Progetto “TRINACRIA” - albopretorio.name

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Progetto “TRINACRIA”
(FASC. 94) Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
«Interventi per la promozione della Formazione Continua» (PON IT 161 PO 001 Avv. 9/01)
CRESM – IRSEA – Casa di Carità – CARMES
E con il Patrocinio dell’Unione dei Comuni “Terre Sicane”
Menfi
Montevago
Sambuca di Sicilia
Santa Margherita di Belice
1
INTRODUZIONE
Il Progetto “Trinacria”, rientrante tra gli interventi per la formazione continua, finanziati dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha avuto come obiettivo generale la costituzione di
alcuni sistemi permanenti di sviluppo locale per un apprendimento continuo del territorio.
L’esigenza di creare “sistema”, di muoversi e cercare tutte le forme di collaborazione utili alla
definizione di linee di sviluppo unitario hanno costituito il motivo di fondo che ha animato i
workshop, propedeutici alla stesura definitiva del presente elaborato.
La metodologia di analisi partecipativa adottata ha consentito a testimoni privilegiati e attori locali
di effettuare un’attenta riflessione, per identificare le potenzialità su cui basare la crescita
economica e sociale del territorio, per monitorare gli strumenti di programmazione e sviluppo che
hanno finora interessato la zona, per esplicitare i percorsi e le strategie da porre a guida di uno
sviluppo integrato e sostenibile del comprensorio.
Un territorio, che sta mutando e assumendo connotazioni sociali e dimensioni economiche diverse
dal passato, necessita di politiche sensibili ed attente per creare le condizioni affinché si
concretizzino le aspettative di una collettività desiderosa di crescere e di affermare la competitività
del proprio sistema, senza tuttavia spezzare i legami che uniscono questa terra alle proprie tradizioni
e vocazioni produttive.
L’elaborato prodotto si articola in una parte analitica, contenente una valutazione dello stato delle
risorse economiche, sociali, ambientali, storiche locali, utilizzate e latenti, ed una parte
programmatica, relativa alle strategie da porre in essere, per privilegiare le aree d’eccellenza e
intervenire sugli assi a più alto margine di miglioramento, al fine di determinare uno sviluppo
integrato e sostenibile del territorio e intervenire sulle risorse umane per conseguire servizi di
qualità e rendere competitivo l’intero sistema.
Il filo che ha animato il lavoro del gruppo è stata la determinazione di garantire la sostenibilità di
tutte le componenti in gioco nella ferma convinzione che tutta la collettività deve ispirarsi ai
principi di:
Sostenibilità per rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare le proprie esigenze
Sostenibilità per migliorare la qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli
ecosistemi alla base ;
Sostenibilità per sviluppo che offra servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i
membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità del sistema naturale, edificato e sociale da
cui dipende la fornitura di tali servizi ;
Sostenibilità per evitare che l’innovazione e la competitività non si traducano da opportunità di
sviluppo in elemento di differenziazione che penalizza le fasce più debole della popolazione, a cui
va comunque offerta pari opportunità di crescita economica e sociale.
2
Dr Livio Elia Maggio
Responsabile del Cantiere “Terre Sicane”
3
ANALISI DEL TERRITORIO
RISORSE MATERIALI- NATURA E PAESAGGIO NELLE TERRE SICANE
L’area del comprensorio delle Terre Sicane è situata nella parte occidentale della provincia
d’Agrigento, un territorio stretto tra i fiumi Belìce e Carboy, al confine con le province di Trapani e
Palermo.
In questo lembo della parte occidentale della provincia d’Agrigento sorgono i Comuni di Menfi,
Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belìce.
La superficie su cui si estendono i quattro Comuni ha un’estensione complessiva di 308,61 Kmq,
corrispondente quasi al 10% del territorio della Provincia d’Agrigento.
Monti, altopiani e colline dai dorsi dolci e levigati si snodano verso una variegata fascia costiera, a
tratti piana e sabbiosa, a tratti frastagliata e selvaggia, in cui si estendono finissime dune sabbiose,
ricoperte dalla palma nana e dal giglio di mare e sulla cui battigia gli aironi e le tartarughe marine
depongono le uova: sono queste le Terre Sicane, caratterizzate dalla limpidezza delle acque e dagli
incantevoli scenari naturali che esaltano un territorio, integro nelle sue valenze ecologiche e
spezzano, con la bellezza dei paesaggi, la monotonia dei campi coltivati.
Una natura quasi incontaminata, bagnata da un mare pulitissimo che, in ambito europeo e, per
diversi anni consecutivi, ha trovato conferma della propria qualità ambientale con il riconoscimento
della Bandiera Blu, assegnata dalla FEEE. Questo riconoscimento non indica solo l’ottimo stato di
salute delle acque marine della costa, ma è il pieno riconoscimento dell’efficacia delle politiche
ambientali adottate, che hanno garantito la completa vivibilità dell’intera zona.
E’ un territorio caratterizzato dalla costante morfologia dei terreni, ora aridi, ora feraci, da luoghi
incontaminati e da paesaggi che si rinnovano costantemente.
Spostandosi verso l’interno, nel territorio di Sambuca di Sicilia si specchia, con una superficie di
3,7 Kmq, il bacino artificiale del Lago Arancio, le cui acque sono utilizzate per scopi irrigui e per la
pratica dello sci nautico. I numerosi uccelli migratori, che trovano ristoro lungo le sponde del lago,
testimoniano che le acque dell’invaso si prestano come pregevole habitat naturale e che
l’ecosistema, nel complesso, gode di “buona salute”.
La collina prospiciente il Lago Arancio è occupata dal distretto boschivo della Risinata, una
superficie pari a 1.500 Ha, prima adibita a pascolo. Nel territorio dei Comuni di Menfi, Montevago
e Santa Margherita di Belìce, si estende su un altipiano calcarenitico, con una superficie di 850 Ha
ad un’altezza di 410 m. slm , il Bosco del Magaggiaro.
Le aree boschive sono caratterizzate dalla presenza di essenze conifere quali il pino, il cipresso e
l’eucalipto e da un sottobosco formato, prevalentemente, da leccio, roverella e palma nana.
Nei costoni rocciosi e nei terrazzi calcarinitici si sviluppano alcune specie endemiche come il
cappero, la saggina, la ginestra e l’asparago selvatico.
Nel sottobosco conigli selvatici, volpi, lepri, istrici e donnole trovano un habitat adatto alla loro
crescita e riproduzione, salvaguardata, altresì, dal divieto di caccia che interessa entrambe le aree
4
boschive. I boschi sono, inoltre, popolati da rapaci di piccola taglia, da corvi, da beccacce, allodole,
tordi e poiane.
Altre aree boscate, impiantate con funzioni di protezione del suolo, si trovano nelle Contrade di S.
Giovanni e Monte Arancio, in territorio di Sambuca di Sicilia e sul monte Ferriato in territorio di
Montevago.
Nel corso dei secoli la vite ed il vino sono stati sempre una presenza costante di questo territorio, in
cui la coltivazione della vite è praticata su circa 7200 ettari. Sono testimonianza di una ricca
produzione di vino e di un commercio fiorente, oltre le citazioni storiche che menzionano Menfi fra
le zone viticole “più riputate” della Sicilia, per qualità e quantità dei vigneti esistenti, le numerose
anfore vinarie d’epoca greca e romana, rinvenute nel litorale di Porto Palo, i ritrovamenti nelle
contrade di Bonera e Gurra di Mare a Menfi e nelle colline di Montevago e Santa Margherita Belìce
e, d’epoca più recente, i “palmenti” delle masserie.
Dopo la vite, l’olivocoltura rappresenta, sia in termini economici che di superficie, la voce colturale
più importante. Le varietà più coltivate sono “Biancolilla”, “Nocellara del Belìce” e “Cerasuola”, la
quasi totalità dell’olio prodotto, in massima parte della categoria commerciale extravergine, è una
miscela naturale di queste varietà.
La coltura del carciofo occupa una superficie di circa 600 ettari e ricade quasi totalmente nel
comune di Menfi, mentre a Santa Margherita Belìce, le particolari condizioni climatiche sono
favorevoli alla coltivazione e produzione di altissima qualità del ficodindia.
Il settore zootecnico, soprattutto la pastorizia, trova un suo spazio, se pur ridotto, nell’economia
locale. In questo territorio si è originata una popolazione ovina autoctona, Pecora del Belice, con
spiccate attitudini per la produzione di latte. Le potenzialità di questa razza, unita all’opera di
selezione compiuta dagli allevatori, hanno consentito di ottenere prestazioni produttive di rilievo
che le consentono di essere inserite tra le più pregiate razze da latte attualmente allevate in Europa.
Dalle produzioni lattero-casearie della zona derivano oltre al Pecorino, commercializzato sia fresco,
sotto il nome di “Tuma”, sia stagionato, anche le ricotte e la Vastedda del Belice.
Clima
L’intera area è caratterizzata da clima mediterraneo marittimo con una distribuzione delle piogge
prevalentemente autunno - invernale.
La zona è caratterizzata da una forte ventosità che influenza il clima e la vegetazione; tra i venti che
spirano dal nord tipico è il vento di tramontana, freddo – umido, mentre tra quelli che spirano da
sud, lo scirocco, un vento caldo che, in particolari periodi dell’anno, per effetto delle temperature
che si possono registrare, è dannoso per le colture che in quel periodo sono più ricettive.
Sporadici sono i casi di grandinate e gelate ma quanto si verificano, specialmente quest’ultima, si
formano nelle aree vallive spesso più fertili, che ospitano le colture di maggior reddito.
CARATTERI ESSENZIALI DEL SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO
5
Nel sistema economico delle Terre Sicane il settore preponderante è quello agricolo, seguito dal
commercio, risultano, invece, carenti e marginali le attività manifatturiere, mentre ancora
importante è la presenza, in termini numerici, sul territorio delle imprese che operano nel comparto
edilizio, attività lavorativa affermatasi per via delle esigenze derivanti dalla ricostruzione post
terremoto. Una discreta concentrazione della forza lavoro è presente nel settore dei servizi ed, in
particolare, della Pubblica Amministrazione.
TAVOLA 1. – UNITA’ LOCALI E ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA
UNITA’ LOCALI
MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI
SICILIA
SANTA
TOTALE
MARGHERITA DI
TOTALE
PROV. AG
BELICE
DELLE
IMPRESE
INDUSTRIA
Numero
147
26
75
77
325
4122
Addetti
522
106
249
203
1.080
13049
Numero
221
44
118
134
517
9091
Addetti
382
59
199
203
843
15993
Numero
200
43
109
110
462
7250
Addetti
552
126
328
279
1.285
22386
Numero
70
9
38
26
143
1691
Addetti
580
177
225
207
1.189
27152
Numero
638
122
340
347
1.447
22154
Addetti
2036
468
1001
892
4.397
78580
COMMERCIO
ALTRI SERVIZI
DELLE
ISTITUZIONI
TOTALE
TAVOLA 2. – UNITA’ LOCALI E RELATIVI ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA
(Composizioni percentuali per settore di attività) – Percentuali relative al territorio Terre Sicane
MENFI MONTEVAGO
SAMBUCA DI
SANTA MARGHERITA DI
TOTALE
DELLE IMPRESE
INDUSTRIA
Numero
45,23
8
23,07
23,70
100,00
Addetti
48,33
9,82
23,05
18,80
100,00
COMMERCIO
6
Numero
42,75
8,51
22,82
25,92
100,00
Addetti
45,31
7
23,61
24,08
100,00
Numero
43,29
9,31
23,59
23,81
100,00
Addetti
42,96
9,81
25,52
21,71
100,00
Numero
48,96
6,29
26,57
18,18
100,00
Addetti
48,78
14,89
18,92
17,41
100,00
Numero
44,09
8,43
23,50
23,98
100,00
Addetti
46,30
10,64
22,76
20,30
100,00
ALTRI SERVIZI
DELLE
TOTALE
TAVOLA 2a. – UNITA’ LOCALI E RELATIVI ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA
(Composizioni percentuali per settore di attività) –
MENFI MONTEVAGO
Percentuali a livello provinciale
SAMBUCA DI
SANTA MARGHERITA DI
TOTALE
DELLE IMPRESE
INDUSTRIA
Numero
3,57
0,63
1,82
1,87
7,89
Addetti
4,00
0,81
1,91
1,56
8,28
Numero
2,43
0,48
1,30
1,47
5,68
Addetti
2,39
0,37
1,24
1,27
5,27
Numero
2,76
0,59
1,50
1,52
6,37
Addetti
2,47
0,56
1,47
1,25
5,75
Numero
4,14
0,53
2,25
1,54
8,46
Addetti
2,14
0,65
0,83
0,76
4,38
Numero
2,88
0,55
1,53
1,57
6,53
Addetti
2,59
0,60
1,27
1,14
5,6
COMMERCIO
ALTRI SERVIZI
DELLE
TOTALE
TAVOLA 3. – UNITA’ LOCALI E ADDETTI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA (Composizioni
percentuali per Comune) –
MENFI MONTEVAGO
SAMBUCA DI
SANTA MARGHERITA DI
DELLE IMPRESE
INDUSTRIA
Numero
23,0
21,3
22,1
22,2
Addetti
25,6
22,6
24,9
22,8
34,6
36,1
34,7
38,6
COMMERCIO
Numero
7
Addetti
18,8
12,6
19,9
22,8
Numero
31,3
35,2
32,1
31,7
Addetti
27,1
26,9
32,8
31,3
Numero
11,0
7,4
11,2
7,5
Addetti
28,5
37,8
22,5
23,2
Numero
100,0
100,0
100,0
100,0
Addetti
100,0
100,0
100,0
100,0
ALTRI SERVIZI
DELLE
TOTALE
Attualmente il comparto agricolo vede la compresenza di un’agricoltura di tipo tradizionale con una
moderna agricoltura di tipo intensivo. Accanto ai vecchi impianti si stanno affermando nuove
coltivazioni più razionali e tecniche efficienti capaci di realizzare produzioni qualitativamente e
quantitativamente competitive. Bisogna, comunque, evidenziare che attualmente il settore agricolo
presenta una forte caratterizzazione monoculturale e mostra i limiti di una poco efficiente ed
incisiva organizzazione dei processi di mercato, anche se, fino ad oggi, l’organizzazione produttiva
ha garantito un reddito remunerativo agli operatori agricoli, specie nella viticoltura.
Osservando le tavole, di seguito riportate, si evidenzia come la maggioranza delle aziende agricole
abbia mediamente un’estensione di cinque ettari e sia prevalentemente a conduzione diretta da parte
del coltivatore.
8
TAVOLA 4. – AZIENDE PER FORMA DI CONDUZIONE
MENFI MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
CONDUZIONE
Con solo manodopera
1124
584
1070
1200
3978
37.792
Con manodopera
497
8
106
177
788
8.435
extrafamiliare
142
21
42
112
317
2.064
TOTALE
1763
613
1218
1489
5083
48.291
Conduzione con
183
13
16
72
284
5.465
2
6
Conduzione a colonia
2
Altra forma di
TOTALE
4
1948
626
1234
1561
5369
TAVOLA 5. – SUPERFICIE TOTALE PER FORMA DI CONDUZIONE DELLE AZIENDE
53.766
(Superficie
in ettari)
MENFI
MONTEVAGO SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
CONDUZIONE
Con solo
2.806,16
1.681,33
3.097,75
2.981,18
10.566,42
100.875,94
Con manodopera
2.340,79
87,30
654,64
833,94
3.916,67
36.719,93
976,48
276,51
400,74
1.691,75
3.345,48
15.795,38
TOTALE
6.123,43
2.045,14
4.153,13
5.506,87
17.828,57
153.391,25
Conduzione con
2.055,55
81,97
322,73
258,38
2.718,63
31.605,81
77,88
89,14
extrafamiliare
Conduzione a
77,88
Altra forma di
TOTALE
24,24
8.256,86
2.127,11
4.475,86
5.765,25
20.625,08
185.110,44
TAVOLA 6. – SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) PER FORMA DI CONDUZIONE DELLE
AZIENDE (Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
CONDUZIONE
Con solo
2.678,58
1.536,78
2.912,16
2.855,66
9.983,18
94.126,51
Con manodopera
2.250,01
76,02
624,86
806,74
3.757,63
33.994,79
952,08
253,05
318,46
1.627,14
3.150,73
14.571,99
TOTALE
5.880,67
1.865,85
3.855,48
5.289,54
16.891,54
42.693,29
Conduzione con
1.963,94
74,92
252,79
250,75
2.542,1
21.183,06
77,79
85,60
extrafamiliare
Conduzione a
77,79
Altra forma di
TOTALE
16,65
7.922,40
1.940,77
4.108,27
9
5.540,29
19.511,73
163.978,60
TAVOLA 7 – AZIENDE PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI
MENFI
MONTEVAGO SAMBUCA DI
SANTA
TOTALE
TOT.
TITOLO DI
Proprietà
1791
559
1051
1172
4.573
50.986
Affitto
2
3
2
15
22
245
Uso gratuito
9
19
26
81
135
638
Parte in proprietà e
2
7
13
14
36
430
Parte in proprietà e
141
35
136
261
573
1.391
Parte in affitto e parte
1
1
2
7
Parte in proprietà,
5
11
16
46
1234
1555
5.357
53.743
TOTALE
1945
623
TAVOLA 8. – SUPERFICIE TOTALE PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI
SAMBUCA
SANTA
(Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO
TOTALE
TOT.
7.736,28
1.768,15
3.218,69
3.554,66
16.277,78
161.605,04
Affitto
51,04
30,82
8,47
68,13
158,46
2.652,91
Uso gratuito
28,15
63,81
72,95
201,49
366,4
2.474,35
Parte in proprietà e
26,21
37,83
219,47
391,62
675,13
6.983,59
Parte in proprietà e
815,18
226,50
859,08
1.418,97
3.319,73
10.398,51
Parte in affitto e
20,04
5,14
25,18
73,20
Parte in proprietà,
77,16
125,24
202,4
922,84
4.475,86
5.765,25
20.625,08
185.110,44
TITOLO DI
Proprietà
TOTALE
8.256,86
2.127,11
TAVOLA 9. – SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA ( SAU) PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOT.
7.031,60
1.603,35
2.978,36
3.425,81
15.039,12
142.537,88
Affitto
49,41
30,08
8,45
67,58
155,52
2.487,25
Uso gratuito
27,23
61,06
73,68
191,33
353,3
2.271,17
Parte in proprietà e
24,74
35,52
213,79
381,56
655,61
6.584,20
Parte in proprietà e
789,42
210,76
738,21
1.347,09
3.085,48
9.129,02
Parte in affitto e
20,03
5,09
25,12
69,34
Parte in proprietà,
75,75
121,83
197,58
899,74
4.108,27
5.540,29
19.511,73
163.978,60
TITOLO DI
Proprietà
TOTALE
7.922,40
1.940,77
10
TAVOLA 10. – AZIENDE PER CLASSE DI SUPERFICIE TOTALE (Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO SAMBUCA DI
SANTA
TOTALE
TOTALE
CLASSI DI
Senza superficie
3
3
6
12
23
Meno di 1
610
203
464
720
1997
19.937
1–2
384
117
268
284
1053
12.684
2–5
553
170
302
304
1329
13.221
5 – 10
242
93
122
141
598
4.901
10 – 20
105
33
50
70
258
1.953
20 – 50
39
7
19
23
88
788
50 – 100
9
8
9
26
186
100 ed oltre
3
1
4
8
73
1234
1561
5369
53.766
TOTALE
1948
626
TAVOLA 11. – SUPERFICIE TOTALE PER CLASSE DI SUPERFICIE (Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
Meno di 1
302,92
100,58
213,44
335,81
952,75
10.143,15
1–2
562,57
167,01
390,18
402,76
1.522,52
17.923,73
2–5
1.803,61
554,07
959,56
964,51
4.281,75
41.206,31
5 – 10
1.693,41
655,46
856,00
983,72
4.188,59
33.392,03
10 – 20
1.389,86
443,45
722,03
963,10
3.518,44
26.574,42
20 – 50
1.158,84
206,54
551,22
738,56
2.655,16
23.413,86
50 – 100
563,01
520,91
657,34
1.741,26
12.673,12
100 ed oltre
782,64
262,52
719,45
1.764,61
19.783,82
4.475,86
5.765,25
20.625,08
185.110,44
CLASSI DI
TOTALE
8.256,86
2.127,11
TAVOLA 12. – AZIENDE PER CLASSE DI SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) (Superficie in
ettari)
MENFI
MONTEVAGO SAMBUCA DI
SANTA
TOTALE
TOTALE
CLASSI DI
Senza superficie
3
3
1
6
13
53
Meno di 1
648
217
482
753
2.100
21.439
1–2
380
116
271
278
1.045
12.535
2–5
533
167
285
289
1.274
12.619
5 – 10
233
90
124
132
579
4.523
10 – 20
100
27
45
70
242
1.749
20 – 50
39
6
19
20
84
720
50 – 100
9
6
9
24
170
100 ed oltre
3
1
4
8
58
1234
1561
5.369
53.766
TOTALE
1948
626
11
VOLA 13. - SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) PER CLASSE DI SAU (Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
Meno di 1
313,60
98,97
216,65
337,23
966,45
10.667,68
1–2
564,22
160,04
393,05
394,23
1.511,54
17.654,35
2–5
1.725,93
529,43
911,38
925,99
4.092,73
38.763,86
5 – 10
1.612,32
630,01
863,54
914,69
4.020,56
30.688,19
10 – 20
1.310,16
357,76
649,30
969,91
3.287,13
23.698,07
20 – 50
1.102,34
164,56
530,38
654,73
2.452,01
21.036,03
50 – 100
551,89
348,82
641,59
1.542,3
11.431,88
100 ed oltre
741,94
195,15
701,92
1.639,01
10.038,54
4.108,27
5.540,29
19.511,73
163.978,60
CLASSI DI
TOTALE
7.922,40
1.940,77
Considerando le giornate di lavoro prestate nelle varie categorie di manodopera appare evidente
l’aspetto prevalentemente familiare che caratterizza l’economia agricola del territorio Terre Sicane,
in cui la maggior parte del lavoro prestato presso le aziende proviene dal conduttore e dai familiari
coadiuvanti, mentre la partecipazione della manodopera extrafamiliare incide in percentuale ridotta.
TAVOLA 14. – PERSONE PER CATEGORIA DI MANODOPERA AGRICOLA
MENFI
Conduttore
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
1943
623
1231
1561
5.358
53.618
Coniuge
1440
452
748
1043
3.683
29.108
Altri familiari del
2152
651
730
1298
4.831
32.708
Parenti del conduttore
455
271
210
201
1.137
4.756
TOTALE
4047
1374
1688
2542
9.651
66.572
A tempo
1
1
1
3
89
A tempo determinato
32
9
27
18
86
2.251
A tempo
14
3
1
18
324
A tempo determinato
1856
113
512
836
3.317
22.097
TOTALE
7893
2123
3459
4958
18.433
144.951
FAMILIARI E
ALTRA
DIRIGENTI E
OPERAI ED
TAVOLA 15. – GIORNATE DI LAVORO AZIENDALE PER CATEGORIA DI MANODOPERA AGRICOLA
MENFI
Conduttore
81064
MONTEVAGO
SAMBUCA
21023
37052
12
SANTA
TOTALE
54875
194.014
TOT.
1.910.496
FAMILIARI E
Coniuge
14709
6353
8961
10298
40.321
428.259
Altri familiari del
24017
5181
7677
7927
44.802
417.070
Parenti del conduttore
14485
6268
5891
4331
30.975
147.462
TOTALE
53211
17802
22529
22556
116.098
992.791
A tempo
60
10
10
80
8.047
A tempo determinato
526
569
644
72
1.811
58.011
A tempo
2621
350
101
3.072
27.782
A tempo determinato
57358
5123
12226
15756
90.463
479.242
TOTALE
194840
44877
72461
93360
405.538
3.476.369
ALTRA
DIRIGENTI E
OPERAI ED
TAVOLA 16. – AZIENDE CHE UTILIZZANO MEZZI MECCANICI IN COMPLESSO E RELATIVO
NUMERO DI MEZZI DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
Aziende con mezzi
1889
601
1176
1524
5.190
50.621
Aziende con mezzi forniti
1106
303
910
972
3291
38.583
Aziende con mezzi in
88
7
75
122
292
2.016
Aziende
832
286
297
385
1.800
9.360
Mezzi
1164
369
418
512
2.463
11.631
Aziende
645
95
227
431
1.398
16.644
Mezzi
651
96
229
435
1.411
17.976
TOTALE AZIENDE
1597
349
485
744
3.175
21.872
AZIENDE CON MEZZI
TRATTRICI
MOTOCOLTIVATORI,
13
Nel comparto agricolo la produzione trainante è quella relativa al settore vitivinicolo, sia in termini
di aziende (3040), sia in termini di superficie coltivata (circa 7.226 ettari).
Il settore è in via di crescita e di sviluppo, puntando sulla coltivazione e vinificazione di qualità.
L’obiettivo è quello di imbottigliare tutto il vino prodotto da parte delle imprese locali, in modo da
far restare sul territorio il valore aggiunto prodotto. Il proliferare di numerose cantine private,
l’apertura delle aziende verso l’innovazione della produzione e verso la sperimentazione di nuovi
vitigni, la continua espansione sui mercati italiani ed internazionali delle Cantine Sottesoli che
gestendo la trasformazione e commercializzazione di circa 600.000 quintali d’uva l’anno
rappresentano una delle più importanti aziende vitivinicole della Sicilia, i riconoscimenti attribuiti
ai vini Planeta e Mandrarossa, la conquista delle D.O.C. confermano come questo settore sia
trainante per la ricchezza e l’ascesa economica del territorio.
L’attenzione rivolta alla viticoltura, economia trainante della città di Menfi, si è, altresì
concretizzata con l’istituzione della Fondazione “Inycon”, con lo scopo di creare i presupposti
organizzativi e d’impresa legati alla formazione continua e ad insegnamenti superiori nell’ambito
della filiera del mondo vitivinicolo.
Il panorama varietale, costituito fino a pochi decenni fa da vigneti tradizionali quali: Catarratto,
Trebbiano, Inzolia, Grillo, Sangiovese, ha subito un radicale rinnovamento grazie alla
valorizzazione di alcune varietà autoctone come il Grecanico ed il Nero d’Avola e l’introduzione di
alcuni vitigni di pregio come lo Chardonnay, il Merlot, il Cabernet ed il Syrah.
Il settore vitivinicolo ha, inoltre attivato ed incentivato una serie di attività indotte, come ad
esempio le produzioni metalmeccaniche (tubi per le vigne) o del vetro per le bottiglie o delle
attrezzature per l’irrigazione.
Dopo la vite, l’olivocoltura rappresenta la voce colturale più importante, con 3.750 aziende, ma con
una superficie coltivata (circa 2.279 ettari) assai poco estesa in rapporto al numero di aziende.
Le varietà maggiormente presenti sono la cerasuola, la biancolilla e la nocellara del Belice, una
varietà autoctona riconosciuta come D.O.C.
Le coltivazioni di cereali e frumento, pur interessando un numero di aziende più limitato, hanno
superfici molto estese.
Il settore ortofrutticolo, ben rappresentato nel Comune di Menfi, è legato alla disponibilità di acque
irrigue, provenienti dall’invaso del Lago Arancio e, pertanto, il trend produttivo risulta negli anni
altalenante. La coltivazione degli ortaggi è spesso considerata dagli agricoltori del territorio
un’integrazione complementare alla coltivazione dei vigneti.
La coltura del carciofo occupa una superficie di circa 600 ettari e ricade quasi totalmente nel
comune di Menfi, mentre a Santa Margherita Belìce, le particolari condizioni climatiche risultano
favorevoli alla coltivazione e produzione di altissima qualità del ficodindia nelle sue tre varietà
rosso, giallo e bianco, commercializzato sui mercati nazionali ed esteri.
TAVOLA 17. – SUPERFICIE AZIENDALE SECONDO L’UTILIZZAZIONE DEI TERRENI (Superficie in
ettari)
14
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOT.
