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Castellarte
Festival internazionale
di Artisti in Strada
“Energicamente”
XVII Edizione
30, 31 luglio e 1 agosto
Borgo medievale di Capocastello
Mercogliano (Av)
Cartella stampa
Organizzazione:
Associazione culturale Castellarte
Direzione artistica:
Anna Di Nardo
Presidente: Maria Pia Di Nardo
Ufficio stampa: Antonella Russoniello
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Comunicato stampa
Si presenta alla stampa “Energicamente” XVII edizione di Castellarte Festival
internazionale di Artisti in Strada. Dal 30 luglio al 1° agosto tre notti di festa con i
migliori artisti internazionali, mostre, installazioni, artigianato ed enogastronomia di
qualità. Debutta lo S-collegato, il primo “dj-set fotovoltaico” al mondo.
Il più importante buskers festival del centro-sud, con oltre 50.000 presenze per edizione, tiene
quest’anno a battesimo lo “S.collegato”, il primo “dj set fotovoltaico” realizzato al mondo.
Progettato dal designer irpino Fabio Pirone, lo “S.collegato” sarà in grado di raccogliere ed
accumulare l’energia solare con un pannello fotovoltaico per trasformarla in “energia danzante”,
grazie alla reazione “chimica” con il beat anni ’60 di Vinyl Giampy che, per primo, si scatenerà
dietro a questa originalissima consolle.
Quattordici le performance artistiche in programma a Castellarte, equamente ripartite tra arte
circense, musica e teatro. Ad ospitarle i vicoletti e le piazzette inerpicate di Capocastello che, per
tre notti, diventa il magico palcoscenico sul quale si esibisce l’artista ma anche il pubblico,
sempre chiamato a farsi coinvolgere e sempre felice di diventare, per qualche minuto, artista di
strada.
Per l’arte circense e il teatro si esibiranno i belgi “Piano C” vincitori del premio “Cantieri di
strada 2010” della FNAS Federazione Nazionale Artisti di Strada nella cui giuria sono presenti
tutti i maggiori buskers festival italiani, il loro spettacolo è ispirato al riciclo dei rifiuti. E’ italoargentino il “Duo Acrobat” con le sue affascinanti acrobazie aeree; il francese naturalizzato
inglese Benjamin Delmas, meglio noto come “Big Ben”, ironizzerà con la sua bizzarra clownerie
sulle differenze tra questi due popoli; il clown-acrobata tedesco Peter Weyel torna a Castellarte
per coinvolgere nuovamente il pubblico in esilaranti performance che spesso si concludono “in
mutande”; i brasiliani Trukitrek metteranno in scena la bizzarra storia dell’Hotel Crab, veri
burattini viventi hanno vinto il premio come “Miglior spettacolo” al World Puppet Festival di
Praga e del Wander Theater Festival di Radebeul (Germania); tra danza e teatro lo spettacolo dei
bolognesi delle “Officine Duende” che si dedicano con particolare attenzione agli spettacoli per
bambini ed alla contaminazione tra generi.
Straordinariamente interessante l’offerta musicale di Castellarte che ospita l’unica data nel
centro-sud di “Son of Dave” al secolo Benjamin Darvill, già armonicista e mandolinista dei
canadesi “Crash test dummies”, primi in classifica in tutto il mondo nel 1993 con la celeberrima
"Mmm Mmm Mmm Mmm". Il suo ultimo album è stato prodotto da Steve Albini, leggendaria
figura del rock alternativo e il suo stile bizzarro e contaminato è stato definito dalla critica tale
da far “sembrare Beck noioso”. Per gli amanti delle sonorità etniche e gitane tornano a
Castellarte gli “Opa Cupa” di Cesare Dell’Anna la cui tromba è capace di generare una sarabanda
affascinante tra suoni del Salento, melodie bosniache e improvvisazioni jazz. Vocati al
divertimento più scatenato i partenopei “Starfunky” con il loro repertorio funky-dance che
spazia dagli anni ’80 ad oggi e la marching-band “Mo’ better band” che fonde la classica banda
italiana con l’energia della musica americana e le loro scanzonate trasformazioni del jazz
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“Energicamente” è il titolo della XVII edizione di “Castellarte Festival Internazionale di Artisti in
Strada”, che si svolgerà il 30, 31 e 1° agosto a Capocastello, borgo medievale di Mercogliano e
che, quest’anno, è dedicata alle energie rinnovabili.
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Sarà proprio quest’ultimo ad arroventare il pubblico con il beat anni ’60, che sarà sparato fuori
dagli amplificatori grazie alla potenza dell’energia solare; il pubblico di Castellarte sarà, perciò, il
primo al mondo a divertirsi insostenibilmente ma in maniera sostenibile! Geniale la trovata del
designer Fabio Pirone che, utilizzando un carrello da rimorchio ed un pannello fotovoltaico
prodotto dall’azienda irpina Av Project, ha creato una stazione multimediale e polifunzionale
facilemente trasrprtabile ed energeticamente indipendente, dalle infinite possibilità di impiego.
Ricchissima anche la parte relativa alle mostre ed installazioni che ospiterà i vincitori del
concorso “Sc-arti in mostra” organizzato dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di
Avellino; “Invasioni di scarti” è invece il nome delle installazioni realizzate con materiali di riciclo
dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; “Creuse” è il laboratorio di design, scenografia
ed arredamento dedicato alla reinterpretazione dei materiali di scarto; “L’arte del pensiero” è
una sorprendente serie di allestimenti che, nei luoghi più riparati dal clamore della festa, vuole
offrire oggetti ed istallazioni in un percorso allegorico che invita a “rallentare” nella corsa della
vita per ritagliarsi spazi di contemplazione.
