Storie di Resistenza

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Storie di Resistenza
ELENCO BRANI LETTERARI:
Bruno Arpaia
da Tempo perso
Pablo Neruda
Expligo algunas cosas
Pietro Calamandrei
Camerata Kesserling
Salvatore Quasimodo
Alle fronde dei salici
Pierpaolo Pasolini
Pura luce
Beppe Fenoglio
da Il partigiano Johnny
Elio Vittorini
da Uomini e no
Bruno Cibrario
da Lettere dei condannati
a morte della Resistenza
Italo Calvino
da I Sentieri dei nidi di ragno
Francesco D’Adamo
da La storia di Iqbal
SACHA OLIVIERO
Nel percorso formativo viene in contatto
con numerose professionalità italiane e
internazionali tra cui Zigmund Molik,
Eugenio Allegri, Nickolaj Karpov, Cesar
Briè e Massimo de Vita, direttore
artistico del Teatro Officina, per il
quale prende parte a diverse produzioni,
tra cui Viva ‘o Re! (regia di F. Mazza),
spettacolo sulla repubblica napoletana
del 1799, e In nome della donna (regia
M. de Vita) tratto dal libro di Erri De
Luca. Tra gli altri attore ne La
Tempesta al Teatro Licinium di Erba per
la regia di G. Brambilla, La suite del
grande Arlecchino (regia di Eugenio
Allegri. Teatro Stabile di Fano), Leonce
e Lena (regia L. Guaineri, stagione
sperimentale
europea
Teatro
della
Contraddizione) e 3 sorelle (regia S.
Martinelli). La ricerca personale e
artistica lo ha portato a lavorare su un
monologo tratto da Il sogno di un uomo
ridicolo di Fedor Dostoevskij e le regie
de Il papavero nella nuvola, spettacolo
su Emily Dickinson, La storia di Gino
(con Enzo Biscardi) e La luna dal
Tombino (Miloud e l’infanzia abbandonata
nel sottosuolo di Bucarest). Tra l’altro
si
dedica
professionalmente
allo
speakeraggio di documentari e voice
over. Da diversi anni si occupa di
formazione per adulti, educatori e nelle
scuole
di
ogni
ordine
e
grado,
insegnando tra l’altro presso la Civica
Scuola Fabrizio De André di Bresso di
cui è Direttore Artistico per il settore
teatrale.
Molti
degli
spettacoli
realizzati con gli allievi delle scuole
hanno
ottenuto
riconoscimenti
in
rassegne
di
Teatro
Scuola.
In
televisione prende parte come attore
ospite ad alcune sit-com (Camera Cafè,
Piloti, Camelot, Radiosex).
DOMENICA 25 APRILE 2010
11,00
PIAZZA SCURATI – CORMANO
ORE
Storie di Resistenza
La Resistenza
in punta di penna
di e con Sacha Oliviero
Per informazioni:
www.comune.cormano.mi.it
Ufficio Cultura 02 66324246
Storie di Resi stenza
LLaa RReessiisstteennzzaa iinn ppuunnttaa ddii ppeennnnaa
di e con
Sacha Oliviero
ELENCO BRANI MUSICALI:
El paso del Ebro
Fischia il vento
Dalle belle città
Il bersagliere ha cento penne
La brigata Garibaldi
Marciam marciam
Bella Ciao
Il percorso di letture proposto
con “Storie di Resistenza” si pone
due obiettivi principali: da un
lato ripercorrere l’epopea della
Resistenza Italiana attraverso la
letteratura
e
la
penna
degli
scrittori italiani, dall’altro non
confinare
quell’esperienza
agli
ultimi anni della seconda guerra
mondiale ma conferirle un carattere
universalistico
re-interpretandola
anche
alla
luce
di
quanto
ha
significato
e
significa
oggi
Resistenza.
Il pensiero di Mahojo che apre il
recital
mi
sembra
dunque
illuminante: l’uomo ha bisogno di
mettersi in gioco, di difendere le
sue idee e la causa della libertà
anche a costo di sacrificare la
propria vita.
Il
percorso
proposto
parte
dall’esperienza della Guerra Civile
spagnola a cui parteciparono per
difendere
la
libertà,
purtroppo
senza
successo
nell’immediato,
intellettuali e giovani volontari
provenienti
da
tutta
Europa.
Federico Garcia Lorca, il grande
poeta spagnolo, sacrificò la sua
vita alla causa della liberta.
Il corpo centrale del recital,
invece, è dedicato alla Resistenza
Italiana con una ricerca non solo
tra le lettere dei Condannati a
morte bensì anche tra le parole di
poeti
e
scrittori
quali
Calamandrei, Quasimodo, Fenoglio,
Vittorini, Pasolini e Calvino.
A chiudere alcune pagine della
storia di Iqbal Masih raccontate da
Francesco D’Adamo. Il giorno di
Pasqua
del
1995,
Iqbal
Masih,
giovane ragazzo pakistano, a soli
13 anni viene assassinato dalla
mafia
dei
tappeti.
Con
grande
coraggio, Iqbal era riuscito a
scappare dalla fabbrica “lager” in
cui lavorava, denunciare i suoi
sfruttatori e unirsi al “Fronte per
la
liberazione
dal
lavoro
minorile”. Un partigiano moderno,
insomma, il cui sacrificio speriamo
un giorno possa essere ricordato
come uno dei primi esempi, una
pietra miliare nella lotta per
l’affrancamento dalla condizione di
schiavitù e sfruttamento in cui
versano milioni di bambini in tutto
il mondo.
Guardare indietro ai nostri eroi
partigiani,
riconoscerne
il
contributo essenziale per la nostra
libertà e commemorarlo è azione
doverosa per un Paese civile. Ma
altrettanto lo è comprenderne a
fondo
l’insegnamento
e
reinterpretarlo sessant’anni dopo in
un
mondo
globalizzato,
ahimé
soltanto sul versante economico e
non su quello dell’estensione dei
diritti.
A
fare
da
colonna
sonora
all’evento
alcune
canzoni
dell’esperienza partigiana.
Sacha Oliviero