Un mercato interno
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Un mercato interno
F.N. 343 ok 5-10-2000 13:39 Pagina 1 Periodico di informazione per il personale del Gruppo Pirelli in Italia - Settembre 2000 - N.343 All’interno La rivoluzione di gomma pag.3 Per molti, avere 65 anni significa aver raggiunto il momento del meritato riposo: non per Renato Caretta, che alla vigilia della pensione ha contribuito alla rivoluzione tecnologica della Pirelli inventando il MIRS, il nuovo sistema robotizzato per fabbricare pneumatici. Fatti e Notizie riporta l’intervista de L’Espresso dedicata a Caretta, che si racconta svelando come ha realizzato il suo progetto. Pirelli al Cigré di Parigi Un mercato interno pag.6 Anche quest’anno Pirelli Cavi ha partecipato al Cigré (International Council on Large Electric Systems), giunto alla 38sima edizione nella capitale francese, con uno stand ricco di novità nel campo del trasporto di energia elettrica. Particolare enfasi sulle attività Siemens, BICC e Drakka, acquisite nei due anni trascorsi dall’ultima edizione. Pubblicazione non in vendita - Spediz. in abb. post. 70% Filiale di Milano. Reg. Trib. Milano n. 1813 del 3/12/1949 Un nuovo auditorium per Milano Nuovo accordo con la Ford nelle attività sportive: a partire dal Mondiale Rally 2001 i pneumatici Pirelli PZero equipaggeranno la Focus WRC. Alla guida, due nomi noti: Colin McRae e Carlos Sainz. I due piloti formano la stessa coppia che si trovava al volante delle Subaru Impreza nel 1994, anno d’inizio della lunga avventura ricca di successi attualmente in corso con il costruttore giapponese. del lavoro Focus sul Job Posting, lo strumento lanciato su Intranet che illustra e promuove le possibilità di mobilità professionale all’interno del Gruppo pag.10 Un anno fa l’inizio dei lavori. Il 3 luglio scorso la presentazione del cantiere alla stampa. Oggi la struttura del Teatro degli Arcimboldi è ben visibile. Già si distinguono i tre volumi principali dell’auditorium che, con i suoi 2.500 posti, sarà il più grande di Milano: il foyer, la sala e la torre scenica. Ford e Pirelli di nuovo insieme Domande e offerte di lavoro disponibili sull’Intranet Pirelli pag.12 Ormai diffuso tra 9.000 dipendenti in Italia e nel mondo, il nuovo intranet lanciato a luglio contribuisce a creare un ambiente di lavoro amichevole, dove si impara ad usare il portale interno non solo come strumento di lavoro, ma anche come fonte di informazioni. Ad esempio, forniscono informazioni la Break Room (dove si possono consultare le previsioni del tempo, avere informazioni dai giornali o collegarsi con le maggiori agenzie di stampa); oppure la sezione New Hire, rivolta in particolare ai nuovi assunti: una presentazione illustra le politiche del gruppo, i paesi in cui è presente, il modo in cui è divisa la società, ecc. Tutto perché intranet diventi uno strumento sempre più necessario, spronando i dipendenti a immergersi nel mondo telematico. Un elemento di sicura novità e costituito dal Job Posting: la sezione dedicata a chi, all’interno del gruppo, voglia trovare opportunità di lavoro. Si tratta di una sorta di grande bacheca, a cui si accede sotto la voce Offerte di lavoro on line Career Opportunities, dove chi desidera un cambiamento può mettersi a disposizione di eventuali esigenze di altre direzioni, mentre le posizioni libere sono aperte alle candidature di tutti: un grande mercato del lavoro, ma interno, che agisce da tramite tra la domanda e l’offerta. F.N. 343 ok 5-10-2000 13:39 Pagina 2 L’iniziativa nasce dalla volontà di stabilire un rapporto diverso e più diretto con il personale del Gruppo, nell’ottica di un mondo che si adatta sempre di più ad andare veloce, anzi, velocissimo: lo schermo del computer, attraverso il quale si può “fare” qualsiasi cosa, diventa uno strumento indispensabile. Un’idea che quindi incoraggia l’uso dell’Intranet e allo stesso tempo un’iniziativa che si era resa necessaria. In molti paesi in cui Pirelli è presente il mercato del lavoro è estremamente mobile e veloce: paesi in cui si è sviluppato un comportamento nuovo nei confronti del proprio impiego, come avviene anche in Italia. E’ un messaggio positivo da parte dell’azienda nei confronti del suo dipendente, al quale viene data la possibilità di accettare nuove sfide, senza bisogno di cercarle all’esterno. Laddove lo scopo principale del portale nel suo insieme è quello di diffondere l’informazione all’interno della società nella maniera più accessibile ed omogenea, il Job Posting non è che un modo nuovo di concepire il mercato interno del lavoro. Ed è per questo che la trasparenza è importante, anche se in alcuni casi può diventare delica- pag.2 ta. Ma con il Job Posting , la privacy assoluta è assicurata: una volta compilato il modulo che serve per candidarsi alla posizione scelta, i dati potranno essere visti solo ed esclusivamente dalla persona che ha pubblicato l’offerta stessa. Solo in un secondo momento, se il processo continua e viene fissato un appuntamento per un colloquio, il candidato è tenuto ad informare il suo superiore. Per avere tutte le informazioni necessarie, il navigatore che visita la pagina del Job Posting non deve fare altro che cliccare sulla scritta rossa “conditions” per sapere chi può partecipare, entro quanto tempo bisogna rispondere, e che tipo di posizioni vengono inserite nel sistema. Oggi intranet collega, oltre all’Italia, Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra e, da metà settembre, anche gli Stati Uniti Pneumatici. Le offerte pubblicizzate sul Job Posting riguardano anche posizioni di lavoro da e per ognuno di questi paesi. Una mobilità dunque non solo interna, ma anche e soprattutto internazionale. Dopo solo pochi mesi di vita, si fanno già vedere i primi risultati: secondo le statistiche più recenti, la pagina del Job Posting è di gran lunga la più visitata all’interno di tutto il portale. Non solo: le 50 posizioni pubblicizzate finora sul sito hanno prodotto un notevole interessamento da parte di dipendenti che hanno risposto telefonando, scrivendo per avere maggiori informazioni, e candidandosi per la posizione offerta. Informazione