Classe V Sezione. F

Transcript

Classe V Sezione. F
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
B. PASCAL – ROMA
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
INDIRIZZO: SCIENTIFICO–TECNOLOGICO
Classe V Sezione. F
DOCUMENTO FINALE
Il Consiglio di Classe
Italiano
Maria Teresa De Blasiis
Storia
Maria Teresa De Blasiis
Matematica
Donatella Ricalzone
Matematica Lab.
Enzo Mariani
Filosofia
Lorella Serafini
Inglese
Daniela Matronola
Fisica e Lab.
Maria Cristina Sassi
Fisica Lab.
Carmelo Caserta
Chimica
Vincenzina Cordischi
Chimica Lab.
Rinaldo Arena
Biologia e Lab.
Laura De Mattheis
Biologia Lab
Rinaldo Arena
Scienze Terra
Laura De Mattheis
Informatica e sistemi
Alessandro Carfagna
Inform. Lab.
Gerlando Cardinali
Educazione Fisica
Alessandra Ciancarini
Religione
Gerardo Zuñiga
Sostegno
Paola Mastropietro
15 Maggio 2013
Il Dirigente scolastico
Dott. Antonio Gaeta
L’ ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE B. PASCAL DI ROMA
1. DESCRIZIONE SINTETICA DELLA SCUOLA
L'Istituto Pascal ha sede in un grande complesso scolastico costruito dalla
Provincia tra Labaro e Prima Porta, nella zona Nord di Roma a ridosso del GRA, in
corrispondenza della Via Flaminia, della Via Tiberina e, meno direttamente, della Via
Cassia.
Nel febbraio del 1983 una prima classe si insediava nel complesso, ancora
come succursale dell'ITIS Max Planck, e nel giugno 1984 il Ministro firmava il
decreto che istituiva il triennio di specializzazione Informatica.
L'autonomia arrivava nel luglio del 1986, a seguito di una consistente crescita
degli iscritti.
Nell’anno scolastico 1993/1994 l’offerta formativa dell’Istituto si ampliava con
l’istituzione di una sezione di Liceo Scientifico Tecnologico (Progetto Brocca).
Nell’anno scolastico 2010/2011, l’Ufficio Scolastico Regionale ha deciso
l’accorpamento al nostro Istituto dell’I.T.I.S. Bernini (sito in Via dei Robilant, zona
Ponte Milvio).
I quartieri di Labaro e Prima Porta appartengono alla XX Circoscrizione e sono
sede di un fenomeno di urbanizzazione relativamente recente, a carattere sia popolare
che residenziale. Lo sviluppo edilizio, peraltro assai rapido, provoca di conseguenza
una crescita demografica eterogenea ma visibile.
La relativa facilità di accesso alla stazione ferroviaria di Prima Porta e alla
stazione di pullman di Saxa Rubra determina inoltre una rilevante affluenza di alunni
pendolari dai paesi situati sulla via Flaminia e sulla Tiberina, ampliando e
diversificando notevolmente il bacino di utenza dell'Istituto.
La situazione socioeconomica e culturale è quindi non omogenea, in quanto
alle identità più o meno definite ma reali rappresentate dai paesi, si affianca, per la
zona urbana periferica, l'assenza ancora oggi di strutture quali impianti sportivi,
teatri, musei, cinema, centri culturali, librerie.
Gli studenti riportano nella vita scolastica tutti gli aspetti derivati dalla propria
situazione sociale, quindi anche il disagio dovuto alla difficoltà di poter ampliare i
propri orizzonti e le proprie esperienze culturali, per mancanza di mezzi adeguati.
La nostra scuola pertanto, come punto di confluenza di realtà diverse, si pone
anche l'obiettivo di supplire alle carenza di tutto il territorio da cui proviene la sua
utenza, arricchendo la propria offerta culturale ed educativa e diventando centro di
promozione sociale al fine di suscitare interessi e migliorare la qualità della vita.
1.2 ATTIVITA’ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICOLARI
Nell’istituto sono funzionanti da tempo progetti mirati ad offrire agli studenti
opportunità educative e formative di supporto all’attività didattica.
Alcuni studenti della classe hanno partecipato alle seguenti attività in
quest’anno scolastico e nel precedente:

Orientamento per la scelta degli studi universitari e per l’inserimento nel
mondo del lavoro

Visite culturali, spettacoli teatrali, cinematografici anche in orario
extrascolastico

Gruppo sportivo

Giochi di Archimede

Laboratorio multimediale e Internet

Progetto Educazione alla salute

Progetto Web-aerospaziale
2. PROFILO D’INDIRIZZO
L’indirizzo scientifico–tecnologico:

Ha come traguardo la maturazione personale dell’allievo attraverso un’
impostazione di studio

critico–riflessiva , al fine di ampliare i quadri di riferimento e sviluppare
capacità di sintesi;

Presenta discipline umanistico–letterarie e scientifico–tecnologiche inserite in
un progetto formativo coerente e completo;

Consente, dopo la conclusione degli studi, la scelta tra Università e percorsi
formativi Post-diploma.
2.1 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE
Vengono indicati qui di seguito gli obiettivi, in termini di capacità, comuni a tutte le
discipline:

capacità di osservazione, di analisi e di sintesi

capacità di riflessione e di concentrazione

capacità di pianificazione e programmazione

capacità di raccogliere, vagliare, strutturare e archiviare informazioni

capacità di rilevare errori e di autocorreggersi

capacità di lavorare in gruppo

capacità di relazionarsi

capacità di esporre il proprio pensiero

capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando anche il lessico
specifico delle varie discipline

comprendere un testo anche in lingua straniera, coglierne la coerenza,
individuarne i punti fondamentali,

esporne i punti significativi

capacità di produrre testi scritti di diverso tipo riconoscendo i linguaggi
specifici

capacità di comprendere e produrre testi orali per descrivere con chiarezza
logica le diverse situazioni.
2.2 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI COMUNI ALLE AREE
DISCIPLINARI
AREA LINGUISTICO–STORICO–LETTERARIA

capacità comprendere realtà storiche, letterarie e linguistiche;

capacità di utilizzare le conoscenze linguistiche per la produzione orale e
scritta finalizzata alla comunicazione

capacità di ripercorrere con senso critico i processi attraverso fatti politici,
sociali e culturali

