Rassegna Stampa del 06/08/2008 08:00

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Rassegna Stampa del 06/08/2008 08:00
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INDICE
VIDEOGIOCHI
06/08/2008 Capital
Esercizi di volo (in salotto)
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VIDEOGIOCHI
1 articolo
06/08/2008
Capital
Pag. 41
AGOSTO 2008
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Esercizi di volo (in salotto)
I software di simulazione di ultima generazione imitano alla perfezione le evoluzioni di un F117, di un
Concorde, di un Boeing 747, e consentono di atterrare in tutti gli aeroporti del mondo. Ma, soprattutto, aiutano
gli appassionati a ottenere il primo brevetto. Allenandosi al computer di casa
Davide Fumagalli
Sono loro i veri protagonisti delle scuole di pilotaggio di tutto il mondo: i simulatori di volo, sempre più
apprezzati perfino dalle accademie militari, che li usano per formare e tenere in allenamento i top gun. Il
motivo di questo entusiasmo per software nati più che altro come videogiochi è presto detto: il realismo è
pressoché totale. Grazie alla grafica e alla potenza dei pc di ultima generazione, gli strumenti e i comandi
simulati sul display riproducono quasi perfettamente il comportamento di quelli veri. Per chi si avvicina al
mondo dell'aviazione, un simulatore di volo è quindi non solo un prezioso strumento per conseguire il
brevetto di primo grado, ma anche un passatempo utile per pianificare nuovi itinerari da percorrere,
successivamente, con un vero aeroplano. Per acquisire una licenza da pilota privato, che permette di pilotare
un aereo monomotore con un passeggero, è infatti necessario frequentare un corso di 100 ore teoriche e
almeno 45 ore di volo, di cui 10 senza istruttore. Un simulatore di volo, come l'ultima edizione del celebre
Flight simulator di Microsoft, non sostituisce naturalmente le lezioni teoriche e pratiche, ma permette almeno
di approfondire senza rischi molti aspetti del controllo del velivolo. La decima edizione del software, installata
su un personal computer con processore e scheda video di ultima generazione, permette infatti di simulare il
comportamento dell'aereo in ogni situazione e condizione meteorologica. E proprio il volo in condizioni meteo
avverse costituisce del resto il secondo passo che ogni pilota deve compiere per migliorare la propria
preparazione, uno degli scogli più ostici dell'intera carriera. L'abilitazione Ifr, Instrumental flight rules, richiede
infatti altre 200 ore di corsi teorici e 40 di volo, ma solo dopo aver accumulato almeno 100 ore sul libretto di
volo. E in condizioni di visibilità scarsa o nulla la strumentazione di volo, già essenziale anche in caso •• • di
volo a vista, diviene il solo modo per governare l'aereo. Il controllo incrociato degli strumenti base, ovvero
l'orizzonte artificiale, il variometro, l'altimetro e il coordinatore di virata, deve diventare routine, e il simulatore
di volo si trasforma in questo campo in una palestra preziosa quanto fedele. Grazie al software, infatti, è
possibile simulare persino guasti casuali a uno o più strumenti di bordo, così da sviluppare la sensibilità e
concentrazione necessaria a volare immersi nella nebbia o tra le nuvole durante un temporale. Mettere a
punto anche a casa un simulatore di volo è abbastanza semplice. Oltre a un pc dotato di una scheda grafica
con accelerazione tridimensionale e una generosa dotazione di memoria, sono necessari un joystick e una
pedaliera, meglio se dotati di tecnologia force feedback. In questo modo i motori elettrici presenti all'interno
della cloche, collegati al pc e supportati da Microsoft Flight simulator, trasmettono al pilota le stesse
sensazioni di un vero aereo, dagli effetti del vento al colpo in fase di atterraggio, permettendo così di
migliorare la propria abilità di controllo del velivolo in ogni circostanza. Senza parlare della possibilità di
prendere i comandi di aerei normalmente preclusi a chi è in possesso del solo brevetto di primo grado: dal
mitico Boeing 747 al Concorde, ai primi aerei del Novecento, oltre naturalmente ai principali monomotori da
turismo e ai business jet. Tutti ricostruiti fedelmente in ogni particolare, dalla strumentazione al suono dei
motori nelle varie condizioni, ma soprattutto del tutto credibili nelle prestazioni e nella risposta della parte
avionica a ogni variante. Molto utile, poi, anche la possibilità di decollare e atterrare in centinaia di aeroporti in
tutto il mondo, meticolosamente ricostruiti: a disposizione gli scali internazionali più noti così come le piccole
piste degli aeroclub, da cui ogni pilota ha mosso i suoi primi passi. 01
Foto: La cabina di un Mig nel videogioco Lockon. In basso, tre evoluzioni con il software Microsoft e
un'esercitazione «a bordo» di un simulatore della Flyit.
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Capital
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Cloche e pedaliera come in cabina Saitek Pro flight yoke (nella foto) è una vera e propria cloche abbinata alle
manette per il controllo della potenza, esattamente come quelle che si trovano sui veri aerei di linea e sui jet
executive. Oltre a consentire di gestire con estrema precisione l'assetto dell'aereo in fase di atterraggio,
anche con condizioni meteorologiche avverse, la cloche permette di settare al meglio l'assetto tramite il trim,
ovvero la regolazione degli equilibratori posti sulle ali di coda, che scarica la cloche stessa dalle tensioni
durante il volo livellato. L'operazione, essenziale per controllare correttamente l'aereo e allentare la tensione,
è facilitata da questi dispositivi, che permettono di evitare l'uso della tastiera del pc. La pedaliera, prodotta
dalla stessa Saitek permette di azionare il timone di coda per coordinare la virata e, una volta atterrati, i freni
dell'aereo.
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