immediata, privacy, mobilità professionale: è un’iniziativa che presuppone un cambiamento nel modo di confrontarsi con se stessi e con il mondo del lavoro, sia esterno che interno, ma che denota la presenza di una volontà di fondo aperta alle innovazioni. Livia Armellini settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 3 L’Espresso intervista l’inventore del MIRS La mia rivoluzione l’ho fatta di gomma Solo 72 minuti e non più sei ore per produrre un pneumatico. Merito di un uomo di 65 anni che doveva andare in pensione Per gentile concessione dell’Espresso, riportiamo integralmente l’articolo pubblicato dal settimanale il 22 settembre dedicato a Renato Caretta, inventore del Mirs. “Il 17 maggio del 1997, quando stavo per andare in pensione dopo 45 anni di Pirelli, il Dottore mi ha chiamato e mi ha detto: Caretta, lei non se ne va prima di aver fatto fare alla Pirelli un passo avanti epocale nel modo di fabbricare i pneumatici. Faccia quel che vuole ma mi porti a casa il risultato”. Il Dottore è Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli. L’ex pensionato che racconta è Renato Caretta. Nell’era della new economy, quando non sei nessuno se non sei giovane e non hai il Master americano nel curriculum e una stock option nel settembre 2000 cervello, questo signore di 65 anni, con i capelli ancora neri, l’accento lombardo e una Philip Morris sempre accesa, è qualcuno. Alla Pirelli non è stato selezionato dai cacciatori di teste, ma ci è arrivato dopo un concorso della Società Arti e Mestieri, al quale, meccanico di officina varesotto di 18 anni, aveva partecipato con la speranza di trovare quel posto fisso che, una volta, le grandi industrie assicuravano. Poi Caretta ha preso il diploma di perito tecnico all’Istituto Ettore Conti di Milano, studiando la sera. E ha sgobbato. E osservato. Tanto. Ed è diventato l’asso di Tronchetti. Perché il Mirs - la rivoluzione che gli chiedeva il Capo - l’ha inventato lui. Mirs è l’acronimo di Modular Integrated System: la fabbrica senza operai che pag.3 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 4 produce pneumatici di alta qualità e che consente alla Pirelli di sperare ancora di guadagnare in un settore dominato da colossi come Michelin, Goodyear e Bridgestone. Per una anno, Caretta si fa veder poco in giro; sta sempre chiuso nel suo ufficio alla Bicocca. Ma un po’ alla volta, attorno a lui si raccoglie una squadra di meccanici, ingegneri, progettisti, informatici. Internet aiuta a scegliere i fornitori da mezzo mondo, ma i robot non vengono da lontano; li dà in prestito il Comau, azienda di impiantistica della Fiat. Come sempre accade, Caretta sente il muto dello scetticismo attorno al gruppo. “In molti pensavano che non ce l’avremmo fatta”, ricorda. La prima prova è quella artigianale di sempre. Per le vacanze di Natale del ’98 Caretta monta sulla sua BMW 328 quattro prototipi made in Mirs. Vanno bene. La voce gira, lo scetticismo talmente flessibile e online che si possono produrre piccole serie di diversi tipi e misure di pneumatici. I tecnici delle case automobilistiche che si stanno innamorando del Mirs perché accorcia drasticamente la ricerca della gomma giusta per ogni tipo di vettura”. Il papà del Mirs ha fatto tutta la gavetta e ha attraversato momenti duri. Entrato come disegnatore meccanico in Pirelli nel 1953, Caretta fa il progettista di macchinari fino al 1970. Non è un periodo d’oro per i pneumatici Pirelli.Saltano da un sessantina di dirigenti e lui si ritrova alla progettazione prodotto. E’ la sua occasione. Dietro al P6, il primo pneumatico ribassato della PIrelli, quello che ha rilanciato l’immagine del gruppo, c’è proprio lui. Invitato dal direttore tecnico della Renault alle prese con i problemi di tenuta della Fuego, si porta quattro P6 a Parigi, nel bagagliaio. Convince i 64 robot, 1 milione di ruote Come funziona il MIRS e quanto fa risparmiare Il MIRS, Modular Integrated Robotized System, è il nuovo processo per produrre pneumatici della Pirelli, completamente automatizzato e gestito online. Secondo la Pirelli, grazie al minor impiego di manodopera ed energia, grazie alla riduzione degli stoccaggi e alla rapidità nel costruire le gomme, l’azienda otterrà un taglio del costo per unità prodotta del 25 per cento rispetto a quello del tradizionale processo industriale. La misura ideale di uno stabilimento Mirs è composta da otto moduli con otto robot ciascuno e in grado di produrre un milione di gomme l’anno. Un impianto del genere costa circa 80 miliardi e funziona ininterrottamente con 107 addetti. L’ultima fabbrica costruita dalla Bridgestone negli USA è costata oltre 900 miliardi, ha una capacità di circa 8,7 milioni di gomme all’anno e richiede un migliaio di dipendenti. La Pirelli ha stanziato mille miliardi di investimenti per realizzare cinque stabilimenti Mirs nel giro di tre anni. A regime, le nuove fabbriche aumenteranno del 23 per cento la capacità produttiva del gruppo, specie nella fascia di pneumatici ad alte prestazioni. L’obiettivo è di realizzare tante piccole fabbriche strategicamente collocate sul territorio, vicine ai costruttori di auto, per coprire una nuova domanda e non per sostituire capacità produttive esistenti. scema. Dodici mesi dopo, Caretta porta i giornalisti specializzati sulla pista Pirelli Vizzola Ticino e fa loro provare i primi 56 pneumatici prodotti nel laboratorio ricavato sotto il suo ufficio. Con la collaborazione di giganti informatici come Oracle e Siemens, ma anche di minuscole software house israeliane, la fabbrica più automatizzata del mondo è realtà: adesso bastano due addetti per turno a governare la produzione; facendo la media con gli impiegati ai servizi generali non si arriva a tre. E ci vogliono 72 minuti, e no più 6 giorni, per passare dalla mescola alla gomma finita. “La vera rivoluzione del Mirs sta nel procedimento lavorativo, e lì che ci sono i brevetti più importanti”, spiega Caretta, che di brevetti nel Mirs ne ha disseminati 22, anche per costringere la concorrenza a un po’ di corsa a ostacoli, nel caso volesse copiare. “E’ un sistema pag.4 francesi a provare le nuove gomme. Risultato: tutto le Fuego usciranno dallo stabilimento equipaggiate con i P6. Mercedes e Bmw saranno invece le prime marche a montare di serie i pneumatici made in Mirs. Adesso Caretta è un piccolo mito della Pirelli supertecnologica. Tutti parlano del suo intuito. Lui dice schivo: “Sarà un po’ merito del bridge che gioco tutti i venerdì sera da 10 anni con gli amici di Lonate Pozzolo, in riva al Ticino”. Altri ricordano – ma lui giura che non è vero – una leggenda degli anni settanta: un giornalista parcheggia sotto casa la vettura equipaggiata con pneumatici della concorrenza non ancora in commercio ma dei quali si diceva gran bene. La mattina dopo si trova montati pneumatici diversi. I prototipi erano finiti in Pirelli, sul bancone di Caretta… Maurizio Maggi settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 5 Cavi Pirelli per il nuovo Museo di Villa Panza a Varese Cavi da collezione Apre a Varese la più grande raccolta europea di arte contemporanea. Con più di 30 chilometri cablati Pirelli Secondo dopoguerra. Varese. Giuseppe Panza di Biumo è un giovane ingegnere che ha da poco concluso il lungo corso di studi. E’ innamorato degli Stati Uniti. Quel paese ha rappresentato l’idea stessa della libertà: tutto quello che mancava all’Italia tra le due guerre. Un mito comune alla sua generazione, espresso nei romanzi di Cesare Pavese o in quelli che Elio Vittorini traduce: Hemingway, Faulkner, Steinbeck. Nel 1956 il giovane va a visitare gli USA, “colpito dall’energia di questo paese, dove ogni individuo era giudicato per quello che sapeva fare; dalla volontà di creare un futuro migliore, dalla libertà e dignità individuale, dalla responsabilità che il singolo sentiva verso gli altri”. Il viaggio è illuminato. Al ritorno Giuseppe Panza sa cosa fare. Nei primi anni di lavoro ha risparmiato una piccola somma di denaro. La preleva, va da un mercante d’arte e compra alcune opere. Americane, naturalmente. Per il gusto europeo dell’epoca totalmente incomprensibili. La famiglia è divertita: una passione così sembra un ultimo guizzo giovanile, prima di essere definitivamente assorbiti dalla serietà del mondo del lavoro…. Ma non è così. La passione cresce, anno dopo anno. Con lei, gli acquisti, favoriti da prezzi ancora piuttosto contenuti. La raccolta diventa la più importante del nostro paese; paragonabile alle più grandi collezioni europee. Giuseppe Panza la ospita nella sua villa di famiglia, dalle parti di Varese; diventa un nome noto nel mondo: frequenta i maggiori artisti e mercanti internazionali, a partire da Leo Castelli a New York. Da quei primi acquisti sono passati 44 anni. La collezione è arrivata a 2500 opere. Non tutte a casa, naturalmente: 650 sono andate al Guggenheim di New York, tempio dell’arte contemporanea. Altre sono sparse in Italia e nel mondo, da Gubbio a Los Angeles, da Rovereto a Lugano. Ma il cuore della raccolta è sempre rimasto nella villa di famiglia, con lo scopo di farne un bene fruibile a un pubblico allargato. Un’idea da mecenate, apparentemente facile da realizzare, e invece complessa. Finché non si è fatta largo un’intuizione: cedere villa e collezione al Fondo Ambiente Italiano, che forte delle sue proprietà in tutta Italia, poteva compiere l’opera. Qui entra in scena anche Pirelli. Che, da sempre, ha un legame forte con il FAI. Un connubio iniziato circa quindici anni fa e proseguito con numerose partecipazioni a iniziative del Fondo, dai restauri delle proprietà al contributo per il varo di progetti culturali come i Lunedì dell’Arte in programma quest’anno al Piccolo Teatro di Milano. Nel caso di Villa Panza, Pirelli ha fornito a titolo gratuito i cavi necessari alla alimentazione elettrica degli impianti esterni; un contributo studiato tenendo conto delle più progredite tecnologie in relazione alla sicurezza. E così anche in questo prestigioso progetto, inaugurato ufficialmente il 12 settembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi c’era anche un po’ di Pirelli: con il legittimo orgoglio di avere in parte contribuito alla creazione di uno dei nuovi poli museali dell’Italia contemporanea. Andrea Kerbaker F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 6 Le soluzioni Pirelli più avanzate in mostra a Parigi presenza “energica” Una Pirelli ha presieduto l’annuale sessione del Cigré, l’associazione internazionale che promuove lo scambio d’informazione nel campo dell’energia elettrica A Parigi, dal 27 agosto al 1 settembre, Pirelli ha preso parte alla 38esima Sessione Plenaria del Cigré (International Council on Large Electric Systems), l’associazione internazionale con sede in Francia. Fondata nel 1921, l’organizzazione “elettrica”, nella quale sono attualmente rappresentate ben 52 nazioni, ha il compito di sviluppare le conoscenze tecniche e facilitare gli scambi di informazione nel campo della generazione e della trasmissione di energia elettrica ad alta tensione. Il valore che il Cigré aggiunge a questo scambio di informazioni tecniche, al quale Pirelli partecipa attivamente da molti anni, è rappresentato dall’efficace lavoro di sintesi che l’organizzazione opera su tutti i lavori presentati dagli specialisti nel corso delle Sessioni, e che è in grado di garantire ai dirigenti delle aziende, ai tecnici ed agli operatori del settore una precisa e completa immagine delle principali tematiche relative alla pianificazione, realizzazione e operazione delle grandi reti elettriche. In particolare, uno dei compiti principali del Cigré è quello di evidenziare, a livello mondiale, le soluzioni tecnologicamente più avanzate per la progettazione, lo sviluppo, l’utilizzo e la manutenzione degli impianti elettrici. Nella sua qualità di leader tecnologico nel campo dei cavi ad alta tensione, Pirelli ha dato e sta dando alle attività del Comitato Cavi Alta pag.6 Tensione del Cigré - che per la seconda volta nella sua storia è presieduto da Aldo Bolza, Senior Technology Advisor alla Ricerca e Sviluppo Energia - un contributo molto importante ed apprezzato. Una partecipazione attiva ulteriormente accresciuta da un ricco stand dove il nostro gruppo ha presentato la sintesi della sua produzione per