capacità di riflessione sulla propria lingua e cultura anche attraverso l’analisi
comparativa con altra lingua e cultura.
AREA SCIENTIFICA E TECNICA
1.
descrizione di fenomeni con chiarezza logica
2.
interpretazione di fenomeni
3.
formulazione di ipotesi e loro verifica
4.
verifica ed analisi critica dei risultati ottenuti
5.
conoscenza dei rapporti causa-effetto
6.
applicazione dei principi e delle regole alla risoluzione di problemi
scientifici e tecnici
7.
utilizzazione di modelli, concetti,principi, criteri e procedimenti per
affrontare e risolvere nuove situazioni problematiche
8.
documentazione e comunicazione in maniera efficace degli esiti del proprio
lavoro
9.
capacità di usare strumenti informatici
10. conoscenza e applicazione della normativa relativa alla sicurezza
11. capacità di riconoscere il collegamento tra progresso scientifico ed
evoluzione tecnologica
3. PROFILO DELLA CLASSE
La V F è composta da 23 studenti, 7 ragazze e 16 ragazzi, tutti provenienti dal
bacino d’utenza della scuola; in parte abitano nei paesi limitrofi lungo la via Tiberina,
la Flaminia e la Cassia, in parte risiedono a Labaro o a Prima porta.
La classe, nel complesso, ha partecipato in modo discontinuo alle attività
didattiche, solo alcuni studenti hanno seguito con continuità e impegno, altri invece
hanno espresso una partecipazione e un impegno non sempre adeguati, in particolare
in alcune discipline. Ciò ha determinato differenti livelli di preparazione, attestati dai
risultati conseguiti.
(Omissis)
Infine è presente uno studente atleta d’interesse nazionale (basket), già convocato
diverse volte dalla nazionale giovanile (under 18, under 20) che potrebbe essere
impegnato con i campionati europei di basket, che si terranno in Lettonia dal
09/07/2013 al 21/07/2013 e quindi potrebbe essere necessario adattare il calendario
del colloquio ai suoi impegni sportivi.
STABILITÀ DEL CORPO DOCENTE
Il corpo docente è formato da insegnanti tutti di ruolo, ma non ha avuto
continuità didattica in alcune discipline quali Informatica e Laboratorio, Chimica e
Laboratorio, Fisica e Laboratorio, Matematica.
4. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
4.1 PERCORSI MULTIDISCIPLINARI DI APPROFONDIMENTO
INDIVIDUALE
Gli studenti hanno curato individualmente un percorso di approfondimento a carattere
multidisciplinare su temi scelti nell’ambito di interessi personali e concordati con i
docenti che ne hanno seguito l’elaborazione.
Tali progetti saranno presentati e discussi in sede d’esame
4.2 STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le valutazioni durante l’anno scolastico sono state ricavate da verifiche aventi le
tipologie desumibili dalla seguente tabella.
Italiano
Storia
Matematica
Filosofia
Inglese
Fisica
Chimica
Biologia
Scienze della
Terra
Informatica
E. fisica
Religione
Interrogazioni Verifiche
scritte
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività in
laboratorio
x
x
x
x
Test
oggettivi
Saggi
brevi
x
Prove
pluridisciplinari
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
4.3 TIPOLOGIA DELLE PROVE EFFETTUATE
Il consiglio di classe, per la preparazione alla III prova d’esame, ha concordato di
orientare la prova con le modalità appresso indicate:
Tipologia: prova a risposta aperta (Tipologia B): 3 domande per disciplina con un
massimo di 10 righe per la risposta.
Valutazione:
– per la valutazione delle prove sono state utilizzate le griglie allegate; riguardo alla
terza prova sono state somministrate tre domande per ognuna delle 4 discipline
coinvolte, per un totale di 12 domande, ed un tempo di due ore e trenta minuti; per
ogni domanda si è attribuito un punteggio in quindicesimi per ogni risposta, e quindi
si è elaborata la media per il voto finale.
Durante la terza provagli studenti hanno utilizzato diversi strumenti di supporto:
 Vocabolario d’italiano
 Dizionario mono-lingua
 Calcolatrice
– per la prima e la seconda prova è stata effettuata una simulazione.
– per la terza prova sono state effettuate due simulazioni.
Costituiscono parte integrante del presente documento i testi delle prove scritte (I, II e
III prova) e le griglie di valutazione che si riportano in allegato
4.4 OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROGRAMMI SVOLTI
Si riportano in allegato i programmi di ciascuna disciplina svolti nel corso dell’anno
scolastico.
Gli obiettivi di area sono definiti al punto 2 del presente documento.
Per quanto riguarda le competenze e le capacità, un confronto nel Consiglio di classe
ha individuato quelle condivise, in accordo con il profilo d’indirizzo.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Per tutte le discipline ci si è generalmente attenuti al seguente schema:
Punteggio in Punteggio in
decimi
quindicesimi
1-2
1-3
3-4
4-6
5
7-9
6
10
7
11
8
12
9
13
10
14-15
Punteggio in Obiettivi raggiunti
trentesimi
1-6
Nessuna conoscenza degli argomenti proposti
Commette gravi errori. Conoscenze frammentarie . Non è
in grado di effettuare alcuna analisi e utilizza un
7-12
linguaggio inadeguato.
Conoscenze parziali che non riesce ad applicare in
13-19
situazioni non note. Difficoltà nei collegamenti.
Linguaggio approssimato ed incerto
Conoscenze generiche nell’ambito di un contesto
semplice. Capacità di effettuare semplici collegamenti.
20
Capacità di esprimere valutazioni non autonome.
Linguaggio limitato
Conoscenze essenziali e corrette. Capacità di effettuare
21-23
collegamenti Conoscenza del linguaggio tecnico
Conoscenze approfondite. Organizzazione delle
conoscenze nell’ambito di contesti diversi. Linguaggio
24-25
appropriato
Conoscenze complete, intuitive e partecipazione attiva e
26-28
costruttiva
29-30
Usa un linguaggio chiaro e rigoroso
Sicura padronanza delle conoscenze attinte da ambiti
pluridisciplinari in contesti diversi. E’ capace di
valutazioni autonome, complete ed approfondite
Allegati:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Programmi svolti di tutte le materie
Testo di prima prova scritta
Testi di seconda prova scritta
Testi di terza prova scritta
Griglie di valutazione (I, II e III prova)
(Omissis)
(Omissis)
ITIS – LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
“ B.PASCAL”
Prof.ssa Maria Teresa De Blasiis
Programma di ITALIANO a.s. 2012-13
classe 5F
OBIETTIVI GENERALI
La programmazione per il corso di Italiano e Storia è stata formulata tenendo presente
le indicazioni contenute e previste nel Progetto Brocca per il triennio ad indirizzo
Scient. Tecnologico.
OBIETTIVI COGNITIVI E FORMATIVI
Si fa riferimento, per quel che riguarda gli obiettivi cognitivi e formativi, a quelli
esplicitati nel
documento di classe,
METODOLOGIA
La metodologia di lavoro è stata caratterizzata da: lezioni frontali,discussioni guidate
in aula, lavori di gruppo, lavori individuali.
STRUMENTI DI VERIFICA
Prove scritte, prove orali, lavori individuali e di gruppo.
Testo in adozione: M, Sabugar- G.Sala', Gaot, La Nuova Italia
OBIETTIVI
Conoscenze: conoscere il contesto culturale in cui si collocano le diverse esperienze
artisiche
conoscere le caratteristiche fondamentali dei movimenti letterari presi in esame
conoscere la biografia, il percorso letterario e la poetica degli autori studiati
conoscere la produzione dei vari autori, attraverso una significativa esemplificazio
ne delle opere
CAPACITA' E COMPETENZE
collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali
cogliere il carattere innovativo di alcuni generi, nelle forme e nel contenuto
riconoscere e analizzare le principali strutture stilistiche e linguistiche del testo
narrativo e poetico
individuare i temi fondamentali di un testo narrativo e poetico
contestualizzare i testi in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria e alla
poetica del singolo autore
cogliere differenze e analogie tra poetiche, autori e opere
CONTENUTI
IL ROMANTICISMO
G.LEOPARDI: la poetica; la teoria del piacere e la poetica dell'indefinito;
dal pessimismo storico al pessimismo cosmico;
L'infinito; A Silvia, Canto notturno di un pastore errante nell'Asia;
La quiete dopo la tempesta; Le Operette Morali: Dialogo della Natu
ra e di un Islandese.
L'ETA' POST-UNITARIA:
Le strutture politiche, economiche e sociali dell'Italia post-unitaria
Linee generali della cultura europea ( il Positivismo)
Il romanzo naturalista francese
Realismo e impersonalita' nel romanzo naturalista
Il Verismo italiano
GIOVANNI VERGA: biografia, poetica e tecnica narrativa del Verga verista
L'ideologia verghiana e il naturalismo di Zola
da “vita dei campi”: Rosso Malpelo,
Liberta'
da “Le novelle rusticane”: la roba
I Malavoglia: la trama e i temi dell'opera
la prefazione: i vinti nella lotta per l'esistenza
L'ETA' DEL DECADENTISMO:
Il contesto storico
La visione del mondo decadente
Le poetiche del decadentismo
Linee generali della cultura europea: H. Bergson, la conoscenza
intuitiva contro la conoscenza empirica e razionale
F. Nietzshe, la teoria del superuomo
Il Romanzo decadente in Europa:
J.K. Huysmans,controcorrente (la trama)
O. Wilde, il ritratto di Dorian Gray (la trama)
GABRIELE D'ANNUNZIO: biografia
L'estetismo: Andrea Sperelli
I romanzi del super uomo: il programma politico del
superuomo
da Alcyone: la sera fiesolana
la pioggia nel pineto
CHARLES BAUDELAIRE e la POESIA SIMBOLISTA
Corrispondenze
L'albatro
Spleen
GIOVANNI PASCOLI: la biografia, la poetica
La poetica del “fanciullino”
I temi della poesia pascoliana, le soluzioni formali
Le raccolte poetiche
da “Myricae”:
lavandare,
novembre,
X agosto,
temporale; il lampo
l'assiuolo.
da “ i canti di Castelvecchio”:
la mia sera,
il gelsomino notturno.
IL PRIMO NOVECENTO
Il contesto storico
La situazione storica e sociale in Italia
La crisi del positivismo
La scoperta dell'inconscio: Freud e la psicoanalisi
Il romanzo in Europa e la dissoluzione delle strutture narrative
Il romanzo in Italia
La poesia
LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE
Il rifiuto della tradizione
I Futuristi
F. T. Marinetti: Manifesto del Futurismo
Manifesto tecnico della Letteratura Futurista
ITALO SVEVO: la biografia, la cultura
I primi romanzi: Una vita, Senilita' ( la trama e i temi centrali)
La coscienza di Zeno: l'ultima sigaretta,
la morte del padre,
una catastrofe inaudita.
LUIGI PIRANDELLO: la biografia, la visione del mondo
la poetica: un'arte che scompone il reale (da l'umorismo)
Le novelle: Il treno ha fischiato
La patente
Lettura integrale e analisi del romanzo: Uno, nessuno e
centomila
