Roland Garros

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Roland Garros
S P E C I A L E
R O L A N D
G A R R O S
a cura della Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne
Giugno 2005
Terra
Promessa
Filippo Volandri è pronto al grande
colpo che ha un nome preciso:
Roland Garros
1
Giovani prodigi
I ragazzi
dell’86
Rafael
Nadal
Rafael Nadal, Richard Gasquet
e Gael Monfils sono tutti nati
lo stesso anno e promettono presto
di sbarcare tutti tra i top del tennis mondiale
I
l tennis è come il vino, ci sono annate
buone e altre da dimenticare. Quella del 1986 promette di restare nella
storia perché ha dato i natali a tre giocatori destinati ad un futuro glorioso.
Non è una scommessa di quelle difficili da vincere perché due di loro hanno già mostrato di avere la stoffa del
campione. Il primo della lista è Rafael
Nadal, 18enne dell’isola di Maiorca che
quest’anno ha vinto due ATP Masters
Series sulla terra battuta (Monte Carlo e
Roma) issandosi in questo modo a numero 2 della INDESIT ATP 2005 Race e
diventando di fatto il maggior rivale di
Federer nella corsa al numero uno di
Gael Monfils
Post
scriptum
2
fine stagione. Rafael parte come logico favorito del Roland Garros, l’unico
dubbio è la sua tenuta in una prova del
Grand Slam, lui che in carriera ne ha
giocate solo cinque. L’anno scorso un
infortunio lo tenne lontano dai campi
della Porte d’Auteuil, quest’anno sarà
lo spauracchio dei favoriti canonici:
argentini, spagnoli e Federer in testa.
Riuscirà però a mantenere alto il livello
di gioco per 7 partite in 14 giorni e potenzialmente per 35 set? Vista l’energia
che ha mostrato nella finale di Roma,
c’è da credere di sì.
E gli servirà da subito visto che con
ogni probabilità già al terzo turno dovrà
affrontare Richard Gasquet. Antitesi
tecnica al fenomeno spagnolo, Gasquet
è un talento naturale con pochi paragoni. Quando Federer ha cominciato
a dispensare le sue magie sui court di
mezzo mondo, gli esperti erano tutti concordi: “Uno così, nasce ogni 50
anni”. Son passati pochi mesi e siamo
già qui ad osannare un tipetto che per
tecnica e stile ha ben poco da invidiare
allo svizzero.
Baciato dal Dio del tennis, ha un rovescio destinato a superare per bellezza
ed efficacia quelli di Rosewall, Edberg,
Connors e Kuerten, fin qui i più apprezzati della storia. Difficile dire se diventerà più forte di Nadal perché come per
tutti i geni bisognerà scoprire la sua
percentuale di sregolatezza. Quel che è
L’ATP ha siglato un accordo triennale con lo Stanford Financial Group
che già sponsorizza le classifiche del Delta Tour of Champions Il canale
televisivo Tennis Channel, l’unico al mondo dedicato esclusivamente
al nostro sport, ha festeggiato il suo secondo anniversario
Le 10 migliori annate
Quali sono state le migliori annate dell’era moderna in campo tennistico?
Prendendo in esame i tennisti che hanno giocato nell’Era Open (1968),
ecco il meglio del meglio.
Jimmy Connors
Bjorn Borg
Ivan Lendl
Mats Wilander
1952
1956
Bjorn Borg
Gene Mayer
Bill Scanlon
Steve Denton
Ivan Lendl
Yannick Noah
Andres Gomez
Tim Mayotte
1960
1964
Mats Wilander
Miloslav Mecir
Jimmy Arias
Martin Jaite
Jakob Hlasek
Hendrik Sundstrom
Boris Becker
Thomas Muster
Aaron Krickstein
Il merito va soprattutto a Connors e Vilas. Il primo ha vinto
Wimbledon e Us Open a ripetizione, il secondo Parigi e Australian Open. Insieme hanno fatto
il Grand Slam. Poi Solomon,
finalista a Parigi, Fibak che ha
dimostrato che anche in Polonia possono nascere i campioni
e Alexander che vanta un buon
palmares in Coppa Davis.
Basterebbe l’Orso svedese.
Borg ha vinto 11 prove dello Slam, di cui 5 consecutive
a Wimbledon. Eppoi Gene
Mayer, tra i più talentuosi e divertenti giocatori di sempre,
Bill Scanlon, la bestia nera di
McEnroe e Steve Denton, un
giocatore medio che approfittando di tante assenze ha vinto
l’Open d’Australia.
A Lendl in carriera è sfuggito
solo il titolo di Wimbledon. Avesse avuto la volée di Gentleman
Tim Mayotte o anche quella di
Noah, vincitore a Parigi nel 1983
e disco di platino in Francia con
il suo dopo-tennis fatto soprattutto di musica, l’avrebbe sicuramente vinto. Completa il lotto
Andres Gomez che nel 1990 ha
vinto Parigi battendo in finale
Andre Agassi.
Di tutti Wilander è l’unico a vantare titoli dello Slam (sette) ma
Mecir è tra i più forti a non averne mai vinti. Gli altri vantano titoli
importanti e sono stati tutti top
10 senza avere un talento straordinario. Il che vale ancora di più.
