“China, the Digital Economy and the EU Investment plan” 04 Giugno
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“China, the Digital Economy and the EU Investment plan” 04 Giugno
TITOLO “China, the Digital Economy and the EU Investment plan” LUOGO E DATA ORGANIZZATORE 04 Giugno 2015 Comitato delle regioni Rue Belliard, 101 - 1000 Bruxelles China EU RELAZIONE China EU è un’associazione internazionale lanciata nel 2015 che promuove dialoghi strategici ed ai massimi livelli tra leader industriali, istituzioni finanziarie e rappresentanti governativi di alto livello nei settori ICT e digitali Europei e Cinesi. China EU lavora nel promuovere investimenti ed accomunare le imprese tra le due regioni, nel sostenere una comune ricerca e distribuzione di nuove tecnologie, facilitando le normative ed il dialogo politico in segmenti chiave nei settori ICT e digitali. Lo Juncker Investment Plan: è un piano di investimento da € 315bn lanciato dal presidente della Commissione Europea Juncker che mira a dare slancio alla ripresa economica tramite lo sviluppo delle infrastrutture europee. In data 04/06/2015 si è svolto il workshop “China, the digital Economy and the EU Investment Plan”. L’evento è consistito in una mezza giornata di workshop, durante la quale un numero selezionato di Regioni Europee e Città hanno presentato progetti innovativi sul tema dei servizi digitali (internet delle cose, città intelligenti, energia intelligente e cloud computing) e delle reti di nuova generazione (distribuzione in fibra) ad alcune delle più grandi banche cinesi, che hanno espresso interesse a contribuire finanziariamente al Piano Juncker. Una conferenza con l’industria ICT (Information and communications technology) ha concluso la sessione. L’Ambasciatrice Yang Yanyi (Capo della Missione Cinese presso l’UE) ha affermato che la Cina è pronta ad investire in Europa ricordando che Pechino è il terzo investitore mondiale. La leadership cinese ha deciso di cambiare modello economico puntando ad un nuovo sistema produttivo basato su innovazione, ICT e competitività. Non ha solo espresso interesse da parte della Cina verso le ICT, ma anche verso la modernizzazione dell’agricoltura, le città intelligenti, la crescita verde ed i cambiamenti climatici. Questi sono i motivi per cui la Cina guarda con interesse l’Europa e le opportunità di partecipazione ai finanziamenti del piano Juncker poiché è nell’interesse reciproco delle due aree. La Cina è in una nuova fase di aggiornamento delle sue strutture economiche ed anche l’Europa sta cambiando lasciandosi la crisi alle spalle, l’ambasciatrice ha dunque dichiarato che Europa e Cina sono nella medesima situazione. Ha inoltre aggiunto che finora gli investimenti cinesi all’estero si erano concentrati soprattutto nei paesi vicini all’Asia ed ora è giunto il momento di andare oltre. Luigi Gambardella (Presidente di China EU) ha confermato come questo workshop fosse una possibilità per i cinesi di creare un fondo ad hoc per partecipare al piano Juncker. Ciò non significa che i capitali cinesi invaderanno l’Europa ma spetta alle imprese ed enti locali decidere il giusto rapporto finanziario dei propri progetti. Ha aggiunto che in ogni caso si sarebbero trattati di prestiti, non di controlli di quote di società. Al momento sarebbe stato prematuro indicare quanto i cinesi avrebbero investito, tuttavia le premesse hanno fatto ben sperare quando in Brasile gli investitori cinesi annunciarono investimenti da 100 miliardi. Alessandro Carano (consulente senior sui posti di lavoro, crescita e investimenti della Commissione europea, DG Affari Economici e Finanziari) Ha spiegato che la Cina è già un grosso investitore in obbligazioni BEI. La Cina ha già finanziato l’Europa indirettamente per molti anni ed alcuni europei potrebbero non esserne a conoscenza. Ma non vi è alcun problema in ciò, ha specificato, anzi questo fatto deve essere accolto con favore. I flussi finanziari del fondo EFSI dovrebbero provenire maggiormente dal settore privato di tutto il mondo, senza pregiudizio alcuno. Ha inoltre precisato che l’obiettivo del Piano Juncker è mobilitare la liquidità, quella della Cina inclusa, perché il mercato dell’UE è un mercato aperto. Ha così anche dato risposta ad un membro del pubblico che ha osservato che i promotori di progetti regionali potrebbero diffidare di fondi cinesi. Carano ha anch’egli ribadito che ad ogni modo ciò non significherà che i capitali cinesi si impadroniranno dell’UE. A questo punto del workshop è stato il turno delle Regioni e delle Città Europee di presentare i loro progetti sotto la moderazione di Gianluca Attura (Presidente del tavolo tecnico di China EU). Hanno dunque presentato i loro