Tassista Italiano
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IL TASSISTA Una iniziativa di Newsletter di formazione culturale e professionale del Tassista Italiano www.uritaxi.it [email protected] Newsletter mensile gratuita 15 Febbraio 2014 Resp. editoriale: Claudio Giudici Una iniziativa di www.uritaxi.it Resp. di redazione: Roberto Testori Tassisti penalizzati dal noleggio con conducente selvaggio Come auspicato da Uritaxi anche altrove si inizia a cercare un accordo con la parte degli Ncc che vuole le regole Tre auto sequestrate dai vigili per esercizio abusivo di taxi, sei documenti ritirati con conseguente fermo della circolazione di otto veicoli, multe a due auto a noleggio con conducente perché non in regola con la licenza. Ma ai tassisti milanesi non basta e torna a montare la rabbia nonostante le rassicurazioni del Comune: «Bene, l’operazione. Ma già ieri sera la città era nuovamente piena di abusivi con scarsissimi controlli da parte della polizia municipale. È molto triste che nella capitale economica del Paese ci possa essere un abusivismo dilagante». A parlare è Alessandro Casotto, 43 anni, presidente di 8585. Lunedì la vertenza auto bianche sbarcherà in Consiglio comunale.Siete soddisfatti delle garanzie offerte da Palazzo Marino? «Abbiamo forti perplessità. Non c’è stata un’intensificazione dei controlli. Non è colpa dei vigili, ma evidentemente di chi deve dare l’input politico. I nostri associati ci hanno segnalato la presenza di molti abusivi che svolgevano tranquil- Milano: in coma un tassista picchiato da un pedone vaggia a scapito del rispetto delle norme». A cosa si riferisce? «Leggo che nel documento del Comune “si auspica che i soggetti che operano in violazione della disciplina del settore ovvero che agevolino tali attività le sospendano immediatamente”». Cosa c’è che non va? «Il verbo auspicare. lamente e illegittimamente il loro lavoro». Sbagliato differire lo sciopero? «Forse era più utile fissare una data ben precisa e più vicina. Due settimane e non di più. Il tempo necessario per vedere se il Comune mette in atto i controlli previsti». Insomma, scarsa fiducia... «Noi abbiamo piena fiducia nel Comune. Ma a volte, manca il coraggio di prendere decisioni impopolari che non sia quella della liberalizzazione sel- Torino: spunta sempre più la moda di non pagare il taxi e fuggire via Aveva in mano quattro bottiglie d’acqua di plastica da un litro e mezzo tenute insieme dal cellophane della confezione. Quando il tassista è sceso dall’auto e gli si è avvicinato, lui ha alzato il braccio in aria, prima verso destra, oltre la schiena, poi La crisi economica ha ormai raggiunto una dimensione globale che non tralascia alcun settore. Anche il mondo dei tassisti torinesi è vittima dell’avanzare delle difficoltà economiche in cui si ritrovano i cittadini del capoluogo piemontese. La piaga sembra aver raddoppiato in Segue a pag. 3 Segue a pag. 2 Il Comune dovrebbe “ordinare”, non auspicare di sospendere le attività illegali». Non è la solita difesa della casta? «Noi siamo tutto tranne che casta o lobby. Osservo che continuiamo a perdere diritti. Ho l’obbligo di rispettare le regole, ma vedo che i miei diritti non sono tutelati, ma solo “auspicati”». L’incubo è sempre Uber che porta via lavoro alle auto bianche. «Il problema non è Uber, ma il rispetto delle regole e delle norme. Uber è semplicemente una conseguenza di tutto ciò. I taxi hanno regole diverse dal Noleggio auto con conducente. Noi abbiamo il tassametro con tariffe fisse, loro no. Segue a pagina 2 Napoli: la rivolta selvaggia dei tassisti contro il car sharing Quella di “Ci.Ro” per i tassisti