Una nutrita serie di artigiani “in strada” ed “in bottega” è, da sempre, una caratteristica di
Castellarte che non dimentica di esaltare, anche in questo modo, le eccellenze produttive del
territorio.
L’enogastronomia di qualità è l’altro punto di forza del Festival che, anche quest’anno, si avvale
della preziosa collaborazione dei fratelli Emilio e Federico Grieco sacerdoti di quel tempio dei
gourmet campani che è l’Osteria dei Santi. Nel ristorante di Castellarte, perciò, allestiranno una
serie di delizie per il palato realizzate con ingredienti di prima qualità e tutti rigorosamente
provenienti dal territorio. In aggiunta vi sono le altre “Aree del gusto” che, con due bracerie, una
taverna e la bottega delle “pizzelle fritte” sapranno accontentare ogni tipo di gusto e costituire il
giusto completamente conviviale alla magia di queste tre notti a Capocastello.
Il tema
Con questo sottotitolo, l'Associazione Castellarte ha voluto caratterizzare questa XVII edizione del Festival
internazionale di Artisti IN Strada tutta dedicata alle energie rinnovabili.
“Energicamente” è un tema che sposa perfettamente sia la sensibilità di quanti sono più attenti alle sorti del nostro
pianeta, sia la vocazione sociale che Castellarte ha sempre coniugato al momento della festa affinchè il divertimento
non fosse mai fine a se stesso né disgiunto dalla volontà di attribuire alla cultura e all'arte una funzione educativa e di
miglioramento della realtà.
Le recenti notizie di cronaca, sempre più preoccupanti, rendono infatti doverosa una presa di coscienza forte sulla
necessità di riservare più attenzione alla conservazione delle risorse naturali e all'adozione di uno stile di vita e di
produzione economica più rispettoso e sostenibile. La sensibilità delle persone, fortunatamente, è ormai più matura
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classico.
Per chi avesse voglia di vedere all’opera un jukebox umano, arriva il contrabbassista Luigi Lullo
Mosso che nel suo show esaudisce le richieste del pubblico con il suo virtuosismo musicale e
tanto divertimento; agli amanti della Summer of love è dedicato lo spettacolo di “The Rose” la
cover-band fiorentina che ripropone filologicamente il repertorio di Janis Joplin, la leggendaria
regina texana del blues bianco dall’inconfondibile voce ruggente.
Per gli amanti del beat anni ’60 si esibiranno “Tony Borlotti e i suoi Flauers” con un repertorio
fresco e ribelle e Vinyl Giampy, il dj “vinilico” irpino ormai di casa nei maggiori club italiani ed
internazionali.
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
grazie ai passi decisi fatti in questo senso; è ormai una richiesta che parte dal basso quella di adottare uno stile di vita
e di governo dell'economia in grado di abbinare al rispetto per l'ambiente una visione di più ampio raggio, per
garantire alle generazioni future la persistenza di condizioni ambientali accettabili.
“Energicamente” dunque, per raccontare come gli imprenditori più avveduti e i singoli individui si stiano orientando
verso l'uso di energie pulite, diventando sempre più attenti alla riduzione degli sprechi.
Il tema annuale del Festival e la location storica di Capocastello sono il canovaccio su cui, annualmente, si riscrive il
progetto artistico di Castellate. Una scommessa ammiccante che sollecita la ricerca del nuovo. Energicamente vuol
dire spettacoli con evidente attinenza per i temi ambientali, performance di particolare ritmicità e forza emotiva,
espressioni artistiche di forte impatto. Le scelte si sono dirette verso il mondo della musica, del circo e del teatro.
Anche la cornice, già di per se affascinante, del centro storico è stata inserita nel progetto artistico complessivo.
Strade, rientranze, torri, muri saranno rivisitati in chiave artistica per la presenza di istallazioni elaborate con materiali
di scarto. Farfalle colorate saluteranno il passaggio dei visitatori in segno di salubrità dell’aria. Una grande mescolanza
che non crea caos ma indirizza il visitatore verso le diverse espressioni artistiche, ognuna mai uguale all’altra.
Ritorneremo anche indietro nel tempo con un area tutta dedicata alla “beat generation” con le sue espressioni
artistiche e di costume. Anche questa una bella sfida.
La direzione artistica
Una ricerca continua di novità e professionalità contraddistingue la pluriennale direzione artistica di Anna di Nardo e
del suo gruppo. Alla base di questo incessante lavoro di ricerca c’è la passione per questo tipo di arte e per questo
Festival, nato dalla mente e dalle mani di un gruppo di amici storici. Numerosissimi i contatti e i curriculum inviati,
tramite e-mail, all’Associazione da parte di artisti e gruppi di ogni parte del mondo. Tante le perplessità nello scegliere
ma, in nome della qualità, si è proceduto a stilare un programma artistico che ha come tratto connotante la diversità
di genere, l’alta qualità delle tecniche e la convincente messa in scena. Il supporto imprescindibile e appassionato di
tanti giovani rende il gruppo coeso e solido, un ottimo esempio di lavoro di gruppo, sganciato da ogni logica e
interferenza esterna, una professionalità cresciuta sul campo. Tutta la direzione artistica augura buon divertimento e
siamo aperti a suggerimenti e annotazioni che il pubblico, solitamente attento e di buon gusto, potrà inviarci su
[email protected]. L’ascolto è garantito.
Il cast
Son of Dave (America)
Qualcuno di certo si ricorderà di quel bizzarro brano dal titolo “Mmmm Mmmm Mmmm Mmmm” con cui, nel 1993,
raggiunsero la fama mondiale i canadesi Crash Test Dummies, ebbene Benjamin Darvill era il chitarrista e l’amonicista
di questa band.
