).
Il segmento più seriamente toccato dalla crisi è stato quello dei beni immobili nei luoghi di
villeggiatura, dove in alcuni casi il calo è del 50%. L’eccessiva costruzione e il cattivo stato delle
infrastrutture avevano già prima della crisi contribuito al ritiro dal mercato degli investitori inglesi
e scandinavi. Negli ultimi due anni si conta sulla presenza forte dei clienti russi e rumeni, che
risultano praticamente quasi gli unici clienti per gli appartamenti al mare. I clienti sono orientati
2
soprattutto ad appartamenti ammobiliati di 40-50 m , destinati ad uso proprio. I prezzi medi di
2
2
offerta a fine giugno 2012 si aggirano intorno ai 700 euro/ m per il litorale e ai 600 euro/ m per
i beni in montagna, con un ribasso del 20 - 30% o più nel prezzo reale di vendita.
Segmento commerciale
Dopo il 2010, anno in cui lo sviluppo del segmento commerciale è stato molto intenso, con un
2
aumento di quasi 5 volte dell’offerta di spazi commerciali (346.300 m di superficie affittabile
lorda in centri commerciali sono stati completati nel corso del 2010, un record assoluto che ha
posizionato la Bulgaria al primo posto in Europa per volume di nuove superfici commerciali pro
3
Variazione dei prezzi rilevati dalle effettive vendite di appartamenti esistenti; dalla rilevazione sono
esclusi gli appartamenti, le case e le abitazioni di lusso di nuova costruzione.
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capite), nessuna nuova struttura tipo mall è stata realizzata nel 2011. L’unica nuova apertura di
2
uno spazio commerciale è stata quella del primo IKEA in Bulgaria, con 30.000 m di superficie.
Per quanto riguarda il primo semestre del 2012, l’evento di maggior rilievo risulta essere
2
l’apertura del centro commerciale Galleria Burgas, che ha aggiunto nuovi 34.860 m di SAL
(Superficie Affittabile Lorda). In tal modo, la SAL in struttura tipo mall nel Paese ha raggiunto
2
594.410 m . Nonostante ciò, la Bulgaria continua ad essere tra i mercati UE con il più basso
2
rapporto di spazi commerciali pro capite: 81 m /1000. La maggiore presenza di superfici
2
commerciali si trova tradizionalmente nella capitale, con 188.000 m , seguita da Varna (130.000
2
2
2
m ), Plovdiv (67.000 m ) e Burgas (65.600 m ).
Per quanto riguarda i progetti in fase di realizzazione, gli spazi commerciali in costruzione a
2
giugno 2012 ammontano a 239.500 m di SAL. Quattro centri commerciali dovranno essere
2
completati entro la fine del 2013: il Paradise Center (80.000 m , apertura prevista nel marzo
2
2013), il Bulgaria Mall (33.000 m , inaugurazione il 1° dicembre 2012) e il South Ring Mall
2
2
(72.000 m , apertura attesa per fine 2013) a Sofia e lo Strand (30.500 m ) a Burgas. Questi
nuovi spazi avranno un significativo impatto sul mercato, non soltanto in riferimento alle
aumentate disponibilità di superfici, ma anche in termini di nuovi marchi e diversi retail
concepts.
Il segmento più attivo nel 2011 e primo semestre 2012 è stato quello delle catene big-box con
l’apertura di diversi negozi nel Paese (Bauhaus a Sofia, Jumbo a Ruse, Baumax a Varna e
Ruse, ecc.).
Quanto al segmento delle vie commerciali a Sofia, l’apertura dei nuovi mall negli ultimi anni ed i
lavori di costruzione della seconda linea della metropolitana hanno prodotto significative
ripercussioni su tale segmento, con un 5-10% di spazi liberi; gli affitti continuano la graduale
flessione osservata a partire dal 2009, anche se in misura ridotta. La futura apertura di tre nuovi
centri commerciali a Sofia assieme al rinnovamento delle vie centrali del lusso intorno al
Vitosha blvd sono due forze opposte che influiranno sui livelli degli affitti nelle vie commerciali a
medio termine.
