Asimmetrie Informative

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Asimmetrie Informative
Asimmetrie Informative
Si parla di gioco con informazione asimmetrica quando
-
i payoff dipendono non solo dalle azioni, ma anche da altri fattori
-
alcuni giocatori conoscono tali altri fattori, altri no
Quindi in queste situazioni ogni giocatore ha una
caratteristica nascosta
che influisce sul payoff proprio e /o degli altri giocatori
Esempi
(1)
compagnia aerea / viaggiatore
(2)
datore di lavoro / potenziale impiegato
NOTA
Nell’Esempio (2), la caratteristica nascosta del potenziale impiegato
(cioe’ la sua abilita’ sul lavoro)
influisce direttamente sul payoff del datore di lavoro.
Nell’Esempio (1), invece, la caratteristica nascosta del viaggiatore
(cioe’ la sua disponibilita’ a pagare)
non influisce direttamente sul payoff della compagnia aerea.
Tuttavia in entrambi i casi la parte meno informata vorrebbe sapere.
(Perche’?)
Discriminazione di Prezzo
La discriminazione di prezzo puo’ essere di tre tipi:
Primo Ordine
L’impresa distingue i consumatori singolarmente.
Questo caso e’ gia’ stato analizzato.
Secondo Ordine
L’impresa fa sconti di quantita’.
Analizzeremo questo caso di nuovo, sviluppando l’Esempio (1).
Terzo Ordine
In questo caso l’impresa attua una segmentazione del mercato.
Non analizzeremo questo caso.
Discriminazione di Prezzo del Secondo Ordine
Prima di analizzare in dettaglio l’Esempio (1), consideriamo un esempio piu’
semplice:
Perche’ esistono gli sconti di quantita’ ?
 Perche’ se un’impresa puo’ vendere quantita’ diverse a prezzi unitari diversi,
e’ in grado di fare piu’ profitto.
Esempio
Supponiamo che, per un certo bene X, la disponibilita’ a pagare (curva di
domanda inversa) di un consumatore sia data da
P(X) = 10 – X
Supponiamo inoltre che il costo marginale per l’impresa sia pari a 2 euro.
Se l’impresa e’ monopolista e non puo’ fare sconti di quantita’,
allora scegliera’ X=4. Quindi P=6. Il profitto e’ 16.
Se l’impresa e’ monopolista e puo’ fare sconti di quantita’, allora potrebbe scegliere
di vendere due diversi formati (quello che segue e’ solo un esempio):
confezioni da 1 unita’, ad un prezzo di 12 euro
confezioni da 4 unita’, ad un prezzo di 30 euro.
In questo caso il consumatore acquistera’ solo la confezione da 4 (perche’?)
Il profitto e’ 30 – 8 = 22 > 16.
Discriminazione di Prezzo del Secondo Ordine
Tramite Segnalazione
Torniamo al caso dell’Esempio (1).
Esistono due categorie di viaggiatori:
-
business (disponibilita’ a pagare elevata, tempi ristretti)
turista (disponibilita’ a pagare bassa, tempi lunghi)
Se la compagnia aerea potesse distinguere viaggiatori di categorie diverse, non ci
sarebbe molto da dire: la compagnia aerea proporrebbe un prezzo diverso a
categorie diverse.
In mancanza di questo, la compagnia aerea puo’ utilizzare i tempi come segnale
della disponibilita’ a pagare.
Supponiamo, come nel libro, che il costo marginale per la compagnia sia 120 euro.
Supponiamo inoltre che le disponibilita’ a pagare siano le seguenti:
Business
Turista
2 giorni
500 euro
200 euro
7 giorni
250 euro
200 euro
Unico Prezzo  La scelta migliore e’ P=500 (escludere il turista; Profitto = 380)
Disc.Primo Ord.  Profitto = 460
Disc.Secondo Ordine  Profitto Intermedio
Come? Vendere due tipologie di biglietti:
Biglietto “Business”: durata = senza restrizioni, prezzo = 449 euro
Biglietto “Turista”: durata = 7 giorni, prezzo = 199 euro
In questo modo, i consumatori si auto-selezionano nel senso che
ognuno acquistera’ il biglietto “pensato” per lui.
Profitto = 449 + 199 – 120 – 120 = 408 > 380
Rispetto al caso di discriminazione perfetta, l’impresa ottiene 52 euro in meno,
mentre il viaggiatore business ottiene 51 euro in piu’.
Tale “premio” gli si deve al fine di non indurlo a scegliere il biglietto “turista”.
In alcuni casi, come nell’Esempio (2), la caratteristica nascosta della parte piu’
informata influisce direttamente sul payoff della parte meno informata.
Come nell’Esempio (1), il problema della parte meno informata e’ quello di estrarre
informazioni utili al fine di massimizzare il profitto.
Ma in questo caso anche la parte informata (il lavoratore abile) puo’ avere un
incentivo a rivelare la propria caratteristica in modo credibile.
Il problema e’ che il lavoratore meno abile cerca di spacciarsi per quello abile.
(come nell’Esempio (1) il viaggiatore business vuole spacciarsi per turista)
Livello di Istruzione come Segnale nel Mercato del Lavoro
Nell’esempio precedente, la compagnia aerea utilizza la scelta della durata del
biglietto come segnale della disponibilità a pagare del viaggiatore.