il trasporto di energia. Quanto ai lavori, il contributo del nostro gruppo si è esteso alla gran parte dei 15 Comitati di Studio, incaricati di dare inizio e coordinare tra loro i lavori provenienti da ciascun settore. I membri di questi comitati, composti da 24 persone ciascuno, sono specialisti internazionali nel campo dell’energia elettrica, e restano in carica per un periodo di sei anni. Uno dei più antichi e prestigiosi tra questi Comitati di Studio è quello che ha il compito di seguire le tematiche tecniche relative ai sistemi in cavo ad alta tensione sia terrestri che sottomarini e di studiarne gli sviluppi e l’evoluzione. Questo Comitato, infatti, è stato costituito nel lontano 1927 (cioè nell’anno in cui Pirelli ha realizzato in Nord America i primi grandi impianti in cavo ad alta tensione in olio fluido) e si avvia quindi a compiere i suoi primi 75 anni, che nel 2001 saranno adeguatamente celebrati nella stessa sede parigina. Simone Piattelli Palmarini settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 7 Driver Center sul set per un cambio gomme tutto particolare Specialisti in guanti rossi : ciak, si gira E’ in onda dai primi di settembre una telepromozione dedicata ai rivenditori Driver e realizzata per le reti Mediaset: protagonisti, professionalità e qualità del servizio Sono le 8 di un sabato mattina. Tutto è ormai pronto, si aspetta solo l’arrivo dei principali protagonisti. L’officina non è mai stata così pulita: le attrezzature sono pronte, perfette e lucide, il pavimento sembra quello di una sala da ballo… E’ il primo giorno di riprese della telepromozione per la rete Driver. Ci troviamo a Ponsacco (Pisa), presso il Driver Center Grassini, il luogo scelto come sito per la serie di spot dedicati ai rivenditori Driver. Un sopralluogo effettuato un paio di mesi orsono aveva suscitato alcune preoccupazioni, tante erano le esigenze della produzione: locali puliti, molta luce, niente grasso o polvere… Ma come, era la domanda ricorrente, non siamo una sala operatoria! Lavoriamo, e bene, cambiando gomme, controllando assetti alle autovetture, cambiando olio, freni e marmitte… Ma la voglia di sfida è forte e l’impegno per arrivare alla situazione attuale notevole. Ecco i protagonisti: lei, Claudia Peroni, così simile a come appare ogni settimana nel programma sportivo e Sigfried Stohr arrivato in tenuta da pilota sportivo. Iniziano le riprese. Il regista è veramente esigente, puntiglioso; fa provare e riprovare le scene fino a quando il risultato non è “soddisfacente”. Fin dalle prime azioni si apprezza la professionalità della troupe di Publitalia: il risultato sarà sicuramente in linea con la professionalità del Driver... Si incomincia con l’accoglienza della vettura: scendono i protagonisti e vengono apposte le protezioni all’abitacolo: volante, sedile e leva del cambio vengono protette per evitare che anche la minima traccia di sporco. Si procede con il cambio gomme e poi con l’assetto ruote, tutte operazioni che il personale del centro esegue seguendo precise istruzioni specifiche tecniche. La giornata scorre veloce tra “ciak… motore… si gira!”, riprese da più angolazioni, ricerca di inqua- settembre 2000 drature speciali che diano veramente il senso di quanto lavoro e professionalità richieda una operazione che, a prima vista può sembrare banale, ma che necessita di una vera competenza tecnica. Del resto non ci si deve dimenticare che tutte le autovetture, per quanto tecnicamente evolute, sono a contatto con il terreno solo per una piccola superficie, paragonabile al palmo di una mano per una vettura di media cilindrata, e che da questa superficie dipende la sicurezza dei viaggiatori. Ecco perché è importante affidarsi a tecnici esperti del settore, che conoscano il prodotto “pneumatico”, le caratteristiche del veicolo e che sappiano sempre consigliare il giusto prodotto. La giornata sta giungendo al termine. Si effettuano le ultime riprese con lo scooter di cortesia e con l’auto, tutti griffati “Driver Center”… Le riprese sono terminate, gli interpreti se ne sono già andati, le attrezzature utilizzate per le riprese sono già imballate ed aspettano solo di essere caricate sul camion che le riporterà indietro. Al termine di questa esperienza resta una convinzione: domani non ci saranno più le telecamere a riprendere le operazioni, i testimonial ad elogiare il livello del servizio…. Ma una cosa resterà: la professionalità, l’attenzione ai dettagli e la cortesia, caratteristiche “genetiche” del personale Driver Center, che si identifica come “lo specialista in guanti rossi”. Giovanni Dasti pag.7 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:40 Pagina 8 Un “tour” virtuale permette di visitare le case direttamente dal computer …compro casa con un click Con il portale immobiliare DomusClick, promosso da Milano Centrale, comprare casa diventa un gioco tecnologico: basta visitare il sito e scegliere tra le 30.000 offerte, tutto in rete La chiamano la sfida del mattone. E in effetti di mattoni si tratta: è operativo da questa estate DomusClick, il primo portale italiano per la casa, promosso da Milano Centrale, la holding immobiliare della Pirelli & C. Un portale che vanta di mettere a disposizione di utenti privati e operatori del settore una delle più ampie vetrine on line d’informazioni qualificate per cercare, vendere o affittare una casa. Come? Con un semplice click all’indirizzo www.domusclick.com. DomusClick è nata nell'ambito delle attività dell’incubatore MyQube, società che ha lo scopo di avviare start-up su Internet, ovvero sviluppare in maniera rapida idee originali in piani di business nell’area hi-tech/internet. DomusClick è stata una delle prime società ad essere creata sulla base di un progetto avviato nell’ottobre ‘99 e supportato da Pirelli, uno degli investitori che ha subito creduto nell'iniziativa. In un mondo dove sempre di più si compra e si vende tutto solamente su internet, mancavano proprio le case: su DomusClick la ricerca è mirata e personalizzata in tempo reale. Una volta definiti i parametri in base alle proprie esigenze di prezzo, metratura e località, il motore di ricerca