Premessa Nel CD sono riportate le monografie delle stazioni della
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Premessa Nel CD sono riportate le monografie delle stazioni della
Monografie delle stazioni della rete di monitoraggio in tempo reale Presentazione Premessa Nel CD sono riportate le monografie delle stazioni della rete di monitoraggio meteoidropluviometrico in tempo reale, nella sua attuale consistenza (maggio 2005), gestita dal Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane della Regione Campania. Istituito con D.G.R. n. 6940 del 21 dicembre 2001, come Servizio 04 incardinato al Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul territorio, il Centro Funzionale è diventato operativo nell’ottobre 2002, all’atto del trasferimento alla regione Campania dell’Ufficio Compartimentale di Napoli del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avvenuto ai sensi del D. Lgs. 112/98 e del relativo D.P.C.M. attuativo del 24 luglio 2002. Il Centro Funzionale assicura, oggi, sia le funzioni e i compiti di protezione civile, assegnati nell’ambito delle pianificazioni di emergenza per la previsione, prevenzione, mitigazione e gestione del rischio idrogeologico, che le attività “storiche” di rilevamento, validazione, archiviazione e pubblicazione delle grandezze climatiche, idrologiche e idrografiche interessanti il reticolo idrografico superficiale e sotterraneo. Nell’ambito delle funzioni assicurate ai fini di protezione civile, rientrano quelle inerenti alle previsioni meteorologiche e all’adozione di avvisi meteo a fini di protezione civile (D.G.R. 1262/2003), nonché quelle di sorveglianza e monitoraggio in tempo reale degli eventi, funzionali alla messa in atto sul territorio regionale delle procedure operative previste dal sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico. Ai fini dello svolgimento efficace delle attività e della conseguente efficiente messa in atto delle misure di prevenzione e mitigazione del rischio, fondamentale è il ruolo assunto dalla rete di monitoraggio quale elemento cardine per la produzione di dati indispensabili per la conoscenza dei fenomeni naturali di carattere meteoclimatico, idrologico e marino, nonché supporto imprescindibile per la progettazione delle opere idrauliche di utilizzazione delle risorse idriche e difesa dai rischi indotti dagli eventi estremi. In tale prospettiva si colloca la presente raccolta delle monografie delle stazioni della rete, realizzata dal Centro Funzionale allo scopo di pervenire alla conoscenza dettagliata del patrimonio strumentale utilizzato per lo svolgimento quotidiano delle attività di competenza. In ogni scheda sono riportati gli elementi geografici necessari per l’individuazione dell’ubicazione del sito di installazione (stralcio planimetrico, coordinate geografiche, planimetriche, quota, indicazioni stradali, foto), nonché quelli cronologici e tecnico-funzionali della stazione (data di installazione, sensoristica montata, tipologia dell’unità di acquisizione). In particolare, relativamente all’unità di acquisizione, sono distinte le stazioni con trasmissione dei dati in tempo reale via ponte radio troposferico (CAE SPM20 e CAE SP200) da quelle con trasmissione dei dati via ponte radio satellitare (SIAP-SAT). Fra le stazioni con trasmissione dati via ponte radio troposferico, quelle del tipo CAE-SPM20 operano con frequenza di campionamento dei dati ogni minuto primo, mentre le CAE-SP200 operano con frequenza di campionamento dei dati ogni 10 (dieci) minuti primi. Di seguito, sono riportati alcuni elementi informativi e descrittivi inerenti alla configurazione della rete di monitoraggio attuale e della sua evoluzione nel corso degli anni, a partire dal 1993, anno di installazione delle prime stazioni elettroniche con trasmissione dei dati in tempo reale. Centro Funzionale per la previsione meteorologica e Il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane 1 Monografie delle stazioni della rete di monitoraggio in tempo reale