appunti di economia e diritto 1 e 2 unita

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appunti di economia e diritto 1 e 2 unita
Estratto delle lezioni di Economia e Diritto
svolte dal prof. Mela Antonio nell’A.S. 2012/2013 presso il
Liceo Scientifico Statale "E. Fermi"
Brindisi
Nello svolgimento delle sue lezioni, il prof. Mela Antonio si è ispirato ai percorsi ed ai contenuti
dei libri di testo di Diritto ed Economia distribuiti dalla casa editrice “Tramontana”
in uso presso le scuole medie superiori.
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Modulo 1 – I fondamenti dell’economia e del diritto
1° Unità didattica:L’attività economica e il soddisfacimento dei bisogni
Origine dell’attività Economica
La sopravvivenza di ciascun individuo è strettamente legata alla quantità di risorse (beni e servizi)
possedute necessarie a soddisfare i propri bisogni. Le risorse sono presenti in quantità limitate
mentre i bisogni sono illimitati.
Il bisogno si definisce come uno stato di insoddisfazione che provoca una sensazione di disagio.
Per soddisfare i bisogni, e quindi eliminare lo stato di disagio, l’individuo deve acquisire le
necessarie (beni e servizi) risorse. Tale acquisizione obbliga l’individuo a “darsi da fare” a svolgere
cioè una qualche attività ; tale attività prende il nome di attività economica.
Attraverso lo svolgimento dell’attività economica, quindi, l’individuo acquisisce beni e servizi
necessari a soddisfare i propri bisogni.
L’Economia Politica (economia delle comunità) ha come presupposto la scarsità delle risorse e
come oggetto di analisi le attività svolte dagli individui per risolvere i problemi economici.
Classificazione dei bisogni
Illimitati: il loro numero aumenta in relazione al grado di sviluppo della società civile (es: oggi è
diventato un bisogno disporre di un pc, tablet, telefono cellulare ecc….).
Soggettivi: i bisogni variano in relazione all’età, condizioni economiche, sociali e culturali di una
persona.
Saziabili e risorgenti: i bisogni una volta soddisfatti diminuiscono di intensità sino a scomparire
ma, dopo un certo periodo di tempo si ripresentano e devono essere nuovamente soddisfatti.
Primari: tutti quei bisogni il cui mancato soddisfacimento comprometterebbe la stessa esistenza
dell’individuo.
Secondari: bisogni il cui soddisfacimento migliora la qualità della vita degli individui.
Individuali: bisogni avvertiti dalla persona in quanto tale (nutrirsi, leggere, ecc)
Collettivi: bisogni avvertiti dalla persona in quanto componente di una collettività (es.: sicurezza,
giustizia, ecc).
Classificazione dei beni
Liberi: beni disponibili in quantità illimitate (aria, luce del sole).
Economici: beni disponibili in quantità limitate, utili (in grado di soddisfare un bisogno) e reperibili
(accessibili agli individui).
Di consumo: beni utilizzabili con un solo atto di consumo ed in grado di soddisfare un bisogno.
Strumentali: beni impiegati per produrre altri beni.
Durevoli: beni utilizzabili con più atti di consumo.
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Non durevoli: beni utilizzabili con un solo atto di consumo.
Complementari: beni da utilizzare contestualmente ad altri beni per soddisfare un bisogno.
Succedanei: beni sostituibili con altri beni per soddisfare un medesimo bisogno.
Materiali: beni che hanno una consistenza fisica.
Immateriali: beni che non hanno una consistenza fisica e si identificano con una prestazione. Tali
beni prendono il nome di Servizi.
La produzione all’interno dell’attività economica
L’individuo non è in grado di produrre tutti i beni e servizi di cui ha bisogno, per questo motivo
deve svolgere un’attività di lavoro (subordinato o autonomo) e con il compenso acquisire quanto gli
occorre.
Si definisce produzione qualsiasi attività di lavoro volta a creare beni e servizi. La produzione
permette dunque di aumentare le quantità di beni e servizi necessari a soddisfare i bisogni degli
individui.
I diversi tipi di attività economica svolta dall’uomo fa capo ai seguenti tre settori produttivi:
settore primario: agricoltura, caccia, pesca, attività forestale, estrattiva, allevamento in generale;
settore secondario: attività di manipolazione, cioè trasformazione della materia prima in prodotti
finiti (es.: dall’uva al vino = impresa industriale);
settore terziario: attività volte alla produzione di beni immateriali cioè servizi (attività di trasporto,
commerciali, bancarie, assicurative, consulenza).
Risorse = Ricchezza
Si definisce ricchezza il complesso delle risorse (beni e servizi) a disposizione di un soggetto o di
una collettività.
La ricchezza, a sua volta, va distinta in patrimonio e reddito.