visualizzerà le offerte corrispondenti ai criteri selezionati. Quelle più interessanti potranno essere archiviate in uno spazio personale per essere confrontate e riesaminate ad ogni successiva visita. A soli quattro mesi dalla nascita del progetto, DomusClick si è già posizionato tra i leader del settore coinvolgendo oltre 2.400 tra i più qualificati operatori. Va segnalato in questo ambito anche l'accordo siglato all'inizio di agosto tra Milano Centrale e Gabetti Holding per una partnership strategica nel settore immobiliare della casa: Gabetti è entrata così in DomusClick con pag.8 una quota pari al 7% del capitale. Gabetti e la propria rete in franchising saranno quindi presenti in esclusiva sul portale www.domusclick.com per quanto riguarda le attività, i servizi e le informazioni relative alle unità immobiliari residenziali in Italia. “L’ingresso nel portale - ha commentato Elio Gabetti, amministratore delegato della società immobiliare risponde all’esigenza già espressa in passato di valorizzare il canale Internet che, nel settore immobiliare, presenta potenzialità in termini di creazione di nuovo business sicuramente molto interessanti”. Il database di cui dispone DomusClick è uno dei più grandi d’Italia: oltre 30.000 annunci, con l’obiettivo di estendere l’offerta all’intero territorio nazionale. Ma la vera novità, per la prima volta in rete, è il “Virtual Tour”: una visita virtuale on line realizzata con particolari tecniche di ripresa. Oltre all’esatta riproduzione degli ambienti, il Virtual Tour consente di verificare il collocamento della casa nell’area urbana e di visualizzare i servizi più vicini, dalle fermate dei mezzi di trasporto agli ospedali, dalle scuole ai parcheggi. Normalmente le persone che cercano casa ne visitano circa 20/25 prima di trovare quella desiderata. Grazie al tour virtuale e agli altri servizi proposti da DomusClick le visite si potranno limitare a 8/9. Infatti le immagini digitali dei vari appartamenti risparmieranno tempo e fatica, evitando telefonate e visite a vuoto, e lasciandoci selezionare le offerte più interessanti comodamente seduti davanti al computer. Il sito propone anche un servizio di mappe on line; polizze assicurative che offrono l’invio di una fabbro o un idraulico o addirittura la perma- settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 9 nenza in albergo in caso di inagibilità della casa; esperti di architettura o immobiliari on line, che ricevono le domande degli utenti 24 su 24, 365 giorni all’anno, garantendo una risposta entro 48 ore. Infine, corsi di formazione professionale, per consentire agli operatori del settore di essere sempre aggiornati sulle nuove tecniche di marketing, negoziazione e gestione economica. E questo è solo il primo passo: in Italia il giro d’affari generato dalle compravendite ammon- ta a 150 mila miliardi l’anno, ma il mercato più rilevante è rappresentato proprio dai servizi aggiuntivi, che generano ogni anno un volume di oltre 500 mila miliardi. Ecco perchè DomusClick svilupperà anche un’attività di ecommerce per servizi accessori: dal mutuo più conveniente ai traslochi, dalle assicurazioni ai servizi catastali, fino ai più abili carpentieri e decoratori di interni. Tutto on line dal proprio computer, tutto su www.domusclick.com. Federico Angrisano … e da ottobre una campagna pubblicitaria Una sirena che affitta una villa con piscina interna; uno sceicco alla ricerca di una villa con 22 camere matrimoniali; un fantasma che mette in vendita un castello da ristrutturare; un giocatore di pallacanestro che cede un attico mansardato… Sono solo alcuni dei soggetti che compongono la nuova campagna pubblicitaria di Domusclick, in partenza nel corso del mese di ottobre. Concepita per l’affissione e la carta stampata dall’agenzia D’Adda Lorenzini, Vigorelli, BBDO, la campagna è nata all’insegna dell’ironia e della semplicità: oltre all’immagine, soltanto la scritta settembre 2000 www.domusclick.com e, per la stampa, un brevissimo testo. Sono stati preparati otto diversi soggetti che esordiranno sui giornali il 9 di ottobre, mentre l’affissione seguirà nella seconda metà del mese. Prima città pianificate Milano e Roma; a novembre si aggiungeranno Torino e Genova, successivamente gli altri maggiori capoluoghi di provincia italiani, con una conclusione nazionale al termine del primo semestre del 2001. Con una diffusione estremamente capillare, il messaggio di Domusclick occuperà quindi gradualmente tutti i muri e i principali giornali locali. pag.9 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 10 Come cresce il Teatro degli Arcimboldi Un cantiere nel cantiere La squadra che sta lavorando alla costruzione del teatro. All’interno del grande cantiere di Progetto Bicocca continuano i lavori per costruire il maggiore auditorium di Milano Un cantiere al lavoro 14 ore al giorno per sei giorni alla settimana. Un via vai di operai che lavorano senza posa. Un rumoreggiare di gru e martelli pneumatici. Questo lo scenario in cui sta prendendo forma il Teatro degli Arcimboldi che, con i suoi 2.500 posti, sarà il maggiore auditorium di Milano. Non sono più necessarie visite virtuali per cercare di figurarsi l’edificio che si ergerà da quelle fondamenta. Oggi, anche lo spettatore meno fantasioso può facilmente distinguere all’interno del cantiere il foyer, l’imponente torre scenica e l’apertura di boccascena: il teatro ha preso forma. Ancor prima del debutto ufficiale l’auditorium ha già vissuto la sua “prima”. E’ stato presentato al pubblico, fungendo al tempo stesso da contenuto e contenitore di una conferenza stampa svoltasi al suo interno. E la sensazione comune era quella di essere dentro a un vero teatro. Da quel 3 luglio i lavori sono notevolmente progrediti rendendo l’auditorium una realtà ancor più tangibile, un’infrastruttura culturale di livello europeo che risponde ai più moderni criteri di acustica, accessibilità e servizi. Il complesso è strutturato in tre volumi principali: foyer, sala e torre scenica. Il primo è caratterizzato dall’ampia vetrata di copertura e dalla balconate che vi si affacciano. Queste sono in collegamento con le gallerie