Becker è stato per anni un’icona
per il popolo tedesco da quando
17enne vinse il suo primo Wimbledon. Muster, invece, dovrebbe
essere d’esempio a tutti: talento limitato ma una voglia di vincere che
l’ha portato ad aggiudicarsi Parigi.
Krickstein è stato uno dei primi
bimbi-prodigio di Bollettieri e ha
perso con Connors agli Us Open,
uno dei match più emozionanti degli ultimi 20 anni.
Andre Agassi
Pete Sampras
Roger Federer
Andy Roddick
Rafael Nadal
1970
1971
Pete Sampras
Goran Ivanisevic
Sergi Bruguera
Roger Federer
Lleyton Hewitt
1981
1982
Andy Roddick
Guillermo Coria
David Nalbandian
Joachim Johansson
Rafael Nadal
Richard Gasquet
Gael Monfils
Sono cresciuti insieme alla Bollettieri Academy e anche se
Agassi ha vinto di più, Courier
ha vinto prima, sconfiggendo
proprio il suo ex compagno di accademia nella finale di Parigi. Insieme ad Agassi e Chang hanno
rappresentato il meglio del tennis
statunitense negli anni 90.
Pistol Pete basterebbe (e ce ne
sarebbe anche di avanzo): 14
titoli del Grand Slam, 7 a Wimbledon. Tuttavia, come dimenticare “Cavallo Pazzo” Ivanisevic
e quel Sergi Bruguera che forse
non era il giocatore più divertente da vedere ma ha vinto due
Roland Garros.
Sono attualmente i primi due
giocatori del mondo. Federer
promette di diventare il più grande di tutti i tempi, Hewitt il degno
compare, avendo già chiuso in
carriera due anni da numero uno
del mondo.
Roddick ha già vinto gli Us Open
e fatto finale a Wimbledon, Coria
è arrivato ad un passo dal vincere Roland Garros, Nalbandian a
Wimbledon e Johansson a New
York. E non sono certo gli ultimi
exploit che faranno.
Sono le star del futuro e in parte
già del presente. Nadal ha vinto
due ATP Masters Series, Gasquet
è considerato per talento pari a
Federer e Monfils promette di raggiungerli presto.
Jimmy Connors
Guillermo Vilas
Brian Gottfried
Harold Solomon
Wojtek Fibak
John Alexander
Andre Agassi
Jim Courier
Richard
Gasquet
certo è che ci farà divertire. I suoi scontri con Re Federer sono, per talento tecnico, il meglio al quale si possa aspirare.
A Parigi molto dipenderà da come saprà
reagire all’enorme pressione che i media
gli metteranno addosso, ma per diventare numero uno, quello dei media è un
ostacolo che bisogna superare presto.
Diverso il discorso per Gael Monfils:
non è un vero enfant prodige come i due
campioncini precedenti. Gael ha giocato tra i ragazzini fino all’ultimo e al suo
primo vero anno di attività professionistica sta facendo bene, senza far gridare al miracolo. Quel che impressiona è
il potenziale: i margini di miglioramento
Boris Becker
1967
1986
sono ampissimi, dal punto di vista tecnico, fisico e mentale. Serve come Roddick, picchia di diritto come pochi altri e
fisicamente sembra un playmaker rubato
alla NBA. Però, deve maturare tantissimo, come dice chi divide con lui l’avventura sul circuito e in particolare il coach,
Thierry Champion.
Messi insieme però fanno un bel tris di
fenomeni come da tanti anni non se ne
vedevano. A guardarsi indietro viene da
ripensare alla nidiata del 1971: Pete Sampras, Goran Ivanisevic, Sergi Bruguera
che dominarono dalla terra all’erba passando per il cemento. Con il trio dell’86
la storia pare destinata a ripetersi.
Nick Bollettieri dopo 48 anni passati a seguire i suoi giocatori nei tornei ha intrapreso
una nuova sfida: ha creato un centro no-profit, Camp Kaizen, per combattere l’obesità in
aumento tra i giovani Sono in vendita on-line sul sito www.masters-cup.com i biglietti per
l’evento di fine anno che metterà di fronte, a Shanghai, gli otto migliori giocatori del mondo
3
Il personaggio
Filippo Volandri
Sulla terra battuta
è un avversario difficile
anche per i top player.
Solidissimo, punta
a superare il record
di Andrea Gaudenzi,
ultimo italiano a sbarcare
tra i top 20 del mondo.
A partire da Roland Garros,
Volandri sarà targato
Indesit Company
Roland Garros “Il Roland Garros è
un altro sport. Cinque set sulla terra
sono durissimi. Servono spirito di sacrificio, grande preparazione atletica e
forza mentale”.
Casa dolce casa “Il torneo che
preferisco è Roma. Mi piace la gente,
il tifo, il calore del pubblico. Eppoi, siamo in Italia”.
Terra battuta “La terra battuta è un
grande avversario, ti obbliga a scambi
lunghi e viene fuori l’uomo, la voglia di
soffrire, la mentalità vincente. Sul cemento te la puoi cavare solo col talento, sulla terra no”.