Seminativi
2.777,50
484,68
1.891,13
2.906,78
8.060,09
83.035,02
Coltivazioni legnose
4.332,93
1.349,96
1.920,50
2.484,70
10.088,09
66.354,42
811,97
106,13
296,64
148,81
1.363,55
14.598,16
7.922,40
1.940,77
4.108,27
5.540,29
19.511,73
163.978,60
Arboricoltura da
7,00
21,73
28,73
587,99
Boschi
5,64
26,90
0,70
33,24
8.429,91
152,97
83,10
265,50
87,93
589,5
7.986,59
0,19
1,21
0,07
1,47
23,27
181,49
90,60
53,46
136,33
461,88
4.127,35
8.256,86
2.127,11
4.475,86
5.765,25
20.625,08
185.110,44
SUPERFICIE
Prati permanenti e
TOTALE
SUPERFICIE
TOTALE
Di cui destinata ad
Altra superficie
TOTALE
TAVOLA 18. – AZIENDE CON SEMINATIVI E RELATIVA SUPERFICIE PER LE PRINCIPALI
COLTIVAZIONI PRATICATE (Superficie in ettari)
MENFI
MONTEVAGO
1114
215
620
607
1.556
30.276
394
118
446
418
1.376
15.849
1.484,04
315,82
1.293,71
2.359,30
5.452,87
51.330,54
369
117
431
403
1.320
15.510
1.408,89
310,70
1.193,85
2.268,63
5.182,07
49.127,91
424
5
5
12
446
3949
501,91
1,73
3,42
6,64
513,7
3.331,12
22
79
51
152
1.556
55,20
265,95
408,16
729,31
9.163,09
Totale aziende
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
CEREALI TOTALE
Aziende
Superficie
FRUMENTO
Aziende
Superficie
COLTIVAZIONI
Aziende
Superficie
COLTIVAZIONI
Aziende
Superficie
TAVOLA 19. – AZIENDE CON COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE E RELATIVA SUPERFICIE PER
LE PRINCIPALI COLTIVAZIONI PRATICATE
MEN
Totale aziende
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOTALE
1760
588
1088
1442
4.878
38.516
Aziende
1251
381
681
727
3.040
14.746
Superficie
3.113,
1.023,90
1.413,20
1.675,79
7.226,16
22.966,55
1362
424
895
1069
3.750
28.411
VITE
OLIVO
Aziende
15
Superficie 988,55
257,18
483,43
550,39
2.279,55
26.207,72
269
37
36
129
471
5.032
Superficie 158,63
8,92
6,97
19,11
193,63
4.102,86
AGRUMI
Aziende
FRUTTIFERI
Aziende
170
111
38
705
1.024
14.794
Superficie
69,65
58,95
12,41
228,01
369,02
12.916,86
Il settore zootecnico, soprattutto la pastorizia, trova un suo spazio, se pur ridotto, nell’economia
locale. Gli allevamenti presenti sul territorio, soprattutto ovini, sono all’avanguardia e organizzati
secondo le più moderne tecniche d’allevamento.
In questo territorio si è originata una popolazione ovina autoctona, Pecora del Belice, con spiccate
attitudini per la produzione di latte. Le potenzialità di questa razza, unita all’opera di selezione
compiuta dagli allevatori, hanno consentito di ottenere prestazioni produttive di rilievo che le
consentono di essere inserite tra le più pregiate razze da latte attualmente allevate in Europa.
Dalle produzioni lattero-casearie della zona derivano oltre al Pecorino, commercializzato sia fresco,
sotto il nome di “Tuma”, sia stagionato, anche le ricotte e la Vastedda del Belice.
Un problema riscontratosi nel settore negli ultimi anni è stato quello dell’adeguamento dei caseifici
alle normative vigenti e solo pochi caseifici si sono messi in regola, mentre molti allevatori hanno
preferito vendere il proprio latte a grossi produttori esterni, limitando la propria redditività.
TAVOLA 20. – AZIENDE CON ALLEVAMENTI E AZIENDE CON BOVINI E SUINI E RELATIVO
NUMERO DI CAPI
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA DI
39
7
19
22
87
867
7
3
13
5
28
382
107
19
293
62
481
8.984
Totale
SANTA
TOTALE
TOTALE
BOVINI
Aziende
Totale
SUINI
Aziende
1
1
2
44
Totale capi
14
1
15
1.933
TAVOLA 21. – AZIENDE CON OVINI, CAPRINI, EQUINI, ALLEVAMENTI AVICOLI E RELATIVO
NUMERO DI CAPI
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
27
4
12
16
5615
595
3071
3239
TOTALE
OVINI
Aziende
Capi
CAPRINI
16
59
12.520
522
81.361
Aziende
1
1
8
10
162
Capi
1
3
50
54
3.911
Aziende
1
1
4
6
114
Capi
2
3
9
14
532
6
2
8
258
11654
10010
EQUINI
ALLEVAMENTI
Aziende
Capi
17
21664
64.777
RISORSE UMANE
CONSISTENZA E STRUTTURA TERRITORIALE DELLA POPOLAZIONE
Un indicatore di grande importanza è lo studio delle dinamiche demografiche dal 1991 al
Censimento Istat 2001.
La popolazione dei quattro Comuni nel 1991 era pari a 30.157 abitanti, nel 1996 risultava di 30.120
abitanti, nel 2001 si attestava su una soglia di 28.613 abitanti (il 6,3% circa del totale provinciale),
dei quali quasi la metà ricadenti all’interno del Comune di Menfi.
Le dinamiche della popolazione sono state fortemente segnate dal terremoto del 1968, negli anni
seguenti, infatti, si è registrata una costante perdita di popolazione. E’ opportuno evidenziare che
negli ultimi 50 anni soltanto il Comune di Menfi ha fatto registrare un trend positivo, avendo nel
1951 una popolazione pari a 11.607 abitanti e nel 2001 di 12.783; Montevago si è mantenuto
pressoché stabile, avendo nel 1951 una popolazione di 3.231 abitanti e nel 2001 di 3.108; Sambuca
di Sicilia e Santa Margherita di Belice, invece, hanno subito dei decrementi, avendo il primo nel
1951 una popolazione di 8.123 abitanti e nel 2001 di 6.158 ed il secondo nel 1951 8281 abitanti
contro i 6564 del 2001.
La densità abitativa è di 92,70 abitanti/kmq rispetto al dato provinciale di 147,3 abitanti/Kmq, per
cui la densità abitativa del territorio Terre Sicane è pari, quasi, al 63% del dato rilevato a livello
provinciale.
Questo indicatore offre uno spaccato significativo della realtà analizzata e rivela che l’esodo della
popolazione dal territorio, oggetto d’analisi, è meno rilevante rispetto al resto della provincia.
Nel territorio è presente un alto indice di salinità della popolazione residente, la popolazione
anziana, con oltre 65 anni, incide sul totale della popolazione dei quattro Comuni in misura del
23%.
TAVOLA 1. – POPOLAZIONE RESIDENTE CENSITA AL 2001 (POPOLAZIONE LEGALE) E AL 1991,
DIFFERENZE E DENSITA’ ABITATIVA
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
SANTA
TOTALE
TOT.
Censita al 21 ottobre
12783
3108
6158
6564
28613
448.053
Censita al 20 ottobre
13251
3325
6797
6784
30157
476.158
Valori assoluti
- 468
- 217
- 639
- 220
- 1544
- 28.105
Percentuali
- 3,5
- 6,5
- 9,4
- 3,2
- 5,11
- 5,9
Densità per Kmq
112,9
95,7
64,2
97,9
92,70
147,3
POPOLAZIONE
VARIAZIONE
18
Dai dati relativi la popolazione residente al 1° Gennaio 2001 sono stati desunti, per ciascun Comune del
comprensorio Terre Sicane, i dati riguardanti gli indici di vecchiaia (rapporto tra la popolazione al di sopra
dei 66 anni e quella da 0 a 14 anni). Si nota nel grafico che segue un indice di vecchiaia superiore al dato
provinciale.
POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1° GENNAIO 2001, PER ETA’ E SESSO
INDICE DI VECCHIAIA
COMUNE
POPOLAZIONE 0/14
POPOLAZIONE 65 e + Tot. 0/14
INDICE
Tot. M.
Tot. F.
1.089
977
1.172
1.470
2.066
2.642
12,78
251
224
313
351
475
664
13,97
508
488
666
866
996
1.532
15,38
583
583
635
769
1.166
1.404
12,04
TOTALE
2.431
2.272
2.786
3.456
4.703
6.242
13,27
TOTALE
42.685
40650
35.085
46.128
83.385
81.213
9,73
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA
DI
S. MARGHERITA B.
Tot. M.
Tot. 65 e +
Tot. F.
BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2002 E POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE
MENFI
MONTEVAGO
SAMBUCA DI SICILIA
S.
Popolazione al 1° Gennaio
12782
3098
6155
6566
Nati
124
29
61
84
Morti
125
42
83
97
Saldo Naturale
-1
-13
-22
-13
Iscritti
258
70
253
239
Cancellati
157
76
67
118
Saldo Migratorio
101
-6
186
121
Popolazione al 31-12-2002
12882
3079
6319
6674
Unità in più/meno
0
0
0
0
19
CITTADINI STRANIERI – POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO E CITTADINANZA AL 31
DICEMBRE 2000
COMUNE DI MENFI
Cittadinanza
Cittadini stranieri maschi Cittadini stranieri femmine
Cittadini stranieri totale
Tunisia
15
0
15
Venezuela
4
5
9
Germania
0
5
5
Stati Uniti
3
1
4
Svizzera
0
3
3
Romania
0
2
2
Spagna
0
2
2
Grecia
1
0
1
Portogallo
0
1
1
Georgia
0
1
1
Marocco
1
0
1
Guatemala
1
0
1
Argentina
1
0
1
Ecuador
0
1
1
COMUNE DI MONTEVAGO
Cittadinanza
Cittadini stranieri maschi Cittadini stranieri femmine
Cittadini stranieri totale
Tunisia
7
0
7
Germania
0
2
2
Jugoslavia
0
1
1
Svizzera
0
1
1
Stati Uniti
1
0
1
Venezuela
0
1
1
COMUNE DI SAMBUCA DI SICILIA
Cittadinanza
Cittadini
Cittadini
Cittadini
Tunisia
4
2
6
Marocco
5
0
5
Albania
1
2
3
Francia
0
1
1
Regno Unito
0
1
1
Rep. Ceca
0
1
1
Capo Verde
0
1
1
Brasile
0
1
1
Venezuela
1
0
1
20
COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE
Cittadinanza
Cittadini stranieri
Cittadini stranieri femmine
Cittadini stranieri totale
Tunisia
6
3
9
Jugoslavia
4
4
8
Germania
0
3
3
Romania
0
2
2
Francia
1
0
1
Russia
0
1
1
Ghana
1
0
1
Rep. Dem. Congo
0
1
1
Stati Uniti
0
1
1
CITTADINI STRANIERI BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2000
COMUNE DI MENFI
Maschi
Popolazione
Femmine
Totale
20
18
38
Nati vivi
0
0
0
Morti
0
0
0
Iscritti
6
4
10
Cancellati
0
1
1
Popolazione al
26
21
47
Minorenni
0
1
1
COMUNE DI MONTEVAGO
Maschi
Popolazione
Femmine
Totale
8
5
13
Nati vivi
0
0
0
Morti
0
0
0
Iscritti
0
0
0
Cancellati
0
0
0
Popolazione al
8
5
13
Minorenni
0
0
0
COMUNE DI SAMBUCA DI SICILIA
Maschi
Popolazione
Femmine
Totale
9
8
17
Nati vivi
0
0
0
Morti
0
0
0
Iscritti
3
1
4
Cancellati
1
0
1
Popolazione al
11
9
20
Minorenni
0
0
0
21
COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE
Maschi
Femmine
Totale
Popolazione residente
13
15
28
Nati vivi
0
0
0
Morti
0
0
0
Iscritti
0
1
1
Cancellati
1
1
2
Popolazione al 31/12
12
15
27
Minorenni
0
5
5
Dall’analisi effettuata si evince che complessivamente vi sono 137 posti letto in strutture
residenziali per minori, 199 posti letto in strutture residenziali per anziani e 10 posti letto in
strutture per disabili psichici e nessun posto per disabile grave
STRUTTURE RESIDENZIALI A SERVIZIO DEI MINORI, DISABILI ED ANZIANI
Menfi
Posti
Montevago
Posti
Sambuca di
Posti
Santa
Posti
TOTA
Polilabor
8
Gattopardo
10
98
Margherita
10
19
Mino
Istituto
Via
Figlie convit.,40
Mandorlo,
9
Quadrifoglio
10
Centro diurno
Via A. Volta, 34
10
10
Milani
10
10
Anzi
Istituto
Figlie
Gerondocomio
10/12
Collegio di
25
Boccone del
50
95
Casa del
25
Crescimanno
24
74
Casa Protetta La
25
Coop.
10
10
Gianturco 71 bis
10
10
Amici della Vita
10
10
Coop.
10
10
Disa
Disa
AIAS - Centro
22
RISORSE CULTURALI
Le Terre Sicane, territorio anticamente abitato dai Sicani, popolazione panellenica di origine
iberica, migrata sull’isola attraverso l’Italia, intorno al XII sec. a.C. e successivamente ellenizzata
dai coloni greci, a partire dall’ VIII sec. a.C., sono caratterizzate da un rigoglioso patrimonio
artistico e naturalistico, dal ritrovamento di numerosi siti archeologici, indice che questo territorio è
stato abitato fin da epoche remote.
La zona archeologica di contrada Montagnoli, ove si pensa sorgesse la città sicana di Inycon,
tramandata dagli storici greci come la città del “vino eccellente”, gli scavi archeologici di Monte
Adranone, la necropoli di Risinata, il sito archeologico di contrada Caliata, i resti di una villa rustica
romana in contrada Mastragostino, i resti di una nave romana nelle acque di Porto Palo, le tombe
rinvenute sotto la pavimentazione di Palazzo Pignatelli a Menfi, attestano un patrimonio
archeologico di notevole interesse.
Il centro antico di Monte Adranone, tra i più occidentali del territorio agrigentino, sorge a circa
1000 metri sul livello del mare, a settentrione del moderno abitato di Sambuca di Sicilia.
Gli scavi, iniziati nel 1968, hanno portato alla luce una città greca fondata da coloni selinuntini
nella seconda metà del secolo VI a.C. sui resti di un villaggio indigeno protostorico, ritenuto punto
di contatto tra l’area sicana ellenizzata e l’area elimo punica.
La città è stata identificata con l’Adranone di cui parla Diodoro Siculo in relazione ad alcune
vicende relative alla prima guerra punica, culminata con la conquista romana del territorio.
Le campagne di scavo, susseguitesi con sistematicità, hanno confermato la veridicità della fonte
letteraria e hanno ricostruito, attraverso le testimonianze materiali, le complesse vicende della
popolazione che nei diversi periodi si sono insediate nel sito.
Le ricerche hanno sinora univocamente dimostrato una generale e violenta distruzione della città
intorno al 250 a.C., pur con sporadiche presenze, forse guarnigioni romane di controllo, anche nel
corso della seconda guerra punica.
La città sorgeva su un terrazzo ondulato dalla configurazione grossolanamente triangolare,
culminante a NE con l’area sacra dell’Acropoli, protetta alle spalle dal ripido costone roccioso e
degradava a terrazze verso SO in direzione della profonda insellatura che distingue le due colline
sulle quali si sviluppa l’intero abitato e che sembra coincidere con un’articolata area di snodo viario.
Nell’area archeologica si può vedere la necropoli, composta da tombe a cassa e terragne, nonché
tombe ipogee a camera, fra le quali si distingue la grande tomba detta della Regina.
Rimangono ancora le possenti mura perimetrali con un complesso extraurbano che comprende resti
di capanne protostoriche, un quartiere d’abitazione del sec. VI – V a. C., un’area sacra e una fattoria
del sec. IV a. C. , l’acropoli della città con basamenti di templi punici.
I quattro comuni custodiscono nei loro centri urbani pregnanti tracce della presenza islamica: il
castello svevo di Menfi, unico maniero duecentesco della zona, sorto sull’habitationes federiciana, a
difesa di un territorio invaso dai musulmani, le fortezze Zabut di Mazzallakkar a Sambuca di
23
Sicilia, l’antica Manzil Sindi di Santa Margherita Belìce, l’insediamento islamico di Caliata a
Montevago.
Il patrimonio artistico è arricchito da testimonianze più recenti quali le Chiese rinascimentali di
Sambuca di Sicilia, il barocco Palazzo Filangeri Cutò di Santa Margherita Belice, il neoclassico
Palazzo Ravidà e la nuova Chiesa Madre, sorta sui ruderi di quella distrutta dal terremoto del ’68,
opera di Vittorio Gregotti a Menfi.
Un territorio ricco di una grande vivacità culturale come dimostrano le numerose strutture esistenti
quali: il Teatro Comunale “L’Idea” e l’Istituzione “Giambecchina” a Sambuca di Sicilia, il Parco
Letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” a Santa Margherita Belìce, “l’Istituzione Culturale
Federico II, la mostra permanente di Malacologia ed il villaggio etnoantropologico a Menfi.
Le testimonianze urbanistiche e monumentali, così come l’architettura dei centri urbani di Menfi,
Montevago e Santa Margherita Belìce rivelano la comune storia della colonizzazione feudale che
investì questo territorio tra il XVI ed il XVII secolo.
Centri essenzialmente agricoli, popolati dai Baroni latifondisti attraverso lo “Jus Populandi”,
ricalcano un modello urbano a scacchiera di isolati rettangolari, i cui elementi base sono il palazzo
baronale e la chiesa che si fronteggiano
Sambuca di Sicilia rimane l’unico centro che ancora oggi rivela un tessuto urbano di chiara matrice
islamica con un quartiere dagli strettissimi “vicoli saraceni”e case basse, sovrastato dai ruderi di una
fortezza, posta sulla sommità di un poggio, anticamente chiamato Zabut, dal nome dell’emiro
fondatore dell’insediamento.
La presenza degli Arabi nelle Terre di Zabut è testimoniata dai resti della fortezza di Mazzallakkar,
un edificio a pianta quadrangolare con dei torrioni circolari posti agli angoli delle mura, che
emergono dal Lago Arancio nei periodi in cui il livello delle acque si abbassa.
L’edificio risale all’ 827 d.C., periodo della fondazione di Zabut.
Il sisma del 1968 ha distrutto i paesi di Santa Margherita di Belìce e Montevago che hanno perso
buona parte della memoria storica del loro passato e che sono stati ricostruiti. Il terremoto ha creato
danni alle emergenze architettoniche civili e religiose di Menfi e le precarie condizioni di abitabilità
del vecchio insediamento urbano hanno indotto a trasferire verso nord parte del centro abitato,
anche se la progettazione e l’impianto del nuovo insediamento sono stati realizzati nel rispetto
dell’assetto urbanistico originario.
Il territorio delle Terre Sicane offre un paesaggio traboccante di fertilità in cui tra il frumento,
l’orzo, le verdi vigne e gli argentei uliveti si ergono case rurali, antiche masserie, bagli e ville
patrizie, testimonianza che questi luoghi sono stati sempre vocati verso una fiorente economia
agraria.
L’attuale bacino del Lago Arancio occupa una depressione nelle cui vicinanze erano presenti
numerosi mulini, utili per l’attività di molitura e la lavorazione dei sottoprodotti cerealicoli.
L’unica testimonianza archeologica della “Valle dei mulini” si trova proprio lungo la S.P.44 che
conduce al Lago.
24
STORIA –ARTE – CULTURA – Viaggio nei Comuni
MENFI
Il comune conta 12783 abitanti e ha una superficie di 11321 ettari per una densità abitativa di 113
abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 119 metri sopra il livello
del mare. Il territorio si trova inserito in una zona di rilevante interesse agricolo, a ridosso dei laghi
artificiali di Trinità e Arancio.
Le origini del nucleo urbano risalgono alla tarda età romana quando un insediamento, che pare
avesse il nome di Menfi, esisteva nell’area dell’attuale centro storico.
In seguito alla conquista della Sicilia da parte dei musulmani e alla colonizzazione delle aree
maggiormente adatte allo sfruttamento agricolo, tra l’831 e l’841 d.C., nella Valle di Ma zara, tra
Castelvetrano e Sciacca, venne fondata la colonia musulmana di Burgiomilluso (borgo della buona
e abbondante acqua), che divenne una delle colonie agricole più ricche della zona.
Nell’epoca normanna il borgo fu conquistato dal gran conte Ruggero e, intorno al 1222, in seguito
alla lotta condotta dalla monarchia sveva contro i Musulmani di Sicilia, conclusasi con la
distruzione di tutti i casali saraceni, il territorio di Burgiomilluso si spopolò e divenne proprietà del
Regio Demanio.
Per ripopolare la zona nel 1239 l’imperatore Federico II ordinò la costruzione di un casale nelle
terre demaniali di Burgiomilluso, divenuta baronia nel 1287 fu elevata nel 1565 a dignità di contea
col nome di Borgetto.
Nel 1638 don Diego Aragona Tagliavia Cortes, principe di Castelvetrano, ottenne dalla Corona
Spagnola la “Licentia Populandi” per poter edificare presso Borsetto una colonia agricola alla quale
fu dato il nome Menfi.
Il terremoto del 1968 ha danneggiato la città, ha creato danni ai monumenti civili e religiosi del
paese e le precarie condizioni di abitabilità del vecchio insediamento urbano indussero a trasferire
verso nord parte del centro abitato, ma la progettazione e l’impianto del nuovo centro sono stati
realizzati nel rispetto dell’assetto urbanistico originario.
Menfi ha conservato nel tempo le sue caratteristiche di paese rurale, la cui economia risulta
fondamentalmente legata alle attività agricole. La situazione ambientale e territoriale risulta
complessivamente di notevole qualità e ben dotata dal punto di vista delle risorse idriche, rendendo
ammissibile l’obiettivo di una più forte valorizzazione del potenziale locale e di una
caratterizzazione in senso ambientale delle stesse produzioni agricole.
Realtà di grande esperienza ed in continua espansione sono le Cantine Sottesoli che rappresentano
una delle più importanti aziende vitivinicole della Sicilia e che gestiscono la trasformazione e
commercializzazione sui mercati italiani e internazionali di circa 600.000 quintali d’uva l’anno.
Aperta all’innovazione e alla sperimentazione, l’azienda punta all’eccellenza qualitativa partendo
dalla cura dei vigneti, estesi su un’area di 6500 ettari e coltivati con particolare attenzione da oltre
2300 soci.
Accanto alla coltura della vite si aggiungono quelle tradizionali dell’ulivo e del carciofo.
25
L’attività agricola, grazie alle opere irrigue, viene esercitata in forma moderna e costituisce il perno
di un sistema di piccole imprese che interessano settori produttivi collaterali, in particolare quella
dei manufatti per le opere irrigue e quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
E’ alla viticoltura che si ispira “Inycon - Menfi ed il suo vino”, una manifestazione nata nel 1996
per volontà dell’Amministrazione Comunale e delle Cantine Settesoli.
Inycon è un’idea nata per restituire alla città un’identità lacerata, per far partecipare, da
protagonista, l’intera comunità alla costruzione di un modello di sviluppo innovativo che punta sul
vino, sul turismo sostenibile, sull’agricoltura di qualità, sulla salvaguardia e valorizzazione del
territorio nelle sue diverse peculiarità.
Grazie a ciò Menfi si è potuta allacciare al circuito nazionale delle “Città del vino” e a sviluppare un
turismo rurale teso alla valorizzazione delle zone archeologiche, delle aree di interesse naturalistico
e delle stazioni balneari di Porto Palo e dell’intera fascia costiera.
L’attenzione rivolta alla viticoltura, economia trainante della città di Menfi, si è, altresì
concretizzata con l’istituzione della Fondazione “Inycon”, con lo scopo di creare i presupposti
organizzativi e d’impresa legati alla formazione continua e ad insegnamenti superiori nell’ambito
della filiera del mondo vitivinicolo.
Di rilievo per lo sviluppo turistico di Menfi è risultata l’approvazione, da parte dell’Assessorato
Regionale al territorio ed Ambiente, del Piano Regolatore del Porto di Porto Palo e del successivo
finanziamento di circa 9 milioni di euro da parte dell’Assessorato al Turismo per la realizzazione e
gestione con il sistema del project financing.
Risorse ambientali
Bosco Magaggiaro
Vallone S. Vincenzo
Contrada Capparrina
Serrone Cipollazzo
Borgo di Porto Palo
Isolette di Porto Palo
Patrimoni artistico
Castello di Burgiomilluso
Palazzo Pignatelli
Chiesa Madre
Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa Maria S.S. della Consolazione
Chiesa del Collegio
Chiesa di S. Giovanni
Palazzo Planeta
Palazzo Ravidà
Il Sole
26
I Giardini Pergolati di Inycon
Il Centro Civico
Istituzione Federico II (Biblioteca – Mostra permanente di malacologia)
Il Borgo di Porto Palo e la Torre di avvistamento
Villaggio etnoantropologico di località Cinquanta
Zona archeologica di Contrada Montagnoli
Torre di Avvistamento del borgo di Porto Palo
Collezione di malacologia
Casale Giaccone
Case Arone di San Valentino
Baglio San Vincenzo
27
MONTEVAGO
Il Comune conta 3108 abitanti e ha una superficie 3246 ettari per una densità abitativa di 96 abitanti
per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare interna posta a 393 metri sul livello del mare.
I ritrovamenti archeologici fanno presumere che il territorio di Montevago sia stato abitato sin da
epoche remote, in quanto la tranquillità del luogo, sembra aver incoraggiato, fin dai primi secoli
dell’età cristiana, gli eremitaggi.
Con lo sbarco dei musulmani a Mazara nell’anno 827 d.C. il territorio di Montevago venne
interessato dalla colonizzazione berbera.
Il casale più importante della zona dovette essere quello di Manzil-Sindi, successivamente chiamato
Misilindino ed elevato a baronia nel secolo XIV°.
Nel 1636 il territorio fu acquistato dalla nobildonna Girolama Xirotta e nel 1642, il figlio di questa,
don Rutilio Dirotta, ottenne con privilegio reale il titolo di principe di Montevago e l’opportuna
“Licentia Populandi” per fondare una colonia agricola, con il nome di Montevago.
L’edificazione di questo nuovo centro rientrava nella politica di colonizzazione interna della Sicilia,
portata avanti dal baronaggio per mettere a coltura le terre vergini e incrementare la rendita
fondiaria.
L’edificazione di Montevago avvenne secondo canoni tradizionali: alla costruzione della Chiesa
Madre e del Palazzo baronale seguì la concessione ad enfiteusi di piccoli lotti di terreno su cui i
nuovi abitanti avrebbero costruito poi le loro case.
Nel 1968 il terribile terremoto che colpì la Valle del Belìce distrusse anche Montevago radendolo al
suolo. Del vecchio paese rimane solo un cumulo di macerie diventate, per volere
dell’amministrazione comunale, un vero e proprio”museo della distruzione a cielo aperto”.
Il paese è stato totalmente ricostruito a breve distanza dal vecchio, in direzione Santa Margherita di
Belìce. Nel nuovo centro sono stati creati nuovi e funzionali servizi collettivi, quali la Biblioteca
Comunale, la Città dei Ragazzi che offre spazi culturali e sportivi.
Il territorio è essenzialmente vocato verso il settore agricolo che, grazie alla ricchezza di acque del
territorio, ha permesso lo sviluppo di un’economia agricola basata essenzialmente sulla viticoltura
specializzata che ha consentito la conquista della qualifica di D.O.C. e l’inserimento del Paese nel
circuito delle Città del Vino.
La vitivinicoltura nasce a Montevago attorno al 1965, quando solo il 10% dei terreni era coltivato a
vigneto; dopo il sisma del 196° la popolazione cominciò a credere nello sviluppo del territorio e,
prendendo esempio dei contadini del marsalese e dell’alcamese, cominciò a impiantare alcune
varietà quali il trebbiano ed il catarratto. Dal 1975 quasi tutti i mandorleti ed i frutteti vennero
estirpati per impiantare nuovi vigneti e nuove varietà innovative e di qualità.
Altra coltura tipica della zona è quella dell’olio di oliva e del ficodindia nelle sue tre varietà rosso,
giallo e bianco.
Le uve prodotte vengono trasformate dalle strutture della Cantina Sociale Corbera, cogestita con la
vicina Santa Margherita di Belice, mentre una porzione delle uve locali confluisce presso le Cantine
Sottesoli.
28
Altra coltura tipica è quella dell’olivo, principalmente nella varietà Nocellara del Belice, anch’essa
riconosciuta D.O.C.
Negli anni seguenti al terremoto, accanto all’agricoltura, hanno contribuito all’economia locale sia
l’attività edilizia, legata alla ricostruzione, sia l’attività di estrazione e trasformazione della pietra
derivante da alcune cave della zona.
Dal punto di vista turistico notevole interesse riveste il complesso termale “Acqua Pia”.
Al confine tra le provincie di Agrigento, Trapani e Palermo, questo centro termale, ricco di fascino
grazie alla rigogliosa vegetazione mediterranea, alla presenza di una ricca fauna, al silenzio
interrotto solo dal gorgoglio della sorgente, offre la possibilità di fruire di servizi specialistici per la
salute ed il benessere.
Benefiche cascatelle alimentate con l’acqua termale che sgorga costantemente alla temperatura di
40° offrono un insolito salottino ricavato nell’antica “vasca delle donne” dove è possibile emulare
gli antichi romani.
Risorse ambientali
Bosco Magaggiaro
Patrimonio artistico
La Chiesa Madre
Ruderi di Montevago
Scavi di Contrada Caliata
Villa rustica romana di Contrada Mastragostino
Anfiteatro Comunale
Scultura di Joe Pomodoro nella Piazza della Repubblica
Tombe sicane – c.da Luni
Terme Acqua Pia
Santuario Madonna delle Grazie
29
SAMBUCA DI SICILIA
Il comune conta 6158 abitanti ed ha una superficie di 9588 ettari per una densità abitativa di 65
abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare, posta a 350 metri sopra il livello del
mare.
Le origini del paese risalgono all’epoca araba e, precisamente, all’arrivo dei Musulmani in Sicilia
nell’827, ma già precedentemente, su di un colle a circa 8 km a nord dell’attuale Sambuca, esisteva
un sito, risalente agli Elimi e ai Sicani, così come attestato dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati
su Monte Adranone.
