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Progetto “TRINACRIA” (FASC. 94) Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali «Interventi per la promozione della Formazione Continua» (PON IT 161 PO 001 Avv. 9/01) CRESM – IRSEA – Casa di Carità – CARMES E con il Patrocinio dell’Unione dei Comuni “Terre Sicane” Menfi Montevago Sambuca di Sicilia Santa Margherita di Belice 1 INTRODUZIONE Il Progetto “Trinacria”, rientrante tra gli interventi per la formazione continua, finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha avuto come obiettivo generale la costituzione di alcuni sistemi permanenti di sviluppo locale per un apprendimento continuo del territorio. L’esigenza di creare “sistema”, di muoversi e cercare tutte le forme di collaborazione utili alla definizione di linee di sviluppo unitario hanno costituito il motivo di fondo che ha animato i workshop, propedeutici alla stesura definitiva del presente elaborato. La metodologia di analisi partecipativa adottata ha consentito a testimoni privilegiati e attori locali di effettuare un’attenta riflessione, per identificare le potenzialità su cui basare la crescita economica e sociale del territorio, per monitorare gli strumenti di programmazione e sviluppo che hanno finora interessato la zona, per esplicitare i percorsi e le strategie da porre a guida di uno sviluppo integrato e sostenibile del comprensorio. Un territorio, che sta mutando e assumendo connotazioni sociali e dimensioni economiche diverse dal passato, necessita di politiche sensibili ed attente per creare le condizioni affinché si concretizzino le aspettative di una collettività desiderosa di crescere e di affermare la competitività del proprio sistema, senza tuttavia spezzare i legami che uniscono questa terra alle proprie tradizioni e vocazioni produttive. L’elaborato prodotto si articola in una parte analitica, contenente una valutazione dello stato delle risorse economiche, sociali, ambientali, storiche locali, utilizzate e latenti, ed una parte programmatica, relativa alle strategie da porre in essere, per privilegiare le aree d’eccellenza e intervenire sugli assi a più alto margine di miglioramento, al fine di determinare uno sviluppo integrato e sostenibile del territorio e intervenire sulle risorse umane per conseguire servizi di qualità e rendere competitivo l’intero sistema. Il filo che ha animato il lavoro del gruppo è stata la determinazione di garantire la sostenibilità di tutte le componenti in gioco nella ferma convinzione che tutta la collettività deve ispirarsi ai principi di: Sostenibilità per rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze Sostenibilità per migliorare la qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base ; Sostenibilità per sviluppo che offra servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità del sistema naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi ; Sostenibilità per evitare che l’innovazione e la competitività non si traducano da opportunità di sviluppo in elemento di differenziazione che penalizza le fasce più debole della popolazione, a cui va comunque offerta pari opportunità di crescita economica e sociale. 2 Dr Livio Elia Maggio Responsabile del Cantiere “Terre Sicane” 3 ANALISI DEL TERRITORIO RISORSE MATERIALI- NATURA E PAESAGGIO NELLE TERRE SICANE L’area del comprensorio delle Terre Sicane è situata nella parte occidentale della provincia d’Agrigento, un territorio stretto tra i fiumi Belìce e Carboy, al confine con le province di Trapani e Palermo. In questo lembo della parte occidentale della provincia d’Agrigento sorgono i Comuni di Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belìce. La superficie su cui si estendono i quattro Comuni ha un’estensione complessiva di 308,61 Kmq, corrispondente quasi al 10% del territorio della Provincia d’Agrigento. Monti, altopiani e colline dai dorsi dolci e levigati si snodano verso una variegata fascia costiera, a tratti piana e sabbiosa, a tratti frastagliata e selvaggia, in cui si estendono finissime dune sabbiose, ricoperte dalla palma nana e dal giglio di mare e sulla cui battigia gli aironi e le tartarughe marine depongono le uova: sono queste le Terre Sicane, caratterizzate dalla limpidezza delle acque e dagli incantevoli scenari naturali che esaltano un territorio, integro nelle sue valenze ecologiche e spezzano, con la bellezza dei paesaggi, la monotonia dei campi coltivati. Una natura quasi incontaminata, bagnata da un mare pulitissimo che, in ambito europeo e, per diversi anni consecutivi, ha trovato conferma della propria qualità ambientale con il riconoscimento della Bandiera Blu, assegnata dalla FEEE. Questo riconoscimento non indica solo l’ottimo stato di salute delle acque marine della costa, ma è il pieno riconoscimento dell’efficacia delle politiche ambientali adottate, che hanno garantito la completa vivibilità dell’intera zona. E’ un territorio caratterizzato dalla costante morfologia dei terreni, ora aridi, ora feraci, da luoghi incontaminati e da paesaggi che si rinnovano costantemente. Spostandosi verso l’interno, nel territorio di Sambuca di Sicilia si specchia, con una superficie di 3,7 Kmq, il bacino artificiale del Lago Arancio, le cui acque sono utilizzate per scopi irrigui e per la pratica dello sci nautico. I numerosi uccelli migratori, che trovano ristoro lungo le sponde del lago, testimoniano che le acque dell’invaso si prestano come pregevole habitat naturale e che l’ecosistema, nel complesso, gode di “buona salute”. La collina prospiciente il Lago Arancio è occupata dal distretto boschivo della Risinata, una superficie pari a 1.500 Ha, prima adibita a pascolo. Nel territorio dei Comuni di Menfi, Montevago e Santa Margherita di Belìce, si estende su un altipiano calcarenitico, con una superficie di 850 Ha ad un’altezza di 410 m. slm , il Bosco del Magaggiaro. Le aree boschive sono caratterizzate dalla presenza di essenze conifere quali il pino, il cipresso e l’eucalipto e da un sottobosco formato, prevalentemente, da leccio, roverella e palma nana. Nei costoni rocciosi e nei terrazzi calcarinitici si sviluppano alcune specie endemiche come il cappero, la saggina, la ginestra e l’asparago selvatico. Nel sottobosco conigli selvatici, volpi, lepri, istrici e donnole trovano un habitat adatto alla loro crescita e riproduzione, salvaguardata, altresì, dal divieto di caccia che interessa entrambe le aree 4 boschive. I boschi sono, inoltre, popolati da rapaci di piccola taglia, da corvi, da beccacce, allodole, tordi e poiane. Altre aree boscate, impiantate con funzioni di protezione del suolo, si trovano nelle Contrade di S. Giovanni e Monte Arancio, in territorio di Sambuca di Sicilia e sul monte Ferriato in territorio di Montevago. Nel corso dei secoli la vite ed il vino sono stati sempre una presenza costante di questo territorio, in cui la coltivazione della vite è praticata su circa 7200 ettari. Sono testimonianza di una ricca produzione di vino e di un commercio fiorente, oltre le citazioni storiche che menzionano Menfi fra le zone viticole “più riputate” della Sicilia, per qualità e quantità dei vigneti esistenti, le numerose anfore vinarie d’epoca greca e romana, rinvenute nel litorale di Porto Palo, i ritrovamenti nelle contrade di Bonera e Gurra di Mare a Menfi e nelle colline di Montevago e Santa Margherita Belìce e, d’epoca più recente, i “palmenti” delle masserie. Dopo la vite, l’olivocoltura rappresenta, sia in termini economici che di superficie, la voce colturale più importante. Le varietà più coltivate sono “Biancolilla”, “Nocellara del Belìce” e “Cerasuola”, la quasi totalità dell’olio prodotto, in massima parte della categoria commerciale extravergine, è una miscela naturale di queste varietà. La coltura del carciofo occupa una superficie di circa 600 ettari e ricade quasi totalmente nel comune di Menfi, mentre a Santa Margherita Belìce, le particolari condizioni climatiche sono favorevoli alla coltivazione e produzione di altissima qualità del ficodindia. Il settore zootecnico, soprattutto la pastorizia, trova un suo spazio, se pur ridotto, nell’economia locale. In questo territorio si è originata una popolazione ovina autoctona, Pecora del Belice, con spiccate attitudini per la produzione di latte. Le potenzialità di questa razza, unita all’opera di selezione compiuta dagli allevatori, hanno consentito di ottenere prestazioni produttive di rilievo che le consentono di essere inserite tra le più pregiate razze da latte attualmente allevate in Europa. Dalle produzioni lattero-casearie della zona derivano oltre al Pecorino, commercializzato sia fresco, sotto il nome di “Tuma”, sia stagionato, anche le ricotte e la Vastedda del Belice. Clima L’intera area è caratterizzata da clima mediterraneo marittimo con una distribuzione delle piogge prevalentemente autunno - invernale. La zona è caratterizzata da una forte ventosità che influenza il clima e la vegetazione; tra i venti che spirano dal nord tipico è il vento di tramontana, freddo – umido, mentre tra quelli che spirano da sud, lo scirocco, un vento caldo che, in particolari periodi dell’anno, per effetto delle temperature che si possono registrare, è dannoso per le colture che in quel periodo sono più ricettive. Sporadici sono i casi di grandinate e gelate ma quanto si verificano, specialmente quest’ultima, si formano nelle aree vallive spesso più fertili, che ospitano le colture di maggior reddito. CARATTERI ESSENZIALI DEL SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO 5 Nel sistema economico delle Terre Sicane il settore preponderante è quello agricolo, seguito dal commercio, risultano, invece, carenti e marginali le attività manifatturiere, mentre ancora importante è la presenza, in termini numerici, sul territorio delle imprese che operano nel comparto edilizio, attività lavorativa affermatasi per via delle esigenze derivanti dalla ricostruzione post terremoto. Una discreta concentrazione della forza lavoro è presente nel settore dei servizi ed, in particolare, della Pubblica Amministrazione. TAVOLA 1. – UNITA’ LOCALI E ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA UNITA’ LOCALI MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SICILIA SANTA TOTALE MARGHERITA DI TOTALE PROV. AG BELICE DELLE IMPRESE INDUSTRIA Numero 147 26 75 77 325 4122 Addetti 522 106 249 203 1.080 13049 Numero 221 44 118 134 517 9091 Addetti 382 59 199 203 843 15993 Numero 200 43 109 110 462 7250 Addetti 552 126 328 279 1.285 22386 Numero 70 9 38 26 143 1691 Addetti 580 177 225 207 1.189 27152 Numero 638 122 340 347 1.447 22154 Addetti 2036 468 1001 892 4.397 78580 COMMERCIO ALTRI SERVIZI DELLE ISTITUZIONI TOTALE TAVOLA 2. – UNITA’ LOCALI E RELATIVI ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA (Composizioni percentuali per settore di attività) – Percentuali relative al territorio Terre Sicane MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SANTA MARGHERITA DI TOTALE DELLE IMPRESE INDUSTRIA Numero 45,23 8 23,07 23,70 100,00 Addetti 48,33 9,82 23,05 18,80 100,00 COMMERCIO 6 Numero 42,75 8,51 22,82 25,92 100,00 Addetti 45,31 7 23,61 24,08 100,00 Numero 43,29 9,31 23,59 23,81 100,00 Addetti 42,96 9,81 25,52 21,71 100,00 Numero 48,96 6,29 26,57 18,18 100,00 Addetti 48,78 14,89 18,92 17,41 100,00 Numero 44,09 8,43 23,50 23,98 100,00 Addetti 46,30 10,64 22,76 20,30 100,00 ALTRI SERVIZI DELLE TOTALE TAVOLA 2a. – UNITA’ LOCALI E RELATIVI ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA (Composizioni percentuali per settore di attività) – MENFI MONTEVAGO Percentuali a livello provinciale SAMBUCA DI SANTA MARGHERITA DI TOTALE DELLE IMPRESE INDUSTRIA Numero 3,57 0,63 1,82 1,87 7,89 Addetti 4,00 0,81 1,91 1,56 8,28 Numero 2,43 0,48 1,30 1,47 5,68 Addetti 2,39 0,37 1,24 1,27 5,27 Numero 2,76 0,59 1,50 1,52 6,37 Addetti 2,47 0,56 1,47 1,25 5,75 Numero 4,14 0,53 2,25 1,54 8,46 Addetti 2,14 0,65 0,83 0,76 4,38 Numero 2,88 0,55 1,53 1,57 6,53 Addetti 2,59 0,60 1,27 1,14 5,6 COMMERCIO ALTRI SERVIZI DELLE TOTALE TAVOLA 3. – UNITA’ LOCALI E ADDETTI PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA (Composizioni percentuali per Comune) – MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SANTA MARGHERITA DI DELLE IMPRESE INDUSTRIA Numero 23,0 21,3 22,1 22,2 Addetti 25,6 22,6 24,9 22,8 34,6 36,1 34,7 38,6 COMMERCIO Numero 7 Addetti 18,8 12,6 19,9 22,8 Numero 31,3 35,2 32,1 31,7 Addetti 27,1 26,9 32,8 31,3 Numero 11,0 7,4 11,2 7,5 Addetti 28,5 37,8 22,5 23,2 Numero 100,0 100,0 100,0 100,0 Addetti 100,0 100,0 100,0 100,0 ALTRI SERVIZI DELLE TOTALE Attualmente il comparto agricolo vede la compresenza di un’agricoltura di tipo tradizionale con una moderna agricoltura di tipo intensivo. Accanto ai vecchi impianti si stanno affermando nuove coltivazioni più razionali e tecniche efficienti capaci di realizzare produzioni qualitativamente e quantitativamente competitive. Bisogna, comunque, evidenziare che attualmente il settore agricolo presenta una forte caratterizzazione monoculturale e mostra i limiti di una poco efficiente ed incisiva organizzazione dei processi di mercato, anche se, fino ad oggi, l’organizzazione produttiva ha garantito un reddito remunerativo agli operatori agricoli, specie nella viticoltura. Osservando le tavole, di seguito riportate, si evidenzia come la maggioranza delle aziende agricole abbia mediamente un’estensione di cinque ettari e sia prevalentemente a conduzione diretta da parte del coltivatore. 8 TAVOLA 4. – AZIENDE PER FORMA DI CONDUZIONE MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE CONDUZIONE Con solo manodopera 1124 584 1070 1200 3978 37.792 Con manodopera 497 8 106 177 788 8.435 extrafamiliare 142 21 42 112 317 2.064 TOTALE 1763 613 1218 1489 5083 48.291 Conduzione con 183 13 16 72 284 5.465 2 6 Conduzione a colonia 2 Altra forma di TOTALE 4 1948 626 1234 1561 5369 TAVOLA 5. – SUPERFICIE TOTALE PER FORMA DI CONDUZIONE DELLE AZIENDE 53.766 (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE CONDUZIONE Con solo 2.806,16 1.681,33 3.097,75 2.981,18 10.566,42 100.875,94 Con manodopera 2.340,79 87,30 654,64 833,94 3.916,67 36.719,93 976,48 276,51 400,74 1.691,75 3.345,48 15.795,38 TOTALE 6.123,43 2.045,14 4.153,13 5.506,87 17.828,57 153.391,25 Conduzione con 2.055,55 81,97 322,73 258,38 2.718,63 31.605,81 77,88 89,14 extrafamiliare Conduzione a 77,88 Altra forma di TOTALE 24,24 8.256,86 2.127,11 4.475,86 5.765,25 20.625,08 185.110,44 TAVOLA 6. – SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) PER FORMA DI CONDUZIONE DELLE AZIENDE (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE CONDUZIONE Con solo 2.678,58 1.536,78 2.912,16 2.855,66 9.983,18 94.126,51 Con manodopera 2.250,01 76,02 624,86 806,74 3.757,63 33.994,79 952,08 253,05 318,46 1.627,14 3.150,73 14.571,99 TOTALE 5.880,67 1.865,85 3.855,48 5.289,54 16.891,54 42.693,29 Conduzione con 1.963,94 74,92 252,79 250,75 2.542,1 21.183,06 77,79 85,60 extrafamiliare Conduzione a 77,79 Altra forma di TOTALE 16,65 7.922,40 1.940,77 4.108,27 9 5.540,29 19.511,73 163.978,60 TAVOLA 7 – AZIENDE PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SANTA TOTALE TOT. TITOLO DI Proprietà 1791 559 1051 1172 4.573 50.986 Affitto 2 3 2 15 22 245 Uso gratuito 9 19 26 81 135 638 Parte in proprietà e 2 7 13 14 36 430 Parte in proprietà e 141 35 136 261 573 1.391 Parte in affitto e parte 1 1 2 7 Parte in proprietà, 5 11 16 46 1234 1555 5.357 53.743 TOTALE 1945 623 TAVOLA 8. – SUPERFICIE TOTALE PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI SAMBUCA SANTA (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO TOTALE TOT. 7.736,28 1.768,15 3.218,69 3.554,66 16.277,78 161.605,04 Affitto 51,04 30,82 8,47 68,13 158,46 2.652,91 Uso gratuito 28,15 63,81 72,95 201,49 366,4 2.474,35 Parte in proprietà e 26,21 37,83 219,47 391,62 675,13 6.983,59 Parte in proprietà e 815,18 226,50 859,08 1.418,97 3.319,73 10.398,51 Parte in affitto e 20,04 5,14 25,18 73,20 Parte in proprietà, 77,16 125,24 202,4 922,84 4.475,86 5.765,25 20.625,08 185.110,44 TITOLO DI Proprietà TOTALE 8.256,86 2.127,11 TAVOLA 9. – SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA ( SAU) PER TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOT. 7.031,60 1.603,35 2.978,36 3.425,81 15.039,12 142.537,88 Affitto 49,41 30,08 8,45 67,58 155,52 2.487,25 Uso gratuito 27,23 61,06 73,68 191,33 353,3 2.271,17 Parte in proprietà e 24,74 35,52 213,79 381,56 655,61 6.584,20 Parte in proprietà e 789,42 210,76 738,21 1.347,09 3.085,48 9.129,02 Parte in affitto e 20,03 5,09 25,12 69,34 Parte in proprietà, 75,75 121,83 197,58 899,74 4.108,27 5.540,29 19.511,73 163.978,60 TITOLO DI Proprietà TOTALE 7.922,40 1.940,77 10 TAVOLA 10. – AZIENDE PER CLASSE DI SUPERFICIE TOTALE (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SANTA TOTALE TOTALE CLASSI DI Senza superficie 3 3 6 12 23 Meno di 1 610 203 464 720 1997 19.937 1–2 384 117 268 284 1053 12.684 2–5 553 170 302 304 1329 13.221 5 – 10 242 93 122 141 598 4.901 10 – 20 105 33 50 70 258 1.953 20 – 50 39 7 19 23 88 788 50 – 100 9 8 9 26 186 100 ed oltre 3 1 4 8 73 1234 1561 5369 53.766 TOTALE 1948 626 TAVOLA 11. – SUPERFICIE TOTALE PER CLASSE DI SUPERFICIE (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE Meno di 1 302,92 100,58 213,44 335,81 952,75 10.143,15 1–2 562,57 167,01 390,18 402,76 1.522,52 17.923,73 2–5 1.803,61 554,07 959,56 964,51 4.281,75 41.206,31 5 – 10 1.693,41 655,46 856,00 983,72 4.188,59 33.392,03 10 – 20 1.389,86 443,45 722,03 963,10 3.518,44 26.574,42 20 – 50 1.158,84 206,54 551,22 738,56 2.655,16 23.413,86 50 – 100 563,01 520,91 657,34 1.741,26 12.673,12 100 ed oltre 782,64 262,52 719,45 1.764,61 19.783,82 4.475,86 5.765,25 20.625,08 185.110,44 CLASSI DI TOTALE 8.256,86 2.127,11 TAVOLA 12. – AZIENDE PER CLASSE DI SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SANTA TOTALE TOTALE CLASSI DI Senza superficie 3 3 1 6 13 53 Meno di 1 648 217 482 753 2.100 21.439 1–2 380 116 271 278 1.045 12.535 2–5 533 167 285 289 1.274 12.619 5 – 10 233 90 124 132 579 4.523 10 – 20 100 27 45 70 242 1.749 20 – 50 39 6 19 20 84 720 50 – 100 9 6 9 24 170 100 ed oltre 3 1 4 8 58 1234 1561 5.369 53.766 TOTALE 1948 626 11 VOLA 13. - SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) PER CLASSE DI SAU (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE Meno di 1 313,60 98,97 216,65 337,23 966,45 10.667,68 1–2 564,22 160,04 393,05 394,23 1.511,54 17.654,35 2–5 1.725,93 529,43 911,38 925,99 4.092,73 38.763,86 5 – 10 1.612,32 630,01 863,54 914,69 4.020,56 30.688,19 10 – 20 1.310,16 357,76 649,30 969,91 3.287,13 23.698,07 20 – 50 1.102,34 164,56 530,38 654,73 2.452,01 21.036,03 50 – 100 551,89 348,82 641,59 1.542,3 11.431,88 100 ed oltre 741,94 195,15 701,92 1.639,01 10.038,54 4.108,27 5.540,29 19.511,73 163.978,60 CLASSI DI TOTALE 7.922,40 1.940,77 Considerando le giornate di lavoro prestate nelle varie categorie di manodopera appare evidente l’aspetto prevalentemente familiare che caratterizza l’economia agricola del territorio Terre Sicane, in cui la maggior parte del lavoro prestato presso le aziende proviene dal conduttore e dai familiari coadiuvanti, mentre la partecipazione della manodopera extrafamiliare incide in percentuale ridotta. TAVOLA 14. – PERSONE PER CATEGORIA DI MANODOPERA AGRICOLA MENFI Conduttore MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE 1943 623 1231 1561 5.358 53.618 Coniuge 1440 452 748 1043 3.683 29.108 Altri familiari del 2152 651 730 1298 4.831 32.708 Parenti del conduttore 455 271 210 201 1.137 4.756 TOTALE 4047 1374 1688 2542 9.651 66.572 A tempo 1 1 1 3 89 A tempo determinato 32 9 27 18 86 2.251 A tempo 14 3 1 18 324 A tempo determinato 1856 113 512 836 3.317 22.097 TOTALE 7893 2123 3459 4958 18.433 144.951 FAMILIARI E ALTRA DIRIGENTI E OPERAI ED TAVOLA 15. – GIORNATE DI LAVORO AZIENDALE PER CATEGORIA DI MANODOPERA AGRICOLA MENFI Conduttore 81064 MONTEVAGO SAMBUCA 21023 37052 12 SANTA TOTALE 54875 194.014 TOT. 1.910.496 FAMILIARI E Coniuge 14709 6353 8961 10298 40.321 428.259 Altri familiari del 24017 5181 7677 7927 44.802 417.070 Parenti del conduttore 14485 6268 5891 4331 30.975 147.462 TOTALE 53211 17802 22529 22556 116.098 992.791 A tempo 60 10 10 80 8.047 A tempo determinato 526 569 644 72 1.811 58.011 A tempo 2621 350 101 3.072 27.782 A tempo determinato 57358 5123 12226 15756 90.463 479.242 TOTALE 194840 44877 72461 93360 405.538 3.476.369 ALTRA DIRIGENTI E OPERAI ED TAVOLA 16. – AZIENDE CHE UTILIZZANO MEZZI MECCANICI IN COMPLESSO E RELATIVO NUMERO DI MEZZI DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE Aziende con mezzi 1889 601 1176 1524 5.190 50.621 Aziende con mezzi forniti 1106 303 910 972 3291 38.583 Aziende con mezzi in 88 7 75 122 292 2.016 Aziende 832 286 297 385 1.800 9.360 Mezzi 1164 369 418 512 2.463 11.631 Aziende 645 95 227 431 1.398 16.644 Mezzi 651 96 229 435 1.411 17.976 TOTALE AZIENDE 1597 349 485 744 3.175 21.872 AZIENDE CON MEZZI TRATTRICI MOTOCOLTIVATORI, 13 Nel comparto agricolo la produzione trainante è quella relativa al settore vitivinicolo, sia in termini di aziende (3040), sia in termini di superficie coltivata (circa 7.226 ettari). Il settore è in via di crescita e di sviluppo, puntando sulla coltivazione e vinificazione di qualità. L’obiettivo è quello di imbottigliare tutto il vino prodotto da parte delle imprese locali, in modo da far restare sul territorio il valore aggiunto prodotto. Il proliferare di numerose cantine private, l’apertura delle aziende verso l’innovazione della produzione e verso la sperimentazione di nuovi vitigni, la continua espansione sui mercati italiani ed internazionali delle Cantine Sottesoli che gestendo la trasformazione e commercializzazione di circa 600.000 quintali d’uva l’anno rappresentano una delle più importanti aziende vitivinicole della Sicilia, i riconoscimenti attribuiti ai vini Planeta e Mandrarossa, la conquista delle D.O.C. confermano come questo settore sia trainante per la ricchezza e l’ascesa economica del territorio. L’attenzione rivolta alla viticoltura, economia trainante della città di Menfi, si è, altresì concretizzata con l’istituzione della Fondazione “Inycon”, con lo scopo di creare i presupposti organizzativi e d’impresa legati alla formazione continua e ad insegnamenti superiori nell’ambito della filiera del mondo vitivinicolo. Il panorama varietale, costituito fino a pochi decenni fa da vigneti tradizionali quali: Catarratto, Trebbiano, Inzolia, Grillo, Sangiovese, ha subito un radicale rinnovamento grazie alla valorizzazione di alcune varietà autoctone come il Grecanico ed il Nero d’Avola e l’introduzione di alcuni vitigni di pregio come lo Chardonnay, il Merlot, il Cabernet ed il Syrah. Il settore vitivinicolo ha, inoltre attivato ed incentivato una serie di attività indotte, come ad esempio le produzioni metalmeccaniche (tubi per le vigne) o del vetro per le bottiglie o delle attrezzature per l’irrigazione. Dopo la vite, l’olivocoltura rappresenta la voce colturale più importante, con 3.750 aziende, ma con una superficie coltivata (circa 2.279 ettari) assai poco estesa in rapporto al numero di aziende. Le varietà maggiormente presenti sono la cerasuola, la biancolilla e la nocellara del Belice, una varietà autoctona riconosciuta come D.O.C. Le coltivazioni di cereali e frumento, pur interessando un numero di aziende più limitato, hanno superfici molto estese. Il settore ortofrutticolo, ben rappresentato nel Comune di Menfi, è legato alla disponibilità di acque irrigue, provenienti dall’invaso del Lago Arancio e, pertanto, il trend produttivo risulta negli anni altalenante. La coltivazione degli ortaggi è spesso considerata dagli agricoltori del territorio un’integrazione complementare alla coltivazione dei vigneti. La coltura del carciofo occupa una superficie di circa 600 ettari e ricade quasi totalmente nel comune di Menfi, mentre a Santa Margherita Belìce, le particolari condizioni climatiche risultano favorevoli alla coltivazione e produzione di altissima qualità del ficodindia nelle sue tre varietà rosso, giallo e bianco, commercializzato sui mercati nazionali ed esteri. TAVOLA 17. – SUPERFICIE AZIENDALE SECONDO L’UTILIZZAZIONE DEI TERRENI (Superficie in ettari) 14 MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOT. Seminativi 2.777,50 484,68 1.891,13 2.906,78 8.060,09 83.035,02 Coltivazioni legnose 4.332,93 1.349,96 1.920,50 2.484,70 10.088,09 66.354,42 811,97 106,13 296,64 148,81 1.363,55 14.598,16 7.922,40 1.940,77 4.108,27 5.540,29 19.511,73 163.978,60 Arboricoltura da 7,00 21,73 28,73 587,99 Boschi 5,64 26,90 0,70 33,24 8.429,91 152,97 83,10 265,50 87,93 589,5 7.986,59 0,19 1,21 0,07 1,47 23,27 181,49 90,60 53,46 136,33 461,88 4.127,35 8.256,86 2.127,11 4.475,86 5.765,25 20.625,08 185.110,44 SUPERFICIE Prati permanenti e TOTALE SUPERFICIE TOTALE Di cui destinata ad Altra superficie TOTALE TAVOLA 18. – AZIENDE CON SEMINATIVI E RELATIVA SUPERFICIE PER LE PRINCIPALI COLTIVAZIONI PRATICATE (Superficie in ettari) MENFI MONTEVAGO 1114 215 620 607 1.556 30.276 394 118 446 418 1.376 15.849 1.484,04 315,82 1.293,71 2.359,30 5.452,87 51.330,54 369 117 431 403 1.320 15.510 1.408,89 310,70 1.193,85 2.268,63 5.182,07 49.127,91 424 5 5 12 446 3949 501,91 1,73 3,42 6,64 513,7 3.331,12 22 79 51 152 1.556 55,20 265,95 408,16 729,31 9.163,09 Totale aziende SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE CEREALI TOTALE Aziende Superficie FRUMENTO Aziende Superficie COLTIVAZIONI Aziende Superficie COLTIVAZIONI Aziende Superficie TAVOLA 19. – AZIENDE CON COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE E RELATIVA SUPERFICIE PER LE PRINCIPALI COLTIVAZIONI PRATICATE MEN Totale aziende MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOTALE 1760 588 1088 1442 4.878 38.516 Aziende 1251 381 681 727 3.040 14.746 Superficie 3.113, 1.023,90 1.413,20 1.675,79 7.226,16 22.966,55 1362 424 895 1069 3.750 28.411 VITE OLIVO Aziende 15 Superficie 988,55 257,18 483,43 550,39 2.279,55 26.207,72 269 37 36 129 471 5.032 Superficie 158,63 8,92 6,97 19,11 193,63 4.102,86 AGRUMI Aziende FRUTTIFERI Aziende 170 111 38 705 1.024 14.794 Superficie 69,65 58,95 12,41 228,01 369,02 12.916,86 Il settore zootecnico, soprattutto la pastorizia, trova un suo spazio, se pur ridotto, nell’economia locale. Gli allevamenti presenti sul territorio, soprattutto ovini, sono all’avanguardia e organizzati secondo le più moderne tecniche d’allevamento. In questo territorio si è originata una popolazione ovina autoctona, Pecora del Belice, con spiccate attitudini per la produzione di latte. Le potenzialità di questa razza, unita all’opera di selezione compiuta dagli allevatori, hanno consentito di ottenere prestazioni produttive di rilievo che le consentono di essere inserite tra le più pregiate razze da latte attualmente allevate in Europa. Dalle produzioni lattero-casearie della zona derivano oltre al Pecorino, commercializzato sia fresco, sotto il nome di “Tuma”, sia stagionato, anche le ricotte e la Vastedda del Belice. Un problema riscontratosi nel settore negli ultimi anni è stato quello dell’adeguamento dei caseifici alle normative vigenti e solo pochi caseifici si sono messi in regola, mentre molti allevatori hanno preferito vendere il proprio latte a grossi produttori esterni, limitando la propria redditività. TAVOLA 20. – AZIENDE CON ALLEVAMENTI E AZIENDE CON BOVINI E SUINI E RELATIVO NUMERO DI CAPI MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI 39 7 19 22 87 867 7 3 13 5 28 382 107 19 293 62 481 8.984 Totale SANTA TOTALE TOTALE BOVINI Aziende Totale SUINI Aziende 1 1 2 44 Totale capi 14 1 15 1.933 TAVOLA 21. – AZIENDE CON OVINI, CAPRINI, EQUINI, ALLEVAMENTI AVICOLI E RELATIVO NUMERO DI CAPI MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE 27 4 12 16 5615 595 3071 3239 TOTALE OVINI Aziende Capi CAPRINI 16 59 12.520 522 81.361 Aziende 1 1 8 10 162 Capi 1 3 50 54 3.911 Aziende 1 1 4 6 114 Capi 2 3 9 14 532 6 2 8 258 11654 10010 EQUINI ALLEVAMENTI Aziende Capi 17 21664 64.777 RISORSE UMANE CONSISTENZA E STRUTTURA TERRITORIALE DELLA POPOLAZIONE Un indicatore di grande importanza è lo studio delle dinamiche demografiche dal 1991 al Censimento Istat 2001. La popolazione dei quattro Comuni nel 1991 era pari a 30.157 abitanti, nel 1996 risultava di 30.120 abitanti, nel 