Nel 1999 Darvill lascia la band per portare avanti il progetto “Son of Dave” la one-man band con cui arriva a
Castellarte per la sua unica data nel centro-sud Italia.
Sono vari gli album finora pubblicati da questo folle musicista la cui caratteristica principale sta nel realizzare
un’incredibile e stralunata mescolanza di generi, atmosfere, ritmi, per sviluppare a brani surreali, divertenti e pieni di
follia. Dopo il disco d’esordio eponimo, infatti, Son of Dave ha pubblicato “Wild west show” ed il recente “Shake a
bone” prodotto dal leggendario Steve Albini (già con Fugazi, Gogol Bordello, Motorpsyco, etc.). La critica specializzata
ha apprezzato la sua stramba miscela musicale scrivendo che “fa sembrare convenzionale Beck” o che si tratta di
“grandi brani pop con suoni succosi e ritornelli accattivanti”. Da non perdere, perciò, lo show di questo straordinario
“alchimista dei generi” capace di surfare tra epoche ed atmosfere e realizzare un frullato sonoro, del tutto
imprevedibile ma assolutamente coinvolgente.
Piano C (Belgio)
Nata nel 2009 dall'incontro di Giovanna Bolzan (danza, palo cinese, tessuti aerei, trampoli) e Luca Tresoldi (giocoliere,
equilibrista, musicista), la compagnia Piano C ha vinto il concorso “Cantieri di strada 2010” della Federazione
Nazionale Artisti di Strada con il loro “…Senza che???”, spettacolo realizzato con la collaborazione di Jean Marc
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Il progetto artistico
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Cuvelier, Espace Catastrophe, Fossano Mirabilia e della Compagnia “Oggettivamente pazzi”. Lo spettacolo è
ambientato in una qualsiasi strada cittadina, dove s’incontrano due personaggi che, utilizzando la creatività e gli
oggetti abbandonati che trovano intorno a loro, riescono a divertirsi trasformandoli, reinventandoli, dando loro una
funzione nuova. Racchiusi dentro a quadri poetici e dinamici i protagonisti attraverso equilibrismi su corda molle,
acrobazie su pertica cinese, sorprendenti trasformismi e originalissime manipolazioni, creeranno a situazioni bizzarre
e paradossali che trasmettono, tramite una risata, spunti per riflessioni più profonde.
Uno spettacolo poetico, tragicomico, che stupisce...
Opa cupa (si legge “Opa tzupa”) è un invito alla danza usata dai gitani del sud-est Europa e rappresenta questo
progetto musicale nato in Salento e rivolto alla ricerca nel repertorio della musica balcanica. Musicisti provenienti da
diverse culture (Bosnia Erzegovina, Albania, Italia meridionale) si sono raccolti intorno al leader della band il
trombettista Cesare Dell'Anna per suonare una musica "marginale" molto influenzata da molti stili, ricca di sonorità
caleidoscopiche con brillanti momenti di pura tecnica interpretativa. Il progetto realizza una fusione tra la musica
etnica ed il jazz, il risultato è l'elaborazione dei veloci ritmi degli “estam” ed “horos” con le fascinose melodie delle
antiche canzoni bosniache e con sonorità provenienti dalla cultura albanese e dell'Italia meridionale. Momenti
d’improvvisazione sono stati introdotti nelle strutture della musica popolare e l'attitudine jazz si manifesta
nell'articolazione delle frasi e nelle dissonanze prodotte dai fiati. Come ben rappresentato nel loro disco “Hotel
Albania” la musica degli Opa cupa realizza uno stretto legame tra la tradizione balcanica, i suoni tradizionali africani, le
atmosfere salentine grazie all'utilizzo di strumenti tipici di quelle zone. Tornano a Castellarte per la seconda volta,
forti dello straordinario successo della loro precedente partecipazione.
Duo Acrobat (Argentina – Italia)
Il duo Acrobat nasce dall'incontro tra Martina Nova e Davide Riminucci. La prima si forma come acrobata aerea in
Sudamerica, dove frequenta la scuola di circo “Criollo” a Buenos Aires e si specializza, dopo otto mesi, a Rio de
Janeiro. Si esibisce in Italia, Spagna e Francia prima di unirsi a Davide.
Davide Riminucci, invece, nasce come danzatore contemporaneo e minimo approdando poi al circo con la compagnia
francese “Physallis” nella quale si esibisce da solista. Lavora come acrobata aereo in molte opere liriche sia in Italia sia
all'estero.
The Rose (Italia)
Faranno venire un tuffo al cuore a quanti non dimenticano la straordinaria energia di Janis Joplin; “The Rose”, infatti,
è considerata la migliore “tribute band” dedicata all’immortale regina del blues bianco. La voce della cantante Tara
degli Innocenti, i suoi abiti ed accessori hippie che riproducono fedelmente il guardaroba della cantante texana,
saranno il viatico per un viaggio nel tempo e nelle atmosfere del “flower power”. Nel repertorio della band fiorentina,
tutti i classici che Janis Joplin consegnò alla storia nella “Summer of love” del 1969 al festival di Woodstock.
La band si differenzia anche per lo stile di show che propone: tutti gli elementi del gruppo, Tara per prima, sono vestiti
a tema, riproponendo l'aspetto originale della prima band di Janis Joplin (ovvero The Big Brother and The Holding
Company; il palco viene allestito con rose rosse e drappi stile hippie.
La band ha ricevuto i complimenti dai musicisti che furono compagni di palco della Joplin, si possono leggere sul loro
sito su Myspace.