Il fu Mattia Pascal (la trama e i temi)
Il teatro e il periodo “grottesco”
Il “teatro nel teatro”: Sei personaggi in cerca d'autore (trama e
temi)
Enrico IV (trama e temi)
LA POESIA
GIUSEPPE UNGARETTI: la biografia, la poetica
L'Allegria: la funzione della poesia, l'analogia,
la poesia come “illuminazione”, gli
aspetti formali
Il porto sepolto,
In memoria,
Veglia
S. Martino del Carso
Mattina
Soldati
L'ERMETISMO: La “letteratura come vita”, il linguaggio
SALVATORE QUASIMODO: la biografia
Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
EUGENIO MONTALE: la biografia
Ossi di seppia, la poetica
“ Non chiederci la parola”
“Meriggiare pallido e assorto”
“Spesso il male di vivere ho incontrato”
Roma 15 maggio 2013
L'insegnante
Gli studenti
PROGRAMMA DI STORIA
a.s.2012-2013
Testo in adozione: F.Bertini, fatti e interpretazioni, Mursia scuola
CONTENUTI:
L' Unita' d'Italia: la diplomazia di Cavour e la seconda guerra di indipendenza
La spedizione dei Mille
Il completamento dell'unita'
Le condizioni di vita degli italiani
Lo Stato accentrato e il Mezzoggiorno
Il declino dell'impero asburgico e l'ascesa della Prussia
La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
La Germania di Bismarck
Gli Stati Uniti: crescita economica e divisioni sociali
La guerra di secessione americana
Gli Stati Uniti: nascita di una potenza mondiale
La modernizzazione del Giappone
Imperialismo e colonialismo
L'Italia nell'eta' delle grandi potenze: la sinistra al governo, la politica estera: la
triplice alleanza e l'espansione coloniale
Il movimento operaio e le organizzazioni cattoliche
L'irruzione delle masse nella storia
La nascita dei partiti di massa, i sindacati
Giolitti e l'inserimento delle masse nella vita politica
La seconda rivoluzione industriale
Le prime guerre del XX secolo:l' imperialismo, la guerra anglo-boera, la guerra r
russo-giapponese, la rivoluzione russa del 1905
Imperialismo e nazionalismo: le crisi marocchine e le guerre balcaniche
La guerra di Libia
LA PRIMA GUERRA MONDIALE: Lo scoppio della guerra
La posizione dei socialisti
Dalla guerra di movimento alla guerra di
posizione
L 'intervento dell'Italia
La guerra dal 1915 al 1917
La conclusione del conflitto
I Trattati di pace
La Societa' delle Nazioni
LA RIVOLUZIONE RUSSA
IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA E IN GERMANIA:la nuova destra,
il “biennio rosso” e la divisione delle sinistre
La crisi dello Stato liberale: Mussolini conquista il
potere
La nascita della repubblica di Weimar
Il fascismo al potere: 1922-1925, la transizione verso la
dittatura
La dittatura e l'Italia fascista
La conciliazione tra Chiesa e Stato
LA DITTATURA DI STALIN
LE DEMOCRAZIE EUROPEE. FRANCIA e G.BRETAGNA
LA CRISI DEL SISTEMA COLONIALE. Le tensioni nell'area mediorientale
I movimenti indipendentisti in India e in nord Africa
Il Giappone
LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA SULL'ECONOMIA: il passaggio del
primato economico mondiale dalla G. Bretagna
agli Stati Uniti
L'iperinflazione in Germania
LA CRISI DEL 1929 : il crollo di Wall Street; il New Deal e le conseguenze nel
mondo della crisi del '29
L'economia italiana negli anni '30
LA GERMANIA NAZIONAL SOCIALISTA. Hitler conquista il potere
L'ideologia nazionalsocialista
La persecuzione degli ebrei
LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA. Il ritorno della Germania sulla scena
internazionale
La politica estera dell'Italia
La guerra civile in Spagna
LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Lo scoppio del confitto
La guerra lampo (1939-4
L'entrata in guerra dell'Italia
L'attacco nazista all'URSS e l'intervento americano
1942-43: inizia la crisi delle forze del patto tripartito
1943-44: il crollo del regime fascista , l'offensiva alleata in
Italia e in Oriente
La Resistenza
1944-45: la conclusione del conflitto
La conferenza di Potstdam e l'assetto postbellico
I trattati di pace
LA FASE INIZIALE DELLA GUERRA FREDDA
Roma 15 maggio 2013
L' insegnante
Gli studenti
Programma di matematica
Classe VF
a.s. 2012-2013
prof.ssa Donatella Ricalzone
Funzioni e loro proprietà
definizione, classificazione, dominio, studio del segno.
Limiti delle funzioni
Intervalli e intorni di un punto, intori di infinito, estremo superiore e inferiore
di un insieme, punti isolati, punti di accumulazione.
Definizione di limite finito per x che tende a x0, Definizione di limite infinito
per x che tende a x0, definizione di limite finito per x che tende a infinito, definizione
di limite infinito per x che tende a infinito.
Le operazioni con i limiti (senza dimostrazioni).
Forme di indecisione.
Limiti notevoli. Primo limite notevole
(con dimostrazione)
Infiniti e infinitesimi . Ordine di infinito e infinitesimo
Teoremi sui limiti
Teorema di unicità del limite (con dimostrazione). Teorema della permanenza
del segno (con dimostrazione). Teorema del confronto (senza dimostrazione).
Funzioni continue
Definizione (tre condizioni)
Teoremi sulle funzioni continue (senza dimostrazione)
Teorema di Weierstrass , Teorema dei valori intermedi, Teorema dell’esistenza
degli zeri .
Punti di discontinuità di una funzione
Classificazione
Asintoti
Asintoti verticali, orizzontali, obliqui
Derivata di una funzione
Rapporto incrementale, definizione di derivata, retta tangente al grafico di una
funzione, punti stazionari, punti di non derivabilità (flessi a tangente verticale,
cuspidi, punti angolosi)
Continuità e derivabilità
Derivate fondamentali. Calcolo delle derivate
Derivate di ordine superiore al primo
Differenziale di una funzione
Teoremi sul calcolo differenziale (senza dimostrazione)
Teorema di Rolle, Teorema di Lagrange, conseguenza del teorema di
Lagrange, Teorema di Cauchy, Teorema di de l’Hospital
Funzioni crescenti e decrescenti
Massimi, minimi, flessi
Massimi e minimi assoluti e relativi, concavità, flessi orizzontali, flessi
obliqui, (flessi verticali)
Studio di funzioni
Risoluzione approssimata di un’equazione
Metodo grafico, metodo di bisezione
Integrale indefinito
Primitiva di una funzione, integrale indefinito, Integrali indefiniti immediati.
Integrazione per sostituzione, per parti.
Integrazione di funzioni fratte (cenni)
Integrale definito
Definizione, proprietà, Teorema della media, Funzione integrale, Teorema
fondamentale del calcolo integrale
Calcolo delle aree di superfici piane, Calcolo dei volumi
Volumi dei solidi di rotazione, volume dei solidi
Lunghezza di un arco di curva
Area di una superficie di rotazione
Roma, 15 maggio 2013
Firma alunni
Firma Docente
Programma di filosofia
Anno scolastico 2012 – 2013
Classe 5 F
Modulo 1 – Il Romanticismo e l’Idealismo tedesco
L’età romantica: caratteristiche generali
La nascita dell’Idealismo: l’Idealismo etico di Fichte e l’Idealismo oggettivo di
Schelling
Il sistema filosofico di Hegel: conoscenza generale dei contenuti delle opere
Fenomenologia dello Spirito, Logica. Il sistema della scienza in tutte le sue
articolazioni. Il metodo dialettico. Lo spirito oggettivo: il diritto, la morale, l’eticità.
Lo stato moderno. Lo spirito assoluto e le sue espressioni
Modulo 2 – Ragione, fede e rivoluzione nel postidealismo
Kierkegaard: l’esistenza come scelta, la dialettica dell’Aut – Aut, gli stadi
dell’esistenza, angoscia disperazione e malattia mortale
Feuerbach e la concretezza dell’uomo. Cenni alle tematiche del socialismo utopico
Marx: Marx e la critica ad Hegel, alla sinistra hegeliana, all’utopismo socialista.
L’alienazione del lavoro nella società capitalistica e la via all’emancipazione umana.
La critica all’economia borghese del Capitale e l’analisi del ciclo economico
capitalistico. Il materialismo storico. La dialettica struttura – sovrastruttura.
Modulo 3 – Critica della razionalità
Schopenhauer : il mondo come rappresentazione e come espressione dolorosa di
soggettività e di Volontà cosmica
Nietzsche: estetismo giovanile, antistoricismo, critica dei valori morali e religiosi
dell’Occidente, nichilismo, volontà di potenza ed avvento dell’uomo nuovo
Freud: le pulsioni nell’uomo, il conflitto psichico, il disagio della civiltà, l’inconscio
e le sue principali espressioni (sogni, motti di spirito, lapsus)
Modulo 4 – Filosofia e scienza nell’Ottocento
Il Positivismo: caratteri generali
Il Positivismo francese: Comte (la legge dei tre stadi, il concetto di scienza, la
classificazione delle scienze, i compiti della filosofia)
Il Positivismo inglese: l’evoluzionismo di Darwin, Mill (il problema della libertà, la
logica dell’inferenza, la riflessione morale), Spencer (evoluzionismo filosofico e
progresso)
Modulo 5 – La reazione al Positivismo
L’idealismo italiano: lo storicismo assoluto di Croce e l’attualismo di Gentile
Lo spiritualismo di Bergson
Modulo 6 – La scienza e la tecnica nel Novecento
Le problematiche della scienza nel Novecento. L’epistemologia di Popper, Kuhn e
Lakatos
La questione della tecnica nella società contemporanea
Roma 15 maggio 2013
Docente: Lorella Serafini
EngLit&Lab #3*
Curricular Teacher: Ms Daniela Matronola.
Reference Text  Cakes&Ale [Books #2 + #3] – (Signorelli Scuola)
Many further contributions aimed at Syllabus Implementation were supplied in the form of
Hand–Outs taken from other text books and web materials
The Novel
*
*from its Rise, thru its Development into the Romantic Forms and the Victorian many great works,
up to the Experimentalism of the Modern AGE as to Modernism
CHARLES DICKENS [1812 – 1870]
On the occasion of the bicentennial anniversary of his birth,
intense summer reading of his novels was done by the VF students:
 Oliver Twist
 Great Expectations
 Pickwick Papers
 Our Mutual Friend
 …..
Dickens and Children [Orphans, WorkHouses and Factories]
Dickens and Crime [Bosses and PickPockets, Debt(or)s and the Marshalsea]
Dickens and Justice [against Jeremy Bentham’s PanOptikon]
____________________________________________________________________________________
Roots Recovery …
THE RISE OF THE NOVEL
The realistic novel – Utopian fiction – the epistolary novel – the
picaresque novel – the sentimental novel – travelling and the novel
– journalism and journal writing – the Glorious / Bloodless Revolution
and the making of a nation–scale audience of readers
DANIEL DEFOE – Robinson Crusoe
JONATHAN SWIFT – Gulliver’s Travels
SAMUEL RICHARDSON – Pamela, or Virtue Rewarded
LAWRENCE STERNE – A Sentimental Journey
TOBIAS SMOLLETT – The Adventures of Roderick Random
_______________________________________________________________________________
REVISION
