scheda didattica

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scheda didattica
Olivia Paperina
Olivia Paperina
testo, scene e figure Francesco Tullio Altan
musiche originali Aldo Tarabella
scenografia Pierpaolo Bisleri e Greta Podestà
costumi e pupazzi Maria de Fornasari
regia Roberto Piaggio
voce della mamma Antonella Caruzzi
editing audio Claudio Parrino
assistente alla regia Elisabetta Gustini
tecnico audio e luci Stefano Podrecca / Ennio Cossutta
assistente musicale e tastiere Ivan Magnelli
allestimento scene Veneziana Allestimenti srl
costruzioni Stefano Podrecca
ufficio stampa Volpe&Sain Comunicazione
con Elena de Tullio e Loris Dogana
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Olivia Paperina
La trama
Olivia Paperina è una piccola paperottola dai grandi occhioni
che, appena uscita dall’uovo, va alla scoperta del mondo: del
sole, del mare, dei colori, delle cose, e delle parole che alle
cose danno un nome.
L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico
ranocchio tutto verde che le insegna a muoversi tra le piccole
grandi meraviglie che Olivia incontra: la palla rossa, i tulipani, i
funghi, i sassi, l’acqua dello stagno, il mare, l’ape Paolina, il
gabbiano Gaetano, il gambero Onìn, la lucciola Giuggiola.
Ma le cose non basta guardarle, bisogna anche conoscerne i
nomi…solo così si riesce a ricordarle….! Anche se ricordarle
tutte è molto difficile per la piccola Olivia. Ed ecco che
Carletto il ranocchio le insegna un metodo infallibile: le insegna
a costruire una filastrocca alla quale, man mano che conosci e
impari, si aggiungono altre cose e altri nomi.
Importante poi per Olivia l’incontro con gli altri personaggi che
abitano il mondo che la circonda: ognuno di loro le insegnerà
a fare qualcosa: l’ape Paolina le farà assaggiare il miele, il
gabbiano Gaetano le insegnerà a volare, il gambero Onìn le
insegnerà a camminare all’indietro per non perdersi, la lucciola
Giuggiola le insegnerà a ritrovare al buio la strada di casa.
Quando a sera Olivia Paperina tornerà dalla sua mamma, sarà
diventata più grande e autonoma, pronta nei giorni successivi
a muoversi con più esperienza nel mondo.
Le tematiche principali
1)La scoperta di se stessi e del mondo attraverso l’incontro e il
confronto con gli altri, non sempre facile. Fondamentale sarà
l’aiuto e il sostegno di Carletto il ranocchio, che sa capire, e
insegnargli con pazienza e divertimento, tante cose. Prima di
tutto le cose che Olivia incontra lungo la strada che
intraprende accompagnata da Carletto. E i nomi delle cose,
che servono per indicarle e ricordarle.
2)La musica come strumento per conoscere, conoscersi, e farsi
conoscere: ogni personaggio ha la sua musica, che ne
descrive il carattere e l’atteggiamento di fronte alla vita; ogni
cosa ha bisogno di essere ricordata e la musica ti aiuta a farlo.
3)Come sempre nelle storie di Altan, torna il tema dell’amicizia
e l’importanza, per crescere, dell’aiuto e della solidarietà degli
altri.
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Olivia Paperina
La storia dello spettacolo
Ancora una volta, dopo Pippo Pettirosso, lo spettacolo nasce
dall’incontro di tre amici che da anni, insieme e
separatamente, dedicano il loro lavoro ai bambini. Altan che
ai bambini rivolge, ormai da una vita, i suoi disegni e le sue
storie, Aldo Tarabella che dello spettacolo ha scritto le
musiche facendone un piccolo musical, Roberto Piaggio che,
curando la regia, ha messo insieme con tenerezza e
divertimento parole, musica, pupazzi..insomma tutti gli
elementi che fanno parte dello spettacolo.
Ma, insieme a loro, vi hanno lavorato tante altre persone:
Maria De Fornasari che ha pensato e realizzato i costumi e i
pupazzi, Claudio Parrino che ha realizzato l’ editing audio la
colonna sonora, e poi chi ha materialmente costruito le scene,
ed Elisabetta Gustini che ha aiutato il regista a mettere insieme
tutto.
E soprattutto vi hanno lavorato gli attori, venuti per ultimi nel
corso del lavoro preparatorio, ma senza i quali lo spettacolo
non esisterebbe: Elena De Tullio e Loris Dogana, che hanno
provato e costruito, insieme al regista i personaggi di Olivia
Paperina e del ranocchio Carletto, dandogli voce, spessore,
atteggiamenti, movimenti, carattere.
Olivia Paperina ha debuttato a Gorizia il 2 settembre 2008.