Benjamin A .J. Delmas (Francia)
Nato a Parigi e cresciuto in Inghilterra, Delmas ama ironizzare sulla difficile coesistenza dei due popoli, tra Francia e
Regno Unito, perciò, ha deciso di diventare cittadino del mondo. Dal 2003, infatti, si stabilisce a Torino, dove
approfondisce le tecniche del clown. Vince vari concorsi tra cui "Cantieri di strada 2006" e il "Premio per la
valorizzazione delle espressioni artistiche di strada” della regione Piemonte. Si diploma al PAUT Performing Arts
University of Turin di Philip Radice ed alla Scuola di preparazione arti circensi Flic, collabora con "Il teatro della
caduta” di Torino e con la compagnia “Action theatre”. È anche poeta, si è classificato secondo all’International
poetry slam di Torino, ed attore come nel lungometraggio “Come eravamo” di M. Martone o “The little didi fairy” di
Anomic girls. E’ stato insegnante nel workshop di giocoleria per bambini orfani organizzato dall'associazione di
volontariato Veerayatan.
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Opa cupa (Italia)
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Peter Weyel (Germania)
Ecco un altro artista straniero innamorato dell'Italia; Peter Weyel da Francoforte, infatti, ha scelto da qualche anno il
nostro Paese “perché c'è la pizza, il sole e la brava gente". In scena da quindici anni, Weyel ha preparato il suo
spettacolo irresistibile fatto di giocoleria, scherzi e folle ironia, il tutto condito da imprevedibili provocazioni come
quelle sull'educazione sessuale. Giocoliere, acrobata e agile contorsionista, crea performance caustiche e disarmanti,
senza mai essere di cattivo gusto. La sua è una sana follia, in un mondo che non si stupisce più di niente. Uno
spettacolo ironico e molto divertente, dal gusto tedesco giusto un po’ dissacratorio durante il quale, come dice
l’artista, "gli occhi non restano mai secchi"! Il pubblico è coinvolto in un vero festival delle risate con giochi di parole,
manipolazione di un piatto di ceramica, numeri acrobatici e spesso un astante del pubblico, vestito solo della nuova
collezione di biancheria intima.
Nel 1998 i componenti di questa formazione brasiliano-spagnola, provenienti da diversi ambienti artistici, si uniscono
per formare la compagnia. All'inizio la compagnia crea spettacoli con marionette classiche a fili, ma a poco a poco
cedono ai loro personaggi parti del proprio corpo. Mani, piedi e braccia fino ad accettare finalmente di dare la faccia
per i propri personaggi. Burattini viventi al limite tra teatro e teatro di figura, illusione di personaggi al limite del
surreale. Musica, poesia e spunti di comicità condiscono gli spettacoli della compagnia, ideati per un pubblico
eterogeneo e di tutte le età. La compagnia Trukitrek è attualmente composta da: Lu Pulici (San Paolo), Magda Mañé
(Barcellona), Josep Piris (Minorca), Kiko Lozano (Barcellona) e a Castellarte proporrà uno spettacolo dal titolo “Hotel
Crab” spettacolo di marionette per un pubblico di tutte le età, una commedia piena di sorprese, passioni e malintesi.
Una storia ambientata in Russia in un tempo che non è né reale né attuale. Un’atmosfera onirica, volontariamente
artificiale, per provocare nello spettatore uno sguardo curioso.
Hôtel Crab racconta la storia di un hotel dove non succede mai niente, ma anche della nuova ospite che è appena
arrivata. Accadimenti inaspettati romperanno la monotonia di questo posto così particolare. Un furto a mezzanotte
coglierà tutti di sorpresa e la routine di ogni personaggio cambierà completamente da quel momento. Hôtel Crab è
un racconto senza parole, in cui saranno la sequenza delle scene e la mimica dei personaggi a guidare lo spettatore. È
un intrigo dal linguaggio teatrale molto vicino al cinema muto. Questo spettacolo si è aggiudicato il premio come
“Miglior spettacolo” al World Puppet Festival di Praga e del Wander Theater Festival di Radebeul (Germania).
Officine Duende (Italia)
Nascono nel 2005 dalla fusione d’idee di attori, danzatori e musicisti provenienti da varie zone d’Italia, che creano
laboratori e spettacoli caratterizzati dalla mescolanza di generi artistici e tradizioni culturali di tutto il mondo. Il
gruppo emiliano svolge attività teatrali con diversi spettacoli all'attivo; nel 2009 vince il primo premio del concorso
“CANTIERI DI STRADA” indetto dalla FNAS, con “FREAKS IN 4/4” che viene presentato in tutti i principali festival
italiani. Si dedicano anche alla primissima infanzia, con spettacoli creati nel rispetto dei tempi e delle modalità dei più
piccoli. Con burattini e pupazzi la compagnia si è esibita in varie piazze e ha partecipato a numerosi festival
internazionali. Le Officine Duende si dedicano anche a spettacoli di narrazione con figure (partecipazioni: Reggio
Narra festival internazionale di narrazione di Reggio-Emilia; festival internazionale di Porto S. Elpidio) e portano avanti
il progetto Officine per il sociale, offrendo i propri spettacoli a ospedali, case di riposo, centri di accoglienza per
bambini, circoli ARCI e collaborando con l'associazione Kaleidos nell'ambito del progetto “Musica per la salute”.
A partire dal 2007, curano la direzione artistica di: “Strade parlanti, burattini e musicanti”, rassegna estiva di teatro di
figura e di strada presso alcuni comuni della Provincia di Bologna.