The ROMANTIC NOVEL
The Gothic Novel  Mary Shelley’s Frankenstein
The Historical Novel  Walter Scott’s Ivanhoe
The Novel of Manners  Jane Austen’s Pride and Prejudice
RESTART
THE BRONTË SISTERS
Emily  Wuthering Heights
Charlotte  Jane Eyre
ROBERT
 The Strange Case of
LOUIS STEVENSON  [Dr Jekyll and Mr Hyde
NATHANIEL HAWTHORNE  The Scarlet Letter
OSCAR WILDE  The Picture of Dorian Gray
Comparisons with G. D’annunzio Il piacere and Huysmans’s A rebours
______________________________________________________________________________________________________
THE 20th CENTURY – MODERNISM as an overall phenomenon
(a general view of the age from 1901 to 1945)
JOSEPH CONRAD  The Shadow Line
 Heart of Darkness
A comparison with R.Kipling’s positions on COLONIZATION
(as expressed in White Man’s Burden)
JAMES JOYCE  Dubliners
Ulysses
VIRGINIA WOOLF  Mrs Dalloway
Orlando
To the lighthouse
Parallel Comparisons with Italo Svevo / Marcel Proust / T. S. Eliot
Analysis of TSEliot’s The Love Song of Alfred J. Prufrock (1917)
Parallel intuitions:
|  Ulysses (JJoyce) ----------------  Epiphany
1922 – |  The Waste Land (TSEliot) ----  The Objective Correlative
|  La Recherche (MProust) ------- Les Madeleines
______________________________________________________________________________________________________
Time Planning  3 Macro Areas : 3 menu items = 1 Month Span X Module Unit.
1) Methodology was taught in the form of  a) how to study designing  mind maps
 concept maps
 structural maps;
 b) how to summarize or schematize pages;  c) how to design lectures aimed at class teaching)
IN ORDER TO get the students a) become able to interact with any knowledge both source and item,
b) be aware of any knowledge both progress and value.
2) At the end of each step (Menu Item), a testing session was enacted as:  written tests / oral tests,
 both individual and group lectures to the rest of the class.
3) FOCUSES were circumscribed IN ORDER TO… FOCUS on grammar/syntax crucial cores
and on any other critical issue.
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli alunni
PROGRAMMA di FISICA e LABORATORIO
Indirizzo liceo scientifico tecnologico
Classe 5 sez.F-G
a.s. 2012/2013
Docenti:
Maria Cristina Sassi
Carmelo Caserta
Libro di testo: Bergamaschini-Marazzini-Mazzoni “L’indagine del mondo fisico”,
Carlo Signorelli Editore (Volume E)
MODULI
CONTENUTI
Fenomeni elettrici e definizione di campo Elettrizzazione dei corpi
Legge di Coulomb e costante dielettrica
Concetto di campo elettrico e linee di forza
Concetto di flusso e Teorema di Gauss
Lavoro nel campo elettrico e definizione di energia
Proprietà del campo elettrico
potenziale elettrica
Potenziale elettrico e differenza di potenziale
Circuitazione del campo elettrico e carattere conservativo
Moto di una carica in campo elettrico uniforme
Proprietà di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico:
Proprietà di un conduttore carico
-capacità elettrica
-condensatore piano e sue proprietà
Conduzione elettrica nei solidi, liquidi,
Intensità di corrente
gas
Conduttore e isolante, portatori di carica
Leggi di Ohm
Effetto Joule
Generatori di corrente e di tensione
Circuito elettrico
Superconduttività
Fenomeni magnetici e proprietà del
Esperimento di Oersted, Legge di Ampère
campo magnetico
Definizione di campo magnetico
Campo generato da un filo rettilineo, una spira circolare, un
solenoide
Flusso del campo magnetico
Cicuitazione del campo e sua non conservatività
Confronto tra i campi vettoriali: elettrico e magnetico
Magnetismo nella materia
Interazione tra campo magnetico e campo Forza di Lorentz
elettrico
Moto di una carica in campo magnetico
Forza prodotta da un campo magnetico su un filo percorso da
corrente, su una spira
Induzione elettromagnetica, corrente indotta
Legge di Faraday-Neumann-Lenz
Laboratorio Sono state svolte esperienze di: elettrostatica, studio di semplici circuiti elettrici, fenomeni
magnetici, fenomeni di induzione magnetica, forza di Lorentz
Roma 15 maggio 2013
Gli Alunni
Gli insegnanti
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE
“ BLAISE PASCAL “ ROMA
PROGRAMMA DI CHIMICA E LABORATORIO
Liceo Scientifico Tecnologico
Classe 5 F - Anno Scolastico 2012/2013
Docenti: V. Cordischi - A. Arena
Programma svolto al 15/5/2013
- CLASSIFICAZIONE, NOMENCLATURA E REAZIONI DEI PRINCIPALI
COMPOSTI INORGANICI. La valenza e il numero di ossidazione. Classificazione
dei composti inorganici. Nomenclatura tradizionale. Composti binari con l’ossigeno:
ossidi acidi, ossidi basici, perossidi. Composti binari senza ossigeno: idruri, idracidi,
sali degli idracidi. Composti ternari: idrossidi, ossoacidi, sali degli ossoacidi.
Composti quaternari: sali acidi o idrogeno sali. Nomenclatura IUPAC (razionale).
Composti binari con l’ossigeno. Composti binari senza ossigeno. Composti ternari.
Idrogenosali.
Bilanciamento di una reazione chimica ed equazione di reazione. Calcoli
stechiometrici.
- REAZIONI DI OSSIDORIDUZIONE. Individuazione del numero di ossidazione
di ogni elemento in un composto. Individuazione in una reazione dell’elemento che
si ossida e di quello che si riduce. Semireazione di ossidazione. Semireazione di
riduzione. Bilanciamento delle reazioni di ossidoriduzione. Potere ossidante e potere
riducente.
- CELLE GALVANICHE. Semielementi di una cella galvanica e ponte salino.
Anodo e catodo. Funzionamento di una cella galvanica. Elettrodo standard a idrogeno
(SHE). Forza elettromotrice (f.e.m.) di una cella galvanica. Scala dei potenziali
standard di riduzione. Potenziali standard e spontaneità delle reazioni. Conduttori
elettrici di prima e seconda specie. Segno degli elettrodi e verso del flusso degli
elettroni in base alla reazione prevista. Flusso degli ioni all’interno della cella. Pila di
Volta. Pila Daniell. Pile di interesse pratico (Leclanché e Mallory). Accumulatori.
Corrosione.
- CELLE ELETTROLITICHE ED ELETTROLISI. Funzionamento di una cella
elettrolitica e confronto con una cella galvanica. Segni degli elettrodi. Direzione del
flusso degli elettroni e degli ioni. Prima e seconda legge di Faraday. Ordine di scarica
anodica e catodica. Applicazione dell’elettrolisi nell’industria. Galvanotecnica:
galvanoplastica e galvanostegia.
- LA CHIMICA DEL CARBONIO. Le particolari proprietà dell’atomo di
carbonio. Ibridazione sp3, sp2, sp. Legami σ e legami π. Isomeria di struttura e
stereoisomeria. Carbonio chirale ed enantiomeri. Antipodi ottici e miscela racemica.
- GLI IDROCARBURI. Idrocarburi alifatici (saturi e insaturi): alcani, alcheni,
alchini. Polieni. Idrocarburi aliciclici. Idrocarburi aromatici o areni. Benzene.
Nomenclatura tradizionale e IUPAC. Principali caratteristiche chimiche e fisiche.
Reazioni.
- I DERIVATI FUNZIONALI DEGLI IDROCARBURI. Derivati funzionali
alogenati: alogenuri alchilici e alogenuri arilici.
Programma che si pensa di svolgere:
- I DERIVATI FUNZIONALI DEGLI IDROCARBURI. Alcoli, fenoli, eteri.
Aldeidi e chetoni.
Acidi carbossilici e loro derivati. Ammine, ammidi e composti eterociclici. Polimeri.
LABORATORIO
- Metalli e non metalli: formazione di ossidi, idrossidi, ossoacidi.
Filmato riassuntivo sulla formazione di composti inorganici.
- Determinazione del rapporto di combinazione di un composto formato da rame e
cloro.
- Resa di una reazione chimica (CaCO3 + 2HCl → CaCl2 + CO2 + H2O).
- Rendimento percentuale e reagente in eccesso.
- Reazioni di ossidoriduzione e tendenza degli elementi a reagire.
- Costruzione della pila Daniell e f.e.m. di una cella galvanica.
- Elettrolisi dell’acqua con il voltametro di Hoffmann.
- Preparazione del metano e dell’acetilene.
- Ossidazione degli alcheni a glicoli.
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli alunni
I.T.I.S. ‘Pascal’ - Liceo Scientifico Tecnologico
Classe 5F
Materia: Informatica e Sistemi automatici - Proff. Carfagna-Cardinali
Programma al 15 maggio A.S. 2012/2013
Modulo 1: Sistemi di numerazione
La rappresentazione dei numeri nei calcolatori. Sistemi di numerazione binaria.
Operazioni tra numeri binari (somma e sottrazione). Conversioni binario-decimale e
decimale binario (solo numeri interi). Cenni di algebra booleana (operazioni di AND
e OR logico).
Modulo 2: Architettura dei computer
Definizione di ICT. Architettura dei calcolatori (CPU, memoria primaria e
secondaria, dispositivi di I/O, Bus). Definizione di hardware e software.
Modulo 3: Protocolli di comunicazione
Definizione di protocollo di comunicazione. Modelli a strati: la pila ISO/OSI e la
pila TCP/IP. Il livello di rete: indirizzi MAC e formato della trama Ethernet. Il
protocollo IP: caratteristiche e servizi offerti. Formato del datagramma IPv4 (cenni).
L’indirizzamento in IPv4. Le classi nell’indirizzamento IP. La subnet mask. Il
protocollo IPv6. Il protocollo TCP: caratteristiche e servizi offerti. La sessione TCP
(instaurazione, trasmissione dati e chiusura). Controllo di flusso tramite finestra
scorrevole (sliding window).
Modulo 4: Le reti locali
Caratteristiche delle reti locali. Distinzione tra LAN, MAN e WAN. Topologia logica
e fisica. Mezzi fisici di trasmissione (doppino, coassiale, fibra, wireless). Metodi di
controllo di accesso al mezzo (deterministici, probabilistici e centralizzati). Apparati
di rete di livello 1 (hub e repeater), 2 (bridge e switch) e 3 (router). Reti Ethernet:
formato della trama. Protocolli della famiglia IEEE 802.3x: Token ring e CSMA/CD.
Domini di broadcast e domini di collisione.
Modulo 5: Basi di dati
Sistemi informatici e sistemi informativi. Definizione di database. Fasi della
progettazione di un database (concettuale, logica e fisica). Schema concettuale: il
modello E/R. Entità, attributi e associazioni. Schema logico: il modello relazionale.
Chiavi esterne e vincoli di integrità referenziale. Regole di mapping dello schema
relazionale nello schema logico.
Programma da effettuare
Operatori dell’algebra relazionale: selezione, proiezione e join. Il linguaggio SQL.
Sintassi SQL per la definizione di schemi, database e tabelle. Interrogazioni in SQL:
sintassi del comando SELECT.
Esercitazioni di laboratorio
Simulazione di reti tramite il software ‘Cisco Packet Tracer’. (i dettagli saranno
forniti nel programma finale)
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli alunni
RELIGIONE
PROGRAMMA SVOLTO NELLE CLASSI QUINTE
A – D - F -G
Anno scolastico
2012 - 2013
- Sulla crisi attuale dei valori familiari:




diversi modi di atteggiarsi tra genitori e figli.
assenza di timore e maggior libertà da parte dei figli.
maggior capacità di dialogo tra genitori e figli.
le figure tradizionali del padre e della madre messe in discussione
dall’attuale crisi dei valori familiari.
- Cinismo nella vita sociale e relativizzazione dei valori morali:
 L’importanza e necessità di vivere i valori morali in nome unicamente
della propria dignità umana:
contro una visione utilitaristica della morale.
- Fede religiosa
(cristiana)
e ideologia di “sinistra”:
 possono essere conciliabili?
 nel cristianesimo, prendere le parti dei più deboli deve essere la norma,
con l’unica preclusione del ricorso alla violenza.
- il problema del male nel mondo
 Il male vince sempre sul bene?
 In realtà il male ha più ‘visibilità’ (fa più notizia) perché ferisce di più.
 Forse la vera risposta sta nel fatto che bene e male devono coesistere in
un mondo umano, necessariamente limitato ed in via di
perfezionamento.
Roma, 15 maggio 2013.
L’insegnante:
Gerardo Zúñiga Gutiérrez
Materia: BIOLOGIA
Anno scolastico 2012/2013
CLASSE V F
Prof.ssa
Laura De Mattheis
EVOLUZIONE
Le prime teorie scientifiche sulla storia della vita
Charles Darwin e la nascita dell’evoluzionismo moderno
L’evoluzione dopo Darwin: la teoria sintetica
Equazione di Hardy-Weinberg
I fattori che modificano la stabilità genetica di una popolazione
Variabilità genetica
Mutazioni, flusso genico, deriva genetica e selezione naturale
La selezione naturale. Modelli di selezione.
Fattori che influiscono sulla selezione naturale
ORIGINE DELLE SPECIE
Speciazione allopatria e simpatrica (poliploidia)
Gradualismo filetico ed equilibri intermittenti
Evoluzione dei primati, con particolare attenzione all'uomo
ECOLOGIA DELLE COMUNITÀ
Definizione di specie
Habitat
Biomi terrestri
L’impronta ecologica
DINAMICA DI POPOLAZIONE
Le curve dell’aspettativa di vita
Dimensioni: crescita teorica e reale
La crescita esponenziale e la crescita logistica
Fattori densità-dipendenti e densità-indipendenti
RETI ALIMENTARI
Le comunità ecologiche
Livelli trofici e flusso d’energia
Piramidi ecologiche
 Amplificazione biologica (magnificazione)
Cicli biogeochimici
ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI
Nicchia ecologica
Interazioni tra specie
Competizione intra- e infraspecifica
Rapporti preda-predatore. Mimetismo.
Cascate trofiche, specie chiave di volta e successioni ecologiche
 Biodiversità.
 La biodiversità in Italia: specie autoctone, specie alloctone, specie endemiche.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
Simulazione della selezione naturale
Simulazione della deriva genetica
 N.B. Gli argomenti segnati in corsivo non sono stati ancora svolti.
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli studenti
Materia: SCIENZE DELLA TERRA
Anno scolastico 2012/2013
CLASSE V F
Prof.ssa Laura De Mattheis
MINERALI E ROCCE
I minerali e loro proprietà
Le rocce e i processi litogenetici
Magmi e loro caratteristiche
Rocce magmatiche
Il processo sedimentario
Rocce sedimentarie
Il processo metamorfico
Rocce metamorfiche
ATTIVITÀ IGNEA
Magmatismo e vulcanismo
Attività ignea effusiva
Attività ignea intrusiva
Struttura dei vulcani
Origine del magma
Distribuzione geografica dei vulcani
I TERREMOTI
Onde sismiche
Localizzazione dei terremoti
Intensità e magnitudo
Maremoti
Sismicità e rischio sismico in Italia
LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA
Discontinuità e fasce interne della Terra
LA TETTONICA A PLACCHE
La deriva dei continenti e le sue prove
Paleomagnetismo
Tettonica a placche
I margini delle placche
Orogenesi e tettonica a placche
Distribuzione dei sismi e dei vulcani sulla Terra
Punti caldi
Ciclo di Wilson
LA STORIA DELLA TERRA
Il tempo geologico
Datazione radiometrica e radioattività
Storia geologica della terra: Eoni e Ere
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli alunni
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Anno scolastico 2012/2013
CLASSE V F
Prof.ssa Alessandra Ciancarini
Potenziamento fisiologico - esercitazioni di corsa prolungata a ritmi
progressivamente crescenti, corsa di resistenza, corsa di velocità - esercizi a
corpo libero, esercizi di mobilizzazione generale.
Potenziamento muscolare - esercizi per gli arti superiori, inferiori, fascia
addominale e dorsale .
Coordinazione dinamica generale, coordinazione oculo – manuale
esercizi di destrezza anche con l’uso di piccoli attrezzi .
ATTIVITA’ SPORTIVE: conoscenza e pratica di almeno due discipline







