innovazione e diversificazione varietale per la coltura

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innovazione e diversificazione varietale per la coltura
INNOVAZIONE E DIVERSIFICAZIONE VARIETALE PER LA
COLTURA DELL’ACTINIDIA IN PIEMONTE PRESSO IL CENTRO
RICERCHE PER LA FRUTTICOLTURA A MANTA
Lorenzo Berra, Cristiano Carli e Silvio Pellegrino
CReSO – Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese, Cuneo
Riassunto
Il Creso ha avviato un’attività di prospezione, introduzione e valutazione di nuove accessioni
di Actinidia spp., presso il nuovo Centro Ricerche per la Frutticoltura di Manta (Cn),
nell’intento di innovare e segmentare l’offerta dell’actinidia in Piemonte. Tra gli obiettivi
dell’indagine: individuare materiali con ciclo vegetativo più consono agli ambienti
settentrionali; verificare la possibilità di segmentare l’offerta con frutti innovativi sotto il
profilo del sapore, del colore della polpa e dei contenuti nutraceutici. Per le accessioni
staminifere, ci si propone di individuare cultivar con buona efficienza impollinatrice: dalla
contemporaneità di fioritura, al seed setting e fruit sizing.
La collezione è stata avviata nel 2005. Sono state introdotte nel ciclo di sperimentazione
cultivar e selezioni avanzate di Actinidia spp. ottenute da Istituzioni di ricerca italiane
impegnate in programmi di miglioramento genetico, da Centri di ricerca esteri, da Istituzioni
pubbliche cinesi. I materiali sono stati messi a confronto con le cultivar già disponibili sul
circuito vivaistico.
Parole chiave: actinidia, cultivar, miglioramento genetico, selezione varietale.
PIEDMONT KIWIFRUIT VARIETY INNOVATION AND
DIVERSIFICATION IN THE RESEARCH FRUIT CENTRE OF MANTA
Abstract
CReSO engaged activities of screening, introduction and evaluation of new selections of
Actinidia spp. in the fruit research centre of Manta (Cn) with the aim to innovate and diversify
the kiwifruit supply in Piedmont. Among the others, purposes of the research are: to find out
plant material with a vegetative cycle appropriate for northern areas; verify the possibility to
partition the supply with innovative fruits for flavour, flesh colour and nutraceutic content.
Regarding staminate plant our purpose is to find out cultivars with a good pollination efficacy
that means contemporary of blooming with pistillate plant, improvement of seed setting and
fruit sizing.
Collection started in 2005. Actinidia spp. cultivar and advanced selections from Italian and
foreign research centres involved in breeding programs and Chinese public Institution were
introduced. New selections has been compared with cultivars already available from nursery.
Key-words: Actinidia, cultivar, genetic improvement, variety selection.
8° Convegno Nazionale Actinidia 27-29 novembre Cuneo/Torino
Introduzione
Dopo alcune incertezze iniziali, l’actinidia in Italia si è caratterizzata come una coltura
monovarietale (Testolin et al. 2007). La cultivar Hayward, in Piemonte come nelle altre
regioni, è stata la varietà di riferimento per la realizzazione degli impianti. Attualmente
rappresenta la quasi totalità della superficie investita a tale coltura, terza in ordine di
importanza dopo pesco e melo (Galliano, Pellegrino 2007). Tale assetto pone dei limiti e dei
rischi connessi alla assenza di variabilità, specie sotto il profilo della sensibilità alle avversità
ed alla adattabilità al territorio. Una segmentazione delle tipologie varietali-merceologiche
potrebbe inoltre costituire una importante opportunità commerciale, finora rimasta
sostanzialmente inesplorata.
Si constata la crescente disponibilità di nuovi materiali vegetali che meritano di essere valutati
in ordine alla diversificazione dello standard varietale. I programmi di miglioramento
genetico avviati negli scorsi decenni licenziano le prime cultivar, o mettono a disposizione
selezioni avanzate per valutazioni nei diversi ambienti di coltivazione (Testolin et al. 2005).
La disponibilità e la variabilità di germoplasma di Actinidia spp. sono elevate ma in gran parte
ancora confinate nel paese di origine. Negli ultimi anni è stato più facile stabilire rapporti di
cooperazione con istituzioni di ricerca cinesi, per l’introduzione di varietà e germoplasma con
caratteristiche interessanti sia sotto il profilo agronomico che qualitativo.
In tale contesto il CReSO ha ritenuto opportuno avviare un’attività di prospezione,
introduzione e valutazione di nuove accessioni di actinidia, analogamente a quanto svolto per
le altre specie nell’ambito del Progetto Nazionale “Liste di Orientamento Varietale dei
Fruttiferi”.