Nel quartiere saraceno si sente ancora viva l’origine araba della città, fondata dall’Emiro Al Zabut
(lo Splendido) che aveva fatto erigere in quel luogo un castello. Il quartiere, delimitato dal vicolo
degli Emiri da un lato e da via Fantasma dall’altro, ha un tessuto determinato da sette vicoli con
slarghi, passaggi stretti ed ampi cortili. Si distingue dall’impianto urbano del resto dell’abitato che
è, generalmente, medievale a fuso ed a sviluppo lineare.
Testimonianza viva di questa origine sono un intero quartiere (Vicoli Saraceni) ed una fortezza,
Mazzallakkar sul Lago Arancio.
Nel tempo il borgo appartenne prima alla famiglia Barberini, poi nel 1570 fu possesso della
famiglia Beccatelli, principi di Camporeale e nel 1666 divenne un principato autonomo.
Soltanto nel 1928 Benito Mussolini, eliminando il termine Zabut, chiamerà il comune con il nome
di Sambuca di Sicilia.
In ricordo del suo fondatore, Sambuca ha chiamato “Terra di Zabut” il Museo etnoantropologico
che si trova nel palazzo Panitteri, antico salotto politico letterario dell’800.
Importante dal punto di vista storico è la città fortezza greco- punica (VII sec. A c.) sita sul Monte
Adranone. Qui, a circa 1000 m. s.l.m. gli scavi regolari iniziati nel 1968 e le successive campagne
annuali hanno portato alla luce la necropoli in cui è stata rinvenuta la “tomba della Regina”, il più
monumentale esempio a camera ipogea della Sicilia, la cinta muraria, costruita in blocchi di pietra
marnosa locale ed estesa circa 6 Km, e vari settori della città tra cui l’area sacra dell’Acropoli.
Negli ultimi anni Sambuca è cresciuta sia culturalmente che urbanisticamente, mantendo l’asse
arabo entro un tessuto viario regolare.
L’Amministrazione Comunale ha voluto riconoscere gli alti meriti artistici del pittore Gianbecchina,
nativo proprio di Sambuca di Sicilia, costituendo “L’Istituzione Gianbecchina” che ha la sua sede
rappresentativa presso il Palazzo Comunale ed espone nell’ex Chiesa di S. Calogero tutte le opere
donate dall’artista alla sua cittadina.
Finalità dell’Istituzione è promuovere e valorizzare ogni espressione d’arte sperimentale e popolare
ispirata alle istanze del pensiero.
Disteso su una collina che si affaccia su un belvedere, Sambuca di Sicilia vanta una ricca
produzione di uva, cereali ed olive.
Il Lago Arancio, nato dallo sbarramento delle acque dell’intero bacino d’impulvio del territorio
sambucese, che si convogliano nel Fiume Rincione-Carboy occupa una superficie di 400 Ha nella
valle di Mulini – In questo specchio d’acqua si allenano gli sportivi di sci nautico. Nel 1981 fu
30
scelto per i campionati europei juniores di sci nautico. Nel 1983 vi sono stati disputati i campionati
mondiali seniores.
Risorse ambientali
Bosco della Risinata
Monte Adranone
Lago Arancio
La Gola della Tardara
Terrazzo Belvedere
Panoramica dell’Acropoli
Patrimonio artistico
Chiesa e Convento del Carmine
Chiesa della Bammina
Chiesa del Rosario
Ex Ospedale Caruso
Chiesa madre
Chiesa della Concezione
Chiesa di San Giuseppe
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di San Michele
Antico Acquedotto Civico
Necropoli di Risinata
Scavi Archeologici di Monte Adranone
Palazzo Beccadelli
Palazzo Panitteri
Palazzo dell’Arpa
Palazzo Campisi
Palazzo Ciaccio
Quartiere Arabo
Torri di Cellaro e di Pandolfina
Teatro Comunale l’Idea
Baglio Planeta
Antiquarium di Monte Adranone
31
SANTA MARGHERITA DI BELICE
Il comune conta 6564 abitanti e ha una superficie di 6706 ettari per una densità abitativa di 98
abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona di collina, posta a 300 metri sopra il livello del
mare. L’andamento dei suoli prevalentemente collinare con quote che all’interno del comune
manifestano una prevalenza d’altopiani con quote minime in corrispondenza della Valle del Belice
e quote massime di circa 470 metri in corrispondenza delle alture su cui sorge l’abitato. Portava in
origine il nome di Manzil – Sindi, “originario del Sind”, ad indicare la patria di provenienza degli
Arabi che, intorno all’827 si insediarano, costruendovi un fortilizio, nella ricca ed amena contrada
resa fertile dallo scorrimento del fiume Al Garib, attuale Belice. Da semplice casale, l’abitato si
trasformò in Castello quando i Normanni ne presero possesso ribattezzandolo come Misilindino.
Nel 1572 Antonio Corbera ottenne dalla Corona Spagnola la “Licentia Populandi” per edificare un
nuovo centro urbano al quale venne dato il nome di Santa Margherita.
Attraverso incoraggiamenti e concessioni baronali Antonio Corbera avviò un processo di
ripopolamento favorendo la costruzione del primo nucleo abitativo.
La baronia di Misilindino, gravata da grossi debiti contratti dai Corbera e da pesanti soggiogazioni
dotali, venne riscattata dal ricchissimo Giuseppe Filangeri e così i principi di Cutò divennero nuovi
signori di queste terre.
Da questa famiglia discende Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo” e di quei
“Racconti” da cui traspare l’emozionante ricordo dei luoghi teatro della sua fanciullezza.
Il paese, duramente colpito dal terremoto del 1968, ha perso buona parte della memoria storica del
suo passato rimasta sepolta sotto le macerie del vecchio impianto urbano.
Il centro è stato in parte ricostruito mediante un piano di trasferimento parziale che ha consentito di
mantenere il sito originario dell’insediamento, anche se l’edilizia residenziale, realizzata dopo il
terremoto, tipologicamente disomogenea, non si accosta a quel che resta della vecchia cittadina.
Le attrattive principali sono legate al palazzo del “Gattopardo”, al Parco del Palazzo Filangeri Cutò,
alla Villa comunale, alla Chiesa Madre Barocca.
Il Palazzo Cutò – Filangeri rappresenta, per le importanti presenze, un valore emblematico quale
sede del potere politico – decisionale che ha preseduto alle trasformazioni più significative
dell’intero territorio di Santa Margherita. La sua notorietà, più che alla sua storia, è dovuta proprio
alla descrizione che ne fa il Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo”. La cittadina di
Santa Margherita di Belice è rinomata per la coltivazione del Ficodindia.
Risorse ambientali
Bosco Magaggiaro
Giardino delle yucche
Patrimonio artistico
Palazzo del Gattopardo (Filangeri Cutò)
Palazzata
Ruderi della Chiesa Madre
Parco delle Rimembranze
32
I ruderi del quartiere San Vito e di S. Calogero
Case Barone Gerbino
Case del Principe Starrabba di Giardinelli
33
RISORSE RELAZIONALI
INIZIATIVE PER LO SVILUPPO LOCALE
In questi anni è stato profuso uno sforzo notevole per coniugare le diverse attività dei Comuni nel
campo della programmazione dello sviluppo locale, della pianificazione urbanistica, della
salvaguardia del territorio, della erogazione dei servizi e della programmazione delle risorse
finanziarie (comunitarie, statali, regionali e comunali).
I Comuni di Sambuca e Menfi si sono dotati del nuovo Piano Regolatore Generale mentre il
Comune di Montevago lo ha in corso di approvazione e il Comune di Santa Margherita Belice ha
già intrapreso l’iter per l’approvazione.
L’approvazione di tali strumenti di pianificazione hanno consentito di avviare un nuovo “sistema di
regole” per l’uso del territorio nel quadro di una strategia territoriale mirata alla valorizzazione delle
risorse ambientali e storico-culturali, al potenziamento della dotazione di attrezzature pubbliche e
delle infrastrutture, ed al sostegno alle attività produttive.
Alla strategia territoriale si sono accompagnate una serie di iniziative di seguito indicate a supporto
dell’economia e delle forze produttive dei quattro comuni nell’ambito di una strategia di sviluppo
integrata che ha visto la partecipazione delle istituzioni e dei principali operatori economici
dell’area:
• La “Intesa di Programma” per lo sviluppo integrato del territorio tra i comuni di Menfi,
Montevago, Sambuca e S. Margherita di Belìce stipulato nell’agosto del 1994 che ha reso
possibile un ripensamento del concetto di sviluppo locale legato alle peculiarità ed alla storia del
territorio e costituito lo start- up di tutte le iniziative di promozione e valorizzazione del territorio
avviate dai quattro comuni in una logica sovracomunale ed in coerenza con la programmazione
della Regione Siciliana e dell’Unione Europea;
• L’iniziativa comunitaria “Leader II” che ha visto i quattro comuni protagonisti nella
realizzazione del programma finanziato dall’Unione Europea per lo sviluppo rurale. I quattro
comuni, congiuntamente agli operatori economici dell’area, hanno elaborato una strategia
integrata per lo sviluppo del territorio. Le azioni attivate hanno consentito : l’assistenza tecnica
dello sviluppo rurale, la formazione professionale degli operatori, aiuti per le piccole imprese e
l’artigianato, l’acquisizione di know-how per la valorizzazione e la commercializzazione dei
prodotti agricoli, per la tutela dell’ambiente e per il turismo rurale.
• La creazione della Società Consortile Mista “Terre Sicane” che ha visto il coinvolgimento dei
comuni di Menfi, Montevago, Sambuca e Santa Margherita di Belìce e di diverse aziende del
territorio per affrontare i temi dello sviluppo locale. La società è stata costituita nel 1998 in
forma misto pubblico- privata ed ha come scopo principale la promozione di progetti integrati
per lo sviluppo del territorio.
34
• Le Sezioni Operative per l’Assistenza Tecnica ( SOAT) oggi Unità Operative, strutture
periferiche dell’Assessorato dell’Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, coordinate dal
IX Servizio Regionale
Assistenza Tecnica, Sperimentazione, Ricerca Applicata e
Divulgazione. L’Unità Operativa 113 SOAT 77 ha sede in Menfi, mentre nei comuni di
Montevago, Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia ha attivato i Sportelli Verdi. Le
sezioni operative svolgono principalmente le seguenti iniziative: Attività Divulgativa che
comprende la diffusione dei regolamenti comunitari e leggi regionali e nazionali a favore
dello sviluppo del territorio, attraverso iniziative quali convegni, incontri-dibattito, tavole
rotonde, consulenza a sportello, ecc. ; Attività Dimostrativa che consiste nel trasferire le
acquisizioni della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo, attraverso la realizzazione
di campi dimostrativi sui principali comparti produttivi; Attività Informativa che riguarda la
diffusione delle innovazioni colturali, tecnologiche ed organizzative ottenuta attraverso iniziative
quali convegni, incontri-dibattito, tavole rotonde, giornate di campagna, gite d’istruzione,
pubblicazione opuscoli, realizzazione video etc.. su argomenti di interesse agrario; Attività
Rilevatrice che riguarda i dati agrometeorologici ed il monitoraggio delle fitopatie e parassiti
animali delle principali colture, nonché le rilevazioni effettuate per conto dell’ISTAT e la
Contabilità RICA (Rete di Inform. Contabile Agricola); Attività Formativa che indirizza gli
operatori agricoli ed ha il fine di elevare il livello professionale attraverso l’organizzazione di
corsi di abilitazione all’acquisto ed uso dei prodotti fitosanitari molto tossici e tossici; Attività
Promozionale che comprende le iniziative riguardanti la produzione, la trasformazione e la
commercializzazione dei prodotti, attuate mediante l’organizzazione di mostre, fiere, mercati e
sagre unitamente ad Enti ed organismi locali
• Il Progetto “Sprint” promosso dalla Direzione Generale XXIII dell’Unione Europea avviato e
realizzato dai quattro comuni dell’area (Terre Sicane) con l’obiettivo di predisporre uno studio di
fattibilità per la realizzazione di un Centro di Innovazione nel settore agroalimentare e della
meccanica agricola teso alla creazione di servizi di supporto alle imprese e creazioni di reti;
• La partecipazione con gli altri partners delle “Terre Sicane” al Programma Comunitario
“Ecos-Ouverture”, assieme alla regione Midi Pirenèes, ai Pays Pasque e des Highlands per la
predisposizione di un Sistema Informativo Territoriale da trasferire al patrimonio informatico
della regione Prahova in Romania. Le principali attività espletate hanno avuto riguardo
all’analisi dei bisogni informativi e costituzione di un database dei parametri e delle informazioni
chiave nel campo della pianificazione territoriale. Il Progetto ha avuto una durata di 15 mesi ed
una spesa complessiva di 550.000 Euro
• Il Patto Territoriale “Valle del Belìce” promosso assieme a 14 comuni del Belìce
sperimentando la costruzione di un nuovo rapporto fra i diversi soggetti istituzionali dell’area,
35
Comuni e Province, parti sociali ed operatori economici. Le iniziative ammesse sono 37 e
prevedono investimenti per 51 milioni di € di cui 34 di contributi pubblici.
• Il Patto Territoriale Agricolo “Valle del Belìce”unitamente ad altri 5 Comuni limitrofi
(Partanna, Poggioreale, Santa Ninfa, Contessa Entellina, Salaparuta ) oltre ai 4 del territorio delle
Terre Sicane. Con decreto dell’11.5.2001 il Ministero ha ammesso alle agevolazioni n.53
iniziative imprenditoriali per un totale di investimenti agevolabili di circa € 25.500.000,00. Il
Patto Territoriale ha messo assieme amministratori e imprenditori con l’obiettivo di
promuovere lo sviluppo dell’agricoltura locale.
• La Strada del Vino “Terre Sicane” promossa insieme ad altri comuni e ad aziende private per
intraprendere una collaborazione più intensa e favorire lo sviluppo del territorio soprattutto in
chiave turistica, attraverso la promozione di itinerari enogastronomici e naturalistico-ambientali.
La Strada del Vino è un itinerario del gusto, un percorso turistico dei sapori e delle tradizioni,
alla riscoperta dei prodotti tipici e dei paesaggi che possono affascinare i visitatori.
• Il Piano Integrato Territoriale (PIT) “Aquae Labodes” promosso assieme ad altri comuni,
nell’ambito di Agenda 2000, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di infrastrutture pubbliche e
delle imprese del territorio. Il Progetto Integrato Territoriale è finalizzato a convergere,
attraverso un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra di loro,
verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio . Il Pit Aquae Labodes è stato approvato con
DPRS del 18.6.2002 n.94 per un importo di € 30.833.368,28 e l’Accordo Organizzativo
sottoscritto in data 12.7.2002 presso il Dipartimento Regionale della Programmazione è stato
ratificato dai Consigli Comunale nel mese di gennaio 2003
• Il Progetto PASS attivato nell’ambito di un Programma Operativo Multiregionale dell’Unione
Europea per la formazione di funzionari della pubblica amministrazione e destinato ad
accrescere l’efficienza e l’efficacia delle amministrazioni nell’utilizzo dei fondi strutturali
dell’U.E.. Tale progetto ha visto la partecipazione dei funzionari di 12 comuni e della Provincia
di Agrigento consentendo uno scambio di opinioni su materie di interesse comune ed
approfondimenti su tematiche generali.
• L’Adesione al Programma di iniziativa comunitaria “Interreg III” per il periodo 2000-2006
con l’obiettivo di sviluppare un nuovo turismo mediterraneo, rispettoso delle identità e delle
tipicità delle singole regioni, dei territori e delle Città del Vino situate nell’area mediterranea.Al
programma hanno dato adesione Francia, Spagna e Italia. I tre partners europei intendono
promuovere una nuova politica per il turismo del mediterraneo attraverso una più stretta
collaborazione che permetta di valorizzare il loro patrimonio naturale, storico e gastronomico.
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• Il Patto Ambientale dei Sicani che si propone una forma integrata di interventi finalizzati a
favorire lo sviluppo locale, con riguardo all’integrazione del patrimonio paesaggistico, delle
emergenze architettoniche e delle aree archeologiche. Il Patto è stato sottoscritto dalla Presidenza
della Regione, dalla Provincia di Agrigento, dalla Soprintendenza di Agrigento e Trapani e
dall’Esa oltre che dai Comuni di Castelvetrano, Contessa Entellina, Ghibellina, Giuliana,
Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Sciacca e Vita e delle Associazioni
Ambientalistiche Legambiente, WWF, LIPU, CAI, Arci e Italia Nostra.
• Il Parco Culturale Terre Sicane Al fine di far conoscere a tutti le proprie specificità culturali
e ambientali, valorizzarle ai fini della ricaduta economica sul territorio i Comuni di Menfi, Santa
Margherita Belice, Sambuca e Montevago, unitamente ai comuni di Sciacca, Calamonaci,
Caltabellotta, Cattolica Eraclea e Ribera hanno stipulato l’accordo per puntare insieme allo
sviluppo dell’economia attraverso una diversa fruizione delle risorse territoriali. La società del
Parco avrà sede a Santa Margherita Belice, a Palazzo Filangeri Cutò dove soggiornarono
Ferdinando IV e Maria Carolina.
Ognuno dei Comuni facenti parte del Parco ha delle attrattive turistiche da integrare con gli altri
per creare una identità globale: Sciacca con il mare e le terme, Caltabellotta con un
incomparabile paesaggio montano e la sua storia, Menfi con il suo percorso gastronomico,
Montevago con le terme, Santa Margherita con il Parco Letterario , Cattolica Eraclea e Sambuca
con la loro archeologia, Calamonaci e Ribera con i loro prodotti tipici
• L’Unione dei Comuni delle “Terre Sicane” costituita dai comuni di Menfi , Sambuca di
Sicilia, Montevago e Santa Margherita di Belìce per la gestione in forma associata di servizi e
per assicurare efficienza ed efficacia all’azione dell’Ente Locale. L’unione dei Comuni che è una
forma associativa disciplinata dal Testo Unico degli Enti Locali n.267/2000 potrà consentire
l’esercizio congiunto di una pluralità di funzioni.
• Il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa: Il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa è stato
proposto dai Comuni di Palermo, dove lo scrittore nacque e dove scrisse il Gattopardo, Palma di
Montechiaro, feudo della famiglia Tomasi e Santa Margherita di Belice, dove lo scrittore
trascorse lunghi giorni felice dell’infanzia.
I Parchi letterari sono riserve protette che difendono la memoria dell’aggressione della
dimenticanza, territori in cui è possibile riscoprire il profumo di una pagina letteraria
percorrendo itinerari suggestivi nei luoghi che l’hanno ispirata.
• La società consortile “Terme Selinuntine”:
La società consortile è con capitale misto
pubblico e privato. Composta da numerosi Comuni delle province di Agrigento e Trapani, ha lo
scopo di promuovere e gestire iniziative a sostegno dello sviluppo locale e della valorizzazione
del territorio . Più in particolare il Sistema Turistico Locale Terme Selinuntine ha come scopo
principale la gestione dei servizi turistici, la promozione dell’immagine e dell’offerta turistica
37
legata alla fruizione dei valori naturalisti, artistici, culturali, storici, archeologici, compresi i
prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato.
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PROGETTO/SISTEMA
SOSTENIBILE
DI
SVILUPPO
LOCALE
INTEGRATO
E
L’IDEA FORZA
L’ambito territoriale delle Terre Sicane presenta un elevato capitale in termini di risorse ambientali
(aree di pregevole interesse, ricchezza e diversificazione di ambienti naturali, agrari, paesistici e
forestali), risorse storico-culturali (persistenza di tradizioni locali, patrimonio architettonico,
archeologico ed edilizia rurale), risorse umane e sociali (competenze tecnico-produttive peculiari
legate all’uso delle risorse locali) e risorse produttive (presenza di alcune produzioni tipiche molto
interessanti nel settore agricolo e nell’artigianato locale e processi produttivi consolidati e
all’avanguardia che hanno determinato l’affermarsi di un’agricoltura, aperta all’innovazione, quale
settore trainante).
Un piano di sviluppo locale per questa zona non poteva fare a meno di puntare sulla valorizzazione
del potenziale endogeno esistente, per integrarlo con i segmenti produttivi distintivi dell’area,
nell’ottica di conseguire un miglioramento dell’ambiente economico, della qualità della vita e della
sostenibilità ambientale. Le riflessioni basate sull’analisi e la diagnosi del contesto hanno
evidenziato l’importanza che lo sviluppo rurale ricopre per l’economia del territorio e hanno
consentito di individuare quale obiettivo prioritario lo sviluppo del turismo rurale, al fine di
promuovere un’immagine complessiva di “Qualità” del territorio.
La mutazione della domanda turistica (ora nutrita di sensibilità per l’ambiente e la natura, per la
qualità della vita e del tempo libero) si orienta verso forme di “mobilità conoscitiva” , mosse da
crescenti bisogni di libertà e di cultura dell’uomo contemporaneo, che vuole recuperare nello spazio
temporale di una vacanza la completa funzionalità dei cinque sensi, una dimensione di contatto con
l’esterno, l’aria aperta, la memoria delle tradizioni, delle identità e delle culture locali.
Occorre, quindi, puntare su turismi per definizione, ecocompatibili,, nei quali sono riconoscibili il
turismo rurale, l’agriturismo, il turismo verde e sportivo, il turismo di scoperta della cosiddetta
Italia Minore, il fenomeno del Bed&Breakfast, delle cantine e strutture per la ristorazione
tipica, per la scoperte eno-gastronomiche sulle Strade dei Vini e dei Sapori.
Queste forme di ricettività, spesso sono a loro volta recettori naturali delle altre variegate
espressioni del turismo “leggero” e sostenibile : itinerari della storia, del folklore e delle tradizioni
locali, cicloturismo, montain bike, equiturismo
Per poter definire una strategia per lo sviluppo del turismo nelle Terre Sicane, improntato sui
Turismi emergenti, era necessario disporre di una “fotografia” del settore il più possibile
approfondita. Lo studio delle fonti e delle informazioni statistiche disponibili non ha consentito
un’esauriente estrapolazione dei dati, sia quantitativi che qualitativi, che interessano l’area.
39
Con l’obiettivo di colmare questo gap informativo e conoscitivo è stato messo a punto un mix
integrato d’indagini e confronto con i vari operatori e soggetti coinvolti nel progetto di sviluppo che
ha permesso, innanzitutto, di chiarire ed articolare alcuni dati la cui rilevazione può scaturire solo
dall’osservazione diretta del fenomeno.
Inoltre al fine di analizzare i punti di forza e di debolezza del territorio “Terre Sicane” si è
proceduto ad effettuare un’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats).
Una lettura incrociata dei suddetti fattori, congiuntamente all’analisi della domanda e dell’offerta
del contesto locale ha consentito di definire il livello competitivo del territorio, le priorità di cui
tener conto nella definizione degli obiettivi di sviluppo, di isolare i “concetti – chiave” per guidare
le scelte strategiche verso azioni d’intervento tese a limitare i possibili danni derivanti dal
verificarsi delle minacce che potrebbero avere un grosso impatto sui risultati attesi e/o ottimizzare
le prestazioni e massimizzare i vantaggi legati alle opportunità, allocando in modo flessibile le
risorse.
Tra i fattori endogeni sono stati valutati l’identità e le risorse su cui l’area può contare e quali sono
le modalità ed intensità della loro attuale utilizzazione, le infrastrutture, i servizi, l’animazione, la
promozione, la commercializzazione e la capacità di programmazione nel settore turistico; per
quanto riguarda i punti di forza dell’area sono stati analizzati sia gli strumenti di stretta pertinenza
turistica (flussi, capacità ricettiva, valenze paesaggistiche….), sia gli elementi del contesto socio –
economico che influiscono in modo più o meno diretto sull’andamento dell’attività turistica e che
aiutano a fare delle previsioni a breve e a medio termine; tra gli elementi esogeni l’analisi ha
puntato ad evidenziare il livello di competitività del settore, la forza dei concorrenti, i fattori
ambientali.
40
ANALISI SWOT
Punti di forza
L’analisi del settore turistico ha evidenziato la presenza nel territorio Terre Sicane di risorse
culturali, ambientali, storiche, di aree protette ed insediamenti archeologici la cui valorizzazione
consentirebbe di determinare le condizioni preliminari per lo sviluppo dell’area in chiave turistica.
Inoltre, la promozione delle tradizioni locali e dell’artigianato agevolerebbe un processo di
qualificazione e si porrebbe come elemento distintivo dell’offerta turistica.
Il territorio, situato in una posizione geografica strategica, consente di godere di un ambiente
favorevole alla diffusione di produzioni eco-compatibili e suscettibili di valorizzazione tipica e di
qualità, di alcuni scenari naturali degni di rilievo, ove poter effettuare escursioni naturalistiche,
archeologiche e culturali che rendono una vacanza nelle Terre Sicane una full-immersion nella
natura, lontano dalle chiassose città o dalle affollate località turistiche.
Il paesaggio è un indicatore importante delle dinamiche socio-economiche ed ambientali che
interessano il territorio, poiché queste si traducono in forme, elementi costruiti e processi visibili e
persistenti. Il paesaggio, proprio per la sua “visibilità” ha un impatto significativo sia
sull’autorappresentazione identitaria della popolazione locale, sia sulla percezione che del
territorio hanno i turisti, i quali, proprio dall’elemento “visibile”, ricavano maggiori suggestioni.
L’ottimo vino ed i prodotti enogastronomici tipici consentono di soddisfare in pieno le aspettative
dei visitatori.
Punto di forza di notevole importanza per lo sviluppo turistico dell’intera zona è la vicinanza al
mare di una parte del territorio e la presenza di un porto. Il territorio del Comune di Menfi, infatti,
sorge su un verde promontorio che declina verso la costa, a tratti sabbiosa, a tratti frastagliata, tra
calette e dune, caratterizzata da una florida vegetazione mediterranea e da scarsi insediamenti
abitativi.
Una natura quasi incontaminata, bagnata da un mare pulitissimo che, in ambito europeo e, per
diversi anni consecutivi, ha trovato conferma della propria qualità ambientale con il riconoscimento
della Bandiera Blu, assegnata dalla FEEE. Questo riconoscimento non indica solo l’ottimo stato di
salute delle acque marine della costa menfitana, ma è il pieno riconoscimento della qualità
ambientale complessiva della zona e della sua completa vivibilità.
Il recente rinvenimento subacqueo di un relitto di nave oneraria, a poca distanza dal molo di ponente
di Porto Palo, testimonia come l’approdo fu al centro di importanti traffici marittimi tra la Sicilia e il
Nord Africa.
Il porto di Porto Palo da realizzare con il sistema della finanza di progetto sta per essere ampliato in
quanto ha usufruito di un finanziamento di circa € 9.000.000 con i fondi della Misura 4.4.3 del
P.O.R. Sicilia su un investimento previsto di circa € 20.000.000
Nel territorio di Montevago, al confine tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo, si trova il
centro termale “Acqua Pia”, ricco di fascino grazie alla rigogliosa vegetazione mediterranea, alla
presenza di una ricca fauna, al silenzio interrotto solo dal gorgoglio della sorgente.
41
Benefiche cascatelle alimentate con l’acqua termale che sgorga costantemente alla temperatura di
40° offrono un insolito salottino ricavato nell’antica “vasca delle donne” dove è possibile emulare
gli antichi romani e dove è possibile fruire di trattamenti di benessere, fangoterapia, inalazioni e
aerosolterapia.
Il territorio offre, grazie alla ricchezza dei monumenti, dei siti archeologici e delle emergenze
architettoniche la possibilità di compiere un excursus storico culturale tra testimonianze artistiche di
origine araba, rinascimentale, barocca, neoclassica.
Il territorio Terre Sicane è un polo culturale consolidato grazie alle diverse attività e risorse culturali
presenti all’interno delle P.A.: l’Istituzione Gianbecchina, il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa,
L’Istituzione Culturale Federico II e la mostra permanente di Malacologia, l’Antiquarium di Monte
Adranone, il museo etnoantropologico.
Nelle Terre Sicane si fa cultura, si promuove cultura e si offrono opportunità culturali capaci di
attirare flussi turistici specializzati come dimostrano i premi letterari istituiti, il workshop
internazionale di malacologia, la manifestazione Inycon – Menfi e il suo vino, le fiere mercato del
bestiame e dei prodotti artigianali.
I territori di Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belìce conservano esempi
di un’architettura spontanea, fatta di case rurali, di antiche masserie, bagli e ville patrizie: il Casale
Giaccone, le case Arone di Valentino, Il Baglio S. Vincenzo, le Case Ravidà a Menfi, la Torre
Pandolfina e il Baglio Planeta a Sambuca di Sicilia, le Case Barone Gerbino e del Principe di
Giardinelli a Santa Margherita di Belìce.
In termini di risorse umane il territorio presenta buone professionalità già formate che hanno
effettuato gli studi presso l’Istituto Professionale per i servizi alberghieri e turistici di Sciacca e la
facoltà di agraria.
Si va, inoltre, specializzando la formazione nel settore vitivinicolo grazie ad un recente master
“Management della filiera vitivinicola” che si sta svolgendo presso la fondazione Inycon di Menfi.
Il livello d’istruzione, in particolare quello superiore ed universitario, rappresenta un elemento
determinante per lo sviluppo turistico, in quanto agevola la formazione di una classe dirigente
professionalmente qualificata in grado di individuare e realizzare attività innovative con ricadute
economiche vantaggiose per tutti.
