Il Feng-Shui - OLOS E LOGOS

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Il Feng-Shui - OLOS E LOGOS
Il
Feng-Shui:
bioarchitettura cinese
l’Occidente
una
per
Stefano Parancola*
Architetto, membro dell’International Feng-Shui Bil
ORIGINI DEL FENG SHUI
La prima notizia storica sul feng shui risale a circa tremila
anni fa, in Cina, anche se è un po’ difficile da stabilire,
poiché i cinesi integrarono nel corso dei secoli elementi
sempre più precisi e strutturati.
COS’È IL FENG SHUI
Feng shui significa letteralmente vento ed acqua e deriva
proprio il suo nome dai due elementi principali che modificano
la forma del territorio.
Il termine feng shui, infatti, non è casuale. Per Stephen
Skinner (1985), «il vento e l’acqua insieme esprimono il
potere degli elementi che scorrono nell’ambiente naturale.
Questo potere viene espresso e deriva dal flusso dell’energia
che scorre non solo sulla superficie, che è stata scolpita dal
vento e dall’acqua, ma anche all’interno della terra». Dal
punto di vista etimologico «nonostante il feng shui sia il
nome più diffuso e comune in riferimento alla teoria e alla
pratica della localizzazione dei siti in accordo agli
elementi, il termine più appropriato usato nelle fonti cinesi
è ti li (linee, modelli della terra, o, in tempi moderni
“geografia”)». Questo mette in luce il fatto che i cinesi
vedevano il feng shui non tanto come ramo superstizioso di
pratiche rurali, ma come parte dello studio della terra e dei
suoi modelli, sia quelli naturali che quelli creati dall’uomo.
Un terzo termine, forse più antico, è kan-yu, che significa
letteralmente “copertura e sostegno” o anche ”copertura a
carro”, in riferimento al cielo e alla terra. In questo
termine sono racchiuse le vecchie teorie sulla risonanza della
filosofia tradizionale taoista, secondo cui le azioni compiute
sulla terra hanno un effetto sul cielo, e i movimenti del
cielo si riflettono sulla superficie della terra».
“L’originaria sensibilità cinese tende a vedere la vita come
qualcosa che pervade l’intero universo, e si manifesta non
solo negli esseri viventi ma anche nei venti, nelle sorgenti,
nei laghi, negli alberi,
(Portoghesi, 1999).
nelle
rocce,
nella
terra”
Ogni luogo ha i propri tratti topografici originali che
modificano l’influenza locale del qi della natura. Le forme
delle colline e la direzione dei corsi d’acqua sono state
determinate dall’influenza dei venti e delle acque, e quindi
rivestono una grande importanza; ma al tempo stesso l’altezza
e la forma degli edifici, l’orientamento delle strade e dei
ponti sono anch’essi fattori potenti. (J. Needham)
Il termine feng shui, in dialetto cantonese tai feng shui
(guardare od osservare) e in dialetto mandarino tsu feng shui
(misurare o calcolare), riporta la memoria inevitabilmente
all’Oriente; a Paesi dove l’attenzione al corpo, in stretta
relazione con lo spirito e la mente, è più accentuata e dove
vive fervida la tradizione e il culto dell’ascolto
dell’energia vitale qi: la forza cosmica, universale o sangue
della vita, che dagli antichi saggi cinesi si vuole scorra in
tutto; nell’uomo, negli oggetti, nelle tante forme naturali.
«Il qi è un’energia vitale che scorre nella terra e anima ogni
forma dell’esistente. Può essere accumulata, dispersa,
incanalata, ed è, in definitiva, responsabile di tutti i
mutamenti esistenziali delle cose viventi» (Eitel, 1995).
Il qi è l’energia che opera a tutti i livelli:
– a livello umano è l’energia che scorre nei meridiani
d’agopuntura del corpo;
– a livello agrario e paesaggistico è la forza che, se non è
stagnante produce terreni fertili e rigogliosi, è l’energia
che nutre un territorio;
– a livello climatico è l’energia trasportata dai venti e
dalle acque.
Per capire le caratteristiche del qi possiamo fare un esempio:
è facile immaginare come una strada congestionata dal traffico
emani un’energia diversa rispetto a quella di un giardino
fiorito. Ciò spiega anche perché preferiamo andare in vacanza
in determinati luoghi piuttosto che in altri. Il motivo sta
nel fatto che in tali posti è più facile riposarsi e
rigenerarsi, quindi
influenzi.
questo dimostra come l’ambiente ci
Gli antichi taoisti erano grandi osservatori, perciò hanno
iniziato ad osservare il movimento dell’energia nella natura.
