N.1 maggio 2004

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N.1 maggio 2004
N.1 maggio 2004
Http://kirocop.giovani.it
nOVITA’! ! ! ! ! !
Arieccomi con un’altra novità. E si, il vostro Kiro proprio non ce la fa a restare soltanto incasinato e basta, non può solo risolversi i problemi e gongolare, deve andare sempre oltre, ed eccomi qui con un “MAGAZINE”!!!!
Di per se non ha nulla di rivoluzionario, la formula è semplice: prendo quello che scrivo nel Mega_sito e lo metto nel Magazine, con tanto di rubriche, curiosità, immagini,
commenti e tutto quello che si vuole. In questo modo potete archiviarvi i vari articoli
pubblicati, le foto, le barzellette, i commenti. Potete stamparlo se volete, spedirlo
agli amici via e-mail e anche cestinarlo se non vi piace.
Spero vi piaccia questo primo numero, sono sicuro che i prossimi saranno ancora più
belli e ricchi. Se volete possiamo anche creare nuove rubriche in cui inserire ciò che
volete che sia pubblicato, se si può si farà, chissà magari facciamo una piccola redazione virtuale. Potete spedirmi commenti, critiche, cose varie al mio indirizzo
[email protected]
Ciao a prestoooooooooo o
KIROCOP
IN QUESTO NUMERO
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Ritirarsi si ritirarsi no
Ai dipendenti Alitalia: fermate gli scioperi
per il vostro bene
L’aggressività è differente da cattiveria
Studio 54: Il Tempio della Disco Music
Non abbiate paura delle persone cattive
Hanno pubblicato la mia 4° recensione
Nuova storiella: La rana e lo scorpione
Hanno pubblicato la mia 5° recensione
Il monologo delle specchio
Copyright e tutti i diritti riservati all’autore. L’opera non può essere modificata in parte di essa o nella sua totalità.
Tutti gli abusi saranno puniti secondo le vigenti norme di legge.
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04 Maggio 2004
RITIRARSI
SI, RITIRARSI NO.
Sono armai mesi che l'Italia è entrata in guerra insieme alla coalizione. Il nostro non è un vero è
proprio status di invasione, noi diamo appoggio in alcuni settori in cui il nostro esercito eccelle.
Resta comunque il fatto che appoggiando la coalizione l'Italia è entrata nel mirino del terrorismo internazionale, lo abbiamo appurato anche con l'attacco
ai nostri carabinieri a Nassirya.
La questione ora è che siamo con le mani in pasta, il
latte è stato versato, non è possibile tornare indietro e far finta che non sia successo nulla. Volendo
anche ritirare le truppe cosa succederebbe? Credo
che verremmo presi per codardi che fuggono dinanzi
il terrorismo (così come si sente l'esercito spagnolo) e inoltre all'Iraq mancherebbe il nostro appoggio
alla sua ricostruzione e alla sua rinascita. Ricordiamoci che l'Esercito Italiano si è sempre distinto per
l'umanità e la capacità di stare vicino alle popolazioni di civili, per gli ottimi risultati delle campagne di pace.
Voi cosa ne pensate?
COMMENTI:
Inviato da: Miky86ever
Titolo: Peace !!!
Data: 04/05/2004 09:08:13
credo ke nn ci sia alcun motivo al mondo per cui bisogni ricorrere alle armi... nessuno deve togliere la vita ad
un'altra persona...l'hai detto anke tu, ormai ci siamo dentro, troppo, però dobbiamo fare qualcosa di concreto...io credo che le truppe italiane debbano rientrare... spero di non sabgliarmi! copmlimenti per il tuo sito, è
molto bello! ciao ciao Miky
Inviato da: lory22 :(
Titolo: pro e contro
Data: 05/05/2004 15:53:07
Io credo che ci siano pro e contro qualsiasi che sia la scelta:
se si: i nostri connazionali sono partiti con una missione, e gia' la parola la dice lunga, si sono offerti o sono
stati mandati, non cambia, la loro missione era fin dal principio quella di aiutare, se poi sono stati accolti in
quella maniera, direi che hanno fatto piu' che bene a rispondere.
se no: se si ritirano, innanzitutto fallisce il presupposto di partenza ovvero quello di aiutarli, se restano vanno
in contro a rischi ingenti vedi i morti di Nassirija, qualsiasi sia la scelta risultera' essere sia negativa che positiva.
