e` un capriccio… o no?

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e` un capriccio… o no?
SONO
CAPRICCI…
O NO??
Cristiana Pessina
NPI, psicoterapeuta
Domus Laetitiae
Vallemosso, 6 maggio 2016
Capriccio
Voglia o idea stravagante o bizzarra, perseguita, sia pure non a lungo, con ostinazione o cocciutaggine: levarsi un c.,
soddisfarlo; di bambini: fare i c., far le bizze
nterpretazione malevola di un comportamento che non si capisce e/o non si sa come gestire
“capriccio: quando il bambino prova un’emozione negativa che non sa come esprimere in modo diverso: ‘decodifcare’
e restituire
Non esistono bambini capricciosi, esistono genitori in difcoltà
A un bambini capriccioso corrisponde un genitore in difcoltà
Portati ad accettare solo le emozioni positive
Sonno
Cibo
4A

questioni legate allo sviluppo cerebrale

questioni relative all'attaccamento

età del bambino
Esogestazione: il bambino cerca le stesse
esperienze di sicurezza e stabilità che aveva
durante la crescita in utero
stati mentali (presenti già in utero)

2 stati di sonno:

sonno profondo: regolare, tranquillo, non REM =
riposo

tono motorio basso, pochi e rari movimenti (ritmici
labbra, sussulti clonici). OO chiusi, immobili. Viso
rilassato, respiro profondo e regolare. Non ci sono
reazioni al rumore: possono essere sollevati, cambiati
ecc. senza che si sveglino.

sonno REM: sonno irregolare, leggero

con movimenti degli arti e stiramenti generalizzati. Nel
viso smorfie alternate a periodi di rilassamento. OO
chiusi ma si possono intravedere REM. Sogni. Respiro
più veloce, irregolare per ritmo e ampiezza. Risveglio
per minimi stimoli
•
Fase di passaggio tra sonno e veglia o
viceversa:
attività motoria scarsa, OO che si aprono e si
chiudono, può riaddormentarsi o meno
Veglia:

Veglia quieta: e quando il neonato non ha ne
fame ne sonno ed e in ascolto dell'ambiente
circostante. OO vivaci e brillanti, sguardo
attento e vigile, respiro regolare, il bambino
osserva e impara

Veglia attiva: il bambino e più attivo che nella
fase precedente, generalmente osserva ma
non guarda negli OO

scoppi freq di attività motoria generalizzata,
borbottii, ecc., respirazione irregolare, pelle
arrossata, segnala insofferenza - pre-pianto
Pianto
Le sue capacità di adattamento sono state
superate: il pianto indica il bisogno di essere
riportato a uno stato di benessere
Momento critico per il risveglio: passaggio da
una fase all’altra
Sonno nel neonato

Molto diverso da quello delle altre età

Molti più periodi di sonno REM


Solo attorno ai 3 mesi inizia a comparire il
sonno profondo (stadio 3 e 4) (melatonina
endogena)
Sincronizzazione tra il sonno della mamma e
quello del neonato (feto)