atletica leggera, corsa campestre e atletica su pista
pallavolo: fondamentali individuali e di squadra, regolamento
basket: fondamentali individuali e di squadra, regolamento
calcio a 5: fondamentali individuali e di squadra, regolamento
tennis tavolo: fondamentali individuali, regolamento
bowling: fondamentali individuali, regole di gioco
Badminton: fondamentali individuali, regolamento
Partecipazione ai campionati Studenteschi
Sez. teorica
Cenni di storia dell’educazione Fisica:Ed. fisica di ieri ed oggi con
particolare riferimento alla situazione italiana. Storia delle Olimpiadi
moderne
Partecipazione al progetto “Educazione alla Salute” incontro informativo
con i medici del Centro trasfusionale ospedale S. Filippo Neri. Seguente
lezione ed approfondimento.
Donazione di sangue in collaborazione con EMA.ROMA
Partecipazione al “ Progetto Educazione alla sicurezza in acqua” ( Società
Nazionale di Salvamento)
SICUREZZA STRADALE:
Partecipazione progetto” Easy2 go”: Lezione teorica di guida sicura e
prova per i neo patentati con simulatore in collaborazione con ACI.
Roma 15 maggio 2013
L’insegnante
Gli studenti
'
Nome
Cognome
Classe
.u--..'-^-...... .j-.„
MMi
Il
Data
a Analisi del Testo
Luigi Pirandello
Una crisi d'identità (Uno, nessuno e centomila, libro I)
È l'incipit del romanzo Une, nessuno e centomila-, il protagonista, Vitangelo Moscarda, per una casuale osservazione della moglie, scopre un piccolo difetto del proprio naso. Dalla scoperta che gli altri ci vedono ciascuno a suo
modo inizia la sua crisi di identità.
5
10
«Che fai?» mia moglie m i domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
«Niente,» le risposi, «mi guardo qua, dentro i l naso, i n questa narice. Premendo, avverto u n
certo dolorino».
Mia moglie sorrise e disse:
«Credevo t i guardassi da che parte t i pende».
M i voltai come u n cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
«Mi pende? A m^? I l naso?».
E mia moglie, placidamente:
«Ma sì, caro. Guardatelo bene: t i pende verso destra».
Avevo ventotto anni e sempre da allora ritenuto i l mio naso, se n o n proprio bello, almeno
molto decente, come insieme tutte le altre parti della mia persona. Per cui m'era stato facile ammettere e sostenere quel che d i solito ammettono e sostengono tutti coloro che n o n
hanno avuto la sciagura d i sortire u n corpo deforme: che cioè sia da sciocchi invanire per
le proprie fattezze. La scoperta improvvisa e inattesa d i quel difetto perciò m i stizzì come u n
immeritato castigo.
Vide forse mia moglie molto più addentro d i me i n quella mia stizza e aggiunse subito che,
se riposavo nella certezza d'essere i n tutto senza m e n d e , me ne levassi p u r e , perché, come i l naso m i pendeva verso destra, così...
«Che altro?».
Eh, altro! altro! Le mie sopracciglia parevano sugli occhi due accenti circonflessi,
, le
mie orecchie erano attaccate male, una più sporgente dell'altra; e altri difetti...
«Ancora?».
Eh sì, ancora: nelle mani, al dito mignolo; e nelle gambe (no, storte no!), la destra, u n p o chino più arcuata dell'altra: verso i l ginocchio, u n pochino.
Dopo u n attento esame dovetti riconoscere veri tutti questi difetti. E solo allora, scambiando certo per dolore e avvilimento, la maraviglia che ne provai subito dopo la stizza, mia
moglie per consolarmi m'esortò a non affliggermene p o i tanto, che anche con essi, tutto
sommato, rimanevo u n bell'uomo.
Sfido a n o n irritarsi, ricevendo come generosa concessione ciò che come diritto ci è stato
prima negato. Schizzai u n velenosissimo "grazie" e, sicuro d i n o n aver motivo né d'addolorarmi né d'avvilirmi, n o n diedi alcuna importanza a quei lievi difetti, ma una grandissima
e straordinaria al fatto che tant'anni ero vissuto senza mai cambiar d i naso, sempre c o n
1
15
2
3
20
4
A
25
30
A
5
1. sortire: avere in sorte.
2. invanire: vantarsi.
3. mende: difetti.
Analisi del testo
4. me ne levassi pure: mi
togliessi pure quella certezza dalla mente.
1
#
5. Schizzai ... "grazie":
pronunciai
un grazie
quasi gettandolo come se
fosse il veleno di un serpente.
1
1 Nome
35
Cognome
Classe
Data
j
quello, e con quelle sopracciglia e quelle orecchie, quelle mani e quelle gambe; e dovevo
aspettare d i prender moglie per aver conto che l i avevo difettosi.
«Uh che maraviglia! E n o n si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire 1 difetti del marito».
Ecco, già — le mogli, n o n nego. Ma anch'io, se permettete, d i quei tempi ero fatto per
sprofondare, a ogni parola che m i fosse detta, o mosca che vedessi volare, i n abissi d i riflessioni e considerazioni che m i scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per
traverso lo spirito, come una tana d i talpa; senza che d i fuori ne paresse nulla.
«Si vede,» v o i dite, «che avevate molto tempo da perdere».
No, ecco. Per l'animo i n cui m i trovavo. Ma del resto sì, anche per l'ozio, non nego. Ricco,
due fidati amici, Sebastiano Quantorzo e Stefano Firbo, badavano ai miei affari dopo la
morte d i mio padre; i l quale, per quanto ci si fosse adoperato con le buone e con le cattive,
n o n era riuscito a farmi concludere mai nulla; tranne d i prender moglie, questo sì, giovanissimo; forse con la speranza che almeno avessi presto u n figliuolo che non m i somigliasse punto; e, pover uomo, neppur questo aveva potuto ottenere da me.
N o n già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. Tutte le prendevo. Ma camminarci, n o n ci camminavo. M i fermavo a ogni passo;
m i mettevo prima alla lontana, p o i sempre più da vicino a girare attorno a ogni sassolino
che incontravo, e m i maravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso d i quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni d'una montagna
insormontabile, anzi d'un mondo i n cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi.
Ero rimasto così, fermo ai p r i m i passi d i tante vie, con lo spirito pieno d i mondi, o d i sassolini, che fa l o stesso. Ma n o n m i pareva affatto che quelli che m'erano passati avanti e
avevano percorso tutta la via, ne sapessero i n sostanza più d i me. M'erano passati avanti,
non si mette i n dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, i n fondo alla via,
avevano trovato u n carro: i l loro carro; v i erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se
lo tiravano dietro. N o n tiravo nessun carro, i o ; e n o n avevo perciò né briglie né paraocchi;
vedevo certamente più d i loro; ma andare, n o n sapevo dove andare.
Ora, ritornando alla scoperta d i quei lievi difetti, sprofondai tutto, subito, nella riflessione
che dunque - possibile? - n o n conoscevo bene neppure i l m i o stesso corpo, le cose mie che
più intimamente m'appartenevano: i l naso le orecchie, le mani, le gambe. E tornavo a guardarmele per rifarne l'esame.
Cominciò da questo i l m i o male. Quel male che doveva ridurmi i n breve i n condizioni d i
spirito e d i corpo così misere e disperate che certo ne sarei morto o impazzito, o v e i n esso
medesimo n o n avessi trovato (come dirò) i l rimedio che doveva guarirmene.
6
7
40
45
50
55
60
65
8
Già subito m i figurai che tutti, avendone fatta mia moglie la scoperta, dovessero accorgersi
di quei miei difetti corporali e altro n o n notare i n me. [...]
70
E m i fissai d'allora i n p o i i n questo proposito disperato: d'andare inseguendo quell'estraneo
ch'era i n me e che m i sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me quale io m i conoscevo; quell'uno che viveva per gli a l t r i e che io n o n potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch'io
così come gli altri lo vedevano e conoscevano.
9
6. aver conto: rendermi
conto.
7. bucheravano: si aprivano un varco.
8. ove: se.
9. quell'uno ... altri: l'im-
magine che gli altri gli attribuivano.
A n a l i s i d e l testo
7
I
J
| Nome
75
80
Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutù, come uno solo credevo d'esser io per me. Ma presto l'atroce mio dramma si complicò: con la scoperta
dei centomila Moscarda ch'io ero n o n solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo
solo nome d i Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo m i o povero corpo
ch'era uno anch'esso, uno e nessuno-ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo
guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo i n esso ogni sentimento e ogni volontà.
Quando così i l imo dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.
L . Pirandello, Tutti i romanzi, voi. I I , Mondadori, Milano 1973
Comprensione del testo
1.
Riferisci il contenuto del passo, prestando attenzione alla divisione in sequenze: da che cosa nasce la
riflessione del protagonista? Su che cosa si concentra? Verso quale conclusione si avvia?
Analisi del testo
* 2. Quale ritratto di Moscarda emerge da\Y incipit del romanzo? Quali differenze emergono tra la sua personalità e quella di coloro che, secondo le parole dello stesso Moscarda, hanno «trovato un carro» (riga 58)? Secondo il narratore, Moscarda è più o meno capace di conoscere la vita rispetto a coloro che
hanno «trovato un carro»? Attraverso quali osservazioni il narratore ci fa capire che il protagonista è naturalmente portato olla riflessione?
3. A che cosa serve la metafora iniziale dello specchio?
4. Quale è il «male» (r j a 65) che sconvolgerà la vita di Moscarda?
5. Quale espressione del protagonista chiarisce il titolo del romanzo Uno, nessuno e centomila?
6. Dalla riflessione di Moscarda, che manifesta il pensiero dell'autore, l'identità individuale esiste oppure
è una finzione? Chi è l'«estraneo» che Moscarda identifica in se stesso alla riga 60?
7. La graduale scoperta del « m a l e » da parte di Moscarda è presentata con un registro linguistico in cui
domina l'ironia: fai qualche esempio.
8. La visione della vita di Moscarda, essendo umoristica, non muove tanto al riso, quanto alla riflessione:
oltre all'ironia, quali altri registri puoi riconoscere nel passo?
Interpretazione complessiva e approfonjdimenti
9.
,
Il romanzo Unoynessuno e cestwmila è un t i p i ^ é s e m p i o di narrativa^del Novecento, in curf al criterio
della causalitìrsubentra quello della casualjfafQuali altri caratteri del romanzo novecentesco riconosci
in questopésso, esaminando la figura d^rprotagonista, la visione' del mondo, il punLe^ai vista e le tecniche narrative adottate?
kW&Qf-OWóaLA
Co/O OffOttùfil
CcLLe(rPr^BU\l
A<foHMlù
M Glifi £ 0 £ / A 0 T 1 £ £ E 2 2 A 0 4> &LTZ\
Te^Tl Di
?\(lA\òbtLLO*
Analisi del testo
nup://arcruvio.puooiica.isir U Z I U H C . I I / argomcuu/csaiicuisuiiu/sctuiiuu..
rova d'esame - puuu.pdi
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
c //ùiùfe/w c/e//' SjtrKxioie,
/
c/e//'/óuver-sità e c/e//a dRìcerca
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" ODI UN "ARTICOLO
'puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
DI
GIORNALE"
CONSEGNE
Sviluppa l argomento scelto o in forma di «saggio breve" o di «articolo di giornale» utilizzando in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati fomiti.
Se scegli la forma de! «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e. se vuoi, suddivìdilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell «articolo di giornale", indica il titolo dell 'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l'articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - L E T T E R A R I O
ARGOMENTO: D labirinto.
DOCUMENTI
P. PICASSO.
Mine-tauromachìa. 1955
J. POLLOCK. Pasiphaè. 1943
M.C.
ESCHER.
Relatività, 1955
«[...] Correndo, uscirò in un gran prato, e quello avea nel mezzo un grande e ricco ostello. Di vari marmi con sutùl
lavoro edificato era il palazzo altiero. Corse damo alla porta messa d'oro con la donzella in braccio il cavaliiero.
Dopo non molto giunse Brigliadoro. che porta Orlando disdegnoso e fiero. Orlando, come è dentro, gli occhi gira; né
più il euerrier, né la donzella mira. Subito smonta, e fulminando passa dove più dentro il bel tetto s'alloggia: coire di
qua. coire di là, né lassa che non vegga ogni camera ogni loggia. Poi che i segreti d'ogni stanza bassa ha cerco invan.
su pei' le scale poggia: e non meo perde anco a cacar di sopra, che perdessi di sotto, il tempo e l'opra. D'oro e di seta
ì letti ornati vede: nulla de muri appar né de pareti; che quelle, e il suolo ove si mene il piede, son da conine ascose e
da tapeti. Di su di giù va il conte Oliando e riede. né per questo può far gli occhi mai lieti che riveggiano .Angelica o
quel ladro che n'ha portato il bel viso leggiadro. E mentre or quinci or quindi invano il passo movea. pien di
travaglio e di pensieri, Fenati Brandimane e il re Gradasso, re Sacripante ed altri cavallieri vi ritrovò ch'andavano
alto e basso, némenfacean di lui vani sentieri; e si ramaricavan del malvagio invisibil signor di quel palagio. Tutti
cercando il vari, ami gli danno colpa di flirto alcun che lor fan'abbia: del destrier che gli ha tolto, altri e in
affanno: ch'abbia perduta altri la donna, arrabbia; altri d'altro l'accusa: e cosi stanno, che non si san partir di
quella gabbia; e vi son molti, a questo inganno presi, stati le settimane intiere e i mesi. »
Ludovico ARIOSTO, Orlando,furioso, ed. 1552. Canto dodicesimo. Ottave "-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl'Immortali m'impauri e ripugno. Un labirinto è un edificio
costruito per confondere gli uomini: la sua architettura ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo
che imperfettamente esplorai, l'architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l'alta
finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s'apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi
gradini e la balaustra all' ingiù. .Altre aereamente aderenti al fianco d'un muro monumentale, morivano senza
giungere ad alcun luogo, dopo due o tre gin. nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho
enumerati siano letterali: so che per molti anni infestarono i miei incubi: non posso sapere ormai se un ceno
particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti. »
Jorge
L u i s BORGES.
L immortale, in "L'Aleph". Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orif. "EI Aleph". 1949:
08/04/2013 18:44
rova d'esame - P000.pdf
Pa^TtS J
r^://arcrùvio.pubblica.istruno
.
aCRjLa
Sessione ordinaria 2012
jr~
Pinna prova scritta
**
Sabfé/
^
•
«_ /lituàtero c/e/t Jfstwtxlotte, Mt //)ttiuersìfà e c/e//a dRìcercef
«La gente che s'incontra, se gli chiedi: - Pei' P.ntesilea? - fanno mi gesto intorno che non sai se voglia due: "Qui",
oppure "Più in là", o: "Tun'in giro", o ancora: "Dalla pane opposta".
- L a cinà - insisti a chiedere.
- Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, - ti rispondono alcuni e altri: - Noi torniamo qui a dorarne.
- Ma la città dove si vive? - chiedi.
- Dev'essere, - dicono, - per li. - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi,
all'orizzonte, mentre altri indicano alle me spalle lo spettro d'altre cuspidi.
- .Allora l'ho oltrepassata senza accorgermene?
- No. prova a andare ancora avanti
Cosi prosegui .passando da mia periferia all'altra e viene l'ora di parare da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla
città: ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso: viene notte: s'illuminano lefinestreora
più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile ericordabileda chi
c'è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia e. se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La
domanda che adesso comincia a rodere nella ma testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? 0 per quanto
ti allontani dalla città non fai che passare da mi li. ìbo all'altro e non arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le cirro invisibili, Einaudi. Torino 19"2
«"Ragioniamo." disse Guglielmo. "Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna,
che guano intorno a mia stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione
orientale, ogni tonione dall'esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto toma. La stanza vuota è proprio
quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa la luce del sole all'alba illumina l'altare, il che
mi sembra giusto e pio. L'unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di
notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi mi gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due
pone della staiza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente." Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della
biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenite, ma come abbandonammo il
tonione, l'ordine delle stanze si fece più confuso. .Alcune avevano due. altre tre pone. Tutte avevano una finestra,
anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l'interno dell'Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell'ordine ammassati sembravano nati uguali
e non ci aiutavano ceno a riconoscere il luogo con un colpo d'occhio.»
ECO. Il nane detta rosa. Prima ed. riveduta e con erta. Bompiani. Milano 2012 (Prima ed 1980)
2. AMBITO SOCIO -Umberto
ECONOMICO
i
PRIMA PROVA
Tipologia B
3
ARGOMENTO Giustizia e legalità
a>
"O
-\
o
<
n>
:
Ó
Ut
N
O'
Saggi brevi e articoli di giornale guidati
Ambito socio-economico
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti
e i dati che lo corredano.
• Da' al "saggio breve" un titolo coerente con la tua
trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", da' all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale
sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
DOCUMENTI
M
LO
CU
m
CD
CD
<
01
— Se i furfanti sapessero quanto si guadagna
ad essere onesti, sarebbero onesti per furfanteria.
É
jS
fi
É
j|
Agisci i n modo che tu possa volere che la massima della tua azione divenga u n i | versale.
I Agisci i n modo da trattare l ' u o m o , così i n te come negli altri, sempre anche come fi: ne e n o n mai solo come mezzo.
I Agisci i n modo che la tua volontà possa istituire una legislazione universale.
Molière §9
3.
cu_
