Pascal : l`idea di Dio e l`amore per Dio Collegio

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Pascal : l`idea di Dio e l`amore per Dio Collegio
Pascal : l’idea di Dio e l’amore per Dio
Collegio Vescovile S. Alessandro
IV A Liceo Scientifico
13.02.2013
Egli non è passato da un’esistenza senza Dio a quella in cui c’è un Dio,
ma dal Dio dei filosofi a quello di Abramo.
Martin Buber, L’eclissi di Dio, op. cit. , p.47
Ciò che i filosofi chiamano Dio è necessariamente un’idea ; ma Dio, il Dio
di Abramo , non è un’idea , in lui tutte le idee sono abolite fino al punto
che se io penso filosoficamente, cioè come idea , un essere in cui si
aboliscono le idee, non intendo più il Dio di Abramo.
Martin Buber, L’eclissi di Dio, op. cit. , p. 47
Il filosofo però, che viene sopraffatto dalla fede, deve parlare dell’amore.
Martin Buber, L’eclissi di Dio, op. cit. , p. 50
Il Dio dei filosofi è freddo e non risponde per nulla ai bisogni dell’uomo.
Solo il Dio della Bibbia è in grado di rispondere alle aspirazioni dell’uomo.
Pascal è uno dei critici più radicali di Cartesio per quanto riguarda la
concezione di Dio.
In Cartesio , infatti , Dio è il garante dell’ evidenza e dell’esistenza del
mondo.
Dio è il garante della permanenza della verità : Dio si limita a dare una
spinta alla macchina del mondo per (poi) non interessarsene più.
Ma l’uomo non sa cosa farsene di un Dio Motore Immobile , di un Dio
Geometra, di un Dio Ordinatore.
Come giungere allora a questo Dio della Bibbia?
Per Pascal Dio è essenzialmente nascosto: nascosto e manifesto insieme.
Non si svela a chi non lo cerca, si svela a chi lo cerca.
L’armonia della Natura non prova di per sé l’esistenza di un Dio Creatore.
Solo chi già crede in Dio vede nell’ordine dell’Universo la prova che Dio
c’è. Dio si manifesta a coloro che lo cercano col cuore , si nasconde a
coloro che non lo cercano sinceramente.
Pascal è convinto che Dio possa essere trovato solo da chi lo cerca
andando ben oltre le ragioni della ragione.
Se Dio , poi , fosse del tutto manifesto , chi crede non avrebbe alcun
merito.
Dio , in quanto essenzialmente infinito , non può essere compreso
dall’uomo ( che è finito). Di Dio noi non conosciamo né l’esistenza né la
natura. Tra l’uomo e Dio vi è un abisso : un abisso incolmabile dalla
ragione umana.
Da qui l’argomento della Scommessa : non esistono né possono
esistere prove certe, né in un senso né nell’altro ( Dio esiste , Dio
non esiste); conviene scommettere che Dio esiste.
Se vinco, guadagno tutto; se perdo, non perdo nulla.
Pascal sa benissimo che nella Scommessa si scommette qualcosa che è
incerto ; se ci fossero certezze , non ci sarebbe bisogno di alcuna
scommessa . La Scommessa è quindi un Rischio.
Per Pascal vale la pena scommettere sull’esistenza di Dio.
Il lettore di Pascal , di converso , potrebbe ritenere che la scelta
corretta – considerato che non ci sono prove né in un senso né
nell’altro – sia quella di non scegliere : argomento bocciato
( da Pascal).
IL FAUT PARIER. BISOGNA SCOMMETTERE.
Prof. Giacomo Paris