Una proficua missione - Museo della Seconda Guerra Mondiale del

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La livrea dei Republic P-47D Thunderbolt del 66th Fighter Squadron
Una proficua missione
ei giorni 22 e 23
Aprile 1945 la caccia
alleata effettuò il più alto
numero di missioni contro
obbiettivi nei territori del
fiume Po. Questo perché
il ripiegamento tedesco
dall’Appennino settentrionale,
congiuntamente all’assenza
di ponti e all’insufficiente
numero di mezzi
Il capopattuglia 1Lt (Tenente) Wayne S. Dodds
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d’attraversamento, aveva portato ad
ammassarsi numerosi militari e veicoli
germanici lungo la sponda meridionale
del grande fiume, ben presto divenuti
facili bersagli dell’aviazione angloamericana.
In particolare, il giorno 23 Aprile 1945,
una missione americana riportò un tale
successo da essere classificata come
la più fruttuosa del mese d’Aprile.
Dal campo di volo di Grosseto Main
(Principale) prese il via la missione
numero 1542 che vide il decollo di
una pattuglia di due Republic P-47D
Thunderbolt del 66th Fighter Squadron,
inquadrato nel 57th Fighter Group, con
obbiettivo la distruzione di autocarri e
convogli ippotrainati nemici concentrati
nell’area di Sermide-Carbonarola. I
due cacciabombardieri, pilotati dal
ventinovenne 1Lt (Tenente) Wayne S.
Dodds - comandante - e dal ventiduenne
2Lt (Sottotenente) Roland E. Lee gregario -, erano armati ciascuno con
le otto Browning .50 standard e 3.200
colpi a disposizione e con due bombe
da demolizione da 500 libbre, fornite
di spoletta ogivale istantanea e spoletta
caudale senza ritardo. Il primo obbiettivo
della missione venne dettato da Horsefly
Joe (Tafano Joe). Con questa tecnica,
messa a punto dall’aviazione alleata
durante la Campagna d’Italia nel Giugno
1944 e nota anche come Horsefly
Pete, i cacciabombardieri venivano
diretti sull’obbiettivo da un ricognitore
Stinson L-5 Sentinel con a bordo due
ufficiali: uno dell’aeronautica esperto ai
comandi e uno dell’esercito incaricato di
trasmettere le coordinate per individuare
il bersaglio su apposite ortofotocarte
dotate di reticolo di riferimento. Si
trattava di uno sviluppo della tecnica
Rover Joe o Rover Pete, chiamata
Rover David dagli inglesi, dove invece i
cacciabombardieri venivano guidati da
terra. Dapprima i due caccia attaccarono
un grosso Panzer nemico nascosto in un
vigneto poco a sud di Sermide che però
venne mancato (nell’area operavano
alcuni carri armati dello Schwere
Panzer-Abteilung 504 equipaggiato
con PanzerKampfwagen VI Tiger). In
seguito, sempre Horsefly Joe indirizzò la
pattuglia verso una zona boscosa nella
golena a nordovest di Carbonarola, dove
vennero mitragliati oltre venti automezzi
e trenta veicoli ippotrainati. I due aerei
eseguirono un totale di venti passaggi
di mitragliamento, lasciando il luogo in
fiamme con più di quindici automezzi e
venti carriaggi distrutti. L’area continuò
a bruciare causando, probabilmente,
la distruzione di tutti gli automezzi e
dei carriaggi. In un’altra zona boscosa,
immediatamente a sud del secondo
obbiettivo, presero di mira un paio di
veicoli ippotrainati che vennero distrutti.
Un Republic P-47D Thunderbolt del 66th Fighter Squadron al campo di volo di Grosseto
Come si presentava nel 1945 l’ansa del fiume
Po presso Carbonarola di Carbonara di Po
Il quarto target fu rappresentato da due
automezzi e dieci veicoli ippotrainati
lasciati tutti in fiamme sulla sommità
arginale a ovest di Carbonarola,
superficie che bruciò furiosamente con
sviluppo di abbondante fumo nero.
Il quinto obbiettivo inquadrato nei
collimatori fu invece costituito da sei
carriaggi distrutti all’imbocco tra la
strada che dall’abitato di Carbonarola
si congiunge proseguendo verso ovest
alla sommità arginale. Immediatamente
a sud di questo punto, Dodds e Lee
individuarono il sesto bersaglio attaccato
con un passaggio di mitragliamento
che provocò una grande esplosione
con emissione di fumo bianco da un
automezzo. Gli aerei continuarono a
mitragliare a nordovest di Carbonarola
incendiando oltre una ventina di
automezzi e danneggiandone quindici
e distruggendo più di trenta carriaggi.
L’intera area dell’ansa fluviale era stipata
di automezzi e carriaggi e almeno tre
vasti incendi furono osservati quando
i Thunderbolt lasciarono la zona. Gli
automezzi erano parcheggiati in finti
pagliai e nel bosco golenale, ed erano
mimetizzati con cura. Nell’azione
vennero uccisi almeno una ventina di
militari nemici.
Prima della succitata missione, il 9
Dicembre 1944, Wayne S. Dodds venne
abbattuto nelle Valli di Comacchio
durante la sua 55a missione, riuscì a
nascondersi dal nemico e dopo trentuno
giorni raggiunse le linee alleate potendo
così ritornare a volare con la propria
squadriglia. Wayne S. Dodds nacque
nell’Iowa e morì il 13 Maggio 1998 a
Glendale in California, mentre Roland
E. Lee nacque in California e cadde il
27 Settembre 1950 in combattimento
nella Guerra di Corea con il grado di 1Lt
(Tenente) dell’United States Air Force.
Un Republic P-47D
Thunderbolt del 66th
Fighter Squadron
l campo di volo
di Villafranca (Verona)
alla fine della guerra
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