2001 si attestava su una soglia di 28.613 abitanti (il 6,3% circa del totale provinciale), dei quali quasi la metà ricadenti all’interno del Comune di Menfi. Le dinamiche della popolazione sono state fortemente segnate dal terremoto del 1968, negli anni seguenti, infatti, si è registrata una costante perdita di popolazione. E’ opportuno evidenziare che negli ultimi 50 anni soltanto il Comune di Menfi ha fatto registrare un trend positivo, avendo nel 1951 una popolazione pari a 11.607 abitanti e nel 2001 di 12.783; Montevago si è mantenuto pressoché stabile, avendo nel 1951 una popolazione di 3.231 abitanti e nel 2001 di 3.108; Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice, invece, hanno subito dei decrementi, avendo il primo nel 1951 una popolazione di 8.123 abitanti e nel 2001 di 6.158 ed il secondo nel 1951 8281 abitanti contro i 6564 del 2001. La densità abitativa è di 92,70 abitanti/kmq rispetto al dato provinciale di 147,3 abitanti/Kmq, per cui la densità abitativa del territorio Terre Sicane è pari, quasi, al 63% del dato rilevato a livello provinciale. Questo indicatore offre uno spaccato significativo della realtà analizzata e rivela che l’esodo della popolazione dal territorio, oggetto d’analisi, è meno rilevante rispetto al resto della provincia. Nel territorio è presente un alto indice di salinità della popolazione residente, la popolazione anziana, con oltre 65 anni, incide sul totale della popolazione dei quattro Comuni in misura del 23%. TAVOLA 1. – POPOLAZIONE RESIDENTE CENSITA AL 2001 (POPOLAZIONE LEGALE) E AL 1991, DIFFERENZE E DENSITA’ ABITATIVA MENFI MONTEVAGO SAMBUCA SANTA TOTALE TOT. Censita al 21 ottobre 12783 3108 6158 6564 28613 448.053 Censita al 20 ottobre 13251 3325 6797 6784 30157 476.158 Valori assoluti - 468 - 217 - 639 - 220 - 1544 - 28.105 Percentuali - 3,5 - 6,5 - 9,4 - 3,2 - 5,11 - 5,9 Densità per Kmq 112,9 95,7 64,2 97,9 92,70 147,3 POPOLAZIONE VARIAZIONE 18 Dai dati relativi la popolazione residente al 1° Gennaio 2001 sono stati desunti, per ciascun Comune del comprensorio Terre Sicane, i dati riguardanti gli indici di vecchiaia (rapporto tra la popolazione al di sopra dei 66 anni e quella da 0 a 14 anni). Si nota nel grafico che segue un indice di vecchiaia superiore al dato provinciale. POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1° GENNAIO 2001, PER ETA’ E SESSO INDICE DI VECCHIAIA COMUNE POPOLAZIONE 0/14 POPOLAZIONE 65 e + Tot. 0/14 INDICE Tot. M. Tot. F. 1.089 977 1.172 1.470 2.066 2.642 12,78 251 224 313 351 475 664 13,97 508 488 666 866 996 1.532 15,38 583 583 635 769 1.166 1.404 12,04 TOTALE 2.431 2.272 2.786 3.456 4.703 6.242 13,27 TOTALE 42.685 40650 35.085 46.128 83.385 81.213 9,73 MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI S. MARGHERITA B. Tot. M. Tot. 65 e + Tot. F. BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2002 E POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE MENFI MONTEVAGO SAMBUCA DI SICILIA S. Popolazione al 1° Gennaio 12782 3098 6155 6566 Nati 124 29 61 84 Morti 125 42 83 97 Saldo Naturale -1 -13 -22 -13 Iscritti 258 70 253 239 Cancellati 157 76 67 118 Saldo Migratorio 101 -6 186 121 Popolazione al 31-12-2002 12882 3079 6319 6674 Unità in più/meno 0 0 0 0 19 CITTADINI STRANIERI – POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO E CITTADINANZA AL 31 DICEMBRE 2000 COMUNE DI MENFI Cittadinanza Cittadini stranieri maschi Cittadini stranieri femmine Cittadini stranieri totale Tunisia 15 0 15 Venezuela 4 5 9 Germania 0 5 5 Stati Uniti 3 1 4 Svizzera 0 3 3 Romania 0 2 2 Spagna 0 2 2 Grecia 1 0 1 Portogallo 0 1 1 Georgia 0 1 1 Marocco 1 0 1 Guatemala 1 0 1 Argentina 1 0 1 Ecuador 0 1 1 COMUNE DI MONTEVAGO Cittadinanza Cittadini stranieri maschi Cittadini stranieri femmine Cittadini stranieri totale Tunisia 7 0 7 Germania 0 2 2 Jugoslavia 0 1 1 Svizzera 0 1 1 Stati Uniti 1 0 1 Venezuela 0 1 1 COMUNE DI SAMBUCA DI SICILIA Cittadinanza Cittadini Cittadini Cittadini Tunisia 4 2 6 Marocco 5 0 5 Albania 1 2 3 Francia 0 1 1 Regno Unito 0 1 1 Rep. Ceca 0 1 1 Capo Verde 0 1 1 Brasile 0 1 1 Venezuela 1 0 1 20 COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE Cittadinanza Cittadini stranieri Cittadini stranieri femmine Cittadini stranieri totale Tunisia 6 3 9 Jugoslavia 4 4 8 Germania 0 3 3 Romania 0 2 2 Francia 1 0 1 Russia 0 1 1 Ghana 1 0 1 Rep. Dem. Congo 0 1 1 Stati Uniti 0 1 1 CITTADINI STRANIERI BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2000 COMUNE DI MENFI Maschi Popolazione Femmine Totale 20 18 38 Nati vivi 0 0 0 Morti 0 0 0 Iscritti 6 4 10 Cancellati 0 1 1 Popolazione al 26 21 47 Minorenni 0 1 1 COMUNE DI MONTEVAGO Maschi Popolazione Femmine Totale 8 5 13 Nati vivi 0 0 0 Morti 0 0 0 Iscritti 0 0 0 Cancellati 0 0 0 Popolazione al 8 5 13 Minorenni 0 0 0 COMUNE DI SAMBUCA DI SICILIA Maschi Popolazione Femmine Totale 9 8 17 Nati vivi 0 0 0 Morti 0 0 0 Iscritti 3 1 4 Cancellati 1 0 1 Popolazione al 11 9 20 Minorenni 0 0 0 21 COMUNE DI SANTA MARGHERITA DI BELICE Maschi Femmine Totale Popolazione residente 13 15 28 Nati vivi 0 0 0 Morti 0 0 0 Iscritti 0 1 1 Cancellati 1 1 2 Popolazione al 31/12 12 15 27 Minorenni 0 5 5 Dall’analisi effettuata si evince che complessivamente vi sono 137 posti letto in strutture residenziali per minori, 199 posti letto in strutture residenziali per anziani e 10 posti letto in strutture per disabili psichici e nessun posto per disabile grave STRUTTURE RESIDENZIALI A SERVIZIO DEI MINORI, DISABILI ED ANZIANI Menfi Posti Montevago Posti Sambuca di Posti Santa Posti TOTA Polilabor 8 Gattopardo 10 98 Margherita 10 19 Mino Istituto Via Figlie convit.,40 Mandorlo, 9 Quadrifoglio 10 Centro diurno Via A. Volta, 34 10 10 Milani 10 10 Anzi Istituto Figlie Gerondocomio 10/12 Collegio di 25 Boccone del 50 95 Casa del 25 Crescimanno 24 74 Casa Protetta La 25 Coop. 10 10 Gianturco 71 bis 10 10 Amici della Vita 10 10 Coop. 10 10 Disa Disa AIAS - Centro 22 RISORSE CULTURALI Le Terre Sicane, territorio anticamente abitato dai Sicani, popolazione panellenica di origine iberica, migrata sull’isola attraverso l’Italia, intorno al XII sec. a.C. e successivamente ellenizzata dai coloni greci, a partire dall’ VIII sec. a.C., sono caratterizzate da un rigoglioso patrimonio artistico e naturalistico, dal ritrovamento di numerosi siti archeologici, indice che questo territorio è stato abitato fin da epoche remote. La zona archeologica di contrada Montagnoli, ove si pensa sorgesse la città sicana di Inycon, tramandata dagli storici greci come la città del “vino eccellente”, gli scavi archeologici di Monte Adranone, la necropoli di Risinata, il sito archeologico di contrada Caliata, i resti di una villa rustica romana in contrada Mastragostino, i resti di una nave romana nelle acque di Porto Palo, le tombe rinvenute sotto la pavimentazione di Palazzo Pignatelli a Menfi, attestano un patrimonio archeologico di notevole interesse. Il centro antico di Monte Adranone, tra i più occidentali del territorio agrigentino, sorge a circa 1000 metri sul livello del mare, a settentrione del moderno abitato di Sambuca di Sicilia. Gli scavi, iniziati nel 1968, hanno portato alla luce una città greca fondata da coloni selinuntini nella seconda metà del secolo VI a.C. sui resti di un villaggio indigeno protostorico, ritenuto punto di contatto tra l’area sicana ellenizzata e l’area elimo punica. La città è stata identificata con l’Adranone di cui parla Diodoro Siculo in relazione ad alcune vicende relative alla prima guerra punica, culminata con la conquista romana del territorio. Le campagne di scavo, susseguitesi con sistematicità, hanno confermato la veridicità della fonte letteraria e hanno ricostruito, attraverso le testimonianze materiali, le complesse vicende della popolazione che nei diversi periodi si sono insediate nel sito. Le ricerche hanno sinora univocamente dimostrato una generale e violenta distruzione della città intorno al 250 a.C., pur con sporadiche presenze, forse guarnigioni romane di controllo, anche nel corso della seconda guerra punica. La città sorgeva su un terrazzo ondulato dalla configurazione grossolanamente triangolare, culminante a NE con l’area sacra dell’Acropoli, protetta alle spalle dal ripido costone roccioso e degradava a terrazze verso SO in direzione della profonda insellatura che distingue le due colline sulle quali si sviluppa l’intero abitato e che sembra coincidere con un’articolata area di snodo viario. Nell’area archeologica si può vedere la necropoli, composta da tombe a cassa e terragne, nonché tombe ipogee a camera, fra le quali si distingue la grande tomba detta della Regina. Rimangono ancora le possenti mura perimetrali con un complesso extraurbano che comprende resti di capanne protostoriche, un quartiere d’abitazione del sec. VI – V a. C., un’area sacra e una fattoria del sec. IV a. C. , l’acropoli della città con basamenti di templi punici. I quattro comuni custodiscono nei loro centri urbani pregnanti tracce della presenza islamica: il castello svevo di Menfi, unico maniero duecentesco della zona, sorto sull’habitationes federiciana, a difesa di un territorio invaso dai musulmani, le fortezze Zabut di Mazzallakkar a Sambuca di 23 Sicilia, l’antica Manzil Sindi di Santa Margherita Belìce, l’insediamento islamico di Caliata a Montevago. Il patrimonio artistico è arricchito da testimonianze più recenti quali le Chiese rinascimentali di Sambuca di Sicilia, il barocco Palazzo Filangeri Cutò di Santa Margherita Belice, il neoclassico Palazzo Ravidà e la nuova Chiesa Madre, sorta sui ruderi di quella distrutta dal terremoto del ’68, opera di Vittorio Gregotti a Menfi. Un territorio ricco di una grande vivacità culturale come dimostrano le numerose strutture esistenti quali: il Teatro Comunale “L’Idea” e l’Istituzione “Giambecchina” a Sambuca di Sicilia, il Parco Letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” a Santa Margherita Belìce, “l’Istituzione Culturale Federico II, la mostra permanente di Malacologia ed il villaggio etnoantropologico a Menfi. Le testimonianze urbanistiche e monumentali, così come l’architettura dei centri urbani di Menfi, Montevago e Santa Margherita Belìce rivelano la comune storia della colonizzazione feudale che investì questo territorio tra il XVI ed il XVII secolo. Centri essenzialmente agricoli, popolati dai Baroni latifondisti attraverso lo “Jus Populandi”, ricalcano un modello urbano a scacchiera di isolati rettangolari, i cui elementi base sono il palazzo baronale e la chiesa che si fronteggiano Sambuca di Sicilia rimane l’unico centro che ancora oggi rivela un tessuto urbano di chiara matrice islamica con un quartiere dagli strettissimi “vicoli saraceni”e case basse, sovrastato dai ruderi di una fortezza, posta sulla sommità di un poggio, anticamente chiamato Zabut, dal nome dell’emiro fondatore dell’insediamento. La presenza degli Arabi nelle Terre di Zabut è testimoniata dai resti della fortezza di Mazzallakkar, un edificio a pianta quadrangolare con dei torrioni circolari posti agli angoli delle mura, che emergono dal Lago Arancio nei periodi in cui il livello delle acque si abbassa. L’edificio risale all’ 827 d.C., periodo della fondazione di Zabut. Il sisma del 1968 ha distrutto i paesi di Santa Margherita di Belìce e Montevago che hanno perso buona parte della memoria storica del loro passato e che sono stati ricostruiti. Il terremoto ha creato danni alle emergenze architettoniche civili e religiose di Menfi e le precarie condizioni di abitabilità del vecchio insediamento urbano hanno indotto a trasferire verso nord parte del centro abitato, anche se la progettazione e l’impianto del nuovo insediamento sono stati realizzati nel rispetto dell’assetto urbanistico originario. Il territorio delle Terre Sicane offre un paesaggio traboccante di fertilità in cui tra il frumento, l’orzo, le verdi vigne e gli argentei uliveti si ergono case rurali, antiche masserie, bagli e ville patrizie, testimonianza che questi luoghi sono stati sempre vocati verso una fiorente economia agraria. L’attuale bacino del Lago Arancio occupa una depressione nelle cui vicinanze erano presenti numerosi mulini, utili per l’attività di molitura e la lavorazione dei sottoprodotti cerealicoli. L’unica testimonianza archeologica della “Valle dei mulini” si trova proprio lungo la S.P.44 che conduce al Lago. 24 STORIA –ARTE – CULTURA – Viaggio nei Comuni MENFI Il comune conta 12783 abitanti e ha una superficie di 11321 ettari per una densità abitativa di 113 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 119 metri sopra il livello del mare. Il territorio si trova inserito in una zona di rilevante interesse agricolo, a ridosso dei laghi artificiali di Trinità e Arancio. Le origini del nucleo urbano risalgono alla tarda età romana quando un insediamento, che pare avesse il nome di Menfi, esisteva nell’area dell’attuale centro storico. In seguito alla conquista della Sicilia da parte dei musulmani e alla colonizzazione delle aree maggiormente adatte allo sfruttamento agricolo, tra l’831 e l’841 d.C., nella Valle di Ma zara, tra Castelvetrano e Sciacca, venne fondata la colonia musulmana di Burgiomilluso (borgo della buona e abbondante acqua), che divenne una delle colonie agricole più ricche della zona. Nell’epoca normanna il borgo fu conquistato dal gran conte Ruggero e, intorno al 1222, in seguito alla lotta condotta dalla monarchia sveva contro i Musulmani di Sicilia, conclusasi con la distruzione di tutti i casali saraceni, il territorio di Burgiomilluso si spopolò e divenne proprietà del Regio Demanio. Per ripopolare la zona nel 1239 l’imperatore Federico II ordinò la costruzione di un casale nelle terre demaniali di Burgiomilluso, divenuta baronia nel 1287 fu elevata nel 1565 a dignità di contea col nome di Borgetto. Nel 1638 don Diego Aragona Tagliavia Cortes, principe di Castelvetrano, ottenne dalla Corona Spagnola la “Licentia Populandi” per poter edificare presso Borsetto una colonia agricola alla quale fu dato il nome Menfi. Il terremoto del 1968 ha danneggiato la città, ha creato danni ai monumenti civili e religiosi del paese e le precarie condizioni di abitabilità del vecchio insediamento urbano indussero a trasferire verso nord parte del centro abitato, ma la progettazione e l’impianto del nuovo centro sono stati realizzati nel rispetto dell’assetto urbanistico originario. Menfi ha conservato nel tempo le sue caratteristiche di paese rurale, la cui economia risulta fondamentalmente legata alle attività agricole. La situazione ambientale e territoriale risulta complessivamente di notevole qualità e ben dotata dal punto di vista delle risorse idriche, rendendo ammissibile l’obiettivo di una più forte valorizzazione del potenziale locale e di una caratterizzazione in senso ambientale delle stesse produzioni agricole. Realtà di grande esperienza ed in continua espansione sono le Cantine Sottesoli che rappresentano una delle più importanti aziende vitivinicole della Sicilia e che gestiscono la trasformazione e commercializzazione sui mercati italiani e internazionali di circa 600.000 quintali d’uva l’anno. Aperta all’innovazione e alla sperimentazione, l’azienda punta all’eccellenza qualitativa partendo dalla cura dei vigneti, estesi su un’area di 6500 ettari e coltivati con particolare attenzione da oltre 2300 soci. Accanto alla coltura della vite si aggiungono quelle tradizionali dell’ulivo e del carciofo. 25 L’attività agricola, grazie alle opere irrigue, viene esercitata in forma moderna e costituisce il perno di un sistema di piccole imprese che interessano settori produttivi collaterali, in particolare quella dei manufatti per le opere irrigue e quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti. E’ alla viticoltura che si ispira “Inycon - Menfi ed il suo vino”, una manifestazione nata nel 1996 per volontà dell’Amministrazione Comunale e delle Cantine Settesoli. Inycon è un’idea nata per restituire alla città un’identità lacerata, per far partecipare, da protagonista, l’intera comunità alla costruzione di un modello di sviluppo innovativo che punta sul vino, sul turismo sostenibile, sull’agricoltura di qualità, sulla salvaguardia e valorizzazione del territorio nelle sue diverse peculiarità. Grazie a ciò Menfi si è potuta allacciare al circuito nazionale delle “Città del vino” e a sviluppare un turismo rurale teso alla valorizzazione delle zone archeologiche, delle aree di interesse naturalistico e delle stazioni balneari di Porto Palo e dell’intera fascia costiera. L’attenzione rivolta alla viticoltura, economia trainante della città di Menfi, si è, altresì concretizzata con l’istituzione della Fondazione “Inycon”, con lo scopo di creare i presupposti organizzativi e d’impresa legati alla formazione continua e ad insegnamenti superiori nell’ambito della filiera del mondo vitivinicolo. Di rilievo per lo sviluppo turistico di Menfi è risultata l’approvazione, da parte dell’Assessorato Regionale al territorio ed Ambiente, del Piano Regolatore del Porto di Porto Palo e del successivo finanziamento di circa 9 milioni di euro da parte dell’Assessorato al Turismo per la realizzazione e gestione con il sistema del project financing. Risorse ambientali Bosco Magaggiaro Vallone S. Vincenzo Contrada Capparrina Serrone Cipollazzo Borgo di Porto Palo Isolette di Porto Palo Patrimoni artistico Castello di Burgiomilluso Palazzo Pignatelli Chiesa Madre Chiesa di S. Giuseppe Chiesa Maria S.S. della Consolazione Chiesa del Collegio Chiesa di S. Giovanni Palazzo Planeta Palazzo Ravidà Il Sole 26 I Giardini Pergolati di Inycon Il Centro Civico Istituzione Federico II (Biblioteca – Mostra permanente di malacologia) Il Borgo di Porto Palo e la Torre di avvistamento Villaggio etnoantropologico di località Cinquanta Zona archeologica di Contrada Montagnoli Torre di Avvistamento del borgo di Porto Palo Collezione di malacologia Casale Giaccone Case Arone di San Valentino Baglio San Vincenzo 27 MONTEVAGO Il Comune conta 3108 abitanti e ha una superficie 3246 ettari per una densità abitativa di 96 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare interna posta a 393 metri sul livello del mare. I ritrovamenti archeologici fanno presumere che il territorio di Montevago sia stato abitato sin da epoche remote, in quanto la tranquillità del luogo, sembra aver incoraggiato, fin dai primi secoli dell’età cristiana, gli eremitaggi. Con lo sbarco dei musulmani a Mazara nell’anno 827 d.C. il territorio di Montevago venne interessato dalla colonizzazione berbera. Il casale più importante della zona dovette essere quello di Manzil-Sindi, successivamente chiamato Misilindino ed elevato a baronia nel secolo XIV°. Nel 1636 il territorio fu acquistato dalla nobildonna Girolama Xirotta e nel 1642, il figlio di questa, don Rutilio Dirotta, ottenne con privilegio reale il titolo di principe di Montevago e l’opportuna “Licentia Populandi” per fondare una colonia agricola, con il nome di Montevago. L’edificazione di questo nuovo centro rientrava nella politica di colonizzazione interna della Sicilia, portata avanti dal baronaggio per mettere a coltura le terre vergini e incrementare la rendita fondiaria. L’edificazione di Montevago avvenne secondo canoni tradizionali: alla costruzione della Chiesa Madre e del Palazzo baronale seguì la concessione ad enfiteusi di piccoli lotti di terreno su cui i nuovi abitanti avrebbero costruito poi le loro case. Nel 1968 il terribile terremoto che colpì la Valle del Belìce distrusse anche Montevago radendolo al suolo. Del vecchio paese rimane solo un cumulo di macerie diventate, per volere dell’amministrazione comunale, un vero e proprio”museo della distruzione a cielo aperto”. Il paese è stato totalmente ricostruito a breve distanza dal vecchio, in direzione Santa Margherita di Belìce. Nel nuovo centro sono stati creati nuovi e funzionali servizi collettivi, quali la Biblioteca Comunale, la Città dei Ragazzi che offre spazi culturali e sportivi. Il territorio è essenzialmente vocato verso il settore agricolo che, grazie alla ricchezza di acque del territorio, ha permesso lo sviluppo di un’economia agricola basata essenzialmente sulla viticoltura specializzata che ha consentito la conquista della qualifica di D.O.C. e l’inserimento del Paese nel circuito delle Città del Vino. La vitivinicoltura nasce a Montevago attorno al 1965, quando solo il 10% dei terreni era coltivato a vigneto; dopo il sisma del 196° la popolazione cominciò a credere nello sviluppo del territorio e, prendendo esempio dei contadini del marsalese e dell’alcamese, cominciò a impiantare alcune varietà quali il trebbiano ed il catarratto. Dal 1975 quasi tutti i mandorleti ed i frutteti vennero estirpati per impiantare nuovi vigneti e nuove varietà innovative e di qualità. Altra coltura tipica della zona è quella dell’olio di oliva e del ficodindia nelle sue tre varietà rosso, giallo e bianco. Le uve prodotte vengono trasformate dalle strutture della Cantina Sociale Corbera, cogestita con la vicina Santa Margherita di Belice, mentre una porzione delle uve locali confluisce presso le Cantine Sottesoli. 28 Altra coltura tipica è quella dell’olivo, principalmente nella varietà Nocellara del Belice, anch’essa riconosciuta D.O.C. Negli anni seguenti al terremoto, accanto all’agricoltura, hanno contribuito all’economia locale sia l’attività edilizia, legata alla ricostruzione, sia l’attività di estrazione e trasformazione della pietra derivante da alcune cave della zona. Dal punto di vista turistico notevole interesse riveste il complesso termale “Acqua Pia”. Al confine tra le provincie di Agrigento, Trapani e Palermo, questo centro termale, ricco di fascino grazie alla rigogliosa vegetazione mediterranea, alla presenza di una ricca fauna, al silenzio interrotto solo dal gorgoglio della sorgente, offre la possibilità di fruire di servizi specialistici per la salute ed il benessere. Benefiche cascatelle alimentate con l’acqua termale che sgorga costantemente alla temperatura di 40° offrono un insolito salottino ricavato nell’antica “vasca delle donne” dove è possibile emulare gli antichi romani. Risorse ambientali Bosco Magaggiaro Patrimonio artistico La Chiesa Madre Ruderi di Montevago Scavi di Contrada Caliata Villa rustica romana di Contrada Mastragostino Anfiteatro Comunale Scultura di Joe Pomodoro nella Piazza della Repubblica Tombe sicane – c.da Luni Terme Acqua Pia Santuario Madonna delle Grazie 29 SAMBUCA DI SICILIA Il comune conta 6158 abitanti ed ha una superficie di 9588 ettari per una densità abitativa di 65 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare, posta a 350 metri sopra il livello del mare. Le origini del paese risalgono all’epoca araba e, precisamente, all’arrivo dei Musulmani in Sicilia nell’827, ma già precedentemente, su di un colle a circa 8 km a nord dell’attuale Sambuca, esisteva un sito, risalente agli Elimi e ai Sicani, così come attestato dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati su Monte Adranone. Nel quartiere saraceno si sente ancora viva l’origine araba della città, fondata dall’Emiro Al Zabut (lo Splendido) che aveva fatto erigere in quel luogo un castello. Il quartiere, delimitato dal vicolo degli Emiri da un lato e da via Fantasma dall’altro, ha un tessuto determinato da sette vicoli con slarghi, passaggi stretti ed ampi cortili. Si distingue dall’impianto urbano del resto dell’abitato che è, generalmente, medievale a fuso ed a sviluppo lineare. Testimonianza viva di questa origine sono un intero quartiere (Vicoli Saraceni) ed una fortezza, Mazzallakkar sul Lago Arancio. Nel tempo il borgo appartenne prima alla famiglia Barberini, poi nel 1570 fu possesso della famiglia Beccatelli, principi di Camporeale e nel 1666 divenne un principato autonomo. Soltanto nel 1928 Benito Mussolini, eliminando il termine Zabut, chiamerà il comune con il nome di Sambuca di Sicilia. In ricordo del suo fondatore, Sambuca ha chiamato “Terra di Zabut” il Museo etnoantropologico che si trova nel palazzo Panitteri, antico salotto politico letterario dell’800. Importante dal punto di vista storico è la città fortezza greco- punica (VII sec. A c.) sita sul Monte Adranone. Qui, a circa 1000 m. s.l.m. gli scavi regolari iniziati nel 1968 e le successive campagne annuali hanno portato alla luce la necropoli in cui è stata rinvenuta la “tomba della Regina”, il più monumentale esempio a camera ipogea della Sicilia, la cinta muraria, costruita in blocchi di pietra marnosa locale ed estesa circa 6 Km, e vari settori della città tra cui l’area sacra dell’Acropoli. Negli ultimi anni Sambuca è cresciuta sia culturalmente che urbanisticamente, mantendo l’asse arabo entro un tessuto viario regolare. L’Amministrazione Comunale ha voluto riconoscere gli alti meriti artistici del pittore Gianbecchina, nativo proprio di Sambuca di Sicilia, costituendo “L’Istituzione Gianbecchina” che ha la sua sede rappresentativa presso il Palazzo Comunale ed espone nell’ex Chiesa di S. Calogero tutte le opere donate dall’artista alla sua cittadina. Finalità dell’Istituzione è promuovere e valorizzare ogni espressione d’arte sperimentale e popolare ispirata alle istanze del pensiero. Disteso su una collina che si affaccia su un belvedere, Sambuca di Sicilia vanta una ricca produzione di uva, cereali ed olive. Il Lago Arancio, nato dallo sbarramento delle acque dell’intero bacino d’impulvio del territorio sambucese, che si convogliano nel Fiume Rincione-Carboy occupa una superficie di 400 Ha nella valle di Mulini – In questo specchio d’acqua si allenano gli sportivi di sci nautico. Nel 1981 fu 30 scelto per i campionati europei juniores di sci nautico. Nel 1983 vi sono stati disputati i campionati mondiali seniores. Risorse ambientali Bosco della Risinata Monte Adranone Lago Arancio La Gola della Tardara Terrazzo Belvedere Panoramica dell’Acropoli Patrimonio artistico Chiesa e Convento del Carmine Chiesa della Bammina Chiesa del Rosario Ex Ospedale Caruso Chiesa madre Chiesa della Concezione Chiesa di San Giuseppe Chiesa di Santa Caterina Chiesa di San Michele Antico Acquedotto Civico Necropoli di Risinata Scavi Archeologici di Monte Adranone Palazzo Beccadelli Palazzo Panitteri Palazzo dell’Arpa Palazzo Campisi Palazzo Ciaccio Quartiere Arabo Torri di Cellaro e di Pandolfina Teatro Comunale l’Idea Baglio Planeta Antiquarium di Monte Adranone 31 SANTA MARGHERITA DI BELICE Il comune conta 6564 abitanti e ha una superficie di 6706 ettari per una densità abitativa di 98 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona di collina, posta a 300 metri sopra il livello del mare. L’andamento dei suoli prevalentemente collinare con quote che all’interno del comune manifestano una prevalenza d’altopiani con quote minime in corrispondenza della Valle del Belice e quote massime di circa 470 metri in corrispondenza delle alture su cui sorge l’abitato. Portava in origine il nome di Manzil – Sindi, “originario del Sind”, ad indicare la patria di provenienza degli Arabi che, intorno all’827 si insediarano, costruendovi un fortilizio, nella ricca ed amena contrada resa fertile dallo scorrimento del fiume Al Garib, attuale Belice. Da semplice casale, l’abitato si trasformò in Castello quando i Normanni ne presero possesso ribattezzandolo come Misilindino. Nel 1572 Antonio Corbera ottenne dalla Corona Spagnola la “Licentia Populandi” per edificare un nuovo centro urbano al quale venne dato il nome di Santa Margherita. Attraverso incoraggiamenti e concessioni baronali Antonio Corbera avviò un processo di ripopolamento favorendo la costruzione del primo nucleo abitativo. La baronia di Misilindino, gravata da grossi debiti contratti dai Corbera e da pesanti soggiogazioni dotali, venne riscattata dal ricchissimo Giuseppe Filangeri e così i principi di Cutò divennero nuovi signori di queste terre. Da questa famiglia discende Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo” e di quei “Racconti” da cui traspare l’emozionante ricordo dei luoghi teatro della sua fanciullezza. Il paese, duramente colpito dal terremoto del 1968, ha perso buona parte della memoria storica del suo passato rimasta sepolta sotto le macerie del vecchio impianto urbano. Il centro è stato in parte ricostruito mediante un piano di trasferimento parziale che ha consentito di mantenere il sito originario dell’insediamento, anche se l’edilizia residenziale, realizzata dopo il terremoto, tipologicamente disomogenea, non si accosta a quel che resta della vecchia cittadina. Le attrattive principali sono legate al palazzo del “Gattopardo”, al Parco del Palazzo Filangeri Cutò, alla Villa comunale, alla Chiesa Madre Barocca. Il Palazzo Cutò – Filangeri rappresenta, per le importanti presenze, un valore emblematico quale sede del potere politico – decisionale che ha preseduto alle trasformazioni più significative dell’intero territorio di Santa Margherita. La sua notorietà, più che alla sua storia, è dovuta proprio alla descrizione che ne fa il Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo”. La cittadina di Santa Margherita di Belice è rinomata per la coltivazione del Ficodindia. Risorse ambientali Bosco Magaggiaro Giardino delle yucche Patrimonio artistico Palazzo del Gattopardo (Filangeri Cutò) Palazzata Ruderi della Chiesa Madre Parco delle Rimembranze 32 I ruderi del quartiere San Vito e di S. Calogero Case Barone Gerbino Case del Principe Starrabba di Giardinelli 33 RISORSE RELAZIONALI INIZIATIVE PER LO SVILUPPO LOCALE In questi anni è stato profuso uno sforzo notevole per coniugare le diverse attività dei Comuni nel campo della programmazione dello sviluppo locale, della pianificazione urbanistica, della salvaguardia del territorio, della erogazione dei servizi e della programmazione delle risorse finanziarie (comunitarie, statali, regionali e comunali). I Comuni di Sambuca e Menfi si sono dotati del nuovo Piano Regolatore Generale mentre il Comune di Montevago lo ha in corso di approvazione e il Comune di Santa Margherita Belice ha già intrapreso l’iter per l’approvazione. L’approvazione di tali strumenti di pianificazione hanno consentito di avviare un nuovo “sistema di regole” per l’uso del territorio nel quadro di una strategia territoriale mirata alla valorizzazione delle risorse ambientali e storico-culturali, al potenziamento della dotazione di attrezzature pubbliche e delle infrastrutture, ed al sostegno alle attività produttive. Alla strategia territoriale si sono accompagnate una serie di iniziative di seguito indicate a supporto dell’economia e delle forze produttive dei quattro comuni nell’ambito di una strategia di sviluppo integrata che ha visto la partecipazione delle istituzioni e dei principali operatori economici dell’area: • La “Intesa di Programma” per lo sviluppo integrato del territorio tra i comuni di Menfi, Montevago, Sambuca e S. Margherita di Belìce stipulato nell’agosto del 1994 che ha reso possibile un ripensamento del concetto di sviluppo locale legato alle peculiarità ed alla storia del territorio e costituito lo start- up di tutte le iniziative di promozione e valorizzazione del territorio avviate dai quattro comuni in una logica sovracomunale ed in coerenza con la programmazione della Regione Siciliana e dell’Unione Europea; • L’iniziativa comunitaria “Leader II” che ha visto i quattro comuni protagonisti nella realizzazione del programma finanziato dall’Unione Europea per lo sviluppo rurale. I quattro comuni, congiuntamente agli operatori economici dell’area, hanno elaborato una strategia integrata per lo sviluppo del territorio. Le azioni attivate hanno consentito : l’assistenza tecnica dello sviluppo rurale, la formazione professionale degli operatori, aiuti per le piccole imprese e l’artigianato, l’acquisizione di know-how per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, per la tutela dell’ambiente e per il turismo rurale. • La creazione della Società Consortile Mista “Terre Sicane” che ha visto il coinvolgimento dei comuni di Menfi, Montevago, Sambuca e Santa Margherita di Belìce e di diverse aziende del territorio per affrontare i temi dello sviluppo locale. La società è stata costituita nel 1998 in forma misto pubblico- privata ed ha come scopo principale la promozione di progetti integrati per lo sviluppo del territorio. 