APPROFOND Energia bloccata/vibrazioni b Energia che scorre

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APPROFOND Energia bloccata/vibrazioni b Energia che scorre
APPROFONDIMENTI SU E.F.T.
E.F.T. è una tecnica energetica che aiuta le persone ad ottenere quei cambiamenti che desiderano, ma a
volte, non trovano le energie per attuarli.
L’essere umano, come ormai riconosciuto in ambito scientifico, è un campo energetico e la velocità di
vibrazione è indicativa del suo stato di benessere o di malessere.
Se le vibrazioni sono alte/rapide, si percepisce una sensazione di leggerezza, libertà, gioia, tranquillità,
lucidità mentale.
Se abbiamo vibrazioni lente/basse, percepiamo blocchi, pensieri negativi, scarsa lucidità mentale, apatia,
tristezza. Non a caso si dice: “mi
mi sento giù, a terra”
terra oppure “sono al settimo cielo!!”.
”.
Energia bloccata/vibrazioni basse
EMOZIONI NEGATIVE
Energia che scorre fluida nel corpo/vibrazioni alte
EMOZIONI POSITIVE
E.F.T. può aiutarci a sciogliere i blocchi che inglobano le nostre energie, permettendo
endo al corpo di liberarle,
renderle fluide e disponibili per ritrovare benessere e voglia di agire.
Le persone, in tal modo, possono recuperare autostima ed accedere a quelle potenzialità che a volte
rimangono inespresse perché inglobate e trattenute nell’inconscio.
Sovente capita che i nostri pensieri percorrano costantemente la stessa strada lasciando che un’emozione
disturbante continui a rimanere dentro di noi producendo un circolo vizioso, un’ossessione,
un’ossessione che ci blocca.
J. Liss, nel testo: “L’ascolto profondo” afferma che: ” ….. il sistema limbico, incosciamente carico di
emotività, in particolare l’amigdala, lancia un unico messaggio al cervello conscio, la corteccia, e
questa rispedisce in continuazione il messaggio pensiero all’amigdala. Si crea un circolo vizioso
tra emozione di stress e pensiero di stress che si intensificano a vicenda…” .
Sono i “pensieri limitanti” che continuano a farci sentire fermi, bloccati, incapaci di uscire da una certa
situazione che continua inesorabilmente a produrre malessere.
Con E.F.T. possiamo agire su questi pensieri poiché l’energia, diventando fluida e disponibile, va a lavorare
anche su quel “circolo vizioso”; apre altre vie, ci regala nuovi “insight” e ci apre a nuove soluzioni creative
del problema.
Succede spesso che le persone esclamino: “Ecco a questo non avevo pensato!!!potrei proprio fare così!!!”e
in quell’istante giunge la sensazione di essere capaci di trovare alternative e nasce una nuova percezione di
sé che regala autostima, voglia di sperimentare nuovi percorsi e ritrovate abilità.
QUANDO E.F.T. NON FUNZIONA
Capita, a volte che, sperimentando E.F.T. in autonomia, si abbia la percezione che non funzioni e non si
riesca a raggiungere quei cambiamenti desiderati.
Diverse possono essere le cause che impediscono ad E.F.T. di funzionare totalmente.
1. INVERSIONE ENERGETICA O AUTOSABOTAGGIO.
L’inversione energetica o psicologica e l’autosabotaggio possono essere dovuti a negatività
prodotta da pensieri negativi cronici, comportamenti ineconomici (non a favore del benessere
dell’individuo,ma contro), dipendenze, vicinanza ad apparecchiature elettriche per molto tempo.
Nel caso dell’inversione energetica è come se l’energia presente nel nostro corpo fluisse nella
direzione inversa. Pensiamo di percorrere una strada e di trovare, ad un certo punto, uno
sbarramento; cosa facciamo? Torniamo indietro.
Altrettanto capita alla nostra energia: torna indietro!!! E le polarità si invertono.