Nel territorio sono presenti oltre ad alcuni piccoli alberghi, agriturismi e camping anche attività
recettive esercitate da privati che, in determinati periodi dell’anno, specie in estate, affittano
miniappartamenti e case rurali comodamente attrezzati.
TAVOLA 1. – Posti letto in Alberghi, Agriturismo, case per ferie, camping etc..
Menfi
Posti
Affittacamere
2
24
AAa
Alberghi
1
12
Montevago
1
Posti
50
42
Sambuca di
Posti
Santa
Posti
TOTALE
1
7
1
7
38
1
22
84
Agriturismo
2
50
Turismo rurale
1
18
Appartamenti per
1
80
Camping
2
68
1
12
18
1
8
88
68
Ecoturismo
TOTALE
62
1
252
50
27
0
0
29
358
Un territorio caratterizzato dalla qualità dei luoghi, dalla tipicità dei prodotti deve distinguersi anche
per una cucina ricca di sapori e di profumi. Tra il mare e la montagna, numerosi sono i luoghi dove
poter gustare specialità culinarie e antiche ricette a base di pesce, carni, verdure che consentono di
riscoprire il piacere di una cucina autentica e tradizionale.
Parlare del binomio ristorazione – turismo consente di evidenziare due aspetti fondamentali: il
primo legato alla qualità dei servizi offerti che si riflette, inevitabilmente, sul livello d’accoglienza
del territorio; il secondo aspetto si collega alla valorizzazione della cucina locale e alla promozione
di un turismo enogastronomico che si muove alla ricerca di sapori tradizionali e promuove la
valorizzazione e diffusione dei prodotti tipici.
I quattro Comuni hanno promosso, nell’ambito dell’iniziativa Leader II, la “Strada del Vino Terre
Sicane”, costituita in Associazione con lo scopo di predisporre itinerari atti a percorre e conoscere
il territorio, i suoi vini, la qualità dei suoi prodotti tipici e delle sue tradizioni enogastronomiche, di
animare il comprensorio con eventi mirati, di garantire la qualità dei servizi proposti ai visitatori dai
loro associati.
Di particolare importanza è la costituzione di una struttura di coordinamento quale l’Unione dei
Comuni che potrebbe agevolare lo sviluppo del territorio sotto il profilo gestionale, della
programmazione e della promozione.
Nel territorio Terre Sicane si assiste ad un flusso turistico stagionale (estivo) e al concentramento
di presenze nei fine settimana di ospiti provenienti dalle città (ad esempio Palermo) che trovano nel
silenzio delle campagne e del mare la possibilità di allontanarsi dalla routine del traffico e
dell’affollamento.
Gli abitanti delle Terre Sicane denotano una discreta predisposizione all’accoglienza degli stranieri,
dovuta al fatto che questa è una terra di emigranti che vede ogni anno, specie nel periodo estivo, il
ritorno dei propri concittadini partiti all’estero per la ricerca di un posto di lavoro.
Consolidati sono gli scambi con Paesi stranieri che ospitano cittadini di questo territorio.
L’intensità dei regimi di aiuti pubblici alle imprese è elevata in considerazione delle cospicue
risorse finanziarie disponibili dal QCS 2000- 2006 , dalla varietà degli strumenti agevolativi
utilizzabili e dagli elevati massimali di aiuto alle imprese.
43
PUNTI DI DEBOLEZZA
A fronte di numerosi punti di forza su cui il territorio può investire per un salto di qualità dello
sviluppo turistico dell’area, l’analisi effettuata ha evidenziato alcuni punti di debolezza riconducibili
a grandi linee ad alcuni segmenti ben definiti quali: l’assenza di coordinamento settoriale con
conseguente disorganizzazione e scollamento gestionale tra attività ed operatori, l’inadeguata
ricettività, la limitata efficienza dei servizi e del sistema informativo e promozionale, le scarse
dotazioni infrastrutturali, la scarsa valorizzazione dei beni naturalistici e monumentali, la mancanza
di un’adeguata animazione del territorio sotto il profilo ricreativo, sportivo e degli eventi,
l’invecchiamento della popolazione e una sofferenza occupazionale non indifferente.
Il settore non è attualmente organizzato in filiera, le singole attività non sono coordinate tra loro per
cui risulta difficile predisporre pacchetti d’offerta turistica, mentre si registra l’assenza di tour
operator. Ostacoli si riscontrano a causa della mancanza di cooperazione anche nell’organizzazione
e realizzazione di un piano d’immagine complessivo che individui gli elementi su cui basare le
strategie ed attività comuni da porre in essere. La mancanza di coordinamento e di cooperazione è
riscontrabile altresì tra amministrazioni degli Enti Locali e Sistema produttivo e turistico, anche se
si è andata diffondendo, negli ultimi tempi, una propensione verso una sorta di “coalizione
territoriale per lo sviluppo”, tra amministratori pubblici locali, attori economici e sociali.
La ricettività risulta limitata e non diversificata: i posti letto sono insufficienti, non vi sono strutture
ricettive per i turisti giovani, anche se è in corso di realizzazione un ostello della gioventù, sono
piuttosto carenti le strutture alberghiere, limitate ad un numero ridotto e di piccole dimensioni,
scarse le possibilità di campeggio itinerante, in quanto le poche strutture esistenti sono dislocate
lungo le coste e funzionano a pieno regime solo nel periodo estivo, inesistente la possibilità di
ospitare un turismo congressuale. Le debolezze quali-quantitative dell’offerta di ricettività turistica
si evidenziano soprattutto nelle aree rurali carenti di infrastrutture e di servizi di base.
I sistemi di offerta turistica tendono ad essere offerti per tutti gli usi e a tutti i clienti. Stenta ad
affermarsi una strategia di specializzazione o differenziazione per puntare sui punti di forza del
territorio, punti cioè in grado di esaltare le differenze e di fornire reali posizioni di vantaggio
rispetto ad altre zone, come potrebbe avvenire per lo sviluppo del turismo rurale ed
enogastronomico.
Insufficiente è il livello di preparazione all’accoglienza turistica e alle attività di accompagnamento
che, pertanto, necessitano di formazione e di un sistema di monitoraggio della qualità, per valutare
il gap esistente tra le esigenze dei fruitori del prodotto turistico, i bisogni degli operatori del settore
e gli output dei processi formativi, così come risulta necessario, nell’ ottica dell’integrazione delle
diverse attività, provvedere ad una formazione turistico-ricettiva degli imprenditori agricoli.
Sul territorio mancano punti di riferimento per il turista, spazi per l’accoglienza, per l’illustrazione e
per la promozione delle risorse e valenze locali, per l’esposizione dei prodotti tipici. Si assiste ad
una carenza nel sistema informativo sul fronte prettamente turistico, sia per quanto concerne la
cartellonistica e le segnalazioni sui percorsi e in coincidenza con le emergenze naturalistiche e
monumentali, possibili punti di noleggio di mezzi di trasporto, materiale pubblicitario con notizie
44
pratiche di tipo turistico quali indirizzi, prezzi, numeri telefonici, sia per quanto riguarda il servizio
e gli uffici d’informazione al turista sulle singole attività ed opportunità (limitato funzionamento
degli Uffici Turistici e delle Pro Loco).
La carenza di coordinamento gestionale comporta anche un gap nella realizzazione di una politica
d’immagine adeguata oltre che l’impossibilità di avviare strategie di marketing interno ed esterno
che interessano l’intera area. La carenza di strutture permanenti di supporto al marketing territoriale
che esalti l’identità dell’area non consente la promozione di un’offerta né come immagine, né come
partecipazione integrata degli operatori turistici, tanto meno come filiera nel suo complesso di tutti i
soggetti e settori coinvolti. Il prodotto turistico inteso come offerta unitaria di proposte assortite cui
far corrispondere possibilità di soggiorno prolungato non si è ancora sviluppato.
Vi è l’inclinazione a fare marketing diretto, a cercare di raggiungere il possibile turista senza
intermediazioni commerciali esterne e, nella maggior parte dei casi, gli strumenti ed i risultati che
ne derivano risultano poco efficaci ed incisivi per la promozione del prodotto di cui si dispone e
delle specificità locali.
La promozione e la valorizzazione delle risorse, anche da parte del settore pubblico, avviene in
maniera episodica e spesso senza aggiornati supporti informativi e divulgativi.
L’offerta turistica trova un ulteriore punto di criticità nella carenza ed inadeguatezza delle dotazioni
infrastrutturali., sia in quelle d’accesso all’area, sia nella rete viaria interna, limitazioni che inficiano
i vantaggi di cui l’area potrebbe godere grazie alla privilegiata posizione geografica in cui si trova e
alla relativa vicinanza di due aeroporti.
Manca completamente il trasporto ferroviario, le strade di collegamento sono poco scorrevoli e
sicure, poco illuminate e scarsamente provviste di segnaletica, i trasporti pubblici limitati.
Le carenze si registrano anche nell’offerta complementare al settore e nelle strutture ricreative e per
il tempo libero.
L’animazione locale del territorio è spesso costituita da manifestazioni offerte più come attrattive
per una “puntata giornaliera” che non come un prodotto costruito in maniera partecipata ed integrata
con i diversi attori coinvolti per presentarsi a un mercato non solo locale.
L’identità territoriale e culturale, ad eccezione del mantenimento di alcune tradizioni e della
sopravvivenza di alcuni costumi locali, non è adeguatamente percepibile in termini di coerenza di
prodotto complessivo e come motore propulsore di un’immagine del territorio adeguata alle
peculiarità di cui dispone. La causa di ciò va probabilmente ricercata nel disagio che le popolazioni
hanno subito a causa del terremoto del ’68 che ha lacerato il tessuto sociale, ha cancellato tratti di
memoria storica.
A ricordare che questo territorio ha una vocazione prettamente agricola e a testimonianza che
questo settore rappresenta ancora il segmento trainante dell’economia locale c’è solo un villaggio
etnografico (Contrada Cinquanta a Menfi), un’iniziativa voluta e curata da privati, mentre manca ad
esempio un vero e proprio museo della civiltà contadina e dell’artigianato.
Le risorse ambientali ed i beni naturalistici, ancora oggi in buona parte integri nelle loro valenze
ecologiche, non sono mai stati oggetto di un vero e proprio piano strategico di valorizzazione, ad
45
esempio attraverso itinerari ecologici, per offrire una fruizione razionale ed adeguata senza minare
una buona conservazione dei luoghi.
La conservazione dei beni architettonici e la manutenzione del patrimonio storico – monumentale è
in alcune realtà carente, nonostante investimenti effettuati e/o previsti per la ristrutturazione di
immobili di valore artistico.
I musei e le strutture presenti non sono spesso adeguatamente fruibili a causa di orari di apertura e
di chiusura legati alle esigenze del personale, così come sono carenti le attività ed i laboratori
didattici legati al patrimonio.
La prevalenza delle presenze turistiche si registra nella stagione estiva in cui la capacità ricettiva è
in determinati archi di tempo esaurita, mentre negli altri periodi, specie in quello invernale, tutte le
strutture sono sottoutilizzate ed alcune, situate nelle località balneari, chiuse.
I flussi domenicali risultano piuttosto disordinati, si tratta di turisti di passaggio con camper che non
potendo fruire di aree appositamente attrezzate si fermano indiscriminatamente sul territorio,
comportando problemi per l’ambiente.
Questo tipo di flusso, lasciato allo sviluppo spontaneo, non comporta vantaggi economici in quanto
mancano le opportunità di fruizione guidate o anche semplici opportunità di scoperta e di acquisto
delle produzioni locali tipiche dell’agroalimentare e dell’artigianato.
46
OPPORTUNITA’
La principale opportunità su cui il territorio deve far leva per il decollo turistico è la favorevole
posizione geografica in cui si trova e, precisamente, la sua collocazione tra due aree di rilievo quali
quella termale di Sciacca e quella archeologica di Selinunte.
La favorevole posizione territoriale congiuntamente alla propensione degli abitanti dell’area a
contatti con l’esterno favoriscono la possibilità di scambi culturali e la cooperazione tra territori.
L’aumento della domanda di turismo rurale e di località turistiche minori può rappresentare per il
territorio Terre Sicane la possibilità di dare piena valorizzazione alla sua vocazione di “vacanza”
culturale, ambientale e naturalistica.
Il proliferare delle iniziative private e la crescente attenzione dei nuovi segmenti di mercato
favorisce l’affermarsi di una ricettività sul territorio per un target che sempre più è alla ricerca di
servizi a propria dimensione che lo pongano a contatto con l’identità culturale e territoriale del
posto.
L’aumento della domanda endogena di servizi di qualità e a contenuto naturalistico e culturale
comporta una contestuale modificazione dei modelli di consumo e di spesa, con il conseguente
interesse verso i prodotti e le tradizioni locali. Ciò comporta, grazie anche al rapporto positivo che
gli attori locali hanno verso l’evoluzione del settore agricolo e produttivo, lo sviluppo di imprese
competitive nella filiera agrituristica.
I nuovi strumenti di programmazione disponibili, congiuntamente alle maggiori capacità di
“sfruttamento” delle opportunità e degli incentivi finanziari a cui attingere, si pongono come valido
supporto all’attività di programmazione per lo sviluppo del territorio.
I fondi strutturali per lo sviluppo del territorio, previsti dalle iniziative Leader, consentono di
promuovere strategie originali di sviluppo sostenibile integrato tese al miglioramento della qualità
della vita nelle zone rurali, alla valorizzazione dei prodotti locali e delle risorse naturali e culturali,
nonché all’utilizzazione dei nuovi know-how e tecnologie per aumentare la competitività dei
prodotti e dei servizi nei territori in questione.
I bandi dell’Unione Europea “Life Natura” per la conservazione degli habitat naturali, della flora e
della fauna selvatica e gli strumenti per ottenere le “certificazioni ambientali” agevolano la
possibilità di rispondere ad una domanda turistica sempre più attenta ai fattori qualitativi, in
particolare a quelli legati alla qualità dell’ambiente e dei prodotti locali a basso impatto ambientale.
Gli strumenti di programmazione negoziata a favore di politiche d’intervento nell’agricoltura e nel
turismo, facendo leva sui fondi di Agenda 2000 offrono disponibilità di finanziamenti pubblici e di
conseguenti vantaggi localizzativi a sostegno degli operatori economici e dei soggetti sociali e
culturali nei settori del turismo rurale e culturale.
La Legge Regionale n.32/2000 proponendo interventi di promozione turistica a favore degli Enti
Pubblici e delle Associazioni che operano senza scopi di lucro per la realizzazione di manifestazioni
ed iniziative a carattere sportivo, culturale, folcloristico, favorendo la pubblicizzazione di opuscoli,
pieghevoli, manifesti, guide, cartine ed audiovisivi, agevolando la partecipazione a saloni,
47
workshop ed altre iniziative promozionali, offre la possibilità di fruire di agevolazioni per la
promozione del “prodotto” turistico del territorio.
L’apertura delle frontiere del 2010 ed il conseguente allargamento dei mercati, in particolare verso i
Paesi del Mediterraneo e dell’Est Europa, offrono buone prospettive di crescita nei bacini di nuovo
impiego.
I nuovi Bandi del Fondo Sociale Europeo e i Programmi Comunitari, quali ad esempio INTERREG,
per finanziamenti di corsi di formazione per operatori turistici e per la preparazione all’accoglienza,
agevolano la possibilità di fruire di risorse umane e di un’offerta di lavoro qualificati, capaci di
determinare in modo strategico l’immagine del territorio che il turista percepisce.
L’integrazione con il sistema scolastico, sempre maggiormente interessato ai servizi di educazione
ambientale e alle proposte di fruizione turistica all’interno di aree protette, permette la creazione di
laboratori didattici che si pongono come “palestra” per le nuove generazioni per la valorizzazione
dei beni ambientali del territorio ed una razionale fruizione di essi e per l’affermarsi della
consapevolezza che le linee di sviluppo turistico sostenibile, adottate nel territorio, garantiscono il
rispetto delle risorse naturalistiche, considerate come potenziali risorse turistiche e, quindi, fonti di
sviluppo economico.
Inoltre, diverse leggi regionali e nazionali individuano tra i suoi punti l’opzione di realizzare
percorsi cicloturistici e favorire un uso del territorio più consapevole e meno inquinante, nell’ottica
della conservazione del patrimonio ambientale e della fruizione di esso mantenendo le sue valenze
ecologiche. Detti percorsi, unitamente alla creazione di appositi itinerari tematici, legati alle
peculiarità del territorio, consentono di rispondere in maniera adeguata alla crescente domanda di
“Turismo verde” e all’interesse rivolto ai territori con elevata presenza di risorse naturali di pregio.
La garanzia di uno sviluppo turistico a basso impatto ambientale è offerta, altresì, dalla possibilità
di utilizzo di impianti energetici alternativi, grazie alla diffusione di tecnologie a scopo energetico
quali impianti eolici, fotovoltaici, e ad energia solare. Un’iniziativa di tal genere è in cantiere a
Sambuca di Sicilia ove è presente un impianto eolico e ove si prevede la realizzazione di un punto
turistico d’accoglienza.
Tra le tipologie di turismo per le quali si prevede una più marcata dinamica di crescita occupa un
posto rilevante quello che si rivolge ad un mix di prodotti legati al territorio (cultura + natura +
enogastronomia ecc..).
La domanda locale per servizi di ricreazione all’aria aperta in ambito rurale e naturale è in crescita e
ne sono testimonianza le aree attrezzate esistenti nel Bosco Magaggiaro e alla Risinata.
La presenza diffusa nel territorio di habitat naturali di interesse suscettibili di sviluppo in circuiti di
turismo tematico e/o di agriturismo, di produzioni tipiche da valorizzare, di parchi ed istituzioni
culturali, unitamente alla possibilità di fruizione della Legge Quadro sul turismo (L. 29/03/2001
n.135), ha consentito che i quattro Comuni delle Terre Sicane aderissero al Distretto Turistico
“Terme Selinuntine”, un sistema di offerta territorialmente circoscritto, coincidente con un’area ad
alta densità di risorse culturali, ambientali, storiche e monumentali, caratterizzato da un elevato
48
livello di articolazione, qualità ed integrazione dei servizi, rivolti all’utenza e da un marcato
sviluppo della filiera produttiva turistica e culturale locale.
L’adesione al distretto turistico si pone come opportunità per porre in essere una politica di sviluppo
tesa a favorire processi di valorizzazione e di composizione delle risorse e dei servizi locali,
pubblici e privati, in sistemi integrati di offerta, sulla base del principio che l’offerta beni
culturali/ambientali e l’offerta dei servizi turistici risultano complementari all’interno di un sistema
turistico locale e necessitano di una politica di marketing territoriale adeguata ed ampliata.
Atra opportunità è offerta dalla possibilità, in parte in atto, di realizzare progetti di reti civiche, ossia
di mettere in rete servizi telematici, utilizzando le risorse dei progetti E-Government o quelli della
misura 6.05 POR Sicilia. L’uso di mezzi informatici e telematici innovativi e, ad esempio, la
realizzazione di un portale che possa diffondere l’identità del territorio dei quattro Comuni,
consentirebbe una fruizione interattiva delle risorse da parte del visitatore.
Un’ opportunità di rilievo è costituita dalla stabilità dei governi locali e dal rafforzamento del ruolo
delle Istituzioni pubbliche e del partenariato pubblico e privato nella definizione ed attuazione delle
politiche locali di sviluppo sociale e produttivo.
Soggiornare nelle Terre Sicane vuol dire anche assistere a molteplici manifestazioni, religiose,
culturali e folcloristiche, realizzate nel territorio. Sagre e fiere arricchiscono la varietà ed il
panorama dei festeggiamenti, evidenziando le produttività economiche più importanti.
Le manifestazioni religiose di maggiore caratterizzazione sono: la Festa del SS. Crocifisso a Santa
Margherita di Belìce, la festa della Madonna delle Grazie a Montevago, la Festa di San Giuseppe a
Menfi e la Festa di Maria SS. Dell’Udienza a Sambuca di Sicilia.
A Santa Margherita di Belìce si svolgono ogni anno, alla fine di ottobre, la Sagra del ficodindia e i
primi di settembre, la Fiera – mercato del bestiame, una manifestazione legata al patrimonio
zootecnico del territorio. Durante la Fiera, infatti, si svolge la mostra della Pecora della Valle del
Belìce e vengono allestiti appositi stand in cui poter gustare i prodotti tipici derivati da questi ovini.
Manifestazione di notevole richiamo è Inycon “Menfi e il suo vino”, una festa che, nata come
trionfo del vino, principale prodotto dell’economia del paese, prevede la realizzazione di spettacoli,
mostre, gare, degustazioni e tavole rotonde, legate al mondo produttivo, alla sua innovazione.
Anche a Montevago, la sagra del vino celebra la risorsa agricola principale del Paese e di tutto il
comparto agricolo della zona, mediante tavole rotonde, convegni, stand espositivi.
Tra le manifestazioni sportive di richiamo occorre menzionare le gare di sci nautico svolte al Lago
Arancio e la corsa podistica, inserita nel calendario nazionale, a Menfi.
49
MINACCE
Nell’ottica di una piena valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, rurali si corre il rischio di
determinare un degrado estetico del paesaggio, di diradare il tessuto rurale con effetto negativo su
una proficua gestione ambientale.
La tutela, la salvaguardia e la contemporanea valorizzazione dell’ambiente comportano la
realizzazione di opere infrastrutturali a nullo o basso impatto ambientale e ciò rappresenta un limite
per lo sviluppo del turismo come segmento produttivo. La realizzazione, ad esempio, di centrali
eoliche, se da un lato offre la possibilità di sfruttare energie alternative, dall’altro potrebbe
determinare la perdita degli ambienti naturali esistenti ed aprire le porte a possibili fenomeni
d’inquinamento.
Si registra un’erogazione di servizi eccessivamente gravata da procedimenti burocratizzati, a
discapito dei parametri di efficienza e di efficacia e della soddisfazione dell’utenza finale.
Il mancato funzionamento dello sportello unico per le attività produttive non assicura celerità,
semplificazione, assistenza e tutoraggio alle imprese e, pertanto, determina la mancanza di risposte
adeguate immediate con conseguenti ripercussioni e rallentamenti dei processi di sviluppo.
Ulteriore minaccia è, altresì, rappresentata dalla carenza dei servizi offerti alle imprese per le azioni
di marketing territoriale e dalla limitata offerta di formazione e qualificazione, specie tra gli
occupati delle aziende private.
La carenza dei servizi di base e di quelli complementari, congiuntamente alla diminuzione delle
politiche di sostegno per settori trainanti, quale l’agricoltura, e l’inasprimento delle normative
comportano una contrazione dei comparti produttivi, con conseguenti ripercussioni sulla
produttività e l’occupazione.
Si assiste, inoltre, ad una progressiva diminuzione dell’investimento pubblico nel settore culturale e
ad una perdita di attrattività, dovuta a scelte individualistiche che aumentano i rischi gestionali e
mettono a repentaglio la buona riuscita degli eventi culturali in cantiere, in assenza di interventi
mirati, incisivi e coordinati.
Le politiche di razionalizzazione dei servizi (costituzione ATO) comportano uno spostamento extraarea delle decisioni in materia e potrebbero determinare un aumento della forbice tra costi e ricavi e
compromettere la gestione autonoma dei servizi.
La scarsità di manodopera qualificata, per supportare l’innovazione, inasprisce la crisi delle piccole
aziende, specie di quelle agricole ed artigianali, incapaci di competere con superiori livelli di
produttività, con ripercussioni negative sull’occupazione e lo sviluppo di nuove attività produttive e
con una possibile perdita nel medio periodo delle identità locali, dovuta all’abbandono delle
produzioni tipiche. Si riscontrano, altresì, risorse idriche insufficienti a soddisfare i bisogni delle
attività agricole al di fuori del comprensorio irriguo.
L’esclusiva valorizzazione della zona come “Città del Vino”, può mettere in secondo piano altre
risorse.
Lo scenario globale del mercato turistico comporta un accentuarsi della concorrenza fra località
analoghe, ma altrettanto accessibili ed economiche, concorrenza alla quale occorre rispondere con
50
un innalzamento degli standard di qualità e con un livello di servizio che si ponga come sistema e
completezza dell’offerta. Il conseguimento di detti parametri risulta complesso a causa delle
dimensioni del settore, del mancato rapporto qualità – prezzo, poco competitivo rispetto alle
esigenze di mercato e della frammentazione delle imprese e dei servizi, fattori che comportano una
rigidità dell’offerta, che rappresenta un pericolo in un mercato volubile e complesso, quale quello
attuale. Al momento, inoltre, la ricettività si concretizza in piani di sviluppo non contestualizzati, al
di fuori di strategie di sviluppo integrato e sostenibile.
La concorrenza e la globalizzazione del mercato turistico potrebbero determinare una chiusura degli
spazi per settori di modesta entità e porre seri ostacoli per la conquista di segmenti di mercato nuovi
(ad esempio, il pubblico giovanile).
L’Unione dei Comuni ed i programmi d’intesa hanno suscitato numerose aspettative, ma un loro
mancato conseguimento comporterebbe una disaggregazione d’intenti e di azioni, con ripercussioni
per un coordinamento delle azioni di sviluppo.
Le dinamiche di disagio sociale, la crisi occupazionale e il calo della natalità può causare il
peggioramento della qualità della vita e dei servizi e determinare un ulteriore spopolamento della
zona.
51
PUNTI DI FORZA
IDENTITA’
TERRITORIALI
Forti
di
una
propria
PUNTI DI DEBOLEZZA
OPPORTUNITA’
MINACCE
identità
territoriale, le Terre Sicane sono un
luogo ideale per il turista che intende
svolgere una vacanza immerso in un
ambiente
naturale
incontaminato
e
caratterizzato da un ricco passato
storico e culturale.
IDENTITA’
TERRITORIALE E
CULTURALE
 Rilevante
identità
storica
e
 Al
di là del mantenimento di alcune
 Crescente
attenzione dei nuovi  Globalizzazione della cultura.
tradizioni e della sopravvivenza di
segmenti
Terre
Sicane hanno radici antiche e
alcuni costumi locali, l’identità dei
sviluppo di una ricettività che
soprattutto
vantano un passato plurimillenario
luoghi non è percepibile come
ponga il turista a stretto contatto
giovanile.
che interessa l’arco archeologico che
immagine
con l’identità culturale e territoriale
 Incremento
va dal paleolitico inferiore ad epoca
territorio.
 Scarso
recente.
 Tradizione
d’accoglienza
attenzione all’ospite
e
complessiva
del
di
mercato
per
lo
 Dinamiche
culturale: i Comuni del territorio
del luogo che lo ospita.
collegamento tra specificità
 Realizzazione
di un portale che
culturali e attività economiche con
diffonda l’identità dei luoghi delle
conseguente
terre Sicane.
de-valorizzazione
dell’identità locale e scarsa presa
sulle nuove generazioni.
 Valorizzazione
52
tra
la
dei
popolazione
costi
per
la
gestione del patrimonio culturale e
progressiva perdita di attrattività.
 Peggioramento
della qualità della
vita e conseguente crisi dei valori
delle tradizioni
attraverso scambi interculturali e
attività formative.
di disagio sociale,
identitari e di coesione culturale e
sociale
 Scomparsa di tradizioni locali
 Sviluppo
di
opportunità
economiche che traggono forza
dalla valorizzazione del patrimonio
culturale e dal recupero dei “saperi
tradizionali”
PUNTI DI FORZA
 Identità
PUNTI DI DEBOLEZZA
artistica di ampio rilievo:
 Il
gravemente danneggiato dal sisma
dominazione
dalla
del 1968 e non è ancora stata del tutto
nelle
completata l’opera di restauro e
colonizzazione
e
feudale
testimonianze
urbanistiche
e
MINACCE
patrimonio artistico è stato
attesta i segni tangibili lasciati dalla
araba
OPPORTUNITA’
ristrutturazione.
monumentali.
 Identità
caratterizzata
economica
da
forte:
un’agricoltura
prospera ed aperta all’innovazione
 Mancano
nel territorio veri e
propri musei della civiltà contadina
 Sviluppo
di imprese competitive
nella filiera agrituristica
che ne testimoniano la vocazione e
l’origine prettamente agricola.
 Forte
 Possibilità
identità dei Comuni: solidità
di cooperazione tra
amministrativa e coesione realizzata
territori
e
attraverso la Società Consortile prima
finanziamenti.
di
ricerca
di
“Città del Vino”
disattese ne conseguirebbe una
disaggregazione
e l’Unione dei Comuni dopo.
 Forte identità territoriale come
 Se le aspettative maturate fossero
d’intenti
e
di
azioni per il futuro.
 Scomparsa
 La
delle peculiarità legate
valorizzazione delle Terre
all’artigianato e ai mestieri di un
Sicane come “Città del Vino” può
tempo.
mettere in secondo piano altre
risorse.
RISORSE
 Politiche
TERRITORIALI
turismo
53
strategiche inerenti il
sostenibile
ed
eco-
 Rischi
dovuti
di
alla
impatti
ambientali
realizzazione
di
compatibile.
BENI NATURALISTICI E
 Posizione
AMBIENTALI
territorio
occidentale
 Collocazione
geografica strategica: il
è
situato
della
nella
Provincia
parte
infrastrutture.
tra due aree di
rilievo: quella termale di Sciacca e
di
quella archeologica di Selinunte
Agrigento, al confine con quelle di
Trapani e Palermo.
