La civiltà dell`olio, da Cipro a Trevi - Ufficio Stampa

Transcript

La civiltà dell`olio, da Cipro a Trevi - Ufficio Stampa
mondointasca.org - La civiltà dell’olio, da Cipro a Trevi
Pagina 1 di 3
Martedì 20 Giugno 2006 - N. 24 Anno IV
Eventi e mostre
Gossip... e non solo
La civiltà dell’olio, da Cipro a Trevi
News e servizi
Eventi e mostre
Libri e guide
I reperti del sito archeologico di Pyrgos esposti nella
cittadina umbra. Dalle olive persino il “carburante”
per le officine
a cura della Redazione
Trevi, Perugia
Il museo della civiltà dell’ulivo di Trevi ospita dal 23 giugno al 12
novembre l’esposizione in anteprima delle ultime scoperte
archeologiche sull’isola di Cipro. Cinquantadue reperti degli scavi
conclusi un anno fa a Pyrgos Mavroraki, poco lontano da Limassol,
sotto la direzione di una ricercatrice italiana, Maria Rosaria
Belgiorno, vengono ora presentati al grande pubblico. Non è un caso
che la sede della mostra sia la cittadina nota per la coltivazione e
produzione dell’olio, nel museo della civiltà dell’ulivo: gli scavi
testimoniano infatti che a Cipro, 4000 anni fa, si era sviluppata una
cultura dell’olio avanzatissima e in più di un settore.
file://\\Rassegna-stampa\DocUfficioStampa\rassegna stampa odierna\web21\mondoint... 21/06/2006
mondointasca.org - La civiltà dell’olio, da Cipro a Trevi
Gulf
Hurricane
Relief
Help Support
Health Clinics
Providing
Critical Aid to
Evacuees.
Pagina 2 di 3
Torchio
Le ricerche effettuate a Pyrgos, tra il 1997 e il 2005, hanno
permesso di riportare alla luce le rovine di una cittadella attiva nel
2000 avanti Cristo e distrutta poi da un terremoto intorno al 1850
ac. Gli scavi, gli studi e gli esperimenti di laboratorio hanno
ricostruito la presenza di quello che, oggi, viene considerato il più
antico frantoio dell’età del bronzo presente nel bacino del
Mediterraneo.
L’esposizione comprende ceramiche, suppellettili, contenitori di
essenze e accessori che testimoniano l’utilizzo dell’olio e i suoi
derivati non solo a uso alimentare: a Cipro era presente un
laboratorio di profumi, cosmetici e farmaci, un polo di tessitura e
persino un centro metallurgico che si serviva del prodotto delle olive
come “carburante”.
Public Service Ads
by Google
Portaprofumi
La struttura era al centro di una grande stanza, di 18 metri per 15, e
aveva una grande pressa per olive che funzionava tramite una leva e
una trave di cedro lunga più di sette metri. Secondo gli studiosi, il
procedimento era simile a quello utilizzato da alcuni nostri agricoltori
fino a 50 anni fa, per mezzo di macine, mortai e torchi realizzati con
lastre di calcare. L’olio veniva raccolto e conservato in giare: il
frantoio ne conteneva circa 10, per un totale di 500 litri ciascuna.
Anche gli ambienti di lavorazione del rame erano tutti distribuiti
intorno a un frantoio, dal quale si attingeva la sansa, il residuo solido
della pasta di olive già sfruttata, per rifornire di combustibile le
fornaci. Il potere calorico dell’olio era in grado di mantenere il punto
di fusione nella lavorazione dei metalli e nella cottura della ceramica.
file://\\Rassegna-stampa\DocUfficioStampa\rassegna stampa odierna\web21\mondoint... 21/06/2006
mondointasca.org - La civiltà dell’olio, da Cipro a Trevi
Pagina 3 di 3
Sito archeologico di Pyrgos
L’olio, dosato e combinato insieme alle essenze, veniva utilizzato per
realizzare i profumi mentre nella stessa Pyrgos gli esperti hanno
ritrovato testimonianze di produzione tessile. L’olio aromatizzato era
presente nella lavorazione della lana ma non solo: sono stati scoperti
anche fili di seta, prodotta dalla filatura dei bozzoli di un lepidottero
di origine mediterranea, diverso dal più noto baco cinese. Ancora, a
Cipro è stato poi ritrovato un altro frantoio intagliato direttamente
nella roccia carsica, nel quale l’olio veniva prodotto mediante il
pestaggio delle olive con zoccoli e rulli di pietra.
Il sito di Pyrgos è risultato una miniera per gli studi sulle civiltà del
Mediterrano nell’età del Bronzo e ha permesso di avanzare molte
ipotesi inedite sulle abilità tecnologiche e artigianali nell’isola di
Cipro. In mostra, oltre ai reperti ritrovati nel sito archeologico, è
stata collocata anche una ricostruzione del laboratorio dei profumi di
Pyrgos e alcuni pannelli informativi a cura del Centro nazionale delle
ricerche.
“I profumi di Cipro. Olio d’oliva e fascino dall’isola di Afrodite nel
2000 a.C.”, Trevi, museo della civiltà dell’ulivo, dal 23 giugno al 12
novembre
Informazioni: tel 0742 381628; www.ciproatrevi.it
file://\\Rassegna-stampa\DocUfficioStampa\rassegna stampa odierna\web21\mondoint... 21/06/2006