34 • Le Sezioni Operative per l’Assistenza Tecnica ( SOAT) oggi Unità Operative, strutture periferiche dell’Assessorato dell’Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, coordinate dal IX Servizio Regionale Assistenza Tecnica, Sperimentazione, Ricerca Applicata e Divulgazione. L’Unità Operativa 113 SOAT 77 ha sede in Menfi, mentre nei comuni di Montevago, Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia ha attivato i Sportelli Verdi. Le sezioni operative svolgono principalmente le seguenti iniziative: Attività Divulgativa che comprende la diffusione dei regolamenti comunitari e leggi regionali e nazionali a favore dello sviluppo del territorio, attraverso iniziative quali convegni, incontri-dibattito, tavole rotonde, consulenza a sportello, ecc. ; Attività Dimostrativa che consiste nel trasferire le acquisizioni della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo, attraverso la realizzazione di campi dimostrativi sui principali comparti produttivi; Attività Informativa che riguarda la diffusione delle innovazioni colturali, tecnologiche ed organizzative ottenuta attraverso iniziative quali convegni, incontri-dibattito, tavole rotonde, giornate di campagna, gite d’istruzione, pubblicazione opuscoli, realizzazione video etc.. su argomenti di interesse agrario; Attività Rilevatrice che riguarda i dati agrometeorologici ed il monitoraggio delle fitopatie e parassiti animali delle principali colture, nonché le rilevazioni effettuate per conto dell’ISTAT e la Contabilità RICA (Rete di Inform. Contabile Agricola); Attività Formativa che indirizza gli operatori agricoli ed ha il fine di elevare il livello professionale attraverso l’organizzazione di corsi di abilitazione all’acquisto ed uso dei prodotti fitosanitari molto tossici e tossici; Attività Promozionale che comprende le iniziative riguardanti la produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, attuate mediante l’organizzazione di mostre, fiere, mercati e sagre unitamente ad Enti ed organismi locali • Il Progetto “Sprint” promosso dalla Direzione Generale XXIII dell’Unione Europea avviato e realizzato dai quattro comuni dell’area (Terre Sicane) con l’obiettivo di predisporre uno studio di fattibilità per la realizzazione di un Centro di Innovazione nel settore agroalimentare e della meccanica agricola teso alla creazione di servizi di supporto alle imprese e creazioni di reti; • La partecipazione con gli altri partners delle “Terre Sicane” al Programma Comunitario “Ecos-Ouverture”, assieme alla regione Midi Pirenèes, ai Pays Pasque e des Highlands per la predisposizione di un Sistema Informativo Territoriale da trasferire al patrimonio informatico della regione Prahova in Romania. Le principali attività espletate hanno avuto riguardo all’analisi dei bisogni informativi e costituzione di un database dei parametri e delle informazioni chiave nel campo della pianificazione territoriale. Il Progetto ha avuto una durata di 15 mesi ed una spesa complessiva di 550.000 Euro • Il Patto Territoriale “Valle del Belìce” promosso assieme a 14 comuni del Belìce sperimentando la costruzione di un nuovo rapporto fra i diversi soggetti istituzionali dell’area, 35 Comuni e Province, parti sociali ed operatori economici. Le iniziative ammesse sono 37 e prevedono investimenti per 51 milioni di € di cui 34 di contributi pubblici. • Il Patto Territoriale Agricolo “Valle del Belìce”unitamente ad altri 5 Comuni limitrofi (Partanna, Poggioreale, Santa Ninfa, Contessa Entellina, Salaparuta ) oltre ai 4 del territorio delle Terre Sicane. Con decreto dell’11.5.2001 il Ministero ha ammesso alle agevolazioni n.53 iniziative imprenditoriali per un totale di investimenti agevolabili di circa € 25.500.000,00. Il Patto Territoriale ha messo assieme amministratori e imprenditori con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’agricoltura locale. • La Strada del Vino “Terre Sicane” promossa insieme ad altri comuni e ad aziende private per intraprendere una collaborazione più intensa e favorire lo sviluppo del territorio soprattutto in chiave turistica, attraverso la promozione di itinerari enogastronomici e naturalistico-ambientali. La Strada del Vino è un itinerario del gusto, un percorso turistico dei sapori e delle tradizioni, alla riscoperta dei prodotti tipici e dei paesaggi che possono affascinare i visitatori. • Il Piano Integrato Territoriale (PIT) “Aquae Labodes” promosso assieme ad altri comuni, nell’ambito di Agenda 2000, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di infrastrutture pubbliche e delle imprese del territorio. Il Progetto Integrato Territoriale è finalizzato a convergere, attraverso un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra di loro, verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio . Il Pit Aquae Labodes è stato approvato con DPRS del 18.6.2002 n.94 per un importo di € 30.833.368,28 e l’Accordo Organizzativo sottoscritto in data 12.7.2002 presso il Dipartimento Regionale della Programmazione è stato ratificato dai Consigli Comunale nel mese di gennaio 2003 • Il Progetto PASS attivato nell’ambito di un Programma Operativo Multiregionale dell’Unione Europea per la formazione di funzionari della pubblica amministrazione e destinato ad accrescere l’efficienza e l’efficacia delle amministrazioni nell’utilizzo dei fondi strutturali dell’U.E.. Tale progetto ha visto la partecipazione dei funzionari di 12 comuni e della Provincia di Agrigento consentendo uno scambio di opinioni su materie di interesse comune ed approfondimenti su tematiche generali. • L’Adesione al Programma di iniziativa comunitaria “Interreg III” per il periodo 2000-2006 con l’obiettivo di sviluppare un nuovo turismo mediterraneo, rispettoso delle identità e delle tipicità delle singole regioni, dei territori e delle Città del Vino situate nell’area mediterranea.Al programma hanno dato adesione Francia, Spagna e Italia. I tre partners europei intendono promuovere una nuova politica per il turismo del mediterraneo attraverso una più stretta collaborazione che permetta di valorizzare il loro patrimonio naturale, storico e gastronomico. 36 • Il Patto Ambientale dei Sicani che si propone una forma integrata di interventi finalizzati a favorire lo sviluppo locale, con riguardo all’integrazione del patrimonio paesaggistico, delle emergenze architettoniche e delle aree archeologiche. Il Patto è stato sottoscritto dalla Presidenza della Regione, dalla Provincia di Agrigento, dalla Soprintendenza di Agrigento e Trapani e dall’Esa oltre che dai Comuni di Castelvetrano, Contessa Entellina, Ghibellina, Giuliana, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Sciacca e Vita e delle Associazioni Ambientalistiche Legambiente, WWF, LIPU, CAI, Arci e Italia Nostra. • Il Parco Culturale Terre Sicane Al fine di far conoscere a tutti le proprie specificità culturali e ambientali, valorizzarle ai fini della ricaduta economica sul territorio i Comuni di Menfi, Santa Margherita Belice, Sambuca e Montevago, unitamente ai comuni di Sciacca, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea e Ribera hanno stipulato l’accordo per puntare insieme allo sviluppo dell’economia attraverso una diversa fruizione delle risorse territoriali. La società del Parco avrà sede a Santa Margherita Belice, a Palazzo Filangeri Cutò dove soggiornarono Ferdinando IV e Maria Carolina. Ognuno dei Comuni facenti parte del Parco ha delle attrattive turistiche da integrare con gli altri per creare una identità globale: Sciacca con il mare e le terme, Caltabellotta con un incomparabile paesaggio montano e la sua storia, Menfi con il suo percorso gastronomico, Montevago con le terme, Santa Margherita con il Parco Letterario , Cattolica Eraclea e Sambuca con la loro archeologia, Calamonaci e Ribera con i loro prodotti tipici • L’Unione dei Comuni delle “Terre Sicane” costituita dai comuni di Menfi , Sambuca di Sicilia, Montevago e Santa Margherita di Belìce per la gestione in forma associata di servizi e per assicurare efficienza ed efficacia all’azione dell’Ente Locale. L’unione dei Comuni che è una forma associativa disciplinata dal Testo Unico degli Enti Locali n.267/2000 potrà consentire l’esercizio congiunto di una pluralità di funzioni. • Il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa: Il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa è stato proposto dai Comuni di Palermo, dove lo scrittore nacque e dove scrisse il Gattopardo, Palma di Montechiaro, feudo della famiglia Tomasi e Santa Margherita di Belice, dove lo scrittore trascorse lunghi giorni felice dell’infanzia. I Parchi letterari sono riserve protette che difendono la memoria dell’aggressione della dimenticanza, territori in cui è possibile riscoprire il profumo di una pagina letteraria percorrendo itinerari suggestivi nei luoghi che l’hanno ispirata. • La società consortile “Terme Selinuntine”: La società consortile è con capitale misto pubblico e privato. Composta da numerosi Comuni delle province di Agrigento e Trapani, ha lo scopo di promuovere e gestire iniziative a sostegno dello sviluppo locale e della valorizzazione del territorio . Più in particolare il Sistema Turistico Locale Terme Selinuntine ha come scopo principale la gestione dei servizi turistici, la promozione dell’immagine e dell’offerta turistica 37 legata alla fruizione dei valori naturalisti, artistici, culturali, storici, archeologici, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato. 38 PROGETTO/SISTEMA SOSTENIBILE DI SVILUPPO LOCALE INTEGRATO E L’IDEA FORZA L’ambito territoriale delle Terre Sicane presenta un elevato capitale in termini di risorse ambientali (aree di pregevole interesse, ricchezza e diversificazione di ambienti naturali, agrari, paesistici e forestali), risorse storico-culturali (persistenza di tradizioni locali, patrimonio architettonico, archeologico ed edilizia rurale), risorse umane e sociali (competenze tecnico-produttive peculiari legate all’uso delle risorse locali) e risorse produttive (presenza di alcune produzioni tipiche molto interessanti nel settore agricolo e nell’artigianato locale e processi produttivi consolidati e all’avanguardia che hanno determinato l’affermarsi di un’agricoltura, aperta all’innovazione, quale settore trainante). Un piano di sviluppo locale per questa zona non poteva fare a meno di puntare sulla valorizzazione del potenziale endogeno esistente, per integrarlo con i segmenti produttivi distintivi dell’area, nell’ottica di conseguire un miglioramento dell’ambiente economico, della qualità della vita e della sostenibilità ambientale. Le riflessioni basate sull’analisi e la diagnosi del contesto hanno evidenziato l’importanza che lo sviluppo rurale ricopre per l’economia del territorio e hanno consentito di individuare quale obiettivo prioritario lo sviluppo del turismo rurale, al fine di promuovere un’immagine complessiva di “Qualità” del territorio. La mutazione della domanda turistica (ora nutrita di sensibilità per l’ambiente e la natura, per la qualità della vita e del tempo libero) si orienta verso forme di “mobilità conoscitiva” , mosse da crescenti bisogni di libertà e di cultura dell’uomo contemporaneo, che vuole recuperare nello spazio temporale di una vacanza la completa funzionalità dei cinque sensi, una dimensione di contatto con l’esterno, l’aria aperta, la memoria delle tradizioni, delle identità e delle culture locali. Occorre, quindi, puntare su turismi per definizione, ecocompatibili,, nei quali sono riconoscibili il turismo rurale, l’agriturismo, il turismo verde e sportivo, il turismo di scoperta della cosiddetta Italia Minore, il fenomeno del Bed&Breakfast, delle cantine e strutture per la ristorazione tipica, per la scoperte eno-gastronomiche sulle Strade dei Vini e dei Sapori. Queste forme di ricettività, spesso sono a loro volta recettori naturali delle altre variegate espressioni del turismo “leggero” e sostenibile : itinerari della storia, del folklore e delle tradizioni locali, cicloturismo, montain bike, equiturismo Per poter definire una strategia per lo sviluppo del turismo nelle Terre Sicane, improntato sui Turismi emergenti, era necessario disporre di una “fotografia” del settore il più possibile approfondita. Lo studio delle fonti e delle informazioni statistiche disponibili non ha consentito un’esauriente estrapolazione dei dati, sia quantitativi che qualitativi, che interessano l’area. 39 Con l’obiettivo di colmare questo gap informativo e conoscitivo è stato messo a punto un mix integrato d’indagini e confronto con i vari operatori e soggetti coinvolti nel progetto di sviluppo che ha permesso, innanzitutto, di chiarire ed articolare alcuni dati la cui rilevazione può scaturire solo dall’osservazione diretta del fenomeno. Inoltre al fine di analizzare i punti di forza e di debolezza del territorio “Terre Sicane” si è proceduto ad effettuare un’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats). Una lettura incrociata dei suddetti fattori, congiuntamente all’analisi della domanda e dell’offerta del contesto locale ha consentito di definire il livello competitivo del territorio, le priorità di cui tener conto nella definizione degli obiettivi di sviluppo, di isolare i “concetti – chiave” per guidare le scelte strategiche verso azioni d’intervento tese a limitare i possibili danni derivanti dal verificarsi delle minacce che potrebbero avere un grosso impatto sui risultati attesi e/o ottimizzare le prestazioni e massimizzare i vantaggi legati alle opportunità, allocando in modo flessibile le risorse. Tra i fattori endogeni sono stati valutati l’identità e le risorse su cui l’area può contare e quali sono le modalità ed intensità della loro attuale utilizzazione, le infrastrutture, i servizi, l’animazione, la promozione, la commercializzazione e la capacità di programmazione nel settore turistico; per quanto riguarda i punti di forza dell’area sono stati analizzati sia gli strumenti di stretta pertinenza turistica (flussi, capacità ricettiva, valenze paesaggistiche….), sia gli elementi del contesto socio – economico che influiscono in modo più o meno diretto sull’andamento dell’attività turistica e che aiutano a fare delle previsioni a breve e a medio termine; tra gli elementi esogeni l’analisi ha puntato ad evidenziare il livello di competitività del settore, la forza dei concorrenti, i fattori ambientali. 40 ANALISI SWOT Punti di forza L’analisi del settore turistico ha evidenziato la presenza nel territorio Terre Sicane di risorse culturali, ambientali, storiche, di aree protette ed insediamenti archeologici la cui valorizzazione consentirebbe di determinare le condizioni preliminari per lo sviluppo dell’area in chiave turistica. Inoltre, la promozione delle tradizioni locali e dell’artigianato agevolerebbe un processo di qualificazione e si porrebbe come elemento distintivo dell’offerta turistica. Il territorio, situato in una posizione geografica strategica, consente di godere di un ambiente favorevole alla diffusione di produzioni eco-compatibili e suscettibili di valorizzazione tipica e di qualità, di alcuni scenari naturali degni di rilievo, ove poter effettuare escursioni naturalistiche, archeologiche e culturali che rendono una vacanza nelle Terre Sicane una full-immersion nella natura, lontano dalle chiassose città o dalle affollate località turistiche. Il paesaggio è un indicatore importante delle dinamiche socio-economiche ed ambientali che interessano il territorio, poiché queste si traducono in forme, elementi costruiti e processi visibili e persistenti. Il paesaggio, proprio per la sua “visibilità” ha un impatto significativo sia sull’autorappresentazione identitaria della popolazione locale, sia sulla percezione che del territorio hanno i turisti, i quali, proprio dall’elemento “visibile”, ricavano maggiori suggestioni. L’ottimo vino ed i prodotti enogastronomici tipici consentono di soddisfare in pieno le aspettative dei visitatori. Punto di forza di notevole importanza per lo sviluppo turistico dell’intera zona è la vicinanza al mare di una parte del territorio e la presenza di un porto. Il territorio del Comune di Menfi, infatti, sorge su un verde promontorio che declina verso la costa, a tratti sabbiosa, a tratti frastagliata, tra calette e dune, caratterizzata da una florida vegetazione mediterranea e da scarsi insediamenti abitativi. Una natura quasi incontaminata, bagnata da un mare pulitissimo che, in ambito europeo e, per diversi anni consecutivi, ha trovato conferma della propria qualità ambientale con il riconoscimento della Bandiera Blu, assegnata dalla FEEE. Questo riconoscimento non indica solo l’ottimo stato di salute delle acque marine della costa menfitana, ma è il pieno riconoscimento della qualità ambientale complessiva della zona e della sua completa vivibilità. Il recente rinvenimento subacqueo di un relitto di nave oneraria, a poca distanza dal molo di ponente di Porto Palo, testimonia come l’approdo fu al centro di importanti traffici marittimi tra la Sicilia e il Nord Africa. Il porto di Porto Palo da realizzare con il sistema della finanza di progetto sta per essere ampliato in quanto ha usufruito di un finanziamento di circa € 9.000.000 con i fondi della Misura 4.4.3 del P.O.R. Sicilia su un investimento previsto di circa € 20.000.000 Nel territorio di Montevago, al confine tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo, si trova il centro termale “Acqua Pia”, ricco di fascino grazie alla rigogliosa vegetazione mediterranea, alla presenza di una ricca fauna, al silenzio interrotto solo dal gorgoglio della sorgente. 41 Benefiche cascatelle alimentate con l’acqua termale che sgorga costantemente alla temperatura di 40° offrono un insolito salottino ricavato nell’antica “vasca delle donne” dove è possibile emulare gli antichi romani e dove è possibile fruire di trattamenti di benessere, fangoterapia, inalazioni e aerosolterapia. Il territorio offre, grazie alla ricchezza dei monumenti, dei siti archeologici e delle emergenze architettoniche la possibilità di compiere un excursus storico culturale tra testimonianze artistiche di origine araba, rinascimentale, barocca, neoclassica. Il territorio Terre Sicane è un polo culturale consolidato grazie alle diverse attività e risorse culturali presenti all’interno delle P.A.: l’Istituzione Gianbecchina, il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa, L’Istituzione Culturale Federico II e la mostra permanente di Malacologia, l’Antiquarium di Monte Adranone, il museo etnoantropologico. Nelle Terre Sicane si fa cultura, si promuove cultura e si offrono opportunità culturali capaci di attirare flussi turistici specializzati come dimostrano i premi letterari istituiti, il workshop internazionale di malacologia, la manifestazione Inycon – Menfi e il suo vino, le fiere mercato del bestiame e dei prodotti artigianali. I territori di Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belìce conservano esempi di un’architettura spontanea, fatta di case rurali, di antiche masserie, bagli e ville patrizie: il Casale Giaccone, le case Arone di Valentino, Il Baglio S. Vincenzo, le Case Ravidà a Menfi, la Torre Pandolfina e il Baglio Planeta a Sambuca di Sicilia, le Case Barone Gerbino e del Principe di Giardinelli a Santa Margherita di Belìce. In termini di risorse umane il territorio presenta buone professionalità già formate che hanno effettuato gli studi presso l’Istituto Professionale per i servizi alberghieri e turistici di Sciacca e la facoltà di agraria. Si va, inoltre, specializzando la formazione nel settore vitivinicolo grazie ad un recente master “Management della filiera vitivinicola” che si sta svolgendo presso la fondazione Inycon di Menfi. Il livello d’istruzione, in particolare quello superiore ed universitario, rappresenta un elemento determinante per lo sviluppo turistico, in quanto agevola la formazione di una classe dirigente professionalmente qualificata in grado di individuare e realizzare attività innovative con ricadute economiche vantaggiose per tutti. Nel territorio sono presenti oltre ad alcuni piccoli alberghi, agriturismi e camping anche attività recettive esercitate da privati che, in determinati periodi dell’anno, specie in estate, affittano miniappartamenti e case rurali comodamente attrezzati. TAVOLA 1. – Posti letto in Alberghi, Agriturismo, case per ferie, camping etc.. Menfi Posti Affittacamere 2 24 AAa Alberghi 1 12 Montevago 1 Posti 50 42 Sambuca di Posti Santa Posti TOTALE 1 7 1 7 38 1 22 84 Agriturismo 2 50 Turismo rurale 1 18 Appartamenti per 1 80 Camping 2 68 1 12 18 1 8 88 68 Ecoturismo TOTALE 62 1 252 50 27 0 0 29 358 Un territorio caratterizzato dalla qualità dei luoghi, dalla tipicità dei prodotti deve distinguersi anche per una cucina ricca di sapori e di profumi. Tra il mare e la montagna, numerosi sono i luoghi dove poter gustare specialità culinarie e antiche ricette a base di pesce, carni, verdure che consentono di riscoprire il piacere di una cucina autentica e tradizionale. Parlare del binomio ristorazione – turismo consente di evidenziare due aspetti fondamentali: il primo legato alla qualità dei servizi offerti che si riflette, inevitabilmente, sul livello d’accoglienza del territorio; il secondo aspetto si collega alla valorizzazione della cucina locale e alla promozione di un turismo enogastronomico che si muove alla ricerca di sapori tradizionali e promuove la valorizzazione e diffusione dei prodotti tipici. I quattro Comuni hanno promosso, nell’ambito dell’iniziativa Leader II, la “Strada del Vino Terre Sicane”, costituita in Associazione con lo scopo di predisporre itinerari atti a percorre e conoscere il territorio, i suoi vini, la qualità dei suoi prodotti tipici e delle sue tradizioni enogastronomiche, di animare il comprensorio con eventi mirati, di garantire la qualità dei servizi proposti ai visitatori dai loro associati. Di particolare importanza è la costituzione di una struttura di coordinamento quale l’Unione dei Comuni che potrebbe agevolare lo sviluppo del territorio sotto il profilo gestionale, della programmazione e della promozione. Nel territorio Terre Sicane si assiste ad un flusso turistico stagionale (estivo) e al concentramento di presenze nei fine settimana di ospiti provenienti dalle città (ad esempio Palermo) che trovano nel silenzio delle campagne e del mare la possibilità di allontanarsi dalla routine del traffico e dell’affollamento. Gli abitanti delle Terre Sicane denotano una discreta predisposizione all’accoglienza degli stranieri, dovuta al fatto che questa è una terra di emigranti che vede ogni anno, specie nel periodo estivo, il ritorno dei propri concittadini partiti all’estero per la ricerca di un posto di lavoro. Consolidati sono gli scambi con Paesi stranieri che ospitano cittadini di questo territorio. L’intensità dei regimi di aiuti pubblici alle imprese è elevata in considerazione delle cospicue risorse finanziarie disponibili dal QCS 2000- 2006 , dalla varietà degli strumenti agevolativi utilizzabili e dagli elevati massimali di aiuto alle imprese. 