Più... veloce “Devo migliorare il servizio e abituarmi a giocare anche sul
veloce. Da zero a 17 anni ho sempre
giocato sulla terra battuta e adesso
devo recuperare il tempo perduto. Ma
se ci sono riusciti terraioli puri come gli
argentini, ce la posso fare anch’io. È
solo questione di tempo”.
A buon rendere “Moya ha un diritto
pazzesco ma col rovescio mi batto alla
pari con tutti. Al volo... beh mi farei volentieri prestare la volée da Federer”.
Numero uno “Essere numero uno
d’Italia è importante se sei il n.30 al
mondo. Se invece sei l’azzurro più forte
ma a livello mondiale non stai tra i top
50, che importanza ha?”.
Gli esordi “Sono cresciuto al Tennis
Club Livorno. Ho cominciato all’età di
7 anni sulle orme di mia sorella Veronica. Giocavo anche a basket perché
due miei zii sono stati nazionali, ma mia
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pre ispirato a Renzo
Furlan. Abbiamo caratteristiche simili in
campo e anche nella
mentalità”.
Che invidia! “Lo
sportivo che invidio
di più? Il calciatore.
Hanno una vita più
semplice, guadagnano molto di più e,
secondo me, fanno
meno sacrifici”.
Doppio misto “La
tennista con cui giocherei un doppio misto? La mia amica
Flavia Pennetta”.
Carattere di ferro
Filippo
Volandri
Filippo
Volandri
madre, non potendo accompagnare
me e mia sorella in due posti diversi, ha
dovuto fare una scelta”.
Padre e figlio “Il mio rapporto con
Fabrizio Fanucci è quasi il rapporto padre - figlio. Ho iniziato con lui a 16 anni,
l’anno seguente mi ha portato a Firenze
e da allora viviamo praticamente insieme”.
Duro lavoro “Il luogo comune è che
noi italiani siamo più coccolati e abbiamo più distrazioni. Ma non è certo il
mio caso visto che resto in campo anche otto ore al giorno”.
Il colore dei soldi “Soldi o gloria?
Devo dire la verità, se li metto sui piatti
della bilancia forse gioco più per i soldi. Ciò non toglie che comunque un impegno con la Nazionale, per esempio,
è qualcosa di fondamentale, ma per
qualsiasi sportivo avere un riscontro
economico è importante”.
L’ispirazione “In Italia mi sono sem-
“Sono un tipo tranquillo ma deciso. Ho capito cosa voglio dalla
vita e sto cercando di
fare tutto il possibile
per raggiungere i miei
obiettivi. Forse dovrei
essere solo un po’
meno razionale e più
impulsivo”.
Meglio di così... “Il
miglior match della mia vita l’ho giocato l’anno scorso a Umago contro Moya.
E’ incredibile come in certe giornate
ogni volta che tocchi palla fai qualcosa
di buono. Il problema è che non tutte le
giornate sono così”.
Bella immagine “L’immagine conta molto. Prendiamo Agassi: è quello
che ha saputo gestirla meglio e infatti
è il giocatore che ha guadagnato di più
anche se non è quello che ha vinto di
più”.
Il modello “Lo sportivo che ammiro
di più? Paolo Maldini”.
I miglioramenti “I due mesi passati
sul cemento l’hanno migliorato. Gioca
più dentro al campo e fa male anche
col diritto. Quest’anno può entrare tra i
top 20”. Paolo Bertolucci, ex campione
e commentatore Sky
Top 10 “Filippo sulla terra vale uno dei
primi 10 giocatori del mondo”. Corrado
Barazzutti, capitano di Coppa Davis
Andy Roddick si è europeizzato. Ha infatti siglato un accordo di sponsorizzazione
con la Lacoste Mostro Federer ha infilato la 19esima finale vinta consecutivamente.
È record all-time Il torneo di Long Island che precede gli Us Open di fine
agosto è stato trasferito a New Haven, in concomitanza con il torneo femminile
Special Ranking
INDESIT ATP 2005 Race
1
Roger Federer (Svi)
1
23 anni – Punti Race 575
41 vittorie/2 sconfitte
2
Rafael Nadal (Spa)
5
18 anni – Punti Race 465
41 vittorie/6 sconfitte
3
Lleyton Hewitt (Aus)
2
24 anni – Punti Race 253
18 vittorie/3 sconfitte
4
Marat Safin (Rus)
4
25 anni – Punti Race 245
15 vittorie/7 sconfitte
5
Andy Roddick (USA)
3
1
22 anni – Punti Race 244
25 vittorie/6 sconfitte
Ha saltato Roma ma è tornato a vincere un
ATP Masters Series ad Amburgo. Con questo
fanno tre nella stagione, sette in carriera.
Solo Agassi e Sampras hanno fatto meglio.
Tuttavia questi record sembrano vacillare...
6
A Roma ha vinto il suo secondo ATP Masters Series
stagionale che lo ha lanciato come la vera alternativa a
Roger Federer nella corsa al titolo di numero uno. Non
fosse stato costretto al forfait ad Amburgo, il sorpasso
sarebbe stato vicino. Si attendono conferme a Parigi.
