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Associazione organistica “Girolamo Cavazzoni” – Mantova XIII Rassegna Organi Storici Mantovani “Un patrimonio da ascoltare” – 2011 sabato 1 ottobre ore 21,00 MALAVICINA Curia Vescovile di Mantova Comune di Roverbella /Assessorato alla Cultura Chiesa parrocchiale di "S. Francesco d'Assisi Conservatorio “Lucio Campiani di Mantova” Compagnia Campanaria S. Francesco di Malavicina UN CAMPANILE IN CONCERTO improvvisazioni all’ organo sopra melodie di campane Compagnia Campanaria S. Francesco di Malavicina Federico Franzoni organo CAMPANARI - Dolce Sentire campane - Improvvisazione su “Dolce sentire” organo J. SEBASTIAN BACH (1685-1750) Toccata e Fuga in re minore "Dorica" (BWV 538) organo CAMPANARI - Lo spirito di Dio campane - Improvvisazione su “Lo spirito di Dio” organo J. SEBASTIAN BACH Nun komm, der Heiden Heiland (Viene il salvatore dei pagani) (BWV 659-660 2 versus) dai Corali di Lipsia organo CAMPANARI - Ave Maria di Lourdes - Tantum ergo campane Improvvisazione su “Ave Maria di Lourdes e Tantum ergo” organo Toccata e Fuga in Fa magg (BWV 540) organo J. SEBASTIAN BACH FEDERICO FRANZONI, nato a Mantova nel 1987, dopo aver conseguito il diploma in ragioneria ha proseguito gli studi musicali presso il Conservatorio Statale di Musica di Mantova nella classe di Organo e Composizione Organistica del Prof. Alfonso Gaddi, dove frequenta il Diploma Accademico di primo Livello in Organo.Ha seguito corsi di perfezionamento sull'organologia tedesca e la registrazione del repertorio Bachiano, tenuto da Francesco Tasini, e sullo stile fantastico del nord della Germania, tenuto da Lorenzo Ghielmi. E' organista della Basilica Concattedrale di Sant'Andrea Apostolo di Mantova (monumentale organo costruito dai Fratelli Serassi nel 1850). COMPAGNIA CAMPANARIA S. FRANCESCO DI MALAVICINA, nel 1842 venne installato sul campanile della parrocchiale di Malavicina un concerto di 5 campane in tonalità di Re maggiore, più una piccola campanella che serviva da richiamo per i suonatori. A quei tempi si suonava al piano sottostante le campane, dove si trovava l’orologio. Nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale si suonava a festa solo nella vigilia e durante una festa religiosa. Nonostante ciò, sia il suono delle campane come quello do altri strumenti musicali ( es. chitarra, mandolino, fisarmonica etc.) aveva contagiato molti parrocchiani. Nel 1941 si ruppe la terza campana (una vistosa crepa nella parte inferiore); inutile furono i tentativi di saldarla. Nell’immediato dopoguerra il compianto don Everardo Corvi decise di procedere alla rifusione della stessa affidando il lavoro Fonderia CAVADINI di Verona. Purtroppo la campana ritornò “fuori tono”. In seguito si ruppe anche il campanone, e la riparazione venne affidata ad una ditta specializzata che ne garantì la perfetta riuscita. Si arrivò così al 1958 quando l’allora parroco don Dualco Giuliani decise di rifondere l’intero concerto, affidando alla Fonderia CAPANNI di Castelnuovo ne’ Monti (RE) la fusione e l’istallazione di sei nuove campane on tonalità di Re bemolle maggiore. Da allora cambiò anche il modo do suonare: mentre in precedenza si eseguivano suonate imparate a memoria, con le sei nuove si rese necessaria la guida di un maestro, permettendo così l’esecuzione di qualsiasi suonata. E’ bene sottolineare che il sistema di “chiamare cadenzato” iniziò proprio a Malavicina. Nel 1969 l’indimenticabile don Luigi Zanotto fece fondere altre tre campane più piccole delle esistenti completando così il concerto, portato a 9 campane in Re bemolle maggiore. Tra il 1980 e il 1990 la più volte premiata squadra campanaria di quel tempo iniziò a perdere alcuni dei suoi migliori suonatori e nonostante i ripetuti inviti del parroco, nessuno si faceva avanti per assicurare l’attività con i necessari ricambi. Finalmente nel gennaio 1993, grazie all’interessamento di alcuni volenterosi, si formò un nuovo gruppo composto da una quindicina di persone che, con sacrificio, passione e volontà, contribuì a ridare voce alle nostre campane, modernizzando anche la tecnica del suono (esempio pause, terzetti, quartetti) che permette anche l’esecuzione di alcuni inni sacri (Tantum ergo, Salve regina, Adeste fideles). Nel 1998 anche Don Emo Trivini, in previsione del Giubileo del 2000, volle lasciare un ricordo tangibile in Parrocchia di questo straordinario avvenimento ecclesiale, facendo installare una nuova campana (Si = settima diminuita), chiamata appunto “Campana del Giubileo”. Questa serve per completare un concerto a sei campane in tonalità Sol bemolle diversa dalla tonalità che si otteneva con il precedente concerto cioè sei campane in re bemolle e sei campane in la bemolle. La nuova è inoltre indispensabile per eseguire alcuni canti sacri che richiedono la settima diminuita. Nell’occasione l’attuale Compagnia Campanaria, esponendosi finanziariamente, fece fondere e installare la decima campana del concerto a perenne ricordo dei Suonatori di campane defunti di Malavicina. Quest’ultimo lavoro ha suscitato l’interesse di alcuni adolescenti per il suono delle campane; così alcuni suonatori del gruppo si sono messi a disposizione di questi per insegnare a suonare secondo il loro sistema.