Il leader «da parie» studia i nomi per l`obiettivo del governo Di Maio

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Il leader «da parie» studia i nomi per l`obiettivo del governo Di Maio
Il leader «da parie» studia i nomi
per l'obiettivo del governo Di Maio
Le ipotesi di Lezzi all'Economia, Morra all'Istruzione e Ruocco allo Sviluppo
di Emanuele Buzzi
MILANO «Stanchino», come aveva scritto sul blog qualche mese fa, e anche un po' defilato
(nell'ultima campagna elettorale). Ma senza nessuna intenzione di lasciare i Cinque Stelle.
Beppe Grillo sarà solo meno
protagonista rispetto al passato. «Starò un po' da parte perché loro, parlamentari e attivisti, devono diventare il volto
del Movimento», ha detto il
leader l'altra sera a ostia.
Nessun addio, ma un cambio di strategia. «Lui e Gianroberto Casaleggio stanno assumendo il ruolo di garanti, di
supervisori - spiega Nicola
Morra -. Il lavoro duro, di comunicazione nelle piazze, sta
passando pian piano ai parlamentari. Dopo due anni e mezzo siamo cresciuti e in grado di
recitare un altro ruolo». Quasi
a rimarcare la sua presenza dopo la fiaccolata di sabato, Grillo
sarà venerdì prossimo a Milano
II rtïc
M ílano
Venerdì i fondatori
si incontrano a Milano
Poi Grillo sarà con Fo
a un evento ecologista
sia per un possibile vertice con
Casaleggio sia - insieme a Dario Po - per la «notte dei 573
alberi», una serata contro l'abbattimento delle piante previsto per la costruzione della
nuova metropolitana milanese.
«Se notano che l'ordito è sfilato, intervengono e mettono a
posto», dice Morra parlando
dei due fondatori. E molti saranno i nodi al pettine del
prossimo summit milanese. A
partire dalla questione del
mancato rinnovo del contratto
di Ilaria Loquenzi, stimata da
Casaleggio. In questi giorni si
sta lavorando febbrilmente tra i
Cinque Stelle per trovare una
soluzione che non scontenti lo
stratega e che non alimenti
malumori tra i deputati penta-
stellati. Un eventuale braccio di
ferro potrebbe anche riportare
al centro della scena le espulsioni, previste in questo caso
per la violazione del «codice di
comportamento» dei parlamentari («La costituzione di
due "gruppi di comunicazione", uno per la Camera e uno
per il Senato, sarà definita da
Beppe Grillo in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri», è scritto tra le
regole).
Intanto, il Movimento sta lavorando su obiettivi a lungo
termine. Nel mirino le prossime elezioni politiche ed eventuali amministrative a Roma. I
Cinque Stelle hanno ribadito
più volte la loro volontà di
schierare una «squadra di governo». Al centro del disegno la
Rete: come tradizione i militanti saranno chiamati a scegliere online. Tra le ipotesi al
vaglio, quella di lanciare diverse candidature (forse anche
multiple) per i vari dicasteri,
con profili che possano combaciare con le competenze dei
singoli. Alcuni nomi circolano
già. Suggestioni, indiscrezioni.
Spunta l'idea di Luigi Di Maio
premier, Barbara Lezzi all'Economia, Carla Ruocco allo Svi-
i consiglieri
regionali eletti
dal Movimento
alle ultime
elezioni di
maggio. Al
ballottaggio il
M55 ha
conquistato 5
Comuni
le presenze
pubbliche di
Beppe Grillo
durante la
campagna
elettorale: la
marcia Perugia
-Assisi e poi
eventi a Roma,
Genova, Milano
luppo economico, Morra all'Istruzione, Mario Giarrusso o
Alfonso Bonafede alla Giustizia, Manlio Di Stefano o Alessandro Di Battista agli Esteri.
Orizzonti ancora lontani. «Beppe ha creato il nostro spazio chiarisce Lezzi -. Le norme
che prevedono un impegno
massimo per due mandati fanno sì che ora si stia formando
l'ossatura. Le basi che stiamo
mettendo saranno trasmesse
poi a chi non ha una militanza
decennale». Per la senatrice
questo periodo è una sorta di
pietra miliare: il M5S «comincia ad avere la sua storia politica. Quello che stiamo costruendo è la storia del Movimento».
Intanto, si moltiplicano le
battaglie. Oltre alle dimissioni
della giunta capitolina, il Movimento - dal blog di Grillo chiede che si torni al voto in Calabria, dove il consiglio regionale è stato travolto dallo scandalo su «rimborsopoli». «Usavano i nostri soldi per pagarsi
spettacoli di lap dance, vini,
viaggi ingiustificati in Italia e
all'estero e pure gratta e vinci»,
hanno denunciato i parlamentari pentastellati calabresi.
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