Obiettivi
In linea con le esigenze pedo-climatiche e commerciali dell’areale di coltivazione piemontese,
con la valutazione di nuovi materiali si perseguono i seguenti obiettivi.
− Individuare materiali con un ciclo vegetativo più consono agli ambienti settentrionali
rispetto alla cv Hayward, sia per quanto riguarda la finestra di raccolta, che in Piemonte si
sovrappone parzialmente al periodo di rischio per gelate precoci, sia per l’epoca di
germogliamento, a rischio di gelate tardive.
− Verificare la possibilità di segmentare l’offerta con frutti dai caratteri innovativi, con
particolare attenzione al profilo sensoriale, alla colorazione della polpa (oltre a verde, sia
gialla, sia rossa), alle proprietà nutraceutiche.
Per le accessioni staminifere, ci si propone di individuare cultivar con buona efficienza
impollinatrice: dalla contemporaneità di fioritura, soprattutto in relazione alle nuove
accessioni, al seed setting e fruit sizing.
Materiali e metodi
Presso il nuovo Centro Ricerche per la Frutticoltura del CReSO di Manta (Cn) è stata allestita,
a partire dal 2005, una collezione di cultivar e selezioni avanzate di actinidia, sia pistillifere,
sia staminifere, realizzando parcelle di 3 - 6 alberi/cv. L’azienda Sperimentale dispone di una
superficie di 8 ha di terreno, a giacitura pianeggiante, di origine fluvio-glaciale, francosabbioso a reazione sub-acida, con altitudine media di 405 m slm. Le coordinate geografiche
sono: 44° 36' 32'' latitudine Nord - 7° 30' 28'' longitudine Est. I sesti d’impianto utilizzati
sono di metri 5 x 5 e la forma di allevamento utilizzata è la pergoletta doppia.
La collezione , oltre alle cultivar testimoni, conta accessioni sia pistillifere, sia staminifere di
Actinidia spp.
8° Convegno Nazionale Actinidia 27-29 novembre Cuneo/Torino
L’attività di prospezione ha riguardato alcune delle più importanti istituzioni che hanno in
corso programmi di miglioramento genetico dell’actinidia. In Italia il prof. Raffaele Testolin
del DPVA dell’Università di Udine, ci ha concesso in sperimentazione numerose recenti
selezioni S2 di A. deliciosa e chinensis, pistillifere e staminifere. Particolarmente interessanti
le selezioni a polpa gialla di A. chinensis : 171.87, 176.84 e 171.76, caratterizzate da
pregevoli caratteristiche qualitative.
Nuovi materiali sono a disposizione dal DCA dell’Università di Bologna con le selezioni
ottenute dal prof. Guglielmo Costa da un programma di miglioramento genetico per
l’identificazione di selezioni di A. chinensis.
Elevata la variabilità presente nelle numerose selezioni ottenute dal programma di
miglioramento genetico del CRA – ISF di Roma e descritte in una recente pubblicazione
(Nicotra et al. 2007). Sono in corso accordi per il loro inserimento nel circuito sperimentale
piemontese.
A livello internazionale è stato sottoscritto un accordo di sperimentazione con il PARC Pacific Agri-Food Research Centre di Summerland in Canada riguardo ad una linea di
selezioni avanzate ad elevata adattabilità in ambienti settentrionali.
In seguito a missioni in Cina, sono state introdotte varietà e selezioni avanzate da Istituzioni
pubbliche; di particolare interesse potrebbero rivelarsi le varietà afferenti alle specie A.
chinensis var. rufopulpa e A. deliciosa var. coloris per l’innovazione merceologica del colore
della polpa (Montefiori et al. 2004). In una recente missione in Cina, organizzata dalla
Regione Piemonte con la partecipazione del CReSO, si sono stretti contatti con Istituzioni di
Ricerca governative e gruppi privati della regione del Sichuan, uno dei luoghi di origine
dell’actinidia. Il prof. Jiang Guoliang, direttore del Sichuan Academy of Agricultural
Sciences di Chendu ha manifestato piena disponibilità del suo istituto alla sottoscrizione di un
accordo di interscambio di germoplasma con i centri di ricerca piemontesi. In questa regione
si sta estendendo la coltivazione di cv a polpa gialla e a polpa giallo-rossa, che rappresentano
un quarto della produzione (Huang, Ferguson 2004). Una delle più diffuse è la Hongyang, con
polpa giallo-verde nel pericarpo esterno e rosso intenso nel pericarpo interno, di ottimo sapore
con tenore zuccherino sensibilmente superiore ad Hayward.