Ruolo dell’alimentazione al seno

Temperamento e ambiente
L’allattamento al seno aiuta la sincronizzazione
(prolattina)
Mantiene la sincronizzazione del sonno
Mantiene stadi di sonno meno profondi
(prevenzione morte in culla)
I bambini che dormono con i gen hanno più
tempo in fase REM : sonno meno prof, quindi
più facile risveglio in caso di apnee, >
ossigenazione, idem
L'INTEGRAZIONE
CEREBRALE
sintonizzarsi e reincanalare
DX / SIN
nominare per dominare
attivare senza infiammare
SUP / INF
usare per non perdere
muoversi per non perdersi
INTEGRAZIONE
telecomando della mente
MEMORIA
ricordasi di ricordare
Siegel & Payne
12 strategie rivoluzionarie
per favorire
lo sviluppo mentale
del bambino
Raffaello Cortina Editore
le emozioni scorrono
PARTI di Se
mindsight
S.P.I.E. della mente
indice di divertimento fam.
Se / Altro
da conflitto a sintonia
I DATORI DI CURA
INFLUISCONO DIRETTAMENTE
SULLO SVILUPPO DEL
CERVELLO DEL LORO
BAMBINO
•
•
•
Le esperienze ripetute danno luogo a
creazione e modifica delle connessioni
cerebrali (Plasticità)
Buone esperienze favoriscono la integrazione
delle informazioni e dei circuiti cerebrali
Integrazione significa flessibilità/fluidità
“Per quanto insensati e frustranti possano
sembrarci i sentimenti [e le reazioni] di nostro
figlio, ESSI SONO REALI E IMPORTANTI PER
IL BAMBINO.
E' ESSENZIALE CHE LI CONSIDERIAMO COME
TALI NEL NOSTRO MODO DI
RISPONDERGLI”
Siegel D., Payne Bryson T. (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Raffaello Cortina Editore (pag. 35)
Integrazione
Orizzontale
SINISTRA
DESTRA
Logico
Olistico
Lineare
Non verbale
Linguistico
Letterale
‘Emotivo’
Immagini
Sensazioni
INTEGRAZIONE ORIZZONTALE
SINISTRA
DESTRA
IPER PREVALENZA DESTRA
SINI
S
TRA
diluvio emotivo =
caos
(‘tutto emozioni’)
DESTR
A
IPER PREVALENZA SINISTRA
A
R
T
S
I
SIN
A
TR
S
DE
COARTAZIONE
DESERTO EMOTIVO
Predominanza destra nella prima
infanzia
•
•
•
Fino ai tre anni circa c’è una predominanza
dell’emisfero destro
Impossibilità fisiologica di logica /
responsabilità / tempo
I ‘perché’ segnalano l’attivarsi dell’emisfero
sinistro
STRATEGIE per favorire
l'integrazione dx/sin
1: sintonizzarsi e reincanalare:


PRIMA ENTRARE IN SINTONIA CON
L’EMISFERO DESTRO
POI REINCANALARE CON L’EMISFERO
SINISTRO
Siegel D., Payne Bryson T. (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Raffaello Cortina Editore (pag. 35)
STRATEGIE per favorire
l'integrazione dx/sin
2: NOMINARE per DOMINARE
RACCONTARE L'ESPERIENZA
Siegel D., Payne Bryson T. (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Raffaello Cortina Editore
INTEGRAZIONE VERTICALE
*
“Una delle abilità più
importanti che possiamo
insegnare ai nostri figli e
quella di prendere buone
decisioni in situazioni ad alta
intensità emotiva”
Siegel D., Payne Bryson T. (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Raffaello Cortina Editore
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE
di Sé
EMPATIA
costruzione
ristrutturazione
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
capacità di decidere con giudizio
capacità di controllare le emozioni
capacità di controllare il corpo
comprensione di sé
moralità
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE
di Sé
EMPATIA
ETA'
ruolo
dell'AMIGDALA
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
AMIGDALA
Elaborazione
di
rabbia e paura
! MINACCIA !
AMIGDALA
Reazioni istantanee
senza coinvolgere
parti superiori del cervello
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE DI Sé
EMPATIA
DISCORSI
RAGIONAMENTI
PAROLE
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE DI Sé
EMPATIA
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
CRISI DI COLLERA
AL PIANO
SUPERIORE
=
CAPRICCI
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE DI Sé
EMPATIA
DISCORSI
RAGIONAMENTI
PAROLE
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
DISCORSI
RAGIONAMENTI
PAROLE
PENSIERO
IMMAGINAZIONE
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
COMPRENSIONE DI Sé
EMPATIA
D
I
CRISI DI COLLERA
AL PIANO INFERIORE:
IMPOSSIBILITA’
DI AUTOCONTROLLO
S
I
T
R
ZI
E
G
A
ON
E
Reazioni al pericolo
Emozioni intense
Funzioni base
N
STRATEGIE
•
MEDIAZIONE E FLESSIBILITA’ = APPELLO ALLA PARTE
SUPERIORE (“ATTIVARE SENZA INFIAMMARE”)
•
•
*
ALLENAMENTO
–
CAPACITA’ DI SCEGLIERE
–
CAPACITA’ DI CONOSCERE EMOZIONI E SENSAZIONI
CORPOREE e il loro collegamento e funzionamento
–
COMPRENSIONE DI SE’
–
EMPATIA
–
SENSO MORALE
MUOVERSI PER NON PERDERSI
il movimento del corpo influisce direttamente
Siegel D., Payne
Bryson
T. (2012)
12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
sulla
chimica
cerebrale
Raffaello Cortina Editore
IMPLICITA
nascita
amigdala
MEMORIA
non verbale
inconsapevole
ricordi inconsci
modelli mentali
Am
ne
si
Emozionale
Percettiva
Somatosensriale
Comportamentale
a
SEMANTICA
ESPLICITA
dal 18° mese
dal 18° mese
parole
date,
simboli
2° anno
ippocampo
In
fan
ti
le
AUTOBIOGRAFICA
> 2 anni
cortex pre-frontale
Pessina, 2007
senso di sè
“ del tempo
INTEGRAZIONE
telecomando della mente
MEMORIA
ricordasi di ricordare
integrazione tra ricordi
impliciti ed espliciti
apprendere dall'esperienza
“potrebbe non essere sempre possibile individuare un legame tra la reazione attuale
del bambino e un particolare evento del passato: in tal caso e importante non volere
vedere a tutti i costi un collegamento anche quando non c'e”
controllare i fondamentali: le 4 'a': affamato, arrabbiato, assonnato, abbandonato
Siegel D., Payne Bryson T. (2012) 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Raffaello Cortina Editore
Attaccamento
• “È quella forma di comportamento che si
manifesta in una persona e che consegue
o mantiene una prossimità nei confronti di
un’altra persona, chiaramente identificata,
ritenuta in grado di affrontare il mondo in
un modo adeguato” …..
• La sua funzione biologica e di assicurare
accudimento e protezione al piccolo
Bowlby, J., (1988) Una base sicura. Tr. It. Raffaello Cortina Editore, Milano, 1989
40
Modelli Operativi Interni
Una volta formati (fasi precoci dello sviluppo), i
MOI tendono a 'fissarsi' in schemi cognitivi da
cui partono

