abstract - Chimica Industriale
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abstract - Chimica Industriale
Calixareni neoglicoconiugati quali inibitori della tossina del colera a D. Arosio,a L. Baldini,b A. Bernardi,a A. Casnati,b M.J.E.Fischer,c M. Fontanella,c R.J. Pieters,c F. Sansone,b R. Ungaro.*b a. Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Chimica Organica ed Industriale, Via Venezian 21, 20133 Milano. b. Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Chimica Organica ed Industriale, Parco Area delle Scienze 17/A, 43100 Parma. c. Utrecht University, Department of Medicinal Chemistry, Sorbonnelaan 16, 3584 CA Utrecht, The Netherlands. E’ comunemente noto come i carboidrati non svolgano nella cellula soltanto un ruolo strutturale, protettivo ed energetico, ma siano anche coinvolti in particolari processi basati sul riconoscimento molecolare. Tra le funzioni più importanti vi sono quei processi in cui una singola proteina multivalente lega contemporaneamente diversi oligosaccaridi dello stesso tipo: questo fenomeno è conosciuto come effetto cluster-glicosidico ed è responsabile dell’alta affinità e selettività mostrata dalla parete cellulare in molti processi fisiologici e patologici (1). Sebbene l’interazione non-covalente fra peptidi e carboidrati sia debole, la possibilità di instaurare contemporaneamente multiple interazioni tra differenti unità di una proteina e differenti unità di carboidrati aumenta l’efficienza e la selettività del processo di binding. Allo scopo di sviluppare molecole in grado di interferire con questi processi di riconoscimento sulla superficie cellulare, si sono progettati e sintetizzati alcuni glicocalixareni polivalenti nei quali diversi oligosaccaridi sono legati alla stessa piattaforma molecolare e possono agire come mimici dei recettori naturali. Ci si è concentrati, in particolare, sul complesso formato tra la tossina del colera (CT-B5) e lo zucchero pseudo-GM1, un mimico del recettore naturale GM1, e si è progettato di sintetizzare una serie di inibitori multivalenti OH (Fig. 1) a base calixarenica (2). OH HO O HO OH OH O O N HAc HOOC Me n n n n = = = = 4, 2, 1, 5, m m m m = = = = O O H C O O R' O NH 0 2 3 0 l i n k e r NH O ) ) ( n R O R ( m O Fig. 1 Con l’aiuto di studi di modellistica molecolare si è determinate la lunghezza dello spaziatore necessaria per permettere ai residui glicosidici di legare contemporaneamente le differenti sub-unità della tossina. Si sono quindi studiate le proprietà di questi composti utilizzando tecniche come la fluorescenza, la surface plasmon resonance (SPR), il test ELISA e la microscopia a forza atomica (AFM). 1. M. Mammen, S.-K. Choi, G. M. Whitesides, Angew. Chem. Int. Ed. 1998, 37, 2754-2794. 2. Arosio, D.; Fontanella, M.; Baldini, L.; Mauri, L.; Bernardi, A.; Casnati, A.; Sansone, F.; Ungaro, R. J. Am. Chem. Soc., 2005, 127, 3660 – 3661.