Genesi e modalità di realizzazione
Dopo, ma anche durante, la scrittura del testo
drammaturgico, Altan ha discusso insieme con il compositore
Aldo Tarabella e con il regista Roberto Piaggio l’impostazione
complessiva dello spettacolo e gli elementi delle singole
scene. Poi Altan ha disegnato i vari personaggi: Olivia
Paperina, il ranocchio Carletto, l’ape Paolina, il gabbiano
Gaetano, il gambero Onìn; e poi la palla rossa, i tulipani, il
fungo, …….
Si trattava poi di costruirli per la scena: che fare? Pupazzi?
sagome? Come risolvere i costumi? E qui è intervenuto lo
scenografo Pierpaolo Bisleri che è stato poi affiancato da
Greta Podestà; ed è intervenuta la costumista, Maria De
Fornasari, che ha “vestito” la piccola Olivia e Carletto il
ranocchio, due attori in carne e ossa, e ha costruito tutti gli altri
personaggi. Durante le prove il cortile del teatro (era estate) si
è trasformato in un vero e proprio laboratorio, con pennelli,
colori, ritagli di stoffe, attrezzi per assemblare i materiali
preparati altrove. E questo è stato molto bello e divertente: un
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Olivia Paperina
vero lavoro d’équipe quale è, e dev’essere, quello di una
messinscena teatrale.
E poi, quando l’ossatura dello spettacolo era montata, ecco
intervenire il progetto luci, a sottolineare atmosfere, suoni,
ambienti…insomma quello che in genere si deve fare quando
si decide di utilizzare anche le luci come uno dei linguaggi che
compongono il linguaggio teatrale che, come si sa, è sintesi di
linguaggi diversi.
Le tecniche e i linguaggi utilizzati
In questo spettacolo sono stati utilizzati linguaggi diversi,
mescolando la tecnica tipica del cosiddetto “teatro d’attore”
con alcune delle tecniche del “teatro di Figura”: pupazzi e
sagome.
La scenografia
Dopo lunga discussione si è optato per una scena scarna ed
essenziale in cui risaltano, anch’essi scarni ed essenziali e dai
contorno netti, i colori tipici delle “strisce” di Altan:
il verde smagliante del prato, l’azzurro del cielo, il blu intenso
del mare, il giallo dorato della spiaggia. Ai lati, sulle quinte, e su
due piccole ali che escono dalle quinte, Altan stesso ha
disegnato il profilo di verdi colline, in modo che il piccolo prato
sul quale nasce Olivia sia inserito e continui in un mondo più
grande e vasto. Il tappeto che fa il prato diventerà stagno e
spiaggia, la collina che fa da sfondo, ribaltata, diventerà il
mare.
La musica
La musica in questo spettacolo è protagonista: una deliziosa e
divertente partitura scritta apposta, come già detto, da Aldo
Tarabella. “Olivia Paperina” diventa così un “musical” in
miniatura, anticamera - con le sue filastrocche, gli assolo dei
personaggi, i piccoli intermezzi musicali che servono di
passaggio da una scena all’altra - di una giocosa operina.
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Olivia Paperina
Il CTA
Il CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia persegue
fin dalla sua nascita (1994) l’obiettivo di promuovere il teatro
di figura nella regione Friuli - Venezia Giulia, attraverso
l’organizzazione di festival, rassegne, progetti speciali, progetti
di formazione per le scuole, produzioni di spettacoli sia per
bambini che per adulti. Tra le sue iniziative più significative:
Alpe Adria Puppet Festival, Marionette e Burattini nelle Valli del
Natisone, Pomeriggi d’inverno, i progetti Beckett&Puppet e
Puppet&Music.
Nel corso degli anni il CTA ha consolidato un nucleo artistico
stabile (formato da Roberto Piaggio, Antonella Caruzzi,
Francesco Tullio Altan e Aldo Tarabella, cui si sono aggiunti in
questi ultimi anni Elisabetta Gustini e Fernando Marchiori) con
una precisa poetica e con una particolare cifra stilistica ormai
riconoscibile che passa attraverso il superamento degli schemi
della tradizione, aprendosi ai linguaggi della contemporaneità
e sperimentando nuovi rapporti con le altre discipline
artistiche.
Per le differenti storie artistiche di ognuno dei componenti ogni
produzione del CTA può essere considerata come un
“percorso di ricerca” sul rapporto tra attore, figure (immagini,
oggetti, pupazzi, video, ombre, ecc.), musica, parola, che
tende alla realizzazione di una partitura drammaturgica in cui
tutti i linguaggi utilizzati abbiano la stessa potenzialità
comunicativa. Parallelamente il CTA si prefigge anche
l’obiettivo di individuare nuovi approcci e nuove modalità di
intervento sul territorio tramite percorsi produttivi innovativi e
sperimentali, aprendo così una riflessione sul senso del produrre
oggi, sulle tipologie di fruizione del pubblico e sulle modalità
organizzative.
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