43 PUNTI DI DEBOLEZZA A fronte di numerosi punti di forza su cui il territorio può investire per un salto di qualità dello sviluppo turistico dell’area, l’analisi effettuata ha evidenziato alcuni punti di debolezza riconducibili a grandi linee ad alcuni segmenti ben definiti quali: l’assenza di coordinamento settoriale con conseguente disorganizzazione e scollamento gestionale tra attività ed operatori, l’inadeguata ricettività, la limitata efficienza dei servizi e del sistema informativo e promozionale, le scarse dotazioni infrastrutturali, la scarsa valorizzazione dei beni naturalistici e monumentali, la mancanza di un’adeguata animazione del territorio sotto il profilo ricreativo, sportivo e degli eventi, l’invecchiamento della popolazione e una sofferenza occupazionale non indifferente. Il settore non è attualmente organizzato in filiera, le singole attività non sono coordinate tra loro per cui risulta difficile predisporre pacchetti d’offerta turistica, mentre si registra l’assenza di tour operator. Ostacoli si riscontrano a causa della mancanza di cooperazione anche nell’organizzazione e realizzazione di un piano d’immagine complessivo che individui gli elementi su cui basare le strategie ed attività comuni da porre in essere. La mancanza di coordinamento e di cooperazione è riscontrabile altresì tra amministrazioni degli Enti Locali e Sistema produttivo e turistico, anche se si è andata diffondendo, negli ultimi tempi, una propensione verso una sorta di “coalizione territoriale per lo sviluppo”, tra amministratori pubblici locali, attori economici e sociali. La ricettività risulta limitata e non diversificata: i posti letto sono insufficienti, non vi sono strutture ricettive per i turisti giovani, anche se è in corso di realizzazione un ostello della gioventù, sono piuttosto carenti le strutture alberghiere, limitate ad un numero ridotto e di piccole dimensioni, scarse le possibilità di campeggio itinerante, in quanto le poche strutture esistenti sono dislocate lungo le coste e funzionano a pieno regime solo nel periodo estivo, inesistente la possibilità di ospitare un turismo congressuale. Le debolezze quali-quantitative dell’offerta di ricettività turistica si evidenziano soprattutto nelle aree rurali carenti di infrastrutture e di servizi di base. I sistemi di offerta turistica tendono ad essere offerti per tutti gli usi e a tutti i clienti. Stenta ad affermarsi una strategia di specializzazione o differenziazione per puntare sui punti di forza del territorio, punti cioè in grado di esaltare le differenze e di fornire reali posizioni di vantaggio rispetto ad altre zone, come potrebbe avvenire per lo sviluppo del turismo rurale ed enogastronomico. Insufficiente è il livello di preparazione all’accoglienza turistica e alle attività di accompagnamento che, pertanto, necessitano di formazione e di un sistema di monitoraggio della qualità, per valutare il gap esistente tra le esigenze dei fruitori del prodotto turistico, i bisogni degli operatori del settore e gli output dei processi formativi, così come risulta necessario, nell’ ottica dell’integrazione delle diverse attività, provvedere ad una formazione turistico-ricettiva degli imprenditori agricoli. Sul territorio mancano punti di riferimento per il turista, spazi per l’accoglienza, per l’illustrazione e per la promozione delle risorse e valenze locali, per l’esposizione dei prodotti tipici. Si assiste ad una carenza nel sistema informativo sul fronte prettamente turistico, sia per quanto concerne la cartellonistica e le segnalazioni sui percorsi e in coincidenza con le emergenze naturalistiche e monumentali, possibili punti di noleggio di mezzi di trasporto, materiale pubblicitario con notizie 44 pratiche di tipo turistico quali indirizzi, prezzi, numeri telefonici, sia per quanto riguarda il servizio e gli uffici d’informazione al turista sulle singole attività ed opportunità (limitato funzionamento degli Uffici Turistici e delle Pro Loco). La carenza di coordinamento gestionale comporta anche un gap nella realizzazione di una politica d’immagine adeguata oltre che l’impossibilità di avviare strategie di marketing interno ed esterno che interessano l’intera area. La carenza di strutture permanenti di supporto al marketing territoriale che esalti l’identità dell’area non consente la promozione di un’offerta né come immagine, né come partecipazione integrata degli operatori turistici, tanto meno come filiera nel suo complesso di tutti i soggetti e settori coinvolti. Il prodotto turistico inteso come offerta unitaria di proposte assortite cui far corrispondere possibilità di soggiorno prolungato non si è ancora sviluppato. Vi è l’inclinazione a fare marketing diretto, a cercare di raggiungere il possibile turista senza intermediazioni commerciali esterne e, nella maggior parte dei casi, gli strumenti ed i risultati che ne derivano risultano poco efficaci ed incisivi per la promozione del prodotto di cui si dispone e delle specificità locali. La promozione e la valorizzazione delle risorse, anche da parte del settore pubblico, avviene in maniera episodica e spesso senza aggiornati supporti informativi e divulgativi. L’offerta turistica trova un ulteriore punto di criticità nella carenza ed inadeguatezza delle dotazioni infrastrutturali., sia in quelle d’accesso all’area, sia nella rete viaria interna, limitazioni che inficiano i vantaggi di cui l’area potrebbe godere grazie alla privilegiata posizione geografica in cui si trova e alla relativa vicinanza di due aeroporti. Manca completamente il trasporto ferroviario, le strade di collegamento sono poco scorrevoli e sicure, poco illuminate e scarsamente provviste di segnaletica, i trasporti pubblici limitati. Le carenze si registrano anche nell’offerta complementare al settore e nelle strutture ricreative e per il tempo libero. L’animazione locale del territorio è spesso costituita da manifestazioni offerte più come attrattive per una “puntata giornaliera” che non come un prodotto costruito in maniera partecipata ed integrata con i diversi attori coinvolti per presentarsi a un mercato non solo locale. L’identità territoriale e culturale, ad eccezione del mantenimento di alcune tradizioni e della sopravvivenza di alcuni costumi locali, non è adeguatamente percepibile in termini di coerenza di prodotto complessivo e come motore propulsore di un’immagine del territorio adeguata alle peculiarità di cui dispone. La causa di ciò va probabilmente ricercata nel disagio che le popolazioni hanno subito a causa del terremoto del ’68 che ha lacerato il tessuto sociale, ha cancellato tratti di memoria storica. A ricordare che questo territorio ha una vocazione prettamente agricola e a testimonianza che questo settore rappresenta ancora il segmento trainante dell’economia locale c’è solo un villaggio etnografico (Contrada Cinquanta a Menfi), un’iniziativa voluta e curata da privati, mentre manca ad esempio un vero e proprio museo della civiltà contadina e dell’artigianato. Le risorse ambientali ed i beni naturalistici, ancora oggi in buona parte integri nelle loro valenze ecologiche, non sono mai stati oggetto di un vero e proprio piano strategico di valorizzazione, ad 45 esempio attraverso itinerari ecologici, per offrire una fruizione razionale ed adeguata senza minare una buona conservazione dei luoghi. La conservazione dei beni architettonici e la manutenzione del patrimonio storico – monumentale è in alcune realtà carente, nonostante investimenti effettuati e/o previsti per la ristrutturazione di immobili di valore artistico. I musei e le strutture presenti non sono spesso adeguatamente fruibili a causa di orari di apertura e di chiusura legati alle esigenze del personale, così come sono carenti le attività ed i laboratori didattici legati al patrimonio. La prevalenza delle presenze turistiche si registra nella stagione estiva in cui la capacità ricettiva è in determinati archi di tempo esaurita, mentre negli altri periodi, specie in quello invernale, tutte le strutture sono sottoutilizzate ed alcune, situate nelle località balneari, chiuse. I flussi domenicali risultano piuttosto disordinati, si tratta di turisti di passaggio con camper che non potendo fruire di aree appositamente attrezzate si fermano indiscriminatamente sul territorio, comportando problemi per l’ambiente. Questo tipo di flusso, lasciato allo sviluppo spontaneo, non comporta vantaggi economici in quanto mancano le opportunità di fruizione guidate o anche semplici opportunità di scoperta e di acquisto delle produzioni locali tipiche dell’agroalimentare e dell’artigianato. 46 OPPORTUNITA’ La principale opportunità su cui il territorio deve far leva per il decollo turistico è la favorevole posizione geografica in cui si trova e, precisamente, la sua collocazione tra due aree di rilievo quali quella termale di Sciacca e quella archeologica di Selinunte. La favorevole posizione territoriale congiuntamente alla propensione degli abitanti dell’area a contatti con l’esterno favoriscono la possibilità di scambi culturali e la cooperazione tra territori. L’aumento della domanda di turismo rurale e di località turistiche minori può rappresentare per il territorio Terre Sicane la possibilità di dare piena valorizzazione alla sua vocazione di “vacanza” culturale, ambientale e naturalistica. Il proliferare delle iniziative private e la crescente attenzione dei nuovi segmenti di mercato favorisce l’affermarsi di una ricettività sul territorio per un target che sempre più è alla ricerca di servizi a propria dimensione che lo pongano a contatto con l’identità culturale e territoriale del posto. L’aumento della domanda endogena di servizi di qualità e a contenuto naturalistico e culturale comporta una contestuale modificazione dei modelli di consumo e di spesa, con il conseguente interesse verso i prodotti e le tradizioni locali. Ciò comporta, grazie anche al rapporto positivo che gli attori locali hanno verso l’evoluzione del settore agricolo e produttivo, lo sviluppo di imprese competitive nella filiera agrituristica. I nuovi strumenti di programmazione disponibili, congiuntamente alle maggiori capacità di “sfruttamento” delle opportunità e degli incentivi finanziari a cui attingere, si pongono come valido supporto all’attività di programmazione per lo sviluppo del territorio. I fondi strutturali per lo sviluppo del territorio, previsti dalle iniziative Leader, consentono di promuovere strategie originali di sviluppo sostenibile integrato tese al miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali, alla valorizzazione dei prodotti locali e delle risorse naturali e culturali, nonché all’utilizzazione dei nuovi know-how e tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi nei territori in questione. I bandi dell’Unione Europea “Life Natura” per la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatica e gli strumenti per ottenere le “certificazioni ambientali” agevolano la possibilità di rispondere ad una domanda turistica sempre più attenta ai fattori qualitativi, in particolare a quelli legati alla qualità dell’ambiente e dei prodotti locali a basso impatto ambientale. Gli strumenti di programmazione negoziata a favore di politiche d’intervento nell’agricoltura e nel turismo, facendo leva sui fondi di Agenda 2000 offrono disponibilità di finanziamenti pubblici e di conseguenti vantaggi localizzativi a sostegno degli operatori economici e dei soggetti sociali e culturali nei settori del turismo rurale e culturale. La Legge Regionale n.32/2000 proponendo interventi di promozione turistica a favore degli Enti Pubblici e delle Associazioni che operano senza scopi di lucro per la realizzazione di manifestazioni ed iniziative a carattere sportivo, culturale, folcloristico, favorendo la pubblicizzazione di opuscoli, pieghevoli, manifesti, guide, cartine ed audiovisivi, agevolando la partecipazione a saloni, 47 workshop ed altre iniziative promozionali, offre la possibilità di fruire di agevolazioni per la promozione del “prodotto” turistico del territorio. L’apertura delle frontiere del 2010 ed il conseguente allargamento dei mercati, in particolare verso i Paesi del Mediterraneo e dell’Est Europa, offrono buone prospettive di crescita nei bacini di nuovo impiego. I nuovi Bandi del Fondo Sociale Europeo e i Programmi Comunitari, quali ad esempio INTERREG, per finanziamenti di corsi di formazione per operatori turistici e per la preparazione all’accoglienza, agevolano la possibilità di fruire di risorse umane e di un’offerta di lavoro qualificati, capaci di determinare in modo strategico l’immagine del territorio che il turista percepisce. L’integrazione con il sistema scolastico, sempre maggiormente interessato ai servizi di educazione ambientale e alle proposte di fruizione turistica all’interno di aree protette, permette la creazione di laboratori didattici che si pongono come “palestra” per le nuove generazioni per la valorizzazione dei beni ambientali del territorio ed una razionale fruizione di essi e per l’affermarsi della consapevolezza che le linee di sviluppo turistico sostenibile, adottate nel territorio, garantiscono il rispetto delle risorse naturalistiche, considerate come potenziali risorse turistiche e, quindi, fonti di sviluppo economico. Inoltre, diverse leggi regionali e nazionali individuano tra i suoi punti l’opzione di realizzare percorsi cicloturistici e favorire un uso del territorio più consapevole e meno inquinante, nell’ottica della conservazione del patrimonio ambientale e della fruizione di esso mantenendo le sue valenze ecologiche. Detti percorsi, unitamente alla creazione di appositi itinerari tematici, legati alle peculiarità del territorio, consentono di rispondere in maniera adeguata alla crescente domanda di “Turismo verde” e all’interesse rivolto ai territori con elevata presenza di risorse naturali di pregio. La garanzia di uno sviluppo turistico a basso impatto ambientale è offerta, altresì, dalla possibilità di utilizzo di impianti energetici alternativi, grazie alla diffusione di tecnologie a scopo energetico quali impianti eolici, fotovoltaici, e ad energia solare. Un’iniziativa di tal genere è in cantiere a Sambuca di Sicilia ove è presente un impianto eolico e ove si prevede la realizzazione di un punto turistico d’accoglienza. Tra le tipologie di turismo per le quali si prevede una più marcata dinamica di crescita occupa un posto rilevante quello che si rivolge ad un mix di prodotti legati al territorio (cultura + natura + enogastronomia ecc..). La domanda locale per servizi di ricreazione all’aria aperta in ambito rurale e naturale è in crescita e ne sono testimonianza le aree attrezzate esistenti nel Bosco Magaggiaro e alla Risinata. La presenza diffusa nel territorio di habitat naturali di interesse suscettibili di sviluppo in circuiti di turismo tematico e/o di agriturismo, di produzioni tipiche da valorizzare, di parchi ed istituzioni culturali, unitamente alla possibilità di fruizione della Legge Quadro sul turismo (L. 29/03/2001 n.135), ha consentito che i quattro Comuni delle Terre Sicane aderissero al Distretto Turistico “Terme Selinuntine”, un sistema di offerta territorialmente circoscritto, coincidente con un’area ad alta densità di risorse culturali, ambientali, storiche e monumentali, caratterizzato da un elevato 48 livello di articolazione, qualità ed integrazione dei servizi, rivolti all’utenza e da un marcato sviluppo della filiera produttiva turistica e culturale locale. L’adesione al distretto turistico si pone come opportunità per porre in essere una politica di sviluppo tesa a favorire processi di valorizzazione e di composizione delle risorse e dei servizi locali, pubblici e privati, in sistemi integrati di offerta, sulla base del principio che l’offerta beni culturali/ambientali e l’offerta dei servizi turistici risultano complementari all’interno di un sistema turistico locale e necessitano di una politica di marketing territoriale adeguata ed ampliata. Atra opportunità è offerta dalla possibilità, in parte in atto, di realizzare progetti di reti civiche, ossia di mettere in rete servizi telematici, utilizzando le risorse dei progetti E-Government o quelli della misura 6.05 POR Sicilia. L’uso di mezzi informatici e telematici innovativi e, ad esempio, la realizzazione di un portale che possa diffondere l’identità del territorio dei quattro Comuni, consentirebbe una fruizione interattiva delle risorse da parte del visitatore. Un’ opportunità di rilievo è costituita dalla stabilità dei governi locali e dal rafforzamento del ruolo delle Istituzioni pubbliche e del partenariato pubblico e privato nella definizione ed attuazione delle politiche locali di sviluppo sociale e produttivo. Soggiornare nelle Terre Sicane vuol dire anche assistere a molteplici manifestazioni, religiose, culturali e folcloristiche, realizzate nel territorio. Sagre e fiere arricchiscono la varietà ed il panorama dei festeggiamenti, evidenziando le produttività economiche più importanti. Le manifestazioni religiose di maggiore caratterizzazione sono: la Festa del SS. Crocifisso a Santa Margherita di Belìce, la festa della Madonna delle Grazie a Montevago, la Festa di San Giuseppe a Menfi e la Festa di Maria SS. Dell’Udienza a Sambuca di Sicilia. A Santa Margherita di Belìce si svolgono ogni anno, alla fine di ottobre, la Sagra del ficodindia e i primi di settembre, la Fiera – mercato del bestiame, una manifestazione legata al patrimonio zootecnico del territorio. Durante la Fiera, infatti, si svolge la mostra della Pecora della Valle del Belìce e vengono allestiti appositi stand in cui poter gustare i prodotti tipici derivati da questi ovini. Manifestazione di notevole richiamo è Inycon “Menfi e il suo vino”, una festa che, nata come trionfo del vino, principale prodotto dell’economia del paese, prevede la realizzazione di spettacoli, mostre, gare, degustazioni e tavole rotonde, legate al mondo produttivo, alla sua innovazione. Anche a Montevago, la sagra del vino celebra la risorsa agricola principale del Paese e di tutto il comparto agricolo della zona, mediante tavole rotonde, convegni, stand espositivi. Tra le manifestazioni sportive di richiamo occorre menzionare le gare di sci nautico svolte al Lago Arancio e la corsa podistica, inserita nel calendario nazionale, a Menfi. 49 MINACCE Nell’ottica di una piena valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, rurali si corre il rischio di determinare un degrado estetico del paesaggio, di diradare il tessuto rurale con effetto negativo su una proficua gestione ambientale. La tutela, la salvaguardia e la contemporanea valorizzazione dell’ambiente comportano la realizzazione di opere infrastrutturali a nullo o basso impatto ambientale e ciò rappresenta un limite per lo sviluppo del turismo come segmento produttivo. La realizzazione, ad esempio, di centrali eoliche, se da un lato offre la possibilità di sfruttare energie alternative, dall’altro potrebbe determinare la perdita degli ambienti naturali esistenti ed aprire le porte a possibili fenomeni d’inquinamento. Si registra un’erogazione di servizi eccessivamente gravata da procedimenti burocratizzati, a discapito dei parametri di efficienza e di efficacia e della soddisfazione dell’utenza finale. Il mancato funzionamento dello sportello unico per le attività produttive non assicura celerità, semplificazione, assistenza e tutoraggio alle imprese e, pertanto, determina la mancanza di risposte adeguate immediate con conseguenti ripercussioni e rallentamenti dei processi di sviluppo. Ulteriore minaccia è, altresì, rappresentata dalla carenza dei servizi offerti alle imprese per le azioni di marketing territoriale e dalla limitata offerta di formazione e qualificazione, specie tra gli occupati delle aziende private. La carenza dei servizi di base e di quelli complementari, congiuntamente alla diminuzione delle politiche di sostegno per settori trainanti, quale l’agricoltura, e l’inasprimento delle normative comportano una contrazione dei comparti produttivi, con conseguenti ripercussioni sulla produttività e l’occupazione. Si assiste, inoltre, ad una progressiva diminuzione dell’investimento pubblico nel settore culturale e ad una perdita di attrattività, dovuta a scelte individualistiche che aumentano i rischi gestionali e mettono a repentaglio la buona riuscita degli eventi culturali in cantiere, in assenza di interventi mirati, incisivi e coordinati. Le politiche di razionalizzazione dei servizi (costituzione ATO) comportano uno spostamento extraarea delle decisioni in materia e potrebbero determinare un aumento della forbice tra costi e ricavi e compromettere la gestione autonoma dei servizi. La scarsità di manodopera qualificata, per supportare l’innovazione, inasprisce la crisi delle piccole aziende, specie di quelle agricole ed artigianali, incapaci di competere con superiori livelli di produttività, con ripercussioni negative sull’occupazione e lo sviluppo di nuove attività produttive e con una possibile perdita nel medio periodo delle identità locali, dovuta all’abbandono delle produzioni tipiche. Si riscontrano, altresì, risorse idriche insufficienti a soddisfare i bisogni delle attività agricole al di fuori del comprensorio irriguo. L’esclusiva valorizzazione della zona come “Città del Vino”, può mettere in secondo piano altre risorse. Lo scenario globale del mercato turistico comporta un accentuarsi della concorrenza fra località analoghe, ma altrettanto accessibili ed economiche, concorrenza alla quale occorre rispondere con 50 un innalzamento degli standard di qualità e con un livello di servizio che si ponga come sistema e completezza dell’offerta. Il conseguimento di detti parametri risulta complesso a causa delle dimensioni del settore, del mancato rapporto qualità – prezzo, poco competitivo rispetto alle esigenze di mercato e della frammentazione delle imprese e dei servizi, fattori che comportano una rigidità dell’offerta, che rappresenta un pericolo in un mercato volubile e complesso, quale quello attuale. Al momento, inoltre, la ricettività si concretizza in piani di sviluppo non contestualizzati, al di fuori di strategie di sviluppo integrato e sostenibile. La concorrenza e la globalizzazione del mercato turistico potrebbero determinare una chiusura degli spazi per settori di modesta entità e porre seri ostacoli per la conquista di segmenti di mercato nuovi (ad esempio, il pubblico giovanile). L’Unione dei Comuni ed i programmi d’intesa hanno suscitato numerose aspettative, ma un loro mancato conseguimento comporterebbe una disaggregazione d’intenti e di azioni, con ripercussioni per un coordinamento delle azioni di sviluppo. Le dinamiche di disagio sociale, la crisi occupazionale e il calo della natalità può causare il peggioramento della qualità della vita e dei servizi e determinare un ulteriore spopolamento della zona. 51 PUNTI DI FORZA IDENTITA’ TERRITORIALI Forti di una propria PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ MINACCE identità territoriale, le Terre Sicane sono un luogo ideale per il turista che intende svolgere una vacanza immerso in un ambiente naturale incontaminato e caratterizzato da un ricco passato storico e culturale. IDENTITA’ TERRITORIALE E CULTURALE Rilevante identità storica e Al di là del mantenimento di alcune Crescente attenzione dei nuovi Globalizzazione della cultura. tradizioni e della sopravvivenza di segmenti Terre Sicane hanno radici antiche e alcuni costumi locali, l’identità dei sviluppo di una ricettività che soprattutto vantano un passato plurimillenario luoghi non è percepibile come ponga il turista a stretto contatto giovanile. che interessa l’arco archeologico che immagine con l’identità culturale e territoriale Incremento va dal paleolitico inferiore ad epoca territorio. Scarso recente. Tradizione d’accoglienza attenzione all’ospite e complessiva del di mercato per lo Dinamiche culturale: i Comuni del territorio del luogo che lo ospita. collegamento tra specificità Realizzazione di un portale che culturali e attività economiche con diffonda l’identità dei luoghi delle conseguente terre Sicane. de-valorizzazione dell’identità locale e scarsa presa sulle nuove generazioni. Valorizzazione 52 tra la dei popolazione costi per la gestione del patrimonio culturale e progressiva perdita di attrattività. Peggioramento della qualità della vita e conseguente crisi dei valori delle tradizioni attraverso scambi interculturali e attività formative. di disagio sociale, identitari e di coesione culturale e sociale Scomparsa di tradizioni locali Sviluppo di opportunità economiche che traggono forza dalla valorizzazione del patrimonio culturale e dal recupero dei “saperi tradizionali” PUNTI DI FORZA Identità PUNTI DI DEBOLEZZA artistica di ampio rilievo: Il gravemente danneggiato dal sisma dominazione dalla del 1968 e non è ancora stata del tutto nelle completata l’opera di restauro e colonizzazione e feudale testimonianze urbanistiche e MINACCE patrimonio artistico è stato attesta i segni tangibili lasciati dalla araba OPPORTUNITA’ ristrutturazione. monumentali. Identità caratterizzata economica da forte: un’agricoltura prospera ed aperta all’innovazione Mancano nel territorio veri e propri musei della civiltà contadina Sviluppo di imprese competitive nella filiera agrituristica che ne testimoniano la vocazione e l’origine prettamente agricola. Forte Possibilità identità dei Comuni: solidità di cooperazione tra amministrativa e coesione realizzata territori e attraverso la Società Consortile prima finanziamenti. di ricerca di “Città del Vino” disattese ne conseguirebbe una disaggregazione e l’Unione dei Comuni dopo. Forte identità territoriale come Se le aspettative maturate fossero d’intenti e di azioni per il futuro. Scomparsa La delle peculiarità legate valorizzazione delle Terre all’artigianato e ai mestieri di un Sicane come “Città del Vino” può tempo. mettere in secondo piano altre risorse. RISORSE Politiche TERRITORIALI turismo 53 strategiche inerenti il sostenibile ed eco- Rischi dovuti di alla impatti ambientali realizzazione di compatibile. BENI NATURALISTICI E Posizione AMBIENTALI territorio occidentale Collocazione geografica strategica: il è situato della nella Provincia parte infrastrutture. tra due aree di rilievo: quella termale di Sciacca e di quella archeologica di Selinunte Agrigento, al confine con quelle di Trapani e Palermo. 