7
Guillermo Coria (Arg)
Il Mago a tratti è parso straordinario ma alla fine
è finito sotto contro il duo di testa: Nadal a Roma
e Federer ad Amburgo. Il suo obiettivo dichiarato
è Roland Garros e laggiù sarà durissima batterlo.
Intanto la qualificazione per Shanghai si avvicina.
Nikolay Davidenko (Rus)
Il russo continua a sorprendere mostrando una
polivalenza invidiabile. Dopo gli ottimi risultati
ottenuti sul cemento, ecco una semifinale sul
rosso dell’ATP Masters Series di Amburgo.
Lotterà fino in fondo per un posto tra i top 10.
Gaston Gaudio (Arg)
Dal campione di Roland Garros ci si attendeva
qualche acuto in più negli ATP Masters Series sulla
terra battuta. Invece solo magre figure. Difficile che
ripeta l’exploit del 2004 a Parigi e, lontano dal rosso,
non è detto che confermi un posto tra i top 10.
Dopo un avvio di stagione sorprendente il gigante
croato si è un po’ fermato, complice anche la terra
battuta sulla quale non si sente a suo agio. Punta ad un
posto alla Tennis Masters Cup ma per riuscirci deve far
meglio negli ATP Masters Series e nei tornei dello Slam.
23 anni - Punti Race 236
25 vittorie/10 sconfitte
9
12
Un infortunio lo ha obbligato a saltare l’intera
stagione sulla terra battuta, compresi tre
ATP Masters Series. Un vero peccato visto
il brillante inizio di stagione. Si è comunque
rifatto annunciando l’arrivo del primo pargolo.
8
Un vero enigma. A inizio stagione sembrava un
fenomeno, adesso non ne azzecca più mezza.
A Roma ha perso da Almagro, ad Amburgo ha
(ri)perso da Ferrero che già lo aveva sconfitto a
Monte Carlo. Più sregolatezza che genio.
9
Ivan Ljubicic (Cro)
14
26 anni – Punti Race 215
29 vittorie/11 sconfitte
10
Andre Agassi (USA)
6
La terra non è la sua superficie preferita e i
risultati di Roma e Amburgo lo testimoniano. Ma
il gesto di fair play mostrato al Foro Italico, dove
ha restituito il punto sul match point finendo poi
col perdere con Verdasco, gli fa molto onore.
7
1
Posizione INDESIT ATP 2005 Race
I guadagni dei top player
sono davvero interessanti. Chi in carriera ha
vinto di più in soli montepremi dei tornei?
Pete
Sampras
*in milioni di dollari
Ranking
under 20
A quasi metà stagione
ecco i giocatori sotto i 20
anni compresi tra i top 100
dell’ INDESIT ATP 2005
Race.
Pos. Race
Giocatore
Anno
2
Rafael Nadal
1986
15
Richard Gasquet
1986
64
Nicolas Almagro
1985
71
Tomas Berdych
1985
73
Gael Monfils
1986
77
Marcos Baghdatis
1985
77
Stanislav Wawrinka
1985
26 anni – Punti Race 218
29 vittorie/9 sconfitte
34 anni – Punti Race 209
22 vittorie/8 sconfitte
Non molla mai. A Roma è arrivato in semifinale
nonostante la terra non sia mai stata la sua
superficie prediletta. Cerca l’ultimo acuto di una
carriera straordinaria. Intanto è in buona posizione
per un posto alla Tennis Masters Cup di fine anno.
Posizione INDESIT ATP Entry Ranking
I Paperoni
del tennis
Marcos
Baghdatis
23 anni - Punti Race 224
27 vittorie/14 sconfitte
Giocatore
Pete Sampras
Andre Agassi
Boris Becker
Yevgeny Kafelnikov
Ivan Lendl
Stefan Edberg
Goran Ivanisevic
Michael Chang
Roger Federer
Lleyton Hewitt
Gulliermo
Coria
Nazione
USA
USA
Germania
Russia
Rep. Ceca
Svezia
Croazia
USA
Svizzera
Australia
Montepremi
in carriera*
43.280.489
29.857.841
25.080.956
23.883.797
21.262.417
20.630.941
19.876.579
19.145.632
16.271.433
15.259.405
*Somma primi 3 giocatori della classifica
Indesit ATP Entry Ranking
Nazione
Classifica
per nazioni
L’Argentina continua la
sua cavalcata in testa
alla classifica per nazioni, nella quale Spagna e Stati Uniti lottano
per il secondo posto.
L’esplosione di Gasquet
ha ridato nel frattempo
un po’ di ossigeno alla
Francia.
Punti*
1
Argentina
25
2
Spagna
36
3
USA
39
4
Russia
46
5
Svezia
67
6
Rep. Ceca
91
7
Germania
104
7
Francia
104
9
Croazia
109
10
Belgio
139
Federer ha vinto ad Amburgo il suo terzo ATP Masters Series della stagione. Nessuno è mai
riuscito a fare poker: gli restano ancora quattro chances I fratelli Bryan guidano la classifca
di doppio a coppie, mentre Jonas Bjorkman è il numero uno in quella individuale La versione
spagnola di People ha inserito l’argentino David Nalbandian tra i 50 uomini più belli al mondo
5
Indesit Party
Filippo
Volandri
A caccia del
A
Per una sera
i campioni
del Foro Italico
hanno abbandonato
i campi da tennis
e li abbiamo potuti
ammirare
in veste casual,
prede delle loro
numerose fans.