È come se le pile di un apparecchio fossero posizionate al contrario; l’apparecchio non funziona!!
Nel caso dell’autosabotaggio è il nostro inconscio che trattiene un problema o un’emozione
negativa perché, per lui, è diventata un’abitudine che percepisce come sicura in quanto conosciuta.
La condizione negativa è scomoda, ma se siamo in quello stato da tempo, lo percepiamo come
naturale e il nostro inconscio non vuole lasciarlo andare così domina sulla nostra coscienza
impedendo il cambiamento desiderato.
Per risolvere questi problemi ci viene in aiuto il punto Karate, situato sul lato esterno della mano,
che viene stimolato nella fase di preparazione.
Si possono utilizzare frasi come:
“Anche se non voglio veramente lasciar andare questo problema…….questa situazione…….questo
trauma……….mi amo e mi accetto completamente e profondamente”
“Anche se non merito di lasciar andare questo problema……………”
“Se lasciassi andare questo problema non potrei più lamentarmi………………”
“Se mi liberassi da questo problema dovrei assunermi la responsabilità di……………………”
“Ho paura che non funzioni e non voglio un’altra delusione…..”
2. NON SI CREDE CHE E.F.T. POSSA FUNZIONARE
Cosa fare?
Riprovare introducendo nella preparazione la frase:
“Anche se non credo ad E.F.T. ……………………”
Oppure
“Anche se E.F.T. su di me non ha effetto………………………”
3. DISIDRATAZIONE
E.F.T. lavora sulle energie corporee e, come tutti sappiamo, l’acqua è un potente conduttore.
Mentre praticate la tecnica bevete acqua! A volte questo semplice accorgimento può risolvere la
situazione di stallo.
4. SCARSA SPECIFICITA’ O FOCUS
Quando si lavora con E.F.T. è molto importante essere specifici sull’argomento da trattare,
problema od emozione.
È importante affrontare sempre un argomento alla volta finchè non si azzera l’intensità emotiva
inerente il tema trattato, poi passare al successivo.
5. GIRARE INTORNO ALL’ARGOMENTO SENZA AFFRONTARE IL PROBLEMA CENTRALE (LA CAUSA
PRINCIPALE)
È molto importante andare a trovare il nocciolo del problema poiché, finchè non emerge la causa
principale, l’intensità emotiva potrà diminuire, ma soltanto momentaneamente; il problema
centrale rimarrà e continuerà ad autoalimentarsi riportando la persona alla situazione iniziale.
Spesso è complicato “fare centro”, ma possiamo ricorrere alle domande cosiddette “apri porta”
come ad esempio:
• Se ci fosse una causa emozionale a questo sintomo fisico, quale potrebbe essere?
• Se dovessi rivivere la tua vita, quale persona o evento preferiresti evitare?
• Cosa ti è stato detto sul tuo problema?
• Chi l’ha detto?
• Che impressione ti ha fatto?
• Da 0 a 10 quanto ci credi?
• Come ti è stato detto? Dove eravate?
• Cosa facevi in quel periodo?
Quali sono le tue credenze riguardo il tuo problema?
• Quali vantaggi mi porta questo problema?(questa domanda sembra assurda e quasi
offensiva, ma dal subconscio spesso arrivano risposte sbalorditive, ma non di meno
risolutive!)
• Se non avessi questo problema cosa farei e cosa succederebbe o cosa sarei costretto a fare?
• Se questo sintomo avesse un messaggio, cosa mi direbbe?
• Se questo sintomo avesse un colore, una forma o un profumo,quale sarebbe?
6. BISOGNO DI AVERE QUALCUNO CHE CI ASCOLTI E CI STIA VICINO
A volte incontrare da soli le nostre problematiche, ci spaventa e sentiamo il bisogno di avere
qualcuno che sappia ascoltare e che possa aiutarci a comprendere.
In questo caso è utile rivolgersi ad un operatore capace di ascolto pèrofondo e comprensione
empatica