54

PUNTI DI FORZA
 Luoghi
naturali
PUNTI DI DEBOLEZZA
incontaminati e scenari
contraddistinguono
il
territorio nei molteplici paesaggi
che lo compongono: Riserva naturale
OPPORTUNITA’
 Le risorse ambientali non sono mai  Aumento
della
state oggetto di un vero e proprio
turismo
piano strategico di valorizzazione.
turistiche minori.
 Le
singole valenze naturalistiche
domanda
rurale
 Crescita
MINACCE
e
di
di
località
della domanda turistica
non sono collegate con itinerari e
verde, rivolta ad aree protette e con
della Resinata; Bosco Magaggiaro;
percorsi attrezzati, ma lasciati alla
elevata presenza di risorse naturali.
invaso del Lago Arancio; Vallone
personale scoperta e fruizione da
San Vincenzo.
parte del visitatore.
linee di sviluppo turistico
sostenibile possono accrescere la
 Disponibilità di risorse idriche
consapevolezza e il rispetto verso i
beni
naturali
ed
ambientali,
considerati come potenziali risorse
turistiche.
 Possibilità
di realizzare percorsi
cicloturistici
,
per
un
uso
consapevole e meno inquinante del
territorio,
nell’ottica
conservazione
del
della
presidio
ambientale.
 Iniziative LEADER come fonte di
finanziamento
valorizzazione
per
del
la
patrimonio
rurale e naturale.
 Bandi dell’UE “Life Natura” per
la
55
degli ambiti naturali
esistenti nelle aree potenzialmente
a maggiore pressione antropica,
orientata di Monte Genuardo; Bosco
 Le
 Perdita
conservazione
degli
habitat
con
derivanti
fenomeni
d’inquinamento.
 Espansione
edilizia e produttiva
con inasprimento dei “conflitti” per
l’uso degli spazi
 Degrado del paesaggio a causa del
disordine edilizio
 Sismicità del territorio
naturali, della flora e della fauna
selvatica.
 Il sistema scolastico è sempre più
interessato ai servizi di educazione
ambientale e alle proposte di
fruizione turistica in aree naturali
di pregio ed interesse.
 Vicinanza al mare e presenza del
Porto di Porto Palo
 Costa diversificata, a tratti piana e
sabbiosa,
a
tratti
frastagliata,
caratterizzata dall’integrità delle
sue valenze ecologiche: Foce del
Fiume Belìce; Contrada Capparrina;
Serrone Cipollazzo; Solette di Porto
Palo.
 Riconoscimento
Bandiera Blu da
parte della FEEE a testimonianza
della qualità ambientale del mare e
dell’attenzione
rivolta
all’integrità
della zona costiera.
 Centro
Termale “Acqua Pia”, per
lo svago, la salute ed il benessere
BENI ARCHITETTONICI,
Il territorio è caratterizzato dalla
ARCHEOLOGICI E
ricchezza
archeologica,
attestata
ARTISTICI, CENTRI
dall’identificazione di numerosi siti, da
 Mancano
percorsi
ed
itinerari
 Le
iniziative
guidati per la visita delle emergenze
valorizzazione
architettoniche ed artistiche
possono
56
legislative
del
favorire
sulla
territorio
un’opera
di
STORICI
scenografie architettoniche e capolavori
divulgazione e di scoperta delle
artistici degni di rilievo.
risorse artistiche, architettoniche e
storiche locali.
 L’inserimento
delle
risorse
artistiche ed architettoniche in
una serie di percorsi turistici
consente di progettare e realizzare
una nuova offerta turistica del
territorio.
 Menfi (12.783 abitanti): le origini del
nucleo urbano risalgono alla tarda età
romana, conquistata dai musulmani e,
in seguito, dai normanni, mostra nel
centro abitato i chiari segni della
colonizzazione feudale.
 Il centro abitato presenta i seguenti
monumenti:
Castello
Burgiomilluso
Pignatelli
(1239),
(1638),
Chiesa
di
Palazzo
Madre
(1650), Chiesa di San Giuseppe
(1715), Palazzo Ravidà ( ultimo
quarto del XVIII sec.), il Sole
(simbolo della rinascita economica e
culturale dopo il terremoto del 1968).
 Fuori dal centro urbano: Il Borgo di
Porto Palo e la Torre di Avvistamento
57
(fine XVI sec.), Zona Archeologica di
Contrada Montagnoli, con numerose
sovrapposizioni di resti archeologici,
databili tra l’VIII sec. a.C. e l’Età
Tardo Romano/Bizantina.
 Rinvenimento nave oneraria nelle
acque di Porto Palo
 Montevago
(3.108
abitanti):
colonizzato dai berberi, deve la sua
edificazione alla Licentia Populandi,
ottenuta nel 1636. Distrutto dal
terremoto del 1968, il Paese è stato
ricostruito poco distante dal sito
originario.
 Tra
le
macerie
della
vecchia
Montevago, divenute “Museo della
distruzione a cielo aperto”, emergono
le vestigia della Chiesa Madre (1822).
 A pochi Km dal vecchio centro
abitato si trova il sito archeologico di
Contrada Caliata, con i resti di un
casale
musulmano.
In
Contrada
Mastragostino si trovano i resti di una
villa rustica romana (III sec. a.C.).
 Nella nuova Montevago si trovano:
l’Anfiteatro, la nuova Chiesa Madre,
58
il santuario della Madonna delle
Grazie (tipologia edilizia tipica degli
anni sessanta) e una scultura di Joe
Pomodoro
nella
Piazza
della
Repubblica.
 Sambuca
di Sicilia (6.158 abitanti):
le origini risalgono all’epoca araba,
così
come
testimonia
il
tessuto
urbano di chiara matrice islamica.
 Il
centro storico presenta numerose
Chiese e Palazzi nobiliari: la Chiesa
del Rosario (1554 – 1664), la Chiesa
Madre (1420), la Chiesa di Maria SS.
Della Concezione ( inizi del 600), la
Chiesa di S. Giuseppe (prima metà
del 700), la Chiesa di Santa Caterina
(1515), la Chiesa ed il Convento del
Carmine (1530/1615), la Chiesa di S.
Michele (prima metà del XIII sec.), il
quattrocentesco Palazzo Beccadelli, il
Palazzo Panitteri (XVI/XVII sec.).
A
testimonianza dell’antica Adragna
si erge la piccola Chiesa di S. Vito
59
(VI-V
sec.),
successivamente
a
dedicata
Santa
Maria
Bammina. Sulla strada che conduce
alla Contrada di Adragna esistono
alcune arcate di un antico Acquedotto
(1633). Di notevole importanza sono
gli scavi archeologici di Monte
Adranone e la Necropoli di Resinata
che sovrasta il Lago Arancio.
 Santa
Margherita di Belìce (6564
abitanti): l’antico fortilizio dell’827
fu
trasformato
in
Castello
dai
Normanni, fino a divenire nel 1572
centro urbano, grazie alla Licentia
Populandi
Corbera.
ottenuta
Il
paese
dal
Barone
distrutto
dal
terremoto del 1968 è stato ricostruito
attraverso un progetto urbano che ha
determinato un piano di trasferimento
parziale delle unità abitative adiacenti
al
vecchio
centro
e
un
piano
particolareggiato di ricostruzione in
“situ”. Nel centro oggi si configura
l’antica piazza principale del paese
ove insistono i Ruderi della Chiesa
Madre
(fine
600),
l’imponente
60
Palazzo Filangeri Cutò, comunemente
chiamato Palazzo del Gattopardo
(XVI sec.), la Palizzata con un
sottopassaggio
che
conduce
agli
antichi quartieri popolari di S. Vito e
di S. Calogero.
 Nel quartiere di S. Vito, tra le
macerie,
emergono
i
ruderi
seicenteschi dell’omonima Chiesa, la
dimora della famiglia Scaminaci, la
seicentesca Chiesa della Madonna
delle Grazie, i cui resti, recentemente
ristrutturati sono stati inglobati in una
moderna struttura a vetri che ne
conserva decori pittorici ad affresco.
ISTITUZIONI,
E’ un territorio culturalmente vivace.
FONDAZIONI E MUSEI
 Gli
orari di fruizione dei musei
 Il collegamento dei musei e delle
sono legati all’esigenza di coordinare
biblioteche consente una maggiore
il personale disponibile.
divulgazione
 Limitata è l’attività didattica.
 Mancanza di un collegamento
rete delle strutture esistenti
permettendo
in
elevata
delle
una
fruizione,
iniziative,
sempre
in
più
termini
quantitativi e qualitativi.
 L’uso
di mezzi informatici e
telematici consente una fruizione
interattiva del visitatore.
MENFI
 Istituzione
Culturale Federico II
61
(1995) ove ha sede la Biblioteca
Comunale e la Mostra Permanente di
Malacologia .
 Centro
Civico nella cui sede sono
realizzati degli spazi espositivi per
mostre e ove ha sede la Fondazione
Inycon.
 Villaggio etnografico ove è possibile
effettuare un interessante percorso
attraverso oggetti, strumenti e cimeli
della civiltà contadina.
MONTEVAGO
 Museo
 Biblioteca
 Città dei Ragazzi
SAMBUCA DI SICILIA
 Teatro
Comunale
L’Idea
(1848/1851) è opera di maestranze
artigiani locali.
 Istituzione
Gianbecchina con sede
rappresentativa presso il Palazzo
Comunale
ed
espositiva
nell’ex
Chiesa di S. Calogero.
Antiquarium di Monte Adranone
SANTA MARGHERITA DI BELICE
 Parco
letterario Giuseppe Tomasi
62
di Lampedusa con sede presso il
Palazzo Filangeri Cutò.
 Mancanza
ARCHITETTURA
di
percorsi
tematici
integrati con le risorse del territorio.
RURALE
 Le dimore rurali non sono utilizzate
e valorizzate sotto il profilo della
fruizione turistica.
Nel territorio sono presenti numerose
case rurali con poche e strette aperture,
antiche masserie, bagli e ville patrizie
per la residenza estiva, caseggiati dai
tetti spioventi, coperti di tegole e
decorate da rivestimenti in ceramica,
arricchite da ampi portici e balconate
che si affacciano su artistici acciottolati.
MENFI
 Casale
Giaccone
(1926)
a
strapiombo sul Vallone S. Vincenzo.
 Case
Arone di Valentino (metà del
700) sulla vecchia SS 115 Menfi –
Sciacca
 Baglio
S. Vincenzo (1654) oggi
ristrutturato ed adibito a ricettività
turistica.
 Case
Ravidà con attigua Chiesa
dedicata alla Madonna del Rosario
63
(700) in Contrada Gurra.
SAMBUCA DI SICILIA
 Torre
Pandolfina con casamento e
relativa Chiesa (seconda metà del
XIII sec.), sorge a guardia della più
importante via di penetrazione verso
la Valle di Zabut
 Baglio
Planeta (XVII sec.), oggi
restaurato è annesso alle Cantine
Planeta.
SANTA MARGHERITA DI BELICE
 Case
Barone Gerbino (fine 600)
vecchio baglio rurale con annessa una
piccola Chiesa, in funzione fino al
sisma del 1968, in Contrada S. Nicola
Casalazzi.
 Case
del Principe di Giardinelli
tipica masseria siciliana, in contrada
Gulfa
DEMOGRAFIA
 Diminuzione
giovane
della
dovuta
d’immigrazione
popolazione
a
e
fenomeni
conseguente
invecchiamento della popolazione
 Creazione
di
reti
razionalizzazione
per
la
ed
il
mantenimento dei servizi, sostegno
alla creazione di opportunità di
lavoro
in
settori
legati
alla
valorizzazione delle risorse locali.
INFRASTRUTTURE
64
 Peggioramento
della qualità dei
servizi con ulteriore perdita della
popolazione.
 Le
INFRASTRUTTURE, VIE
strade di collegamento sono
poco
D’ACCESSO E RETE
scorrevoli
e
sicure,
poco
VIARIA INTERNA
illuminate, scarsamente provviste di
ALL’AREA
segnaletica e alcune strade interne di
 Possibilità
alternative
di sfruttare energie
(
energia
impianti fotovoltaici..)
eolica,
 La
realizzazione di impianti di
energia
alternativa
deturpare gli scenari naturali.
collegamento tra i Comuni non
godono di sufficiente manutenzione.
 Le
frequenti
interruzioni
dello
scorrimento veloce Menfi-Sciacca,
con
conseguente
deviazione
del
traffico, provoca notevoli disagi.
 Vicinanza
aeroporti: Punta Raisi
(Palermo) – Birgi (Trapani)
PUNTI DI FORZA
 Inesistenza
di
collegamenti
ferroviari.
PUNTI DI DEBOLEZZA
TRASPORTI PUBBLICI
 Trasporti
pubblici insufficienti per
soddisfare una domanda turistica a
basso
impatto
ambientale
(attualmente il traffico si sviluppa
quasi
esclusivamente
su
mezzi
privati).
 Non esistono stazioni di taxi.
 Il
numero di corse e i tempi di
percorrenza eccessivamente lunghi
non favoriscono lo spostamento dei
turisti. Molte corse sono soppresse
65
OPPORTUNITA’
potrebbe
MINACCE
nei giorni festivi e nel periodo estivo.
SERVIZI
RICETTIVITA’
Affittacamere
Alberghi
Agriturismi
 La ricettività non è diversificata.
 Opportunità
 I posti letto, soprattutto nella realizzazione di
stagione estiva, sono insufficienti
Turismo rurale
Appartamenti per vacanze
Ecoturismo
in parte chiuse nel periodo invernale.
è un insufficiente rapporto
qualità/prezzo.
 E’
dalla
una ricettività del
tipo B&B.
 Rapporto
qualità/prezzo
non
competitivo rispetto alle esigenze
di mercato.
 Le strutture sono sottoutilizzate ed  Opportunità
 Vi
Camping
offerte
fornite dalla L.
 Ricettività
concretizzata in piani
4/2000 verso enti no – profit e
di sviluppo non contestualizzati e
Comuni
al di fuori della strategia di
per
la
creazione
di
strutture d’accoglienza.
sviluppo
inesistente la presenza di aree
sostenibile
ed
eco-
compatibile.
attrezzate per camper
 Non esistono
ostelli o altre strutture
ricettive a basso costo.
I
camping sono presenti solo sulla
costa.
SERVIZI ALLE
PERSONE E ALLE
COSE
 Presenza
di strutture residenziali
per minori, disabili e anziani
 Mancato
funzionamento
Sportello
unico
per
le
dello
attività
produttive.
all’accoglienza turistica e alle attività
d’accompagnamento.
presenza
di
di domanda endogena
servizi
contestuale
 Insufficiente livello di preparazione
 Esigua
 Aumento
di
con
burocratizzati
modificazione
dei
dell’efficienza
domanda turistica è sempre
più attenta ai fattori qualitativi, in
di
attività
di
particolare a quelli legati alla
servizio nei confronti del turista
qualità dell’ambiente, dei prodotti
(uffici informazione, punti noleggio
alimentari e della ricettività.
di biciclette, spazi espositivi dei
66
gravati da procedimenti
qualità,
modelli di consumo e di spesa.
 La
 Servizi
a
discapito
e
della
soddisfazione dell’utenza.
 Carenza
di servizi offerti per le
azioni di marketing territoriale.
 Carenza delle risorse idriche al di
fuori del comprensorio irriguo.
prodotti tipici.
 Mancanza
organizzativo
di
coordinamento
e
gestionale
nella
 Progetti
di
reti
civiche
–
realizzazione, offerta e promozione di
E_Government e misura 6.05 POR
pacchetti turistici.
Sicilia.
 Carenza di strutture di supporto a
forme di marketing territoriale che è
realizzato in modo diretto, senza
intermediazioni commerciali.
 Carenze di strutture ricreative e per
il tempo libero, di spazi esterni
attrezzati, di attività pensate per il
 Crescita
turismo giovanile.
della
domanda
per
servizi di ricreazione all’aria aperta
in ambito rurale e naturale.
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
OPPORTUNITA’
RISTORAZIONE
 Il
si
 L’offerta è in molti casi stereotipata,
distingue per una cucina ricca di
senza possibilità di scelta tra menù a
sapori tradizionali. Numerosi sono i
prezzi fissi.
territorio
Terre
Sicane
locali dove poter gustare specialità
 Le
proposte di piatti tipici della
culinarie a base di pesce, carni,
tradizione
culinaria
risultano
verdure,
scarsamente
qualitative
sotto
ricette
semplici
che
consentono di scoprire gli autentici
profilo
sapori dei cibi e apprezzare la
prodotto.
della
presentazione
freschezza e tipicità dei prodotti
67
il
del
MINACCE
PRODOTTI
ENOGASTRONOMICI,
TIPICI E ARTIGIANALI
 L’agricoltura
terra
 Buona
ed i prodotti della
sono
rappresentati
da
produzioni tipiche di alto pregio (uva,
di
creare
piatti e prodotti tipici locali.
produzioni tipiche.
alimenti tipici nella conservazione
all’opera di riconversione varietale,
delle tradizioni e il recupero grazie
alla valorizzazione di alcune varietà
all’inserimento
autoctone
commerciale del prodotto tipico e
–
Nero
d’Avola) e all’introduzione di vitigni
di
di pregio (Chardonnay – Merlot –
controllata.
Cabernet – Syrah)
 Produzione
di olio extravergine
D.O.C. dalle elevate caratteristiche
organolettiche.
 Le
varietà
più
coltivate
sono:
Biancolilla – Cerasuola – Nocellara
del Belìce.
 Formaggi tipici quali pecorino primo
sale e stagionato, tuma, Vastedda del
Belìce,
ricotta
ricavati
dalla
produzione di latte di una razza ovina
autoctona, la pecora della Valle del
Belìce.
 Prodotti
gastronomici e dolciari:
piatti tipici realizzati utilizzando i
prodotti propri della zona, secondo
68
delle
dovuta
di vini D.O.C. grazie
(Grecanico
 Perdita
circuiti enogastronomici legati a
 Coinvolgimento dei produttori di
olive, carciofi, ficodindia)
 Presenza
possibilità
in
denominazione
un
di
circuito
origine
identità
all’abbandono
locali
delle
antiche
ricette,
tramandate
di
generazione in generazione (pasta con
le sarde e finocchietto selvatico, con
le fave e la ricotta, frittella di fave
verdi, maccarruna con ragù di carne
di
maiale
e
pecorino
fresco
grattugiato, sarde a beccafico, carciofi
arrostiti
e
alla
villanella,
pani
cunzatu, muffuletta condita con olio e
semi di finocchio o con olive nere,
caponata,
carciofini
sott’olio,
pomodori secchi, castrato arrostito,
agnello aggrassato, nucatuli e biscotti
con i fichi, biscotti di semola, tipici
del
periodo
pignolata,
natalizio,
cannoli,
sfingi,
cassateddri
e
cassata siciliana, cannileri e pecorelle
di pasta reale, tipici del periodo
pasquale, minni di virgini, cuccia).
 Carni
e pesce di mare di ottima
qualità
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
OPPORTUNITA’
MINACCE
ANIMAZIONE LOCALE
DEL TERRITORIO
EVENTI E
MANIFESTAZIONI
 Scarsa promozione degli eventi.
 Il
successo
di
 Mancanza di un calendario comune evento/manifestazione trova
69
un
le
CULTURALI DI
e
RILEVO
di
promozione
su
specializzata
editoria
sue ragion d’essere anche nella
capacità
di
fornire
servizi
complementari di supporto che
arricchiscono e perfezionano il
servizio nel complesso e creano
effetti moltiplicatori dei risultati in
termini economici, di efficienza e
di qualità.
 Ricadute, in termini d’immagine
e di promozione del territorio,
date
da
una
programmazione
coordinata e dall’integrazione delle
manifestazioni
con
la
valorizzazione e promozione di ciò
che il territorio offre nella sua
complessità.
Nel territorio si svolgono numerose
 L.R. 32/2000 – offre la possibilità
manifestazioni religiose, culturali e
di fruire di agevolazioni per la
folcloristiche.
promozione del “prodotto turistico
 Menfi: Inycon “ Menfi e il suo vino”
agli
enti
pubblici
e
alle
(1° settimana di luglio), Festa di S.
associazioni che operano senza
Giuseppe (2° settimana d’Agosto),
scopo
Settimana Santa (visita dei lavureddi
l’organizzazione di manifestazioni.
il Giovedì Santo, visita al calvario e
processione col Crocifisso il Venerdì
santo, l’Incontro la Domenica di
70
di
lucro,
per
Pasqua), rassegne e manifestazioni
promosse dall’Istituzione Culturale
Federico II.
 Montevago:
Festa della Madonna
delle Grazie (2 Luglio), Festa di S.
Domenico (7 Agosto – con la sfilata
del “Prisenti”, striscia di
stoffa
damascata, offerta al Santo da parte
della borghesia locale)
 Sambuca
di Sicilia: Festa di Maria
SS. Dell’Udienza (3° domenica di
Maggio
–
con
la
processione
dell’antico simulacro, portato a spalla
dai “nudi”), rassegna teatrale del
Teatro Comunale L’Idea.
 Santa
del
Margherita di Belìce: Festa
SS.
Crocifisso
(3
Maggio),
Premio letterario Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, Eurofestival (rassegna
canora)
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
MINACCE
spesso
 Impatti ambientali e conseguenze
MANIFESTAZIONI
costituita da singole attrattive non
negative dovute alla gestione dei
TURISTICO,
coordinate fra loro, con rischio di
servizi
RICREATIVE E
sovrapposizioni e ripetizioni delle
manutenzione
manifestazioni.
strade, coordinamento delle aree di
EVENTI E
SPORTIVE
 La
OPPORTUNITA’
programmazione
è
71
complementari
e
pulizia
(es.
delle
sosta e di parcheggio…)
 Durante
il
periodo
estivo
si
svolgono rassegne teatrali, musicali
e di cabaret, concentrate nei luoghi
di vacanza e nei centri storici.
 Possibilità
di assistere a spettacoli
annualmente proposti in località
poco distanti dalle Terre : Sagra del
Mandorlo in fiore di Agrigento
(Febbraio), Orestiadi di Gibellina
(Luglio, Agosto e Settembre), Teatro
Classico di Segesta (Giugno, Luglio,
Agosto),
Rassegne
Teatrali
di
Agrigento e Palermo, Festino di Santa
Rosalia a Palermo (12-13-14 Luglio),
Carnevale di Sciacca, i Misteri di
Trapani e Marsala.
 Gare
sportive
a
carattere
dilettantistico e professionistico: sci
nautico Lago Arancio, gara podistica
inserita nel calendario nazionale
a
Menfi, meeting di atletica, gare di tiro
con l’arco, gare ciclistiche e di
mountain bike, gare di pesca, tiro a
segno subacqueo, sfilate di macchine
d’epoca.
72
PUNTI DI FORZA
GEMELLAGGI E
SCAMBI CULTURALI
PUNTI DI DEBOLEZZA
OPPORTUNITA’
 Parecchi sono gli scambi e i legami
intessuti
con
paesi
 Valorizzazione
stranieri,
culturale
e
MINACCE
dell’identità
storica
delle
soprattutto con quelli che ospitano
tradizioni
cittadini di questa terra .
interculturali e attività formative.
 Si tratta
attraverso
e
scambi
di scambi amministrativi,
culturali, scolastici mirati a creare
collaborazioni progettuali comuni.
 Le
EVENTI E
proposte
MANIFESTAZIONI
principalmente,
COMMERCIALI ED
settore
ARTIGIANALI
gli
locale,
attraggono,
operatori
con
del
scarsa
partecipazione di attori esterni o di
riviste specializzate.
 Menfi:
Inycon (prima settimana di
Luglio)
 Montevago:
Sagra
del
Vino
(Ottobre)
 Sambuca di Sicilia: Fiera – Mercato
del bestiame e dei prodotti artigianali
(21 Settembre)
 Santa Margherita di Belìce: Fiera –
Mercato del bestiame (4 settembre –
dedicata al patrimonio zootecnico),
Sagra del ficodindia (fine Ottobre)
 Partecipazione
a fiere, borse del
73
 Progressiva
dell’investimento
settore culturale
riduzione
pubblico
nel
turismo,
manifestazioni
promozione
dei
prodotti
di
locali
italiane e straniere.
FLUSSI TURISTICI
 Prevalenza delle presenze turistiche  Scarse
nella stagione estiva.
presenze
nel
 Puntare
periodo
invernale
 Discreta presenza nei fine settimana  Flusso
sull’incremento
dei
flussi turistici senza diffondere
domenicale
lasciato
allo
nella popolazione residente una
sviluppo spontaneo.
conoscenza delle risorse locali e
senza predisporre azioni adeguate
ad un’accoglienza e permanenza di
qualità, sotto i diversi profili.
PUNTI DI FORZA
OCCUPAZIONE
PUNTI DI DEBOLEZZA
 Vocazione imprenditoriale al lavoro  Limitate
autonomo e all’innovazione
 Competenze
tradizionali specifiche
dell’area
OPPORTUNITA’
possibilità di occupazione
per i giovani e le donne
 Limitate
qualifiche professionali e
 Sostegni
MINACCE
finanziari e formazione
 Scomparsa
dei
“saperi
professionale mirata al recupero e
tradizionali” a causa di processi di
allo sviluppo delle specificità locali
massificazione e omogeneizzazione
personale ad alta specializzazione
produttiva
 Perdita di specificità produttive e
de-qualificazione degli addetti
SISTEMA
PRODUTTIVO
 Varietà di produzioni locali tipiche  Frammentazione
 Piccole imprese flessibili e propense competitività delle
all’innovazione
e
limitata
aziende al di
fuori del settore agricolo
 Presenza di attività all’avanguardia  Prodotti tipici, ad eccezione di quelli
nel settore agricolo e nella filiera
agricoli, non sufficientemente inseriti
vitivinicola
nei canali commerciali
 Aziende
di progetti innovativi
 Incremento
delle dinamiche di
che integrano le produzioni locali
frammentazione
con la valorizzazione culturale ed
perdita
ambientale
mancato ricambio generazionale.
e
sostengono
dinamiche di sviluppo turistico
le
di
 Scomparsa
aziendale
competitività
e
per
di settori produttivi
caratteristici, legati all’artigianato
poco
all’organizzazione
 Sviluppo
propense
verticale
74
ed
orizzontale
 Accesso ai fondi strutturali per lo  Diminuzione
STRUMENTI
FINANZIARI E
sviluppo del territorio.
delle politiche di
sostegno a settori trainanti e
ATTIVITA’ DI
l’inasprimento
PROMOZIONE E
potrebbero
SVILUPPO DEL
delle
normative
determinare
ripercussioni sulla produttività e
TERRITORIO
l’occupazione.
 Politiche di razionalizzazione dei
servizi (es. costituzione ATO)
determinano uno spostamento del
tavolo decisionale e potrebbero
determinare squilibri nella gestione
dei servizi.
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
OPPORTUNITA’
 Messa
ATTORI E
COORDINAMENTI
in rete delle vocazioni
eccellenti
PRESENTI SUL
l’interconnessione
TERRITORIO
MINACCE
attraverso
tra
i
punti
d’eccellenza e le esperienze in
crescita sul territorio.
 Pro loco
 Esistono solo sulla carta
 Strada del Vino “Terre Sicane”
 Unione dei Comuni
 Distretto
turistico
“Terme
Selinuntine”
 Parco culturale Terre Sicane
FORMAZIONE
75
LIVELLO DI
SCOLARITA’ E
FORAZIONE
 Buon
 Scarsità
livello di scolarità diffusa,
di
valida premessa a una potenziale
qualificata
vocazione imprenditoriale, soprattutto
dell’innovazione.
di
manodopera
a
micro-imprenditorialità,
particolarmente
indicata
per
le
imprese turistiche
 Buone
professionalità già formate
 Mancanza
di
una
formazione
 Fondo Sociale Europeo: bandi per
che hanno effettuato gli studi presso
turistica specifica per gli operatori del
finanziamenti
l’Istituto Alberghiero per i Servizi
settore.
formazione per operatori turistici.
 Opportunità
Turistici e presso la Facoltà di
Agraria.
di
corsi
di
di finanziamento
con i programmi comunitari (es.
INTERREG) per la formazione e la
preparazione
all’accoglienza
turistica.
PUNTI DI FORZA
 Alta
formazione
vitivinicolo
con
nel
PUNTI DI DEBOLEZZA
settore
l’istituzione
del
Master, presso la Fondazione Inycon,
per conseguire la specializzazione in
“Management
della
filiera
vitivinicola”
ATTIVITA’ DI
PROGRAMMAZIONE
76
OPPORTUNITA’
MINACCE
supporto
 Capacità di maggiore fruizione e
PROGRAMMAZIONE
SVILUPPO LOCALE
sfruttamento
coordinato
degli
incentivi finanziari
STRATEGIE
L’attivazione
di
forme
 Gli
di
strumenti
di
TERRITORIALI E
concertazione e di programmazione
programmazione e le maggiori
INIZIATIVE A
negoziata e la promozione di azioni
capacità di sfruttamento degli
SUPPORTO DELLO
favorite dai programmi comunitari, si
incentivi finanziari, si pongono
SVILUPPO LOCALE
sono declinate in progetti pilota, capaci
come valido supporto per l’attività
di incidere sull’assetto economico e
di programmazione rivolta allo
sociale e sulla definizione di una
sviluppo turistico del territorio.