della sala e ospitano i bar interni. La sala “a ven- pag.10 taglio” misura 49 m di larghezza per 35 di profondità; i suoi posti sono distribuiti tra una platea a due livelli e due ordini di gallerie. La torre scenica, che si impone sul complesso con i suoi 40 m di altezza, è un semplice parallelepipedo dedicato a garantire la massima funzionalità degli spazi. L’apertura di boccascena (16 metri per 12) è analoga a quella del Piermarini della Scala. L’altra peculiarità del nuovo teatro è quella di essere un cantiere dentro a un cantiere, che, grazie al Progetto Bicocca, rappresenta uno dei più ampi interventi di recupero e riqualificazione urbanistica mai realizzati in Europa. Obiettivo, la trasformazione dell’area in un nuovo centro urbano. Il bacino di Milano Nord conta 700.000 residenti. Costruire in mezzo al costruito: ridisegnare l’assetto urbano con tutto l’impatto che può avere uno spazio di 70 ettari ai margini del centro città. Questa la sfida che ha portato a un approccio polifunzionale, il più adatto a garantire un rapporto equilibrato con il territorio. É in quest’ottica policentrica dello sviluppo urbano che Vittorio Gregotti ha concepito il Teatro degli Arcimboldi, che sarà consegnato al Comune di Milano a fine 2001, a conclusione delle celebrazioni previste per il centenario della morte di Giuseppe Verdi. Giovanna Giusti del Giardino settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 11 Pirelli fornisce i pneumatici per la nuova berlina di Giovanni Paolo II P6000 per la macchina del Papa Una bolla firmata dal Pontefice testimonia la partecipazione di Pirelli all’equipaggiamento di una vettura speciale realizzata esclusivamente per il Papa Pochi giorni prima dell’attesissimo capodanno 2000, momento importante che segnava il passaggio da un secolo all’altro, Papa Giovanni Paolo II riceveva dalla Fiat in omaggio una nuova automobile. Si trattava di un modello che anticipa nello stile la prossima ammiraglia della casa automobilistica torinese, la nuova Lancia Kappa, derivata dal prototipo Dialogos che ha entusiasmato gli appassionati nei principali Saloni dell’Automobile di tutto il mondo. Lunga poco più di cinque metri e mezzo, due tonnellate di peso, la vettura papale è equipaggiata con pneumatici Pirelli. Per l’esattezza quattro P6000. La macchina, un pezzo unico, è stata realizzata in occasione del Giubileo con soluzioni pensate su misura per rendere più facili e confortevoli gli spostamenti del papa. Il Pontefice potrà sedersi su una comoda poltrona in nabuk bordeaux che ha, al centro dello schienale, lo stemma pontificio ricamato d’oro. Di fronte, due strapuntini e un tavolino riservati al segretario. A fianco, un mobiletto porta documenti con la radio e un impianto di amplificazione con otto altoparlanti sistemati nei passaruota. Il tetto rigido a scomparsa permette inoltre di salire sull’auto in piedi e di mantenere la posizione per salutare i fedeli anche in movimento. settembre 2000 Non manca il cambio automatico, con rapporti ridotti, con i quali l’auto può procedere anche a passo d’uomo. Tra le curiosità: un astuccio in piombo dove sono conservati i nomi di tutti quelli che hanno collaborato alla costruzione della macchina, scritti su pergamena. La nostra parte noi l’abbiamo fatta fornendo i pneumatici, come viene riconosciuto nella bolla papale: una pergamena fronteggiata dallo stemma pontificio dove sono elencati i responsabili del progetto, il personale Fiat, il personale Bertone, e l’elenco delle ditte che hanno offerto la loro prestazione, fra cui Pirelli. Il tutto siglato da una firma di Giovanni Paolo II. Per quanto riguarda il tipo di pneumatico fornito, la scelta non poteva che andare sul collaudatissimo P6000, che grazie al suo grande equilibrio prestazionale si propone da anni come un elemento fondamentale di sicurezza attiva, integrato con tutti gli altri sistemi che in una vettura contribuiscono a prevenire situazioni di pericolo. Un pneumatico "intelligente", capace di rispondere attivamente al variare delle condizioni della superficie stradale, delle temperature di esercizio, delle diverse forze in gioco: per la sua alta guidabilità sul bagnato, l'alto margine di tenuta in curva, l'elevato livello di confort acustico e plastico. Il contributo del Gruppo è stato, come per gli altri fornitori, molto apprezzato e calorosamente riconosciuto dal Pontefice in persona, la cui presenza alla consegna dell’automobile ha anche reso l’evento particolarmente sentito. pag.11 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 12 Pirelli annuncia una nuova partnership con la Ford nelle competizioni Bentornati Sainz e McRae A partire dal Mondiale Rally 2001 i pneumatici Pirelli PZero equipaggeranno la Ford Focus WRC: alla guida, due piloti che hanno una notevole esperienza con la nostra marca Pirelli e Ford gareggeranno insieme nel Mondiale Rally 2001. E per alcune stagioni a venire. E’ questo il succo di un accordo destinato a cambiare radicalmente gli equilibri tecnico-sportivi dei futuri campionati iridati. Il matrimonio è maturato dopo una lunga serie di contatti e alla luce di due elementi ‘base’ del Mondiale in corso: la crescita di competitività della Ford Focus WRC e la performance assicurata per tutto l’anno dalla gamma di pneumatici Pirelli PZero. Per Pirelli, l’attenzione e l’interesse tecnico mostrati da Ford costituiscono un motivo di grande soddisfazione. Nel corso di questi ultimi anni, la gamma PZero sia da sterrato sia da asfalto ha più volte dimostrato le sue doti di validità tecnica tanto per prestazioni quanto per affidabilità; ma soprattutto per la sua estrema versatilità, capace di assicurare un prodotto super-competitivo su ogni tipo di terreno e al variare delle condizioni ambientali. L’esempio del Rally Safari nella primavera 2000, con la Subaru Impreza WRC2000 di Burns capace di dominare senza praticamente accusare forature nonostante il terribile fondo keniota, è estremamente illuminante. Questi valori tecnici sono diventati una componente nota a tutto l’am- pag.12 biente dei rally iridati, e l’attenzione riservata ai pneumatici è aumentata fino a diventare spesso prioritaria. Dopo