Il patrimonio (concetto statico) è il complesso delle risorse di cui un soggetto dispone in un
determinato momento.
Il reddito (concetto dinamico) è il flusso di ricchezza ricevuto da un soggetto dopo un certo
periodo di tempo.
Il reddito di un soggetto viene impiegato per il consumo. La parte di reddito non consumata
rappresenta il risparmio.
Il risparmio può essere produttivo se la somma non consumata viene impiegata in qualche modo
( ad esempio depositata in banca ) ricevendone un vantaggio (interessi). In questo caso si parla di
investimento.
E’ improduttivo il risparmio custodito direttamente dal risparmiatore (tesoreggiamento)
2° Unità didattica: Le relazioni economiche
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Non potendo produrre da solo tutti i beni necessari a soddisfare i propri bisogni, l’uomo ha pensato
bene di specializzarsi nella produzione di uno o pochi beni e scambiare le sue eccedenze con quelle
di altri.
Lo scambio, quindi, è il mezzo mediante il quale ogni individuo è in grado di procurarsi i beni
necessari a soddisfare i propri bisogni. Ciò si è reso possibile grazie alla divisione del lavoro e alla
possibilità che ciascun individuo possa rivolgersi ad altri per procurarsi i beni di cui ha bisogno.
Sono pertanto nate le figure dei produttori e dei consumatori.
La prima forma di scambio utilizzata dall’uomo è stato il baratto o permuta.
Il baratto si basa su alcuni presupposti:
• i soggetti devono possedere beni diversi;
• ciascun soggetto deve ritenere il proprio bene meno utile rispetto a quello all’altro;
• ciascun soggetto deve ritenere che lo scambio gli procuri un vantaggio;
presenta però delle limitazioni:
• ognuno dei soggetti deve desiderare il bene dell’altro;
• ognuno dei soggetti deve avvertire nello stesso istante il desiderio di cedere il proprio bene;
• i beni devono avere lo stesso valore o, comunque, deve essere possibile stabilire il rapporto
di scambio, cioè la quantità di ciascun bene da scambiare con l’altro.
La risoluzione a questi problemi si è resa possibile grazie all’introduzione della moneta che ha
segnato il passaggio dall’economia naturale (scambio in natura) all’economia monetaria
(scambio monetario o compravendita).
La moneta è un bene rispetto al quale è possibile stabilire il valore di tutti gli altri beni. Il prezzo è
la quantità di moneta che occorre cedere per avere un determinato bene o servizio.
La moneta ha permesso l’introduzione dello scambio monetario o compra-vendita cioè il
trasferimento di un bene o un servizio in cambio di moneta.
Oltre allo scambio monetario si è sviluppato anche lo scambio a credito cioè lo scambio tra un bene
presente ed uno futuro (moneta).
Il mercato
Si definisce mercato il luogo, fisico o ideale, dove gli operatori economici si incontrano per
comprare e vendere beni e servizi in conseguenza dei quali si formano i prezzi. Mercato è anche
l’insieme degli scambi che si realizzano tra venditori e compratori per mezzo della moneta.
Classificazione dei mercati
I mercati si distinguono in relazione all’oggetto (mercato del grano, del petrolio ecc…), alle
dimensioni (mercato locale, nazionale, mondiale) ed alle quantità scambiate (mercato al dettaglio o
minuto e all’ingrosso).
In ogni caso, le relazioni di scambio tra gli operatori economici possono essere ricondotte a tre tipi
di mercato:
1. mercato dei beni (domanda e offerta di beni e servizi);
2. mercato del lavoro (domanda e offerta di lavoro);
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3. mercato della moneta (domanda e offerta di moneta).
La domanda individuale è la quantità di un certo bene o servizio che un compratore è disposto ad
acquistare in un determinato momento ad un certo prezzo.
La domanda collettiva è la somma delle domande individuali.
La relazione è diretta tra domanda e prezzo nel senso che se aumenta la domanda di un bene
aumenta il relativo prezzo, e viceversa(se sono in molti a desiderare quel bene il prezzo subirà degli
aumenti).
L’offerta individuale è la quantità di un certo bene o servizio che un venditore è disposto a vendere
in un determinato momento ad un certo prezzo.
L’offerta collettiva è l’insieme delle offerte individuali.
La relazione è inversa tra offerta e prezzo nel senso che se l’offerta di un bene è bassa il prezzo
aumenterà e viceversa (la prima frutta di stagione viene offerta sul mercato in quantità ridotte ma il
prezzo è elevato; al contrario quanto si è in fase di piena maturazione il mercato viene invaso dalla
frutta ed il prezzo si posizionerà su livelli decisamente più bassi rispetto alla fase iniziale).
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