Starfunky (Italia)
Nasce nel 1998 questa cover band partenopea pop-dance il cui repertorio ha saputo travolgere ogni tipo
di pubblico con energia e simpatia. Nelle loro esibizioni gli Starfunky alternano da brani da ascolto internazionali come
quelli di Incognito o Al Stewart, a brani puramente pop come quelli di Robbie Williams o Remy Shand, fino a pezzi
“rockettari” come quelli di Huey Lewis And The News o Gino Vannelli, senza disdegnare artisti italiani come Raf o
Jovanotti. E’ però la dance a dominare lo spettacolo in un percorso che parte dagli anni '70 con brani degli Earth Wind
And Fire (Let's groove, September), George Benson (Give Me The Night), continua con gli anni '80 di David Bowie
(Let's Dance), Talk Talk (Such a Shame), attraversa gli anni '90 di Modjo (Lady), Lionel Richie (Don't Stop The Music) e
arriva fino ai giorni nostri con George Michael (Amazing), Nate James (The Message) e tanto altro ancora con una sola
regola: ballare, ballare e ballare!
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Trukitrek (Brasile – Spagna)
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Mo’ better band (Italia)
Nasce nel 2003 da un’idea di Fabrizio Leonetti, fondatore e sassofonista del gruppo: fondere la versatilità e l’organico
della classica banda italiana, con l’energia di un repertorio funky con “ammiccamenti” al jazz e portare tutto questo
per le strade, tra la gente e sfatare il mito che il jazz sia una musica noiosa.
Il nome della band proviene da “Mo’ Better Blues”, lo splendido brano eseguito dal Brandford Marsalis Quartet nella
colonna sonora dell’omonimo film di Spike Lee.
Proprio dall’esecuzione di quel brano in una Teramo affollatissima i musicisti (13 fiati e tre percussioni) ottengono il
primo grande consenso. Grazie all’entusiasmo, all’energia e, soprattutto, all’eccezionale bravura dei suoi sedici
componenti, la Mo’ Better Band è diventata in breve tempo una nuova realtà del panorama musicale italiano, che al
tempo stesso non è né una banda di paese, né una classica street band dixieland, né una brass band funky: la Mo’
Better Band è tutto questo e molto di più!
Debutto a Castellarte per Luigi Lullo Mosso; il musicista inizia gli studi come chitarrista presso il “Centro jazz” di
Torino. Dal 1986 si trasferisce a Siena dove studia con Tomaso Lama, tra il 1986 ed il 1987, partecipa ai seminari
Mister jazz di Ravenna nell'87 e 88 tenuti da Jim Hall e John Abercrombie. Dal 1988 si dedica al contrabbasso ed al
basso elettrico frequentando il Conservatorio di Siena e studiando con Bruno Tommaso, Furio Di Castri e Miroslav
Vitous. Dal 1990 in poi prosegue la ricerca da autodidatta .
In “Juke Bass Box” Mosso si trasforma in un juke box vivente, con un contrabbasso al posto del giradischi. Si inserisce
una monetina, si sceglie un brano sulla lista premendo i pulsanti e due braccia ed una testa fanno capolino e suonano
e cantano il brano prescelto... Queen Pink Floyd ,Elvis, James Brown, Shaggy, Casadei... il repertorio e' vasto e attinge
a tutti i generi musicali... con una attenzione particolare al giro di basso!
Tony Borlotti e i suoi Flauers (Italia)
Il gruppo si forma nel settembre 1996 per rivivere, con passione ed ironia, l'epopea dei più sgangherati complessi beat
italiani dei medi '60.
Prima cover band, poi autori di proprie canzoni, nel '97 aprono il concerto di Mal (ex Primitives) a Cava dè Tirreni (SA),
nel '98 condividono un concerto con la surf band romana dei Cosmonauti a Salerno e partecipano al IV “Festival Beat
internazionale” di Castel S. Giovanni (PC), destando sorpresa, interesse, e ricevendo periodici inviti ad esibirsi nel nord
Italia. Nel '99 esibizione a Napoli con artisti come Rudi Protrudi (Fuzztones) e Bradipos IV. Nel 2000 applaudito live al
Festival "Expo 2000" a Roma assieme a band come Chocolate Watch Ban, Greg Moore dei Gonn, Thanes e Others.
Esce anche il 45 giri Inno dei Flauers per la Teen Sound di Roma le cui copie sono attualmente esaurite. Nel 2003 vede
la luce l'album Il mondo è strano (Teen Sound) con 11 canzoni in puro vinile di cui 8 originali e 3 cover (Teste Dure, I
Ragazzi Del Sole, I Profeti). Sono compresi nella compilation giapponese “Wild Sazanami beat! Vol. 22” con
“Superdonna” nel 2005, anno in cui pubblicano l’album “Il mondo è strano (e altri fiori)”. Nel 2008 è uscito “A che
serve protestare?” con 10 brani inediti e 3 cover.
Vinyl Gianpy
Torna a Castellarte dopo il travolgente successo del suo dj set “vintage” dello scorso anno ma con una sostanziale
novità, quest’anno, infatti, diventerà il primo “dj fotovoltaico” al mondo. Grazie all’invenzione di Fabio Pirone,
giovane e creativo designer, il nostro Vinyl Gianpy suonerà il suo beat usando lo “S-collegato” meraviglioso
marchingegno multimediale nato da materiale di recupero ed alimentato da un pannello fotovoltaico che raccoglie
energia dal sole e la conserva attraverso un set di batterie per auto esauste e rigenerate per sparare tantissimi decibel
di sano divertimento. Lo “S-collegato” è stato realizzato in collaborazione con AV Project.
Mostre ed installazioni
WORKSHOP CINEMATOGRAFICO: Mercogliano, tra antropologia
e cinema del reale.
"Per quattro mesi Mercogliano è stato il centro di formazione e produzione di nove documentari. Questa
pubblicazione vuole celebrare il lungo lavoro che ha coinvolto il paese in una operazione filmica senza precedenti in
Irpinia. Il cinema del reale ed il film etnografico sono un corpo a corpo tra chi filma e chi è filmato, è
un'improvvisazione dinamica fatta di sguardi, parole, movimenti e pedinamenti.