progetti le seguenti Città e Regioni: La Regione della Catalogna, Spagna con il Progetto “smartCATALONIA”, ovvero il passaggio da smart city a smart region passando per la smart action del Governo della Catalogna. La Città di Berlino, Germania si è rivelata una città piena di idee, portando diversi progetti: PAUL lo “zaino d’acqua” ovvero un’unità ultrafiltrante guidata dalla gravità per la produzione di acqua potabile durante le catastrofi naturali e disastri; un progetto nel campo della conversione decentralizzata di energia, elettromobilità e Cleantech; un progetto nel campo della produzione decentralizzata di energia attraverso la high-wind technology; il progetto R&D di trattamento decentralizzato di acqua piovana; QiDo Energy Development GmbH nel campo dell’Energia rinnovabile, specializzata in sistemi eolici, solari e ibridi; Climate-Kic cioè un’iniziativa sull’ innovazione climatica che crea e gestisce progetti innovativi, supporta start-ups ed educa i futuri innovatori; KIC Inno Energy nel campo dell’efficienza energetica, energie rinnovabili, rete elettrica intelligente, edifici efficienti e città intelligenti. La Regione di Extremadura, Spagna ha presentato l’Agrotech startup plan, un piano globale per l’identificazione, attivazione, accelerazione ed espansione di idee ad alto potenziale nel settore delle tecnologie per il campo rurale ed agricolo. La Regione di Île-de-France, Francia ha espresso la volontà di creare una nuova rete metropolitana automatica e veloce, un distretto metropolitano unificato che crei un mercato lavorativo più ampio e che sia connesso a porti, aeroporti, treni ad alta velocità e le maggiori infrastrutture di trasporti, con 70’000 nuove abitazioni ogni anno attorno alle stazioni, uno sviluppo sostenibile ad ogni livello ed un potente gruppo con una forte identità tecnologica e di business. La Regione Toscana, Italia l’unica regione italiana presente ha presentato ben tre progetti regionali riguardanti il Cloud computing (Tuscany Cloud, che provvederebbe servizi a tutti i governi locali e imprese toscane), sulla mobilità integrata (Tuscany Mobility Pass, una soluzione innovativa per la gestione della mobilità municipale e intermunicipale) ed infine per l’utilizzo dei big data (So Big Data, progetto di strutture di ricerca UE che coinvolge 12 centri in Europa). La Regione di Lodzkie, Polonia hanno esposto i progetti: “New silk road China - Europe” che consiste nella costruzione di una rete ferroviaria adatta a sostenere velocità superiori ai 300 km/h tra Varsavia, Lodz, Breslavia e Poznan con un tunnel passante sotto il centro di Lodz, con un collegamento con la linea della ferrovia centrale. “Ten-T” che prevede la costruzione di un tunnel per la ferrovia comune, dalla stazione sotterranea di Lodz Fabryczna alla linea ferroviaria no. 15 verso nord (Lodz Zabieniec) e sud (Lodz Kaliska) usando una TBM (Tunnel Boring Machine). “Multimodal port Zdunska Wola Karsznice” lo scopo di questo progetto è quello di costruire un porto multimodale con un centro logistico su di un’area di 22 ettari e la costruzione di un tratto ferroviario (lungo 1500 m), strade interne (lunghe 1500 m) e di un’area di stoccaggio interna. La Regione delle Isole Azzorre data la configurazione geografica di questo paese, ha richiesto la partecipazione in termini finanziari per la realizzazione di progetti che prevedano la costruzione di una rete di trasporti e tecnologica all’avanguardia che permetta di migliorare la comunicazione tra le 9 isole in maniera ancor più efficace. In conclusione i delegati della Bank of China (He Liqin), ICBC (Tan Xiangke), China Construction Bank (Cai Kui) ed Agricultural Bank of China (Sheng Jin) hanno presentato ognuno i numeri delle corrispettive banche cinesi che fanno ben sperare in termini di fondi disponibili per i progetti europei, in termini di affidabilità e di servizi offerti ai clienti dell’UE grazie anche alle numerose sedi già presenti in Europa in continuo aumento. LINK Evento: http://www.chinaeu.eu/ Piano d’investimento: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growthinvestment/plan/index_en.htm Progetti: Catalogna www.smartcat.gencat.cat Lodzkie http://bruksela.lodzkie.pl/ Germania http://euro-k.de/en/ http://martin-membrane.de/ https://x-wind.de/ http://www.berlin-partner.de/ Île-de-France https://fr-fr.facebook.com/GrandParisExpress Banche: ICBC http://www.icbc.com.cn/ICBC/sy/ Bank of China http://www.boc.cn/en/ China Construction Bank www.ccb.com/en/home/ Agricultural Bank of China http://www.abchina.com/en/ ESEGUITO DA: Marco Manoni UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B-1040 Bruxelles Tel. +32 2 5510491 Fax +32 2 5510499 E-mail [email protected]