Centri commerciali esistenti
Centro comm.le
Mall of Sofia
City Center Sofia
Sky City
Proprietà
SAL
m2
Europa Capital LLP
Heitman European Property Partners III
Fantastiko
21 500
22 000
10 400
Pfohe Mall
European Convergence Property
Company
Luke REIT
Mall Varna
Park Mall Stara
Miller Developments
Alexandra Group
Central Mall
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Luogo
Sofia
Sofia
Sofia
Completato
2006
2006
2006
15 500
Veliko
Turnovo
Varna
2007
33 000
20 000
Varna
St.Zagora
2008
2008
16 000
2006
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Zagora
Mall Plovdiv
GE Commercial Finance Real Estate,
Avestus Capital Partners
22 000
Plovdiv
2009
Central Mall Pleven
Burgas Plaza
Niya
Gort Holdings; MRP Group, Carrefour
11 000
30 800
Pleven
Burgas
2009
2009
Terra Center
Terrachim 97
Sparkassen Immobilien and ECE
Projektmanagement
Gabrovo
2009
50 000
Sofia
2010
Serdika Center Mall
9 000
Sofia Outlet Center
Mall Gabrovo
Arnok Immobilien
Mall Gabrovo Ltd
15 000
9 000
Sofia
Gabrovo
2010
2010
The Mall
Grand Mall
Assos Capital Carrefour Bulgaria
Orchid Developments
66 000
52 000
Sofia
Varna
2010
2010
Galeria Plovdiv
Varna Towers
ECDC, Gruppo Ferretti, Sienit
Densy Stroy
50 000
30 000
Plovdiv
Varna
2010
2010
Galleria Stara Zagora
Mall Ruse
GTC
Ocif and Cinema City
27 000
35 500
St.Zagora
Ruse
2010
2010
Mega Mall Ruse
Galleria Burgas
Megachim, ECDC
GTC
17 800
34 860
Ruse
Burgas
2010
Q2 2012
Centri commerciali in fase di realizzazione
Investitore
SAL (m2)
Bulgaria Mall
Salamanca Capital, LSProperty
33 000
Sofia
apertura 1/12/12
Mega Mall
Paradise Center
Real 4 You
Bulfeld
24 000
80 000
Sofia
Sofia
in costruzione
in costruzione
South Ring Mall
Danaos Development
ECE Projektmanagement, GTMAngel Balevski, Balcancar
Sredets, Advance Properties
72 000
Sofia
in costruzione
79 000
Sofia
progettazione,
temp. sospeso
Galleria Varna
Markovo Tepe Mall
GTC
Melina
38 300
17 500
Varna
Plovdiv
temp. sospeso
temp. sospeso
Trimontium Center
ECE Projektmanagement
51 000
Plovdiv
Sun City Centre
Sun City
29 000
Burgas
Strand
City Mall Stara Zagora
ZBS
Carrefour
30 500
20 900
Burgas
S. Zagora
Mall Pleven
Aladin Ltd
20 000
Pleven
Grand Plaza
Prista Oil
37 500
Ruse
Danube Mall
Marmeg
15 000
Ruse
Centro comm.le
Evropa Center
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Luogo
Stato lavori
progettazione,
temp. sospeso
temp. sospeso
in costruzione
in costruzione
completato/
temp. sospeso
progettazione,
temp. sospeso
temp. sospeso
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Spazi industriali e logistici
A differenza del segmento abitativo e degli uffici, il segmento industriale e logistico continua ad
essere quello che meno ha risentito della crisi. La maggior parte dei siti industriali nel Paese
versa in condizioni di manutenzione non ottimali e non riesce a soddisfare le richieste degli
investitori/clienti. Il basso livello delle infrastrutture costituisce un ulteriore fattore di criticità,
nonostante la Bulgaria goda di una posizione geografica strategica, attraversata da cinque
“corridoi” transeuropei.
Il modello della zona industriale è diventato attraente sia per gli investitori privati sia per i
Comuni. Le zone attualmente di maggiore interesse sono:
•
Plovdiv, che presenta il maggiore grado di sviluppo, con le tre aree industriali di Maritza,
Rakovski e Kuklen;
•
la zona industriale nei dintorni della città di Russe (distante poco meno di 70 km dalla
capitale rumena di Bucarest, alla quale è collegata attraverso l’unico ponte attualmente
operante sul Danubio), operativa e con un'offerta di terreni per la costruzione di stabilimenti
industriali;
•
Vidin, dove sorgerà il secondo ponte sul Danubio, prossimo al completamento, lungo il
corridoio transeuropeo n. 4;
•
Pazardjik, Stara Zagora, Dobrich, Pleven e Montana, altri centri di interesse per la
costruzione di zone industriali.