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Luigi Lullo Mosso (Italia)
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
Questi film sono eccezionali strumenti di indagine, conoscenza e narrazione del reale, sono ispirati dal bisogno di dire
le cose rimanendo incollati agli uomini ed alle donne così come sono, o meglio così come si rappresentano, ricorrendo
allo straordinario delle vite quotidiane di ognuno. Sono d’accordo con Paolo Speranza, direttore di Quaderni di
CinemaSud, che nelle nostre chiacchierate durante i lavori di preparazione e sistemazione di questa pubblicazione,
esaltava la valenza storica che questo materiale potrà acquistare negli anni. Indubbiamente una siffatta ricerca
audiovisiva di taglio antropologico, rimane un importante contributo alla storia locale, un documento di estrema
importanza per la storia sociale di Mercogliano"
Carlo Preziosi
A LUGLIO IN TUTTE LE LIBRERIE la raccolta dei filmati.
Una produzione: Quaderni di CinemaSud-Lugega Films
Disseminate lungo strade comuni, troverai oasi dedicate all’ozio filosofico, al pensare. Tempo e spazio dedicato a te,
alla tua capacità di fermarti, di porre un freno alla corsa frenetica, al vagare spasmodico di una vita che corre
convulsamente. L’invito è quello di sederti e dischiudere la tua anima al mondo, al tutto. Nella grande kermesse
artistica troverai questo luogo, questo infraspazio, sospeso tra le note dei musicisti, tra i volteggi degli acrobati, le
opere degli artigiani. Qui potrai lasciare libero il pensiero, dare spazio all’invenzione, aprirti all’arte di meditare,
perché filosofo è chiunque si ponga delle domande sul senso della vita e delle cose.
Sc’ARTI in mostra
Ad aprile di quest’anno ha riscosso molto successo “sc’ARTI in mostra”, concorso artistico indetto dall´Assessorato
all´Ambiente della Provincia di Avellino ed organizzato dallo Sportello AmbientEnergia e nato con l’obiettivo di
incoraggiare la riduzione della produzione dei rifiuti e sensibilizzare sulle potenzialità degli oggetti ad avere una
seconda vita. A valutare le 97 opere della sezione “Artisti” e le 28 della sezione “Scuole” una giuria tecnica composta
da: Generoso Picone, saggista e caporedattore centrale della redazione di Avellino de “Il Mattino”; Felice Nittolo,
artista irpino di fama nazionale; Mimmo Parente, Direttore Artistico “Galleria Arte e Nuvole”, curatore e gallerista con
una lunghissima esperienza; Olga Marciano , artista ed organizzatrice di rassegne e mostre di pittura, tra cui “Rifiuti in
cerca d´autore”; l´architetto Carmine Iuorio, docente presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli,
dove cura il corso di “Estetica dell’espressione artistica e teorie del restauro”.
Questi i risultati, per la “Sezione artisti” 1° Di Guglielmo Luigi – “Sacra povertà”, 2° Montefusco Angelo – “Il peso delle
ali”, 3° Addamiano Maria – “Amore infinito”.
Nella sezione “Scuole” si sono classificati: 1° Istituto d’Arte “G. De Chirico” di Torre Annunziata – Classe V B – “Clean
Energy”, 2° Istituto d’Arte “P. A. De Luca” di Avellino – Vicario Riccardo – “Lumiere 2″, 3° Istituto d’Arte “P. A. De Luca”
di Avellino – Papa Bruno – “Working trucks”. Nel corso dei tre giorni di Castellarte, grazie ad un accordo con
l’Assessorato all’Ambiente della Provincia, sarà possibile ammirare nuovamente le opere vincitrici negli spazi a ciò
dedicati.
Invasioni di scarti
Il rifiuto sociale si eleva ad opera d’arte, conformandosi al luogo. Rinasce in esso, riprende il suo vissuto abbraccia la
sua poetica la sua storia intrisa di valori cristiani, di tradizioni tramandate, del duro lavoro contadino di pastori di
animali di natura, della sua conformazione geologica. Acqua terra e spirito, nascita vita e anima si trovano ad essere
indagate e “messe in opera” dai vari artisti che in quest’occasione si ritrovano tutti ad interpretare e reinterpretare
artisticamente l’oggetto di scarto, che diviene la chiave di lettura con la quale l’opera realizzata si relaziona al
territorio partendo da una poetica personale e sfociando in quelle che sono le peculiarità del territorio preso in
considerazione. Gli oggetti sono rapiti dal loro quotidiano, privati del loro essere seriale e catapultati in un contesto,
quello artistico in cui ogni cosa diviene unica e irriproducibile. Rifiuti dunque, anche ingombranti spesso nocivi con il
passare del tempo ma non solo, cibi, foglie, acqua e altro ancora, tutto ciò che il territorio offre tutto quello che la
terra può dare viene preso e messo in relazione con gli “Scarti” raccattati nelle discariche, per le strade, in case
abbandonate. Ogni artista si propone quindi di “invadere” con questi “Scarti” uno spazio, una casa, una strada, una
roccia, lasciarsi trasportare dal luogo prescelto e usarlo come spazio d’arte per quella che è la propria poetica
cercando sempre di operare nel rispetto delle tradizioni e del vissuto del luogo che diviene dunque ispirazione. Ecco
quindi che riprendono vita non solo oggetti apparentemente finiti secondo il loro ciclo naturale, ma gli stessi animano
e danno corpo alle interpretazioni degli artisti nei luoghi prescelti. Il lavoro realizzato in occasione di Castellate
diventa forse questo, una prova, una prova che riemerge, che risale a galla e diventa testimonianza di memorie quasi
dimenticate. Una rievocazione un ritorno al culto non solo come elemento di fede ma come elemento di vita
quotidiana là dove la fede non resta entro le mura della Chiesa ma si fà tradizione ed invade la vita quotidiana così
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L’ARTE DEL PENSIERO: installazione filosofica.