Osservando la natura possiamo trovare solo due elementi che si
muovono: l’acqua nei fiumi in genere, nei laghi e negli
oceani, ed il vento che soffia ovunque. La terra, il fuoco ed
il legno non sono simbolo di movimento come l’acqua e il
vento. Il feng shui descrive, analizza, interpreta ed utilizza
il movimento dell’energia. Per questo possiamo applicarlo
ovunque ci sia movimento di persone, di cose, di denaro, di
pensiero, di sentimenti, d’emozioni, in altre parole
d’energia.
I cinesi hanno osservato per migliaia d’anni che certi luoghi
erano più propizi, o più fortunati rispetto ad altri. Ogni
collina, edificio, casa, stanza, porta, finestra e angolo, e
il modo nel quale si collocano verso le due forze del vento e
dell’acqua è importante.
PRATICA DEL FENG SHUI IN CINA
Proprio in Cina quest’arte cominciò ad assumere via via sempre
maggiore importanza, con i saggi geomanti (maestri
nell’ascolto del qi denominati feng shui hsien sheng),
richiesti per l’individuazione del sito ideale. L’applicazione
del feng shui nella pianificazione delle città e degli edifici
importanti (come la Città Proibita, Il Tempio del Cielo, il
Palazzo d’Estate…., disposti su mandala di 9 quadrati) ha una
storia di molti secoli più lunga in Cina rispetto a quella del
feng shui per le tombe (dei Ming e della Città di Xi’an) e per
le abitazioni.
Compito degli antichi geomanti cinesi era quindi quello di
indirizzare il richiedente nella costruzione della casa perché
questa potesse essere, seguendo principi che si fondavano sia
sulla conoscenza del qi, ma soprattutto sullo studio
architettonico
possibile.
e
paesaggistico,
la
più
ben
augurante
LE NUOVE DISCIPLINE DEL COSTRUIRE:
BIO-ARCHITETTURA & FENG SHUI
La bio-architettura si occupa più specificatamente dei
materiali da costruzione più sani, ossia della sostanza o del
corpo della costruzione e previene spiacevoli effetti
sull’organismo. Il feng shui si concentra invece sull’anima
dell’abitazione, sugli effetti dell’ambiente, dei colori e
dell’arredo sulla psiche dell’uomo e suggerisce varie
soluzioni pratiche per aumentare l’armonia di chi risiede
nella casa e staziona nell’ambiente di lavoro. In questo modo
il feng shui amplifica la bio-architettura e quando si
integrano si raggiunge una maggiore totalità nel costruire e
nell’abitare.
METODOLOGIA
DI
ANALISI
DELL’EDIFICIO/AZIENDA/ABITAZIONE/NEGOZIO IN CHIAVE FENG SHUI
1. Analisi dell’orientamento: ricerca della direzione
principale favorevole in relazione alla porta d’ingresso
dell’abitazione;
2. Yin e yang: stabilire l’equilibrio tra colori, forme,
dimensioni e persone insediate anche attraverso la data di
nascita, dopo aver stabilito il rapporto tra gli elementi
naturali ed artificiali esterni all’ambiente analizzato (corsi
d’acqua, colline, edifici, elementi di arredo urbano…) ;
3. Long hu: “trovare il drago e la tigre”. Analizzare le zone
esterne alla destra e alla sinistra dell’edificio rispetto
alla porta d’ingresso;
4. Si wu: la “ricerca dei quattro animali”, influenze esterne
all’edificio analizzato (rapporto tra elementi naturali ed
artificiali secondo la legge dei 4 animali);
5. Wu xing: lettura formale a livello paesaggistico ed urbano
per determinare l’Elemento predominante. Riequilibrio del
ciclo sheng o ke dell’edificio e della persona insediata
rispetto all’intorno;
6. Qi sha: ricerca geobiologica delle vene del Drago, nodi di
Hartmann, Curry, corsi d’acqua sotterranei….);
7. Shui: analisi e valutazione degli elementi naturali (corsi
d’acqua, rogge, canali…) ed architetture d’acqua in genere;
8. Dao xue: sintesi generale della lettura degli elementi
naturali ed artificiali e determinazione del sito;
9. Scuola del Compasso: applicazione della Scuola del Pa gua –
Lo shu, Scuola del Ba zhai che si basa su tre livelli e metodo
delle Flying Stars: metodo spazio – tempo, infine studio delle
scuole San hee e San yuan.