 Agenda
specifica immagine del territorio
2000 – possibilità di
finanziamenti
nei
settori
del
turismo rurale e culturale.
 Apertura delle frontiere del 2010
porta un allargamento dei mercati e
offre prospettive di crescita in
nuovi bacini.
 Programmazione
ed attivazione di
Intese, Patti Territoriali e Società
Consortili
capacità
che
di
aumentano
concertazione,
la
per
coniugare le diverse attività poste in
essere dai quattro Comuni e per
agevolare lo
sviluppo
dell’intero
territorio
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
77
OPPORTUNITA’
MINACCE
 Intesa di Programma
 Leader II
 Società Consortile Mista Terre
Sicane
 Progetto Sprint
 Programma Comunitario “EcosOuverture”
 Patto
Territoriale
“Valle
del
Belìce”
 Patto Territoriale Agricolo “Valle
del Belìce”
 Strada del Vino Terre Sicane
 PIT “Aquae Labodes”
 Progetto PASS
 Interreg III
 Patto Ambientale dei Sicani
 Parco Culturale Terre Sicane
 Unione dei Comuni delle Terre
Sicane
 Parco
Letterario
“Giuseppe
Tomasi di Lampedusa”
 Distretto
turistico
 Legge
“Terme
Selinuntine”
Quadro sul turismo (L.
29/03/2001 n. 135)
78
INDIRIZZI STRATEGICI DEL PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO E SOSTENIBILE
Il Piano di Sviluppo Integrato e Sostenibile è proiettato a stimolare la crescita ed il consolidamento
delle nicchie e dei nuovi segmenti turistici, al fine di valorizzare l’area e salvaguardare l’impatto
ambientale, nonché la cultura e le tradizioni del territorio.
Lo sviluppo del turismo non riguarda solo il potenziamento di un settore economico, ma si pone
come “dimensione” in cui comprendere l’adozione di politiche che pongono l’approccio integrato,
l’innovazione e la qualificazione di tutte le componenti in gioco, come condizione necessaria per
riconvertire nel segno della qualità le proprie azioni di governance. E’ necessario, dunque, che si
affermi e cresca un fattore prioritario, la nascita del sistema – territorio, la crescita, cioè, dei
diversi segmenti secondo una logica condivisa che agevoli la loro capacità di coniugarsi a sistema.
L’obiettivo è quello di stimolare la vitalità socio-economica del territorio favorendo l’interazione tra
gli operatori dei diversi settori e l’interrelazione tra le risorse esistenti, elaborando interventi
innovativi capaci di far nascere nuovi prodotti e servizi, in riferimento alle specificità locali.
Tutto ciò deve realizzarsi all’insegna della sostenibilità ambientale, in quanto l’utilizzo delle risorse
in gioco non deve compromettere l’equilibrio delle componenti naturali o inficiare la loro capacità
di rigenerarsi e della sostenibilità sociale, ossia coinvolgendo la collettività e garantendo a tutti pari
opportunità nel godimento delle risorse e nell’accesso ai servizi.
Le linee strategiche, sotto elencate, rappresentano il “filo conduttore” al quale si ricollegano una
serie di misure specifiche tese a dare sostenibilità ad azioni, per produrre esternalità positive in
grado di:
• innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale;
• potenziare le capacità d’attrazione del territorio nei confronti delle imprese e dei residenti;
• valorizzare e rendere fruibile il patrimonio locale;
• fornire supporti all’organizzazione e promozione dello sviluppo locale investendo sulle risorse
umane in termini di formazione e servizi.
L’obiettivo di crescita nella qualità si fonda su tre elementi propulsori per dinamizzare e rendere
efficace lo sviluppo:
• qualificazione, intesa come innalzamento dei processi, dei prodotti e dei servizi, nel rispetto della
sostenibilità economica, sociale ed ambientale
• tipicizzazione, intesa come identificazione degli “outputs” di qualità e dei parametri di relazione
con il tessuto sociale ed economico del territorio;
• promozione, intesa come individuazione di azioni mirate alla ricerca di nuovi posizionamenti
strategici sui mercati.
Le finalità di carattere generale di cui si è tenuto conto nell’individuazione delle linee d’indirizzo
sono:
Affermazione di una cultura di pensiero e d’azione in grado di governare i processi di sviluppo
turistico attraverso la pianificazione, l’informazione, la promozione, l’accoglienza, la
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
79
qualificazione degli operatori, al fine di potenziare l’immagine del territorio e offrire una forte
connotazione del prodotto turistico all’insegna dell’innovazione e della tipicità, progettando in
chiave concertata e sostenibile, il rapporto uomo – risorse – territorio;
Gestione sostenibile del patrimonio naturale ed ambientale prevedendo azioni di sviluppo che
non richiedano forti investimenti o infrastrutturazioni pesanti, che non incidano sensibilmente
sulle dinamiche ambientali, ma garantiscano un uso equilibrato del territorio che consenta la
naturale rigenerazione delle risorse e migliori la qualità della vita;
Sviluppo di una dinamica d’area per rendere competitivo ed integrato il sistema economico,
riconducendo la valorizzazione delle risorse allo sviluppo dell’integrazione tra le diverse
componenti del contesto locale (agricoltura, attività produttive, manutenzione ambientale, identità
culturali e tradizioni locali), in modo da determinare occasioni di lavoro qualificato e appagante e
consentire che lo sviluppo delle diverse azioni abbia un effetto propulsore durevole e sostenibile
sotto il profilo economico e sociale.
LINEE STRATEGICHE
 Qualificare l’offerta turistica, ossia prevedere una serie d’interventi tesi a qualificare e
caratterizzare il prodotto turistico offerto e a superare il gap esistente tra la ricchezza di
patrimonio disponibile e il basso livello di conoscenza e, quindi, di fruizione dello stesso.
Si tratta di individuare alcuni percorsi di miglioramento e un mix di interventi sul prodotto
che aumentino l’appeal dell’offerta e, al tempo stesso, rispondano all’esigenza di
diversificare la clientela.
 Valorizzare il patrimonio culturale, naturale, storico, rurale, archeologico realizzando
un’offerta turistica che preveda opportunità di scoperta degli elementi fondamentali e
tradizionali dell’ambiente socio-culturale dell’area e promuovendo il prodotto turistico
mediante adeguate strategie di commercializzazione, in grado di porne in evidenza gli
elementi di maggiore attrattività.
 Sviluppare e/o migliorare le infrastrutture per il turismo, in quanto i collegamenti, sia
interni che esterni determinano il livello di accessibilità all’area e si pongono come cartina
di tornasole degli standard di qualità del sistema.
 Riorganizzazione del settore turistico e innovazione e qualificazione del settore
produttivo locale adeguando e potenziando il segmento ricettivo, creando ed organizzando
il settore ricreativo, strutturando il sistema in filiera e garantendone la gestione complessiva
coordinata, prevedendo forme d’integrazione con il settore agricolo ed artigianale,
organizzando i sistemi formativi e di aggiornamento professionale per gli operatori turistici,
tutto ciò al fine di costruire un modello che adotti la qualità come sistema e proietti
all’esterno un’immagine positiva del territorio.
 Innovare in chiave sostenibile le attività produttive ed i servizi, con interventi di
sensibilizzazione rivolte sia al settore pubblico, sia a quello privato.
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PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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PROPOSTE PER LO SVILUPPO – MISURE/OBIETTIVI/AZIONI
MISURA 1: VALORIZZAZIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE DEL PATRIMONIO
AMBIENTALE, STORICO – CULTURALE E PRODUTTIVO LOCALE
OBIETTIVO: La misura tende ad indagare, progettare e realizzare i servizi e le attività (ricerca,
animazione, organizzazione e messa in rete) che valorizzano le risorse locali, migliorano la
fruibilità, la gestione e la visibilità del patrimonio endogeno dell’area.
Tende, inoltre, a definire le modalità d’integrazione intersettoriale funzionali alla connessione delle
risorse in sistema e ad attivare tutti i canali utili al miglioramento della rete produttiva e
commerciale dei prodotti tipici.
Mira all’applicazione di un sistema di gestione ambientale che consenta al territorio di godere di un
valido strumento d’immagine e di sostegno alle imprese, garantendo, allo stesso tempo, la qualità
della vita e la salvaguardia dell’ambiente.
AZIONE 1.1.: Progetti di filiera
Obiettivo: contribuire al mantenimento e allo sviluppo in rete dei processi produttivi che assumono
rilievo sotto il profilo economico e di valorizzazione del patrimonio forestale, agricolo e ambientale
in chiave turistica
Descrizione dell’azione: perseguire interventi tesi al rafforzamento economico delle imprese
agricole, valorizzando le risorse scarsamente utilizzate o la cui redditività è bassa ed analizzare i
processi attraverso cui tale valorizzazione si traduce in opportunità di lavoro e competitività
economica, oltre che in crescita sostenibile sul piano ambientale
INTERVENTI
Incentivi allo sviluppo delle attività connesse alla trasformazione dei prodotti agricoli;
Interventi per conservare e rivitalizzare attività artigianali e legate all’agricoltura (lavorazione
del ferro, della palma nana, antichi mestieri…) mediante l’attivazione di botteghe laboratori;
Incentivazione delle produzioni locali e delle razze autoctone per tutelare ed incrementare la
biodiversità
Interventi tesi a sostenere l’innovazione e l’attualizzazione delle tecniche tradizionali,
definendo e progettando nuovi prodotti e nuovi processi di produzione, per rispondere alle
esigenze del mercato e porre i presupposti per la creazione di sbocchi occupazionali.
Integrazione delle aziende agricole nel mercato turistico sviluppando offerte innovative verso
segmenti in forte crescita, strettamente connessi all’osservazione della flora e della fauna all’uso
delle risorse agroforestali (ad esempio la creazione di strutture per il bird watching o la creazione
di spazi per le attività di “orientiring”)
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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AZIONE 1.2.: Creazione di prodotti turistici rurali
Obiettivo: stimolare la conoscenza delle valenze locali e dei profili d’identità territoriale mediante
strumenti di frequentazione attiva delle risorse che agevolano, altresì, la mobilità dei turisti
all’interno dell’area.
Descrizione dell’azione: l’Azione prevede la realizzazione di una serie di interventi tesi ad una
valorizzazione “fisica” delle risorse individuate (produttive, commerciali, culturali), a predisporre
pacchetti di offerta turistica integrata e sostenibile, mediante la progettazione di itinerari tematici
collegati mediante un’adeguata rete di supporti informativi (segnaletica, prodotti editoriali e
multimediali..)
INTERVENTI
Inventario degli edifici rurali attraverso un lavoro di schedatura e catalogazione, creando forme
di valorizzazione conoscitiva su base informatica
Valorizzazione degli edifici di maggiore interesse mediante una ridestinazione d’uso a
ricettività di prestigio e creazione di spazi di convegnistica e formazione inseriti in un contesto
ambientale alternativo a quello urbano
Migliorare la percorribilità su strade panoramiche, realizzare piste ciclabili e percorsi per
mountain bike, prevedere percorsi a cavallo, creare appositi percorsi verdi con adeguate
attrezzature ludico – sportive e percorsi etnografici, arricchiti da strutture di servizio e
dimostrative
Mappatura dei sentieri per lo sviluppo di proposte di turismo ambientale ed escursionistico
Creazione di percorsi d’area ed itinerari tematici (culturale, escursionistico, naturalistico,
archeologico, enogastronomico) da attrezzare come nodi principali della rete degli elementi
attrattivi del territorio, da rendere fruibili anche in modo virtuale.
Predisposizione di orti botanici che valorizzano il patrimonio agroalimentare del territorio, dalle
piante dell’agricoltura tradizionale a quelle autoctone officinali
AZIONE 1.3. Itinerario gastronomico “Dalla terra alla tavola”
Obiettivo: sostenere iniziative collettive riguardanti la promozione di manifestazioni all’interno del
sistema della ristorazione, capaci di valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche del territorio e
creare sinergie ed economie di scala nell’uso delle risorse.
Associare il concetto di sapori locali con i luoghi etnografici e produttivi, definendo un itinerario
suggestivo, ove i fruitori possano trovare una proposta di ospitalità originale e storicamente definita.
Descrizione dell’azione: si tratta di porre in essere una serie di collegamenti reali e/o virtuali fra
percorsi diversi, tenendo in considerazione le zone dedicate alle produzioni agricole tipiche, le
dimore rurali e tutti i luoghi e le forme di trasformazione dei prodotti locali, apportate dalla cucina
tipica, dalle tradizioni enologiche (cantine), olivicole (frantoi), casearie.
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INTERVENTI
Interventi strutturali per la realizzazione di punti sosta, a basso impatto ambientale,lungo i
percorsi, per degustare e vendere i prodotti tipici
Divulgazione dei menù gastronomici e delle tradizioni culturali legate ai prodotti tipici e delle
ricette proprie del territorio
Attività di studio e di riscoperta delle ricerche tipiche
Corso per chef della ristorazione tipica e per la presentazione dei piatti secondo gli usi e i
costumi del luogo
Organizzazione di manifestazioni culinarie a tema
AZIONE 1.4. Valorizzazione delle tradizioni locali
Obiettivo: Dare visibilità ai processi, alle tradizioni locali, agli usi e ai materiali che hanno
condizionato le trasformazioni del territorio, per conservarne e valorizzarne la memoria storica e
mantenere un patrimonio sociale destinato a perdersi nel tempo. Migliorare e razionalizzare i
sistemi di gestione del patrimonio mettendo in rete le strutture esistenti.
Descrizione dell’azione: l’Azione mira a porre in essere interventi di valorizzazione del
patrimonio storico – culturale ed etnografico, a individuare spazi per creare punti di esposizione
delle produzioni tipiche locali e dei mestieri tradizionali connessi all’attività agricola e
all’artigianato (intreccio della palma nana – ferro battuto)
INTERVENTI
Creazione di un museo storico – archeologico della civiltà dell’olio e del vino in cui allestire
una galleria di rappresentazioni grafiche e fotografiche d’epoca, per ricostruire la storia e, allo
stesso tempo, far comprendere al visitatore il cammino, l’evoluzione ed il lavoro che fu
necessario, con le modalità dell’epoca, per lo sviluppo della nostra terra e per il passaggio dalla
civiltà rurale a quella urbana.
Oltre a ciò potrà essere di sicura suggestione l’esposizione di documenti antichi, manoscritti,
contenitori per il trasporto dell’olio e del vino, attrezzi di uso agricolo e quant’altro potrà essere
recuperato.
Creazione di una stazione multimediale contenente tutte le informazioni sugli aspetti
socioculturali richieste dal visitatore, come gli antichi mestieri, scene di vita quotidiana del
passato, le modalità di produzione dei tessuti d’epoca in connessione del prodotto di base
derivante o connesso alle attività agricole. Si tratta di rendere fruibili, anche in modo virtuale,
luoghi della memoria storica delle popolazioni, di promozione della cultura, d’aggregazione
sociale e, quindi, di recupero e ricerca dell’identità locale.
AZIONE 1.5. Interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico
Obiettivo: gestire il patrimonio ambientale e i paesaggi suscettibili d’interesse turistico in modo
equilibrato e razionale, quale valore aggiunto all’offerta turistica, senza minacciare l’operabilità del
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sistema naturale e compromettere gli ecosistemi, innovando in chiave sostenibile le attività
produttive ed i servizi
Descrizione dell’azione: porre in essere interventi tesi ad agevolare la scoperta e la fruizione del
potenziale naturale e paesaggistico in termini di prodotto turistico, ma attuando,
contemporaneamente, una politica di tutela del patrimonio che garantisca l’attrattività della zona e
la perennità del potenziale, anche mediante la partecipazione delle popolazioni e delle strutture
produttive ad azioni di protezione e tutela.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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INTERVENTI
Quadro diagnostico del paesaggio per indagare sullo stato di salute dell’ambiente, per
individuare eventuali problemi e la loro natura (uso squilibrato delle risorse, scarsa manutenzione
e abbandono, processi di trasformazione non coerenti con i principi di sostenibilità ambientale,
presenza di attività deturpanti o inquinanti) al fine di definire le possibili soluzioni e creare i
presupposti per introdurre un sistema di gestione ambientale e di certificazione del territorio.
Promuovere processi di Agenda 21 Attraverso la raccolta di tutte le iniziative, i progetti ed i
documenti prodotti dal territorio, che hanno attinenza con programmi di sviluppo sostenibile e di
attuazione di Agende 21 locali, si potrà raccordare il rapporto sullo stato dell’ambiente, alla
predisposizione di una strategia che individuando i fenomeni da contrastare riguardo le criticità
ecosistemiche e quelli da tenere sotto controllo, definisca le politiche da rafforzare e da innovare
nella pianificazione del territorio
Diffusione della certificazione EMAS Promuovere la sensibilizzazione, informazione e
diffusione della certificazione ambientale EMAS nella Pubblica Amministrazione e nei settori
produttivi, sottolineando le implicazioni sociali, economiche ed ambientali delle tecniche di
produzione utilizzate.
Diffusione SGA Sostenere la diffusione di Sistemi di Gestione Ambientale nella Pubblica
Amministrazione e avviare convegni di sensibilizzazione per aziende con SGA certificabili
Contenimento energetico Promuovere la sensibilizzazione, informazione e diffusione di una
cultura del risparmio energetico, attuando progetti di contenimento dei consumi energetici degli
edifici pubblici e dei locali privati
Implementazione dei sistemi di riciclaggio dei rifiuti
Adeguamento delle infrastrutture per la depurazione delle acque reflue
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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MISURA 2: CREAZIONE DI UNA DIMENSIONE OSPITALE DEL TERRITORIO
OBIETTIVO: La misura tende a sostenere e sviluppare una dimensione ospitale del territorio mediante
interventi di adeguamento, sviluppo e diversificazione dell’offerta ricettiva e l’ampliamento di quella
complementare, a superare il modello di turismo giornaliero e destagionalizzare i flussi turistici.
AZIONE 2.1. Creazione di una rete di strutture extralberghiere
Obiettivo: rispondere adeguatamente alle nuove richieste provenienti dal mercato di una domanda
turistica non collegata alla ricettività tradizionale (albergo/pensione), recuperare i fabbricati rurali
per caratterizzare l’accoglienza, ridurre i costi della promozione e avere la possibilità di rivolgersi a
tour operator, capaci di movimentare flussi più consistenti.
Descrizione dell’ azione: l’Azione si propone di ampliare e diversificare l’offerta ricettiva esistente,
migliorando le strutture di accoglienza e ponendo il turista a stretto contatto con l’identità culturale e
territoriale del territorio che lo ospita.
INTERVENTI
Realizzazione di posti letto tipo Bed & Breakfast: trasferire, personalizzandola ed integrandola
nell'area, la formula anglosassone del B&B, come elemento di connotazione territoriale, per
consentire la creazione di nuovi punti ricettivi in ambito familiare. Con detto sistema l’operatore
fornirà il pernottamento e la prima colazione. L’offerta complementare di alimenti e bevande per
la prima colazione costituisce un’opportunità per favorire il consumo di prodotti locali ed un
incentivo alla creazione di un indotto nel settore agro-alimentare e della ristorazione.
Interventi di adeguamento delle strutture ricettive rurali alle norme legislative vigenti e adeguamento
degli impianti e dei luoghi di lavoro alla normativa vigente in materia di sicurezza
Interventi di sensibilizzazione per promuovere l’abbattimento delle barriere architettoniche negli
esercizi ricettivi, di ristorazione, nei luoghi ricreativi e nei servizi complementari all’attività turistica.
Creazione di luoghi sosta attrezzati per camper: si tratta di creare un servizio di gestione di
aree attrezzate e controllate per turisti in camper utilizzando aree che, per l’esiguità di superficie o
per la prossimità con vie di collegamento, non sono coltivate o non possono rappresentare siti di
attività connesse allo svago e al tempo libero.
La sistemazione delle aree per il turismo da camper comporta la realizzazione di semplici
interventi di assetto paesistico e una dotazione minima infrastrutturale che tenga conto degli
aspetti igienico-sanitari ed ambientali. La possibilità di sostare in aree attrezzate, interessanti dal
punto di vista paesaggistico, consente non solo di innovare rispetto alla tradizionale offerta
turistica, ma anche di implementare la trasversalità e l’integrazione con le altre attività produttive
e aumentare l’indotto economico ed occupazionale.
AZIONE 2.2 Attivazione e qualificazione di servizi al turista
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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Obiettivo: l’Azione tende a predisporre interventi per potenziare l’accesso al territorio da parte
del turista, per migliorare l’accoglienza turistica e rendere più agevole la fruizione integrata
dell’offerta, per potenziare la capillarità di diffusione delle informazioni e delle caratteristiche del
territorio, per promuovere la qualità dei luoghi.
Descrizione dell’azione: realizzare una serie di interventi per predisporre servizi primari e
secondari efficienti, in modo da garantire condizioni ottimali per il soggiorno del turista nel
territorio.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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INTERVENTI
Istituzione di un Ufficio Turistico Comune: dotato di un sistema di prenotazione,
teleprenotazione (Booking) e teleinformazione, collegato con tutti i nodi della rete turistica locale
e con agenzie turistiche e “tour operators” esterni al territorio.
Vetrina virtuale di presentazione del prodotto turistico “Terre Sicane”: una banca dati in
grado di fornire indicazioni su risorse turistiche, opportunità culturali, strutture ricettive,
collegamenti, luoghi dove acquistare prodotti tipici locali agro-alimentari e artigianali, itinerari
per gite, escursioni e visite alle aziende agricole ed artigiane, ossia tutte le notizie utili per la
programmazione di una possibile visita o soggiorno.
La realizzazione di specifiche e qualificate banche dati turistiche e un loro utilizzo diffuso può
contribuire ad ampliare il bacino d’utenza, a supportare le attività d’informazione ed assistenza
turistica e a mettere a punto strategie di sviluppo/innovazione del prodotto, rispondenti alle
richieste del mercato.
Servizi di accoglienza turistica: informazione, visite guidate, servizi di accompagnamento,
organizzazione di manifestazioni e attività ricreative e complementari, itinerari per gite,
escursioni, visite alle bellezze naturali, artistiche e archeologiche, nonché alle aziende agricole ed
artigianali del territorio, fruibilità dei musei);
Servizi di accoglienza aggiuntivi erogati in strutture ricettive rurali e della ristorazione
( esposizione/promozione di prodotti locali, manifestazioni legate al folklore e alle
tradizioni, degustazioni guidate…)
Riorganizzazione e riqualificazione del sistema segnaletico mediante:
una cartellonistica extra-territoriale, posta ai margini dell’area e lungo le principali vie
d’accesso, che riporta il logo delle Terre Sicane, informazioni generiche, cartina geografica
sintetica indicante i punti di particolare interesse e il modo per raggiungerli;
una cartellonistica territoriale, che accoglie il visitatore in ogni Paese, riportante il logo
dell’area e il logo del Comune, la cartina geografica e le principali informazioni;
una segnaletica particolareggiata, sempre identificata con il logo dell’area, contenente
informazioni specifiche sul sito o monumento vicino a cui viene collocata o indicante agriturismi,
trattorie, aziende agricole, ateliers dei prodotti artigianali ecc.
Realizzazione di un sistema di segnaletica lungo gli itinerari e i sentieri che oltre ad
assolvere al ruolo che gli è proprio, indicando il percorso,le cartine di collegamento con altri siti
di interesse, contenendo informazioni generiche e servizi che si trovano lungo l’itinerario, tempo
di percorrenza, grado di difficoltà, grado d’interesse, serva anche a caratterizzare e rendere
riconoscibile l’identità dei luoghi, mediante tabelle didascaliche, corredate da grafici. I segnali
individueranno i siti di particolare interesse naturalistico, storico-artistico, archeologico e tutti i
luoghi legati nella rete del circuito turistico, da realizzare facendo ricorso a tecniche della
tradizione locale e a materiali ecologicamente compatibili.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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MISURA 3: COORDINAMENTO DELLE STRATEGIE DI SVILUPPO
OBIETTIVO: COORDINARE LE FORME DI INTERRELAZIONE E PROGETTUALITA’
ESISTENTI
PER UN MIGLIORE UTILIZZO DELLE RISORSE E UNA DISTRIBUZIONE
DELL’OFFERTA LUNGO TUTTO L’ARCO DELL’ANNO
AZIONE 3.1. Creazione di organismi associativi
Obiettivo: promuovere la competitività, intesa come razionalizzazione e miglioramento della
gestione delle risorse culturali, ambientali, produttive, in funzione di uno sviluppo sostenibile sotto i
diversi profili.
Descrizione dell’azione: rafforzare la coesione sul comune obiettivo di integrare le risorse
nell’ottica di realizzare un’offerta turistica che risponda in modo organico ad esigenze tra loro
differenti, ma compatibili con una fruizione completa del territorio e tali da attivare, nel processo
produttivo turistico, ogni singolo comparto.
INTERVENTI
Creazione di un “Tavolo per il turismo”, come momento di coordinamento dei soggetti
interessati con il compito di fornire indirizzi.
Predisposizione di un’ “Agenzia per lo sviluppo locale” con il compito di tradurre in progetti
d’intervento gli indirizzi espressi, coordinare l’operatività dei diversi attori, rafforzarne la
coesione su comuni obiettivi, per accedere con più facilità agli strumenti finanziari.
Predisposizione di un sistema a rete di strutture ricettive e costituzione di una struttura
comune per la gestione della ricettività del comprensorio Terre Sicane e per l’erogazione di
servizi connessi all’accoglienza e fruizione dei beni.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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MISURA 4: MARKETING TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DELL’OFFERTA
TURISTICA
OBIETTIVO: porre in essere tutte le strategie per rendere appetibile il prodotto turistico “Terre
Sicane” e creare pacchetti turistici integrati in collaborazione con aziende di promozione e agenzie
di viaggio.
Descrizione dell’azione: porre in essere interventi volti a migliorare il grado di conoscenza del
prodotto turistico, mediante una strategia d’area che agevoli la sua penetrazione nel mercato.
AZIONE 4.1 Comunicazione omogenea e coordinata
Obiettivo: l’Azione si propone di dare visibilità al territorio e alle sue risorse mediante un piano di
comunicazione interna ed esterna, tesa a rafforzare l’immagine e l’identità locale e a promuovere la
sostenibilità, mediante la creazione di strutture di documentazione e contatto con il pubblico.
Descrizione dell’azione: si tratta di realizzare un piano di comunicazione che fissa i caratteri
distintivi dell’area e l’immagine da diffondere all’esterno, tenendo conto delle caratteristiche e delle
risorse che costituiscono il sistema di offerta del territorio, con l’obiettivo di migliorare l’immagine
e rafforzare il senso d’appartenenza ed identità della popolazione locale.
INTERVENTI
Fase di studio per definire le tipologie d’utenza (turistica e residente) maggiormente interessate
all’offerta specifica del territorio.
Definizione delle modalità d’offerta più opportune, in base alle risorse del territorio e alla
tipologia dei visitatori. Definito il target o dei gruppi target su cui indirizzare la
comunicazione, nonché l’eventuale necessità di utilizzare registri comunicativi differenziati (ad
es. per i giovani, per gli anziani, per gli stranieri ecc.), si procederà a realizzare iniziative di
promozione appropriate, differenziate per segmenti di utenza da raggiungere (accordi con
operatori turistici, culturali, economici, fiere di settore, presenza su riviste specializzate, su
internet, link).
“Paniere” dei prodotti tipici, realizzato di concerto tra settore pubblico e attività produttive,
arricchito da proposte relative a manifestazioni, convegni, escursioni e ogni altro genere di
evento, sia esso culturale o di divertimento, da offrire al turista in cerca non solo di svago, ma
anche dell’identità del luogo, da trasferire ad altri possibili fruitori del territorio.
Marchio prodotto turistico “Terre Sicane”. Per presentare in maniera originale l’immagine
della propria identità territoriale si procederà all’individuazione di un elemento capace di
fotografare le specificità e peculiarità della zona, da adottare quale “simbolo” (marchio Terre
Sicane) comune per la comunicazione e promozione dell’offerta turistica integrata effettuata dai
diversi operatori.
Attivazione di strumenti di monitoraggio e verifica degli effetti del piano di comunicazione
sui destinatari, per valutare gli impatti sulla popolazione in termini di creazione di nuovi posti di
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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lavoro, affermazione di nuove professionalità locali, consistenza e distribuzione dei flussi
turistici.
Calendario comune degli eventi e delle manifestazioni, non solo al fine di una loro maggiore
promozione, ma anche per evitare sovrapposizioni e per sfruttare possibili sinergie.
Azione di sensibilizzazione tra la popolazione e le attività produttive per favorire gli
investimenti nella promozione delle iniziative.
Giornate di riconoscimento dei prodotti tipici, per consentire agli operatori locali che
agiscono nel settore della produzione agroalimentare tipica ed in senso più ampio nella
produzione tipica del territorio, di entrare in contatto con esperti con i quali sia possibile
valutare caratteristiche e qualità della produzione e dei suoi processi di trasformazione,
confezionamento, presentazione e commercializzazione. Il fine è di determinare le tecnologie
più convenienti, i processi produttivi maggiormente rispondenti a realizzare un prodotto di
qualità e le strategie commerciali vincenti. Le giornate monotematiche saranno organizzate
raccordando il tema in oggetto con tutte le possibili realtà locali e coinvolgendo il territorio e gli
ospiti con manifestazioni rivolte al pubblico e tese a far conoscere il prodotto, la sua storia e le
qualità.
