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01 dicembre 2008
ia Repubblica
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Tensione a Pianura nel giorno dei funerali deII’ex assessore. Da oggi la visita ufficiale del Capo dello
Stato
Nugnes. il lutto e la rabbia
Arriva Napolitano: “Presidente, vogliamo una città normale”
“Vogliamo una città normale”
Appello a Napolitano. Da oggi la due giorni del Presidente
In mattinata negli stabilimenti di Pomigliano, poi all’università e con gli industriali
Nell’agenda non è previsto alcun incontro ufficiale con le autorità locali
ANTONIO TRICOMI
«è certamente un momento delicato per la città. Ma qui, di momenti normali non ce ne sono più da un
pezzo. E invece proprio di quelli abbiamo bisogno». Il presidente dell’Unione industriali Gianni Lettieri
incontra .Giorgio Napolitano stamattina alle 10, negli stabilimenti Alenia ed Elasis di Pomigliano d’Arco: ci
saranno anche Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne. Il primo appuntamento di una due
giorni (il Capo dello Stato è arrivato ieri sera a Villa Rosebery) in cui non sono previsti incontri ufficiali con le
autorità politiche locali. «Il presidente della Repubblica è di Napoli e si chiama Napolitano: dovremmo
renderlo orgoglioso di andare per il mondo a rappresentarci, sforzarci per farlo sentire fiero della_suacittà.
Invece questo purtroppo non accade: urge un cambiamento», insiste Lettieri. «Troverà una città scossa
dagli awenimenti, ma saprà darci la forza e il coraggio per andare avanti. Per quanto riguardo il mondo
delle imprese», continua Lettieri, «posso dire che siamo riusciti ad affrontare alcuni problemi perché lui non
ci ha mai fatto mancare l’incoraggiamento: il suo è un ruolo fondamentale. In questa città è tutto sempre più
complicato: le uniche cose che funzionano normalmente sono le industrie, malgrado si sia costretti a
lavorare in un territorio sempre più difficile».
Nel primo pomeriggio, il Capo dello Stato sarà a Napoli, nell’aula magna del complesso universitario di
Monte Sant’Angelo, dove assisterà alla cerimonia di inaugurazione del Sistema cooperativo ad alte
prestazioni per elaborazioni scientifiche (Scope). «Si tratta spiega il rettore della Federico Il, Guido
Trombetti del più grande sistema di calcolo scientifico esistente in Italia al di sotto di Bologna. Ed è stato
realizzato da chimici, fisici, matematici e ingegneri napoletani. In cosa consiste? Basta immaginare tremila
calcolatori che lavorano tutti insieme su due aspetti: il calcolo numerico e la simulazione. Una realizzazione
della Federico Il e dell’istituto nazionale di fisica nucleare. Voglio dire che Napoli è anche questo. E che, in
un momento così drammatico, occorre soprattutto concentrarsi su queste eccellenze, su quello che Napoli
può dare al mondo». Subito dopo la visita all’università, il Presidente scoprirà in via Manzoni una targa in
memoria del luminare dell’ortopedia Eugenio lannelli. A seguire, un secondo incontro con il mondo
dell’impresa Napolitano sarà_alle 17.30 ospite alla Mostra d’Oltremare del forum “Innovazione e sviluppo”,
alla presenza del presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia.
La seconda giornata della visita è interamente dedicata al mondo della cultura. Domani mattina
l’inaugurazione a Palazzo Filomarino la nuova sede dell’istituto italiano di studi storici. «La sua visita cade
in un momento difficile e anche tragico per la nostra città», dice Marta Herling, segretario generale
dell’Istituto. «Nel nostro caso c’è stata una scelta precisa. Non si tratta soltanto dell’inaugurazione dei
nuovi locali di palazzo Filomarino: quella del Presidente è anche una visita al centro storico della città, che
sta rischiando seriamente di perdere il patrocinio dell’Unesco. Insomma, è un segnale molto forte».
Nel pomeriggio di domani è previsto un intervento a un’assemblea per il decennale della fondazione
Mezzogiorno Europa. «La sua missione dice Andrea Geremicca, presidente della fondazione è quella di
rincuorare la città. Perché si abbia consapevolezza delle nostre risorse, perché si possa uscire.da queste
difficoltà. È ben cosciente delle difficoltà ma altrettanto convinto della possibilità di venirne fuori»,
commenta Geremicca, da decenni amico oersonale di Na~oIitano.
«Il quadro politico istituzionale sta vivendo una fase di profondo scoramento. Il rischio maggiore avverte il
presidente di Mezzogiorno Europa è la tentazione dell’isolamento. Ma se ciascuno si chiude in se stesso,
vedrà i problemi sempre meno risolvibili. Non si può cedere allo smarrimento e alla depressione, non si può
continuare a vivacchiare: occorre uno scatto e trarre le conseguenze per aprire una fase nuova nella vita
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della città. Negli interventi del Presidente su Napoli non mancano mai accenti critici, owiamente nel rispetto
dei ruoli istituzionali. Lui porta con sé tutta la sua sofferenza rispetto alle inadeguatezze della città».
Napolitano concluderà la sua due giorni nel pomeriggio di domani, visitando il museo archeologico del
Castello di Baia.