2
Nel 2011 Sofia e dintorni hanno registrato un totale di 94.000 m di incremento degli spazi
2
logistici e nel primo semestre del 2012 tali spazi sono aumentati di altri 13.500 m . In tal modo,
a giugno 2012 il volume totale degli spazi industriali e logistici moderni (costruiti dopo il 2003) è
2
arrivato a 670.700 m , con il 7% di crescita rispetto al primo semestre 2011. Il volume totale
degli spazi industriali e logistici a Sofia (spazi ad uso proprio + spazi in affitto) ha superato
2
1.600.000 m . Attualmente, gli spazi industriali e logistici da completare entro la fine dell’anno a
2
Sofia ammontano a 30.700 m : si tratta di progetti industriali ad uso proprio. L’area tra Ravno
Pole, Novi Han ed Elin Pelin (circa 30 km a est di Sofia) è andata assumendo i caratteri di una
vera e propria zona industriale, comprendente diversi spazi logistici. Negli ultimi anni, nell’area
sono state portate a termine le basi logistiche di Penny Market, Billa, Lidl, Technopolis, Univeg.
La vicinanza a due autostrade e i prezzi accessibili dei terreni hanno reso la zona una delle
preferite per la realizzazione di strutture di questo genere.
2
Con più di 900.000 m circa di superfici logistiche e industriali, quella di Plovdiv rappresenta,
per importanza, la seconda località industriale nel Paese. A differenza di Sofia, a Plovdiv, come
nel resto della Bulgaria, prevalgono nettamente gli spazi industriali che rappresentano l’80% del
totale (per contro, a Sofia gli spazi logistici e i magazzini sono il doppio degli stabilimenti
industriali). Di conseguenza, più del 90% degli spazi nel segmento sono stati realizzati dagli
investitori per uso proprio.
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Il mercato di Varna è quello più sviluppato dopo Sofia, in termini di spazi logistici. Fra i pochi
2
progetti completati negli ultimi anni vi sono l’edificio A6 del Logistic park Varna, con 11.600 m
2
di spazi logistici, e Alpha Logistics, con 6.600 m .
Vista la posizione strategica sul Danubio e la vicinanza alla capitale rumena, Ruse potrebbe
diventare il prossimo hub industriale nel Paese. A meno di un chilometro dal ponte sul Danubio
2
è stato completato il Logistic Park Ruse che ha fornito 13.850 m di spazi.
Principali progetti logistici in fase di realizzazione a Sofia
Progetto
Luogo
Superficie
(m2)
Investitore
Industrial Park Sofia - East
Novi Han
117 527
Roslin Capital Partners
Industrial Park Elin Pelin
Sofia East Ring Logistics Park
Elin Pelin
Novi Han (Trakia)
40 000
118 700
IPEP
Glorient Investment Bulgaria
Industrial Park Sofia
Bojurishte district
420 000
Industrial Park Sofia
Segmento uffici
Il primo semestre del 2012 ha fatto registrare un aumento dell’offerta di nuovi uffici: 79.000 m2
ovvero +21% di locali completati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Così, a
giugno 2012, il volume degli spazi per uffici ha raggiunto 1.557.000 m2. In termini reali l’offerta
di nuovi spazi continua a superare di gran lunga la domanda, con una percentuale di spazi non
occupati arrivata al 30% nel primo semestre dell’anno. Ciò non toglie che i progetti di alta
qualità che offrono buone soluzioni infrastrutturali, possibilità di parcheggio e livelli di affitto
moderati possano sottrarsi alla tendenza generale.
Il volume degli spazi in costruzione diminuisce del 40% rispetto al periodo precedente: i nuovi
spazi per i quali si prevede il completamento entro la fine dell’anno ammontano a circa 64.000
m2. Tuttavia, molti investitori pospongono la messa in esercizio degli edifici in attesa di
raggiungere prima un migliore livello di occupazione e garantirsi così più sicurezza.
I settori più attivi sul mercato degli affitti continuano ad essere il farmaceutico, l’IT e
l’outsourcing.
Il mercato dei terreni agricoli
L’interesse degli investitori nei confronti dei terreni agricoli è frenato dalla frammentazione dei
lotti e da un sostanziale immobilismo dei proprietari.
