BENJAMIN FRANKLIN Consigli per diventare ricchi 1758
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BENJAMIN FRANKLIN Consigli per diventare ricchi 1758
Psicologia BENJAMIN FRANKLIN Consigli per diventare ricchi 1758 PERCHÉ LEGGERE QUESTO LIBRO Questo libro contiene la celebre prefazione dell’Almanacco del Buon Riccardo, una pubblicazione ricca di notizie pratiche, curiosità, consigli e proverbi che Franklin stesso scriveva, stampava e distribuiva usando lo pseudonimo di Richard Saunders, anche se tutti sapevano chi era il vero autore. Con una vendita di 10.000 copie all’anno, equivalenti a tre milioni di copie nell’America di oggi, l’almanacco di Franklin fu per venticinque anni il periodico più popolare dell’America coloniale. I suoi consigli per diventare ricchi vennero ristampati numerose volte e tradotti in diverse lingue. Ancora oggi gli aforismi di Franklin sulla vita quotidiana, sull’impegno lavorativo, sulla natura umana, sull’uso del denaro, sul risparmio, sulla frugalità e sulla prudenza brillano per senso dell’umorismo e saggezza, e costituiscono un aiuto per chi vuole migliorare le proprie abitudini. 2 PUNTI CHIAVE La pigrizia, l’orgoglio e la prodigalità ci tassano molto più del governo Il peggior sperpero è quello del tempo Industriosità e frugalità sono la via alla ricchezza Non procrastinare: se hai qualcosa da fare domani, fallo oggi Se evitate i piaceri, questi vi rincorreranno Non fidatevi troppo degli altri: se volete portare a termine un affare, fatelo da soli Tante piccole spese inutili portano alla rovina Chi chiede in prestito e non riesce a restituire perde la dignità e si abitua a mentire Chi fa debiti si rende schiavo del creditore Risparmia adesso finché puoi, perché i guadagni sono fuggevoli mentre le spese sono certe per tutta la vita Difficilmente la gente mette in pratica i buoni consigli RIASSUNTO Le tasse, la pigrizia e l’uso del tempo The Way to Wealth si apre con la scena di numerose persone riunite per una vendita all’incanto all’aperto. L’asta doveva ancora cominciare, e per passare il tempo le persone conversavano tra loro lamentandosi della situazione generale. Ad un certo punto uno di loro si rivolge a un uomo schietto e sincero dai capelli bianchi, chiedendogli: «Per favore, Padre Abramo, che ne pensi di questi tempi? Non è forse vero che queste pesanti tasse rovinano completamente il paese? Come possiamo essere in grado di pagarle? Cosa ci consigli di fare?». Padre Abramo si alzò e disse che avrebbe parlato brevemente, perché per le persone sagge sono sufficienti poche parole. Le tasse, ammette il vecchio, sono molto pesanti, ma se fossero solo quelle richieste dal governo potremmo facilmente pagarle. Il problema è che ne abbiamo molte altre ben più gravose. Noi veniamo tassati due volte di più per la nostra pigrizia, tre volte di più dal FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 3 nostro orgoglio e quattro volte di più dalla nostra follia, e da queste tasse gli esattori non possono sollevarci facendo uno sconto. Un governo che requisisse il dieci per cento del tempo dei cittadini sarebbe considerato esoso, ma sarebbe ben poca rispetto alla somma di tutto il tempo che sprechiamo a causa dell’indolenza o non facendo nulla, o dandoci a divertimenti inutili. La pigrizia quindi ci tassa molto di più. L’indolenza ci accorcia addirittura la vita, perché è causa di malattie: l’indolenza, come la ruggine, consuma gli abiti più velocemente di quanto non faccia il lavoro. Se amate la vita allora non sciupate il tempo, perché di questa stoffa è fatta la vita. La perdita di tempo è la più grossa prodigalità, perché il tempo perduto non si ritrova più. Noi dormiamo molto più di quanto sia necessario, ma chi si alza tardi deve andare di corsa tutto il giorno, ed è costretto, a fatica, a finire di notte