è una tammurriata che non s’ha da fare: «assemblea», dicono al telefono le cooperative chiamate dagli utenti, ma di fatto sciopero. Quarantott’ore senza un taxi, in una città che ha sporadici bus, metro in CONVENZIONE URI - URITAXI CON TIM Scopri i vantaggi di essere associato Uritaxi con TIM: ricaricabile con tariffe da Business e apparato in omaggio !! Per info e condizioni vai su www.uritaxi.it oppure scrivici all’indirizzo [email protected] Segue a pag. 3 Una iniziativa di IL TASSISTA Pagina 2 Edizione di Febbraio 2014 www.uritaxi.it Taxi ed Ncc: si apre uno spiraglio al dialogo ? Segue dalla prima pagina Loro devono partire dai garage, noi possiamo stare in strada e nei parcheggi. Sono lavori distinti. È sufficiente che ognuno faccia il proprio mestiere con onestà e rigore». Invece Uber che fa? «Invece Uber fa male anche ai Ncc milanesi che svolgono in maniera corretta la propria professione». Perché ? «Perché si vedono portare via il lavoro dagli Ncc che arrivano dai paesi dell’hinterland e che lavorano per Uber. Non trova strano che piccoli comuni diano decine e decine di concessioni di Nnc anche se il territorio in cui dovrebbero esercitare la propria professione non ha una richiesta così alta?». Sta per caso proponendo un’alleanza tra tassisti e noleggiatori milanesi? Siete sempre stati cani e gatti. «Se fosse per me sarei pronti a sedermi intorno a un tavolo per un confronto con gli Ncc. Nessun problema. Basta rispettare le regole. Porta sempre buoni frutti anche per gli Ncc che vogliono fare il loro lavoro onestamente». Fonte: Corriere della Sera “Prendi il taxi poi scappa”: ultima moda a Torino Segue dalla prima pagina quest’ultimo periodo il numero dei casi da annotare. Fortunatamente in concomitanza è diminuito il numero dei furti dei mezzi o dei tentativi di rapina anche grazie al fatto che le vetture sono direttamente in collegamento con le forze dell’ordine il che costituisce indubbiamente un deterrente. Da non sottovalutare anche il fatto che i tassisti non godono dell’autorizzazione per richiedere un documento di identità al proprio passeggero e dunque al momento del mancato saldo del conto non possono far altro che rivolgersi alla polizia o, per chi è allenato fisicamente, rincorrere il “fuggitivo”. Alcuni al momento di pagare il conto fuggono a tutta velocità altri arrivano addirittura a lanciarsi dalla vettura in corsa. Cose incredibili e che si fa fatica a credere. Le donne tra i 35 e 40 anni capita spesso che richiedano di saldare il conto attraverso altri servizi, per intendersi con pagamento in natura. Insomma un fenomeno in crescita che è lo specchio di una situazione sociale al limite a cui è necessario porre rimedio al più presto. Fonte: La Stampa Parla il Presidente Bittarelli: “irrilevante e scontata sentenza Corte Europea” “La Sentenza della Corte di Giustizia Europea, come scontato, dichiara solo la sua incompetenza a decidere su questioni applicative attinenti le nostre leggi, come del resto noi abbiamo da sempre sostenuto. Ad attendere ‘con ansia’ il pronunciamento della Corte rappresentandolo come ‘condizionante’ rispetto all’applicazione della nostra legislazione in materia di TPL erano solo le sigle sindacali che hanno indotto tanti colleghi a partecipare, anche economicamente, ad un giudizio confermatosi privo di rilievo ed incidenza. Ultima prova prova ne è stata la recente Sentenza del Consiglio di Stato relativa ai tassisti di Pisa che ha, tranquillamente, applicato la Legge in vigore. E’ inoltre sbagliato strumentalizzare, oltretutto impropriamente, la Sentenza della Corte Europea per continuare ad alimentare contrasti e lotte tra