OPERATORE TECNICO SUBACQUEO-VIAGGIO NEL

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OPERATORE TECNICO SUBACQUEO-VIAGGIO NEL
OPERATORE TECNICO SUBACQUEO
“VIAGGIO NEL MONDO DELLA SUBACQUEA INDUSTRIALE”
Di Leonardo Lodato
(Giornalista, O.C. Extended Technical Diver PTA, Dive Master Padi)
Se siete amanti della tv satellitare, e del mare, vi sarà capitato di imbattervi in una “reality fiction”
intitolata “Diving School”, che racconta le avventure di un gruppo di ragazzi che frequentano un
corso per diventare Operatori tecnici subacquei. Un corso duro per un lavoro duro ma che può
offrire sbocchi professionali interessanti. Per frequentare un corso del genere non c’è alcun bisogno
di arrivare fino in Inghilterra (sede di “Diving School”). A Palermo, infatti, da diversi anni, opera il
CEDIFOP, di cui è direttore Manos Kouvakis.
In quali settori è chiamato ad operare un Operatore tecnico subacqueo?
“La qualifica di OTS nasce, con un decreto del ministero della Marina Mercantile (oggi Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti), nel 1979.
Dopo il rilascio dell'attestato di qualifica professionale, e allegando gli esami medici prescritti dalle
normative vigenti - (pubblicate nella G.U.R.I. n. 47 del 16/02/1979) - si può presentare ad una
Capitaneria di Porto (del territorio nazionale) la richiesta d'iscrizione nel "Registro Sommozzatori".
Con l'accettazione, la Capitaneria rilascia il "libretto di ricognizione" che è indispensabile per
l’inserimento lavorativo. Questo libretto è fondamentale per lavorare in aree inshore; cioè tutte le
ditte che fanno lavori subacquei (recupero o demolizione di relitti "salvage diving"; interventi
portuali "harbour diving" e per le operazioni di ispezione, carenaggio, manutenzione e riparazione
delle navi e degli ormeggi, ma anche operazioni più semplici come posizionamento boe, controlli,
ecc.), nelle aree portuali e di demanio marittimo (costiero e acque interne) in generale, hanno
l'obbligo di assumere personale iscritto nel Registro dei Sommozzatori ed in possesso del libretto di
ricognizione. Lo stesso vale per aziende che operano nel settore della acquacoltura (tonnare,
allevamenti di pesci in mare, ecc. "fish farm diving") o riserve marine. La qualifica professionale di
OTS può considerarsi, anche, la "base" indispensabile, per lavorare con ditte che operano nel settore
industriale e degli idrocarburi in "off-shore" "oil and gas diving", attività che si è sviluppata, a
partire dal secondo dopoguerra e che ha assorbito gruppi crescenti di operatori subacquei
professionisti, al punto da vantare oggi, nelle sue file, oltre tre professionisti subacquei su quattro”.
Perché un centro come il Cedifop opera a Palermo e quali sbocchi professionali vengono offerti dai
corsi?
“CEDIFOP nasce come centro studi a Palermo, è accreditato dall'Assessorato Regionale al Lavoro
nel settore formativo ed ha la sede all'interno del Porto di Palermo. I corsi promossi dal CEDIFOP per Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato - sono frequentati da allievi provenienti da tutto il
territorio nazionale. Con diverse aziende che operano nel territorio italiano, CEDIFOP intrattiene
rapporti di comunicazione e aggiornamento della propria programmazione didattica che si evolve in
base alle esigenze e alle sollecitazioni provenienti dalle aziende che lavorano nel settore subacqueo,
adottando ed addestrando gli allievi all'uso delle nuove tecnologie di settore (secondo i parametri
IDSA, di cui CEDIFOP è membro, validi sulle piattaforme petrolifere dell’ENI (oil and gas diving)
; per questi motivi, questa tipologia di corsi svolti dal CEDIFOP sono meta costante di allievi
provenienti da tutte le regioni d'Italia,con prenotazioni anche di 6 mesi prima dell'inizio dei corsi.
Inoltre sono molte le aziende che operano nel settore di lavori portuali, maricoltura ma anche
riserve marine che mandano i loro dipendenti per essere formati dal nostro centro”.
Da quanto tempo esiste il Cedifop? E quante persone vi operano?
“CEDIFOP, è una associazione no-profit, nata nel 1992, e subito inserita nel settore della
formazione professionale in campo subacqueo. Ha svolto in questi 15 anni diversi corsi finanziati
dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Siciliana, rivolti solo ad una utenza residente in Sicilia.
Negli ultimi anni ha realizzato anche diversi corsi “autofinanziati”, rivolti a utenti provenienti da
tutto il territorio Nazionale. Mediamente, durante lo svolgimento dei corsi, si avvicendano 12
docenti, ciascuno di questi è stato selezionato per l'eccellente curriculum presentato e per l'ottima
preparazione pratico-teorica coniugata alla capacità di trasmissione del proprio sapere”.
Come si struttura un corso per OTS?
“I corsi seguono questo percorso formativo specifico: durata 3 mesi, pari a 480 ore suddivise in 60
giorni lavorativi da 8 ore cadauno. Questi 60 giorni prevedono circa 30 giorni di teoria, il resto è
dedicato alle esercitazioni pratiche e agli stages. Durante il corso vienne curata la preparazione
atletica in una palestra attrezzata, la aquaticità in piscina per passare poi alle varie tecniche che
distinguono un subacqueo ricreativo da un sommozzatore, quest'ultimo infatti apprende i metodi
della subacquea industriale che sono nettamente diverse da quelle della subacquea sportiva e
ricreativa, come ad esempio: uso del Kirby Morgan, pannelli per aria e comunicazioni, casco aperto,
casco da palombaro, muta a circolazione di acqua calda, pilotaggio del ROV, saldatura e taglio
subacqueo prima in ambiente controllato come piscina e silos e continua con molte immersioni
all'interno delle aree portuali (Porto di Palermo, Porto di Termini Imerese, Fincantieri, Porticciolo
di Acquasanta, ecc), visite a cantieri di lavori subacquei, impianti di maricoltura ecc., alla fine del
percorso formativo avremo un OTS specializzato che può inserirsi con competenza nel mercato del
lavoro subacqueo professionale/industriale”.
Come vi si accede?
“Per quando riguarda i nostri corsi, semplicemente presentando in tempo utile la domanda
d'iscrizione ed essendo in possesso dei pre-requisiti elencati nella domanda stessa”
Quanto è importante il "background", venire cioè da corsi di subacquea ricreativa o tecnica?
“Essendo il periodo di tre mesi un tempo estremamente limitato, per un programma di
addestramento ricco e pesante nel suo svolgimento, accettiamo soltanto chi ha già almeno i primi
due brevetti sportivi, cioè una esperienza, anche se di carattere sportivo/ricreativo, di immersioni ,
attestata dal possesso dei primi due livelli di brevetti subacquei sportivi. D'altra parte i nostri corsi
vengono frequentati da gente che proviene da tutte le regioni d'Italia, e questo pre-requisito richiesto
dal CEDIFOP per l'accesso al corso, ci garantisce che i nostri iscritti hanno i requisiti di base per
frequentare un corso impegnativo senza rallentare lo svolgimento dei programmi didattici e gli altri
corsisti iscritti al corso”.