E qui il numero
uno incontrastato
è sempre un bel
giovanotto russo...
campione
bbiamo visto gente disperata perché Roger Federer
non sarebbe venuto al Foro
Italico a deliziarci col suo
tennis divino. Ne abbiamo
viste altrettante baciare
una foto di Rafael Nadal quasi fosse una
reliquia da tenersi sempre addosso. Abbiamo anche resistito a un’orda di giovani appassionati e vecchi afecionados
che hanno cercato di buttar giù il nostro
stand agli Internazionali d’Italia pur di
catturare un autografo del numero uno
azzurro, Filippo Volandri. Le più coraggiose gli hanno strappato un bacio, altre
(più pratiche) gli hanno infilato in tasca il
numero di telefono... Peccato che intorno
ci fossero anche le meglio informate che
si sono presto arrese: “Ao’, ma lascia sta’,
che quello sta con la Letterina. Che vuoi,
che ti fila a te?”.
Roma non è solo una finale di cinque ore;
non è solo una rincorsa di Nadal o una
smorzata di Coria. Roma è un palcoscenico che non ha eguali nel circuito ATP.
Post
scriptum
6
Alla risposta il numero uno è Rafael Nadal che guida le classifiche relative ai
punti fatti contro la prima e la seconda di servizio. È inoltre il giocatore che
ha realizzato in percentuale il maggior numero di break. Sono 20 le nazioni
che hanno un giocatore classificato tra i top 50 della INDESIT ATP 2005 Race
cio passato per l’Indesit Party. Emilio Sanchez ha sempre
fatto strage di cuori, ma lui,
l’italiana giusta l’ha già trovata
e pure sposata in quel di Barcellona. Gli ha già regalato due
pargoli e quindi, anche qui,
niente da fare.
Avanti il prossimo. Fabrice
Santoro, un francesino dall’aspetto dolce che fa spesso
breccia nei cuori delle appassionate che non a caso
l’hanno ribattezzato Il Mago.
Peccato che Fabrice si sia
presentato con la consorte,
degna di sfilare per Miss Francia e la bella figlioletta che si
è pure dilettata a cantare un
pezzo dei Beatles. Un quadro
di famiglia idilliaco e anche il
francesino è stato scartato,
seppur malvolentieri.
Ecco che gli occhi si sono
quindi diretti verso Max Mirnyi, un vero strappacuori, fors’anche perché le fans hanno
spesso equivocato sul suo
soprannome: la Bestia. Max
ha pure fatto il modello per
gioco e gli sguardi delle signore erano di viva ammirazione per il suo fisico statuario. Purtroppo Max è anche
un professionista serio e scrupoloso e gli
impegni sportivi del giorno dopo gli hanno consigliato una ritirata veloce.
Dopo un poker di due di picche, a ritirarsi
non è stato solo Mirnyi. La serata si è chiusa sulle note del gruppo guidato da David
Ekerot e dai fratelli Bryan e con i grandi
campioni del tennis pronti a tornare a battagliare sui campi rossi del Foro Italico.
Un’imitazione
di Bjorn Borg
Roma vuol dire un pubblico competente, appassionato ma anche crudele. È il
pubblico che quando un giocatore era
sotto 6-1 5-0 in 59 minuti, si è messo a
urlare: “Movete, sennò te fanno paga’ la
seconda ora!”.
Noi di Indesit Company eravamo nel
mezzo di questo mondo vivace e colorato. E siamo andati oltre. Non ci siamo
infatti fermati al Foro Italico ma abbiamo
portato il Foro... fuori.
Destinazione Auditorium di Renzo Piano
per un party con gli amici giocatori e la
stampa. Sono venuti in tanti ma alla fine si
è scoperto quello che gli addetti ai lavori
sanno da tempo: va bene il fascino latino
di un Moya o la personalità spiccata di un
Roddick, ma la palma del più sexy tennista del pianeta è come al solito finita nelle
mani di Marat Safin.
E quando il bel giovanotto russo si è presentato al party, ecco che per le signore
è scattata l’ora X: quella dell’‘acchiappo’.
Peccato che mentre qualche fans sbagliava l’approccio (“Complimenti Marat,
gran tennis oggi” dopo che il russo nel
pomeriggio le aveva beccate da tal Nicolas Almagro) e altre si limitavano a sguardi accattivanti, Marat non ha trovato di
meglio da fare che discutere di diritti e
rovesci con Emilio Sanchez. Per la gioia
degli invidiosi maschietti che assitevano
alla scena.
Safin non era comunque l’unico belloc-
Il nostro sondaggio
Durante la kermesse romana abbiamo chiesto agli appassionati di compilare un
breve sondaggio. Alla fine ne sarebbe uscito un profilo tennistico della persona diviso sostanzialmente in due caratteristiche: l’appassionato tradizionale e
quello più moderno.