tassisti ed NCC che dovrebbero, invece, far fronte comune contro l’abusivismo e la proliferante invasività operata dalle Multinazionali che, di fatto, stanno tentando di appropriarsi illegittimamente del settore. Tassisti ed NCC invece di dividersi, oggi più che mai, devono unire le loro forze per contrastare in maniera più efficace il pericolo di nuovi attacchi legislativi e di mercato e porre al riparo le categorie dagli effetti della crisi economica che, ormai da tempo, le stanno colpendo”. Fonte:Omniroma Una iniziativa di IL TASSISTA Pagina 3 Edizione di Febbraio 2014 www.uritaxi.it Esplode la rabbia dei tassisti napoletani: “per noi oramai lavoro stagionale” Segue dalla prima pagina costruzione e altri, pochi, mezzi di fortuna. Dopo il primo giorno di sciopero contro le auto elettriche, i tassisti tornano in piazza Plebiscito. I conducenti considerano la piazza sgomberata dalle auto da Bassolino il simbolo della loro protesta, quella dell’ottobre scorso contro caro-assicurazioni e liberalizzazione delle licenze. Ma dietro c’è sempre la crisi che sta riducendo, dicono i tassisti, il loro a un lavoro “stagionale”. Assemblea non stop fino alle 19, con molti momenti di tensione. Mentre una parte delle auto bianche sfila con pochi manifestanti a piedi in un corteo-lumaca al Rettifilo, rallentando molto il già congestionato traffico di piazza Garibaldi, sotto a Palazzo San Giacomo riprende l’assemblea dove alcuni sventolano foto del talloncino dell’assicurazione con la dicitura “autocarro” di una macchina del car sharing. «Le hanno omologate così - spiega un tassista - per ottenere le agevolazioni che noi stiamo chiedendo da anni». Il vicesindaco Tommaso Sodano nega. L’accordo non si raggiunge, la protesta continua. Tre petardi esplodono intorno alle 13 e nel pomeriggio i tassisti simulano un’impiccagione davanti allo striscione “siamo lavoratori e chiediamo rispetto”. Alle 15, un nuovo incontro con Sodano, il capo di gabinetto del sindaco Auricchio, il presidente della commissione consiliare per la Mobilità e infrastrutture Formisano e il consigliere comunale Rinaldi. L’amministrazione chiede la fine della protesta, sottolineando che il progetto finanziato dal Miur «non è sostitutivo del servizio taxi e durerà fino alla primavera 2015». Il verbale di incontro in sette punti annuncia più incisività nella lotta all’abusivismo e un tavolo di confronto per la promozione del servizio. Ma non va: in serata la rabbia dei tassisti si rivolge contro i propri delegati, accusati di aver firmato un accordo inaccettabile con la giunta comunale dopo un braccio di ferro di tre ore e mezzo. Si sfiora lo scontro fisico tra i circa 200 conducenti di auto pubbliche in attesa davanti al Municipio. Alcuni delegati sindacali, che in rappresentanza di 6 sigle (sulle 20 circa in cui la categoria è divisa), hanno incontrato il vicesindaco Tommaso Sodano, vengono portati via dai colleghi per evitare l’aggressione fisica. Il verbale d’accordo firmato da Unimpresa, Sitan, Uti, Liti, Federtaxi e Confail Taxi viene sconfessato. «Non accettiamo nessuno dei punti sottoscritti dice Ciro De Muro, di Confartigianato - o si blocca il car sharing o la protesta continua». Fonte: il Mattino A tre anni dalla tragedia di Luca Massari ancora una aggressione violenta Segue dalla prima pagina ha caricato il colpo e lo ha colpito in faccia. Con tutta la forza. Il tassista, Alfredo F. 68 anni, ha fatto due passi all’indietro, come tramortito. Poi è caduto. Prima di sbattere la nuca sull’asfalto, proprio di fronte alle vetrine del ristorante «Alba d’Oro», ha sbattuto contro lo pneumatico di scorta di un fuoristrada parcheggiato