i suoi lavori. L’indolenza rende quindi tutte le cose difficili, mentre l’impegno le rende tutte facili. Del resto, aggiunge Franklin, la pigrizia viaggia così lenta che la povertà la raggiunge subito. In definitiva, presto a letto, e presto alzato, fa l’uomo sano, ricco e saggio. Non ci sono guadagni senza fatica, e per questo chi ha un lavoro possiede una fortuna. Se noi siamo laboriosi non siamo mai costretti a soffrire la fame, perché la fame guarda nella casa dell’uomo che lavoro, e non osa entrare. Non entreranno neppure l’esattore e l’ufficiale giudiziario, perché l’operosità paga i debiti, mentre la disperazione li incrementa. Per Franklin la strada per la ricchezza è chiara. Come aveva scritto nell’articolo “Come diventare ricchi” del 1749, «Tutto dipende principalmente da due parole, INDUSTRIOSITÁ e FRUGALITÁ; cioè non sprecate mai tempo né denaro, ma fate l’uso migliore di entrambi. Chi ottiene tutto ciò che può onestamente, e risparmia tutto ciò che guadagna (escluse le spese necessarie), certamente diventerà ricco; così infatti ha stabilito, nella sua saggia Provvidenza, questo Essere che governa il mondo e a cui tutti dovrebbero guardare per una benedizione dei loro onesti sforzi» (p. 34) Industriosità e diligenza Non importa se non avete trovato un tesoro e se nessun parente ricco vi ha lasciato un’eredità, perché l’assiduità è la madre della buona fortuna. Se arate in profondità FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 4 mentre i fannulloni dormono, avrete grano da vendere e da immagazzinare. Anche se c’è molto da fare e sei senza forze, persevera con cura e vedrai grandi risultati, perché il gocciolio continuo consuma le pietre, con impegno e pazienza un topo rosicchia un cavo intero, e piccoli colpi abbattono le querce. Mai procrastinare! Lavora oggi, perché non sai se potrai farlo domani. Un oggi è meglio di due domani, quindi se hai qualcosa da fare domani, fallo oggi! Se foste un domestico non vi vergognereste a fari scoprire in ozio dal vostro padrone? Ma dato che siete padroni di voi stessi, non vi vergognate a scoprirvi in ozio? Quando c’è molto da fare per se stessi, per la propria famiglia e per il proprio paese, ci si alza all’alba. Ma un uomo non può mai permettersi un po’ di riposo? Se si vuole godere di un po’ di tempo libero occorre impiegare bene il proprio tempo. Il tempo libero serve per fare cose utili, e l’uomo attivo otterrà questo riposo, mentre l’uomo pigro non l’otterrà mai. Una vita tranquilla e una vita oziosa sono infatti cose ben diverse. Poiché l’operosità dona benessere, abbondanza e rispetto, evitate i piaceri, ed essi vi ricorreranno. Dobbiamo sorvegliare i nostri affari con i nostri occhi e non fidarci troppo degli altri. Se volete che i vostri affari siano portati a termine, andate personalmente; se non vi premono, mandate qualcuno. Chi vuole trarre profitto per mezzo dell’aratro, deve dirigerlo o guidarlo personalmente. L’occhio de padrone fa più lavoro di entrambe le sue mani, e non controllare gli operai equivale a lasciargli aperta la nostra borsa. Infatti, se volete avere un servitore fedele e apprezzato, servitevi da soli. L’aver troppa fiducia negli altri è la rovina di molti, perché nella faccende di questo mondo gli uomini si salvano non grazie alla fiducia, ma grazie alla mancanza di essa. La ricchezza è il premio per l’uomo prudente così come la sapienza lo è per lo studioso, il potere per l’audace e il paradiso per il virtuoso. Occorre essere attenti e circospetti anche nelle faccende più piccole, perché a volte una piccola trascuratezza può causare un grande danno. Per la mancanza di un chiodo si perde il ferro di cavallo, per la mancanza del ferro si perde il cavallo, e per la mancanza di un cavallo si perde il cavaliere, che viene raggiunto e ucciso dal nemico: tutto per