IL CASTELLO di STICCIANO

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IL CASTELLO di STICCIANO
IL CASTELLO di STICCIANO
[Distanza da Siena, e altri Luoghi] con La Tenuta annessa detta della Pescaia si possiede dal Signor Duca Piccolomini, è Lontano dalla Città di Siena miglia trenta, da Grosseto undici, da Rocca Strada cinque, da Monte Pescali tre.
[Situazione del Castello] È situato questo Castello in un Poggio elevato,
che da una parte Risguarda La Terra di Monte Pescali, dall’altra Rocca Strada, per
La parte Superiore vi sono i Poggi di Montorsaio, et in faccia ha La pianura propria di Monte Pescali, anzi di Monte Massi, e parte di quella di Monte Pescali, e
Giuncanico.
[Palazzo della Pescaia] Nella sua Pianura Lontana dal Castello un Miglio
vi è il Palazzo detto della Pescaia, che serve per La commodità de Lavori, e faccende, che si fanno dagli Ageti, e Fittuari del Signor Duca.
Non vi è in questo Castello Comunità, ne Entrata Publica, essendo il
Suolo della Tenuta, e della Corte tutto del Signor Duca predetto, onde non vi
sono ne Priori, ne Kamarlingho.
Non vi tiene Commissario, ò Iusdicente alcuno, e ne bisogni si prevagliono delli Iusdicenti de Luoghi vicini.
Non vi è nel Castello ne Medico, ne Cerusico, onde quando ne hanno
bisogno, Ricorrono ò à Grosseto, ò à Batignano, ò à Rocca Strada.
[Maestro di Scuola, e Predicatore] Vi è il Maestro di Scuola, et il Predicatore, che si eleggono ambedue dal Signor Duca, ma si pagano per Imposta, e
con cartoni sopra gli huomini del Paese.
Non vi è nel Castello Osteria, alle volte però si esercita alla Pescaia senza
pagarsi Provento, et il Vino si vende à prezzi, che più paiono all’Oste.
[Macello] Vi è il Macello, ma non se ne paga Provento, facendolo chi
vuole, e vendendo Le Carni secondo i prezzi, che più gli aggrada.
[Anime, e Fuochi del Castello] È composto il Castello di Settanta cinque
Fuochi compresovi quello della Pescaia, e vi sono dugento Settanta Anime, delle
quali sono i Maschi cento quaranta, e da Comunione cento settanta. Vi sono due
Sacerdoti, e nessun Soldato.
Sono gli Abitatori di questo Luogo tutta gente povera, [264] poichè il
Suolo della Corte é tutto del Signor Duca.
[Chiesa Pievania] Vi sono quattro Chiese, cioè
Chiesa Pievania con il Fonte Battesimale sotto Titolo dell’Immaculata
Concezzione di Maria, Iuspadronato del Signor Duca, non ha altri oblighi il Curato, che La Festa Titolare. Gode il Frutto di Moggia dieci Terre, una Vigna, et
una Casa, et ha cinque Some di Vino dal Signor Duca, et in oltre ha L’Entrata
delle Decime à ragione di uno Staro di grano per ogni Fuoco, che habbia un paio
di Bestie aranti, e per quelli, che non fanno Lavoro un quarto di grano.
[Chiesa, e Compagnia del’Nome di Giesù] Chiesa, e Compagnia Laicale
con Cappa sotto L’Invocazione del Santissimo Nome di Giesù, non ha questa
Entrate, ne oblighi, e si Regge con elemosine.
[Chiesa di Santa Caterina] Chiesa sotto Titolo di Santa Caterina, che
non ha vendite di sorte alcuna, ma si regge con Limosine.
[Chiesa di San Sebastiano] Chiesa al Palazzo della Pescaia sotto il Titolo,
et invocazione di San Sebastiano, et é propria del Signor Duca, dove vi fà celebrare La Messa in tutte Le Feste di precetto per commodità de Faccendieri.
[Sementa, e Raccolta della Corte] Il Suolo di questa Corte é de megliori,
che siano nella Maremma, e si Seminerà in esso circa cento moggia di grano, e ve
se ne Ricorranno circa moggia ottocento, e Vino Some cento, non producendo
Olio. Non si paga in questo Luogo, che L’augumento del Vino, e del grano
dell’Anno 1646.
[Padule, e Olmi] Vi é un Padule tutto pieno d’Olmi, La tagliata del quale é stata poco tempo venduta dal Signor Duca à Galli di Fiorenza. É Padule
grande tutto Ripieno di Arbori, et in questa Corte non vi é Dogana.
[Bandite] Vi sono due Bandite attinenti al Signor Duca, una detta
dell’Erba, e L’altra Pian di Maso, Pascoli assai buoni, e che hanno credito.
[Confini della Tenuta] Confina questa Corte con La Bandita di Monte
Leone dello Spedale della Scala di Siena, con La Corte di Monte Pescali, con Lattaia, Monte Lattaia, e Rocca Strada.
Non vi sono nel Luogo Persone Benestanti, ma [265] solamente un certo
Malenotti, che ha fatto qualche avanzo nell’Agenzia del Signor Duca.
[Tasse della Tenuta] Questo Castello é Tenuta, é tassata coll’Opera della
Metropolitana di Siena in Lire vintidue, e Soldi 10. e per tutto il dì 14. Agosto
1678. Li và debitrice di una Sola annata. Corrisponde alla Cassa de Conservatori
con Scudi vinti sette annui, e per tutto Marzo 1678. gli deve Scudi Seicento trenta quattro, e Lire due. Alla Biccherna non paga cosa alcuna. [266]