Si sono inoltre sottoscritti contratti di sperimentazione con consorzi privati detentori dei diritti
commerciali di alcune cultivar già disponibili nei cataloghi nazionali. Ricordiamo, Kiwigold®
detentore dei diritti sulla cv Jintao, A. chinensis a polpa gialla con relativa cultivar
staminifera. Summerkiwi® con la selezione Summer 3373 di A. deliciosa a polpa verde e
relativo impollinatore consigliato. Il consorzio CO.N.VI. con la Hayward-simile a
maturazione precoce, Green Light*, ecc.
La valutazione delle performance agronomiche e qualitative delle nuove accessioni è svolta
sulla base di una scheda pomologica appositamente formulata, che prevede rilievi fenologici,
agronomici, carpometrici, ecc. Particolare attenzione è posta alla verifica della compatibilità
con il pedoclima piemontese, ai descrittori della qualità, allo studio dell’evoluzione della
maturazione e alla conservabilità dei frutti.
In considerazione dell’importanza che riveste questa specie a livello nazionale, si auspica il
suo inserimento nel Progetto Nazionale “Liste di Orientamento Varietale dei Fruttiferi”.
Come per le altre specie afferenti al progetto finalizzare e coordinare a livello nazionale la
ricerca faciliterebbe il reperimento di nuovi materiali e la loro valutazione con comuni
protocolli sperimentali, avvalendosi ad esempio di una specifica scheda pomologica
elaborata, come per le altre specie, dal gruppo di lavoro e focalizzata sui descrittori utili alla
valutazione dell’adattabilità ambientale e delle caratteristiche qualitative.
8° Convegno Nazionale Actinidia 27-29 novembre Cuneo/Torino
Risultati
L’attività di prospezione avviata dal CReSO ha evidenziato l’elevata disponibilità di nuovi
materiali ottenuti dai programmi di miglioramento genetico nazionali ed esteri che hanno
riguardato specie diverse: actinidia deliciosa, chinensis, arguta, ecc. Si è attuata una preselezione dei materiali attraverso una mirata valutazione dei dati forniti dai costitutori in
funzione delle peculiari caratteristiche del nostro areale di coltivazione e della filiera
commerciale regionale. I risultati, del tutto preliminari, della ricerca appaiono in linea con gli
obiettivi perseguiti. Ampia risulta la variabilità rispetto al ciclo vegetativo dei materiali
inseriti nel circuito sperimentale, che fa ben sperare riguardo all’adattabilità in ambiente di
coltura settentrionale. Abbiamo cv e selezioni con epoca di maturazione anticipata di ventiquaranta giorni rispetto ad Hayward. Nel corso del 2007 si è avviato un confronto tra
Hayward e il suo mutante Green Light* rispetto all’epoca di maturazione di raccolta,
mediante il monitoraggio dell’ evoluzione dei parametri chimico-fisici. I dati preliminari
indicano un anticipo di una ventina di gg. nel raggiungimento dei parametri qualitativi idonei
alla stacco, a favore del mutante.
Innovativo profilo estetico e qualitativo presentano le selezioni a polpa gialla di A. chinensis :
171.87, 176.84 e 171.76 del DPVA dell’Università di Udine, caratterizzate da forme differenti
ma tutte a polpa gialla con elevato tenore zuccherino. Numerose e variegate le novità
provenienti dalla Cina rispetto alla colorazione della polpa (verde, gialla, rossa) ed alle
caratteristiche qualitative con innovativi profili sensoriali inseriti in una vasta gamma di
forme e dimensioni dei frutti.
Bibliografia
− Galliano A., Pellegrino S. (2007) – Le tendenze del comparto in Piemonte, una
crescita costante col supporto della ricerca interprofessionale. Frutticoltura, 11: 36-41
− Huang H., Ferguson A.R. (2004) – La produzione di actinidia in cina.
Frutticoltura,10: 21-25
− Montefiori M., Costa G., McGhie T., Ferguson R. (2004) – Indagini sul colore della
polpa dei frutti di alcune specie di Actinidia. Frutticoltura,10: 43-48
− Nicotra A., Conte L. (2007) – Nuove varietà di actinidia da materiale genetico cinese.
L’Informatore Agrario, 25: 50-53
− Testolin R., Cipriani G. (2007) – Actinidia, aumenta l’offerta di specie e varietà da
coltivare L’Informatore Agrario, 36: 40-44
− Testolin R., (2005) – Quale spazio produttivo e commerciale per le nuove varietà di
actinidia?. Frutticoltura, 9: 18-23
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