Articolo Gazzetta di Parma Autore: Nadia Diegoli, docente di

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Articolo Gazzetta di Parma Autore: Nadia Diegoli, docente di
Articolo Gazzetta di Parma
Autore: Nadia Diegoli, docente di francese.
31 ottobre 2015: il nostro Ospedale Maggiore compie 100 anni
Gli alunni del "Giordani" coinvolti nel centenario della creazione dell'Ospedale
Maggiore e del Programma di Intercultura
Nei giorni scorsi, nell'ambito della grande manifestazione "Festa Internazionale della Storia", tre
classi dell'Istituto "P. Giordani" hanno animato un evento nella sala congressi dell'Ospedale
Maggiore.
Gli alunni della 2^ N, 2^ T e 4^ D hanno approfondito e presentato i temi: "Dall'Ospedale Vecchio
alla posa della prima pietra dell'Ospedale Maggiore (31 ottobre 1915)" e "Dall'American Field
Service (aprile 1915) nasce Intercultura, idea di gioventù, coraggio, servizio, solidarietà, dialogo
internazionale".
La presentazione ha voluto tracciare i momenti, i luoghi e i personaggi più significativi che hanno
fatto la storia dell'assistenza sanitaria nella nostra città e la nascita di Intercultura (programma
internazionale di scambi di studio)
In una sala gremita di studenti, i saluti del direttore dell'Ente Ospedaliero Dott. Massimo Fabi
hanno aperto i lavori della mattinata. Presente in sala anche Paolo Fabbri responsabile del
Comitato organizzatore della Festa della Storia che ha salutato, in particolare, gli studenti stranieri
attualmente frequentanti le nostre scuole grazie al progetto di Intercultura.
Gli alunni della 2°N hanno dato vita ad una presentazione animata che è partita da una "intervista" a
Rodolfo Tanzi, nel lontano Medioevo, per toccare poi la realtà delle infermerie e foresterie
monastiche, xenodochi e lazzaretti. Non hanno trascurato di citare l'Ospitale degli Esposti e
l'Oratorio di S. Ilario. Hanno portato in scena poi una Maria Luigia davvero tosta ed inarrestabile
(ndr) nel dare le sue disposizioni in ambito assistenziale e sanitario.
Gli alunni, che indossavano camici e mascherine per rappresentare al meglio la loro parte, hanno
superato le incertezze e la timidezza tipiche dell'età e dell'occasione ed hanno suscitato simpatia e
condivisione nella platea che li ha supportati con ripetuti applausi .
La classe 2°T poi si è occupata della situazione che ha reso necessaria la costruzione dell'Ospedale
Maggiore affrontando tempi storici a noi più vicini. Come hanno illustrato i ragazzi infatti, il clima
di rinnovamento che caratterizzava l'Italia nel periodo post-risorgimentale ha spinto le
amministrazioni locali a trasformare Parma in una città moderna e anche in ambito ospedaliero si
faceva sentire ormai l'esigenza di una nuova sede, idonea ad ospitare i diversi reparti con
attrezzature adeguate e più moderne. Così gli alunni ci hanno ricordato che, il 31 ottobre 1915, a
conflitto mondiale già iniziato, l'allora Presidente del Consiglio, Antonio Salandra posava nei
"Prati di Valera" la prima pietra del nuovo Ospedale Civile di Parma.
Gli alunni sono stati impeccabili nella loro esposizione che hanno prodotto con precisione e
professionalità quasi come giornalisti di telegiornale.
Infine la classe 4°D ha proposto la storia centenaria di Intercultura che è nata come servizio di
ambulanze dell'American Field Service (aprile 1915) sui campi di battaglia della prima guerra
mondiale in Francia, ma che si è successivamente sviluppata come associazione volta a far
conoscere ed incontrare giovani di paesi lontani attraverso scambi studenteschi.
Le alunne sono state supportate nella loro presentazione da numerosi pannelli con foto e documenti
d'epoca , gentilmente forniti da Intercultura, che hanno contribuito in modo efficace a ripercorrere la
drammaticità degli eventi ma anche la felice evoluzione che l'associazione ha intrapreso.
"Noi come insegnanti - precisano Valenza, Urbinelli e Diegoli - abbiamo partecipato alla Festa
della Storia perchè crediamo sia importante ricordare come la storia di un ospedale sia molta parte
della storia della città, rispecchia le sofferenze fisiche e spirituali di generazioni di cittadini e dà
anche la misura del grado di umanità e civiltà raggiunto da un popolo, per riuscire ad affrontare
periodi difficili ed eventi tragici. Abbiamo voluto ripercorrere anche i momenti in cui è nata la
Fondazione Intercultura, perchè crediamo fortemente nel dialogo interculturale, così come a scuola,
a Expo, in Internet o nelle piazze, come idea di gioventù, coraggio, servizio, solidarietà e dialogo
internazionale".