Percezioni

Memoria e attenzione selettiva

Sentimenti

Comportamenti
C. Pessina, 2011
41
ATTACCAMENTO
SICURO
Flessibile, aperto, diretto su intenzioni e sentimenti, capace di negoziare e di
scendere a compromessi
evitante
INSICURO
ansioso/ambivalente
disorganizzato-disorientato
Attaccamento insicuro



Insensibilità: incapacità di riconoscere i bisogni
(cibo, calore, conforto, contatto corporeo ecc.)
Non responsività: incapacità di rispondere
adeguatamente ai bisogni (distacco,
freddezza, ignorare le richieste ecc.) o
IMPREVEDIBILITA' della risposta
Denigrare, criticare, colpevolizzare ecc.
C. Pessina, 2011
43
attaccamento ansioso-ambivalente
E' la strategia migliore
se il genitore non
risponde a segnali
più 'sottili':
il bambino aumenta le
manifestazioni della
propria rabbia per
avere l'attenzione
attaccamento ansioso-ambivalente
Si crea così un
problema
irrisolvibile:
se lo si risolve, il
genitore
rivolgerà la sua
attenzione
altrove
attaccamento ansioso-ambivalente

guardando il bambino disperato e disarmante
si interviene per consolarlo, quello che si
trascura e che sente una grande
RABBIA
attaccamento
ansioso-ambivalente
se si osserva la
collera si pensa
che il bambino sia
arrabbiato e si
risponde sulla
rabbia.
Quello che non si vede e
PAURA e il
DESIDERIO di
CONFORTO
la
se si osserva il
bambino
disperato e
disarmante e si
interviene per
consolarlo,
quello che si trascura
e sente una grande
RABBIA
attaccamento
evitante
Altro tipo di 'scissione': qui vengono scissi stati
affettivi positivi e negativi


I bambini manifestano SOLO gli stati positivi
(compresi quelli falsamente positivi)
e inibiscono quelli negativi (rabbia, paura,
bisogno di conforto)
attaccamento
evitante
Sono i bambini 'facili', che appaiono sereni
anche se le circostanze non lo sono per niente

impossibile l'idea di potere essere accuditi e
confortati da adulti

facciata sorridente e allegra

mentre in realtà sono bambini spaventati
attaccamento
evitante
Es. genitore depresso




il bambino sente di potere essere rifiutato
impara che se mostra affetti negativi il genitore
si ritira di più
impara a esibire la facciata allegra e contenta
(“se mi presti attenzione, tutto andrà bene e ti
renderò felice”)
da 'intrattenitore' a inversione di ruolo.
Il cervello impara dalle ripetizioni
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