Inviato da: Jonz
Titolo: Forza Ragazzi
Data: 11/05/2004 11:40:03
Penso che i nostri ragazzi si son sempre distinti in guerra (non dimentichiamo Cefalonia ed El Halamein)e nelle
missioni di PACE. Quelli che manifestano anche in modo violento contro la Guerra non sono poi quelli che promuovono la guerriglia urbana?!?
Dico solo FORZA RAGAZZI siamo con voi!
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04 Maggio 2004
AI
DIPENDENTI
ALITALIA:
FERMATE GLI SCIOPERI PER IL VOSTRO BENE...
...fermate gli scioperi, non fate altro che danneggiare ulteriormente la situazione economica dell'azienda. Se bloccate le arterie di liquidità non migliorate di certo la situazione.
Non ho mai visto un malato che per evitare l'operazione al braccio se lo taglia di netto.
Quest'abuso del diritto allo sciopero avrà soltanto un vergognoso ritorno perverso, mi spiego
senza entrare nei particolari e dare una noiosa lezione di economia. Se i dipendenti Alitalia non
lavorano i biglietti non vengono venduti e quelli venduti in precedenza sono rimborsati. Senza la
vendita di biglietti l'Alitalia si vedrà ridurre le entrate e siccome ha dei costi fissi (gestione
degli areomobili, personale che lavora, imposte, mutui ecc.) si vedrà ulterirmente non capace di coprire i costi, ciò porterà ad indebitarsi ulteriormente. Raggiunta una soglia insostenibile di debiti non sarà capace più di pagare neanche i dipendenti, che studipamente
faranno ancora più sciopero alimentando ancora di più questo perverso circolo vizioso.
Bisogna trasformare il circolo vizioso in un
circolo virtuoso. Lavorate di più, fate straordinari, fate entrare maggior affluenze di denaro nelle casse Alitalia e vedrete che i debiti
verranno pagati e il taglio ai posti di lavoro non saranno necessari.
Lavorate di più e scioperate di meno, questa è la ricetta principale per salvare Alitalia.
COMMENTI:
Inviato da: lory22 :(
Titolo: parli sul serio?
Data: 05/05/2004 15:57:19
Ma stai parlando sul serio?
Lavorate di piu' e scioperate di meno?
Ma se scioperano e' evidente che c'e' qualcosa che non torna se questi si mettono a scioperare, non credo che
lo facciano solo per saltare un giorno di lavoro!
Inviato da: Crashbandicoot
Titolo: sono d'accordo
Data: 08/05/2004 20:33:46
finalmente uno ke la pensa come me! Se un'azienda e' in difficolta' tutti i dipendenti dovrebbero pensare a
rimboccarsi le manike e lavorare sodo, scioperando si finisce per peggiorare le cose. Questo mi fa' pensare
allo scarso valore ke danno queste persone al loro lavoro, ke viene visto soltanto come una fonte di guadagno.
RUB RI C A
la frase della settimana...
Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace.
Seneca
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10 Maggio 2004
L'AGGRESSIVITÀ
È DIFFERENTE DA CATTIVERIA...
...L'essere aggressivi è diverso dall'essere cattivi. L'aggressività è da considerarsi un pregio e
non un difetto. Fa parte della nostra natura, soprattutto quella dell'uomo. Molti problemi in ambiti diversi nascono per la scarsa aggressività. La
società ci sta abituando ad essere tutti gentili,
sensibili, educati, e di conseguenza poco intraprendenti. Non si agisce per paura di non recare
danno agli altri.
Tutto questo per spiegare la crisi dell'uomo nei
confronti della donna. L'uomo sta diventando
sempre più docile, mansueto, poco aggressivo
insomma. Ribadisco che aggressivo non è sinonimo di cattivo. La cattiveria è usata per recare
danno, l'aggressività per reagire in certe situazioni.
