Mearini, Pugno e Vallorani le tre scrittrici finaliste del premio

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Mearini, Pugno e Vallorani le tre scrittrici finaliste del premio
Comune di Rocchetta Sant'Antonio
Provincia di Foggia
Provincia di Foggia
Regione Puglia
Comune di Fiuminata
Provincia di Macerata
Mearini, Pugno e Vallorani
le tre scrittrici finaliste del premio Nazionale
Narrativa “Maria Teresa Di Lascia” 2012
Le Case Editrici
Perdisa Pop, Minimum fax e Salani si contendono l’ambito premio letterario
UNDICESIMO COMANDAMENTO Perdisa Pop, di Elena Mearini,
ANTARTIDE, Minimum Fax, di Laura Pugno,
LE MADRI CATTIVE, Salani, di Nicoletta Vallorani .
Sono le opere finaliste del Premio Nazionale di Narrativa Maria Teresa Di
Lascia 2012: concorso letterario rivolto alle autrici di romanzi e raccolte di
racconti giunto quest’anno alla sesta edizione. Con il patrocinio della Provincia
di Foggia e del Presidente della Giunta Regionale pugliese, il premio è
organizzato dal Comune di Rocchetta Sant’Antonio (Fg) e dal Comune di
Fiuminata (MC), i due luoghi nei quali si svolge, ad anni alterni, la cerimonia
finale. Quest’anno la cerimonia di premiazione avrà luogo il 15 settembre 2012 a
Fiuminata (MC) città di origine della madre della scrittrice Maria Teresa
Lascia, Premio Strega 1995 con il romanzo Passaggio in ombra, Feltrinelli.
I premi: Duemilacinquecento euro per la prima classificata, millecinquecento
per la seconda, mille per la terza.
Le opere finaliste sono state selezionate dalla giuria scientifica presieduta dal
prof. Alfredo Luzi - docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso
l’Università di Macerata; compongono la giuria : la prof.ssa Carla Carotenuto
dell’Ateneo di Macerata e la prof.ssa Margherita Ganeri docente di Letteratura
Italiana Contemporanea presso l’Università della Calabria
L’opera vincitrice sarà determinata dallo spoglio dei voti espressi da una Giuria
Popolare, composta da 35 lettori di Rocchetta Sant’Antonio e altrettanti di
Fiuminata (MC). Tra queste due piccole Comunità Maria Teresa Di Lascia ha
vissuto la sua storia umana: radicale convinta, attivista contro la pena di morte,
fondatrice dell’associazione Nessuno Tocchi Caino, deputata parlamentare,
giornalista, protagonista di in molte azioni per la salvaguardia dei diritti umani e
in difesa dell’ambiente. Ma soprattutto grande scrittrice.
Undicesimo Comandamento, di Elena Mearini. Serena è una giovane
donna che ha sposato un uomo violento, di cui subisce i maltrattamenti senza
battere ciglio. Li sopporta, come un Cristo al femminile, perché ha deciso di
portare la propria croce, convinta che per ogni pena subita le verrà data in
cambio una dose di affetto. Ma scoprirà che la storia della croce è difettosa, che
il mondo reale non concede premi. Così quello di serena diventerà il racconto
della reazione al dolore: un racconto affilato come una lama, ritmato da una
scrittura unica e sorprendente.
“Elena Mearini scrive ogni singola frase con la stessa terribile forza e la stessa
fantasia visionaria di un eroe che si batta, da solo, per salvare il modo” Raul
Montanari
Antartide di Laura Pugno. Dopo un periodo trascorso tra i ghiacci polari al
seguito di una spedizione scientifica, Matteo torna in Italia. Alle spalle, un
incidente sott’acqua, che i colleghi sospettano essere stato un tentativo di
suicidio. A Roma lo attende una vita lasciata in sospeso: tutto ciò che partendo
aveva abbandonato gli ripiomba presto addosso. Suo padre muore, lasciando
tutto in eredità alla Casa di Miriam, una struttura alberghiera in un paesino
delle Alpi: proprio dove, nel giro di poco, morirà il padre di Sonia, la ex moglie
con cui Matteo aveva quasi perso i contatti. Troppo per essere una coincidenza.
Sonia e Matteo saranno costretti a ritrovarsi, questa volta tra i ghiacciai di
montagna, nella casa di Miriam, la quale lentamente svelerà i suoi segreti: fino a
che punto la morte è un trauma violento? Quando può essere invece una scelta?
E quando è davvero naturale? Solo nel cercare risposte sulla fine, Matteo potrà
dare un nuovo inizio alla propria vita.
Un giallo inconsueto, dalla suspense raffinata, animato dalla scrittura nitida e
potente di una delle più originali scrittrici italiane di oggi.
“Con una lingua cristallina, intagliata nel vetro, Laura Pugno mescola violenza,
visionarietà e candore”Rosella Postorino, Rolling Store
Le madri cattive di Nicoletta Vallorani Annie è una fotografa. I suoi set sono
quelli della cronaca nera, i suoi scatti sono gallerie di occhi, mani, labbra strette,
volti segnati dal lutto. Soprattutto di donne. Ariel è una psichiatra. Ripara anime
segnate dalla nevrosi, dalla depressione, dalla follia. Soprattutto di donne. Annie e
Ariel sono amiche d’infanzia: la prima ha lasciato il paese di origine per trasferirsi
a Milano, alla ricerca di un mondo meno oppresso, meno chiuso, più disposto a
farsi amare; la seconda è rimasta e ha trasformato il desiderio di amore in
disciplina e controllo di sé. Si ritrovano dopo molti anni, su una scena del crimine:
una madre ha ucciso il proprio figlio. Un caso non insolito nell’esperienza di
entrambe, e che spinge Ariel a proporre ad Annie di lavorare insieme. Ma a quel
caso se ne aggiungono altri: altre madri assassine, donne che Ariel conosceva e
curava. Anche Annie le conosce, perché le ha catturate nelle sue fotografie; e ora
quei visi cominciano a popolare le sue notti, come se volessero rivelarle una verità
troppo sconvolgente per essere accettata fuori dal sogno….
“Con la sua prosa potente e unica, Nicoletta Vallorani esplora, di nuovo, il mondo
difficile di chi non è allineato e coperto, di chi è borderline, di chi cammina sulla
linea sottile dell’esistenza” Barbara Garlaschelli
Lucia Castelli
Biblioteca C/le “Giovanni Libertazzi
Via F. De Sanctis n.2
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