Acquistando un biglietto di un certo tipo, il viaggiatore “rivela” alla compagnia la
propria disponibilita’ a pagare.
Nel mercato del lavoro accade qualcosa di simile.
I lavoratori si auto-segnalano utilizzando il livello di istruzione.
La compagnia aerea sfrutta il fatto che il viaggiatore business non vuole stare 7
giorni.
Allo stesso modo, un lavoratore abile puo’ sfruttare il fatto che
ad un lavoratore poco abile spesso non piace studiare, proponendo
all’impresa di offrire contratti solo per laureati.
(cosi’ come compagnia aerea offre biglietti a poco prezzo solo per chi rimane
almeno 7 giorni)
Esempio
Supponiamo che la funzione di utilita’ di un lavoratore poco abile sia
U(X,S) = X – S4
Assumiamo inoltre che la funzione di utilita’ di un lavoratore abile sia
U(X,S) = X – S3
dove X rappresenta il reddito e S rappresenta gli anni di studio.
RAPPRESENTAZIONE CON CURVE DI INDIFFERENZA
Per semplicita’, assumiamo che S possa assumere solo due valori:
S=0 (non laureato)
S=2 (laureato)
Assumiamo che meta’ della popolazione sia composta da poco abili.
Supponiamo infine che il valore del prodotto marginale del lavoratore sia:
10 euro lavoratore poco abile
20 euro lavoratore abile
Se un’impresa puo’ solo offrire un lavoro la cui remunerazione non dipende dal
livello di istruzione, allora sara’ disposta ad offrire non piu’ di 15 euro.
Nessun tipo scegliera’ di studiare.
Ma se l’impresa puo’ offrire lavori la cui remunerazione dipende dal livello di
istruzione, allora sarebbe disposta a pagare
al massimo 10 a chi non e’ laureato (“contratto per laureati”)
al massimo 20 a chi e’ laureato (“contratto per non laureati”)
Il tipo abile scegliera’ di studiare e poi il secondo contratto (20-8>10)
Il tipo poco abile scegliera’ di non studiare e poi il primo contratto (20-16<10).
Selezione Avversa
Il fenomeno per cui, in un mercato caratterizzato da asimmetrie informative,
l’esito di equilibrio non e’ socialmente efficiente, e in casi estremi puo’ portare
alla totale mancanza di transazioni (cioè alla scomparsa dell’intero mercato).
Esempio
Mercato delle auto usate (senza clausole tipo “usato sicuro” ecc.)
Auto Buone
Valore per il venditore = 10000 euro Prob = 1/2
Auto Cattive
Valore per il venditore = 4000 euro
Prob = 1/2
Supponiamo che tutti i potenziali acquirenti
-
siano neutrali al rischio
siano disposti a pagare 11000 euro per un’auto buona
“
“
“
“
5000 euro per un’auto cattiva
In questo caso, sarebbe socialmente efficiente che tutte le auto venissero vendute
(il surplus totale aumenterebbe di 1000 euro per ogni auto venduta).
Ma se tutte le auto venissero vendute, il prezzo dovrebbe essere
non piu’ alto di 8000, che e’ il valore atteso (per il compratore) di un’auto usata.
Questo e’ impossibile, perche’ i venditori di auto buone non sarebbero disposti.
Quindi solo le auto cattive verranno vendute
(ad un prezzo compreso tra 4000 e 5000 euro)
Il mercato delle auto buone quindi non puo’ esistere sotto queste ipotesi.
Lo stesso fenomeno si verifica se ci sono piu’ di due tipi di auto:
Auto Buone
Valore per il venditore = 10000 euro
Prob = 1/3
Auto Medie
Valore per il venditore = 7000 euro
Prob = 1/3
Auto Cattive
Valore per il venditore = 4000 euro
Prob = 1/3
Supponiamo che tutti i potenziali acquirenti
siano neutrali al rischio
siano disposti a pagare 11000 euro per un’auto buona
“
“
“
“
8000 euro per un’auto media
“
“
“
“
5000 euro per un’auto cattiva
Anche in questo caso sarebbe socialmente efficiente che tutte le auto venissero
vendute (il surplus totale aumenterebbe di 1000 euro per ogni auto venduta).
Ma se tutte le auto fossero vendute, il prezzo dovrebbe essere
non piu’ alto di 8000, che e’ il valore atteso (per il compratore) di un’auto usata.
Questo e’ impossibile, perche’ i venditori di auto buone non sarebbero disposti.
Quindi solo le auto cattive e medie possono essere vendute.
Ma se tutte le auto cattive e medie venissero vendute, il prezzo dovrebbe essere
non piu’ alto di 6500, che e’ il valore atteso (per il compratore) di un’auto usata che
il compratore sa essere non buona.
Questo e’ impossibile, perche’ i venditori di auto medie non sarebbero disposti.
Quindi solo le auto cattive saranno vendute
(ad un prezzo compreso tra 4000 e 5000 euro).
Il mercato delle auto buone o medie quindi non puo’ esistere sotto queste ipotesi.