(D
IQ
e
CL
01
Ci impegniamo ad educare i nostri figli nel rispetto
degli altri, al senso del dovere e al senso della giustizia.
Ci impegniamo a n o n adeguarci al malcostume conente, prestandovi tacito consenso, perché "così fan tutti''.
| Ci impegniamo a rinunziare ai privilegi che ci possa; no derivare da conoscenze e "aiuti" qualificati,
j Ci impegniamo a riconoscere i l valore della giustizia
j "per tutti" superiore al nostro interesse particolare.
C i impegniamo a n o n vendere i l nostro voto elettorale per nessun compenso. [....] C i impegniamo a resistere, nel diritto, alle sopraffazioni mafiose..
Ci impegniamo a n o n dimenticare Giovanni Falcone
e tutti i morti nella lotta contro la mafia e a ricordarli
come nostri familiari per n o i caduti.
«I La situazione [...] presenta processi i m p o r t a n t i d i
involuzione sociale: disagio, malessere evasione scolastica, episodi d i vandalismo e piccola criminalità,
c o m p o r t a m e n t i illegali che, spesso, n o n v e n g o n o
nemmeno recepiti come tali dal cittadino. Quest'ult i m o è u n indicatore assai significativo d i u n abbassamento continuo e costante della soglia legalità/illegalità.
G l i stili d i vita sono sempre più connotati dall'illegalità e occupano gli spazi mentali e fisici; i c o n f i n i c o n
la trasgressione e le devianze diventano sempre più
deboli. La pratica d i evadere alle regole del q u o t i d i a n o (trasporto pubblico senza biglietto, danneggiamento dei beni pubblici, inosservanza delle regole
da: Falcone oltre la mone. La Parola di Dio ci interpella della strada, dell'obbligo dello scontrino fiscale), son o forme di illegalità che cominciano ad appartene(Veglia di preghiera. S. Giuseppe ai Teatini, 13/6/1992)
re anche a fasce d i popolazione insospettabili e che,
evidentemente, risentono d i una carenza dell'etica
• I n che cosa consiste questa peculiarità o anomalia I pubblica. [...]
della questione criminale italiana? In altri paesi euro- I Spesso comportamenti illegali stabili, condotte ttapei, la questione criminale è u n capitolo marginale I sgressive vengono ritenuti idonei alla sopravvivenza
delle storie nazionali. Una questione che riguarda so- I i n zone che n o n offrono opportunità lavorative adelo gli specialisti del settore: criminologi e giuristi. Pro- I guate a soddisfare i bisogni degli abitanti. G l i a l u n n i
va ne sia che i n nessun alno paese europeo esistono, | spesso percepiscono i l loro territorio come luogo d i
diffidenza, violazione e prevaricazione nei r a p p o r t i
come i n Italia, corsi d i "educazione alla legalità", daninterpersonali e con le istituzioni. Teppismo, b u l l i dosi per scontato che i l rispetto delle leggi costituisca
smo, piccolo spaccio d i stupefacenti e altri aspetti delper i cittadini una naturale declinazione della loro forla criminalità minorile sono continuo oggetto d i stumazione etico-culturale d i base e n o n necessiti, quind i o da parte degli specialisti.
'
di, d i una educazione supplementare a parte.
R. Scarpinato, Storia italiana e giustizia di classe,
"MicroMega", 1/2/2001
344
"1
j|
m
I. Kant Critica della ragion pratica, 1788
n
O
co
o'
-t
É
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania,
"Progetto di Educazione alla legalità", 2003
-Ji
Prova d'esame - P000.pdf
htrp:/YarcW^
T7
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
/lui ùtero c/e//' J/stntxioHe, c/e// /f)uueysìtà e c/e//ci
La mobilità che non c'è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoi#6ri su cui grava di più il
costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno deteinato una condizione di
inoccupazione. 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti c o u ^ 4 4 anni. Solo in 32 casi si è
trattato di persone con 45 anni o più. L'Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei
principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il *pr°o dei lavoratori italiani, il 44.6° o dei
tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32.3% deglLrnglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani
risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all'estero per trovare lavoro.»
45 : RAPPORTOCEXSIS, L moro, professionalità, rappresentarne, Comunicato stampa 2 12 201 1
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato irai sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso.
La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è. seppur in Beve misura, più elevata tra i laureati in
corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsLdi durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano
di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolf/posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale
percentuale scende al 65,8°o. D'altra pane a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all'attività
lavorativa svolta è chea il 69°o dei laureati sia decorsi lunghi sia di quelli triennali Una completa coerenza tra titolo
posseduto e lavoro svolto - la laurea cioè, coin/requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite
pei' lo svolgimento dell'attività lavorativa v e dichiarata solo dal 5S.l°o dei laureati nei corsi lunghi e dal 56.1% dei
laureati triennali. All'opposto, afferaiano/n essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né
formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21.4° »' di quelli triennali.»
ISTAT - Università^iavoro: orientarsi con la statistica - http: www.ittat.it it files 2011 03 seconda_parte.pdf
«Gie storia e che vita incredijrtle. quella di Steve Jubs. [...] Mollò gli snidi pagati dai genitori adottivi al college di
Portland in Oregon, dopoypochissimi mesi di frequenza. Se ne pani pei- un viaggio in India tomo, e si mise a
frequentale soltanto le leeoni che gli interessavano. Xvero, pensate un po', i corsi di calligrafia. [...] Era fuori dagli
standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentale personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra
minimal, con i suoyeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sanie. "Il vostro tempo è limitato - disse l'inventore
dell'iPod l'iPhone e l'iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non
lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il
rumore dell'opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la
vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare Tutto il resto è secondario". »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs. un folle geniale. "La Stampa" - 6 10 2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora. le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto
all'autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in
ordine al bene comune secondo una proporzione d. uguaglianza. Essendo infatti l'uomo parte della società, mito
ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: cosi come una pane in quanto tale appartiene al tutto. Per cui
anche la natura sacrifica la pane pei- salvare il tutto. E cosi le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente
sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D'AQUINO ( 1225-12"4 >. La somma teologica. Edizioni Sradio Domenicano. Bologna 1996
Idi 6
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre ietta e tende sempre all'utilità pubblica: ma non ne
consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non
sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ira spesso lo si inganna ed allora soltanto egli sembra volere ciò
che è male. V'è spesso gran differenza fra la volontà di miti e la volontà generale: questa non guarda che all'in tei-esse
comune, l'altra guarda all'interesse privato e non è che una somma di volontà particolari [...]. Ma quando si creau
fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale
rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti
uomini: ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, damo un risultato meno generale. [...]
Importa dunque, per aver veramente l'espressione della volontà generale, che non vi siaio società parziali nello Stato,
e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. [...] Finché parecchi uomini riuniti si consideralo come un solo
08/04/2013 18:44
Prova d'esame - P000.pdf
Pag^Ó
i.
$
htfp://arctóvio.pubblica.ista
.^Kn^x
Sessione ordinaria 2012
Prima prova scritta
/luiùtero c/e//'SjtritxrMìtej c/e// lem''versità e c/e//a S/ìieerca
corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. .Allora mite
le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi
imbrogliati, contraddittori: il bene comune si mostra da per unto con evidenza, e non richiede che buon senso per
essere scono. La pace, l'unione, l'uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Dei contratto nociate o principi dei diritto politico. 1~62. in Opere. Sansoni. Firenze 19 "2
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d'avvenire
alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. [...] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la
vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più. i quali, mossi da sentimenti diversi,
hanno l'istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé: ma spera di creare qualcosa che assicuri
nell'avvenire la v'ita della famiglia. Non sempre l'effetto risponde alla speranza che i tigli amano talvolta
consumale quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l'uomo dotato dell'istinto della perpetuità,
costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale. Einaudi. Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica citata solo nella
prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale,
religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di
definire con semplicità il contenuto del termine "bene comune". Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l'importanza
attribuita ai "benefici immateriali che danno all'uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia,
l'amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene
comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale.
E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla "centralità dell'uomo come cuore pulsante del bene comune",
una acquisizione almeno pei' me importante ed inattesa perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci
soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci "motore primario nella
organizzazione e valorizzazione del bene comune, cosi come Nostro Signore è il motore del creato".»
Giuseppe D ì RITA. Presentazione di Le undici regole dei Bene Comune- Marketing Sociale. 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della ma azione siano compatibili con la permanenza di un'autentica vita umana
sulla terra.»
Hans JONAS. lì principio responsabilità. Un erica per la civiltà tecnologica. Einaudi. Torino 1990 (ed. originale 19"9)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un
punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile pei' il genere umano, o neutro, o nocivo. Non
innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è
diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la ma decisione può essere probabilistica e
difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia
un credente, che tu sia o no un "patriota", se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall'interesse materiale e
intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l'itinerario dei tuoi
compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l'ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper
valutale se dall'uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra. 11 settembre 19S6. in Opere II. Einaudi. Torino 199"
.
„
5 di 6
«E storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione | allora scissione)
del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Feimi né altri fisici presero sul serio le sue
affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 193S. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana.
aver visto quello che i fisici dell'Istimto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La
ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale,
se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l'atomica. Non altrettanto - ed è sempre così pei' le cose
provvidenziali - sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA. La scomparsa di Majorana. Einaudi. Torino 19*3
y
•
08/04/2013 18:44
Prova d'esame - P000.pdf
Pa2.j6^6
http://arcWvio.pubblica.istru^
Sessione ordinaria 2012
/SD ' - i v
V
1
"
<\
Prima prova scritta
^
c //('stuferò c/e//' //stri*zittite, c/e//' //?tiversi tà e c/e//a /À ecerca
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erìgere questo edificio. Ma [...] è d'obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla
conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un
valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tomaie immediatamente ed economicamente
utile. [...] Ma. se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il
riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente
vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui tannaci anti-Aids [...]. Il mercato non è in
grado di distribuire gli "utili della conoscenza" all'SO0 o della popolazione mondiale. Pei' costruire il futuro coi
mattoni della scienza occone dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello
sviluppo umano.»
Pietro GRìCO. SIICI maestà la tecnologia. Chi ha pan; a della scienza?, "l'Unità". " luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che
essa esiste è frutto dell'istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli
religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri
viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l'etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve
accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non
regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si
può subito rendere conto dell'eventuale portata negativa: in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Cadetti. Roma Tre News. n. 3 200"
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
«Il sottosegretario Josef Bùhler. l'uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all'idea
clie si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei
in Polonia e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che "la soluzione finale iniziasse dal
Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto." I funzionari del ministero degli esteri
presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi "i desideri e le idee" del loro dicastero
in merito alla "soluzione totale della questione ebraica in Europa." ma nessuno dette gran peso a quel documento.
L a cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si
limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un'ora, un'ora e
mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e unti andarono a cena - "una festicciola in famiglia" per favorire i necessari
contatti personali. Per Eichmann. che non si era mai trovato in mezzo a tanti "grandi personaggi." fu un
avvenimento memorabile: egli eia di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a unti i
presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) pei' il discorso
introduttivo di Heydrich - bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco - e fu lui a stilate i
verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che. quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di
sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Mùller e di Heydrich. "e fu la prima volta che vidi
Heydrich fumare e bere." Non parlarono di "affari", ma si godettero "un po' di riposo" dopo tanto lavoro,
soddisfattissimi e - sopratmtto Heydrich - molto su di tono» (Hannah ARENDT. La banalità del male. Eichmann a
Gerusalemme. Feltrinelli. Milano 1964. dal Capìtolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato ).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e
realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo ventanni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Xizan, Aden
Arabia 19311.
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Xizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
6 di 6
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
08/04/2013 18:44
ISTITUTO “B. PASCAL”
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
SIMULAZIONE II PROVA – classi VF, VG
Il candidato risolva, a sua scelta, uno dei due problemi e cinque dei dieci quesiti in cui si
articola il questionario.
I problema
Nel piano sono dati: la circonferenza C di diametro AB = 2a, a > 0; la retta t, tangente
a C in B; una retta r passante per A; il punto C, ulteriore intersezione della circonferenza
C con r; il punto M , punto medio di AC.
La parallela per C a t e la perpendicolare per M a t si intersecano nel punto P .
Al variare di r, il punto P descrive il luogo geometrico L.
Fissato un opportuno sistema di coordinate cartesiane ortogonali e monometriche xOy,
1. si trovi l’equazione cartesiana di L;
2. si mostri che L rappresenta un’ellisse, e se ne tracci il grafico;
3. si calcoli l’area dell’ellisse, mostrando che essa è la metà dell’area del cerchio racchiuso da C.
II problema
Nel piano è assegnata la funzione f (x) = x2 + a log (x + b), con a, b numeri reali non nulli
e log il logaritmo in base e.
1. Si trovino i valori di a e b per i quali la curva G, grafico della funzione f , passa per
l’origine degli assi e presenta un minimo assoluto nel punto di ascissa 1;
2. si studi e si disegni G per i valori di a e b trovati;
3. si determini, applicando uno dei metodi numerici studiati, un’approssimazione della
intersezione positiva di G con l’asse x (sempre per i valori trovati);
4. si determini l’equazione di G0 , simmetrica di G rispetto alla retta di equazione
y = f (1) (sempre per i valori di a e b trovati).
QUESTIONARIO
1. La geometria non euclidea descrive correttamente la realtà che ci circonda? Si motivi
la risposta.
2. Si studi la continuità della funzione