54 PUNTI DI FORZA Luoghi naturali PUNTI DI DEBOLEZZA incontaminati e scenari contraddistinguono il territorio nei molteplici paesaggi che lo compongono: Riserva naturale OPPORTUNITA’ Le risorse ambientali non sono mai Aumento della state oggetto di un vero e proprio turismo piano strategico di valorizzazione. turistiche minori. Le singole valenze naturalistiche domanda rurale Crescita MINACCE e di di località della domanda turistica non sono collegate con itinerari e verde, rivolta ad aree protette e con della Resinata; Bosco Magaggiaro; percorsi attrezzati, ma lasciati alla elevata presenza di risorse naturali. invaso del Lago Arancio; Vallone personale scoperta e fruizione da San Vincenzo. parte del visitatore. linee di sviluppo turistico sostenibile possono accrescere la Disponibilità di risorse idriche consapevolezza e il rispetto verso i beni naturali ed ambientali, considerati come potenziali risorse turistiche. Possibilità di realizzare percorsi cicloturistici , per un uso consapevole e meno inquinante del territorio, nell’ottica conservazione del della presidio ambientale. Iniziative LEADER come fonte di finanziamento valorizzazione per del la patrimonio rurale e naturale. Bandi dell’UE “Life Natura” per la 55 degli ambiti naturali esistenti nelle aree potenzialmente a maggiore pressione antropica, orientata di Monte Genuardo; Bosco Le Perdita conservazione degli habitat con derivanti fenomeni d’inquinamento. Espansione edilizia e produttiva con inasprimento dei “conflitti” per l’uso degli spazi Degrado del paesaggio a causa del disordine edilizio Sismicità del territorio naturali, della flora e della fauna selvatica. Il sistema scolastico è sempre più interessato ai servizi di educazione ambientale e alle proposte di fruizione turistica in aree naturali di pregio ed interesse. Vicinanza al mare e presenza del Porto di Porto Palo Costa diversificata, a tratti piana e sabbiosa, a tratti frastagliata, caratterizzata dall’integrità delle sue valenze ecologiche: Foce del Fiume Belìce; Contrada Capparrina; Serrone Cipollazzo; Solette di Porto Palo. Riconoscimento Bandiera Blu da parte della FEEE a testimonianza della qualità ambientale del mare e dell’attenzione rivolta all’integrità della zona costiera. Centro Termale “Acqua Pia”, per lo svago, la salute ed il benessere BENI ARCHITETTONICI, Il territorio è caratterizzato dalla ARCHEOLOGICI E ricchezza archeologica, attestata ARTISTICI, CENTRI dall’identificazione di numerosi siti, da Mancano percorsi ed itinerari Le iniziative guidati per la visita delle emergenze valorizzazione architettoniche ed artistiche possono 56 legislative del favorire sulla territorio un’opera di STORICI scenografie architettoniche e capolavori divulgazione e di scoperta delle artistici degni di rilievo. risorse artistiche, architettoniche e storiche locali. L’inserimento delle risorse artistiche ed architettoniche in una serie di percorsi turistici consente di progettare e realizzare una nuova offerta turistica del territorio. Menfi (12.783 abitanti): le origini del nucleo urbano risalgono alla tarda età romana, conquistata dai musulmani e, in seguito, dai normanni, mostra nel centro abitato i chiari segni della colonizzazione feudale. Il centro abitato presenta i seguenti monumenti: Castello Burgiomilluso Pignatelli (1239), (1638), Chiesa di Palazzo Madre (1650), Chiesa di San Giuseppe (1715), Palazzo Ravidà ( ultimo quarto del XVIII sec.), il Sole (simbolo della rinascita economica e culturale dopo il terremoto del 1968). Fuori dal centro urbano: Il Borgo di Porto Palo e la Torre di Avvistamento 57 (fine XVI sec.), Zona Archeologica di Contrada Montagnoli, con numerose sovrapposizioni di resti archeologici, databili tra l’VIII sec. a.C. e l’Età Tardo Romano/Bizantina. Rinvenimento nave oneraria nelle acque di Porto Palo Montevago (3.108 abitanti): colonizzato dai berberi, deve la sua edificazione alla Licentia Populandi, ottenuta nel 1636. Distrutto dal terremoto del 1968, il Paese è stato ricostruito poco distante dal sito originario. Tra le macerie della vecchia Montevago, divenute “Museo della distruzione a cielo aperto”, emergono le vestigia della Chiesa Madre (1822). A pochi Km dal vecchio centro abitato si trova il sito archeologico di Contrada Caliata, con i resti di un casale musulmano. In Contrada Mastragostino si trovano i resti di una villa rustica romana (III sec. a.C.). Nella nuova Montevago si trovano: l’Anfiteatro, la nuova Chiesa Madre, 58 il santuario della Madonna delle Grazie (tipologia edilizia tipica degli anni sessanta) e una scultura di Joe Pomodoro nella Piazza della Repubblica. Sambuca di Sicilia (6.158 abitanti): le origini risalgono all’epoca araba, così come testimonia il tessuto urbano di chiara matrice islamica. Il centro storico presenta numerose Chiese e Palazzi nobiliari: la Chiesa del Rosario (1554 – 1664), la Chiesa Madre (1420), la Chiesa di Maria SS. Della Concezione ( inizi del 600), la Chiesa di S. Giuseppe (prima metà del 700), la Chiesa di Santa Caterina (1515), la Chiesa ed il Convento del Carmine (1530/1615), la Chiesa di S. Michele (prima metà del XIII sec.), il quattrocentesco Palazzo Beccadelli, il Palazzo Panitteri (XVI/XVII sec.). A testimonianza dell’antica Adragna si erge la piccola Chiesa di S. Vito 59 (VI-V sec.), successivamente a dedicata Santa Maria Bammina. Sulla strada che conduce alla Contrada di Adragna esistono alcune arcate di un antico Acquedotto (1633). Di notevole importanza sono gli scavi archeologici di Monte Adranone e la Necropoli di Resinata che sovrasta il Lago Arancio. Santa Margherita di Belìce (6564 abitanti): l’antico fortilizio dell’827 fu trasformato in Castello dai Normanni, fino a divenire nel 1572 centro urbano, grazie alla Licentia Populandi Corbera. ottenuta Il paese dal Barone distrutto dal terremoto del 1968 è stato ricostruito attraverso un progetto urbano che ha determinato un piano di trasferimento parziale delle unità abitative adiacenti al vecchio centro e un piano particolareggiato di ricostruzione in “situ”. Nel centro oggi si configura l’antica piazza principale del paese ove insistono i Ruderi della Chiesa Madre (fine 600), l’imponente 60 Palazzo Filangeri Cutò, comunemente chiamato Palazzo del Gattopardo (XVI sec.), la Palizzata con un sottopassaggio che conduce agli antichi quartieri popolari di S. Vito e di S. Calogero. Nel quartiere di S. Vito, tra le macerie, emergono i ruderi seicenteschi dell’omonima Chiesa, la dimora della famiglia Scaminaci, la seicentesca Chiesa della Madonna delle Grazie, i cui resti, recentemente ristrutturati sono stati inglobati in una moderna struttura a vetri che ne conserva decori pittorici ad affresco. ISTITUZIONI, E’ un territorio culturalmente vivace. FONDAZIONI E MUSEI Gli orari di fruizione dei musei Il collegamento dei musei e delle sono legati all’esigenza di coordinare biblioteche consente una maggiore il personale disponibile. divulgazione Limitata è l’attività didattica. Mancanza di un collegamento rete delle strutture esistenti permettendo in elevata delle una fruizione, iniziative, sempre in più termini quantitativi e qualitativi. L’uso di mezzi informatici e telematici consente una fruizione interattiva del visitatore. MENFI Istituzione Culturale Federico II 61 (1995) ove ha sede la Biblioteca Comunale e la Mostra Permanente di Malacologia . Centro Civico nella cui sede sono realizzati degli spazi espositivi per mostre e ove ha sede la Fondazione Inycon. Villaggio etnografico ove è possibile effettuare un interessante percorso attraverso oggetti, strumenti e cimeli della civiltà contadina. MONTEVAGO Museo Biblioteca Città dei Ragazzi SAMBUCA DI SICILIA Teatro Comunale L’Idea (1848/1851) è opera di maestranze artigiani locali. Istituzione Gianbecchina con sede rappresentativa presso il Palazzo Comunale ed espositiva nell’ex Chiesa di S. Calogero. Antiquarium di Monte Adranone SANTA MARGHERITA DI BELICE Parco letterario Giuseppe Tomasi 62 di Lampedusa con sede presso il Palazzo Filangeri Cutò. Mancanza ARCHITETTURA di percorsi tematici integrati con le risorse del territorio. RURALE Le dimore rurali non sono utilizzate e valorizzate sotto il profilo della fruizione turistica. Nel territorio sono presenti numerose case rurali con poche e strette aperture, antiche masserie, bagli e ville patrizie per la residenza estiva, caseggiati dai tetti spioventi, coperti di tegole e decorate da rivestimenti in ceramica, arricchite da ampi portici e balconate che si affacciano su artistici acciottolati. MENFI Casale Giaccone (1926) a strapiombo sul Vallone S. Vincenzo. Case Arone di Valentino (metà del 700) sulla vecchia SS 115 Menfi – Sciacca Baglio S. Vincenzo (1654) oggi ristrutturato ed adibito a ricettività turistica. Case Ravidà con attigua Chiesa dedicata alla Madonna del Rosario 63 (700) in Contrada Gurra. SAMBUCA DI SICILIA Torre Pandolfina con casamento e relativa Chiesa (seconda metà del XIII sec.), sorge a guardia della più importante via di penetrazione verso la Valle di Zabut Baglio Planeta (XVII sec.), oggi restaurato è annesso alle Cantine Planeta. SANTA MARGHERITA DI BELICE Case Barone Gerbino (fine 600) vecchio baglio rurale con annessa una piccola Chiesa, in funzione fino al sisma del 1968, in Contrada S. Nicola Casalazzi. Case del Principe di Giardinelli tipica masseria siciliana, in contrada Gulfa DEMOGRAFIA Diminuzione giovane della dovuta d’immigrazione popolazione a e fenomeni conseguente invecchiamento della popolazione Creazione di reti razionalizzazione per la ed il mantenimento dei servizi, sostegno alla creazione di opportunità di lavoro in settori legati alla valorizzazione delle risorse locali. INFRASTRUTTURE 64 Peggioramento della qualità dei servizi con ulteriore perdita della popolazione. Le INFRASTRUTTURE, VIE strade di collegamento sono poco D’ACCESSO E RETE scorrevoli e sicure, poco VIARIA INTERNA illuminate, scarsamente provviste di ALL’AREA segnaletica e alcune strade interne di Possibilità alternative di sfruttare energie ( energia impianti fotovoltaici..) eolica, La realizzazione di impianti di energia alternativa deturpare gli scenari naturali. collegamento tra i Comuni non godono di sufficiente manutenzione. Le frequenti interruzioni dello scorrimento veloce Menfi-Sciacca, con conseguente deviazione del traffico, provoca notevoli disagi. Vicinanza aeroporti: Punta Raisi (Palermo) – Birgi (Trapani) PUNTI DI FORZA Inesistenza di collegamenti ferroviari. PUNTI DI DEBOLEZZA TRASPORTI PUBBLICI Trasporti pubblici insufficienti per soddisfare una domanda turistica a basso impatto ambientale (attualmente il traffico si sviluppa quasi esclusivamente su mezzi privati). Non esistono stazioni di taxi. Il numero di corse e i tempi di percorrenza eccessivamente lunghi non favoriscono lo spostamento dei turisti. Molte corse sono soppresse 65 OPPORTUNITA’ potrebbe MINACCE nei giorni festivi e nel periodo estivo. SERVIZI RICETTIVITA’ Affittacamere Alberghi Agriturismi La ricettività non è diversificata. Opportunità I posti letto, soprattutto nella realizzazione di stagione estiva, sono insufficienti Turismo rurale Appartamenti per vacanze Ecoturismo in parte chiuse nel periodo invernale. è un insufficiente rapporto qualità/prezzo. E’ dalla una ricettività del tipo B&B. Rapporto qualità/prezzo non competitivo rispetto alle esigenze di mercato. Le strutture sono sottoutilizzate ed Opportunità Vi Camping offerte fornite dalla L. Ricettività concretizzata in piani 4/2000 verso enti no – profit e di sviluppo non contestualizzati e Comuni al di fuori della strategia di per la creazione di strutture d’accoglienza. sviluppo inesistente la presenza di aree sostenibile ed eco- compatibile. attrezzate per camper Non esistono ostelli o altre strutture ricettive a basso costo. I camping sono presenti solo sulla costa. SERVIZI ALLE PERSONE E ALLE COSE Presenza di strutture residenziali per minori, disabili e anziani Mancato funzionamento Sportello unico per le dello attività produttive. all’accoglienza turistica e alle attività d’accompagnamento. presenza di di domanda endogena servizi contestuale Insufficiente livello di preparazione Esigua Aumento di con burocratizzati modificazione dei dell’efficienza domanda turistica è sempre più attenta ai fattori qualitativi, in di attività di particolare a quelli legati alla servizio nei confronti del turista qualità dell’ambiente, dei prodotti (uffici informazione, punti noleggio alimentari e della ricettività. di biciclette, spazi espositivi dei 66 gravati da procedimenti qualità, modelli di consumo e di spesa. La Servizi a discapito e della soddisfazione dell’utenza. Carenza di servizi offerti per le azioni di marketing territoriale. Carenza delle risorse idriche al di fuori del comprensorio irriguo. prodotti tipici. Mancanza organizzativo di coordinamento e gestionale nella Progetti di reti civiche – realizzazione, offerta e promozione di E_Government e misura 6.05 POR pacchetti turistici. Sicilia. Carenza di strutture di supporto a forme di marketing territoriale che è realizzato in modo diretto, senza intermediazioni commerciali. Carenze di strutture ricreative e per il tempo libero, di spazi esterni attrezzati, di attività pensate per il Crescita turismo giovanile. della domanda per servizi di ricreazione all’aria aperta in ambito rurale e naturale. PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ RISTORAZIONE Il si L’offerta è in molti casi stereotipata, distingue per una cucina ricca di senza possibilità di scelta tra menù a sapori tradizionali. Numerosi sono i prezzi fissi. territorio Terre Sicane locali dove poter gustare specialità Le proposte di piatti tipici della culinarie a base di pesce, carni, tradizione culinaria risultano verdure, scarsamente qualitative sotto ricette semplici che consentono di scoprire gli autentici profilo sapori dei cibi e apprezzare la prodotto. della presentazione freschezza e tipicità dei prodotti 67 il del MINACCE PRODOTTI ENOGASTRONOMICI, TIPICI E ARTIGIANALI L’agricoltura terra Buona ed i prodotti della sono rappresentati da produzioni tipiche di alto pregio (uva, di creare piatti e prodotti tipici locali. produzioni tipiche. alimenti tipici nella conservazione all’opera di riconversione varietale, delle tradizioni e il recupero grazie alla valorizzazione di alcune varietà all’inserimento autoctone commerciale del prodotto tipico e – Nero d’Avola) e all’introduzione di vitigni di di pregio (Chardonnay – Merlot – controllata. Cabernet – Syrah) Produzione di olio extravergine D.O.C. dalle elevate caratteristiche organolettiche. Le varietà più coltivate sono: Biancolilla – Cerasuola – Nocellara del Belìce. Formaggi tipici quali pecorino primo sale e stagionato, tuma, Vastedda del Belìce, ricotta ricavati dalla produzione di latte di una razza ovina autoctona, la pecora della Valle del Belìce. Prodotti gastronomici e dolciari: piatti tipici realizzati utilizzando i prodotti propri della zona, secondo 68 delle dovuta di vini D.O.C. grazie (Grecanico Perdita circuiti enogastronomici legati a Coinvolgimento dei produttori di olive, carciofi, ficodindia) Presenza possibilità in denominazione un di circuito origine identità all’abbandono locali delle antiche ricette, tramandate di generazione in generazione (pasta con le sarde e finocchietto selvatico, con le fave e la ricotta, frittella di fave verdi, maccarruna con ragù di carne di maiale e pecorino fresco grattugiato, sarde a beccafico, carciofi arrostiti e alla villanella, pani cunzatu, muffuletta condita con olio e semi di finocchio o con olive nere, caponata, carciofini sott’olio, pomodori secchi, castrato arrostito, agnello aggrassato, nucatuli e biscotti con i fichi, biscotti di semola, tipici del periodo pignolata, natalizio, cannoli, sfingi, cassateddri e cassata siciliana, cannileri e pecorelle di pasta reale, tipici del periodo pasquale, minni di virgini, cuccia). Carni e pesce di mare di ottima qualità PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ MINACCE ANIMAZIONE LOCALE DEL TERRITORIO EVENTI E MANIFESTAZIONI Scarsa promozione degli eventi. Il successo di Mancanza di un calendario comune evento/manifestazione trova 69 un le CULTURALI DI e RILEVO di promozione su specializzata editoria sue ragion d’essere anche nella capacità di fornire servizi complementari di supporto che arricchiscono e perfezionano il servizio nel complesso e creano effetti moltiplicatori dei risultati in termini economici, di efficienza e di qualità. Ricadute, in termini d’immagine e di promozione del territorio, date da una programmazione coordinata e dall’integrazione delle manifestazioni con la valorizzazione e promozione di ciò che il territorio offre nella sua complessità. Nel territorio si svolgono numerose L.R. 32/2000 – offre la possibilità manifestazioni religiose, culturali e di fruire di agevolazioni per la folcloristiche. promozione del “prodotto turistico Menfi: Inycon “ Menfi e il suo vino” agli enti pubblici e alle (1° settimana di luglio), Festa di S. associazioni che operano senza Giuseppe (2° settimana d’Agosto), scopo Settimana Santa (visita dei lavureddi l’organizzazione di manifestazioni. il Giovedì Santo, visita al calvario e processione col Crocifisso il Venerdì santo, l’Incontro la Domenica di 70 di lucro, per Pasqua), rassegne e manifestazioni promosse dall’Istituzione Culturale Federico II. Montevago: Festa della Madonna delle Grazie (2 Luglio), Festa di S. Domenico (7 Agosto – con la sfilata del “Prisenti”, striscia di stoffa damascata, offerta al Santo da parte della borghesia locale) Sambuca di Sicilia: Festa di Maria SS. Dell’Udienza (3° domenica di Maggio – con la processione dell’antico simulacro, portato a spalla dai “nudi”), rassegna teatrale del Teatro Comunale L’Idea. Santa del Margherita di Belìce: Festa SS. Crocifisso (3 Maggio), Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Eurofestival (rassegna canora) PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA MINACCE spesso Impatti ambientali e conseguenze MANIFESTAZIONI costituita da singole attrattive non negative dovute alla gestione dei TURISTICO, coordinate fra loro, con rischio di servizi RICREATIVE E sovrapposizioni e ripetizioni delle manutenzione manifestazioni. strade, coordinamento delle aree di EVENTI E SPORTIVE La OPPORTUNITA’ programmazione è 71 complementari e pulizia (es. delle sosta e di parcheggio…) Durante il periodo estivo si svolgono rassegne teatrali, musicali e di cabaret, concentrate nei luoghi di vacanza e nei centri storici. Possibilità di assistere a spettacoli annualmente proposti in località poco distanti dalle Terre : Sagra del Mandorlo in fiore di Agrigento (Febbraio), Orestiadi di Gibellina (Luglio, Agosto e Settembre), Teatro Classico di Segesta (Giugno, Luglio, Agosto), Rassegne Teatrali di Agrigento e Palermo, Festino di Santa Rosalia a Palermo (12-13-14 Luglio), Carnevale di Sciacca, i Misteri di Trapani e Marsala. Gare sportive a carattere dilettantistico e professionistico: sci nautico Lago Arancio, gara podistica inserita nel calendario nazionale a Menfi, meeting di atletica, gare di tiro con l’arco, gare ciclistiche e di mountain bike, gare di pesca, tiro a segno subacqueo, sfilate di macchine d’epoca. 72 PUNTI DI FORZA GEMELLAGGI E SCAMBI CULTURALI PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ Parecchi sono gli scambi e i legami intessuti con paesi Valorizzazione stranieri, culturale e MINACCE dell’identità storica delle soprattutto con quelli che ospitano tradizioni cittadini di questa terra . interculturali e attività formative. Si tratta attraverso e scambi di scambi amministrativi, culturali, scolastici mirati a creare collaborazioni progettuali comuni. Le EVENTI E proposte MANIFESTAZIONI principalmente, COMMERCIALI ED settore ARTIGIANALI gli locale, attraggono, operatori con del scarsa partecipazione di attori esterni o di riviste specializzate. Menfi: Inycon (prima settimana di Luglio) Montevago: Sagra del Vino (Ottobre) Sambuca di Sicilia: Fiera – Mercato del bestiame e dei prodotti artigianali (21 Settembre) Santa Margherita di Belìce: Fiera – Mercato del bestiame (4 settembre – dedicata al patrimonio zootecnico), Sagra del ficodindia (fine Ottobre) Partecipazione a fiere, borse del 73 Progressiva dell’investimento settore culturale riduzione pubblico nel turismo, manifestazioni promozione dei prodotti di locali italiane e straniere. FLUSSI TURISTICI Prevalenza delle presenze turistiche Scarse nella stagione estiva. presenze nel Puntare periodo invernale Discreta presenza nei fine settimana Flusso sull’incremento dei flussi turistici senza diffondere domenicale lasciato allo nella popolazione residente una sviluppo spontaneo. conoscenza delle risorse locali e senza predisporre azioni adeguate ad un’accoglienza e permanenza di qualità, sotto i diversi profili. PUNTI DI FORZA OCCUPAZIONE PUNTI DI DEBOLEZZA Vocazione imprenditoriale al lavoro Limitate autonomo e all’innovazione Competenze tradizionali specifiche dell’area OPPORTUNITA’ possibilità di occupazione per i giovani e le donne Limitate qualifiche professionali e Sostegni MINACCE finanziari e formazione Scomparsa dei “saperi professionale mirata al recupero e tradizionali” a causa di processi di allo sviluppo delle specificità locali massificazione e omogeneizzazione personale ad alta specializzazione produttiva Perdita di specificità produttive e de-qualificazione degli addetti SISTEMA PRODUTTIVO Varietà di produzioni locali tipiche Frammentazione Piccole imprese flessibili e propense competitività delle all’innovazione e limitata aziende al di fuori del settore agricolo Presenza di attività all’avanguardia Prodotti tipici, ad eccezione di quelli nel settore agricolo e nella filiera agricoli, non sufficientemente inseriti vitivinicola nei canali commerciali Aziende di progetti innovativi Incremento delle dinamiche di che integrano le produzioni locali frammentazione con la valorizzazione culturale ed perdita ambientale mancato ricambio generazionale. e sostengono dinamiche di sviluppo turistico le di Scomparsa aziendale competitività e per di settori produttivi caratteristici, legati all’artigianato poco all’organizzazione Sviluppo propense verticale 74 ed orizzontale Accesso ai fondi strutturali per lo Diminuzione STRUMENTI FINANZIARI E sviluppo del territorio. delle politiche di sostegno a settori trainanti e ATTIVITA’ DI l’inasprimento PROMOZIONE E potrebbero SVILUPPO DEL delle normative determinare ripercussioni sulla produttività e TERRITORIO l’occupazione. Politiche di razionalizzazione dei servizi (es. costituzione ATO) determinano uno spostamento del tavolo decisionale e potrebbero determinare squilibri nella gestione dei servizi. PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ Messa ATTORI E COORDINAMENTI in rete delle vocazioni eccellenti PRESENTI SUL l’interconnessione TERRITORIO MINACCE attraverso tra i punti d’eccellenza e le esperienze in crescita sul territorio. Pro loco Esistono solo sulla carta Strada del Vino “Terre Sicane” Unione dei Comuni Distretto turistico “Terme Selinuntine” Parco culturale Terre Sicane FORMAZIONE 75 LIVELLO DI SCOLARITA’ E FORAZIONE Buon Scarsità livello di scolarità diffusa, di valida premessa a una potenziale qualificata vocazione imprenditoriale, soprattutto dell’innovazione. di manodopera a micro-imprenditorialità, particolarmente indicata per le imprese turistiche Buone professionalità già formate Mancanza di una formazione Fondo Sociale Europeo: bandi per che hanno effettuato gli studi presso turistica specifica per gli operatori del finanziamenti l’Istituto Alberghiero per i Servizi settore. formazione per operatori turistici. Opportunità Turistici e presso la Facoltà di Agraria. di corsi di di finanziamento con i programmi comunitari (es. INTERREG) per la formazione e la preparazione all’accoglienza turistica. PUNTI DI FORZA Alta formazione vitivinicolo con nel PUNTI DI DEBOLEZZA settore l’istituzione del Master, presso la Fondazione Inycon, per conseguire la specializzazione in “Management della filiera vitivinicola” ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE 76 OPPORTUNITA’ MINACCE supporto Capacità di maggiore fruizione e PROGRAMMAZIONE SVILUPPO LOCALE sfruttamento coordinato degli incentivi finanziari STRATEGIE L’attivazione di forme Gli di strumenti di TERRITORIALI E concertazione e di programmazione programmazione e le maggiori INIZIATIVE A negoziata e la promozione di azioni capacità di sfruttamento degli SUPPORTO DELLO favorite dai programmi comunitari, si incentivi finanziari, si pongono SVILUPPO LOCALE sono declinate in progetti pilota, capaci come valido supporto per l’attività di incidere sull’assetto economico e di programmazione rivolta allo sociale e sulla definizione di una sviluppo turistico del territorio. Agenda specifica immagine del territorio 2000 – possibilità di finanziamenti nei settori del turismo rurale e culturale. Apertura delle frontiere del 2010 porta un allargamento dei mercati e offre prospettive di crescita in nuovi bacini. Programmazione ed attivazione di Intese, Patti Territoriali e Società Consortili capacità che di aumentano concertazione, la per coniugare le diverse attività poste in essere dai quattro Comuni e per agevolare lo sviluppo dell’intero territorio PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA 77 OPPORTUNITA’ MINACCE Intesa di Programma Leader II Società Consortile Mista Terre Sicane Progetto Sprint Programma Comunitario “EcosOuverture” Patto Territoriale “Valle del Belìce” Patto Territoriale Agricolo “Valle del Belìce” Strada del Vino Terre Sicane PIT “Aquae Labodes” Progetto PASS Interreg III Patto Ambientale dei Sicani Parco Culturale Terre Sicane Unione dei Comuni delle Terre Sicane Parco Letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” Distretto turistico Legge “Terme Selinuntine” Quadro sul turismo (L. 29/03/2001 n. 135) 78 INDIRIZZI STRATEGICI DEL PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO E SOSTENIBILE Il Piano di Sviluppo Integrato e Sostenibile è proiettato a stimolare la crescita ed il consolidamento delle nicchie e dei nuovi segmenti turistici, al fine di valorizzare l’area e salvaguardare l’impatto ambientale, nonché la cultura e le tradizioni del territorio. Lo sviluppo del turismo non riguarda solo il potenziamento di un settore economico, ma si pone come “dimensione” in cui comprendere l’adozione di politiche che pongono l’approccio integrato, l’innovazione e la qualificazione di tutte le componenti in gioco, come condizione necessaria per riconvertire nel segno della qualità le proprie azioni di governance. E’ necessario, dunque, che si affermi e cresca un fattore prioritario, la nascita del sistema – territorio, la crescita, cioè, dei diversi segmenti secondo una logica condivisa che agevoli la loro capacità di coniugarsi a sistema. L’obiettivo è quello di stimolare la vitalità socio-economica del territorio favorendo l’interazione tra gli operatori dei diversi settori e l’interrelazione tra le risorse esistenti, elaborando interventi innovativi capaci di far nascere nuovi prodotti e servizi, in riferimento alle specificità locali. Tutto ciò deve realizzarsi all’insegna della sostenibilità ambientale, in quanto l’utilizzo delle risorse in gioco non deve compromettere l’equilibrio delle componenti naturali o inficiare la loro capacità di rigenerarsi e della sostenibilità sociale, ossia coinvolgendo la collettività e garantendo a tutti pari opportunità nel godimento delle risorse e nell’accesso ai servizi. Le linee strategiche, sotto elencate, rappresentano il “filo conduttore” al quale si ricollegano una serie di misure specifiche tese a dare sostenibilità ad azioni, per produrre esternalità positive in grado di: • innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale; • potenziare le capacità d’attrazione del territorio nei confronti delle imprese e dei residenti; • valorizzare e rendere fruibile il patrimonio locale; • fornire supporti all’organizzazione e promozione dello sviluppo locale investendo sulle risorse umane in termini di formazione e servizi. L’obiettivo di crescita nella qualità si fonda su tre elementi propulsori per dinamizzare e rendere efficace lo sviluppo: • qualificazione, intesa come innalzamento dei processi, dei prodotti e dei servizi, nel rispetto della sostenibilità economica, sociale ed ambientale • tipicizzazione, intesa come identificazione degli “outputs” di qualità e dei parametri di relazione con il tessuto sociale ed economico del territorio; • promozione, intesa come individuazione di azioni mirate alla ricerca di nuovi posizionamenti strategici sui mercati. Le finalità di carattere generale di cui si è tenuto conto nell’individuazione delle linee d’indirizzo sono: Affermazione di una cultura di pensiero e d’azione in grado di governare i processi di sviluppo turistico attraverso la pianificazione, l’informazione, la promozione, l’accoglienza, la PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 79 qualificazione degli operatori, al fine di potenziare l’immagine del territorio e offrire una forte connotazione del prodotto turistico all’insegna dell’innovazione e della tipicità, progettando in chiave concertata e sostenibile, il rapporto uomo – risorse – territorio; Gestione sostenibile del patrimonio naturale ed ambientale prevedendo azioni di sviluppo che non richiedano forti investimenti o infrastrutturazioni pesanti, che non incidano sensibilmente sulle dinamiche ambientali, ma garantiscano un uso equilibrato del territorio che consenta la naturale rigenerazione delle risorse e migliori la qualità della vita; Sviluppo di una dinamica d’area per rendere competitivo ed integrato il sistema economico, riconducendo la valorizzazione delle risorse allo sviluppo dell’integrazione tra le diverse componenti del contesto locale (agricoltura, attività produttive, manutenzione ambientale, identità culturali e tradizioni locali), in modo da determinare occasioni di lavoro qualificato e appagante e consentire che lo sviluppo delle diverse azioni abbia un effetto propulsore durevole e sostenibile sotto il profilo economico e sociale. LINEE STRATEGICHE Qualificare l’offerta turistica, ossia prevedere una serie d’interventi tesi a qualificare e caratterizzare il prodotto turistico offerto e a superare il gap esistente tra la ricchezza di patrimonio disponibile e il basso livello di conoscenza e, quindi, di fruizione dello stesso. Si tratta di individuare alcuni percorsi di miglioramento e un mix di interventi sul prodotto che aumentino l’appeal dell’offerta e, al tempo stesso, rispondano all’esigenza di diversificare la clientela. Valorizzare il patrimonio culturale, naturale, storico, rurale, archeologico realizzando un’offerta turistica che preveda opportunità di scoperta degli elementi fondamentali e tradizionali dell’ambiente socio-culturale dell’area e promuovendo il prodotto turistico mediante adeguate strategie di commercializzazione, in grado di porne in evidenza gli elementi di maggiore attrattività. Sviluppare e/o migliorare le infrastrutture per il turismo, in quanto i collegamenti, sia interni che esterni determinano il livello di accessibilità all’area e si pongono come cartina di tornasole degli standard di qualità del sistema. Riorganizzazione del settore turistico e innovazione e qualificazione del settore produttivo locale adeguando e potenziando il segmento ricettivo, creando ed organizzando il settore ricreativo, strutturando il sistema in filiera e garantendone la gestione complessiva coordinata, prevedendo forme d’integrazione con il settore agricolo ed artigianale, organizzando i sistemi formativi e di aggiornamento professionale per gli operatori turistici, tutto ciò al fine di costruire un modello che adotti la qualità come sistema e proietti all’esterno un’immagine positiva del territorio. Innovare in chiave sostenibile le attività produttive ed i servizi, con interventi di sensibilizzazione rivolte sia al settore pubblico, sia a quello privato. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 80 PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 81 PROPOSTE PER LO SVILUPPO – MISURE/OBIETTIVI/AZIONI MISURA 1: VALORIZZAZIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE, STORICO – CULTURALE E PRODUTTIVO LOCALE OBIETTIVO: La misura tende ad indagare, progettare e realizzare i servizi e le attività (ricerca, animazione, organizzazione e messa in rete) che valorizzano le risorse locali, migliorano la fruibilità, la gestione e la visibilità del patrimonio endogeno dell’area. Tende, inoltre, a definire le modalità d’integrazione intersettoriale funzionali alla connessione delle risorse in sistema e ad attivare tutti i canali utili al miglioramento della rete produttiva e commerciale dei prodotti tipici. Mira all’applicazione di un sistema di gestione ambientale che consenta al territorio di godere di un valido strumento d’immagine e di sostegno alle imprese, garantendo, allo stesso tempo, la qualità della vita e la salvaguardia dell’ambiente. AZIONE 1.1.: Progetti di filiera Obiettivo: contribuire al mantenimento e allo sviluppo in rete dei processi produttivi che assumono rilievo sotto il profilo economico e di valorizzazione del patrimonio forestale, agricolo e ambientale in chiave turistica Descrizione dell’azione: perseguire interventi tesi al rafforzamento economico delle imprese agricole, valorizzando le risorse scarsamente utilizzate o la cui redditività è bassa ed analizzare i processi attraverso cui tale valorizzazione si traduce in opportunità di lavoro e competitività economica, oltre che in crescita sostenibile sul piano ambientale INTERVENTI Incentivi allo sviluppo delle attività connesse alla trasformazione dei prodotti agricoli; Interventi per conservare e rivitalizzare attività artigianali e legate all’agricoltura (lavorazione del ferro, della palma nana, antichi mestieri…) mediante l’attivazione di botteghe laboratori; Incentivazione delle produzioni locali e delle razze autoctone per tutelare ed incrementare la biodiversità Interventi tesi a sostenere l’innovazione e l’attualizzazione delle tecniche tradizionali, definendo e progettando nuovi prodotti e nuovi processi di produzione, per rispondere alle esigenze del mercato e porre i presupposti per la creazione di sbocchi occupazionali. Integrazione delle aziende agricole nel mercato turistico sviluppando offerte innovative verso segmenti in forte crescita, strettamente connessi all’osservazione della flora e della fauna all’uso delle risorse agroforestali (ad esempio la creazione di strutture per il bird watching o la creazione di spazi per le attività di “orientiring”) PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 82 AZIONE 1.2.: Creazione di prodotti turistici rurali Obiettivo: stimolare la conoscenza delle valenze locali e dei profili d’identità territoriale mediante strumenti di frequentazione attiva delle risorse che agevolano, altresì, la mobilità dei turisti all’interno dell’area. Descrizione dell’azione: l’Azione prevede la realizzazione di una serie di interventi tesi ad una valorizzazione “fisica” delle risorse individuate (produttive, commerciali, culturali), a predisporre pacchetti di offerta turistica integrata e sostenibile, mediante la progettazione di itinerari tematici collegati mediante un’adeguata rete di supporti informativi (segnaletica, prodotti editoriali e multimediali..) INTERVENTI Inventario degli edifici rurali attraverso un lavoro di schedatura e catalogazione, creando forme di valorizzazione conoscitiva su base informatica Valorizzazione degli edifici di maggiore interesse mediante una ridestinazione d’uso a ricettività di prestigio e creazione di spazi di convegnistica e formazione inseriti in un contesto ambientale alternativo a quello urbano Migliorare la percorribilità su strade panoramiche, realizzare piste ciclabili e percorsi per mountain bike, prevedere percorsi a cavallo, creare appositi percorsi verdi con adeguate attrezzature ludico – sportive e percorsi etnografici, arricchiti da strutture di servizio e dimostrative Mappatura dei sentieri per lo sviluppo di proposte di turismo ambientale ed escursionistico Creazione di percorsi d’area ed itinerari tematici (culturale, escursionistico, naturalistico, archeologico, enogastronomico) da attrezzare come nodi principali della rete degli elementi attrattivi del territorio, da rendere fruibili anche in modo virtuale. Predisposizione di orti botanici che valorizzano il patrimonio agroalimentare del territorio, dalle piante dell’agricoltura tradizionale a quelle autoctone officinali AZIONE 1.3. Itinerario gastronomico “Dalla terra alla tavola” Obiettivo: sostenere iniziative collettive riguardanti la promozione di manifestazioni all’interno del sistema della ristorazione, capaci di valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche del territorio e creare sinergie ed economie di scala nell’uso delle risorse. Associare il concetto di sapori locali con i luoghi etnografici e produttivi, definendo un itinerario suggestivo, ove i fruitori possano trovare una proposta di ospitalità originale e storicamente definita. Descrizione dell’azione: si tratta di porre in essere una serie di collegamenti reali e/o virtuali fra percorsi diversi, tenendo in considerazione le zone dedicate alle produzioni agricole tipiche, le dimore rurali e tutti i luoghi e le forme di trasformazione dei prodotti locali, apportate dalla cucina tipica, dalle tradizioni enologiche (cantine), olivicole (frantoi), casearie. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 83 INTERVENTI Interventi strutturali per la realizzazione di punti sosta, a basso impatto ambientale,lungo i percorsi, per degustare e vendere i prodotti tipici Divulgazione dei menù gastronomici e delle tradizioni culturali legate ai prodotti tipici e delle ricette proprie del territorio Attività di studio e di riscoperta delle ricerche tipiche Corso per chef della ristorazione tipica e per la presentazione dei piatti secondo gli usi e i costumi del luogo Organizzazione di manifestazioni culinarie a tema AZIONE 1.4. Valorizzazione delle tradizioni locali Obiettivo: Dare visibilità ai processi, alle tradizioni locali, agli usi e ai materiali che hanno condizionato le trasformazioni del territorio, per conservarne e valorizzarne la memoria storica e mantenere un patrimonio sociale destinato a perdersi nel tempo. Migliorare e razionalizzare i sistemi di gestione del patrimonio mettendo in rete le strutture esistenti. Descrizione dell’azione: l’Azione mira a porre in essere interventi di valorizzazione del patrimonio storico – culturale ed etnografico, a individuare spazi per creare punti di esposizione delle produzioni tipiche locali e dei mestieri tradizionali connessi all’attività agricola e all’artigianato (intreccio della palma nana – ferro battuto) INTERVENTI Creazione di un museo storico – archeologico della civiltà dell’olio e del vino in cui allestire una galleria di rappresentazioni grafiche e fotografiche d’epoca, per ricostruire la storia e, allo stesso tempo, far comprendere al visitatore il cammino, l’evoluzione ed il lavoro che fu necessario, con le modalità dell’epoca, per lo sviluppo della nostra terra e per il passaggio dalla civiltà rurale a quella urbana. Oltre a ciò potrà essere di sicura suggestione l’esposizione di documenti antichi, manoscritti, contenitori per il trasporto dell’olio e del vino, attrezzi di uso agricolo e quant’altro potrà essere recuperato. Creazione di una stazione multimediale contenente tutte le informazioni sugli aspetti socioculturali richieste dal visitatore, come gli antichi mestieri, scene di vita quotidiana del passato, le modalità di produzione dei tessuti d’epoca in connessione del prodotto di base derivante o connesso alle attività agricole. Si tratta di rendere fruibili, anche in modo virtuale, luoghi della memoria storica delle popolazioni, di promozione della cultura, d’aggregazione sociale e, quindi, di recupero e ricerca dell’identità locale. AZIONE 1.5. Interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico Obiettivo: gestire il patrimonio ambientale e i paesaggi suscettibili d’interesse turistico in modo equilibrato e razionale, quale valore aggiunto all’offerta turistica, senza minacciare l’operabilità del PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 84 sistema naturale e compromettere gli ecosistemi, innovando in chiave sostenibile le attività produttive ed i servizi Descrizione dell’azione: porre in essere interventi tesi ad agevolare la scoperta e la fruizione del potenziale naturale e paesaggistico in termini di prodotto turistico, ma attuando, contemporaneamente, una politica di tutela del patrimonio che garantisca l’attrattività della zona e la perennità del potenziale, anche mediante la partecipazione delle popolazioni e delle strutture produttive ad azioni di protezione e tutela. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 85 INTERVENTI Quadro diagnostico del paesaggio per indagare sullo stato di salute dell’ambiente, per individuare eventuali problemi e la loro natura (uso squilibrato delle risorse, scarsa manutenzione e abbandono, processi di trasformazione non coerenti con i principi di sostenibilità ambientale, presenza di attività deturpanti o inquinanti) al fine di definire le possibili soluzioni e creare i presupposti per introdurre un sistema di gestione ambientale e di certificazione del territorio. Promuovere processi di Agenda 21 Attraverso la raccolta di tutte le iniziative, i progetti ed i documenti prodotti dal territorio, che hanno attinenza con programmi di sviluppo sostenibile e di attuazione di Agende 21 locali, si potrà raccordare il rapporto sullo stato dell’ambiente, alla predisposizione di una strategia che individuando i fenomeni da contrastare riguardo le criticità ecosistemiche e quelli da tenere sotto controllo, definisca le politiche da rafforzare e da innovare nella pianificazione del territorio Diffusione della certificazione EMAS Promuovere la sensibilizzazione, informazione e diffusione della certificazione ambientale EMAS nella Pubblica Amministrazione e nei settori produttivi, sottolineando le implicazioni sociali, economiche ed ambientali delle tecniche di produzione utilizzate. Diffusione SGA Sostenere la diffusione di Sistemi di Gestione Ambientale nella Pubblica Amministrazione e avviare convegni di sensibilizzazione per aziende con SGA certificabili Contenimento energetico Promuovere la sensibilizzazione, informazione e diffusione di una cultura del risparmio energetico, attuando progetti di contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e dei locali privati Implementazione dei sistemi di riciclaggio dei rifiuti Adeguamento delle infrastrutture per la depurazione delle acque reflue PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 86 MISURA 2: CREAZIONE DI UNA DIMENSIONE OSPITALE DEL TERRITORIO OBIETTIVO: La misura tende a sostenere e sviluppare una dimensione ospitale del territorio mediante interventi di adeguamento, sviluppo e diversificazione dell’offerta ricettiva e l’ampliamento di quella complementare, a superare il modello di turismo giornaliero e destagionalizzare i flussi turistici. AZIONE 2.1. Creazione di una rete di strutture extralberghiere Obiettivo: rispondere adeguatamente alle nuove richieste provenienti dal mercato di una domanda turistica non collegata alla ricettività tradizionale (albergo/pensione), recuperare i fabbricati rurali per caratterizzare l’accoglienza, ridurre i costi della promozione e avere la possibilità di rivolgersi a tour operator, capaci di movimentare flussi più consistenti. Descrizione dell’ azione: l’Azione si propone di ampliare e diversificare l’offerta ricettiva esistente, migliorando le strutture di accoglienza e ponendo il turista a stretto contatto con l’identità culturale e territoriale del territorio che lo ospita. INTERVENTI Realizzazione di posti letto tipo Bed & Breakfast: trasferire, personalizzandola ed integrandola nell'area, la formula anglosassone del B&B, come elemento di connotazione territoriale, per consentire la creazione di nuovi punti ricettivi in ambito familiare. Con detto sistema l’operatore fornirà il pernottamento e la prima colazione. L’offerta complementare di alimenti e bevande per la prima colazione costituisce un’opportunità per favorire il consumo di prodotti locali ed un incentivo alla creazione di un indotto nel settore agro-alimentare e della ristorazione. Interventi di adeguamento delle strutture ricettive rurali alle norme legislative vigenti e adeguamento degli impianti e dei luoghi di lavoro alla normativa vigente in materia di sicurezza Interventi di sensibilizzazione per promuovere l’abbattimento delle barriere architettoniche negli esercizi ricettivi, di ristorazione, nei luoghi ricreativi e nei servizi complementari all’attività turistica. Creazione di luoghi sosta attrezzati per camper: si tratta di creare un servizio di gestione di aree attrezzate e controllate per turisti in camper utilizzando aree che, per l’esiguità di superficie o per la prossimità con vie di collegamento, non sono coltivate o non possono rappresentare siti di attività connesse allo svago e al tempo libero. La sistemazione delle aree per il turismo da camper comporta la realizzazione di semplici interventi di assetto paesistico e una dotazione minima infrastrutturale che tenga conto degli aspetti igienico-sanitari ed ambientali. La possibilità di sostare in aree attrezzate, interessanti dal punto di vista paesaggistico, consente non solo di innovare rispetto alla tradizionale offerta turistica, ma anche di implementare la trasversalità e l’integrazione con le altre attività produttive e aumentare l’indotto economico ed occupazionale. AZIONE 2.2 Attivazione e qualificazione di servizi al turista PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 87 Obiettivo: l’Azione tende a predisporre interventi per potenziare l’accesso al territorio da parte del turista, per migliorare l’accoglienza turistica e rendere più agevole la fruizione integrata dell’offerta, per potenziare la capillarità di diffusione delle informazioni e delle caratteristiche del territorio, per promuovere la qualità dei luoghi. Descrizione dell’azione: realizzare una serie di interventi per predisporre servizi primari e secondari efficienti, in modo da garantire condizioni ottimali per il soggiorno del turista nel territorio. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 88 INTERVENTI Istituzione di un Ufficio Turistico Comune: dotato di un sistema di prenotazione, teleprenotazione (Booking) e teleinformazione, collegato con tutti i nodi della rete turistica locale e con agenzie turistiche e “tour operators” esterni al territorio. Vetrina virtuale di presentazione del prodotto turistico “Terre Sicane”: una banca dati in grado di fornire indicazioni su risorse turistiche, opportunità culturali, strutture ricettive, collegamenti, luoghi dove acquistare prodotti tipici locali agro-alimentari e artigianali, itinerari per gite, escursioni e visite alle aziende agricole ed artigiane, ossia tutte le notizie utili per la programmazione di una possibile visita o soggiorno. La realizzazione di specifiche e qualificate banche dati turistiche e un loro utilizzo diffuso può contribuire ad ampliare il bacino d’utenza, a supportare le attività d’informazione ed assistenza turistica e a mettere a punto strategie di sviluppo/innovazione del prodotto, rispondenti alle richieste del mercato. Servizi di accoglienza turistica: informazione, visite guidate, servizi di accompagnamento, organizzazione di manifestazioni e attività ricreative e complementari, itinerari per gite, escursioni, visite alle bellezze naturali, artistiche e archeologiche, nonché alle aziende agricole ed artigianali del territorio, fruibilità dei musei); Servizi di accoglienza aggiuntivi erogati in strutture ricettive rurali e della ristorazione ( esposizione/promozione di prodotti locali, manifestazioni legate al folklore e alle tradizioni, degustazioni guidate…) Riorganizzazione e riqualificazione del sistema segnaletico mediante: una cartellonistica extra-territoriale, posta ai margini dell’area e lungo le principali vie d’accesso, che riporta il logo delle Terre Sicane, informazioni generiche, cartina geografica sintetica indicante i punti di particolare interesse e il modo per raggiungerli; una cartellonistica territoriale, che accoglie il visitatore in ogni Paese, riportante il logo dell’area e il logo del Comune, la cartina geografica e le principali informazioni; una segnaletica particolareggiata, sempre identificata con il logo dell’area, contenente informazioni specifiche sul sito o monumento vicino a cui viene collocata o indicante agriturismi, trattorie, aziende agricole, ateliers dei prodotti artigianali ecc. Realizzazione di un sistema di segnaletica lungo gli itinerari e i sentieri che oltre ad assolvere al ruolo che gli è proprio, indicando il percorso,le cartine di collegamento con altri siti di interesse, contenendo informazioni generiche e servizi che si trovano lungo l’itinerario, tempo di percorrenza, grado di difficoltà, grado d’interesse, serva anche a caratterizzare e rendere riconoscibile l’identità dei luoghi, mediante tabelle didascaliche, corredate da grafici. I segnali individueranno i siti di particolare interesse naturalistico, storico-artistico, archeologico e tutti i luoghi legati nella rete del circuito turistico, da realizzare facendo ricorso a tecniche della tradizione locale e a materiali ecologicamente compatibili. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 89 MISURA 3: COORDINAMENTO DELLE STRATEGIE DI SVILUPPO OBIETTIVO: COORDINARE LE FORME DI INTERRELAZIONE E PROGETTUALITA’ ESISTENTI PER UN MIGLIORE UTILIZZO DELLE RISORSE E UNA DISTRIBUZIONE DELL’OFFERTA LUNGO TUTTO L’ARCO DELL’ANNO AZIONE 3.1. Creazione di organismi associativi Obiettivo: promuovere la competitività, intesa come razionalizzazione e miglioramento della gestione delle risorse culturali, ambientali, produttive, in funzione di uno sviluppo sostenibile sotto i diversi profili. Descrizione dell’azione: rafforzare la coesione sul comune obiettivo di integrare le risorse nell’ottica di realizzare un’offerta turistica che risponda in modo organico ad esigenze tra loro differenti, ma compatibili con una fruizione completa del territorio e tali da attivare, nel processo produttivo turistico, ogni singolo comparto. INTERVENTI Creazione di un “Tavolo per il turismo”, come momento di coordinamento dei soggetti interessati con il compito di fornire indirizzi. Predisposizione di un’ “Agenzia per lo sviluppo locale” con il compito di tradurre in progetti d’intervento gli indirizzi espressi, coordinare l’operatività dei diversi attori, rafforzarne la coesione su comuni obiettivi, per accedere con più facilità agli strumenti finanziari. Predisposizione di un sistema a rete di strutture ricettive e costituzione di una struttura comune per la gestione della ricettività del comprensorio Terre Sicane e per l’erogazione di servizi connessi all’accoglienza e fruizione dei beni. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 90 MISURA 4: MARKETING TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA OBIETTIVO: porre in essere tutte le strategie per rendere appetibile il prodotto turistico “Terre Sicane” e creare pacchetti turistici integrati in collaborazione con aziende di promozione e agenzie di viaggio. Descrizione dell’azione: porre in essere interventi volti a migliorare il grado di conoscenza del prodotto turistico, mediante una strategia d’area che agevoli la sua penetrazione nel mercato. AZIONE 4.1 Comunicazione omogenea e coordinata Obiettivo: l’Azione si propone di dare visibilità al territorio e alle sue risorse mediante un piano di comunicazione interna ed esterna, tesa a rafforzare l’immagine e l’identità locale e a promuovere la sostenibilità, mediante la creazione di strutture di documentazione e contatto con il pubblico. Descrizione dell’azione: si tratta di realizzare un piano di comunicazione che fissa i caratteri distintivi dell’area e l’immagine da diffondere all’esterno, tenendo conto delle caratteristiche e delle risorse che costituiscono il sistema di offerta del territorio, con l’obiettivo di migliorare l’immagine e rafforzare il senso d’appartenenza ed identità della popolazione locale. INTERVENTI Fase di studio per definire le tipologie d’utenza (turistica e residente) maggiormente interessate all’offerta specifica del territorio. Definizione delle modalità d’offerta più opportune, in base alle risorse del territorio e alla tipologia dei visitatori. Definito il target o dei gruppi target su cui indirizzare la comunicazione, nonché l’eventuale necessità di utilizzare registri comunicativi differenziati (ad es. per i giovani, per gli anziani, per gli stranieri ecc.), si procederà a realizzare iniziative di promozione appropriate, differenziate per segmenti di utenza da raggiungere (accordi con operatori turistici, culturali, economici, fiere di settore, presenza su riviste specializzate, su internet, link). “Paniere” dei prodotti tipici, realizzato di concerto tra settore pubblico e attività produttive, arricchito da proposte relative a manifestazioni, convegni, escursioni e ogni altro genere di evento, sia esso culturale o di divertimento, da offrire al turista in cerca non solo di svago, ma anche dell’identità del luogo, da trasferire ad altri possibili fruitori del territorio. Marchio prodotto turistico “Terre Sicane”. Per presentare in maniera originale l’immagine della propria identità territoriale si procederà all’individuazione di un elemento capace di fotografare le specificità e peculiarità della zona, da adottare quale “simbolo” (marchio Terre Sicane) comune per la comunicazione e promozione dell’offerta turistica integrata effettuata dai diversi operatori. Attivazione di strumenti di monitoraggio e verifica degli effetti del piano di comunicazione sui destinatari, per valutare gli impatti sulla popolazione in termini di creazione di nuovi posti di PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 91 lavoro, affermazione di nuove professionalità locali, consistenza e distribuzione dei flussi turistici. Calendario comune degli eventi e delle manifestazioni, non solo al fine di una loro maggiore promozione, ma anche per evitare sovrapposizioni e per sfruttare possibili sinergie. Azione di sensibilizzazione tra la popolazione e le attività produttive per favorire gli investimenti nella promozione delle iniziative. Giornate di riconoscimento dei prodotti tipici, per consentire agli operatori locali che agiscono nel settore della produzione agroalimentare tipica ed in senso più ampio nella produzione tipica del territorio, di entrare in contatto con esperti con i quali sia possibile valutare caratteristiche e qualità della produzione e dei suoi processi di trasformazione, confezionamento, presentazione e commercializzazione. Il fine è di determinare le tecnologie più convenienti, i processi produttivi maggiormente rispondenti a realizzare un prodotto di qualità e le strategie commerciali vincenti. Le giornate monotematiche saranno organizzate raccordando il tema in oggetto con tutte le possibili realtà locali e coinvolgendo il territorio e gli ospiti con manifestazioni rivolte al pubblico e tese a far conoscere il prodotto, la sua storia e le qualità. Partecipazione a fiere o manifestazioni specializzate del settore e di rilievo nazionale ed internazionale, al fine di promuovere il prodotto turistico. All’interno di tali manifestazioni potranno essere realizzate attività specifiche quali degustazioni e dimostrazioni gastronomiche, presentazione e distribuzione del materiale promozionale e divulgativo realizzato. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 92 MISURA 5: QUALIFICAZIONE DELLE RISORSE UMANE AZIONE 5.1. Formazione professionale nel settore del turismo rurale Obiettivo: formare i gestori e produttori dei prodotti turistici per qualificare i servizi all’insegna della qualità e renderli in grado di rispondere in modo efficace ed adeguato alle richieste sempre più esigenti da parte dei nuovi mercati. Occorre studiare, comprendere e legare le diverse dinamiche ed il loro impatto con le specificità dei territori, intervenire con un articolato e sinergico intervento sulle risorse umane, per informare, sensibilizzare, orientare, popolazioni residenti, attori istituzionali/amministrativi, operatori del turismo di nicchia, aggiornare le professionalità già operanti, formare e qualificare nuove figure per guidare ed orientare lo sviluppo delle aree rurali verso le forme di “turismi emergenti” e le forme di nuova ospitalità, valorizzate ed accresciute dalla qualità delle offerte eno-gastronomiche messe a sistema Descrizione dell’azione: Realizzare corsi di formazione destinati ai giovani da impegnare nello studio e sviluppo delle possibilità offerte dal territorio ed interventi mirati e finalizzati alla formazione di nuove figure per l’accoglienza e la guida nei percorsi d’area. Ciò di concerto con la valorizzazione delle arti e dei mestieri locali concorrerà ad aumentare e qualificare il livello occupazionale nei settori turistico-rurale ed artigianale. AZIONE 5.2. Formazione integrata scuola – ambiente rurale Obiettivo: valorizzare il ruolo sociale della scuola di apertura e comunicazione verso altre realtà, per attivare azioni di sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, inteso come miglioramento delle condizioni di vita presente senza, tuttavia, compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Descrizione dell’azione: porre in essere iniziative d’integrazione scuola – risorse ambientali e naturali, mettendo in primo piano il valore delle risorse del territorio quale fattore di sviluppo economico e sociale. INTERVENTI Aggiornamento per insegnanti, mediante la partecipazione a incontri e seminari sulle problematiche ed implicazioni dello sviluppo sostenibile. Seminari di divulgazione dei progetti in itinere e delle iniziative di successo sul territorio. Attività laboratoriali con gli alunni per far acquisire la “buona prassi” di realizzare nella vita di tutti i giorni azioni concrete e coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile: consumare meglio acquistando prodotti con marchi di qualità ambientale e sociale, ridurre i consumi di acqua, attivare la raccolta differenziata, utilizzare mezzi di trasporto non inquinanti (biciclette) o viaggiare insieme ad altri, per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 93 AZIONE 5.3. Sostenibilità delle produzioni agricole e dell’uso del territorio Obiettivo: limitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse, l’uso di sostanze nocive, i danni causati all’ambiente e alla catena alimentare. Descrizione dell’azione: Prevedere corsi di aggiornamento sull’agricoltura biologica, per acquisire tecniche di coltivazioni agrarie eco-compatibili, redigere protocolli agronomici e giungere alla valorizzazione dei prodotti agricoli e zootecnici tipici, mediante la loro certificazione biologica. INTERVENTI Adottare pratiche e tecnologie rispettose dell’ambiente, orientate alla qualità e sicurezza alimentare. Tecniche di riconversione dei sistemi agricoli secondo l’agricoltura biologica e integrata. Riduzione e riciclaggio delle sostanze chimiche (fertilizzanti, antiparassitari) lungo tutte le fasi della produzione Valutazione degli effetti e dei costi sociali e ambientali nell’utilizzo di organismi geneticamente modificati nella produzione di specie transgeniche. AZIONE 5.4. Patto formativo locale Obiettivo: rafforzare l’efficacia in termini di sviluppo locale e di occupazione delle iniziative di sviluppo e programmazione negoziata. Integrare la programmazione della formazione continua nel processo di riordino della programmazione, per farla diventare parte sostanziale della programmazione ordinaria integrata. Descrizione dell’azione: porre in essere tutti gli interventi utili alla creazione di nuove imprese e all’inserimento dei lavoratori nelle strutture produttive esistenti e rapportarli alle azioni di programmazione negoziata già avviate sul territorio. INTERVENTI Individuazione del soggetto promotore Incontri tra Enti locali, agenzie di sviluppo, imprese, organizzazioni di produttori, artigiani, agricoltori, istituti di credito per definire il quadro dei partner interessati a sostenere lo sviluppo locale. Accordo tra Istituzioni e parti sociali finalizzati alla professionalizzazione e occupabilità dei lavoratori Redazione del bando e raccolta delle idee progetto e delle proposte valide per elaborare un programma dettagliato che possa essere finanziato e sostenuto RISULTATI ATTESI La piena attuazione delle linee d’indirizzo, esplicitate nel piano di sviluppo integrato e sostenibile comporterebbe un miglioramento delle attività e delle condizioni economiche esistenti, l’aumento dell’attrattività del territorio verso le imprese ed i residenti, la creazione di “nuove” PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 94 imprese turistiche o ad esse collegate, la diffusione di professionalità specializzate, l’avvio di dinamiche d’integrazione del reddito, nel rispetto dei canoni e delle “buone prassi” per assicurare la salvaguardia dell’ambiente e pari opportunità a tutti i cittadini. MISURA RISULTATI ATTESI Valorizzazione integrata del patrimonio ambientale, storico – •Recupero di aree agricole abbandonate culturale e produttivo locale e/o sottoutilizzate •Qualità ed innovazione nelle produzioni locali dovute al ricorso delle aziende a servizi di ricerca e innovazione •Maggiore sensibilizzazione consapevolezza della e popolazione sull’importanza dello sviluppo sostenibile •Monitoraggio e “manutenzione” dell’ambiente •Diffusione di processi eco – compatibili •Aumento del numero di aziende le cui produzioni seguono procedure di rispetto della sostenibilità •Incremento del numero di aziende che hanno richiesto la certificazione di qualità ambientale •Prevenzione di impatti paesaggistici Creazione di una dimensione ospitale del territorio •Diffusione di un’immagine positiva del territorio in termini di rispetto dell’ambiente e della persona umana •Incremento occupazionale nell’ambito dei servizi turistici e commerciali •Incremento dei luoghi di socializzazione per i turisti e i residenti Coordinamento delle strategie di sviluppo •Aumento della capacità organizzativa del territorio •Potenziamento delle attività commerciali di nicchia e di qualità •Innovazione, integrazione e qualificazione del sistema produttivo locale •Attrazione di nuove imprese e mantenimento di quelle esistenti Marketing territoriale per la promozione dell’offerta turistica PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane •Incremento del flusso turistico, sua 95 destagionalizzazione e diffusione su tutta l’area •Aumento della capacità d’attrazione e della visibilità del territorio Qualificazione delle risorse umane •Creazione di supporti all’organizzazione e promozione dello sviluppo locale •Aggiornamento e qualificazione della forza lavoro •Prevenzione dei dequalificazione e fenomeni di di emarginazione socio – lavorativa •Formazione e reinserimento professionale dei lavoratori disoccupati •Inserimento degli anziani nella vita sociale, come portatori di risorse, competenze e patrimonio di relazioni a vantaggio di tutta la società •Pari opportunità nel lavoro con particolare attenzione ai giovani e alle donne METODOLOGIE DI LAVORO La fase di elaborazione del piano ha previsto il ricorso a metodologie concertative, attraverso processi di progettazione partecipata, ricerca – intervento e animazione degli attori a vario titolo interessati, privilegiando l’incisività dell’approccio bottom-up, che consente di fare proprie le soluzioni individuate (perché costruite insieme). Sono state distribuite griglie di osservazione, contrassegnate da indicatori, onde evidenziare dei fenomeni osservati i punti di forza e di debolezza, questionari e interviste effettuate con i principali attori locali, sia delle istituzioni politiche che del settore produttivo. RUOLI E RISORSE Per supportare gli interventi di sistema e le innovazioni che si intendono realizzare occorre assicurare i finanziamenti necessari: I canali di finanziamento da utilizzare e riqualificare sono sostanzialmente: 1) Fondi strutturali 2) Fondi nazionali 3) Fondi regionali 4) Fondi delle amministrazioni comunali 5) Fondi di aziende private con : a) sponsorizzazioni PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 96 b) interventi con il project financing Fondi strutturali : Esistono quattro fondi strutturali, ciascuno dei quali incentrato su uno specifico settore di intervento. 1) Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che finanzia le infrastrutture, gli investimenti produttivi che creano occupazione, i progetti di sviluppo locale e gli interventi a favore delle piccole e medie imprese. 2) Il Fondo sociale europeo (FSE) favorisce l’inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie svantaggiate, in particolare sostenendo azioni di formazione e sistemi di sostegno all’assunzione. 3) Il Fondo europeo per l’agricoltura, orientamento e garanzia (Feaog) è articolato in due sezioni. La sezione orientamento si applica alle regioni e zone dell’obiettivo 1. Finanzia progetti pubblici per migliorare le strutture di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli e fornisce aiuti agli agricoltori. La sezione garanzia si applica alle zone fuori dell’obiettivo 1. 4) Lo strumento finanziario di orientamento per la pesca (Sfop) è il fondo comunitario riservato all’attuazione della politica comune della pesca, che contribuisce all’equilibrio tra conservazione, gestione e sfruttamento razionale delle risorse ittiche e dell’acquacoltura e della trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti. Fondi nazionali : Legge 488/1992 “Industria” : contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi per imprese dell’industria estrattiva, manifatturiera e alcune categorie di imprese di servizi (conferita su base concorsuale) Legge 488/1992 “Turismo” : contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi per imprese dell’industria del turismo (conferita su base concorsuale) Legge 215/1992 “Imprenditoria femminile” contributi in c/capitale o credito agevolato e credito d’imposta per investimenti effettuati da imprese di titolarità di donne, oppure con la maggioranza del capitale sociale e degli organi di amministrazione detenuti dalle donne Legge 341/1995 : credito di imposta per investimenti in nuovi impianti, ammodernamento, ampliamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione, trasferimento di impianti produttivi per industria, artigianato e servizi. Dual incombe tax : riduzione dell’aliquota fiscale per la parte di utili corrispondente all’incremento di capitale investito nell’anno moltiplicato per un coefficiente moltiplicativo PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 97 Legge 1329/1965 : Contributo in conto interessi per l’acquisto di macchinari nuovi da parte di PMI. Legge 46/1982 : Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per imprese industriali o agricole per spese di ricerca e sviluppo Legge 488/92 “Ricerca” Contributi a fondo perduto per spese di ricerca e sviluppo industriale per imprese operanti nelle aree depresse del Paese Legge 196/1997 “ Apprendistato” il datore di lavorto che assume i giovani fra i 15 ed i 26 anni con contratti di apprendistato gode di sgravi contributivi e riduzione dei minimi retributivi. D.M. 12/04/2000 “ Incentivi al part time” Sgravi contributivi per l’assunzione di personale part - time Intese istituzionali di programma: accordo tra amministrazione centrale, regionale e provinciale con cui tali soggetti si impegnano a collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle risprse finanziari disponibili. Accordo di programma quadro accordo con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati promosso dagli stessi organismi presenti nell?intesa Istituzione di programma per la definizione di un programma esecutivo Contratti di programma contratto stipulato tra l’amministrazione statale competente, gr4andi imprese, consorzi di piccole e medie imprese e rappresentanze di distretti industriali, per la realizzazione di interventi oggetto di programmazione economica Patti territoriali accordo promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o privati, relativo all’attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. Contratto d’area strumento operativo, concordato tra amministrazioni anche locali, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché eventuali altri soggetti interessati, per la realizzazione delle azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di nuova occupazione in territori circoscritti Fondi provenienti dalle leggi di settore Fondi delle finanziarie Fondi regionali PIT Tra Stato e regione Siciliana è stato stipulato il 31.3.2003 un nuovo Accordo di Programma quadro sullo sviluppo locale, orientato, principalmente all’attuazione e al PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 98 completamento dei programmi di investimento già approvati, con particolare riferimento ai contratti di programma e ai patti territoriali, e ai nuovi investimenti produttivi. Le risorse per l’attuazione degli investimenti previsti ammontano a 583 milioni di euro che saranno impegnati, nella fase iniziale di realizzazione, nei settori turistico, agro – alimentare e nella produzione di mezzi di trasporto e successivamente nella progettazione integrata dei PIT e nei PIR Agenda 2000 – che costituisce la strategia dettagliata della Commissione per il rafforzamento dell’Unione per i 7 anni che seguono il 2000 ed il possibile quadro finanziario per il perido 20002006 (Il documento si pone tre obiettivi : 1) rafforzamento di crescita , compettività e occupazione in Europa; 2. la modernizzazione delle politiche chiave; 3. l’ampliamento dei confini orientali dell’Unione) L.R. 32/2000 : interventi di finanziamento di varie misure Legge 266/1997 : in attuazione di tale legge nazionale la regione finanzia interventi pubblici diretti alle imprese (tramite i comuni) che predispongono iniziative di natura strutturale ed infrastrutturale. L.R: 19.8.1999 n. 16 : Promozione di iniziative per il reinserimento sociale dei cittadini detenuti in espiazione di pena Lr. 8.1.1988 n.34 – garanzia a fronte di finanziamenti a tasso ordinario a medio termine della durata massima di anni 16 per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi LR: 5/8/1957 n.51 : finanziamenti a tasso agevolato fino al 70% dell’investimento globale per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riattivazioni e riconversione di impianti produttivi LR: 20.4.1976 n. 38 : finanziamento a tasso agevolato per l’esecuzione di commesse di fornitura e lavorazioni convenute con imprese pubbliche e private L:R 7/1986 : finanziamenti a tassi agevolati in favore del settore dei materiali lapidei di pregio L:R: 1,9,1993 n.25 : finanziamento a tasso agevolato per programmi finalizzati ad adeguare la struttura finanziaria delle imprese Fondi delle amministrazioni comunali a) Gli strumenti sui quali le amministrazioni possono contare riguardano: I mutui bancari I mutui bancari hanno il vantaggio che non vengono versate nelle contabilità speciale infruttifere (tranne quelli assistiti da contribuzione statale) e vengono versati in un apposito conto che deve essere istituito dal tesoriere (dopo la legge 448/1998). L’art. 41 della legge 448/2001 ha previsto la possibilità di stipulare mutui di tipo bullet che consistono nel contrarre mutui con rimborso del capitale preso a prestito in unica soluzione anche se è obbligatorio l’accantonamento di quote di capitale o uno swap. I mutui con la Cassa DDPP PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 99 I mutui con la Cassa DD PP sono regolamentati dalla circolare 1239 del 4.7.2000 e sono stati sino a poco tempo fa il canale privilegiato (obbligatorio) per gli enti locali. Con la Cassa DD PP possono, inoltre, attuarsi diverse operazioni tra le quali : la trasformazione dei mutui, l’estinzione agevolata,la conversione dei mutui, la devoluzione. Aperture di credito connesse ad alienazioni patrimoniali Le alienazioni patrimoniali consentono agli enti, nelle more del perfezionamento delle operazioni, di utilizzare in termini di cassa le somme a specifica destinazione disponibili, nonché ricorrere a finanziamenti presso istituti di credito. I prestiti obbligazionari I prestiti obbligazionari costituiscono una forma di indebitamento dell’ente e rientrano, a tutti gli effetti, nei limiti di indebitamento previsti dall’ordinamento finanziario quali quelli disciplinati dalll’art. 204 del T.U 267/2000 Così come dispone il Decreto Ministeriale n.420/1996, i titoli possono essere collocati in diverso modo: . mero collocamento presso il pubblico collocamento con garanzia in cui intermediario assume l’impegno di sottoscrivere i titoli; presa a fermo, in cui l’intermediario sottoscrive i titoli sin dall’inizio dell’operazione. Anche per i titoli obbligazionari così come per i mutui è prevista la possibilità dell’ammortamento di tipo bullet Gli interessi sui titoli che prima godevano dell’esenzione assoluta sono ora soggetti alla ritenuta del 12,50% e la L. 342/2000 ha previsto la retrocessione del gettito dell’imposta . Leasing Il leasing che può essere mobiliare o immobiliare è un contratto che prevede la cessione in locazione di uno o più beni mobili o immobili per un determinato periodo di tempo e dietro un corrispettivo, detto canone di locazione La cessione dei crediti ed il factoring Con la cessione dei crediti gli enti locali, al fine di realizzare celermente i relativi incassi possono procedere ad individuare, con le ordinarie procedure di legge, soggetti abilitati all’attività di recupero crediti . Le operazioni di interest rate swap Gli swap possono definirsi operazioni finanziaria tra ente e banca che concordano di scambiarsi, per un periodo prefissato e date prestabilite, dei flussi monetari (o flussi di pagamento) costituenti la risultante dell’applicazione di diversi indici borsistici e/o di altri parametri presi a riferimento (tassi di interesse, tassi di cambio tra valute. La cartolarizzazione (securitization) PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 100 La cartolarizzazione è una tecnica di natura finanziaria che consente di trasformare crediti per natura illiquidi in valori mobiliari, ovvero titoli negoziabili. La legge 130/99 ha dettato disposizione al fine di consentire la dismissione di patrimonio immobiliare pubblico in breve tempo. Viene previsto la cessione a società veicolo appositamente costituite, che acquisterebbero gli immobili per rivenderli sul mercato. Fondi dei privati Il project financing rappresenta una possibilità di ricorso al capitale privato reso necessario dalla necessità di sopperire alla cronica carenza di fondi pubblici. Gli art. 37 bis e seguenti della legge Merloni dispongono che i soggetti “promotori” possono presente alle amministrazioni proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici inseriti nella programmazione triennale di cui all’art.14 comma 2 da gestire tramite contratti di concessione di cui all’art. 19 comma 2, cioè la concessione di lavori pubblici, con risorse totalmente o parzialmente a carico dei promotori stessi Si possono elencare le seguenti opere per le quali si può fare ricorso al p.f. : impianti sportivi, impianti ricreativi per lo spettacolo, opere ricettive per il turismo, aeroporti, eliporti, porti, captazione e adduzione di risorse idriche, trattamento – potabilizzazione – distribuzione- reti fognarie e depurazione – sistema stradale – trasporto pubblico locale- impianti di smaltimento rifiuti – mattatoi – ferrovie locali – impianti di produzione di energia elettrica – elettrodotti – metanodotti – gasdotti – recupero immobili storici – musei – biblioteche – edilizia residenziale pubblica – edilizia sanitaria – edilizia penitenziaria – edilizia scolastica – immobili uso ufficio P:A: strutture fieristiche e commerciali – stabilimenti termali – parcheggi – centri congressi – alloggi personale militare – caserme etc.. . Le sponsorizzazioni La possibilità di sottoscrivere contratti di sponsorizzazione da parte degli enti locali è stata espressamente prevista dall’art. 43 della L. 449/97. La sponsorizzazione è diretta a favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa e la realizzazione di economie di spesa. Non vi sono particolari regole tranne la dimostrazione del perseguimento degli interessi pubblici, l’esclusione di qualsiasi forma di conflitto di interesse tra l’attività pubblica e quella privata e la verifica delle economie di spesa. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 101 Incentivi in conto capitale per investimenti e incentivi fiscali Fondi strutturali (SFOP , FEAOG, FESR, FSE Legge 488/1992 “Industria” : contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, Legge 488/1992 Turismo : contributi per investimenti un nuovi impianti, ampliamenti, Legge 215/1992 “Imprenditoria femminile” contributi in c/capitale o credito agevolato e credito d’imposta Legge 341/1995 : credito di imposta per investimenti in nuovi impianti, Dual incombe tax : riduzione dell’aliquota fiscale per la parte di utili Legge 1329/1965 : Contributo in conto interessi per l’acquisto di macchinari Legge 46/1982 : Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto Legge 488/92 “Ricerca” Contributi a fondo perduto per spese di ricerca e D.M. 12/04/2000 “ Incentivi al part time” Intese istituzionali di programma personale part - time Accordo di programma quadro Contratti di programma Patti territoriali Contratto d’area Fondi regionali PIT Tra Stato e regione Siciliana è stato stipulato il 31.3.2003 un Agenda 2000 – il possibile quadro finanziario per il perido 2000-2006 L.R. 32/2000 : interventi di finanziamento di varie misure Legge 266/1997 : in attuazione di tale legge nazionale la regione finanzia L.R: 19.8.1999 n. 16 : Promozione di iniziative per il reinserimento sociale dei Lr. 8.1.1988 n.34 – garanzia a fronte di finanziamenti a tasso ordinario a medio LR: 5/8/1957 n.51 : finanziamenti a tasso LR: 20.4.1976 n. 38 : finanziamento a tasso agevolato per l’esecuzione di commesse L:R 7/1986 : finanziamenti a tassi agevolati in favore del settore dei L:R: 1,9,1993 n.25 : finanziamento a tasso agevolato per programmi finalizzati ad Fondi delle amministrazioni comunali I mutui bancari I mutui con la Cassa DDPP Aperture di credito connesse ad alienazioni patrimoniali I prestiti obbligazionari Leasing Le operazioni di interest rate swap La cartolarizzazione (securitization Avanzo di amministrazione anni precedenti Fondi dei privati Il project financing Le sponsorizzazioni PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 102 PIANO FORMATIVO TERRITORIALE OBIETTIVI DEL PIANO La formazione, intesa come obiettivo da raggiungere più che come attività da proporre, deve essere pensata e realizzata in stretto rapporto con altri interventi di valorizzazione e promozione delle risorse umane ed economiche del territorio nella consapevolezza che per uno sviluppo durevole e sostenibile è necessario condividere i principi che abbiano di mira il benessere dei cittadini e la conservazione della natura. La progettazione delle azioni dovrebbe esplicitarsi tenendo conto di tre principi fondamentali: o Eguaglianza delle opportunità: offrire a tutti le stesse opportunità di formazione, proponendo modalità, tempi e contenuti che rispondano alle reali esigenze dei singoli; o Globalità dell’offerta: un’azione formativa che intenda modificare una situazione complessa deve necessariamente rivolgersi a una pluralità di soggetti con una pluralità d’iniziative, che ripropongano la complessità e le caratteristiche del contesto; o Partecipazione: è importante che i soggetti, destinatari della formazione, siano coinvolti nella progettazione e nella valutazione delle attività. Una formazione che tenga conto di questi principi può essere realizzata solo in stretta relazione con il territorio, inteso come “luogo, contenuto e soggetto” della formazione stessa. Nell’ottica della definizione di un “sistema territoriale” coeso e competitivo, si ritiene fondamentale agire secondo una nuova cultura dello sviluppo, orientata alla piena sinergia e collaborazione degli attori locali. Per questo è necessario implementare nelle strategie di sviluppo d’area una nuova consapevolezza rivolta alle potenzialità del territorio e, soprattutto, mettere in campo una serie di conoscenze, competenze e professionalità, al fine di contribuire, anche sul versante dei saperi, alla costruzione di una proposta forte e condivisa, sia sul versante economico, sia su quello sociale e comunitario. E’ un “territorio che apprende” in un contesto che consente un “apprendimento continuo del territorio stesso che miri a conservare la natura”. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 103 CONTENUTI DI MASSIMA DELLE AZIONI FORMATIVE Formazione continua, accompagnamento e animazione, comunicazione ed informazione sulle problematiche e le implicazioni dello sviluppo sostenibile L’Azione riguardante la formazione professionale rappresenta un aspetto significativo e qualificante del Progetto , attraverso di essa è possibile dare avvio ad un processo virtuoso di sviluppo, che per essere completo ed efficace, non può prescindere dalle risorse umane. La centralità delle persone nel processo di produzione turistica è un dato oggettivo. Le relazioni rappresentano un vero e proprio elemento tangibile su cui agire per qualificare il servizio/prodotto offerto e per divulgare le iniziative di successo del territorio. La formazione professionale, quindi, svolge un ruolo determinante come strumento funzionale ad una politica di qualità e d’innovazione nell’area dell’organizzazione/gestione del sistema dell’offerta turistica che sia coerente con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Al termine di uno screening preliminare, relativo ai fabbisogni del territorio, è emersa la necessità di favorire e promuovere puntuali azioni di formazione che investano il settore turistico, specie quello rurale legato alle produzioni locali rispettose dell’ambiente e orientate alla qualità e sicurezza alimentare, e che consentano interventi mirati e specifici, onde pervenire all’acquisizione di competenze indispensabili, per il continuo miglioramento del prodotto turistico che favorisca la crescita del capitale naturale. L’obiettivo è quello di formare giovani professionalità in grado di recepire e trasmettere nel territorio, innovazioni tecniche e metodologie applicate al settore del turismo e nello stesso tempo di orientare azioni per lo sviluppo integrato e sostenibile. Non si potrà prescindere, altresì, da realizzare attività formative che mirino a valorizzare ed a salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali e nelle stesso tempo introducano codici di condotta idonei a sostenere nel tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei vegetali. Le suddette azioni risultano necessarie e complementari per poter dar forza agli interventi strutturali, tesi alla qualificazione e diversificazione dell’offerta turistica, e per poter coniugare la modernità degli interventi previsti e l’idoneità degli spazi con un’adeguata capacità imprenditoriale nel settore turistico e una qualificata professionalità di tutti gli operatori, a vario titolo, coinvolti. Le ipotesi di carattere formativo, rivolte all’incentivazione di nuove professionalità e alla qualificazione dei dipendenti dei settori della ricettività turistica ed agrituristica e del settore ristorativo, dovrebbero, pertanto, investire: o Lo sviluppo di competenze e professionalità legate alle forme d’accoglienza in ambito rurale, del turismo del vino e gastronomico, agriturismo, turismo verde; o L’articolazione di una serie di proposte formative rivolte al segmento femminile e giovanile con particolare attenzione a forme d’accoglienza, quali il bed & breakfast; o L’attivazione di iniziative formative rivolte alla promozione e marketing dei prodotti locali di qualità; PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 104 o Iniziative tese a rivitalizzare mestieri in via d’estinzione e legati all’arte e alle tradizioni locali che siano diretti a prevenire attività e processi nocivi per l’ambiente e la salute dei cittadini; o La messa in cantiere di proposte formative permanenti rivolte alla conoscenza delle lingue straniere e dei sistemi informatici ; o Corsi rivolti allo sviluppo e gestione della piccola e media impresa che mirino gestire i prodotti e i processi in modo responsabile sotto il profilo sanitario, della sicurezza e dell’ambiente.; o Una serie di proposte formative rivolte all’animazione territoriale. Le caratteristiche e la strutturazione dei singoli interventi devono essere commisurate alle specifiche esigenze formative rilevate. Le attività formative dovranno essere rivolte, oltre che ad attori già operanti nel settore, anche a disoccupati, inoccupati e/o potenziali imprenditori. Le azioni formative dovranno, inoltre, ispirarsi ai principi della sostenibilità in modo che mirino a valorizzare, salvaguardare e riqualificare l’ambiente e le sue risorse. METODOLOGIE DIDATTICHE I metodi didattici potranno prevedere: o Fasi di formazione teorica; o Fasi di formazione tecnico – pratica in aula normale o attrezzata e/o laboratorio; o Segmenti di “formazione su misura” a carattere anche individuale; o Fasi di affiancamento, anche in produzione extraziendale; o Momenti di formazione extraziendale in centri di formazione professionale o altre strutture esterne abilitate; o Fasi di formazione in stage presso realtà aziendali diverse rispetto a quelle d’appartenenza. Una ipotesi realizzabile potrebbe presentare le seguenti caratteristiche: - momenti di apprendimento assistito (anche a distanza) e momenti di formazione in presenza, in modo flessibile e funzionale alle caratteristiche degli allievi e al contesto di lavoro e apprendimento; - utilizzo sistematico delle tecnologie al fine di rendere l’insegnamento e la formazione più accessibili, rapidi ed economici; - differenziazioni del percorso formativo e personalizzato dell’intervento, grazie all’interattività resa disponibile dalle nuove tecnologie; Il funzionamento del sistema può essere basato su una rete accessibile dall’interno (area intranet) e per alcuni servizi anche da internet (area internet) All’area intranet si potrà accedere attraverso una password personalizzata per ciascun utente corrispondente a un preciso profilo ( docente, tutor, discente, progettista, tecnico, etc..). Essa può essere ulteriormente articolata nelle seguenti aree: PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 105 - - - un’area didattica, all’interno del quale siano disponibili courseware (softwar per la didattica), materiali didattici, test, report on line sul monitoraggio della didattica; un’area di comunicazione interna, riservata agli allievi ed agli operatori, per favorire l’interazione tra i soggetti e lo scambio di informazioni, attraverso forum di discussione, scambio di messaggi, pagine web realizzate dai gruppi di lavoro o da singoli allievi; un’area internal audit sui fabbisogni formativi, che consenta di rilevare, con modalità più tempestive ed efficaci, tali