la mancanza di attenzione per un chiodo di un ferro di cavallo. FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 5 La parsimonia e i debiti Se non sa conservare quello che ottiene, un uomo può lavorare senza posa per tutta la vita e morire senza lasciare un soldo. Se volete essere ricchi, preoccupatevi dunque di risparmiare con lo stesso impegno con cui spendete: le Indie non hanno reso ricca la Spagna perché le sue uscite sono state superiori alle sue entrate. Se la smetterete con le spese folli, continua padre Abramo, non avrete più motivo per lamentarvi dei tempi difficili, delle tasse pesanti e dei familiari a carico, perché donne e vino, gioco e illusione, rendono piccola la ricchezza, e grandi le necessità. Ciò che serve a mantenere un solo vizio crescerebbe due bambini. Voi pensate che un piccolo tè o un piccolo punch ogni tanto, un’alimentazione un poco più costosa, dei vestiti un po’ più raffinati e una piccola festa ogni tanto non possono essere un grosso guaio, ma ricordate che molti pochi fanno assai, e una piccola falla può mandare a fondo una grande nave. Chi ama le cose piacevoli prima o poi finirà a mendicare. Voi vi siete qui riuniti, continua Padre Abramo, per acquistare fronzoli e cianfrusaglie. Li chiamate beni, ma per molti di voi si dimostreranno un danno. Pensate di acquistarli a buon prezzo e di fare buoni affari, ma se non avrete occasione di usarli per voi sono certamente cari e costosi. Davanti a una spesa di poco conto indugiate un attimo, perché l’essere a buon mercato forse è solo un’apparenza, non un fatto reale. È cosa folle spendere denaro per acquistare un pentimento. Comprate ciò di cui non avete bisogno, e in poco tempo dovrete vendere ciò che vi è necessario. Purtroppo i prodighi capiscono il valore dell’acqua solo quando il pozzo è secco, ma solo i bambini e gli sciocchi si immaginano che venti scellini e venti anni non possono mai esaurirsi. Molti, per il loro desiderio di abiti vistosi hanno finito con l’andare in giro a pancia vuota e hanno fatto quasi morire di fame la famiglia. In fin dei conti, qual è il vantaggio che questo desiderio di apparire dà, per quale motivo si rischia così, si soffre tanto? La vanità non migliora la nostra salute, né allevia il nostro dolore, non aumenta il merito di una persona, crea e invece invidia e affretta la sfortuna. Per questa e altre stravaganze la persona raffinata è ridotta in povertà, e costretta a prendere in prestito da coloro che in passato disprezzava, ma che, grazie all’operosità e FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 6 alla frugalità, hanno migliorato il proprio stato. L’orgoglio fa colazione con l’abbondanza, pranza con la povertà, cena con il disprezzo e l’infamia. È chiaro infatti che un contadino in piedi è più grande di un signore in ginocchio. Chi cerca prestiti cerca dolori, perché concede ad un’altra persona potere sulla sua libertà. Se non potete pagare a tempo debito, vi vergognerete al vedere il vostro creditore; sarete spaventati quando gli parlerete; opporrete vili e meschine scuse; un po’ alla volta perderete la vostra sincerità e finirete con l’abituarvi a mentire sempre: il vizio del mentire segue sempre quello dell’indebitamento. I creditori hanno una memoria migliore dei debitori, e ricordano bene il giorno di scadenza. Il termine, che in un primo tempo al debitore sembrava tanto lontano, apparirà man mano che diminuisce, estremamente vicino. Coloro che hanno debiti da restituire a Pasqua hanno la Quaresima corta. Poiché il debitore è una sorta di schiavo nei confronti del creditore, esorta padre Abramo, rifiutate la catena, preservate la vostra libertà e difendete la vostra indipendenza. Siate operosi e liberi, siate frugali e sciolti da vincoli. Risparmiate adesso che potete, perché il guadagno può essere temporaneo e