2x − 4


if x ≤ 0

2


 x −1
sin 4x
,
f (x) =
if 0 < x < 1



x



9x − 5 if x ≥ 1
classificandone eventuali punti di discontinuità.
3. Si scelga un punto P all’interno di un triangolo equilatero il cui lato ha lunghezza
4. Si determini la probabilità che la distanza di P da ogni vertice sia maggiore di 1.
4. La funzione f (x) = x3 −2x2 soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
[0; 1] ? In caso affermativo, trova il punto ξ che compare nella formula:
f (b) − f (a)
= f 0 (ξ)
b−a
5. Un foglio di carta deve contenere un’area di stampa di 50 cm2 , margini superiore e
inferiore di 4 cm e margini laterali di 2 cm. Quali sono le dimensioni del foglio di
carta di area minima che si può utilizzare?
6. Dati gli insiemi A = {1, 2, 3, 4} e B = {a, b, c}, quante sono le funzioni di A in B?
7. Si dia la definizione di flesso e di tangente inflessionale. Si classifichino i flessi,
specificando quando un flesso di dice ascendente e quando discendente.
8. Determinare i coefficienti a, b, c, d in modo che il grafico della funzione f (x) = ax3 +
bx2 + cx + d passi per P (0; 1) e abbia un flesso orizzontale in Q(−1; 0).
9. Dato il fascio di parabole: y = kx2 − 2kx + 1, determinare il valore del parametro
k in modo che la tangente alla parabola nel suo punto di ascissa x = 2 formi un
π
angolo di radianti con l’asse x.
4
10. Dimostrare che l’equazione : x3 + 3x − 2 = 0 ha una sola soluzione reale.
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Classe 5F
MATERIA: BIOLOGIA
NOME
1.
Spiega cosa si intende per deriva genetica, soffermandoti sull’importanza
dell’effetto del fondatore.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
Definisci i concetti di specie studiati e le loro particolarità.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Descrivi la speciazione allopatrica, definendone le condizioni essenziali e le
caratteristiche.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: INGLESE
NOME
1.
Nathaniel Hawthorne’s The Scarlet Letter  list the features of the novel as to:
setting, characters, theme, author’s style.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
American Renaissance and Transcendentalism  define the movement and the
philosophy naming their reference authors.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Captain Ahab and the white sperm whale in Herman Melville’s Moby Dick 
explain meanings and symbols of both.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: CHIMICA
NOME
E’ previsto l’uso della tavola periodica degli elementi e della calcolatrice.
1.
BILANCIARE le seguenti reazioni di OSSIDORIDUZIONE in forma ionica
con il metodo delle semireazioni:
_
_
+
a) MnO4 + H + Cl → Mn2+ + Cl2 + H2O
2-
b) Cu + SO4
+
2-
c) Cr2O7
H+
→ Cu2+ + SO2
+ H 2O
_
+
Br
+ H+ → Cr3+
+ Br2
+ H2O
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
Data la seguente reazione (da bilanciare):
K3PO4 + CaCl2 → Ca3(PO4)2 + KCl
CALCOLARE quanti GRAMMI di Ca3(PO4)2 si ottengono a partire da 53g di
CaCl2.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
3.
DESCRIVERE in modo schematico la CLASSIFICAZIONE dei
COMPOSTI INORGANICI
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: INFORMATICA
NOME
1.
Quali sono le similitudini e le differenze tra il modello OSI e il modello
TCP/IP?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
Spiegare come viene instaurata una connessione nel protocollo TCP.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Che cosa si intende per topologia di rete e quali sono le topologie di rete più
diffuse?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Classe 5F
MATERIA: BIOLOGIA
NOME
1.
Come agiscono i fattori densità-dipendenti e densità-indipendenti sulle
dinamiche di popolazione?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
Spiega la curva di crescita logistica e la curva di crescita esponenziale.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Descrivi il bioma della tundra.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: INGLESE
NOME
Robert Louis Stevenson’s The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde is both
a CRIME STORY and a forerunner of the Modernist Psychological Novel:
explain, also with references to setting, characters, theme, author’s style.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
1.
2.
In the famous Preface to The Picture of Dorian Gray, Oscar Wilde stated the
tenets* of Aestheticism: The artist is the creator of beautiful things. There
is no such thing as a moral or an immoral book: books are well written
or badly written, that is all. All art is quite useless. Explain with reference
to the novel.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Colonialism in Joseph Conrad’s Heart of Darkness in comparison to
Kipling’s <<white man’s burden>>.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: CHIMICA
NOME
E’ previsto l’uso della tavola periodica degli elementi e della calcolatrice.
1.
CALCOLARE per quanto TEMPO si deve sottoporre a ELETTROLISI una
soluzione di FeCl3 per ottenere 8,2 g di ferro con una corrente di 5 A.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
DESCRIVERE la pila DANIELL.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Singolarità dell’ATOMO di CARBONIO: spiegare i 3 tipi di
IBRIDAZIONE degli orbitali.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
MATERIA: INFORMATICA
NOME
1.
Descrivere brevemente i MEZZI FISICI di TRASMISSIONE comunemente
impiegati nelle RETI LAN.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
Con riferimento al MODELLO E/R, dire come possono essere
CLASSIFICATI gli ATTRIBUTI e qual è la funzione dell’attributo (o degli
attributi) definiti come CHIAVE PRIMARIA.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Istituto Statale ‘Biagio Pascal’
Liceo Scientifico – Istituto Tecnico
Via Brembio,97- 00188 - Via dei Robilant,2 - 00194 – Roma
3.
Dato un host con INDIRIZZO IP 130.136.2.7 appartenente a una rete con
SUBNET MASK di DEFAULT determinare:
 La CLASSE a cui APPARTIENE
 L’indirizzo della RETE di APPARTENENZA
 Il corrispondente INDIRIZZO di BROADCAST
 Un ALTRO INDIRIZZO appartenente alla STESSA SOTTORETE
 Un INDIRIZZO della STESSA CLASSE MA appartenente a una
DIVERSA SOTTORETE
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Griglia di valutazione Prima Prova
Italiano
Anno scolastico 2012 / 13
Liceo Scientifico-Tecnologico “Pascal” – Classe V F
DESCRITTORI
GRAV. INADEGUATO SUFF. DISCRETO BUONO OTTIMO
INSUFF.
1-6
7-8-9
10
11-12
13-14
15
1-3
4-5
6
7-8
8-9
10
INDICATORI
COMPETENZA
USO DELLA
LINGUA
CONOSCENZA
ABILITÀ
ESPRESSIVE E
LOGICOCRITICHE
correttezza (ortografia, morfosintassi
e punteggiatura
proprietà lessicale e pertinenza del
registro linguistico
dell’argomento proposto (fatti, idee,
interpretazioni)
del contesto di riferimento (presenza
di esempi ed inferenze)
delle caratteristiche formali del testo
(da produrre o analizzare)
capacità argomentative
capacità di analisi (identificazione di
nessi causali e spazio-temporali; di
nuclei formali, tematici e concettuali)
capacità di sintesi, organicità,
coerenza ecorrettezza del discorso
Originalità, pertinenza e fondatezza
del personale giudizio critico
ESAMI DI STATO A.S. 2012/2013
Griglia di Valutazione della Seconda Prova Scritta
Candidato/a _______________________________
Classe V Sez. ________
Problema n __
Max
CRITERI PER LA
VALUTAZIONE
DESCRITTORI
LIVELLI
per
punto
Commissione
__________________
Quesiti
Valore massimo attribuibile
75/150 (15 x 5)
max
per
a
b
c
d
e
quesito
Q__
Q__
Q__
Q__
Q__
I
Conoscenza di principi, teorie,
concetti, termini, regole, procedure,
metodi e tecniche
CONOSCENZE
II
4
4
6
6
5
5
III
CAPACITA’
LOGICHE ED
ARGOMENTATIVE
CORRETTEZZA,
COMPLETEZZA E
CHIAREZZA DEGLI
SVOLGIMENTI
Organizzazione e utilizzazione di
conoscenze e abilità per analizzare,
scomporre, elaborare.
Proprietà di linguaggio,
comunicazione e commento della
soluzione puntuali e logicamente
rigorosi.
Scelta di procedure ottimali e non
standard.
Correttezza nei calcoli,
nell’applicazione di tecniche e
procedure.
Correttezza e precisione
nell’esecuzione delle
rappresentazioni geometriche e dei
grafici.
I
II
III
IV
I
II
III
IV
Punteggi parziali conseguiti
La Commissione
Problema
Punteggio Grezzo *
_________ /75
X1 
X2 
X3 
X4 
X5 
___
___
___
___
___
Prof. _________________________
Prof. _________________________
Prof. _________________________
Prof. _________________________
Prof. _________________________
Prof. _________________________
Quesiti
Punteggio Grezzo *
____/75
Punteggio Finale
____/15
Il Presidente
Prof. _____________________________
DESCRIZIONE DEI LIVELLI INDICATI NELLA GRIGLIA
Il punteggio indicato nei livelli è relativo ad ogni quesito e per ogni punto del problema (questi ultimi potranno subire modifiche una volta che sia noto il tema d’esame)
CONOSCENZE
CAPACITA’ LOGICHE ED
ARGOMENTATIVE
CORRETTEZZA, COMPLETEZZA
E CHIAREZZA DEGLI
SVOLGIMENTI
I
- Punteggio 0-1
Conoscenza di
principi, teorie,
concetti, termini,
regole, procedure,
metodi e tecniche
Non conosce o conosce in modo errato.
Organizzazione ed
utilizzazione di
conoscenze e abilità
per analizzare,
scomporre,
elaborare.
Proprietà di
linguaggio,
comunicazione e
commento della
soluzione puntuali
e logicamente
rigorosi.
Scelta di procedure
ottimali e non
standard.
I - Punteggio 0 - 1
Utilizza in modo parziale procedure, principi, …., ed in modo non sempre corretto.
Non sempre giustifica i passaggi e non sempre con il linguaggio specifico adeguato.
Correttezza nei
calcoli,
nell’applicazione di
tecniche e
procedure.
Correttezza e
precisione
nell’esecuzione
delle
rappresentazioni
geometriche e dei
grafici.
II - Punteggio 2-3
Conosce parzialment.e
III - Punteggio 4
Conosce in modo completo.
II - Punteggio 2 - 3
Utilizza globalmente procedure, principi, …. in modo corretto
Giustifica i passaggi con linguaggio e/o simbolismo non sempre adeguati.
III - Punteggio 4 - 5
Utilizza correttamente procedure, principi,….
Giustifica adeguatamente i passaggi.
Utilizza strategie adeguate in modo completo.
IV - Punteggio 6
Conosce e utilizza correttamente tutte le procedure, i principi,… in modo completo in ogni situazione affrontata
Giustifica e argomenta con linguaggio specifico in modo esauriente e rigoroso.
Utilizza strategie ottimali.
I - Punteggio 0 - 1
Applica tecniche e procedure in modo approssimativo e parziale
Esegue calcoli e/o rappresentazioni grafiche in modo non sempre corretto.
II - Punteggio 2 - 3
Applica tecniche e procedure in modo parzialmente corretto
Esegue quasi sempre correttamente calcoli e/o rappresentazioni grafiche semplici.
III - Punteggio 4
Applica tecniche e procedure in modo globalmente corretto
Esegue correttamente calcoli semplici e quelli complessi con imprecisioni; esegue correttamente rappresentazioni grafiche.
IV – Punteggio 5
Applica tecniche e procedure in modo sempre corretto e completo
Esegue correttamente anche calcoli complessi e le rappresentazioni grafiche in modo preciso e puntuale
* TABELLA DI CONVERSIONE DAL PUNTEGGIO GREZZO AL VOTO IN QUINDICESIMI
Punteggio
0-3
4-10
11-18
19-26
27-34
35-43
44-53
54-63
64-74
75-85
86-97
98-109
110-123
124-137
138-150
Voto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
SIMULAZIONE III PROVA
Anno scolastico 2012 / 13
Liceo Scientifico-Tecnologico “Pascal” – Classe V F
Tipologia B
Griglia di valutazione
INDICATORI
DESCRITTORI
Punteggio


1°: Conoscenza dei contenuti, 
completezza e precisione delle 
argomentazioni, capacità di sintesi. 

Risposta esauriente, precisa e rigorosa nella sintesi argomentativa.
Risposta sostanzialmente corretta ed adeguata nella sintesi
R. non del tutto completa e/o parzialmente imprecisa e/o non molto adeguata nella sintesi.
R. incompleta e/o imprecisa e/o poco valida nella sintesi.
R. molto imprecisa e/o generica e/o approssimativa sia nei contenuti sia nella sintesi.
R. inesistente o del tutto errata.
14 - 15
12 - 13
10 - 11
7-9
5-6
1-4

2°: Correttezza, proprietà linguistica 
ed efficacia espositiva.




Espressione rigorosa, accurata e ben sostenuta.
Espressione ordinata e lineare.
Capacità espressive sostanzialmente sufficienti
Forma imprecisa e poco scorrevole
Espressione stentata e molto approssimativa
Forma del tutto scorretta
14 - 15
12 - 13
9 –11
7–8
5–6
1-4
SIMULAZIONE III PROVA
Anno scolastico 2012 / 13
Liceo Scientifico-Tecnologico “Pascal” – Classe V F
VALUTAZIONE III PROVA
Tipologia B (12 quesiti)
Candidato/a.............................................................................
Biologia
Punteggio attribuito
sulla
base
degli
indicatori/ descrittori
1°
2°
Informatica
3°
1°
2°
Inglese
3°
1°
2°
Chimica
3°
1°
2°
3°
Primo indicatore
Valutazione parziale
Secondo indicatore
(somma da dividere per il
numero dei quesiti)
Totale
I docenti
Il Presidente
Valutazione
totale