quattro titoli iridati insieme a Subaru dal 1995 al ’97 (3 Costruttori e 1 Piloti, con Colin McRae campione del mondo ‘95), e tante vittorie conquistate sempre con questa sola squadra - e contro una concorrenza fortissima - i pneumatici italiani si ritroveranno in gara nel 2001 con due team apertamente in lotta per i titoli iridati. Così come la seconda parte di Mondiale 2000 sta dimostrando, lo sforzo tecnico di Ford nei rally è enorme. E destinato ad aumentare ancora. La Focus WRC è una vettura nata velocissima, estremamente equilibrata: favorita da un rapporto peso-dimensioni-potenza di assoluto rilievo. La sua competitività è stata evidente fin dal debutto, pur se attenuata da problemi di affidabilità tipici e immancabili in una vettura giovane. Ora questi problemi sono superati: i successi stanno arrivando e con essi la attuale leadership nel Mondiale Costruttori. Se ciò non bastasse, Pirelli non può che dirsi lieta di ritrovare – all’alba della sua partnership con Ford – Colin McRae e Carlos Sainz. I due piloti della Focus WRC formano la stessa identica coppia che si trovava al volante delle settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 13 Subaru Impreza nel 1994, anno d’inizio della avventura lunga e ricca di successi attualmente in corso insieme al costruttore giapponese. Sainz, poi, era già con Pirelli nei primi Anni ’90, quando i successi per i pneumatici italiani arrivavano grazie alla sua Toyota, che regalò a Carlos il titolo nel 1990 e nel ’92. Sainz e McRae, insieme, sono poi stati gli artefici dei primi successi della gamma PZero in questi ultimi cinque anni: dalla neve di Montecarlo alllo sterrato torrido del Safari; dall’asfalto di Corsica e Sanremo al fango e alle nebbie del RAC in Gran Bretagna. Non c’è dubbio che con questi due piloti Pirelli abbia sviluppato negli anni una capacità di lavorare insieme e una intesa che vanno al di là dei classici mezzi di comunicazione tecnica fra un pilota e un fornitore di pneumatici. Una sorta di amicizia che dalla fine di questo campionato – quando i primi test della Focus gommata Pirelli avranno luogo in Inghilterra – darà vita a una nuova e sempre più intensa collaborazione. Sperando di iniziare presto ad allungare la lista dei successi conquistati insieme da Ford e Pirelli, già campioni del mondo in accoppiata nel lontano 1981, quando il titolo Piloti premiò Ari Vatanen. Allora il co-pilota di Vatanen era un certo David Richards, che un destino particolarmente curioso ripropone oggi a Pirelli nella mate PZero. La partnership fra Impreza e P lunga è stata ed è di enorme spessore tecnico, così come mostrano le tre vittorie finora conquistate nel Mondiale 2000 e il ruolo di aspirante al titolo che Subaru e Richard Burns tuttora mantengono. L’accordo con Ford non diminuirà, ovviamente, la forza della collaborazione con Subaru. Al contrario si avvarrà di esperienze supplementari che potranno soltanto rinforzare ulteriormente la gamma PZero da rally. Il 2001 sulle Prove Speciali del mondo non vedrà più Pirelli insieme a Seat. La Casa spagnola, già iridata nella categoria Due Ruote Motrici nel 1998 e quindi tuffatasi con la sua Cordoba WRC nel Mondiale maggiore, ha deciso di ritirarsi dall’attività al termine della annata in corso. La nuova partnership con Ford rivestirà ovviamente significati importanti anche sul mercato mondiale. Già oggi i pneumatici italiani recitano una parte importante nel primo equipaggiamento delle vetture Ford vendute sul mercato europeo. Questo matrimonio sportivo non potrà che fare bene a entrambe le parti, darà il via a una serie di iniziative strategiche a lungo termine sia sul piano della comunicazione sia su quello del marketing. E ora, avviamoci a vivere il finale di questa sta- La Focus WRC durante un Rally di questa stagione; nella pagina accanto, Carlos Sainz sul podio con Pirelli nel Rally di Catalunya del 95. veste di proprietario e manager della Prodrive. Ovvero: della struttura tecnico-sportiva che da inizio Anni ’90 fa gareggiare (e vincere a ripetizione) le Subaru gommate Pirelli… Si parlava della lunga avventura con Subaru. Una avventura ancora in corso, perché le vetture nipponiche continueranno a essere gom- settembre 2000 gione iridata rally 2000. Un finale che si annuncia al cardiopalmo, dato che a quattro gare dalla fine sono proprio Ford e Subaru sono in lotta per il trionfo finale. Per Pirelli, il titolo mondiale Costruttori finirà per giocarsi in… casa. Roberto Boccafogli pag.13 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:41 Pagina 14 Dicono di agosto 2000 …Il PZero Rosso ha ottenuto le omologazioni di AMG, Audi, BMW, Jaguar, Lamborghini e Volvo ed è disponibile in versione con battistrada asimmetrico oppure direzionale, la prima caratterizzata da un elevato mantenimento nel tempo delle prestazioni noi comprare e il rivenditore più vicino, si fissano on line le modalità di pagamento e l’appuntamento per il montaggio. Un progetto pilota, dietro il quale si affaccia la colossale “internettizzazione” della Pirelli… 4 agosto 2000 …L’accordo tra Pirelli e Cisco Systems, è da ieri operativo. La società milanese ha annunciato che il colosso americano è entrato con una quota di partecipazione del 10% nelle nuove società Pirelli di componenti ottici e sistemi ottici sottomarini. L’accordo consente di con spalle piene e capaci di dare la massima aderenza di curva, la seconda con un disegno più elegante (anche l’occhio vuole la sua parte su certe auto) e una tenuta di strada particolarmente efficace sul bagnato, ove le mescole alla silice possono far valere la loro superiorità tecnologica… Happy Web agosto 2000 …La rivoluzione Pirelli parte da un sito per gli specialisti delle due ruote: l’e-shop di pneumatici www.pirellimoto.it. In esclusiva sul web gli amanti delle velocità estreme possono acquistare i modelli di punta della casa, come i Nardò Supercorsa SC3. Scelto il modello da rafforzare il posizionamento strategico e competitivo del gruppo Pirelli, in particolare sul mercato nordamericano, ma anche in Europa, nei core business dei componenti ottici e dei sistemi ottici sottomarini, tra i segmenti a più