Partecipazione a fiere o manifestazioni specializzate del settore e di rilievo nazionale ed
internazionale, al fine di promuovere il prodotto turistico. All’interno di tali manifestazioni
potranno essere realizzate attività specifiche quali degustazioni e dimostrazioni gastronomiche,
presentazione e distribuzione del materiale promozionale e divulgativo realizzato.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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MISURA 5: QUALIFICAZIONE DELLE RISORSE UMANE
AZIONE 5.1. Formazione professionale nel settore del turismo rurale
Obiettivo: formare i gestori e produttori dei prodotti turistici per qualificare i servizi all’insegna
della qualità e renderli in grado di rispondere in modo efficace ed adeguato alle richieste sempre più
esigenti da parte dei nuovi mercati.
Occorre studiare, comprendere e legare le diverse dinamiche ed il loro impatto con le specificità dei
territori, intervenire con un articolato e sinergico intervento sulle risorse umane, per informare,
sensibilizzare, orientare, popolazioni residenti, attori istituzionali/amministrativi, operatori del
turismo di nicchia, aggiornare le professionalità già operanti, formare e qualificare nuove figure per
guidare ed orientare lo sviluppo delle aree rurali verso le forme di “turismi emergenti” e le forme di
nuova ospitalità, valorizzate ed accresciute dalla qualità delle offerte eno-gastronomiche messe a
sistema
Descrizione dell’azione: Realizzare corsi di formazione destinati ai giovani da impegnare nello
studio e sviluppo delle possibilità offerte dal territorio ed interventi mirati e finalizzati alla
formazione di nuove figure per l’accoglienza e la guida nei percorsi d’area. Ciò di concerto con la
valorizzazione delle arti e dei mestieri locali concorrerà ad aumentare e qualificare il livello
occupazionale nei settori turistico-rurale ed artigianale.
AZIONE 5.2. Formazione integrata scuola – ambiente rurale
Obiettivo: valorizzare il ruolo sociale della scuola di apertura e comunicazione verso altre realtà,
per attivare azioni di sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, inteso come
miglioramento delle condizioni di vita presente senza, tuttavia, compromettere le capacità delle
generazioni future di soddisfare le proprie esigenze.
Descrizione dell’azione: porre in essere iniziative d’integrazione scuola – risorse ambientali e
naturali, mettendo in primo piano il valore delle risorse del territorio quale fattore di sviluppo
economico e sociale.
INTERVENTI
Aggiornamento per insegnanti, mediante la partecipazione a incontri e seminari sulle
problematiche ed implicazioni dello sviluppo sostenibile.
Seminari di divulgazione dei progetti in itinere e delle iniziative di successo sul territorio.
Attività laboratoriali con gli alunni per far acquisire la “buona prassi” di realizzare nella vita di
tutti i giorni azioni concrete e coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile: consumare meglio
acquistando prodotti con marchi di qualità ambientale e sociale, ridurre i consumi di acqua,
attivare la raccolta differenziata, utilizzare mezzi di trasporto non inquinanti (biciclette) o
viaggiare insieme ad altri, per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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AZIONE 5.3. Sostenibilità delle produzioni agricole e dell’uso del territorio
Obiettivo: limitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse, l’uso di sostanze nocive, i danni causati
all’ambiente e alla catena alimentare.
Descrizione dell’azione: Prevedere corsi di aggiornamento sull’agricoltura biologica, per acquisire
tecniche di coltivazioni agrarie eco-compatibili, redigere protocolli agronomici e giungere alla
valorizzazione dei prodotti agricoli e zootecnici tipici, mediante la loro certificazione biologica.
INTERVENTI
Adottare pratiche e tecnologie rispettose dell’ambiente, orientate alla qualità e sicurezza
alimentare.
Tecniche di riconversione dei sistemi agricoli secondo l’agricoltura biologica e integrata.
Riduzione e riciclaggio delle sostanze chimiche (fertilizzanti, antiparassitari) lungo tutte le fasi
della produzione
Valutazione degli effetti e dei costi sociali e ambientali nell’utilizzo di organismi
geneticamente modificati nella produzione di specie transgeniche.
AZIONE 5.4. Patto formativo locale
Obiettivo: rafforzare l’efficacia in termini di sviluppo locale e di occupazione delle iniziative di
sviluppo e programmazione negoziata.
Integrare la programmazione della formazione continua nel processo di riordino della
programmazione, per farla diventare parte sostanziale della programmazione ordinaria integrata.
Descrizione dell’azione: porre in essere tutti gli interventi utili alla creazione di nuove imprese e
all’inserimento dei lavoratori nelle strutture produttive esistenti e rapportarli alle azioni di
programmazione negoziata già avviate sul territorio.
INTERVENTI
Individuazione del soggetto promotore
Incontri tra Enti locali, agenzie di sviluppo, imprese, organizzazioni di produttori, artigiani,
agricoltori, istituti di credito per definire il quadro dei partner interessati a sostenere lo sviluppo
locale.
Accordo tra Istituzioni e parti sociali finalizzati alla professionalizzazione e occupabilità dei
lavoratori
Redazione del bando e raccolta delle idee progetto e delle proposte valide per elaborare un
programma dettagliato che possa essere finanziato e sostenuto
RISULTATI ATTESI
La piena attuazione delle linee d’indirizzo, esplicitate nel piano di sviluppo integrato e
sostenibile comporterebbe un miglioramento delle attività e delle condizioni economiche esistenti,
l’aumento dell’attrattività del territorio verso le imprese ed i residenti, la creazione di “nuove”
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
94
imprese turistiche o ad esse collegate, la diffusione di professionalità specializzate, l’avvio di
dinamiche d’integrazione del reddito, nel rispetto dei canoni e delle “buone prassi” per assicurare la
salvaguardia dell’ambiente e pari opportunità a tutti i cittadini.
MISURA
RISULTATI ATTESI
Valorizzazione integrata del patrimonio ambientale, storico – •Recupero di aree agricole abbandonate
culturale e produttivo locale
e/o sottoutilizzate
•Qualità ed innovazione nelle produzioni
locali dovute al ricorso delle aziende a
servizi di ricerca e innovazione
•Maggiore
sensibilizzazione
consapevolezza
della
e
popolazione
sull’importanza dello sviluppo sostenibile
•Monitoraggio
e
“manutenzione”
dell’ambiente
•Diffusione di processi eco – compatibili
•Aumento del numero di aziende le cui
produzioni seguono procedure di rispetto
della sostenibilità
•Incremento del numero di aziende che
hanno richiesto la certificazione di qualità
ambientale
•Prevenzione di impatti paesaggistici
Creazione di una dimensione ospitale del territorio
•Diffusione di un’immagine positiva del
territorio
in
termini
di
rispetto
dell’ambiente e della persona umana
•Incremento occupazionale nell’ambito
dei servizi turistici e commerciali
•Incremento dei luoghi di socializzazione
per i turisti e i residenti
Coordinamento delle strategie di sviluppo
•Aumento della capacità organizzativa del
territorio
•Potenziamento delle attività commerciali
di nicchia e di qualità
•Innovazione,
integrazione
e
qualificazione del sistema produttivo
locale
•Attrazione
di
nuove
imprese
e
mantenimento di quelle esistenti
Marketing territoriale per la promozione dell’offerta turistica
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
•Incremento del flusso turistico, sua
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destagionalizzazione e diffusione su tutta
l’area
•Aumento della capacità d’attrazione e
della visibilità del territorio
Qualificazione delle risorse umane
•Creazione di supporti all’organizzazione
e promozione dello sviluppo locale
•Aggiornamento e qualificazione della
forza lavoro
•Prevenzione
dei
dequalificazione
e
fenomeni
di
di
emarginazione
socio – lavorativa
•Formazione e reinserimento professionale
dei lavoratori disoccupati
•Inserimento degli anziani nella vita
sociale,
come
portatori
di
risorse,
competenze e patrimonio di relazioni a
vantaggio di tutta la società
•Pari
opportunità
nel
lavoro
con
particolare attenzione ai giovani e alle
donne
METODOLOGIE DI LAVORO
La fase di elaborazione del piano ha previsto il ricorso a metodologie concertative, attraverso
processi di progettazione partecipata, ricerca – intervento e animazione degli attori a vario titolo
interessati, privilegiando l’incisività dell’approccio bottom-up, che consente di fare proprie le
soluzioni individuate (perché costruite insieme).
Sono state distribuite griglie di osservazione, contrassegnate da indicatori, onde evidenziare dei
fenomeni osservati i punti di forza e di debolezza, questionari e interviste effettuate con i principali
attori locali, sia delle istituzioni politiche che del settore produttivo.
RUOLI E RISORSE
Per supportare gli interventi di sistema e le innovazioni che si intendono realizzare occorre
assicurare i finanziamenti necessari:
I canali di finanziamento da utilizzare e riqualificare sono sostanzialmente:
1) Fondi strutturali
2) Fondi nazionali
3) Fondi regionali
4) Fondi delle amministrazioni comunali
5) Fondi di aziende private con :
a) sponsorizzazioni
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
96
b) interventi con il project financing
Fondi strutturali : Esistono quattro fondi strutturali, ciascuno dei quali incentrato su uno specifico
settore di intervento.
1) Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che finanzia le infrastrutture, gli investimenti
produttivi che creano occupazione, i progetti di sviluppo locale e gli interventi a favore delle piccole
e medie imprese.
2) Il Fondo sociale europeo (FSE) favorisce l’inserimento professionale dei disoccupati e delle
categorie svantaggiate, in particolare sostenendo azioni di formazione e sistemi di sostegno
all’assunzione.
3) Il Fondo europeo per l’agricoltura, orientamento e garanzia (Feaog) è articolato in due sezioni.
La sezione orientamento si applica alle regioni e zone dell’obiettivo 1. Finanzia progetti pubblici
per migliorare le strutture di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli e fornisce
aiuti agli agricoltori. La sezione garanzia si applica alle zone fuori dell’obiettivo 1.
4) Lo strumento finanziario di orientamento per la pesca (Sfop) è il fondo comunitario riservato
all’attuazione della politica comune della pesca, che contribuisce all’equilibrio tra conservazione,
gestione e sfruttamento razionale delle risorse ittiche e dell’acquacoltura e della trasformazione e
commercializzazione dei relativi prodotti.
Fondi nazionali : Legge 488/1992 “Industria” : contributi per investimenti un nuovi impianti,
ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi
per imprese dell’industria estrattiva, manifatturiera e alcune categorie di imprese di servizi
(conferita su base concorsuale)
Legge 488/1992 “Turismo” : contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti,
ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi per
imprese dell’industria del turismo (conferita su base concorsuale)
Legge 215/1992 “Imprenditoria femminile” contributi in c/capitale o credito agevolato e credito
d’imposta per investimenti effettuati da imprese di titolarità di donne, oppure con la maggioranza
del capitale sociale e degli organi di amministrazione detenuti dalle donne
Legge 341/1995 : credito di imposta per investimenti in nuovi impianti, ammodernamento,
ampliamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione, trasferimento di impianti produttivi per
industria, artigianato e servizi.
Dual incombe tax : riduzione dell’aliquota fiscale per la parte di utili corrispondente
all’incremento di capitale investito nell’anno moltiplicato per un coefficiente moltiplicativo
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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Legge 1329/1965 : Contributo in conto interessi per l’acquisto di macchinari nuovi da parte di PMI.
Legge 46/1982 : Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per imprese
industriali o agricole per spese di ricerca e sviluppo
Legge 488/92 “Ricerca” Contributi a fondo perduto per spese di ricerca e sviluppo industriale per
imprese operanti nelle aree depresse del Paese
Legge 196/1997 “ Apprendistato” il datore di lavorto che assume i giovani fra i 15 ed i 26 anni
con contratti di apprendistato gode di sgravi contributivi e riduzione dei minimi retributivi.
D.M. 12/04/2000 “ Incentivi al part time” Sgravi contributivi per l’assunzione di personale part
- time
Intese istituzionali di programma: accordo tra amministrazione centrale, regionale e provinciale
con cui tali soggetti si impegnano a collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle
risprse finanziari disponibili.
Accordo di programma quadro accordo con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati
promosso dagli stessi organismi presenti nell?intesa Istituzione di programma per la definizione di
un programma esecutivo
Contratti di programma contratto stipulato tra l’amministrazione statale competente, gr4andi
imprese, consorzi di piccole e medie imprese e rappresentanze di distretti industriali, per la
realizzazione di interventi oggetto di programmazione economica
Patti territoriali accordo promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o
privati, relativo all’attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di
promozione dello sviluppo locale.
Contratto d’area strumento operativo, concordato tra amministrazioni anche locali, rappresentanze
dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché eventuali altri soggetti interessati, per la realizzazione
delle azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di nuova occupazione in territori
circoscritti
Fondi provenienti dalle leggi di settore
Fondi delle finanziarie
Fondi regionali PIT Tra Stato e regione Siciliana è stato stipulato il 31.3.2003 un nuovo Accordo
di Programma quadro sullo sviluppo locale, orientato, principalmente all’attuazione e al
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
98
completamento dei programmi di investimento già approvati, con particolare riferimento ai contratti
di programma e ai patti territoriali, e ai nuovi investimenti produttivi. Le risorse per l’attuazione
degli investimenti previsti ammontano a 583 milioni di euro che saranno impegnati, nella fase
iniziale di realizzazione, nei settori turistico, agro – alimentare e nella produzione di mezzi di
trasporto e successivamente nella progettazione integrata dei PIT e nei PIR
Agenda 2000 – che costituisce la strategia dettagliata della Commissione per il rafforzamento
dell’Unione per i 7 anni che seguono il 2000 ed il possibile quadro finanziario per il perido 20002006 (Il documento si pone tre obiettivi : 1) rafforzamento di crescita , compettività e occupazione
in Europa; 2. la modernizzazione delle politiche chiave; 3. l’ampliamento dei confini orientali
dell’Unione)
L.R. 32/2000 : interventi di finanziamento di varie misure
Legge 266/1997 : in attuazione di tale legge nazionale la regione finanzia interventi pubblici diretti
alle imprese (tramite i comuni) che predispongono iniziative di natura strutturale ed
infrastrutturale.
L.R: 19.8.1999 n. 16 : Promozione di iniziative per il reinserimento sociale dei cittadini detenuti in
espiazione di pena
Lr. 8.1.1988 n.34 – garanzia a fronte di finanziamenti a tasso ordinario a medio termine della
durata massima di anni 16 per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti,
ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi
LR: 5/8/1957 n.51 : finanziamenti a tasso agevolato fino al 70% dell’investimento globale per
investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e
riconversione di impianti produttivi
LR: 20.4.1976 n. 38 : finanziamento a tasso agevolato per l’esecuzione di commesse di fornitura e
lavorazioni convenute con imprese pubbliche e private
L:R 7/1986 : finanziamenti a tassi agevolati in favore del settore dei materiali lapidei di pregio
L:R: 1,9,1993 n.25 : finanziamento a tasso agevolato per programmi finalizzati ad adeguare la
struttura finanziaria delle imprese
Fondi delle amministrazioni comunali
a) Gli strumenti sui quali le amministrazioni possono contare riguardano:
I mutui bancari
I mutui bancari hanno il vantaggio che non vengono versate nelle contabilità speciale infruttifere
(tranne quelli assistiti da contribuzione statale) e vengono versati in un apposito conto che deve
essere istituito dal tesoriere (dopo la legge 448/1998).
L’art. 41 della legge 448/2001 ha previsto la possibilità di stipulare mutui di tipo bullet che
consistono nel contrarre mutui con rimborso del capitale preso a prestito in unica soluzione anche se
è obbligatorio l’accantonamento di quote di capitale o uno swap.
I mutui con la Cassa DDPP
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
99
I mutui con la Cassa DD PP sono regolamentati dalla circolare 1239 del 4.7.2000 e sono stati sino a
poco tempo fa il canale privilegiato (obbligatorio) per gli enti locali.
Con la Cassa DD PP possono, inoltre, attuarsi diverse operazioni tra le quali : la trasformazione dei
mutui, l’estinzione agevolata,la conversione dei mutui, la devoluzione.
Aperture di credito connesse ad alienazioni patrimoniali
Le alienazioni patrimoniali consentono agli enti, nelle more del perfezionamento delle operazioni,
di utilizzare in termini di cassa le somme a specifica destinazione disponibili, nonché ricorrere a
finanziamenti presso istituti di credito.
I prestiti obbligazionari
I prestiti obbligazionari costituiscono una forma di indebitamento dell’ente e rientrano, a tutti gli
effetti, nei limiti di indebitamento previsti dall’ordinamento finanziario quali quelli disciplinati
dalll’art. 204 del T.U 267/2000
Così come dispone il Decreto Ministeriale n.420/1996, i titoli possono essere collocati in diverso
modo:
. mero collocamento presso il pubblico
collocamento con garanzia in cui intermediario assume l’impegno di sottoscrivere i titoli;
presa a fermo, in cui l’intermediario sottoscrive i titoli sin dall’inizio dell’operazione.
Anche per i titoli obbligazionari così come per i mutui è prevista la possibilità dell’ammortamento
di tipo bullet
Gli interessi sui titoli che prima godevano dell’esenzione assoluta sono ora soggetti alla ritenuta del
12,50% e la L. 342/2000 ha previsto la retrocessione del gettito dell’imposta .
Leasing
Il leasing che può essere mobiliare o immobiliare è un contratto che prevede la cessione in
locazione di uno o più beni mobili o immobili per un determinato periodo di tempo e dietro un
corrispettivo, detto canone di locazione
La cessione dei crediti ed il factoring
Con la cessione dei crediti gli enti locali, al fine di realizzare celermente i relativi incassi possono
procedere ad individuare, con le ordinarie procedure di legge, soggetti abilitati all’attività di
recupero crediti .
Le operazioni di interest rate swap
Gli swap possono definirsi operazioni finanziaria tra ente e banca che concordano di scambiarsi, per
un periodo prefissato e date prestabilite, dei flussi monetari (o flussi di pagamento) costituenti la
risultante dell’applicazione di diversi indici borsistici e/o di altri parametri presi a riferimento (tassi
di interesse, tassi di cambio tra valute.
La cartolarizzazione (securitization)
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
100
La cartolarizzazione è una tecnica di natura finanziaria che consente di trasformare crediti per
natura illiquidi in valori mobiliari, ovvero titoli negoziabili.
La legge 130/99 ha dettato disposizione al fine di consentire la dismissione di patrimonio
immobiliare pubblico in breve tempo. Viene previsto la cessione a società veicolo appositamente
costituite, che acquisterebbero gli immobili per rivenderli sul mercato.
Fondi dei privati
Il project financing rappresenta una possibilità di ricorso al capitale privato reso necessario dalla
necessità di sopperire alla cronica carenza di fondi pubblici.
Gli art. 37 bis e seguenti della legge Merloni dispongono che i soggetti “promotori” possono
presente alle amministrazioni proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici inseriti nella
programmazione triennale di cui all’art.14 comma 2 da gestire tramite contratti di concessione di
cui all’art. 19 comma 2, cioè la concessione di lavori pubblici, con risorse totalmente o parzialmente
a carico dei promotori stessi
Si possono elencare le seguenti opere per le quali si può fare ricorso al p.f. : impianti sportivi,
impianti ricreativi per lo spettacolo, opere ricettive per il turismo, aeroporti, eliporti, porti,
captazione e adduzione di risorse idriche, trattamento – potabilizzazione – distribuzione- reti
fognarie e depurazione – sistema stradale – trasporto pubblico locale- impianti di smaltimento rifiuti
– mattatoi – ferrovie locali – impianti di produzione di energia elettrica – elettrodotti – metanodotti
– gasdotti – recupero immobili storici – musei – biblioteche – edilizia residenziale pubblica –
edilizia sanitaria – edilizia penitenziaria – edilizia scolastica – immobili uso ufficio P:A: strutture
fieristiche e commerciali – stabilimenti termali – parcheggi – centri congressi – alloggi personale
militare – caserme etc..
.
Le sponsorizzazioni
La possibilità di sottoscrivere contratti di sponsorizzazione da parte degli enti locali è stata
espressamente prevista dall’art. 43 della L. 449/97.
La sponsorizzazione è diretta a favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa e la
realizzazione di economie di spesa.
Non vi sono particolari regole tranne la dimostrazione del perseguimento degli interessi pubblici,
l’esclusione di qualsiasi forma di conflitto di interesse tra l’attività pubblica e quella privata e la
verifica delle economie di spesa.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
101
Incentivi in conto capitale per investimenti e incentivi fiscali
Fondi strutturali
(SFOP , FEAOG, FESR, FSE
Legge 488/1992 “Industria”
: contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti,
Legge 488/1992 Turismo
: contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti,
Legge 215/1992 “Imprenditoria femminile” contributi in c/capitale o credito agevolato e credito d’imposta
Legge 341/1995 :
credito di imposta per investimenti in nuovi impianti,
Dual incombe tax
: riduzione dell’aliquota fiscale per la parte di utili
Legge 1329/1965
: Contributo in conto interessi per l’acquisto di macchinari
Legge 46/1982 :
Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto
Legge 488/92
“Ricerca” Contributi a fondo perduto per spese di ricerca e
D.M. 12/04/2000 “ Incentivi al part time”
Intese istituzionali di programma
personale part - time
Accordo di programma quadro
Contratti di programma
Patti territoriali
Contratto d’area
Fondi regionali PIT
Tra Stato e regione Siciliana è stato stipulato il 31.3.2003 un
Agenda 2000 –
il possibile quadro finanziario per il perido 2000-2006
L.R. 32/2000 :
interventi di finanziamento di varie misure
Legge 266/1997
: in attuazione di tale legge nazionale la regione finanzia
L.R: 19.8.1999 n. 16 :
Promozione di iniziative per il reinserimento sociale dei
Lr. 8.1.1988 n.34 –
garanzia a fronte di finanziamenti a tasso ordinario a medio
LR: 5/8/1957 n.51 : finanziamenti a tasso
LR: 20.4.1976 n. 38 :
finanziamento a tasso agevolato per l’esecuzione di commesse
L:R 7/1986 :
finanziamenti a tassi agevolati in favore del settore dei
L:R: 1,9,1993 n.25 :
finanziamento a tasso agevolato per programmi finalizzati ad
Fondi delle amministrazioni comunali
I mutui bancari
I mutui con la Cassa DDPP
Aperture di credito connesse ad alienazioni patrimoniali
I prestiti obbligazionari
Leasing
Le operazioni di interest rate swap
La cartolarizzazione (securitization
Avanzo di amministrazione anni precedenti
Fondi dei privati
Il project financing
Le sponsorizzazioni
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
102
PIANO FORMATIVO TERRITORIALE
OBIETTIVI DEL PIANO
La formazione, intesa come obiettivo da raggiungere più che come attività da proporre, deve essere
pensata e realizzata in stretto rapporto con altri interventi di valorizzazione e promozione delle
risorse umane ed economiche del territorio nella consapevolezza che per uno sviluppo durevole e
sostenibile è necessario condividere i principi che abbiano di mira il benessere dei cittadini e la
conservazione della natura.
La progettazione delle azioni dovrebbe esplicitarsi tenendo conto di tre principi fondamentali:
o Eguaglianza delle opportunità: offrire a tutti le stesse opportunità di formazione,
proponendo modalità, tempi e contenuti che rispondano alle reali esigenze dei singoli;
o Globalità dell’offerta: un’azione formativa che intenda modificare una situazione
complessa deve necessariamente rivolgersi a una pluralità di soggetti con una pluralità
d’iniziative, che ripropongano la complessità e le caratteristiche del contesto;
o Partecipazione: è importante che i soggetti, destinatari della formazione, siano coinvolti
nella progettazione e nella valutazione delle attività.
Una formazione che tenga conto di questi principi può essere realizzata solo in stretta relazione con
il territorio, inteso come “luogo, contenuto e soggetto” della formazione stessa.
Nell’ottica della definizione di un “sistema territoriale” coeso e competitivo, si ritiene fondamentale
agire secondo una nuova cultura dello sviluppo, orientata alla piena sinergia e collaborazione degli
attori locali.
Per questo è necessario implementare nelle strategie di sviluppo d’area una nuova consapevolezza
rivolta alle potenzialità del territorio e, soprattutto, mettere in campo una serie di conoscenze,
competenze e professionalità, al fine di contribuire, anche sul versante dei saperi, alla costruzione di
una proposta forte e condivisa, sia sul versante economico, sia su quello sociale e comunitario.
E’ un “territorio che apprende” in un contesto che consente un “apprendimento continuo del
territorio stesso che miri a conservare la natura”.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
103
CONTENUTI DI MASSIMA DELLE AZIONI FORMATIVE
Formazione continua, accompagnamento e animazione, comunicazione ed informazione sulle
problematiche e le implicazioni dello sviluppo sostenibile
L’Azione riguardante la formazione professionale rappresenta un aspetto significativo e qualificante
del Progetto , attraverso di essa è possibile dare avvio ad un processo virtuoso di sviluppo, che per
essere completo ed efficace, non può prescindere dalle risorse umane.
La centralità delle persone nel processo di produzione turistica è un dato oggettivo. Le relazioni
rappresentano un vero e proprio elemento tangibile su cui agire per qualificare il servizio/prodotto
offerto e per divulgare le iniziative di successo del territorio.
La formazione professionale, quindi, svolge un ruolo determinante come strumento funzionale ad
una politica di qualità e d’innovazione nell’area dell’organizzazione/gestione del sistema
dell’offerta turistica che sia coerente con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Al termine di uno screening preliminare, relativo ai fabbisogni del territorio, è emersa la necessità
di favorire e promuovere puntuali azioni di formazione che investano il settore turistico, specie
quello rurale legato alle produzioni locali rispettose dell’ambiente e orientate alla qualità e
sicurezza alimentare, e che consentano interventi mirati e specifici, onde pervenire all’acquisizione
di competenze indispensabili, per il continuo miglioramento del prodotto turistico che favorisca la
crescita del capitale naturale.
L’obiettivo è quello di formare giovani professionalità in grado di recepire e trasmettere nel
territorio, innovazioni tecniche e metodologie applicate al settore del turismo e nello stesso tempo
di orientare azioni per lo sviluppo integrato e sostenibile.
Non si potrà prescindere, altresì, da realizzare attività formative che mirino a valorizzare ed a
salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali e nelle stesso tempo introducano codici di condotta
idonei a sostenere nel tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei
vegetali.
Le suddette azioni risultano necessarie e complementari per poter dar forza agli interventi
strutturali, tesi alla qualificazione e diversificazione dell’offerta turistica, e per poter coniugare la
modernità degli interventi previsti e l’idoneità degli spazi con un’adeguata capacità imprenditoriale
nel settore turistico e una qualificata professionalità di tutti gli operatori, a vario titolo, coinvolti.
Le ipotesi di carattere formativo, rivolte all’incentivazione di nuove professionalità e alla
qualificazione dei dipendenti dei settori della ricettività turistica ed agrituristica e del settore
ristorativo, dovrebbero, pertanto, investire:
o Lo sviluppo di competenze e professionalità legate alle forme d’accoglienza in ambito
rurale, del turismo del vino e gastronomico, agriturismo, turismo verde;
o L’articolazione di una serie di proposte formative rivolte al segmento femminile e giovanile
con particolare attenzione a forme d’accoglienza, quali il bed & breakfast;
o L’attivazione di iniziative formative rivolte alla promozione e marketing dei prodotti locali
di qualità;
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
104
o Iniziative tese a rivitalizzare mestieri in via d’estinzione e legati all’arte e alle tradizioni
locali che siano diretti a prevenire attività e processi nocivi per l’ambiente e la salute dei
cittadini;
o La messa in cantiere di proposte formative permanenti rivolte alla conoscenza delle lingue
straniere e dei sistemi informatici ;
o Corsi rivolti allo sviluppo e gestione della piccola e media impresa che mirino gestire i
prodotti e i processi in modo responsabile sotto il profilo sanitario, della sicurezza e
dell’ambiente.;
o Una serie di proposte formative rivolte all’animazione territoriale.
Le caratteristiche e la strutturazione dei singoli interventi devono essere commisurate alle specifiche
esigenze formative rilevate. Le attività formative dovranno essere rivolte, oltre che ad attori già
operanti nel settore, anche a disoccupati, inoccupati e/o potenziali imprenditori.
Le azioni formative dovranno, inoltre, ispirarsi ai principi della sostenibilità in modo che mirino a
valorizzare, salvaguardare e riqualificare l’ambiente e le sue risorse.
METODOLOGIE DIDATTICHE
I metodi didattici potranno prevedere:
o Fasi di formazione teorica;
o Fasi di formazione tecnico – pratica in aula normale o attrezzata e/o laboratorio;
o Segmenti di “formazione su misura” a carattere anche individuale;
o Fasi di affiancamento, anche in produzione extraziendale;
o Momenti di formazione extraziendale in centri di formazione professionale o altre strutture
esterne abilitate;
o Fasi di formazione in stage presso realtà aziendali diverse rispetto a quelle d’appartenenza.