Presentazione La rete di monitoraggio meteoidropluviometrico in tempo reale del Centro Funzionale. La rete di monitoraggio meteoidropluviometrico con trasmissione dei dati in tempo reale, gestita attualmente dal Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane della Regione Campania, si sviluppa nell’ambito del territorio di competenza istituzionale dell’ex Ufficio Compartimentale di Napoli del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale, costituito da tutti i bacini idrografici sfocianti nel Mar Tirreno lungo il tratto di costa compreso fra Sperlonga e Sapri, corrispondente all’area idrografica omogenea mediotirrenica del territorio italiano. La superficie interessata è di circa 19.200 Km2 e comprende gran parte della Regione Campania e parti delle regioni confinanti (Lazio per 3.750 Km2, Basilicata per 800 Km2, Abruzzo per 1.200 Km2 e Molise per 950 Km2). Le stazioni periferiche ricadenti fuori regione ammontano complessivamente a 14 (8 nel Lazio, 4 nel Molise e 2 in Basilicata) e sono strumentate con 10 sensori pluviometrici (4 nel Lazio, 4 nel Molise e 2 in Basilicata), 6 sensori termometrici (2 nel Lazio, 3 nel Molise e 1 in Basilicata), e 8 sensori idrometrici (7 nel Lazio e 1 nel Molise). In attesa della definizione degli accordi interregionali previsti dal D.P.C.M. del 24 luglio 2002, di trasferimento alle regioni degli Uffici Periferici del SIMN, la Regione Campania sta provvedendo alla gestione delle suddette stazioni, ricadenti nei bacini idrografici del Liri-Garigliano e Volturno (di interesse Nazionale) e del Sele (di interesse Interregionale). La configurazione attuale della rete è il risultato di circa 10 anni di interventi. L’installazione delle prime stazioni idrometriche e pluviometriche in teletrasmissione della rete per il monitoraggio dei principali bacini dell’ex SIMN di Napoli risale al dicembre 1993. Scopo principale della rete iniziale fu quello di effettuare il monitoraggio in tempo reale delle piene soltanto sui tre bacini maggiori del territorio compartimentale (Volturno, Liri-Garigliano e Sele), ove i tempi di risposta idrologica dei bacini avrebbero consentito di attivare le procedure di allertamento per gli interventi della Protezione Civile. Tale impostazione implicò, in un primo momento, la non omogenea distribuzione territoriale della configurazione della rete e lo sbilanciamento nel rapporto tra sensori idrometrici e pluviometrici, a svantaggio di questi ultimi. Attraverso due successivi interventi di potenziamento, eseguiti nel gennaio 1997 e nell’agosto 1997, fu realizzata la rete di monitoraggio dei corsi d’acqua Cavaiola e Solofrana, a monte della confluenza col fiume Sarno e venne potenziata la rete all’interno del bacino del Sele. A seguito degli eventi del maggio 1998, nelle località interessate dall’alluvione, vennero installate ulteriori cinque stazioni periferiche. In particolare, nei siti di Sarno, Piano di Prato, Cetronico, Quindici e Torriello le stazioni furono strumentate con sensori pluviometrici, mentre nel sito di Torriello (comune di Quindici) fu installata una stazione meteo provvista dei sensori: pluviometrico, termoigrometrico, barometrico e anemometrico. A fine 1998, la rete meteopluvioidrometrica di monitoraggio in tempo reale dell’Ufficio compartimentale di Napoli del SIMN risultava così costituita da 36 stazioni, dotate di strumentazione elettronica con trasmissione continua dei dati a mezzo ponte radio, da 4 ripetitori (di cui uno di riserva) e dalla centrale di acquisizione ed elaborazione dati, installata presso la sede dell’Ufficio. Complessivamente, le 36 stazioni erano strumentate con 25 sensori idrometrici, 21 pluviometrici e 14 termometrici. Negli anni 1999 e 2000, la consistenza numerica della rete è aumentata, grazie ad alcuni interventi di potenziamento oggetto di altri progetti realizzati dall’Ufficio Compartimentale SIMN di Napoli. Centro Funzionale per la previsione meteorologica e Il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane 2 Monografie