incerto, mentre la spesa è sempre costante e certa finché vivete. Prendete ciò che potete e conservate ciò che prendete: questa è la pietra che muterà tutto il vostro piombo in oro. Il vecchio terminò così la sua arringa. La gente lo aveva ascoltato con attenzione e approvato, ma quando l’asta iniziò mise in pratica il contrario, perché cominciò a comprare in modo disordinato ed eccessivo, nonostante tutti gli avvertimenti di Padre Abramo. CITAZIONE RILEVANTI Un buon pagatore è signore della borsa altrui. «Chi è noto come uno che paga puntualmente ed esattamente al momento stabilito, può in ogni momento e in ogni occasione procurarsi tutto il denaro che i suoi amici possono risparmiare. Alle volte ciò è di grande utilità: pertanto non tenete mai il denaro che vi è stato prestato per un’ora oltre il termine che avete promesso» (p. 31) FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 7 Consigli per i debitori. «I creditori di buon carattere … soffrono quando sono obbligati a chiedere denaro. Risparmiate loro il dolore ed essi vi ameranno … Non abbiate vergogna di restituire una piccola somma anche se siete debitore di una più grande. Il denaro, tanto o poco, è sempre il benvenuto … Questo dimostra, inoltre, che vi ricordate di ciò di cui siete debitore, vi fa sembrare un uomo attento quanto onesto e incrementa ulteriormente il vostro credito» (p. 33). Sperare senza agire è inutile. «Che cosa significa desiderare e sperare in tempi migliori? Potremmo rendere questi tempi migliori se ci dessimo da fare. L’operosità non ha bisogno di desideri, come dice il buon Richard, e chi vive sperando muore digiunando» (p. 45). L’ozio fa evaporare la ricchezza. «Una cucina grassa fa magro il testamento, come dice il buon Richard; e quante fortune vengono consumate nello stesso momento in cui si potrebbero ottenere, poiché le donne per il tè smettono di filare e di lavorare a maglia, e gli uomini per un punch tralasciano di tagliare e di spaccare la legna» (p. 51) I pericoli dell’orgoglio. «L’orgoglio è un mendicante che grida forte quanto il bisogno, ma è molto più sfacciato. Quando avete comprato una cosa raffinata dovete comprarne altre dieci, per apparire tutto in armonia; ma il buon Dick dice, è più facile reprimere il primo desiderio, che soddisfare tutti quelli che ne seguono» (p. 55) Chiedere la benedizione divina. «Questa dottrina, amici miei, è ragione e senno; ma dopo tutto, non dipende solo dalla vostra operosità, e frugalità, e prudenza, sebbene siano cose eccellenti, perché queste possono tutte venire distrutte se manca la benedizione del cielo; e perciò chiedete questa benedizione umilmente, e non siate poco caritatevoli nei confronti di coloro che ora mostrano di averne bisogno, ma confortateli e aiutateli. Ricordate che Giobbe ha sofferto e poi è stato fortunato» (p. 59-60) FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu 8 L’AUTORE Benjamin Franklin (1706-1790) nacque a Boston il 17 gennaio 1706 da una modesta famiglia di commercianti. Fu imprenditore, scrittore, inventore, scienziato, diplomatico e uomo politico. Fu un leader della Rivoluzione americana e fece parte del comitato incaricato di stilare la Dichiarazione d’Indipendenza. Durante la guerra lavorò come ambasciatore in Francia, e nel 1783 firmò insieme a John Adams il Trattato di Parigi che sanciva l’indipendenza degli Stati Uniti dall’Inghilterra. Al suo ritorno partecipò alla Convenzione di Filadelfia che elaborò la Costituzione Americana. Si batté quindi per l’abolizione della schiavitù. Morì a Filadelfia il 17 aprile 1790. NOTA BIBLIOGRAFICA Benjamin Franklin, Consigli per diventare ricchi. Hints to become rich, Ibis, Como-Pavia, 1992, traduzione e note di Adele Mangiagalli, p. 61. Titolo originale: The Way to Wealth FRANKLIN – Consigli per diventare ricchi www.tramedoro.eu