Ormai l'uomo non rimorchia più facilmente, le
ragazze sono diventate più aggressive di loro,
sono diventate più rozze, poco femminili. Le ragazze di oggi usano un linguaggio da camionista,
hanno una getualità mascolina, si arrabbiano da maschi e molte volte, dietro lo scudo del femminismo, avanzano per prendere il loro posto.
Mi dispiace colleghi Playboy, dobbiamo darci da fare se vogliamo riportare la situazione in equilibrio, dobbiamo riprendere il possesso della situazione, dobbiamo diventare aggressivi.
RUBRICA
L'immagine divertente della settimana…
RUBRICA
la barzelletta della settimana...
Un ragazzo dal tabaccaio:
- Scusa frate' mi puoi dare delle cartine che devo fare un cannone?
L' altro:
- E certo e chi sei Mc Giver?!?
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15 Maggio 2004
STUDIO 54:
IL
TEMPIO
DELLA
DISCO MUSIC
Fu l'apoteosi delle discoteche negli anni 70. Il Tempio della sacralità del divertimento, dello
sballo, degli eccessi esaltanti. Un luogo magico dove la notte si fermava e sembrava durare in
eterno, dove nessuno invecchiava, dove tutti i piaceri della vita ti erano serviti su di un piatto di
platino.
Il Mitico Studio 54, situato al numero 254
Ovest della Cinquantaquattresima Strada
di Manhattan, un ex studio televisivo della
CBS trasformato in mega discoteca da
Steven Rubell e il suo amico di università
Schrager. Rubell concepì il night-club più
escusivo del Mondo in sole sei settimane.
Fu anche uno dei primi a promuovere l'odiatissima politica della selezione all'ingresso, ma fu questo uno dei punti forti
dello Studio 54. La selezione era durissima, se non eri bello o famoso o vestito
bene potevi tornartene a casa, non ti bastava possedere i 10 dollari del biglietto, in una serata addirittura la cantante Cher non fu fatta
entrare. Rubell sapeva benissimo che la selezione al Sacro Tempio della Disco avrebbe fatto
sorgere il Mito per i paparazzi e per tutte quelle persone che sognavano di entrare nel paradiso
del mega divertimento che ogni sera si accalcavano all'ingresso per vedere la passerella dei VIP.
E le leggende metropolitane non mancarono. Si dice che una coppia di neo sposi cercò di entrare
nella discoteca ma alla selezione solo allo sposo fu concesso entrare e la sposina fu costretta ad
aspettare fuori tutta la notte.
Passata la selezione che Rubell chiamava "pulire l'insalata" si passavano le transenne di velluto e
si entrava fribillanti nel magico mondo dello Studio 54. 1800 mentri quadrati di pista ti accoglievano con 54 tipi di sfavillanti luci diverse, fiamme di stoffa svolazzanti, strisce di alluminio luccicanti, neon rotanti, bufere di neve sintetice e, crème de la crème, ballerini e ballerine che
versavano cascate di coriandoli luccicanti dai vari livelli della pista. Un turbinio di divertimento
esaltato dai riti orgiastrici che si consumavano nei vari angoli della discoteca, fiumi di alcol e
nevicate di droga di ogni tipo, tutto naturalmente sormontato dall'incredibile febbre per la disco music. Volevi fare sesso con qualcuno? Bastava chiedere a qualsiasi persona in pista e ci si
poteva comodamente appartare nei vari angoli della disco. Si poteva chiedere anche ai ballerini,
alle ballerine o ai baristi etero, gay o bisex che erano pronti a soddisfare gli escusivi clienti dello Studio 54. La droga era distribuita a pagamento a anche gratis dallo staff, negli anni 70 si
credeva che la cocaina non portasse all'assefuazione. Rubell organizzava ogni sera una festa a
tema diversa, non badava a spese. Una sera fece sistemare 20 violinisti all'ingresso che suonavano una melodia ogni qualvolta qualcuno spuntava dal corridoio. Oppure quella sera in cui per la
moglie del ristoratore Michael Chow la discoteca fu trasformata in una strada di Shangai.