Ebbene, al termine dei 15 giorni di torneo, la maggioranza degli intervistati ha
mostrato la voglia di un tennis più cool, più vivace, anche più trasgressivo. Ecco
quindi che il gioco di attacco si fa preferire a quello di difesa o che magari val
la pena lanciare una racchetta, dopo uno smash cacciato in rete, piuttosto che
inscenare una riflessione in stile buddista. Ci sono però delle debite eccezioni.
Dopotutto, per sostituire la vecchia polo bianca con la canotta di Nadal non
serve solo coraggio ma anche un fisique du role non comune...
Mark Philippoussis, spesso costretto lontano dal circuito a causa di infortuni, farà il suo rientro al torneo del
Quuen’s che il campione australiano ha vinto nel 1997 e che si giocherà a Londra dopo il Roland Garros Roger
Federer ha operato un cambio all’interno del suo team di management sostituendo Thomas Werder con
Hering Schuppener che si occuperà della promozione internazionale dell’immagine del fuoriclasse svizzero
7
S
P
E
C
I
A
L
E
ROLAND GARROS
Con grande
probabilità Parigi
incoronerà un nuovo
campione della
terra battuta.
I favoriti d’obbligo
sono quattro fenomeni
che hanno entusiasmato
nei tre Masters Series
che hanno preceduto
la grande kermesse parigina
Poker d’assi
I
l tennis è tutto fuorché una scienza,
fare dei pronostici non è sempre facile. Chi mai avrebbe scommesso
un centesimo che Gaston Gaudio
avrebbe vinto Parigi l’anno scorso?
Lo stesso vale per Thomas Johansson vincitore degli Australian Open 2002
o per David Nalbandian finalista a Wimbledon lo stesso anno. Tuttavia non è un
azzardo eccessivo affermare che quest’anno Roland Garros incoronerà un
nuovo re della terra battuta. Basta dare
uno sguardo ai risultati dei tre tornei
Masters Series giocati sul rosso e alla
relativa classifica che si può tirar fuori.
Un poker d’assi si è alzato sopra tutto e tutti. Ai tre protagonisti annunciati,
Roger Federer, Guillermo Coria e Rafael
Nadal, si è aggiunto un outsider di lusso
che merita l’apertura dei favoriti di Parigi.
Richard Gasquet è un’emozione continua per gli esteti del gioco, il rovescio
non ha eguali ma è l’intero pacchetto che
fa gridare al miracolo. L’attestato di stima più importante è arrivato dal numero
uno del mondo, quel Roger Federer che
Post
scriptum
8
nella finale di Amburgo sembrava infastidito non solo dalla resistenza del 18enne
francese, ma soprattutto dal fatto che
la critica lo ha osannato come il talento
più fulgido del circuito. Certo, sempre in
I plurivittoriosi
Ecco i giocatori che nell’Era Open
(dal 1968) hanno conquistato almeno due successi a Parigi.
6 vittorie
Bjorn Borg
3 vittorie
Ivan Lendl, Mats Wilander,
Gustavo Kuerten
2 vittorie
Jan Kodes, Sergi Bruguera,
Jim Courier
coppia con lo svizzero, ma la sensazione
è che Re Federer non viaggi più in solitario, dovessimo elaborare una classifica
basata esclusivamente sul talento tecnico. Gasquet a 9 anni ha meritato una
copertina sulla rivista francese Tennis
Magazine; a 17 sembrava invece pronto per una puntata di “Chi l’ha visto?”
Probabilmente oppresso dalle enormi
aspettative di una nazione alla disperata ricerca di un number one, del giovane
prodigio sembrava sparita ogni traccia.
C’è voluto un incontro con Eric Deblicker, ottimo coach transalpino, per ritrovare la strada giusta, passando prima per
due vittorie in piccoli tornei a Barletta e
Napoli ad aprile, prima di approdare nel
Gotha del tennis mondiale a Monte Carlo
e Amburgo. Dei quattro è forse l’ultimo
dei favoriti perché la pressione sarà ai
massimi livelli giocando in casa. È però
anche possibile che tale pressione si
trasformi in esaltazione agonistica, un
fatto che talvolta accade con gli artisti.
È comunque certo che il ragazzo ci farà
divertire non poco negli anni a venire.
Rafael Nadal ha vinto le ultime 17 partite giocate sulla terra battuta. All’inizio dell’anno era
il n.51 della INDESIT ATP Entry Ranking: oggi è il n.5 Il numero di giugno di Vogue avrà
tra i protagonisti Marat Safin descritto “bello come una star del cinema” Roger Federer
ha vinto i Laureus World Sport Award. Segue nell’albo d’oro a Michael Schumacher.
G S ROLAND GARROS
Chi invece è ormai un paio di stagioni che
ci sta facendo divertire è Roger Federer.