10. Cuo shi: I rimedi, riequilibrio delle zone/geometrie
alterate o mancanti
PROGETTARE L’ACQUA PER LA RIVITALIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI*
Per capire l’essenza dell’acqua, bisogna studiare quelle forze
o “energie” che stanno alla sua origine: sono le stesse forze
che guidano i processi vitali e conferiscono e mantengono la
forma degli organi interni del corpo umano, costituito al 90%
di sostanza liquida. Risulta quindi importante una visione
dell’organismo umano, così anche del mondo naturale, acqua
compresa, che non si fermi al solo aspetto biofisico della
realtà, alla formula chimica e a tutto ciò che ne deriva.
Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, disse:
“Nell’osservazione spregiudicata dell’acqua e dell’aria il
pensiero si trasforma e diventa idoneo alla comprensione del
**
vivente”. E lo stesso Theodor Schwenk affermò: “Oggi l’uomo
sfrutta le forze e le risorse degli elementi ma non trova
l’accesso alle energie vitali, perdendone l’essenzialità.
Necessita quindi una nuova coscienza partendo pure da
osservazioni scientifiche ma rinunciando alla sola
fenomenologia per arrivare alla “vera” lettura degli
elementi”. In tal senso molti ricercatori tra i quali John
Wilkes** continuano le loro ricerche in questa direzione, cioè
partendo dallo studio dei sistemi naturali e delle loro
interrelazioni, per dare risposte tecniche che non ne alterino
l’equilibrio ma siano in perfetta armonia con l’ambiente
stesso.
ARCHITETTURA E FENG SHUI DELL’ACQUA
Esistono molte analogie tra
le architetture realizzate in
occidente e quelle orientali dal punto di vista dell’utilizzo
dell’acqua come fonte energizzante e di vitalità dei luoghi.
L’acqua è sempre stata considerata nella tradizionale arte
cinese del feng shui come simbolo di benessere e ricchezza.
Per i giapponesi, come per i cinesi, un edificio o insieme di
edifici localizzati nelle vicinanze di una cascata sono
garanzia di longevità e di vitalità. La simbologia del numero
8, forma frequentemente assunta dall’elemento acqua,
rappresenta la circolazione ascendente e discendente delle
energie tra terra e cielo. L’ottagono geometricamente deriva
ed è il tradizionale intermediario tra il quadrato (la terra)
ed il cerchio (il cielo). L’acqua è l’elemento principe degli
scambi energetici tra il cosmo ed il nostro pianeta. In questo
modo il numero 8, il suo valore simbolico e la sua forma
geometrica, contribuiscono sinergicamente all’acqua a compiere
un lavoro di “rivitalizzazione”. La conformazione fisica della
maggior parte delle tipologie edilizie (monasteri, abbazie,
castelli…) rispecchia un ottimo feng shui, considerando il
posizionamento di fontane e pozzi
al centro dei cortili.
Secondo, infatti, la pratica del feng shui, il quadrante
centrale del Pa gua rappresenta la fonte radiante del qi:
l’unità. Nel chiostro dell’abbazia di Monreale in Sicilia, per
esempio, l’acqua che scorre lungo la colonna centrale della
fontana del chiostro incontra delle modanature scolpite che
ricordano il suo ondeggiare. Tali modanature, aggiunte alla
forma circolare e ottagonale dei suoi ricettacoli,
contribuiscono a fare di questa fontana un antico esempio di
forma dinamizzante*. Imparare dalla storia, non dimenticando
quindi le sapienze antiche e le culture dei luoghi, risulta di
vitale importanza per progettare oggi luoghi in cui si possa
percepire una buona armonia.
La progettazione e la realizzazione di percorsi d’acqua con
forme organiche, di Flowforms o forme di flusso a lemniscata,
catene d’acqua, di cascatelle e fontane con svariate forme
garantiscono sensazioni di benessere grazie al suono
rilassante che allevia le tensioni.
BREVE BIBLIOGRAFIA – “LETTURE D’ACQUA”
– Trevisiol E. R., Parancola S., (1995), Manuale di
biofitodepurazione: risanamento delle acque e processi di
rinaturalizzazione, Edicom, Monfalcone (Gorizia).
–
Stefano
Parancola,
(1998),
L’energia
dell’acqua
per
rivitalizzare gli ambienti, Ambiente & Salute, n° 2, Tc,
Padova.
– Stefano Parancola, (1999), Ciclo dell’acqua e verde in
ambiente urbano, in Progetti per una città sostenibile,
Politiche abitative, esperienze di
urbanistica partecipata a Padova,
bioarchitettura e
Comune di Padova,
Assessorato alle Politiche Abitative, Padova.
– Too L., (1996), Water Feng shui for Wealth, Konsep Lagenda
Sdn Bhd, Malaysia.
– Stefano Parancola, (2000), “L’arte del vento e dell’acqua”,
in
Magiche piante magiche, un itinerario segreto, Macro
edizioni (Fo).