Una mostra interattiva di giochi su pregiudizio
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Una mostra interattiva di giochi su pregiudizio
GLI ALTRI SIAMO NOI giochi, strumenti, idee, per una società interculturale Una mostra interattiva di giochi su pregiudizio, discriminazione e capro espiatorio "Gli altri siamo noi" è il titolo di una mostra sui meccanismi del pregiudizio, della discriminazione e del capro espiatorio; è itinerante per l'Italia dal 1995 e ha già visitato 100 città coinvolgendo oltre 8.500 classi, 150.000 studenti e 12.000 insegnanti. Non si tratta di una mostra nel senso tradizionale, ma di un circuito interattivo di giochi educativi costruito cercando di mettere in pratica i principi dell’educazione alla pace per educare ai diritti umani, allo sviluppo e al dialogo interculturale. Lo scopo della mostra è di offrire ai ragazzi una percezione di come vengono "creati" i capri espiatori e di come si diffondono pregiudizi e discriminazioni. SCOPRIRE SPERIMENTARE E AGIRE sono le tre parole chiave ed il motto delle attività è: «Insegnate ai ragazzi che devono pensare, ma non quello che devono pensare». Uno degli strumenti più importanti nell'educazione alla pace è infatti proprio il fatto di imparare a porsi domande, poiché è solo partendo da queste che è possibile porre in discussione i propri valori e le proprie certezze. La domanda è l'inizio del cambiamento ed il primo passo verso soluzioni creative. Il percorso e rivolto a ragazzi/e fra i 9 e i 16 anni (dalla quinta classe della primaria al secondo anno superiore), la visita dura circa 1 h 30'. Per introdurre la classe ai temi della mostra il momento iniziale prevede la visione del video “Gente”, che illustra la varietà e molteplicità di caratteristiche, atteggiamenti e comportamenti con cui si esprime la natura umana e mette in evidenza alcune fondamentali analogie e differenze tra le persone e i popoli della terra Le attività della mostra, rappresentate in circa 80 pannelli e suddivise in 8 sezioni tematiche, stimolano la formulazione di domande e richiedono cooperazione; per questo motivo i ragazzi e le ragazze lavorano a coppie. Prima di entrare nel percorso della mostra, ad ogni alunna/o viene consegnato il "Passaporto", una piccola guida in cui sono riprodotte le attività e i giochi proposti nei pannelli, che verrà utilizzato come un quaderno di lavoro nel quale scrivere le soluzioni trovate, le scoperte fatte e le opinioni elaborate, e che diventerà così un diario personale della propria esperienza. Fondamentale è il lavoro preliminare di preparazione alla visita della mostra che gli insegnanti svolgeranno all'interno delle proprie classi per stimolare la motivazione alla visita e consentire alle alunne e agli alunni di familiarizzare con i temi e gli scopi della mostra. Gli insegnanti ed educatori durante la visita sono presenti lungo il percorso per facilitare il lavoro dei ragazzi, ma rispettandone l'autonomia delle scelte che devono fare. TEMI DELLA MOSTRA La mostra è composta da 8 sezioni che seguono un ordine che facilita la comprensione dei concetti: 1. LE APPARENZE INGANNANO - I ragazzi scoprono che la realtà è diversa da quello che sembra. Cominciano a rendersi conto del fatto che la loro osservazione è selettiva, che spesso giudicano troppo in fretta e che comunque ognuno di loro osserva le cose in modo diverso dai propri compagni. "Quante sono le matite?" "Cosa c'è dietro la porta?" - "Chi ha rotto la vetrina?"... 2. VERO O FALSO? - Cos'è vero e cos'è falso? "Sono tondi tutti i palloni? Per esempio quelli di rugby non lo sono". I ragazzi sono spinti a non accettare tutto senza riflettere e a porsi delle domande. 3. FATTO OD OPINIONE - "Rosso è un colore" è un fatto. "Il rosso è bello" è una opinione. In questa sezione si cerca di far sì che i ragazzi imparino a distinguere tra fatti e opinioni. Le risposte corrette, combinate tra loro, permettono di aprire un lucchetto che dà accesso alle sezioni dove la "diversità" può essere un problema. 4. TUTTI TRANNE ME - "Dicono che noi cinesi siamo tutti uguali, ma io trovo di non assomigliare neanche a mia sorella", è l'affermazione di un bambino cinese. I ragazzi scoprono il significato delle generalizzazioni ed il meccanismo che conduce a generalizzare... 5. PREGIUDIZI - "Le donne non sanno guidare", "Gli handicappati non possono praticare sport", "I poveri sono pigri". I pregiudizi, oltre a ferire inutilmente le persone, sono falsi e spesso lo si può dimostrare. Questa sezione mostra il meccanismo del pregiudizio e come lo si può affrontare. 6. IL CAPRO ESPIATORIO - Sui pannelli si leggono tre punti di vista di ragazzi. Il primo racconta di essere vittima del sarcasmo degli altri; il secondo spiega perché disturba sempre e prende in giro gli altri; il terzo spiega perché partecipa agli scherzi ai danni della vittima designata. I ragazzi scoprono attraverso i racconti il meccanismo del capro espiatorio. La sezione si conclude con una capra di legno, sul cui dorso c'è una buca dove i ragazzi possono imbucare le proprie esperienze come "capri espiatori". 7. DISCRIMINAZIONE - In questa sezione, mettendosi nei panni di altri, si integrano le attività precedenti in modo da capire dove possono portare le generalizzazioni e i pregiudizi. Inoltre, otto articoli di giornale presentano la discriminazione come fenomeno sociale e i ragazzi devono scoprirne le cause. 8. I GIORNALISTI - Nelle prime sette sezioni si dà ai ragazzi l'opportunità di sperimentare e scoprire. Nella conclusione della mostra diventano giornalisti. Scrivere storie, articoli, poesie... per il giornale della scuola, del quartiere o della città è un modo per assimilare ed integrare l'esperienza. "Gli altri siamo noi" è il frutto della collaborazione di sei associazioni di Olanda, Belgio, Spagna, Italia, Germania e Francia, A ROMA viene curata DALL’ASSOCIAZIONE TAMBURI DI PACE.