Nasce nel Cuore del Chianti Classico il Museo del Vino

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Nasce nel Cuore del Chianti Classico il Museo del Vino
Nasce nel Cuore del Chianti Classico il Museo del Vino
Una realtà nuova, uno spazio espositivo dove si raccontano le tradizioni del Chianti. Una realtà voluta
da
una
famiglia
di
imprenditori
radicati
sul
territorio.
Il Museo del Vino di Greve in Chianti è infatti una creatura dei Bencistà Falorni, titolari della
famosa Antica Macelleria e de Le Cantine di Greve, luoghi di culto del buon cibo e del buon vino.
Questo innovativo museo non è però solo vinocentrico, ma ci narra della storia intera della zona anche
attraverso
oggetti
del
quotidiano
ed
altre
cosette
tutte
da
scoprire...
Fondamentale iniziare il percorso dalle cartoline illustrate che rappresentano un importante documento
visivo introduttivo sui cambiamenti architettonici e paesaggistici dei luoghi, ma anche sul costume e
sullo
stile
di
vita
di
un
tempo
che
fu.
Il percorso museale vero e proprio inizia con una delle enobiblioteche più preziose del Chianti. Una
raccolta di volumi che non ha eguali e raccoglie edizioni risalenti addirittura alla fine dell’Ottocento che
testimonia di quanto la viticoltura e la produzione vinicola fossero centrali nella economia del tempo.
Molti dei macchinari elencati nei volumi sono recuperati, restaurati e presenti nel museo anche se,
sebbene tuttora funzionanti, siano stati soppiantati dalle nuove tecnologie. Nelle sale di questo
esclusivo museo ritroverete ad esempio la tappatrice “Perfetta”, la pompa “Preferibile” e tanti altri
oggetti
utilizzati
fino
a
pochi
anni
fa.
Vere chicche sono anche l'ammostatrice, vero "prototipo" del XIX secolo privo di deraspatrice e il
torchio
vinario
risale
addirittura
al
1850,
splendido
anche
nelle
dimensioni.
Un'intera sezione racconta il lavoro dell'uomo e il suo rapporto con la vigna attraverso gli attrezzi: ecco
le zappe che prima delle macchine servivano per smuovere le zolle, le forbici per potare e tutte le altre
minuterie,
unici
strumenti
a
disposizione!
Ecco poi i preziosi contenitori; le Barriques francesi da decenni indispensabili anche da noi per la
fermentazione e l’invecchiamento e che stanno mandando in pensione le vecchie botti. Quelle esposte a
Greve sono per lo più di legno di rovere variamente stagionato e tostato.
Come non meravigliarsi davanti alla particolarissima serie di botticelle, detta "Batteria", che a scalare
dalla più grande alla più piccola segue questa sequenza di legni: rovere, ginepro, ciliegio, frassino,
castagno
e
rovere
e
darà
vita
al
famosissimo
aceto
balsamico.
Ecco poi la sala dedicata alla raffinazione e al travaso, la collezione di termometri, alcalometri,
densimetri ed apparecchi per le prove organolettiche di fine '800; le vasche lavafiaschi e gli
scolabottiglie dei primi del novecento; la "moderna" l'infiascatrice, le solforatrici e gli irroratori tutti
artigianali e costruiti tra il 1886 e il 1941 fra cui spicca la solforatrice a carriola dell 1879.
Percorriamo adesso il suggestivo corridoio che racconta, meglio di tutte le sale, la storia di queste mura
che sono state per anni, cuore economico di Greve e che hanno vantato proprietari illustri. Col nome
di cantine di Greve sono nate nel 1893, hanno poi cambiato nome e proprietari molte volte.
Divennero Unione Produttori Vino Chianti nel 1906 poi Cantine Mirafiori, poi passarono ai fratelli
Gancia di Canelli e alla società SEVA e poi alla famiglia italoamericana Paternò. Il corridoio dicevamo,
si chiama non a caso Mirafiori ed espone cimeli del Regno d’Italia ed una ricca collezione di monete
Savoia perché tra Le Cantine di Greve e la casa reale italica c’è uno stretto legame... Il proprietario,
Alberto Emanuele Guerrieri conte di Mirafiori, era infatti il primogenito della Bela Rosin e figlio
morganatico
del
Re
d’Italia
Vittorio
Emanuele
II.
Antica Macelleria Falorni
Sede e Negozio: Piazza Giacomo Matteotti, 71 - Tel.: +39 055 853029 - Fax: +39 055 8544312 - e-mail:
[email protected]
Uffici e Lavorazione: Via di Colognole, 67 - Tel.: +39 055 854363 - Fax: +39 055 8544521 - e-mail:
[email protected]
50022 Greve in Chianti - Firenze - Toscana - Italia
Tornando all'esposizione vera e propria, non poteva mancare la sala dell’olio, dove è stata ricostruita
anche un’orciaia e dove sono molti strumenti legati alla tradizione toscana dell’olio. Ecco il piccolo
torchietto, gli orci in terracotta, le vasche. Tutti di particolare pregio poiché rappresentano alcuni dei
più antichi manufatti della lavorazione del cotto di Impruneta esistenti in quanto risalenti agli inizi del
secolo
scorso!
Il percorso vinicolo si conclude con la sala del "tappa e stappa" e con esemplari di tappatrici cavatappi
che vanno dal 1850 al 1940 e che rappresentano una delle più vaste collezioni del genere che siano mai
state catalogate. Molti collezionisti ambirebbero ad esempio a possedere il cavatappi a gufo o quello ad
elica...
Il Museo del Vino di Greve in Chianti riserva però anche una sorpresa sul finale. Uno spazio
dedicato a due personaggi grevigiani che cambiarono i confini dell’umanità: Giovanni da Verrazzano e
di
Amerigo
Vespucci.
Antica Macelleria Falorni
Sede e Negozio: Piazza Giacomo Matteotti, 71 - Tel.: +39 055 853029 - Fax: +39 055 8544312 - e-mail:
[email protected]
Uffici e Lavorazione: Via di Colognole, 67 - Tel.: +39 055 854363 - Fax: +39 055 8544521 - e-mail:
[email protected]
50022 Greve in Chianti - Firenze - Toscana - Italia