Lui stesso è conscio che la terra battuta
non sarà mai la sua superficie prediletta,
eppure il terzo successo consecutivo ad
Amburgo lascia intendere che ha tutte
le capacità tecniche per vincere anche
a Parigi. Sulla terra tedesca ha battuto
Guillermo Coria, cioè uno dei grandi favoriti di Roland Garros, in finale ha dato
tre set a zero a Gasquet. Tuttavia, le condizioni di gioco ad Amburgo sono ben
differenti: la finale si è disputata indoor
e chiunque abbia scambiato anche solo
quattro palle a tennis capisce la differenza tra giocare con sole e vento o in una
bella struttura coperta sopra la testa. Eppoi a Parigi si gioca tre set su cinque dal
primo turno e la fatica sul finire del torneo
si fa sentire. La storia è piena di grandi
giocatori che si sono arresi al rush finale.
È un po’ come se al Tour de France arrivi in maglia gialla all’ultimo cronometro
ma hai finito la benzina: discorso chiuso
e successo che s’invola. E la dea bendata non è stata troppo gentile con Federer
che in linea teorica dovrebbe affrontare
già al secondo turno Nico Almagro, al
terzo Fernando Gonzalez e negli ottavi
Carlos Moya. Un tragitto durissimo prima
di entrare nelle fasi decisive del torneo.
Chi invece pare non sapere cosa sia la
Rafael
Nadal
ATP Masters Series Ranking
Prima di Parigi si sono disputati tre tornei ATP Masters Series sulla terra battuta
a Monte Carlo, Roma e Amburgo. Ecco chi ha conquistato più punti nella INDESIT ATP 2005 Race.
Giocatore
Nazione
Punti
Miglior risultato
1
Rafael Nadal
Spagna
200
2
Guillermo Coria
Argentina
165
3
Roger Federer
Svizzera
125
vittoria Amburgo
4
Richard Gasquet
Francia
122
finale Amburgo
5
David Ferrer
Spagna
71
semifinale Roma
6
Nikolay Davydenko
Russia
61
semifinale Amburgo
7
Juan Carlos Ferrero
Spagna
60
semifinale Monte Carlo
7
Filippo Volandri
Italia
57
quarti Monte Carlo e
Amburgo
9
Gaston Gaudio
Argentina
55
quarti Monte Carlo
10
Andre Agassi
USA
46
semifinale Roma
vittoria
Monte Carlo e Roma
finale
Monte Carlo e Roma
Roger
Federer
Martin Mulligan è stato premiato a Roma “Racchetta d’Oro” per i suoi successi ottenuti prima come giocatore
(ha vinto tre volte i Campionati Internazionali d’Italia ed è stato finalista a Wimbledon), poi come manager
Il giocatore che ha realizzato fino ad ora il maggior numero di ace è Andy Roddick: 394 in 29 match.
L’americano è anche il giocatore che ha salvato il maggior numero di palle break e perso meno turni di battuta
9
G S ROLAND GARROS
stanchezza è Rafael Nadal. Lo spagnolo
ha giocato una finale a Roma di 5 ore e
un quarto e pareva pronto a scendere in
campo il giorno dopo come niente fosse.
Per sua fortuna qualche vescica di troppo alla mano lo ha fermato perché è facile poi rompere il motore all’improvviso,
magari proprio nel torneo più importante.
Due settimane di riposo dovrebbero invece portarlo a Parigi in condizioni perfette
e trasformarlo nello spauracchio numero
uno per chi vuole alzare la Coppa dei Moschettieri. Nadal ha un’energia sconfinata
e si presenta a Parigi forte di una striscia
di 17 vittorie consecutive. Nessuno ha
fatto meglio dai tempi di Thomas Muster
che nel 1995 si presentò alla Porte d’Auteuil con 23 incontri vinti di fila. Risultato?
Vinse anche Roland Garros. Buon auspicio per Nadal che avrà nella scarsa esperienza il suo tallone d’Achille. In carriera
ha giocato solo cinque tornei dello Slam
senza mai superare il quarto turno. L’anno scorso a Parigi era infortunato ma se
supererà l’impatto con la grande attenzione che avrà addosso e il fatto di giocare
tre su cinque fin dal principio, allora sarà
facile trovarlo nel week-end delle finali.
Dei quattro favoriti però, quello che parte col dente avvelenato è Guillermo
Coria. L’anno scorso è andato a mezzo
passo dal trionfo, fermato dalla paura e
dai crampi. Quest’anno è tornato più for-
David
Ferrer
te di prima. Ha cambiato tanto: il coach
(ora è lo spagnolo Perlas), la sede degli
allenamenti (l’Academia Sanchez-Casal
a Barcellona), la racchetta (è passato alla
nuova Prince coi “buchi”), lasciando inalterata solo... la bellissima moglie Carla.