fabbisogni; essa potrà includere la documentazione metodologica e progettuale, i form di rilevazione delle esigenze formative, i report on line sull’audit, un forum di discussione sull’audit; un’area documentazione, nella quale siano consultabili i progetti in corso e realizzati, le informazioni sull’accesso ai finanziamenti; potranno, inoltre, essere attivati collegamenti con banche dati esterne ed accesso gratuito, con banche dati esterne a pagamento (ad esempio : Sole 24 ore, Istat, Camere di Commercio), nonché alcuni link di interesse per la formazione e l’organizzazione; - un’area servizi web, che comprende un motore di ricerca sull’area intranet più altre funzioni accessorie web. L’area internet (indirizzo web : www.terresicane.....) potrà avere essenzialmente scopi informativi e comprendere, oltre alla presentazione del progetto e del sistema di formazione continua, un’area riservata alle news (sulla formazione/organizzazione, sul progetto), alcuni link di interesse (ad esempio: reti civiche italiane ed europee, progetti di formazione a distanza, istituzioni, etc.), un form di richiesta di informazioni sul progetto, un’area documentazione di supporto. L’organizzazione potrà poggiare su una rete di learning center, veri e propri nodi del sistema, con la funzione di rilevare i fabbisogni, coordinare e gestire le attività di formazione a distanza e di formazione in presenza, promuovere le attività realizzate. In ogni learning center sarà previsto un coordinatore che svolge le funzioni di responsabile dell’attività del centro.. L’organizzazione si dovrà avvalere del contributo di figure professionali dell’area informatica e telematica ( web master, web designer, data base administrator, analista programmatore, sistemista di rete) e di un tutor remoto, con funzioni di consulenza metodologico – didattica, di guida di gruppi di discussione e dei gruppi di lavoro, nonché di supporto alle attività di revisione della struttura del sito e di ridefinizione dei contenuti tematici. DESTINATARI Le caratteristiche e la strutturazione dei singoli interventi devono essere commisurate alle specifiche esigenze formative rilevate. I soggetti cui sono principalmente rivolti gli interventi potranno essere: a) lavoratori impiegati in ruoli esecutivi; b) lavoratori impiegati in ruoli di responsabilità ; c) quadri e dirigenti privati e pubblici; d) agenti e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa; PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 106 e) titolari e amministratori di imprese e PMI, inclusi i coadiuvanti; f) disoccupati; g) lavoratori in cassa integrazione; h) studenti delle scuole di ogni ordine e grado. MODALITA’ DI ATTUAZIONE Verranno predisposti bandi pubblici per la presentazione delle domande per gli interventi di formazione. Il bando specificherà le modalità di presentazione delle domande, i requisiti di ammissibilità e le modalità di selezione secondo criteri predeterminati che potranno privilegiare ad esempio le fasce deboli, i giovani e le donne, i disabili. Le risorse umane e professionali che saranno utilizzate nel progetto, i ruoli assegnati alle unità di personale coinvolte, il responsabile interno dell’azione formativa, le collaborazioni esterne che verranno attivate saranno definite a secondo del tipo di progetto. Relativamente a queste ultime potranno essere attivate forme di partneriato (enti, imprese, scuole, atenei e istituti di ricerca) specificando il tipo di collaborazione ed il ruolo dei singoli partner coinvolti. Il budget economico del progetto sarà distinto in : a) costi diretti (ad esempio: costi per il noleggio delle aule, per il compenso dei docenti, per la comunicazione, per il reclutamento dei partecipanti, per la riproduzione del materiale didattico etc..); b) costi generali (ad esempio: quota dei costi del personale, dei costi per ammortamenti, dei costi per utenze etc..); c) costi relativi ai partecipanti ( ad esempio: costo di lavoro dei dipendenti coinvolti, residenzialità e trasporti partecipanti etc.). I tempi ed il calendario delle attività saranno determinati di volta in volta dettagliando per ciascun progetto la quantità di ore di formazione previste, il numero delle persone da coinvolgere, le ore di formazione pro- capite, il periodo temporale di riferimento, la data di avvio prevista, la data di conclusione prevista e la data dei singoli appuntamenti ESEMPI DI INTERVENTI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo riservato ai disabili Corso per guide boschive, esperti della fauna e della flora, per valorizzare e far conoscere le risorse ambientali e faunistiche dei boschi del Magaggiaro e della Resinata Master per un modello di sviluppo turistico sostenibile: creazione di una figura professionale in grado di studiare, ricercare ed individuare itinerari da proporre all’utenza, elaborare il progetto turistico e determinare i prezzi, conoscere le strategie PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 107 di marketing, conoscere le norme che favoriscano stili di vita sostenibili, regole e convenzioni vigenti per quanto attiene lo sviluppo turistico delle zone rurali Formazione agli antichi mestieri : riprendere e valorizzare processi formativi dell’artigianato tradizionale, fondati sul modello di “andare a bottega dal maestro”. Individuare sul territorio quegli artigiani e/o artisti disponibili a trasferire il loro bagaglio di competenze a giovani locali interessati a partecipare a specifici corsi. L’azione concorrerebbe a creare un meccanismo di recupero del “saper fare” e del “sapere” degli anziani e, allo stesso tempo, l’inserimento dei giovani nei Laboratori, potrebbe creare un maggior dinamismo nelle attività, nuovi spunti e la possibilità di innovare le gamme dei prodotti e delle realizzazioni artigianali rispettosi dei sistemi naturali. Si potrebbe determinare una continuità nell’esercizio d’impresa anche con la realizzazione di specifiche botteghe/punti vendita, ubicati nei nodi della rete turistica, attrezzati, anche, per lo svolgimento di corsi brevi da offrire agli utenti all’interno dei pacchetti – vacanza che valorizzino i migliori esempi di gestione ambientale. Stage formativo per animatori del turismo rurale e guide turistiche Corso per guide boschive esperti della fauna e della flora Corso per ristoratori (Cucina tradizionale e valorizzazione dei prodotti biologici nella realizzazione di ricette tradizionali) Accoglienza ed ospitalità al nuovo turista (Corso di aggiornamento professionale) Turismo rurale ed ecosostenibile – una rete al servizio dello sviluppo Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo, riservato ai disabili PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 108 “Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile" 1. Premessa Si intende dare attuazione all’azione di cui all’oggetto per favorire una diffusa e adeguata conoscenza tecnica fra le imprese e gli operatori dei settori dell’ospitalità rurale operanti nell’area. L’azione assume un carattere strategico in quanto la valorizzazione del territorio in chiave turistica rappresenta l’elemento centrale per sbloccare una dinamica di sviluppo economico reale incentrato sulla valorizzazione dei patrimoni e delle risorse disponibili. In questo senso il concetto dell’ospitalità racchiude ogni forma di accoglienza e ogni tipologia di servizio praticate verso il mercato interno ed esterno, formato da fruitori disponibili a consumare i prodotti tipici locali e a frequentare il territorio nel suo complesso. Gli obiettivi principali, pertanto, della presente azione sono rivolti nelle seguenti direzioni: 1. Ampliare il bagaglio di conoscenze degli imprenditori turistici attuali e rafforzare quelle dei neo-imprenditori attraverso una formazione teorica sui contenuti dei servizi, sull’organizzazione aziendale, sul concetto di ospitalità, sulla politica ambientale della UE,; 2. Fornire basi teoriche e un orientamento razionale a tutti coloro che intendono avvicinarsi per la prima volta all’esercizio di attività turistiche; 3. Favorire la migliore integrazione fra l’offerta ricettiva/ristorativa e la fruizione dei patrimoni naturali, culturali e umani disponibili nell’area; 4. Introdurre nell’area alcune conoscenze di base circa la gestione delle attività escursionistiche e delle tecniche di animazione e accompagnamento di gruppo al fine di supportare il futuro sviluppo del turismo escursionistico che miri a conservare la natura. 5. Migliorare l’efficienza dell’uso finale dei prodotti che mirino a ridurre le emissioni di gas e di sostanze tossiche e nocive nell’atmosfera, nell’acqua, nel suolo e nel cibo. 2. Descrizione dell’Azione ed investimento previsto L’azione "Formazione per operatori dell’ospitalità rurale" è rivolta a tutte le imprese e agli operatori del turismo operanti nell’area, in linea indicativa ai seguenti settori: agriturismo, albergazione, ristorazione, campeggi, altre attività turistiche all’aria aperta, escursionismo, affittacamere ecc . che usufruiranno di un primo intervento di formazione mirata, mentre un secondo intervento è previsto per la formazione finalizzata di un gruppo di allievi sui temi riguardanti le attività escursionistiche e di accompagnamento in ambiente. I partecipanti alle attività formative saranno selezionati con avviso pubblico specifico. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 109 L’approccio metodologico previsto è di tipo interattivo e l’organizzazione delle attività formative sarà di tipo modulare al fine di contemperare le esigenze dei singoli operatori e nel contempo di facilitare la massima partecipazione e gradimento. L’azione prevede un’attività didattica suddivisa in due interventi, quali: 1. formazione per gli operatori: 6 moduli, di cui 3 propedeutici e 3 di consolidamento e verifica per un totale di 210 ore di attività formativa e per circa 4.200 ore/allievo; 2. formazione per giovani disoccupati e/o occupati e operatori sui temi dell’escursionismo: 1 solo modulo di 60 ore per circa 1.200 ore/allievo. Le attività avranno indicativamente inizio nel mese di …. e si dovranno concludere entro il ….. In particolare, le caratteristiche delle attività saranno regolate dalle seguenti prescrizioni: • Le attività non teoriche (ovvero visite guidate, simulazioni aziendali, brain storming ) non potranno eccedere il 10% del totale delle ore effettive di formazione; • Le attività formative andranno realizzate presso sede/i dotate di caratteristiche conformi alle normative sulla sicurezza e salubrità degli ambienti ed in tal senso dovrà essere esibita idonea certificazione come precisato nelle leggi in vigore; le aule dovranno essere dotate dei necessari supporti tecnici-didattici (lavagna a fogli, lavagne luminose, tavoli rettangolari disposti a ferro di cavallo, ecc …); • Le sedi delle attività formative dovranno essere all’interno dei Comuni dell’Area Terre Sicane • L’attività formativa prevista dovrà essere conforme alle disposizioni della normative in materia di formazione professionale; • Per i partecipanti alle attività formative la frequenza sarà gratuita; • Le attività formative dovranno essere coordinate e accompagnate in modo efficace sul piano organizzativo e competente sul piano tecnico da personale avente idonee competenze professionali, il quale assicurerà la presenza permanente durante l’esecuzione delle ore di formazione. Si potrebbero prevedere i seguenti seminari OBIETTIVO SEMINARIO Favorire la “messa a sistema” dei servizi locali d’informazione per i turisti e La gestione in rete del sistema Fornire agli operatori competenze su organizzazione aziendale, prassi Tecniche d’accoglienza nella PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 110 Fornire competenze sulla costruzione e distribuzione di offerte turistiche in La gestione del marketing nella Consentire ai gruppi di lavoro impegnati nella costruzione di nuovi prodotti Pianificazione e realizzazione di Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo riservato ai disabili Premessa Nell’ambito dei progetti di valorizzazione delle risorse territoriali finalizzate all’aumento dell’afflusso turistico vengono individuate alcune azioni rivolte alla caratterizzazione dell’offerta turistica in termini di accessibilità e fruibilità da parte delle persone disabili, anziane o comunque con minore capacità di movimento Nella realizzazione e nella gestione di questa opera di adeguamento in termini di infrastrutture e di servizi si intendono coinvolgere le persone disabili residenti sul territorio anche valorizzando la loro esperienza specifica e offrendo loro la possibilità di un valido inserimento lavorativo attraverso la formazione di specifiche coop. sociali o il collegamento con quelle già attive. Destinatari : disabili disoccupati Enti coinvolti : Enti Locali, Asl, centri diurni, cooperative sociali Norme di riferimento : relative all’inserimento lavorativo delle persone disabili (legge 104/1992, legge 68/1999) Obiettivo : offrire alle persone disabili nuove opportunità di inserimento lavorativo e contrastare i processi di esclusione sociale. Finalità : promuovere opportunità di inserimento lavorativo di giovani disabili in progetti di valorizzazione turistica del territorio, in particolare rivolta all’individuazione e alla realizzazione di azioni che aumentino la fruibilità da parte di turisti disabili o con ridotta capacità di movimento. Le attività avranno indicativamente inizio nel mese di …. e si dovranno concludere entro il ….. In particolare, le caratteristiche delle attività saranno regolate dalle seguenti prescrizioni: • Le attività non teoriche (ovvero visite guidate, simulazioni aziendali, brain storming ) non potranno eccedere il 10% del totale delle ore effettive di formazione; • Le attività formative andranno realizzate presso sede/i dotate di caratteristiche conformi alle normative sulla sicurezza e salubrità degli ambienti ed in tal senso dovrà essere esibita idonea certificazione come precisato nelle leggi in vigore; le aule dovranno essere dotate dei PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 111 necessari supporti tecnici-didattici (lavagna a fogli, lavagne luminose, tavoli rettangolari disposti a ferro di cavallo, ecc …); • Le sedi delle attività formative dovranno essere all’interno dei Comuni dell’Area Terre Sicane • L’attività formativa prevista dovrà essere conforme alle disposizioni della normative in materia di formazione professionale; • Per i partecipanti alle attività formative verrà corrisposto un compenso per ogni ora di frequenza; • Le attività formative dovranno essere coordinate e accompagnate in modo efficace sul piano organizzativo e competente sul piano tecnico da personale avente idonee competenze professionali, il quale assicurerà la presenza permanente durante l’esecuzione delle ore di formazione anche a distanza Azione corsuale - ACCOGLIENZA ED OSPITALITA’ AL NUOVO TURISTA Destinatari: coloro che hanno investito tempo e risorse economiche per lo sviluppo di un’attività nelle nicchie del turismo rurale e/o dell’agriturismo; gestori, dipendenti e collaboratori di agriturismi, aziende agricole orientate al turismo rurale, ristoratori della tipicità, Bed&Brekfast, gestori di servizi e strutture operanti sulle Strade del Vino. All’Azione corsuale sono ammessi 15 partecipanti, selezionati in base ad un colloquio motivazionale e a cui sarà rilasciato un attestato di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria almeno per il 70% delle ore previste L’Azione corsuale è articolata in 4 corsi brevi: • Cucina, colazione, arredo della casa per il nuovo turista – ore 45 • Promuovere la propria azienda, valorizzare il territorio – ore 30 • Visita alla Alta e Bassa Langa (Alba, Grizzane Cavour, Barolo, ecc..) – Durata 3 giorni, 2 notti; ore didattiche 20 • Visita alla zona francese del Beaujolais di Lione (Regione del Rhone Alpes) – Durata 4 giorni, 3 notti; ore didattiche 28 CUCINA, COLAZIONE, ARREDO DELLA CASA PER IL NUOVO TURISTA Tipologia centrata sul “fare”: per accrescere la qualità dei servizi e dell’accoglienza della propria impresa (es. prima colazione di qualità/pasticceria della casa/abbinamento cibi/vini/arredo del locale – decorare la sala/cucina del territorio, ecc..) PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 112 UNITA’ DIDATTICHE DISIPLINA - CONTENUTO N°. ORE U.D. 1 – Accrescere/migliorare servizi e strutture per il nuovo turista 4 U.D. 3 – Arredo del locale/decorare la sala 4 U.D. 4 – I prodotti tipici della cucina regionale 4 U.D. 5 – Cucina di stagione 4 U.D. 6 – Cucina per affetti da morbo celiaco 4 U.D. 7 – Abbinamento cibi – vini 6 U.D. 8 – La fidelizzazione del nuovo turista attento ai prodotti della casa – 6 U.D. 9 – Verifiche finali e relazioni 5 Totale ore progetto 45 PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 113 PROMUOVERE LA PROPRIA AZIENDA, VALORIZZARE IL TERRITORIO Tipologia centrata sull’ “essere, rappresentare”: per accrescere la qualità dell’ospitalità, dell’immagine dell’azienda e del territorio, per convincere il turista alla vacanza nelle Terre Sicane e trasmettere la ricchezza storico-culturale del territorio/Simulazioni per creazione eventi/come entrare nei pacchetti turistici ecc.. UNITA’ DIDATTICHE DISCIPLINA - CONTENUTO N°. ORE U.D. 1 – Lavorare in sinergia con altre imprese 4 U.D. 2 – Immagine aziendale e promozione 4 U.D. 3 – Conoscere il territorio 4 U.D. 4 – Tecniche di ricezione e gestione del cliente 4 U.D. 5 – Come creare eventi 8 U.D. 6 – Entrare nei pacchetti turistici, partecipare a fiere e workshop 6 Verifiche finali e relazioni 2 Totale ore progetto 32 VISITA GUIDATA ALLA ALTA E BASSA LANGA (Alba, Grizzane Cavour, Barolo ecc..) MODULO 1 La visita ha l’obiettivo di confrontare il sistema – territorio Terre Sciane con un distretto d’eccellenza per sperimentare come vini, gastronomia e territorio, possono diventare offerta turistica. Sono previsti incontri con referenti istituzionali del territorio e con associazioni di rappresentanza dei turismi enogastronomici, incontri e visite ad aziende del territorio, osservazione dell’organizzazione e dell’offerta, visita a musei del vino e della civiltà contadina. MODULO 2 Rientro in aula Sistematizzazione dell’esperienza svolta: confronti e riflessioni La partecipazione a visite guidate in importanti distretti del turismo enogastronomico nazionale, fornirà all’imprenditore partecipante e ai suoi collaboratori validi strumenti di paragone con la nostra realtà e di incentivo a migliorare e a mettere in pratica quanto osservato durante le visite guidate. Il rapporto diretto di conoscenza con imprenditori e responsabili delle associazioni e delle politiche turistiche dei luoghi visitati, incoraggerà l’operatore a lavorare in sinergia e spirito di collaborazione con altri imprenditori del proprio territorio. Con queste visite guidate, si potrà consolidare la percezione “che per meglio vendere la propria azienda, occorre prima e meglio vendere il territorio” PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 114 PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 115 VISITA GUIDATA ALLA ZONA FRANCESE DEL BEAUJOLAIS DI LIONE (Regione del Rhone Alpes) MODULO 1 La visita ha l’obiettivo di confrontare il sistema – territorio Terre Sicane con un distretto d’eccellenza europeo. Sono previsti incontri con aziende e operatori, loro associazioni e possibilità di costruire gemellaggi transnazionali MODULO 2 Rientro in aula Sistematizzazione dell’esperienza svolta: confronti e riflessioni Le visite guidate in importanti distretti del turismo enogastronomico europeo, come quello francese, fornirà all’imprenditore partecipante ed ai suoi collaboratori validi strumenti di paragone con le nostre realtà, e di incentivo a migliorare ed a mettere in pratica quanto visto durante le visite guidate. In particolare, con la visita a questo distretto dell’area di Lione, si potranno costruire e realizzare interessanti gemellaggi, cui i francesi sono molto interessati L'area del Beaujolais, nel giro di 7 anni, è stata in grado di creare un vero exploit a livello turistico : il suo successo è stato determinato dalla capacità di tutti gli operatori di associarsi(assieme ai 12 Uffici locali del turismo) per lavorare insieme e valorizzare al massimo tutte le risorse ed energie. PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 116 TURISMO RURALE ED ECOSOSTENIBILE – UNA RETE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO PRESENTAZIONE Questa proposta formativa si propone di sostenere la costruzione di reti e alleanze sul territorio per un’evoluzione di forme di offerta integrata del turismo rurale ed ecosostenibile e la definizione di un modello adeguato alle possibilità dell’area Una rinnovata identità territoriale, infatti, è oggi il presupposto per aprirsi, con la forza di strategie condivise, verso i meccanismi di competizione a livello globale, rafforzando le reti corte del territorio per essere più forti sulle reti lunghe del mercato. DESTINATARI 12 titolari, amministratori e operatori di aziende anche artigiane e società cooperative nei settori dell’ospitalità e della ristorazione, delle produzioni agroalimentari tipiche e dell’animazione sociale e soggetti che abbiano presentato un progetto di sviluppo al Patto Territoriale. Il 30% dei posti è destinato ad un’utenza femminile. OBIETTIVI E COMPETENZE Il corso si articola in 112 ore di formazione e si propone di accompagnare e sostenere i partecipanti nel: • riconoscere i fattori d’attrattiva presenti sul territorio e analizzarne vincoli e opportunità; • conoscere le evoluzioni che caratterizzano il mercato turistico; • orientarsi nel campo dello sviluppo sostenibile, dalla conoscenza delle leggi e delle direttive europee, alla conoscenza delle banche dati e degli orientamenti specialistici sul tema; • promuovere la creazione di un sistema di offerta integrato, che sia espressione dell’identità del territorio, valorizzando le specificità locali e le relazioni formali e informali esistenti tra gli attori presenti al suo interno; • sostenere lo sviluppo di iniziative turistiche quali itinerari didattici, visita guidate e presentazione di prodotti secondo una prospettiva di destination management; • conoscere i principali canali e strumenti per la promozione e la commercializzazione di una destinazione turistica anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche. CONTENUTI Evoluzione delle forme di offerta turistica – Turismo sostenibile – Le opportunità e i vincoli del costruire e ragionare in network – Network management e definizione dell’identità del territorio PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 117 Terre Sicane –Costruire alleanze sul web – Comunicare la destinazione: la costruzione di un brand di territorio – Promozione e commercializzazione di un territorio e di una destinazione attraverso il web – Destination management: il passaggio da un’ottica individuale a un’ottica di sistema – Viaggio di studio quale esplorazione e scoperta di luoghi e destinazioni turistiche sostenibili – Soggetti coinvolti L’analisi territoriale è stata svolta con la collaborazione di diverse professionalità del mondo del lavoro, della scuola e della pubblica amministrazione in genere. Un ringraziamento è dovuto per l’ospitalità e la collaborazione al Sindaco di Menfi, Antonino Buscemi, al Sindaco di Montevago, Impastato Calogero, al Sindaco di Sambuca, Martino Maggio ed al Sindaco di Santa Margherita di Belice, Mangiaracina Giorgio . Vengono qui di seguito indicati coloro che hanno discusso ed elaborato il progetto ed appresso vengono menzionati gli altri soggetti che a vario titolo, anche saltuariamente, hanno partecipato. Partecipanti che hanno discusso ed elaborato il progetto Cognome e Nome Ente di appartenenza Funzione ricoperta Abruzzo Giuseppe Istituzione Giambecchina -Sambuca Presidente Alagna Accursio Menfi- libero professionista Dr. Economia aziendale Bilello Audenzio Resais presso Comune Sambuca Funzionario uff. vitivinicolo Bivona Gaspare SOAT Menfi Assistente tecnico Buscemi Max Menfi Studente Universitario Gagliano Floriana Menfi Studente universitario Gambina Baldassare Menfi Studente universitario Giuffrida Concetta Comune di Menfi – Istituzione Federico II Direttrice Biblioteca La Sala Rosa Comune Santa Margherita Responsabile URP Lotà Vincenzo Comune di Menfi Presidente Consiglio Comunale Migliore Antonia Comune Montevago Assessore ambiente Mistretta Anna Maria Menfi già assessore comune Nastasi Maria Comune di Menfi Funzionario commercio Palminteri Rosa Maria Menfi insegnante Ricupa Pellegrino CIA Menfi funzionario Riportella Giovanni Menfi Operatore informatico Riportella Rocco Già dirigente ASL Ispett. Onor.BB.CC. Sanfilippo Calogero Comune di Santa Margherita Assessore Turismo PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 118 Sutera Antonino SOAT Menfi Funzionario Dir. Tommaso Maria Comune Santa Margherita Funzionario PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 119 Soggetti che a vario titolo hanno partecipato e collaborato alla buona riuscita del progetto Armato Gaspare Comune Montevago Assessore solidarietà sociale Bavetta Giacomina Società privata Imprenditore Calandra Vincenzo Alcamo Libero professionista Esperto comune di menfi Castronovo Salvatore Comune Sambuca Assessore sviluppo economic Cicio Calogero Società privata imprenditore Ganci Paola Comune Montevago funzionario Giacone Giovabattista Comune Santa Margherita Vicesindaco La Rocca Eufrisina Comune Montevago Resp ufficio turistico Libasci Rosario Comune di Menfi Assessore servizi sociali Mauceri Calogero Menfi – libero professionista Mistretta Antonino Comune di Menfi Vicesindaco Monteleone Maria Comune Montevago Funzionario respon URP Montelione Leonardo Comune di Menfi Dirigente Sviluppo economico Nuccio Maria Stella Comune di Montevago Resp.Biblioteca Oro Giuseppe Comune di Menfi Consigliere Comunale Pecoraro Gabriele Comune Santa Margherita Segretario Comunale Perla Vito Comune di Sambuca Funzionario Perrone Maria Gabriella Soat Sciacca Dirigente Riggio Giovanni Menfi Libero professionsita Riggio Santo Coldiretti Menfi Presidente Sanci Serafina Menfi insegnante Santacroce Francesco Comune di Menfi Consigliere Comunale Sciara Ignazio Santa Margherita Imprenditore Sparacino Gregorio Comune Sambuca di Sicilia Funzionario Sviluppo economico Turturici Mario Soat Sciacca Funzionario Vetrano Saverio Consorzio 3 Agrigento Ingegnere Dirigente PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane 120 INDICE INTRODUZIONE ANALISI DEL TERRITORIO Risorse Materiali • Natura e paesaggio nelle Terre Sicane • Caratteri essenziali del sistema economico-produttivo Risorse umane • Consistenza e struttura territoriale della popolazione Risorse culturali • Storia, arte e cultura – Viaggio nei Comuni Risorse relazionali pag. 2 pag. 3 pag. 17 pag. 23 pag. 32 • Iniziative per lo sviluppo locale PROGETTO/SISTEMA DI SVILUPPO LOCALE INTEGRATO E SOSTENIBILE L’idea forza pag. 36 Analisi Swot pag. 38 INDIRIZZI STRATEGICI DEL PIANO pag. 72 Proposte per lo sviluppo: Misure/Obiettivi/Azioni pag. 74 • Misura 1: Valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio ambientale, storico, culturale e produttivo locale • Misura 2: Creazione di una dimensione ospitale del territorio • Misura 3: Coordinamento delle strategie di sviluppo • Misura 4: Marketing territoriale per la promozione dell’offerta turistica • Misura 5: Qualificazione delle risorse umane Risultati attesi pag. 84 Metodologie di lavoro pag. 86 Ruoli e risorse pag. 86 PIANO FORMATIVO TERRITORIALE Obiettivi del Piano Contenuti di massima delle azioni formative Metodologie didattiche Destinatari PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane pag. 92 121 Modalità di attuazione Esempi di interventi di formazione e aggiornamento • Formazione per operatori dell’ospitalità rurale sostenibile • Avvio all’imprenditorialità della ricettività turistica nel turismo rurale e nell’agriturismo riservato ai disabili • Accoglienza ed ospitalità al nuovo turista • Turismo rurale ed ecosostenibile – Una rete al servizio dello sviluppo Soggetti coinvolti PROGETTO TRINACRIA – Piano di sviluppo locale delle Terre Sicane pag.105 122