Tutto ciò era incredibilmente il massimo del divertimento e dello sballo. Molti iniziavano a temere che non potesse durare, era troppo bello per essere vero. Ed infatti gli agenti del fisco iniziarono ad indagare su Rubell e sullo Studio 54. Si scoprì che Rubell non aveva una licenza fissa
per gli alcolici, doveva procurarsene una al giorno con valenza di 24 ore. La pulce all'orecchio
saltò quella sera in cui Rubell intervenne come ospite in una trasmissione televisiva dichiarando
che gli incassi dello Studio 54 erano stratosferici, secondi soltanto agli incassi della mafia. Così
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la mattina del 14 dicembre del 1978 quaranta agenti perquisirono lo Studio 54 trovando doppi
libri contabili, sacchi pieni di dollari nascosti un pò ovunque e della droga nel borsello di Schrager che venne arrestato con Rubell. Prima di essere rinchiusi nel carcere del Metropolitan Correction Centre diedero l'ultima festa chiamata "Going-Away-To-Prison". Restarono 3 anni e
mezzo in prigione. Nel frattempo il magico mondo dello Studio 54 si era sciolto, la febbre della
disco music si era affievolita. Rubell morì nell'89 per Aids a soli 45 anni. Ma dello Studio 54 rimane per sempre il ricordo e la leggenda come il Tempio della Disco Music.
RUBRICA
la frase della settimana...
"Conosco un uomo che aveva smesso di fumare, bere, fare sesso
e mangiare cibi grassi. Era perfettamente in salute il giorno in cui
si suicidò."
Johnny Carson
RUBRICA
L'immagine divertente della settimana…
9,(1,$7529$50,
ALFA BOT
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17 Maggio 2004
NON
ABBIATE PAURA DELLE PERSONE CATTIVE...
...non temete mai che il male possa avere il sopravvento, non
lo farà. Credete in Dio se volete, credete ad una legge fisica o quant'altro. Il male soccombe al bene sempre, anche se
non subito, ma il bene trionfa sempre.
Non temete le persone cattive, difendetevi ma non abbassatevi mai al loro livello. La loro grande punizione la stanno
già avendo. Il loro bigottismo e la loro repressione sono enormi punizioni. Il poter non vivere la vita con serenità,
l'essere soggiogati dalla propria cattiveria, la vista poco
acuta, l'essere evitati è la loro punizione ed essi vivranno
nel rimorso e dopo la morte ci sarà chi farà giustizia eterna.
COMMENTI:
Inviato da: lory22 :(
Titolo: io credo che.....
Data: 18/05/2004 17:41:13
Io credo che le persone cattive siano quelle che feriscono di piu' per il semplice fatto che lo fanno di proposito.
Non so serva a qualcosa aver paura di queste persone, io credo che sia sufficiente il fatto che queste possono
far del male per renderci succubi e quindi temerle.
RUBRICA
la frase della settimana...
Non dimenticate mai che solo i pesci morti nuotano con la corrente
Malcolm Muggeridge
21 Maggio 2004
HANNO
PUBBLICATO LA MIA
4°
RECENSIONE....
...su cellulari.it hanno pubblicato la mia recensione per un programma per Nokia s60. Si chiama
Photo Acute.
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24 Maggio 2004
NUOVA
STORIELLA:
LA
RANA E LO SCORPIONE
C'era una volta uno scorpione che gironzolava indisturbato nella boscaglia, ma improvvisamente
si ritrova dinanzi un fiume e non può procedere, è costretto ad attraversarlo. Fortunatamente
incontra sulla sua sponda una rana che stava per nuotare verso la sponda opposta.
"Rana, dolce rana" dice "aiutami ti prego"
"Cosa c'è scorpione?"
"Devo attraversare il fiume, aiutami"
"Non posso, mi pungeresti e io morirei"
"Ti prometto che se mi aiuti non ti pungerò"
"Va bene scorpione, visto che me lo hai promesso ti aiuterò, sali sulla mia groppa"
Così lo scorpione sale sulla groppa della rana. La rana nuota
verso la sponda opposta, ma prima che potesse toccarla lo
scorpione la punge.
