Fondi Sovrani d‟Investimento, nuovi attori del sistema finanziario e

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Fondi Sovrani d‟Investimento, nuovi attori del sistema finanziario e
Fondi Sovrani d‟Investimento, nuovi attori del sistema finanziario e geopolitico
internazionale
(1 giugno 2010)
Il 2008, anno d'avvio della crisi economica mondiale, ha segnato il ritorno in auge dei
Fondi Sovrani d'Investimento, veicoli di investimento pubblici direttamente controllati
dagli Stati ai quali appartengono (da cui l'aggettivo "sovrani") che operano su scala
internazionale.
I Fondi Sovrani, spesso indicati con l'acronimo FoS (in inglese Sovereign Wealth Funds,
SWF), in sintesi, gestiscono risorse di uno Stato con lo scopo di investire sul mercato per
ottenere profitti o vantaggi strategici e costituiscono una valida opportunità finanziaria
per quei Paesi che possono così partecipare direttamente o detenere indirettamente degli
attivi attraverso imprese pubbliche.
Nel 2008 i FoS hanno mosso investimenti per un valore di circa 70 miliardi di dollari in
favore dei principali Istituti di Credito mondiali.
Nella maggior parte dei casi i FoS operano assumendo risorse dai proventi che
scaturiscono dalle materie prime del Paese che li controlla (come nel caso del Medioriente,
che attinge risorse principalmente dal gas e dal petrolio e dalle royalties ad essi collegate)
e sono Fondi detti Commodity; in altri casi le risorse vengono generate dai ricavi ottenuti
dalle esportazioni (si pensi alla Cina e al Sud Est asiatico in generale).
Le risorse sono ottenute anche per effetto di surplus della bilancia dei pagamenti del Paese
che li controlla, da operazioni in valuta straniera, da proventi di operazioni di
privatizzazione o da surplus fiscali ed esse vengono investite in azioni, obbligazioni, in
immobili o in altri strumenti finanziari (Fondi detti Non Commodity).
A partire dalla fine degli anni ’90 il numero e l’importanza dei FoS sono cresciuti in
maniera esponenziale nel panorama economico e finanziario internazionale: ad oggi
esistono oltre 20 Fondi Sovrani globali che hanno assunto un ruolo di primo piano
nell’industria finanziaria mondiale. I fondi sovrani più importanti sono cinesi e arabi, ma
anche quelli norvegesi e russi hanno un ruolo di primo piano.
Anche in Italia vi sono già numerosi progetti che vedono coinvolti i Fondi Sovrani e la loro
partecipazione è destinata ad aumentare nei prossimi anni.
La presenza dei Fondi Sovrani di investimento nel nostro Paese si concentra
prevalentemente nei settori dell’energia e delle infrastrutture, a cui seguono poi
investimenti nel settore finanziario, del real estate e delle telecomunicazioni.
E' importante, però, precisare che questi Fondi, che nonostante la loro natura pubblica si
comportano come investitori privati, non si devono intendere come Istituzioni creditizie a
cui
accedere per richiedere dei finanziamenti, ma, al contrario, come veri e propri attori del
sistema finanziario e geopolitico internazionale e considerarli validi interlocutori per
investimenti e partnership di ampia portata e respiro.
Con lo scopo di promuovere la conoscenza e le potenzialità dei FoS, lo scorso 26 maggio, a
Roma, Ancitel SpA, la Rete dei Comuni italiani, ha lanciato ufficialmente l'iniziativa
"Fondi Sovrani: potenzialità di investimento per lo sviluppo del territorio", un servizio
informativo rivolto in particolare ai Comuni e agli Enti sovraordinati, consultabile on line
(www.fondisovrani.ancitel.it ).
Il servizio offre informazioni utili ad acquisire una conoscenza approfondita di questi
strumenti finanziari e una consulenza specialistica per l’affiancamento ai soggetti
promotori nelle fasi di elaborazione, valutazione e ottimizzazione dei progetti di
investimento, fino all’accompagnamento, attraverso percorsi che implicano complesse
relazioni istituzionali per l’interazione con i gestori dei Fondi.
Floriana Riggio