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
come i nostri rifiuti usciti dalla discarica invadono un mondo dal quale sono stati dimenticati.
LABORATORIO: Qreuse.
SCENOGRAFIE: le Farfalle.
Energicamente: sembrerebbe la parola meno adatta a descrivere una farfalla, insetto dalla doppia forma privo di
qualunque difesa, non morde nè tantomeno punge. Delicato tanto che solo a toccargli le ali lo si priva dell’abilità a
volare. Eppure è uno dei più precisi termometri della salubrità di un luogo. Inclini all'estinzione, anche se se ne parla
meno dei panda, dovuta all'inquinamento diffuso, sempre meno presenti nei luoghi popolati, men che meno nelle
città. Per vederne qualcuna ormai bisogna fare chilometri in aperta montagna.
Un simbolo forte grazie alle sue forme tanto varie quanto i colori, basta immaginarlo e la mente riconduce
immediatamente a luoghi incontaminati. Creatura dalla duplice vita dapprima terrena poi aerea, la seconda,
purtroppo, di brevissima durata per alcune specie: tre soli giorni per volare, impollinare fiori, riprodursi e farci gustare
il suo spettacolo. "Castellarte" con il suo tema “Energicamente” si dedica alla promozione delle energie alternative,
comprese quelle mentali e quest’anno diventa, quindi, il "termometro farfalla" e con i suoi tre giorni di vita vi farà
volare tra i vari spettacoli. Le ali di farfalla saranno il suo emblema, declinate in segnaletica stradale e arredamento
temporaneo urbano disegnato dal designer Fabio Pirone (ndr PY): a partire dal manifesto che con le sue due grandi ali
posate su d'un edera spontanea accoglierà i visitatori all'arrivo delle navette, mentre, ai tre principali crocevia, delle
farfalle-totem indicheranno la vostra posizione e quali spettacoli avverranno nelle zone ad esse limitrofe.
Dai lampioni, come falene, scenderanno sagome in ferro riciclato, artisti di varia provenienza si cimenteranno in opere
d'arte ritraenti il nuovo simbolo "Energicamente".
Lo S-COLLEGATO:
console per DJ. "alternativa".
Il fotovoltaico al servizio del divertimento, ecco da cosa nasce lo "S-collegato", una stazione mobile ad alimentazione
fotovoltaica partorita dalla mente del designer Fabio Pirone (ndr PY).
Un carrello appendice, un coperchio dotato di celle al silicio policristallino, una struttura a traliccio smontabile ed un
banco neutro, oltre a batterie ed elettronica di controllo. Pensato per quelle zone di difficile cablaggio come spiagge e
prati con lo scopo di inquinare il meno possibile senza rinunciare al piacere di far festa, lo "S-collegato" si trasporta
rimorchiato dietro un'auto o un quad, di giorno si carica e di sera è pronto a scaricare tutta la sua energia nelle casse
di un DJSET, o come cinemascope portatile, punto bar e non meno importante, se lasciato chiuso, come centrale
elettrica portatile autosostenibile in caso necessità o calamità naturali. Durante il giorno rimanendo esposto alla luce
del sole accumulerà la corrente che servirà durante la serata alla performance del DJ. Vinyl Gianpy, noto per le sue
selezioni musicali esclusivamente beat anni ‘60-’70.
Lo "S-collegato" sarà visibile per le città di Avellino e Mercogliano nei giorni che precedono il Festival di Castellarte e
nel corso dello stesso al punto spettacolo num. 1 per 3 serate. Fornitore dell’impianto fotovoltaico AVProject.
Successivamente partirà alla volta del MasFest.
Enogastronomia
Le aree del gusto
La ristorazione è uno dei punti di forza dell'offerta di Castellarte che considera la convivialità parte integrante
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Qreuse è la curiosità che ognuno di noi ha di capire, esplorare, indagare, attraverso diverse forme creative. È un
laboratorio sperimentale aperto all’incontro di realtà personali e collettive differenti, che spaziano dal design
all’architettura, dall’allestimento all’arte con lo scopo di fonderli attraverso un metodo volto alla sostenibilità
ambientale e sociale con l’utilizzo di materiali di scarto. È un’esperienza che cerca di stimolare e sensibilizzare gli altri
a condividere questa filosofia allo scopo di creare una rete sociale sempre più ampia. Il nostro intento è il ridare
importanza alla salvaguardia del paesaggio e delle tradizioni che rappresentano da sempre l’identità meridionale fatta
di socialità spontanea e valorizzazione congenita. È in questo senso che Qreuse si pone come possibile e significativa
alternativa. Con il patrocinio morale dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Mercogliano, del Centro di
Educazione Ambientale Parco del Partenio, della rete Infea della Regione Campania e del Ministero dell’Ambiente. Il
laboratorio è condotto da: Francesca Passaro, Luigi Passaro, Davide Brioschi, Liliana Leone, Teresa Sarno, Bianca
Pacilio, Jacopo Aquino.
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
dell'atmosfera di festa che, per tre giorni, permea il borgo di Capocastello.
Ristorazione di qualità, dunque, realizzata con prodotti di qualità e a "chilometro zero"; valorizzare il territorio e
tutelare l'ambiente, sono da sempre gli imperativi categorici di questo Festival nato per far conoscere ai cittadini del
centro-sud d'Italia le eccellenze e le tradizioni irpine.