lungo il marciapiedi. A terra, sull’asfalto, una macchia di acqua e sangue larga poco meno di trenta centimetri. La vittima non ha mai ripreso conoscenza. Il sessantottenne è ricoverato al Niguarda in codice rosso. È in coma, il quadro è critico. Nella notte è stato operato per ridurre l’ematoma, ma è gravissimo. Il suo aggressore, così come la compagna incinta all’ottavo mese, è in fuga. La polizia sta cercando la coppia anche nei pronto soccorso degli ospedali. La donna, infatti, dopo l’aggressione ha litigato con il compagno - così hanno raccontato alcuni testimoni che hanno assistito all’aggressione -, ha detto che si sentiva male. Per questo la polizia crede che possa essersi fatta visitare in ospedale. I testimoni hanno raccontato che i due avevano in mano le borse della spesa. Prima di allontanarsi avrebbero lasciato un indirizzo (nella vicina via Plinio) e un numero di telefono. Fino a tarda sera però la polizia non è riuscita a mettersi in contatto con i due. Forse s’è trattato di dati falsi. In ogni caso la donna, dai capelli rossi, avrebbe chiesto al compagno di attendere almeno l’arrivo dell’ambulanza, ma l’uomo ha deciso di allontanarsi senza neppure controllare le condizioni del tassista. In strada, proprio all’altezza dell’incrocio tra via Morgagni e piazzale Bacone è rimasta la Toyota Prius bianca di Alfredo F. Il fratello, Aquila 1, aveva lasciato la licenza un anno fa per andare in pensione. Anche Alfredo F. era prossimo ad abbandonare la professione. Sull’auto, sopra il sedile del passeggero, c’è ancora il cappello marrone a tesa larga del tassista. La lite sarebbe nata dopo che l’auto bianca non aveva dato la precedenza all’incrocio alla coppia che stava per attraversare sulle strisce. L’aggressore avrebbe prima colpito con le bottiglie che aveva in mano lo specchietto dell’auto, poi quando Alfredo F. è sceso, gli s’è scagliato contro. «È la terza aggressione in una settimana. Il problema della sicurezza dei tassisti è ormai un’emergenza - dicono i colleghi dell’8585 -. Le istituzioni cosa aspettano a intervenire?». Tre anni e mezzo fa in un’aggressione era morto un altro tassista, Luca Massari. La dinamica è terribilmente simile. Fonte: Corriere della Sera Una iniziativa di IL TASSISTA Pagina 4 Edizione di Febbraio 2014 www.uritaxi.it Parigi si arrende allo sciopero dei tassisti Il Governo francese si arrende, temporaneamente, al diktat dei tassisti. E sospende per due mesi, le nuove immatricolazioni di auto a noleggio con autista (le cosiddette Vtc). I tassisti, dal canto loro, interrompono le proteste che da quattro giorni rendevano problematico l’accesso ai due aeroporti parigini, Orly e Roissy.Attualmente ci sono circa 10mila auto a noleggio con autista, due terzi delle quali nella regione parigina. Non possono caricare clienti per strada e ovviamente non possono utilizzare i parcheggi riservati, appunto, ai tassi- sti (55mila, 19mila dei quali a Parigi). Ma rappresentano una concorrenza sempre più temibile nel settore delle prenotazioni, che rappresenta ormai il 70% dell’attività. Soprattutto con la diffusione degli smartphone e dei servizi di geolocalizzazione. Rispetto ai taxi, le Vtc offrono un servizio mediamente più elevato, e più omogeneo: le vetture, obbligatoriamente con gli interni in pelle, non devono avere più di tre anni; i conducenti devono indossare abito e cravatta, saper parlare almeno un po’ d’inglese e aprire la portiera al cliente; il quale trova a sua disposizione un iPad, un caricatore per il cellulare e dell’acqua; è il cliente a decidere se vuole ascoltare la radio, quale e a che volume; la tariffa viene stabilita al momento