C`è l`accordo sul contratto Ora Charlìe ha l`ultima parola Con il fiato

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C`è l`accordo sul contratto Ora Charlìe ha l`ultima parola Con il fiato
Basket
Cantù con il fiato sospeso
Recalcati, manca un "sì"
La notte dovrebbe aver portato consiglio. In particolare, dovrebbe aver aiutato Carlo
Recalcati a prendere la decisione da comunicare nella prima mattinata odierna alla
Pallacanestro Cantù. L'accordo sul contratto c'è già: il coach canturino si è però voluto
prendere ieri altre 24 ore di tempo per approfondire una riflessione che è sola sua. Intanto, c'è un nuovo sponsor nel presente e nel futuro della società, CAVAGNA ALLE PAGINE 60-61
C'è l'accordo sul contratto
Ora Charlìe ha l'ultima parola
Con il fiato sospeso. Carlo Recalcati si è preso altre 24 ore per decidere
Domenica sera era convinto di accettare, ieri ha invece voluto riflettere
FABIO CAVAGNA
CANTÙ
La notte che ci siamo
lasciati alle spalle dovrebbe aver
portato consiglio. In particolare, dopo avergli verosimilmente
tolto il sonno, dovrebbe aver
aiutato Carlo Recalcati a prendere la decisione da comunicare
nella prima mattinata odierna
alla società brianzola.
Perché l'accordo sul contratto c'è già. Il Charlie sarebbe
chiamato a guidare la squadra
sino al termine del campionato
per poi restarne l'allenatore anche la prossima stagione. Il
71enne coach canturino si è però
voluto prendere ieri altre 24 ore
di tempo per approfondire una
riflessione che è sola sua. Prima
dunque di sciogliere la riserva
ha chiesto ancora un po' di tempo. Del tutto comprensibile.
Il retroscena
Ma per capire come si è giunti
sin qui è necessario fare un passo indietro. Carlo Recalcati
avrebbe dovuto essere il tecnico
della Pallacanestro Cantù già da
inizio stagione. Prima ancora
che si chiudesse il campionato
scorso, era infatti stato contattato dalla parte italiana del club
chiedendogli se fosse interessato alla panchina perché era stato
individuato quale prima scelta.
Lui aveva gradito, ma prima di
rispondere sì in maniera definitiva avrebbe voluto confrontarsi
sul progetto. Circostanza, quest'ultima, che non si è palesata
perché il patron Dmitry Gerasimenko ha preferito soprassedere avendo in mente di chiudere
invece l'accordo con Rimas Kurtinaitis. Come poi, in effetti, è
avvenuto in agosto.
Una volta "saltato" l'allenatore lituano ecco di nuovo la componente italiana lavorare ai
fianchi lo stesso "Dima" per
convincerlo a ritenere la promozione di Bolshakov a capo
allenatore un episodio del tutto
transitorio in attesa di tornare
in pista con Recalcati. I risultati
positivi colti dalla Red October
subito all'indomani dell'avvicendamento in panchina, hanno poi convinto il proprietario
(ormai da mesi di stanza a Cipro) a proseguire l'avventura
con il suo pupillo. Nel frattempo, tuttavia, la componente italiana - in primis Sergio Paparelli
- ha sempre mantenuto i contatti con Recalcati continuando a
spingere nei confronti della
proprietà. Al Charlie che intanto era stato invitato a seguire gli
allenamenti della squadra era
stato proposto anche un ruolo
di supervisore relativamente al
quale ha tuttavia preferito soprassedere. E così si è giunti a
domenica, l'altroieri. L'imbarazzante primo tempo della Red
October è la goccia che fa traboccare il vaso. Durante l'intervallo qualcuno si mette in contatto telefonicamente con Dmitry Gerasimenko riferendogli
l'accaduto e facendogli altresì
presente che così non si sarebbe
più potuto proseguire e che era
giunta l'ora di imbarcare Recalcati. Qualcun altro, invece - in
particolare la presidente Irina
Gerasimenko e lo stesso Paparelli - nel tunnel che conduce
agli spogliatoi decide che al termine del match si debba parlare
subito con il Charlie. Così avviene. Anche perché l'ex et della
I Nella mattinata
di oggi il 71enne
coach canturino
comunicherà
la decisione
I Dicesse sì
chiuderebbe
la stagione
e resterebbe
anche la prossima
nazionale italiana è ovviamente
presente a Desio nella prima fila
del parterre nei posti cosiddetti
Diamond seats, come del resto
in occasione delle più recenti
gare interne. Una volta che i
giocatori hanno sgomberato lo
spogliatoio, lì dentro si infilano
Irina, Paparelli, Andrea Mauri
e Recalcati. Aquest'ultimo vie-
ne subito fatta l'offerta e lui sul
momento pensa di accettare. Ci
si trasferisce a cena dove vengono approfonditi i contenuti e si
pongono le basi contrattuali.
Dal ristorante si esce con l'accordo di massima, rimandando
la firma all'indomani quando
verranno posti tutti i puntini
suUe "i".
Il giorno della verità
E ieri, ad accordo già raggiunto
sul contratto, la richiesta di Recalcati di un'ulteriore riflessio-
ne. Quasi volesse avere la sicurezza di non prendere una decisione così importante soltanto
perché sospinto dall'onda emotiva contingente e di voler essere il più razionale possibile.
Perché ilbuon Carletto, nell'anno che lo condurrà alle 72
primavere, potrebbe essere stato nel frattempo assalito dall'interrogativo se voler continuare
davvero ad allenare oppure se
sia giunto il momento di chiudere qui la sua avventura in panchina. Oggi sapremo.
Il "Charly" osserva la partita dal parterre accanto alla moglie Giovanna
Kiril Bolshakov e, sullo sfondo, il vice Sodini e il ds Berti
La Provincia
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I capitano Craig Callahan sta per mettere le mani tra i capelli.
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