Ristorante “I Santi”
Al “Vagno”
Il punto-ristoro sito nei pressi dell'antico "Vagno” è il crocevia preferito dai giovani che, infatti, prima di inerpicarsi
lungo i vicoletti di Capocastello amano fermarsi qui per rifocillarsi con una delle memorabili “pizzelle fritte” che, grazie
alla morbida pasta, alla fragrante frittura, al profumo del pomodoro e basilico fresco, sanno creare quella giusta pausa
da assaporare chiacchierando con gli amici.
Le bracerie “Mulino” e “San Pietro”
Due aree del gusto dedicate agli amanti della carne; al “Mulino” e a “San Pietro”, infatti, fiammeggiano le braci e
sfrigolano le griglie dove vengono preparate carni italiane certificate di prima qualità e servite da sole o nel
classicissimo panino da accompagnare con una fresca birra o, meglio ancora, con i nostri vini irpini.
“Taverna Concezione”
In cima a Capocastello, nei paraggi della Chiesa della Concezione, è sita la Taverna dove degustare affettati e formaggi
rigorosamente provenienti dalla zona di Mercogliano e di fattura artigianale insieme agli ottimi vini irpini. Quest'anno,
per incrementare la varietà delle pietanze offerte, sarà possibile assaggiare anche la classica parmigiana di melanzane,
verdure di stagione in crosta ed il classico panino napoletano.
ARTIGIANI
BOTTEGA”
“IN
STRADA”
E
“IN
L’arte, quella espressa dalle abili mani di artigiani sapienti, ha sempre avuto un posto di riguardo nel progetto
complessivo del Festival. I loro manufatti esprimono sensibilità e laboriosità, non sempre tramandata, ma sempre più
spesso segno di un lavoro di ricerca sui materiali e nuove tecniche di realizzazione. Un esempio di ricchezza di idee e
di valori che l’Associazione Castellarte si pregia di ospitare da ben 17 anni nelle strade e nei vicoli di Capocastello. Per
informazioni rivolgersi al num. 349 8345334
Via SAN PIETRO.
Via ACQUA DEL PERO.
TZIGANA: artigianato dal mondo.
LUZ DEL SUR: candele.
CIOCCOLATO BONTÀ: cioccolato artigianale.
MONTERBAE: liquoreria del Partenio.
L’INTROVABILI ACCESSORI: bijou.
I MONILI DI LAURA: monili in creta.
SENELAYE: artigianato dal Senegal.
VIETRIDOC: ceramica vietrese.
L’ANTICA ARTE DEL MIELE: apicoltura
LE CREAZIONI DI GIULIA: pasta di mais.
ROSERUBINI: monili in cernit e pietre.
Via MULINO.
LE BAMBOLE DI ANTONELLA: bambole di stoffa.
M’CLAY: accessori e oggettistica.
SASSARTE: sassi e terrecotte dipinte.
PINKRAIN: accessori in materiale vario.
RAFFAELA RUSSO: ceramiche d’arte.
DOT CAB: accessori.
ALTA MANGIURIA: formaggI alla birra, vino, cenere,
Via CASTELLO.
tartufo, fieno.
FANTASY: decoupage, patchwork, swarovsky.
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Quello tra Castellarte e “L’osteria dei Santi” dei fratelli Emilio e Federico Grieco è un “matrimonio d'amore" che da
diversi anni calamita l'attenzione dei gourmet sul Festival e che ha reso l'appuntamento al Ristorante de “I Santi” un
must per chi voglia godere appieno di tutti i piaceri di queste tre serate di spettacolo. Materie prime provenienti da
Mercogliano e dintorni, aromi ed erbe officinali raccolte sul monte Partenio, pasta a mano, formaggi e salumi forniti
da produttori artigiani di provata abilità; questi sono solo alcuni dei segreti del successo dei fratelli Grieco che, infatti,
nei giorni del Festival ottengono una qualità inimmaginabile quando si parla di ristorazione per grandi numeri.
La cucina irpina tradizionale viene rivisitata in maniera creativa perché sa far scaturire, dalla memoria di antichi
sapori, nuove suggestioni adatte alle notti estive e dal gusto odierno di pietanze più leggere ma altrettanto gustose.
I fratelli Grieco, per quest'anno, sveleranno i piatti del menù solo al momento del Festival; sappiamo però che non
mancheranno primi piatti succulenti, verdure sorprendenti, pietanze di carne aromatiche e possenti, dolci seducenti
ed ammaliatori.
Castellarte 2010 “Energicamente” – Cartella stampa
MR. ALBUM - TEGOLANDO: albums e tegole decorate.
CUORE DI PEZZA: cucito creativo.
ALTA MANGIURIA: pecorini alla menta, erba cipollina,
timo.
ARTE E PARTE: pittura su tutti i materiali.
IL CUOIO BY CARLO: borse, cinture, accessori in pelle.
LE ROSE DI ANNAM: pasta di porcellana.
DADINO ECO-ART: giocattoli in legno.
NATURALMENTE SAPONE: saponi e cosmetici
naturali.
LITTLEFREAK - COLLACARTA: bambole di stoffa,
articoli in carta da banano, riso e juta.
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Via BOTTEGA.
ARTIGIANATURARTE:
dipinti,
ferro
artistico,
bigiotteria.
ALL CREATIONS: borse, pochette, bracciali in stoffa.
Vico FORNO.
EMY CREAZIONI: decoupage, bijou e bomboniere.
Via CONCEZIONE.
VUESSE: tute ginniche, stampa t-shirt.
SUARATO PASTORI: ceramiche artistiche.
CARTOONS SUL LEGNO: personaggi su legno ad
intaglio
Il RICEVO: cooperativa agricola.
LA BOTTEGA INCANTATA: bambole di pezza, pittura
country.