Rinforzato nei muscoli e più incisivo dal
fondo, Coria ha buttato via la finale di
Roma dilapidando un vantaggio enorme
nel quinto set contro Nadal. Però la sensazione è che tutto sia stato programmato in funzione di Parigi, quasi che i tornei
Mister Slam
La carriera di un giocatore viene giudicata dal suo
rendimento nei tornei del Grand Slam. Ecco chi ne ha
vinti di più nella storia
Giocatore
Pete
Sampras
Post
scriptum
10
nazione
titoli
Slam
Pete Sampras
USA
14
Roy Emerson
Australia
12
Bjorn Borg
Svezia
11
Rod Laver
Australia
11
Bill Tilden
USA
10
Fred Perry
Gran Bretagna
8
Andre Agassi
USA
8
Jimmy Connors
USA
8
Ken Rosewall
Australia
8
Ivan Lendl
Rep. Ceca
8
Richard
Gasquet
Solo 44 punti dividono il numero 3 dal numero 10 della INDESIT ATP 2005 Race
Gli Us Open si colorano di blu. È infatti stato scelto questo colore come sfondo in
tutti i campi per migliorare la visibilità della pallina Wilson ha firmato un contratto
di 5 anni con Tennis Australia e sarà la nuova palla ufficiale degli Australian Open
precedenti servissero solo da preparazione all’ultima pennellata di un capolavoro
chiamato Roland Garros. Nel frattempo,
ci siamo deliziati con le sue smorzate, in
questo è già il numero uno e gli appassionati lo ringraziano per aver riportato in
auge il colpo più spettacolare del tennis.
Detto ciò, non dovremmo nemmeno occuparci di eventuali outsider, visto che
consideriamo i quattro sostanzialmente
inavvicinabili. Eppure le sorprese sono
“Mano de Piedra” Gonzalez è sempre un
pericolo, così come Nicolas Massu, campione olimpico che ormai sembra essersi
completamente ripreso dopo un brutto
infortunio che l’ha tenuto a lungo lontano
dai campi. E poi Marat Safin che a inizio anno sembrava un fenomeno, poi per
come ha giocato fino a questo momento
sul rosso non andrebbe nemmeno preso
in considerazione. Ma il bel russo è sempre al di sopra di ogni logico pronostico.
Bjorn
Borg
Albo d’oro
Ecco tutti i vincitori
dell’Era Open (1968) a oggi.
Juan Carlos
Ferrero
sempre dietro l’angolo. Chi potrebbe
compierle? Sono sempre i dati dei tre
ATP Masters Series sul rosso che ci fanno da guida. Da tener d’occhio sono gli
spagnoli, Juan Carlos Ferrero in testa. Sui campi di Parigi ha già vinto un
titolo nel 2003. Poi quel David Ferrer
che non sarà il maggior talento tecnico
che il tennis abbia mai espresso ma che
per volontà, coraggio e tenuta atletica
non ha tanti rivali. Non va dimenticato il
campione in carica, quel Gaston Gaudio che fin qui non ha impressionato ma
che riassaporando i fasti dell’anno passato potrebbe ritrovare la miglior condizione. Chiudiamo il cerchio con Andre
Agassi che a 35 anni probabilmente
non ha più le forze per vincere il torneo
ma che nell’arco di una singola giornata potrebbe sempre cogliere l’impresa.
Dietro i vari Nikolay Davydenko, Filippo Volandri, Fernando Verdasco:
si accontenterebbero dei quarti di finale
ma potrebbero arrivarci dando fastidio
a qualche big. Fuori dalla top 10 di questa speciale classifica, occhio ai cileni.
Andre
Agassi
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Ken Rosewall (Aus)
Rod Laver (Aus)
Jan Kodes (Rce)
Jan Kodes (Rce)
Andres Gimeno (Spa)
Ilie Nastase (Rom)
Bjorn Borg (Sve)
Bjorn Borg (Sve)
Adriano Panatta (Ita)
Guillermo Vilas (Arg)
Bjorn Borg (Sve)
Bjorn Borg (Sve)
Bjorn Borg (Sve)
Bjorn Borg (Sve)
Mats Wilander (Sve)
Yannick Noah (Fra)
Ivan Lednl (Rce)
Mats Wilander (Sve)
Ivan Lendl (Rce)
Ivan Lendl (Rce)
Mats Wilander (Sve)
Michael Chang (USA)
Andres Gomez (Ecu)
Jim Courier (USA)
Jim Courier (USA)
Sergi Bruguera (Spa)
Sergi Bruguera (Spa)
Thomas Muster (Aut)
Yevgeny Kafelnikov (Rus)
Gustavo Kuerten (Bra)
Carlos Moya (Spa)
Andre Agassi (USA)
Gustavo Kuerten (Bra)
Gustavo Kuerten (Bra)
Albert Costa (Spa)
Juan Carlos Ferrero (Spa)
Gaston Gaudio (Arg)
Marat Safin è stato votato dalla rivista inglese Ace Magazine il tennista più sexy del mondo. Il russo ha
preceduto il tedesco Tommy Haas e l’australiano Mark Philippoussis. “Spero di tornare presto a essere il
numero uno del mondo anche nelle classifiche mondiali... di tennis” ha dichiarato Safin L’americano James
Blake è tornato a vincere un torneo. Si tratta però di un evento della categoria challenger a Forest Hills
11
Memorabilia
L’ elica dell’aereo di Roland Garros
“
“
«La vittoria appartiene ai più caparbi». Questa la scritta incisa
sull’elica dell’aereo di Roland Garros, celebre aviatore caduto
durante la Prima Guerra Mondiale al quale è dedicato lo
stadio in cui si disputano i Campionati Internazionali di Francia.
12

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