La rana agonizzante prima di morire sospira:
"Me lo avevi promesso, perchè mi hai punto?"
"Mi dispiace rana ma è la mia natura"
Morale della favola: certe persone posso anche farsi perdonare ma non cambieranno mai la propria natura.
COMMENTI:
Inviato da: Tenderbranson
Titolo: c'e' anche
Data: 24/05/2004 16:21:36
in una canzone degli 883
25 Maggio 2004
HANNO
PUBBLICATO LA MIA
5°
RECENSIONE....
Anche la 5° recensione ha visto la nascita, questa volta si parla di un programma fighissimo. Vedere per credere Face Wave .
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28 Maggio 2004
IL MONOLOGO ALLO SPECCHIO...
...mi è venuto improvvisamente in mente il monologo recitato da Edward Norton nel film la 25°
Ora. Interpretava la parte di Monty uno spacciatore incastrato dalla polizia a New York. Gli restavano solo 25 ore di libertà e in un attimo di riflessione pronunciava queste fantastiche frasi:
"Affanculo io ? Vacci tu!
Tu e tutta questa merda di città e chi ci abita.
No, no, no, no, no. In culo ai mendicanti che mi chiedono soldi.
In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina. Ehi! Che ti avevo detto? Che ti
avevo detto? Stronzo! Smettila subito!
In culo ai Sikh e ai pachistani che vanno per le strade a palla con i loro taxi decrepiti, puzzano di
curry da tutti i pori. Mi mandano in paranoia le narici. Aspiranti terroristi! E rallentate, cazzo!
In culo ai ragazzi di Chelsea con il torace depilato e i bicipiti pompati, che lo succhiano a vicenda
nei miei parchi. E te lo sbattono in faccia sul Gay Channel.
In culo ai droghieri coreani, con le loro piramidi di frutta troppo cara, con i loro fiori avvolti nella plastica. Sono qui da diec'anni e non sanno ancora mettere due parole insieme.
In culo ai russi di Brighton Beach. Mafiosi violenti, seduti nei bar a sorseggiare il loro tè con una
zolletta di zucchero tra i denti. Rubano, imbrogliano e cospirano. Tornatevene da dove cazzo
siete venuti!
In culo agli ebrei ortodossi, che vanno su e giù per la quarantasettesima, nei loro soprabiti imbiancati di forfora, a vendere diamanti del Sudafrica dell'apartheid.
In culo agli agenti di borsa di Wall Street, che pensano di essere i padroni dell'universo. Quei
figli di puttana si sentono come Michael Douglas-Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora.
Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita. E Bush e Cheney non sapevano niente, di quel casino? Ma fatemi il cazzo di piacere!
In culo alla Tyco, alla ImClone, all'Adelphia, alla WordsCom!
In culo ai portoricani, venti in macchina e fanno crescere le spese dell'assistenza sociale. E non
parliamo di quei pipponi dei dominicani: al loro confronto i portoricani sono dei fenomeni.
In culo agli italiani di Bensonhurst, con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant'Antonio. Che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi. Sperano
in un'audizione per "I Soprano".
In culo ai negri di Harlem. Non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque
passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi. La schiavitù è finita centotrentasette anni fa! E muovete le chiappe, è ora!
In culo ai poliziotti corrotti che impalano i poveri cristi e li crivellano con quarantuno proiettili.
Nascosti dietro il loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia!
In culo al preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti. In culo alla Chiesa che li
protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco. Un giorno sulla croce, un week-end all'Inferno, e poi gli alleluja degli angeli per tutto il resto dell'Eternità. Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville.
In culo a Osama Bin Laden, a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di
tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa, baciate le mie nobili palle irlandesi!
In culo a questa città e a chi ci abita.
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Che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi.
No.
No, in culo a te, Montgomery Brogan.
Avevi tutto e l'hai buttato via, brutta testa di cazzo!"
RUBRICA
la frase della settimana...
"Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione."
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
RUBRICA
L'immagine divertente della settimana…
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