blue tongue btv8 istruzioni dal minsal, sottoscritto l
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ENTE BENEFICIARIO FEDERSVILUPPO ASSOCIAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE BOLLETTINO INFORMAZIONI ZOOTECNICHE N° 03/15 REDATTO DALL’AREA TECNICA. Torino, 28 ottobre 2015. 10135 Torino - Via Pio VII, 97 – tel. 0116177211 Cristoforo Cresta Tel 0116177275 e-mail: [email protected]. BLUE TONGUE BTV8 ISTRUZIONI DAL MINSAL, SOTTOSCRITTO L'ACCORDO ITALIA-FRANCIA Le autorità italiane e quelle francesi hanno firmato un accordo per le spedizioni di bovini e ovini dalle zone di restrizione per la febbre catarrale degli ovini sierotipo BTV8 (Blue Tongue) del territorio francese. Per la corretta attuazione del protocollo, la Direzione Generale della Sanità Animale ha diffuso una circolare di istruzioni. Preannunciato nei giorni scorsi, l'accordo è stato siglato il 16 ottobre in base al Regolamento (CE) n. 1266/ 2007 (articolo 8, paragrafo 1, lettera b), per consentire la movimentazione verso l’Italia - dalle zone soggette a restrizione per il sierotipo 8 del territorio francese- di animali delle specie bovina e ovina, alle condizioni precisate dal Ministero della Salute in una circolare trasmessa oggi agli UVAC, ai Servizi Veterinari regionali e agli assessorati all'agricoltura. I destinatari sono invitati ad una "puntuale attuazione degli interventi di controllo a destino" per la verifica della conformità delle partite spedite alle condizioni fissate dal protocollo Italia-Francia. La circolare precisa che potranno essere movimentati gli animali delle specie bovina e ovina: di età superiore ai 90 giorni vaccinati nei confronti del sierotipo 8, come da specifiche tecniche fornite dalle ditte produttrici e approvate dalle Autorità francesi, se intercorrono almeno dieci giorni calcolati a partire dalla seconda iniezione dell’ultimo vaccino. Inoltre, l’intero ciclo vaccinale di entrambe le vaccinazioni, compresi i dieci giorni di attesa, deve concludersi in Francia". Ai certificati sanitari di scorta delle partite di bovini e ovini andrà aggiunta la seguente dicitura: “animali vaccinati contro il sierotipo 8 della febbre catarrale degli ovini da almeno 10 giorni in conformità al regolamento (CE) n. 1266\2007”. di età inferiore ai 90 giorni se nati da madri vaccinate nei confronti del medesimo sierotipo. Ai certificati sanitari di scorta andrà aggiunta la dicitura : “Animali nati da madri vaccinate contro il sierotipo 8 della febbre catarrale degli ovini in conformità al regolamento (CE) n. 1266\2007”. In tutti i casi, il certificato TRACES di scorta degli animali dovrà sempre riportare, evidenziata nel punto BT-2, la dicitura “ animali conformi all’articolo 8 (1) (b) del regolamento 1266/2007”. Per gli animali di età inferiore ai 90 giorni e nati da madri vaccinate per il sierotipo 8 della Blue tongue, gli UVAC: provvederanno, attraverso le ASL, a porre in vincolo sanitario nel luogo di prima destinazione nel territorio nazionale indicato nel certificato TRACES, le partite di detta categoria di animali per almeno 60 giorni dalla data di introduzione richiederanno ai primi destinatari materiali registrati/convenzionati di comunicare contestualmente alla prenotifica del previsto arrivo delle partite di animali se gli stessi sono di età inferiore ai 90 giorni. La circolare ministeriale- firmata dal Direttore Generale Silvio Borrello- conclude informando che sarà predisposto dall’IZS di Teramo un sistema di allerta periodico per segnalare l’avvenuta registrazione in BDN degli animali di età inferiore ai 90 giorni di età e provenienti dalla Francia. COMUNICAZIONE_ACCORDO_ITALIA_FRANCIA.pdf211.99 KB Fonte ANMVI oggi Per saperne di più sulla Blue Tongue consultare il bollettino zootecnico n.2/15 al LINK BENESSERE DEGLI ANIMALI ESPOSTI A FIERE E MERCATI: UNA GUIDA. La Commissione europea "accoglie con favore iniziative in cui la collaborazione tra