Una ipotesi realizzabile potrebbe presentare le seguenti caratteristiche:
- momenti di apprendimento assistito (anche a distanza) e momenti di formazione in presenza,
in modo flessibile e funzionale alle caratteristiche degli allievi e al contesto di lavoro e
apprendimento;
- utilizzo sistematico delle tecnologie al fine di rendere l’insegnamento e la formazione più
accessibili, rapidi ed economici;
- differenziazioni del percorso formativo e personalizzato dell’intervento, grazie
all’interattività resa disponibile dalle nuove tecnologie;
Il funzionamento del sistema può essere basato su una rete accessibile dall’interno (area
intranet) e per alcuni servizi anche da internet (area internet)
All’area intranet si potrà accedere attraverso una password personalizzata per ciascun utente
corrispondente a un preciso profilo ( docente, tutor, discente, progettista, tecnico, etc..).
Essa può essere ulteriormente articolata nelle seguenti aree:
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
105
-
-
-
un’area didattica, all’interno del quale siano disponibili courseware (softwar per la
didattica), materiali didattici, test, report on line sul monitoraggio della didattica;
un’area di comunicazione interna, riservata agli allievi ed agli operatori, per favorire
l’interazione tra i soggetti e lo scambio di informazioni, attraverso forum di discussione,
scambio di messaggi, pagine web realizzate dai gruppi di lavoro o da singoli allievi;
un’area internal audit sui fabbisogni formativi, che consenta di rilevare, con modalità più
tempestive ed efficaci, tali fabbisogni; essa potrà includere la documentazione metodologica
e progettuale, i form di rilevazione delle esigenze formative, i report on line sull’audit, un
forum di discussione sull’audit;
un’area documentazione, nella quale siano consultabili i progetti in corso e realizzati, le
informazioni sull’accesso ai finanziamenti; potranno, inoltre, essere attivati collegamenti
con banche dati esterne ed accesso gratuito, con banche dati esterne a pagamento (ad
esempio : Sole 24 ore, Istat, Camere di Commercio), nonché alcuni link di interesse per la
formazione e l’organizzazione;
-
un’area servizi web, che comprende un motore di ricerca sull’area intranet più altre funzioni
accessorie web.
L’area internet (indirizzo web : www.terresicane.....) potrà avere essenzialmente scopi informativi e
comprendere, oltre alla presentazione del progetto e del sistema di formazione continua, un’area
riservata alle news (sulla formazione/organizzazione, sul progetto), alcuni link di interesse (ad
esempio: reti civiche italiane ed europee, progetti di formazione a distanza, istituzioni, etc.), un
form di richiesta di informazioni sul progetto, un’area documentazione di supporto.
L’organizzazione potrà poggiare su una rete di learning center, veri e propri nodi del sistema, con la
funzione di rilevare i fabbisogni, coordinare e gestire le attività di formazione a distanza e di
formazione in presenza, promuovere le attività realizzate. In ogni learning center sarà previsto un
coordinatore che svolge le funzioni di responsabile dell’attività del centro..
L’organizzazione si dovrà avvalere del contributo di figure professionali dell’area informatica e
telematica ( web master, web designer, data base administrator, analista programmatore, sistemista
di rete) e di un tutor remoto, con funzioni di consulenza metodologico – didattica, di guida di gruppi
di discussione e dei gruppi di lavoro, nonché di supporto alle attività di revisione della struttura del
sito e di ridefinizione dei contenuti tematici.
DESTINATARI
Le caratteristiche e la strutturazione dei singoli interventi devono essere commisurate alle
specifiche esigenze formative rilevate.
I soggetti cui sono principalmente rivolti gli interventi potranno essere:
a) lavoratori impiegati in ruoli esecutivi;
b) lavoratori impiegati in ruoli di responsabilità ;
c) quadri e dirigenti privati e pubblici;
d) agenti e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa;
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
106
e) titolari e amministratori di imprese e PMI, inclusi i coadiuvanti;
f) disoccupati;
g) lavoratori in cassa integrazione;
h) studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Verranno predisposti bandi pubblici per la presentazione delle domande per gli interventi di
formazione. Il bando specificherà le modalità di presentazione delle domande, i requisiti di
ammissibilità e le modalità di selezione secondo criteri predeterminati che potranno privilegiare ad
esempio le fasce deboli, i giovani e le donne, i disabili.
Le risorse umane e professionali che saranno utilizzate nel progetto, i ruoli assegnati alle unità di
personale coinvolte, il responsabile interno dell’azione formativa, le collaborazioni esterne che
verranno attivate saranno definite a secondo del tipo di progetto.
Relativamente a queste ultime potranno essere attivate forme di partneriato (enti, imprese, scuole,
atenei e istituti di ricerca) specificando il tipo di collaborazione ed il ruolo dei singoli partner
coinvolti.
Il budget economico del progetto sarà distinto in : a) costi diretti (ad esempio: costi per il noleggio
delle aule, per il compenso dei docenti, per la comunicazione, per il reclutamento dei partecipanti,
per la riproduzione del materiale didattico etc..); b) costi generali (ad esempio: quota dei costi del
personale, dei costi per ammortamenti, dei costi per utenze etc..); c) costi relativi ai partecipanti ( ad
esempio: costo di lavoro dei dipendenti coinvolti, residenzialità e trasporti partecipanti etc.).
I tempi ed il calendario delle attività saranno determinati di volta in volta dettagliando per ciascun
progetto la quantità di ore di formazione previste, il numero delle persone da coinvolgere, le ore di
formazione pro- capite, il periodo temporale di riferimento, la data di avvio prevista, la data di
conclusione prevista e la data dei singoli appuntamenti
ESEMPI DI INTERVENTI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
 Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile

Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e
nell’agriturismo riservato ai disabili
 Corso per guide boschive, esperti della fauna e della flora, per valorizzare e far
conoscere le risorse ambientali e faunistiche dei boschi del Magaggiaro e della
Resinata
 Master per un modello di sviluppo turistico sostenibile: creazione di una figura
professionale in grado di studiare, ricercare ed individuare itinerari da proporre
all’utenza, elaborare il progetto turistico e determinare i prezzi, conoscere le strategie
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
107
di marketing, conoscere le norme che favoriscano stili di vita sostenibili, regole e
convenzioni vigenti per quanto attiene lo sviluppo turistico delle zone rurali
 Formazione agli antichi mestieri : riprendere e valorizzare processi formativi
dell’artigianato tradizionale, fondati sul modello di “andare a bottega dal maestro”.
Individuare sul territorio quegli artigiani e/o artisti disponibili a trasferire il loro
bagaglio di competenze a giovani locali interessati a partecipare a specifici corsi.
L’azione concorrerebbe a creare un meccanismo di recupero del “saper fare” e del
“sapere” degli anziani e, allo stesso tempo, l’inserimento dei giovani nei Laboratori,
potrebbe creare un maggior dinamismo nelle attività, nuovi spunti e la possibilità di
innovare le gamme dei prodotti e delle realizzazioni artigianali rispettosi dei sistemi
naturali. Si potrebbe determinare una continuità nell’esercizio d’impresa anche con
la realizzazione di specifiche botteghe/punti vendita, ubicati nei nodi della rete
turistica, attrezzati, anche, per lo svolgimento di corsi brevi da offrire agli utenti
all’interno dei pacchetti – vacanza che valorizzino i migliori esempi di gestione
ambientale.
 Stage formativo per animatori del turismo rurale e guide turistiche
 Corso per guide boschive esperti della fauna e della flora
 Corso per ristoratori (Cucina tradizionale e valorizzazione dei prodotti biologici
nella realizzazione di ricette tradizionali)
 Accoglienza ed ospitalità al nuovo turista (Corso di aggiornamento professionale)
 Turismo rurale ed ecosostenibile – una rete al servizio dello sviluppo
 Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e
nell’agriturismo, riservato ai disabili
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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“Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile"
1. Premessa
Si intende dare attuazione all’azione di cui all’oggetto per favorire una diffusa e adeguata
conoscenza tecnica fra le imprese e gli operatori dei settori dell’ospitalità rurale operanti nell’area.
L’azione assume un carattere strategico in quanto la valorizzazione del territorio in chiave turistica
rappresenta l’elemento centrale per sbloccare una dinamica di sviluppo economico reale incentrato
sulla valorizzazione dei patrimoni e delle risorse disponibili.
In questo senso il concetto dell’ospitalità racchiude ogni forma di accoglienza e ogni tipologia di
servizio praticate verso il mercato interno ed esterno, formato da fruitori disponibili a consumare i
prodotti tipici locali e a frequentare il territorio nel suo complesso. Gli obiettivi principali, pertanto,
della presente azione sono rivolti nelle seguenti direzioni:
1. Ampliare il bagaglio di conoscenze degli imprenditori turistici attuali e rafforzare quelle dei
neo-imprenditori attraverso una formazione teorica sui contenuti dei servizi,
sull’organizzazione aziendale, sul concetto di ospitalità, sulla politica ambientale della UE,;
2. Fornire basi teoriche e un orientamento razionale a tutti coloro che intendono avvicinarsi per
la prima volta all’esercizio di attività turistiche;
3. Favorire la migliore integrazione fra l’offerta ricettiva/ristorativa e la fruizione dei patrimoni
naturali, culturali e umani disponibili nell’area;
4. Introdurre nell’area alcune conoscenze di base circa la gestione delle attività
escursionistiche e delle tecniche di animazione e accompagnamento di gruppo al fine di
supportare il futuro sviluppo del turismo escursionistico che miri a conservare la natura.
5.
Migliorare l’efficienza dell’uso finale dei prodotti che mirino a ridurre le emissioni di gas e
di sostanze tossiche e nocive nell’atmosfera, nell’acqua, nel suolo e nel cibo.
2. Descrizione dell’Azione ed investimento previsto
L’azione "Formazione per operatori dell’ospitalità rurale" è rivolta a tutte le imprese e agli operatori
del turismo operanti nell’area, in linea indicativa ai seguenti settori: agriturismo, albergazione,
ristorazione, campeggi, altre attività turistiche all’aria aperta, escursionismo, affittacamere ecc . che
usufruiranno di un primo intervento di formazione mirata, mentre un secondo intervento è previsto
per la formazione finalizzata di un gruppo di allievi sui temi riguardanti le attività escursionistiche e
di accompagnamento in ambiente.
I partecipanti alle attività formative saranno selezionati con avviso pubblico specifico.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
109
L’approccio metodologico previsto è di tipo interattivo e l’organizzazione delle attività formative
sarà di tipo modulare al fine di contemperare le esigenze dei singoli operatori e nel contempo di
facilitare la massima partecipazione e gradimento.
L’azione prevede un’attività didattica suddivisa in due interventi, quali:
1. formazione per gli operatori: 6 moduli, di cui 3 propedeutici e 3 di consolidamento e
verifica per un totale di 210 ore di attività formativa e per circa 4.200 ore/allievo;
2. formazione per giovani disoccupati e/o occupati e operatori sui temi dell’escursionismo: 1
solo modulo di 60 ore per circa 1.200 ore/allievo.
Le attività avranno indicativamente inizio nel mese di …. e si dovranno concludere entro il …..
In particolare, le caratteristiche delle attività saranno regolate dalle seguenti prescrizioni:
•
Le attività non teoriche (ovvero visite guidate, simulazioni aziendali, brain storming ) non
potranno eccedere il 10% del totale delle ore effettive di formazione;
•
Le attività formative andranno realizzate presso sede/i dotate di caratteristiche conformi alle
normative sulla sicurezza e salubrità degli ambienti ed in tal senso dovrà essere esibita
idonea certificazione come precisato nelle leggi in vigore; le aule dovranno essere dotate dei
necessari supporti tecnici-didattici (lavagna a fogli, lavagne luminose, tavoli rettangolari
disposti a ferro di cavallo, ecc …);
•
Le sedi delle attività formative dovranno essere all’interno dei Comuni dell’Area Terre
Sicane
•
L’attività formativa prevista dovrà essere conforme alle disposizioni della normative in
materia di formazione professionale;
•
Per i partecipanti alle attività formative la frequenza sarà gratuita;
•
Le attività formative dovranno essere coordinate e accompagnate in modo efficace sul piano
organizzativo e competente sul piano tecnico da personale avente idonee competenze
professionali, il quale assicurerà la presenza permanente durante l’esecuzione delle ore di
formazione.
Si potrebbero prevedere i seguenti seminari
OBIETTIVO
SEMINARIO
Favorire la “messa a sistema” dei servizi locali d’informazione per i turisti e
La gestione in rete del sistema
Fornire agli operatori competenze su organizzazione aziendale, prassi
Tecniche d’accoglienza nella
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
110
Fornire competenze sulla costruzione e distribuzione di offerte turistiche in
La gestione del marketing nella
Consentire ai gruppi di lavoro impegnati nella costruzione di nuovi prodotti
Pianificazione e realizzazione di
Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo riservato ai
disabili
Premessa
Nell’ambito dei progetti di valorizzazione delle risorse territoriali finalizzate all’aumento
dell’afflusso turistico vengono individuate alcune azioni rivolte alla caratterizzazione dell’offerta
turistica in termini di accessibilità e fruibilità da parte delle persone disabili, anziane o comunque
con minore capacità di movimento
Nella realizzazione e nella gestione di questa opera di adeguamento in termini di infrastrutture e di
servizi si intendono coinvolgere le persone disabili residenti sul territorio anche valorizzando la loro
esperienza specifica e offrendo loro la possibilità di un valido inserimento lavorativo attraverso la
formazione di specifiche coop. sociali o il collegamento con quelle già attive.
Destinatari : disabili disoccupati
Enti coinvolti : Enti Locali, Asl, centri diurni, cooperative sociali
Norme di riferimento : relative all’inserimento lavorativo delle persone disabili (legge 104/1992,
legge 68/1999)
Obiettivo : offrire alle persone disabili nuove opportunità di inserimento lavorativo e contrastare i
processi di esclusione sociale.
Finalità : promuovere opportunità di inserimento lavorativo di giovani disabili in progetti di
valorizzazione turistica del territorio, in particolare rivolta all’individuazione e alla realizzazione di
azioni che aumentino la fruibilità da parte di turisti disabili o con ridotta capacità di movimento.
Le attività avranno indicativamente inizio nel mese di …. e si dovranno concludere entro il …..
In particolare, le caratteristiche delle attività saranno regolate dalle seguenti prescrizioni:
•
Le attività non teoriche (ovvero visite guidate, simulazioni aziendali, brain storming ) non
potranno eccedere il 10% del totale delle ore effettive di formazione;
•
Le attività formative andranno realizzate presso sede/i dotate di caratteristiche conformi alle
normative sulla sicurezza e salubrità degli ambienti ed in tal senso dovrà essere esibita
idonea certificazione come precisato nelle leggi in vigore; le aule dovranno essere dotate dei
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
111
necessari supporti tecnici-didattici (lavagna a fogli, lavagne luminose, tavoli rettangolari
disposti a ferro di cavallo, ecc …);
•
Le sedi delle attività formative dovranno essere all’interno dei Comuni dell’Area Terre
Sicane
•
L’attività formativa prevista dovrà essere conforme alle disposizioni della normative in
materia di formazione professionale;
•
Per i partecipanti alle attività formative verrà corrisposto un compenso per ogni ora di
frequenza;
•
Le attività formative dovranno essere coordinate e accompagnate in modo efficace sul piano
organizzativo e competente sul piano tecnico da personale avente idonee competenze
professionali, il quale assicurerà la presenza permanente durante l’esecuzione delle ore di
formazione anche a distanza
Azione corsuale - ACCOGLIENZA ED OSPITALITA’ AL NUOVO TURISTA
Destinatari: coloro che hanno investito tempo e risorse economiche per lo sviluppo di un’attività
nelle nicchie del turismo rurale e/o dell’agriturismo; gestori, dipendenti e collaboratori di
agriturismi, aziende agricole orientate al turismo rurale, ristoratori della tipicità, Bed&Brekfast,
gestori di servizi e strutture operanti sulle Strade del Vino.
All’Azione corsuale sono ammessi 15 partecipanti, selezionati in base ad un colloquio
motivazionale e a cui sarà rilasciato un attestato di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria
almeno per il 70% delle ore previste
L’Azione corsuale è articolata in 4 corsi brevi:
• Cucina, colazione, arredo della casa per il nuovo turista – ore 45
• Promuovere la propria azienda, valorizzare il territorio – ore 30
• Visita alla Alta e Bassa Langa (Alba, Grizzane Cavour, Barolo, ecc..) – Durata 3 giorni, 2
notti; ore didattiche 20
• Visita alla zona francese del Beaujolais di Lione (Regione del Rhone Alpes) – Durata 4 giorni,
3 notti; ore didattiche 28
CUCINA, COLAZIONE, ARREDO DELLA CASA PER IL NUOVO TURISTA
Tipologia centrata sul “fare”: per accrescere la qualità dei servizi e dell’accoglienza della propria
impresa (es. prima colazione di qualità/pasticceria della casa/abbinamento cibi/vini/arredo del
locale – decorare la sala/cucina del territorio, ecc..)
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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UNITA’ DIDATTICHE
DISIPLINA - CONTENUTO
N°. ORE
U.D. 1 – Accrescere/migliorare servizi e strutture per il nuovo turista
4
U.D. 3 – Arredo del locale/decorare la sala
4
U.D. 4 – I prodotti tipici della cucina regionale
4
U.D. 5 – Cucina di stagione
4
U.D. 6 – Cucina per affetti da morbo celiaco
4
U.D. 7 – Abbinamento cibi – vini
6
U.D. 8 – La fidelizzazione del nuovo turista attento ai prodotti della casa –
6
U.D. 9 – Verifiche finali e relazioni
5
Totale ore progetto
45
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
113
PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA, VALORIZZARE IL TERRITORIO
Tipologia centrata sull’ “essere, rappresentare”: per accrescere la qualità dell’ospitalità,
dell’immagine dell’azienda e del territorio, per convincere il turista alla vacanza nelle Terre Sicane
e trasmettere la ricchezza storico-culturale del territorio/Simulazioni per creazione eventi/come
entrare nei pacchetti turistici ecc..
UNITA’ DIDATTICHE
DISCIPLINA - CONTENUTO
N°. ORE
U.D. 1 – Lavorare in sinergia con altre imprese
4
U.D. 2 – Immagine aziendale e promozione
4
U.D. 3 – Conoscere il territorio
4
U.D. 4 – Tecniche di ricezione e gestione del cliente
4
U.D. 5 – Come creare eventi
8
U.D. 6 – Entrare nei pacchetti turistici, partecipare a fiere e workshop
6
Verifiche finali e relazioni
2
Totale ore progetto
32
VISITA GUIDATA ALLA ALTA E BASSA LANGA (Alba, Grizzane Cavour, Barolo ecc..)
MODULO 1
La visita ha l’obiettivo di confrontare il sistema – territorio Terre Sciane con un distretto
d’eccellenza per sperimentare come vini, gastronomia e territorio, possono diventare offerta
turistica.
Sono previsti incontri con referenti istituzionali del territorio e con associazioni di rappresentanza
dei turismi enogastronomici, incontri e visite ad aziende del territorio, osservazione
dell’organizzazione e dell’offerta, visita a musei del vino e della civiltà contadina.
MODULO 2
Rientro in aula
Sistematizzazione dell’esperienza svolta: confronti e riflessioni
La partecipazione a visite guidate in importanti distretti del turismo enogastronomico nazionale,
fornirà all’imprenditore partecipante e ai suoi collaboratori validi strumenti di paragone con la
nostra realtà e di incentivo a migliorare e a mettere in pratica quanto osservato durante le visite
guidate. Il rapporto diretto di conoscenza con imprenditori e responsabili delle associazioni e delle
politiche turistiche dei luoghi visitati, incoraggerà l’operatore a lavorare in sinergia e spirito di
collaborazione con altri imprenditori del proprio territorio. Con queste visite guidate, si potrà
consolidare la percezione “che per meglio vendere la propria azienda, occorre prima e meglio
vendere il territorio”
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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VISITA GUIDATA ALLA ZONA FRANCESE DEL BEAUJOLAIS DI LIONE (Regione del
Rhone Alpes)
MODULO 1
La visita ha l’obiettivo di confrontare il sistema – territorio Terre Sicane con un distretto
d’eccellenza europeo.
Sono previsti incontri con aziende e operatori, loro associazioni e possibilità di costruire gemellaggi
transnazionali
MODULO 2
Rientro in aula
Sistematizzazione dell’esperienza svolta: confronti e riflessioni
Le visite guidate in importanti distretti del turismo enogastronomico europeo, come quello
francese, fornirà all’imprenditore partecipante ed ai suoi collaboratori validi strumenti di paragone
con le nostre realtà, e di incentivo a migliorare ed a mettere in pratica quanto visto durante le visite
guidate. In particolare, con la visita a questo distretto dell’area di Lione, si potranno costruire e
realizzare interessanti gemellaggi, cui i francesi sono molto interessati
L'area del Beaujolais, nel giro di 7 anni, è stata in grado di creare un vero exploit a livello turistico :
il suo successo è stato determinato dalla capacità di tutti gli operatori di associarsi(assieme ai 12
Uffici locali del turismo) per lavorare insieme e valorizzare al massimo tutte le risorse ed energie.
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
116
TURISMO RURALE ED ECOSOSTENIBILE – UNA RETE AL SERVIZIO DELLO
SVILUPPO
PRESENTAZIONE
Questa proposta formativa si propone di sostenere la costruzione di reti e alleanze sul territorio per
un’evoluzione di forme di offerta integrata del turismo rurale ed ecosostenibile e la definizione di
un modello adeguato alle possibilità dell’area
Una rinnovata identità territoriale, infatti, è oggi il presupposto per aprirsi, con la forza di strategie
condivise, verso i meccanismi di competizione a livello globale, rafforzando le reti corte del
territorio per essere più forti sulle reti lunghe del mercato.
DESTINATARI
12 titolari, amministratori e operatori di aziende anche artigiane e società cooperative nei settori
dell’ospitalità e della ristorazione, delle produzioni agroalimentari tipiche e dell’animazione sociale
e soggetti che abbiano presentato un progetto di sviluppo al Patto Territoriale.
Il 30% dei posti è destinato ad un’utenza femminile.
OBIETTIVI E COMPETENZE
Il corso si articola in 112 ore di formazione e si propone di accompagnare e sostenere i partecipanti
nel:
•
riconoscere i fattori d’attrattiva presenti sul territorio e analizzarne vincoli e opportunità;
•
conoscere le evoluzioni che caratterizzano il mercato turistico;
•
orientarsi nel campo dello sviluppo sostenibile, dalla conoscenza delle leggi e delle direttive
europee, alla conoscenza delle banche dati e degli orientamenti specialistici sul tema;
•
promuovere la creazione di un sistema di offerta integrato, che sia espressione dell’identità
del territorio, valorizzando le specificità locali e le relazioni formali e informali esistenti tra
gli attori presenti al suo interno;
•
sostenere lo sviluppo di iniziative turistiche quali itinerari didattici, visita guidate e
presentazione di prodotti secondo una prospettiva di destination management;
•
conoscere i principali canali e strumenti per la promozione e la commercializzazione di una
destinazione turistica anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche.
CONTENUTI
Evoluzione delle forme di offerta turistica – Turismo sostenibile – Le opportunità e i vincoli del
costruire e ragionare in network – Network management e definizione dell’identità del territorio
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
117
Terre Sicane –Costruire alleanze sul web – Comunicare la destinazione: la costruzione di un brand
di territorio – Promozione e commercializzazione di un territorio e di una destinazione attraverso il
web – Destination management: il passaggio da un’ottica individuale a un’ottica di sistema –
Viaggio di studio quale esplorazione e scoperta di luoghi e destinazioni turistiche sostenibili –
Soggetti coinvolti
L’analisi territoriale è stata svolta con la collaborazione di diverse professionalità del mondo del
lavoro, della scuola e della pubblica amministrazione in genere.
Un ringraziamento è dovuto per l’ospitalità e la collaborazione al Sindaco di Menfi, Antonino
Buscemi, al Sindaco di Montevago, Impastato Calogero, al Sindaco di Sambuca, Martino Maggio
ed al Sindaco di Santa Margherita di Belice, Mangiaracina Giorgio .
Vengono qui di seguito indicati coloro che hanno discusso ed elaborato il progetto ed appresso
vengono menzionati gli altri soggetti che a vario titolo, anche saltuariamente, hanno partecipato.
Partecipanti che hanno discusso ed elaborato il progetto
Cognome e Nome
Ente di appartenenza
Funzione ricoperta
Abruzzo Giuseppe
Istituzione Giambecchina
-Sambuca
Presidente
Alagna Accursio
Menfi- libero professionista
Dr. Economia aziendale
Bilello Audenzio
Resais presso Comune Sambuca
Funzionario uff. vitivinicolo
Bivona Gaspare
SOAT Menfi
Assistente tecnico
Buscemi Max
Menfi
Studente Universitario
Gagliano Floriana
Menfi
Studente universitario
Gambina Baldassare
Menfi
Studente universitario
Giuffrida Concetta
Comune di Menfi – Istituzione
Federico II
Direttrice Biblioteca
La Sala Rosa
Comune Santa Margherita
Responsabile URP
Lotà Vincenzo
Comune di Menfi
Presidente Consiglio
Comunale
Migliore Antonia
Comune Montevago
Assessore ambiente
Mistretta Anna Maria
Menfi
già assessore comune
Nastasi Maria
Comune di Menfi
Funzionario commercio
Palminteri Rosa Maria
Menfi
insegnante
Ricupa Pellegrino
CIA Menfi
funzionario
Riportella Giovanni
Menfi
Operatore informatico
Riportella Rocco
Già dirigente ASL
Ispett. Onor.BB.CC.
Sanfilippo Calogero
Comune di Santa Margherita
Assessore Turismo
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
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Sutera Antonino
SOAT Menfi
Funzionario Dir.
Tommaso Maria
Comune Santa Margherita
Funzionario
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
119
Soggetti che a vario titolo hanno partecipato e collaborato alla buona riuscita del progetto
Armato Gaspare
Comune Montevago
Assessore solidarietà sociale
Bavetta Giacomina
Società privata
Imprenditore
Calandra Vincenzo
Alcamo Libero professionista
Esperto comune di menfi
Castronovo Salvatore
Comune Sambuca
Assessore sviluppo economic
Cicio Calogero
Società privata
imprenditore
Ganci Paola
Comune Montevago
funzionario
Giacone Giovabattista
Comune Santa Margherita
Vicesindaco
La Rocca Eufrisina
Comune Montevago
Resp ufficio turistico
Libasci Rosario
Comune di Menfi
Assessore servizi sociali
Mauceri Calogero
Menfi –
libero professionista
Mistretta Antonino
Comune di Menfi
Vicesindaco
Monteleone Maria
Comune Montevago
Funzionario respon URP
Montelione Leonardo
Comune di Menfi
Dirigente Sviluppo economico
Nuccio Maria Stella
Comune di Montevago
Resp.Biblioteca
Oro Giuseppe
Comune di Menfi
Consigliere Comunale
Pecoraro Gabriele
Comune Santa Margherita
Segretario Comunale
Perla Vito
Comune di Sambuca
Funzionario
Perrone Maria
Gabriella
Soat Sciacca
Dirigente
Riggio Giovanni
Menfi
Libero professionsita
Riggio Santo
Coldiretti Menfi
Presidente
Sanci Serafina
Menfi
insegnante
Santacroce Francesco
Comune di Menfi
Consigliere Comunale
Sciara Ignazio
Santa Margherita
Imprenditore
Sparacino Gregorio
Comune Sambuca di Sicilia
Funzionario Sviluppo
economico
Turturici Mario
Soat Sciacca
Funzionario
Vetrano Saverio
Consorzio 3 Agrigento
Ingegnere Dirigente
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120
INDICE
INTRODUZIONE
ANALISI DEL TERRITORIO
Risorse Materiali
• Natura e paesaggio nelle Terre Sicane
• Caratteri essenziali del sistema economico-produttivo
Risorse umane
• Consistenza e struttura territoriale della popolazione
Risorse culturali
• Storia, arte e cultura – Viaggio nei Comuni
Risorse relazionali
pag. 2
pag. 3
pag. 17
pag. 23
pag. 32
• Iniziative per lo sviluppo locale
PROGETTO/SISTEMA DI SVILUPPO LOCALE INTEGRATO E SOSTENIBILE
L’idea forza
pag. 36
Analisi Swot
pag. 38
INDIRIZZI STRATEGICI DEL PIANO
pag. 72
Proposte per lo sviluppo: Misure/Obiettivi/Azioni
pag. 74
• Misura 1: Valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio ambientale, storico, culturale e
produttivo locale
• Misura 2: Creazione di una dimensione ospitale del territorio
• Misura 3: Coordinamento delle strategie di sviluppo
• Misura 4: Marketing territoriale per la promozione dell’offerta turistica
• Misura 5: Qualificazione delle risorse umane
Risultati attesi
pag. 84
Metodologie di lavoro
pag. 86
Ruoli e risorse
pag. 86
PIANO FORMATIVO TERRITORIALE
Obiettivi del Piano
Contenuti di massima delle azioni formative
Metodologie didattiche
Destinatari
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
pag. 92
121
Modalità di attuazione
Esempi di interventi di formazione e aggiornamento
• Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile
• Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo riservato
ai disabili
• Accoglienza ed ospitalità al nuovo turista
• Turismo rurale ed ecosostenibile – Una rete al servizio dello sviluppo
Soggetti coinvolti
PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane
pag.105
122