delle stazioni della rete di monitoraggio in tempo reale Presentazione Fra gli interventi di maggiore rilevanza, si segnala quello realizzato nell’ambito del programma comunitario Interreg IIC. Attraverso l’esecuzione del relativo progetto, finanziato con fondi CE, si è provveduto all’installazione e integrazione alla rete esistente di 14 nuove stazioni per il monitoraggio delle falde acquifere, funzionali allo studio dei periodi di siccità. Le 14 stazioni sono state strumentate con 12 pluviometri, 1 idrometro, 6 freatimetri, 11 igrometri, 12 termometri, 3 radiometri, 3 evaporimetri, 3 barometri, 2 complessi anemometrici. Due stazioni sono adibite alla misura dell’umidità del suolo e sono strumentate con un tensiometro e un lisimetro e 2 con sonde multiparametriche per la misura di parametri di qualità delle acque (pH, conducibilità, ossigeno disciolto e temperatura dell’acqua). Ulteriori interventi, messi a punto nel corso dell’anno 2000, hanno visto la realizzazione di 2 stazioni pluviometriche (S. Felice a Cancello, a seguito di richiesta da parte del Dipartimento della Protezione Civile e Chianche, ove esisteva già una stazione in telemisura dotata del solo sensore idrometrico). Sempre nel corso del 2000, inoltre, è stata attivata anche una stazione ondametrica fissa, ubicata sottocosta nel Golfo di Salerno sulla isobata -9 m, di fronte alla foce del F. Sele. La stazione misura una serie di parametri correntometrici ed ondametrici (direzione e velocità del vento, pressione atmosferica, temperatura dell’acqua e dell’aria, altezze d’onda, etc.). Un’ulteriore intervento di potenziamento della rete si è concluso nell’ottobre 2000 ed è consistito nell’installazione di 30 stazioni pluviometriche e 3 ripetitori, realizzate nell’ambito di un progetto, redatto dall’ex SIMN di Napoli, sulla base delle funzioni ad esso attribuite dal disposto dell'Ordinanza del Ministro per il coordinamento della Protezione Civile n. 3029 del 18 dicembre 1999: "Interventi urgenti di protezione civile per fronteggiare gli eventi alluvionali e i dissesti idrogeologici che hanno colpito il territorio delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno nei giorni 14, 15 e 16 dicembre 1999 ed altri interventi di protezione civile", pubblicata nella G.U.R.I. n. 300 del 23 dicembre. La rete di cui al disposto dell’art. 6 dell’Ordinanza n. 3029/99 è stata realizzata dal Prefetto di Napoli, avvalendosi dell’ex SIMN di Napoli, così come stabilito dal comma 1, art. 6 dell’Ordinanza n. 3049/2000. La rete realizzata presenta una densità dell’ordine di 1 stazione per 50 Km2, ovviamente riferita al contesto territoriale di progettazione, individuato nei 212 Comuni della Campania, a rischio di colata rapida di fango. Per ovvie ragioni, è stata prevista una maggiore densità di stazioni nelle zone coperte da piroclastiti e nelle zone caratterizzate da una configurazione orografica tale da generare un elevato gradiente spaziale delle precipitazioni. Di recente, infine, sono state realizzate le ulteriori stazioni periferiche previste nell’ambito della realizzazione del primo lotto del progetto relativo al “Programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico”, adottato nel D.P.C.M. del 29/01/1999 e predisposto ai sensi del D.L. n. 180, dell’11 giugno 1998, , art. 2, comma 7 ed art. 8, comma 3, convertito in L. n. 267 del 3 agosto 1998. Nel complesso, sono state installate e collegate in centrale altre 42 nuove stazioni periferiche e aggiunti alla rete 41 sensori pluviometrici, 20 termometrici e 17 idrometrici. Nell’ambito dello stesso progetto è stata anche effettuata l’installazione di un ulteriore ripetitore simplex e di una stazione ripetitrice, nonchè l’adeguamento e il potenziamento del sistema di trasmissione e della centrale operativa residente presso il CED del sistema. A tutt’oggi, la rete meteopluvioidrometrica di monitoraggio in tempo reale risulta, quindi, Centro Funzionale per la previsione meteorologica e Il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane 3 Monografie delle stazioni della rete di monitoraggio in tempo reale Presentazione costituita da complessive 124 stazioni periferiche di rilevamento dati (di cui 15 aventi anche funzione di ripetitrici), dotate di strumentazione elettronica con trasmissione continua dei dati a mezzo ponte radio UHF attraverso un sistema di 3 ripetitori duplex (di cui uno di riserva), 6 simplex e 1 stazione ripetitrice. I dati rilevati confluiscono, sempre in tempo reale, al CED del Centro Funzionale, ubicato presso i locali della Sala Situazione Rischio Idrogeologico della regione Campania, dove vengono visualizzati, elaborati, archiviati e gestiti ai fini della valutazione delle emergenze. Le 124 stazioni attualmente funzionanti sono strumentate complessivamente con: 101 sensori pluviometrici; 46 sensori termometrici; 41 sensori idrometrici; 5 sensori barometrici; 13 sensori igrometrici; 4 sensori per la misura della direzione e velocità del vento; - 4 radiometri; 3 evaporimetri; 6 freatimetri; altri sensori (2 lisimetri, 2 tensiometri, 2 termometri per la misura della temperatura dell’acqua, 1 sonda multiparametrica per la misura di vari parametri di qualità dell’acqua: conducibilità, ph, ossigeno disciolto, salinità, etc.); sensori della stazione ondametrica fissa (correntometro direzionale e scalare, sensori per la misura del livello medio mare, onda massima, onda significativa, periodo onda massima, periodo onda significativa, etc.). Al sistema di gestione dati del tempo reale del CED del “Centro Funzionale” pervengono anche i dati di 12 stazioni periferiche della rete dell’ex Ufficio del Liri-Garigliano del provveditorato OO.PP. della regione Lazio, struttura attualmente trasferita alla regione Lazio e conglobata, insieme all’Ufficio del Tevere e all’ex Compartimento SIMN di Roma, nell’ARDIS della regione Lazio. I dati provenienti dalle 12 stazioni di monitoraggio, ricadenti nel bacino del Liri-Garigliano, sono quelli rilevati da 11 sensori pluviometrici, 8 termometrici e 9 idrometrici. Un’ulteriore rete di monitoraggio meteoidropluviometrico operante attualmente presso il Centro Funzionale è quella costituita da 29 stazioni elettroniche remote che trasmettono i dati rilevati attraverso un sistema di telecomunicazione satellitare (costellazione Orbcomm – satelliti polari) alla centrale di controllo della rete. I dati rilevati in remoto dalle stazioni, strumentate complessivamente con 17 sensori pluviometrici, 12 idrometrici e 6 termometrici, di norma sono aggiornati in centrale con cadenza temporale pari a 1 volta al giorno, con possibilità, al superamento di assegnati valori soglia (0.8 mm/h), di trasmissione più frequente (ogni 15 minuti). I dati rilevati dai sensori sono trasferiti, attraverso i satelliti, ad un Gateway terrestre, gestito da Telespazio, ubicato presso il Centro di Geodesia Spaziale di Matera. Da qui, previa quantificazione, in termini di bytes trasmessi, del traffico di dati, sono indirizzati, attraverso la rete Internet, verso una casella di posta elettronica. In caso di indisponibilità della rete Internet pubblica, il Gateway terrestre provvede alla trasmissione diretta dei dati, via satellite, agli apparati di ricetrasmissione installati presso la sede del Centro Funzionale e connessi al front-end della rete. Centro Funzionale per la previsione meteorologica e Il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane 4 Monografie delle stazioni della rete di monitoraggio in tempo reale Presentazione L’elaborazione, la gestione e la visualizzazione dei dati presso la centrale di controllo avvengono attraverso software dedicati residenti sui server costituenti la stessa centrale. Alcune delle 29 stazioni periferiche della rete ricadono al di fuori del territorio regionale. Il numero complessivo di sensori installati ammonta a 81, fra cui 12 sensori idrometrici, 6 termometrici e 17 pluviometrici. Centro Funzionale per la previsione meteorologica e Il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane 5