Regolazione clonale di Braeburn
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Regolazione clonale di Braeburn
Il migliore aspetto di Mariri-Red. Regolazione clonale di Braeburn Markus BRADLWARTER, Centro di Consulenza, Walter GUERRA, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg In Alto Adige Braeburn si coltiva da quasi 20 anni: nel 1989 sono stati allestiti i primi frutteti. Negli anni seguenti notevole è stato l’interesse mostrato nei nuovi impianti. Esso è poi scomparso a partire da metà degli anni ‘90. Solo con l’immissione sul mercato di materiale vivaistico virus esente e mutanti rossi la situazione è nuovamente cambiata. OLTRE 1.400 HA A BRAEBURN A far capo dal corrente decennio, Braeburn ha riconquistato, con 1.140 ha, la quarta posizione nell’assortimento varietale del territorio VOG, dopo Golden Delicious, Gala e Red Delicious. 144 Se si aggiungono i dati del catasto frutticolo del VI.P (85 ha), nel 2007 erano 1.465 gli ettari coltivati a Braeburn in Alto Adige. Tale superficie corrisponde al 7,9% della superficie totale altoatesina destinata al melo. Mentre nel periodo 20012003 nonostante la disponibilità del mutante rosso Mariri Red-Aporo® nessun frutticoltore altoatesino piantava Braeburn, a partire dalla primavera del 2005 si osserva un rinnovato interesse da parte dei frutticoltori associati nel VOG. Nei nuovi impianti, questa varietà ricopriva la quinta posizione (primavera 2005), dopo Golden Delicious, Gala, Red Delicious e Granny Smith: nel complesso lo scorso anno sono stati messi a dimora 47 ha di nuovi impianti Braeburn. QUANTE BRAEBURN PUÒ SOPPORTARE IL MERCATO? Le ditte che si occupano di commercializzazione ritengono che la nostra offerta di Braeburn copra la domanda, per la quale non si pre- 4/2008 vede un ulteriore incremento. Alle cooperative facenti capo al VOG sono state conferite, lo scorso autunno, 70.010 t di Braeburn, a quelle del VI.P altre 3.930 t. I fornitori delle aste pubbliche e dei liberi commercianti hanno prodotto, nel 2007, ulteriori 5.040 t di mele di questa varietà. È RILIEVI COLORIMETRICI DEL CENTRO DI CONSULENZA Per poter consigliare obiettivamente la coltivazione di un clone è necessario disporre di osservazioni e dati raccolti durante gli anni. Per questo motivo i collaboratori del Centro di Consulenza hanno proceduto, anche nello scorso autunno, al rilievo colorimetrico delle mele Braeburn in numerosi impianti di due anni situati nell’intero territorio frutticolo provinciale. I frutti vengono valutati sulla base di una scala a tre livelli. Dato che Mariri Red si presentava con l’80-95% di colorazione di copertura, a partire dal 2002 non sono più stati messi a dimora, tra Merano e Salorno, i mutanti Hillwell e Lochbuie, con una percentuale di copertura pari al 50-80%. Ci si è dunque concentrati innanzi tutto sui frutteti di Mariri Red. Si è comunque presentata l’occasione di osservare alcuni 145 L NECESSARIA UNA REGOLAZIONE CLONALE DELLA VARIETÀ Senza dubbio si ritiene, sia da parte delle ditte commerciali che della commissione di rinnovamento varietale, che sia assolutamente necessaria una regolazione clonale di Braeburn. Ciò significa che i frutte- ti meno recenti di Braeburn standard a debole colorazione devono essere sostituiti il prima possibile con piante a colorazione rossa. Harald WEIS (Centro di Consulenza), ha calcolato che attualmente sono quasi 700 gli ettari coltivati con piante a debole colorazione dei frutti (vedi articolo a pag. 133). Queste mele si smerciano con difficoltà e a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli dei cloni a colorazione intensa. QUAL È L’ORIGINE DI MARIRI RED? Il clone deriva da una mutazione di Braeburn standard, ottenuta da David EASTON nel 1990 nel proprio frutteto situato sulle colline Mariri, a Nelson (Nuova Zelanda). Mariri Red è una varietà brevettata il cui marchio è Aporo®. In Europa i diritti di moltiplicazione sono detenuti dal vivaio Davodeau Ligonnière (Francia). Le piante di Mariri Red vengono moltiplicate e commercializzate sia da questo vivaio che da numerosi altri sottolicenziatari. ALTRI Le mele del clone Brawori vengono rifiutate dai commercianti. L altri cloni di Braeburn. Nei 70 impianti di Mariri Red presi in considerazione, il 96,5% delle piante mostrava una colorazione ottimale dei frutti (90,5 - 100%). Solo lo 0,3% (0 - 1%) presentava frutti con colorazione standard e quindi caratterizzati da regressione colorimetrica. Sulle mele delle piante rimanenti (3,2%- da 0 al 6,7%) la colorazione è risultata ottimale soltanto fino alla seconda passata di raccolta. Queste osservazioni portano alla conclusione che la tendenza alla regressione di Mariri Red non è economicamente significativa. CLONI DI BRAEBURN Nell’autunno del 2007 abbiamo avuto l’opportunità di osservare alcuni frutteti di due anni coltivati con i cloni Fenbra (Feno), Mema Braeburn (vivaio Hans Huber) e Brawori (Feno). A causa del ridotto numero di impianti (e di piante) di Fenbra e di Mema Braeburn non è possibile tirare conclusioni certe in merito alla regressione colorimetrica. Sulla base della colorazione e della leggera striatura presente, i due cloni possono comunque essere paragonati a Mariri Red. Nello stesso periodo ci è stato consentito di verificare i primi risultati della coltivazione del mutante virus esente Royal Braeburn (ottenuto da Braeburn standard in Nuova Zelanda). La percentuale di colorazione di copertura sembra essere leggermente inferiore rispetto a quella di Mariri Red. La striatura sui frutti è evidente e la tonalità della colorazione è tipica della varietà. Il mutante Rosabel® è stato ottenuto da Reinhard LANG nel 1999 a St. Stefan nella Rosental (Stiria) come mutazione in un frutteto di Braeburn standard. Di esso il KSB (Consorzio Vivaisti Altoatesini) ha acquisito i diritti di moltiplicazione. Nel corso della stagione primaverile 2007 sono stati messi a dimora, nel Burgraviato, i primi due impianti di Rosabel e soltanto nell’autunno di quest’anno si potrà osservare come i frutti si sviluppano e si presentano nelle nostre condizioni di coltivazione. In Stiria, le mele (autunno 2007) mostravano il 90 100% di colorazione di copertura rosso vinoso brillante con evidenti striature. Per contro, i frutti del clone Brawori si differenziano notevolmente da questa situazione e a nostro avviso non sono nemmeno più tipici per Braeburn. Mostrano una colorazione rosso scuro, con marcata slavatura, con forma appiattita e con cavità calicina aperta. Inoltre essi apparivano, sulla pianta considerata, decisamente disomogenei. CONSIGLI AGRONOMICI In accordo con i responsabili del Consorzio di innovazione varietale dell’Alto Adige, il Centro di Consulenza consiglia, ai Soci che intendano mettere a dimora Braeburn, il clone Mariri Red come prima scelta. I cloni Hillwell e Lochbuie possono essere interessanti solo per zone ben esposte in Val Venosta. A motivo dei gravi danni da gelo subìti nel 1991/92 e nel 2004/05 sconsigliamo l’impianto di Braeburn in zone a rischio gelate, soprattutto in Val Venosta ed in Val d’Isarco. È ancora troppo presto per poter dare un’indicazione certa in merito ai cloni Fenbra, Mema, Royal Braeburn e Rosabel®, per i quali c’è bisogno di ulteriori approfondimenti. Già ora il clone Brawori è nettamente da accantonare, per il fatto che i suoi frutti, secondo l’opinione delle organizzazioni commerciali, non appaiono più tipici per la varietà. Tabella: rilievo colorimetrico su Braeburn - 2007. 146 clone numero frutteti colorazione ottimale % colorazione media % colorazione chiara % Mariri Red 70 96,5 3,2 0,3