alto tasso di crescita nella tecnologia ottica… 26 agosto 2000 …Le prestazioni di cui sono capaci i 4x4 dell’ultima generazione, dotati delle motorizzazioni di maggiore cilindrata, hanno raggiunto livelli così elevati da consentire loro di competere, anche su strada, quanto meno con berline di classe medio-alta. Pirelli ha dato al problema una risposta di grande pag.14 settembre 2000 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:42 Pagina 15 di casa, informazione normalmente negata a chi utilizza il vecchio telefono. Quando la chance non è prevista dal listino prezzi del gommista on line, si può ricorrere alla e-mail, la posta elettronica capace di raggiungere il negozio nel giro di pochi secondi… qualità con la creazione della gamma di pneumatici Scorpion, articolata su due serie, di cui la prima più specificatamente mirata al doppio impiego stradafuoristrada. A questa se ne affianca una high-performance che, mettendo a profitto l’esperienza della casa milanese in questo ambito, può fregiarsi legittimamente della denominazione Zero… 2 settembre 2000 …Sono tre i fattori che hanno contribuito a incrementare le vendite, alle quali ha contribuito per il 60% il settore cavi e sistemi: la crescita dei volumi (5%), l’effetto del cambio (6,4%), anche 26 agosto 2000 …Pirelli ha concluso per 180 milioni di dollari (pari a circa 199.4 milioni di Euro), con l’approvazione dell’Antitrust, l’acquisizione delle attività cavi energia di BICC General in Italia, Regno Unito, Africa e Singapore. Lo ha reso noto la società ricordando che l’acquisizione delle rimanenti attività asiatiche sarà perfezionata nei prossimi mesi. L’acquisizione incrementerà il fatturato di Cavi e Sistemi nel settore energia a circa 3.500 milioni di Euro all’anno... se Tronchetti Provera ha definito modesto l’impatto di quest’ultimo sul risultato, e l’andamento dei prezzi (1,1%). Le acquisizioni, che registrano una crescita del 3,6% hanno compensato l’effetto sul volume d’affari dell’uscita del perimetro di consolidamento delle attività cedute a Pirelli… 28 settembre 2000 settembre 2000 …A passare agli americani sarà il 90% della Optical Technologies (opera nella componentistica ottica), una delle due joint-venture create …Il passo è stato compiuto: oggi le gomme si comprano anche in Rete, sebbene i vantaggi non siano sempre e soltanto economici. Fra quelli offerti a chi è in cerca del “treno nuovo” c’è la possibilità di sapere il prezzo finale senza uscire negli scorsi mesi proprio con la Cisco, che ne terrà il rimanente 10% e che nei piani originari doveva invece approdare alla Borsa Usa. Una piccola azienda, che nei primi sei mesi dell’anno ha realizzato 12 milioni di dollari di vendite e che quindi la Corning ha valutato, per di più in contanti, circa 165 volte il fatturato. per la Pirelli dunque 6.800 miliardi di lire di incasso netto dal quale dovranno essere dedotte le tasse italiane… settembre 2000 pag.15 F.N. 343 ok 5-10-2000 13:42 Pagina 16 Alla più grande fiera dell’anno del settore moto Gamma in vetrina a Monaco Quattro nuovi battistrada Pirelli in mostra Dal 12 al 17 settembre si è svolta a Monaco di Baviera la più grande fiera del settore moto dell’anno. Nello stand Pirelli domina la gigantografia di Langstom, campione mondiale cross cilindrata 125 e l’Hayabusa 1300 del record di Nardò. Immagini che ricordano le più recenti soddisfazioni nell’ambito delle gare moto, come appunto gli straordinari 12 record mondiali ottenuti questa estate a Nardò in Puglia con moto dotate di pneumatici Pirelli Dragon Evo. Evento primario della fiera è stato il convegno di vendita del 13 settembre, dove hanno partecipato i rappresentanti dei mercati seguiti direttamente, gli importatori, e lo staff della Pirelli Germania. Durante la convention sono stati affrontati temi come i risultati del Gruppo, investimenti e strategie per il futuro, il lancio di nuovi prodotti e infine la nuova organizzazione commerciale. Pirelli ha partecipato presentando a giornalisti e esperti del settore quattro importanti novità che ampliano la serie dei modelli 2001, più la gran parte della gamma presente sui mercati internazionali. La prima novità, il nuovo pneumatico radiale supersportivo Supercorsa, garantisce ottime prestazioni su strada: si tratta infatti di un pneumatico sportivo ma senza compromessi, con una straordinaria aderenza sull'asciutto. La seconda, consiste nel Moto Cross MT 450, il nuovo pneumatico da competizione per tutte le motociclette Moto Cross con cilindrata compresa tra 125 e 600 cc , studiato appositamente per performance su terreni di durezza media e alta. Infine, per non tralasciare la classe degli scooter, sono stati presentati gli EVO 21/22 Scooter, la coppia più sportiva di pneumatici con struttura a sezione ribassata, adatta per i due ruote da 50 cc di cilindrata, e i GTS 23/24 Scooter, una coppia di pneumatici messa a punto appositamente per veicoli granturismo e sportivi. Una delle nuove caratteristiche è il disegno battistrada, differenziato fra anteriore e posteriore per aumentare la versatilità. Il tutto nell’ambito di una presenza costante nel mondo delle moto, in particolare in quello del Moto Cross, dove nel settore off-road Pirelli si è aggiudicata innumerevoli successi. Dal 1980 Pirelli domina il campionato del mondo di motocross con 38 titoli: questo vuol dire che i piloti Pirelli hanno vinto più della metà di tutti i titoli del campionato mondiale di motocross, vale a dire più di tutti i concorrenti messi insieme! Ma l’attenzione al consumatore è sempre fondamentale: infatti, attraverso il costante scambio di tecnologie dal settore racing, ogni persona che acquista un pneumatico da motocross Pirelli riceve la stessa tecnologia che viene utilizzata per il campionato del mondo. Massima qualità, massima serietà. Monica Martinelli Fatti e Notizie Periodico Associato all'ASCAI - n°343 – Settembre 2000 Direttore editoriale Giancarlo Rocco di Torrepadula - Direttore responsabile Andrea Kerbaker - Redazione Livia Armellini Progetto grafico Y&R Communication - Redazione pubblicità V. le Sarca, 222 Milano - Fotolito Smeg Graphic - Stampa Arti Grafiche Meroni