della prenotazione e la somma viene addebitata direttamente sul conto corrente bancario. Una tariffa di mercato (varia, per lo stesso tragitto, a seconda dell’abbondanza o della penuria di taxi) che può essere superio- re o inferiore a quella del tassista. Pur in un clima di guerra fredda la situazione è andata avanti così fino all’autunno scorso. Quando il Governo, su pressione dei tassisti, ha varato un decreto che imponeva alle Vtc di far passare almeno un quarto d’ora tra il momento della chiamata e quella del carico del cliente (a meno che la prenotazione non arrivi da un albergo dalle quattro stelle in su o da un salone professionale). Una delle società di Vtc ha fatto ricorso e il Consiglio di Stato le ha dato ragione, sospendendo il decreto. Ritenuto lesivo della concorrenza e della libertà d’impresa. I tassisti hanno quindi proclamato uno sciopero, lunedì scorso, e poi proseguito in modo selvaggio la loro protesta. Fino alla decisione, come al solito salomonica, del Governo. Che ha preso tempo. Ora si tratta di aspettare il frutto del lavoro del mediatore. Ma prima o poi anche i tassisti dovranno accettare l’evidenza che il mondo è cambiato. Fonte: il Sole 24 ore Ucraina: “gli Usa e la UE hanno appoggiato un golpe nazista” Il 22 febbraio, sotto la minaccia delle armi automatiche delle milizie e dei terroristi di Euromaidan, il Parlamento ha eseguito un colpo di stato neonazista. Violando ogni norma costituzionale e di diritto internazionale, e calpestando i valori europei, il parlamento ha abusato della propria autorità e commesso atti che sono soggetti ad azione penale. “Washington e Bruxelles, dopo aver detto a tutto il mondo che Euromaidan era una manifestazione pacifica del popolo ucraino che avrebbe scelto l’Europa e la difesa della democrazia e dei valori europei, deve ammette- re che niente di tutto ciò è vero. Essi hanno appoggiato un colpo di stato nazista, eseguito da milizie, terroristi e politici dell’Euromaidan nell’interesse geopolitico dell’Occidente. Il parlamento sta anche per concedere l’amnistia alle milizie di Euromaidan che hanno ucciso cittadini innocenti, si sono impadroniti di edifici amministrativi e di depositi di armi e hanno organizzato la giustizia sommaria, e sta per nominarli ad alte cariche nel governo. “Così, vengono gettate le basi per la formazione di una macchina statale repressiva, neonazista” con la complicità di Washington e Bruxelles. Inoltre, coloro che ora sono al potere hanno annunciato che chiunque usi la lingua russa sarà soggetto a discriminazione civile e politica, che le emittenti della Federazione Russa saranno oscurate in violazione della fondamentale libertà di opinione, che si stanno stilando liste di proscrizione. “Continua la cosiddetta giustizia dei miliziani in tutto il paese. I deputati della Suprema Rada dell’Ucraina che sono sgraditi vengono picchiati (e anche lapidati), e ci sono intimidazioni in massa degli amministratori locali, con minacce di ritorsioni sulla famiglia (specialmente sui figli) se si rifiutano di assecondare gli scopi politici di chi detiene ora il potere. Le sedi dei partiti sgraditi vengono incendiate, mentre i partiti politici e le organizzazioni pubbliche che non condividono l’ideologia e gli obiettivi delle nuove autorità ucraine ricevono minacce pubbliche di persecuzione e di esclusione”. Il PSPU non “riconosce la legalità del colpo di stato, e non riconosce la legalità dell’attività delle nuove autorità ucraine. Noi condanniamo la totale violazione dei diritti e delle libertà dei cittadini dell’Ucraina sulla base di fattori etnici, culturali, religiosi o politici”. Fonte: Movisol.org