diversi soggetti interessati contribuisce all'attuazione delle norme UE". La FAO ha diffuso la Guida alle migliori pratiche di benessere animale nei mercati di bestiame realizzata dalla European Association of Livestock Markets (AEMB) in collaborazione con Animals' Angels. La pubblicazione è destinata agli operatori e al personale di fiere e mercati, dove gli animali possono essere esposti a fattori di stress, quali le modalità gestionali, l'estraneità all'ambiente, la presenza di persone, rumori e odori e alla compresenza di altri animali. Le linee guida hanno lo scopo di ridurre al minimo i fattori di stress, incoraggiando una gestione favorevole al benessere animale, con accorgimenti gestionali e di prevenzione di possibili eventi sfavorevoli. Vengono inoltre veicolate raccomandazioni per la cura e il trattamento di animali malati o feriti. La Guida comprende anche una disamina degli aspetti strutturali e organizzativi di fiere e mercati, incluse le procedure di utilizzo delle stesse, le fasi di trasporto e di movimentazione degli animali e le esigenze informative e formative connesse agli scopi. Fra questi, agevolare l'accesso ai mercati alle autorità veterinarie. Nella sua prefazione, Andrea Gavinelli, Responsabile dell'Unità Benessere Animale della DGSanco, scrive che la Commissione europea "accoglie con favore iniziative come questa in cui la collaborazione tra diversi soggetti interessati contribuisce all'attuazione delle norme UE". La Guida, inoltre, è "uno strumento pratico per evidenziare e risolvere i punti critici che possono presentarsi nel lavoro quotidiano dei mercati di bestiame", che - sottolinea Gavinelli- "hanno un ruolo importante in molti paesi in Europa". Apprezzate molte soluzioni proposte dagli estensori della Guida (“watering facilities” e “hospital pens”) che permettono per facilità e semplicità un adeguato benessere animale. AEMB_MARKET_GUIDELINES.pdf2.96 MB Fonte ANMVI oggi LA PESTE SUINA AFRICANA PSA IN EUROPA: L'EFSA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. Il 23-25 novembre l'EFSA ospiterà un seminario sull'armonizzazione nella raccolta dei dati riguardanti il virus della peste suina africana PSA. I rappresentanti dei laboratori nazionali e dei servizi veterinari di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, insieme a esperti provenienti da tutta Europa, discuteranno di come standardizzare la raccolta di dati epidemiologici sulla malattia. E ciò contribuirà a prevenirla e tenerla sotto controllo. Dall'Africa all'Europa- Nell'Africa sub-sahariana la peste suina africana è endemica. In Europa è stata endemica in Sardegna per parecchi decenni. Nel 2007 si verificarono focolai infettivi in Georgia, Armenia, Azerbaigian nonché Russia europea, Ucraina e Bielorussia. Dalla Russia e dalla Bielorussia la malattia si è diffusa all’Unione europea. La Lituania ha segnalato casi di peste suina africana nei cinghiali selvatici per la prima volta a gennaio del 2014. La Polonia le ha fatto seguito a febbraio del 2014 e la Lettonia e l'Estonia a giugno e a settembre dello stesso anno. Il fattore-cinghiali - La maggior parte dei focolai si sono verificati in piccole fattorie e in un arco di tempo relativamente breve. La malattia si sta ancora diffondendo a livello locale tra i cinghiali selvatici, dove contenerla è più difficile. Gli esperti raccomandano di associare varie misure di gestione per ridurre la diffusione della malattia tra i cinghiali selvatici. Tra queste: l'abbattimento mirato dei capi, la rimozione delle carcasse presenti in natura, il rigoroso divieto di alimentare gli animali. L'Unione europea ha stabilito misure di prevenzione e di controllo da applicare nei casi in cui si verifichino casi sospetti o confermati di peste suina africana in cinghiali allevati o selvatici. Rassegna di studi scientifici Fonte ANMVI oggi NB PER SCARICARE AGEVOLMENTE GLI ALLEGATI SI CONSIGLIA DI TENERE APERTO GOOGLE.