La costituzione di fondi privati d’investimento in terreni agricoli ha riacceso i riflettori sulla
proprietà terriera, facendo registrare nel 2008, anno di maggiore dinamicità del segmento, 134
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mila transazioni per 137.400 ettari, per una media di poco più di un ettaro per singola
transazione. A fine 2008 il totale dei terreni agricoli posseduti dai fondi ammontava a 130 mila
ettari.
Oltre che dai fondi d’investimento, la domanda deriva sempre più spesso direttamente da
imprese straniere che, anche nel settore agricolo come già nel manifatturiero, “delocalizzano” in
Bulgaria - in tutto o in parte - la produzione, grazie alla qualità della terra, ai minori costi di
produzione e di manodopera, nonché attratti da una fiscalità che incentiva gli investimenti e
dall’ampia possibilità di ricorso ai finanziamenti UE per lo sviluppo rurale della Bulgaria.
Il mercato dei terreni agricoli nel 2011 e prima metà 2012 è stato molto dinamico. I terreni
agricoli risultano essere un segmento che non ha quasi risentito della crisi e, a differenza del
crollo dei prezzi dei beni residenziali, ha mantenuto un livello abbastanza stabile. Nel 2011 è
iniziato addirittura un risveglio: si è assistito ad un aumento delle transazioni e del numero di
partecipanti al mercato. Mentre prima gli acquirenti erano soprattutto società di investimento e
pochi locatori, dal 2011 la situazione è invertita. Gli acquirenti principali sono i locatori, ai quali
si sono aggiunti anche investitori da altri settori, in quanto la terra è diventata un asset stabile,
che con la giusta gestione può diventare redditizio.
Sul fronte dei prezzi si assiste ad una costante crescita, specialmente nelle zone centrali, Nord
e Nord-Est del Paese. Secondo gli esperti, il prezzo medio ad ettaro si aggira intorno ai 2.5004
3.000 euro , variabile a seconda della posizione geografica, qualità del terreno, ecc.. Secondo
le previsioni, nei prossimi anni si continuerà ad assistere ad un aumento del 10-15% del prezzo,
per via principalmente dei crescenti contributi UE.
In virtù di quanto stabilito nel Trattato di Adesione, il Parlamento di Sofia ha emendato la
Costituzione, cancellando il divieto all’acquisto diretto di terreni agricoli da parte di persone
fisiche o giuridiche straniere ed apportando le necessarie modifiche alla Legge sulla proprietà e
l’uso dei terreni agricoli. Il periodo di transizione previsto nel Trattato di adesione è di 7 anni
dall’adesione della Bulgaria nella UE (1 gennaio 2007); pertanto l'abolizione del suddetto divieto
per le persone fisiche e giuridiche dei Paesi UE entrerà definitivamente in vigore il 1° gennaio
2014.
In ogni caso il divieto non trova applicazione nel caso in cui l’acquirente sia una società di diritto
bulgaro, e ciò indipendentemente dalla nazionalità dei soci. Pertanto, i soggetti stranieri
interessati all’acquisto di terreni (per qualunque destinazione d’uso) possono legittimamente
acquisirne la piena proprietà costituendo allo scopo una società di diritto bulgaro.
*****
Per maggiori informazioni e approfondimenti: [email protected]
4
Fonte: Associazione bulgara dei proprietari di terreni agricoli
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Riferimenti e fonti d'informazione
Organizzazioni settoriali
Camera dei Costruttori in Bulgaria
www.ksb.bg
Associazione Nazionale Beni Immobili
www.nsni.bg
Associazione Bulgara dei Proprietari di Terreni Agricoli
www.baszz.net
Fiere ed esposizioni di settore
Bulgarian Building Week - http://www.bulgarreklama.com/BRek
Testate e portali internet specializzati
-
Beni immobili
Edizione analitica Property Index – http://propertyindex.bg/
Rivista Imotat, koito tarsite
Portale www.imot.bg
Portale www.imoti.net
-
Edilizia
Settimanale Stroitelstvo gradat - http://sg.stroitelstvo.info/
Rivista Stroiteli - http://stroiteli.elmedia.net/
Portale www.stroitelstvo.info
Fonti:
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o
NSI - National Statistical Institute;
o
Colliers International;
o
Foros Real Estate;
o
Forton International;
o
Associazione Bulgara dei Proprietari di Terreni Agricoli