Monte del Gelo_introduzione

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Monte del Gelo_introduzione
ALPI RETICHE
MASSICCIO DELL’ADAMELLO
SOTTOGRUPPO DEL CORNONE DI BLUMONE
IL MONTE DEL GELO m 2623
Uno dei castelli di roccia più affascinanti del massiccio
Introduzione
Lontana dagli sguardi indiscreti, appartata in uno degli angoli più intatti del massiccio, sorge una delle strutture più complesse ed
esteticamente belle di tutto l’Adamello. Già il suo nome incute un certo timore; sentore o monito di luogo freddo dove la neve
alberga a lungo (è vero!!), i venti del Nord soffiano insistenti (è abbastanza vero…) e l’arrampicata è qualcosa che solo i pionieri
d’antan con scarponi Galibier e brache a grosse coste di velluto potevano apprezzare (è clamorosamente falso!). Sicuramente una
cosa è vera. Questa montagna, o meglio questa parete, visto che il solo versante Nord precipita verso la Val di Leno con grandi
placche e superbi pinnacoli, non si mostra facilmente. Gli approcci, che si parta dalla piana del Gaver o dal Lago di Malga Bozzo,
sono sempre di tutto rispetto. In compenso sia da una parte che dall’altra ci si muove in luoghi selvaggi ed intatti, si percorrono
sentieri talvolta non segnalati e ci si imbatte in un sacco di bestie (a quattro zampe generalmente…). Per quanto concerne i sentieri
uno su tutti è da menzionare. La straordinaria traccia che con un lungo traverso in quota percorre dal Passo del Gelo tutto il versante
Est e poi quello Nord della montagna è un capolavoro di ingegneria militare. Edificato nel periodo del primo conflitto mondiale versa
purtroppo in pessimo stato sul versante est della montagna che è il più esposto, mentre è quasi intatto laddove guadagna quota con
sapienti diagonali nella successione di conche alla base della parete Nord fino a raggiungere il solitario passo Rondon. Meriterebbe
sicuramente un recupero visto la bellezza del percorso e gli amplissimi scorci panoramici.
Caratteristiche
La parete Nord del Monte del Gelo è costituita da una larga parete con altezza variabile dai 300 m ai 200 m che tocca il suo culmine nel settore
centrale caratterizzato da bellissimi diedri regolari e poderosi speroni che danno alla montagna una spiccata individualità. Sulla sinistra la
parete progressivamente declina verso il passo Rondon con placche sempre comunque molto verticali di ottima roccia mentre sulla destra si
articola in grandiosi pilastri: il Pilastro Nord è una torre di 300 metri di rara eleganza e slancio con roccia compattissima ed è indubbiamente la
struttura più affascinante della parete; più a destra il bel Pilastro Nord-Ovest che delimita la parete Nord dalla Ovest con forme ancora
slanciate anche se meno appariscenti del Pilastro Nord. Alla sua destra la montagna degrada nella poco individualizzata e frammentata parete
Ovest di roccia rotta ed erbosa incisa da grandi valloni interrotti da salti verticali. La roccia del versante Nord è una tonalite che va dal grigio
chiaro a tonalità più scure; è generalmente ottima ed offre un’arrampicata di grande soddisfazione. E’ invece piuttosto rotta e coperta da un
fastidioso lichene nero sul versante ovest, cosa che appare lampante sulla via del Pilastro N-O.
Accesso
La parete Nord del Monte del Gelo può essere raggiunta attraverso due diversi itinerari: o partendo dal Gaver in Val del Caffaro o dalla Val
Daone per la Val di Leno. Quest’ultimo accesso ha senso nel caso si pernotti a Malga Gelo (vedasi Punti di appoggio).
- Dal Gaver: L’Alta Valle del Caffaro si raggiunge da Brescia per la Valle Sabbia, il Lago d’Idro fino al bivio per Bagolino-Gaver. Dalla piana del
Gaver (Hotel Blumon Break) si imbocca la strada sterrata per la Locanda Gaver e la centrale della Caffaro. Si parcheggia nei pressi della
centrale e si prende il sentiero per il passo Termine che passa sotto il versante Est del Cornone di Blumone. Dopo circa un’ora e poco oltre il
bivio per il Passo di Blumone (a sinistra), si perviene al Casinetto di Blumone (diroccato). Cinquanta metri dopo, parte a destra il sentiero per
Passo Serosine e passo del Gelo. Imboccarlo e poco oltre l’attraversamento del torrente Caffaro, sotto una evidente palcca franosa di roccia
chiara, lasciare a destra il sentiero per il passo Serosine e salire a sinistra una non evidente traccia per ripido pendio erboso. La traccia più
avanti diviene un’ottimo sentiero che in mezz’ora porta al Passo del Gelo m 2315 (a sinistra l’imponente Cima Blumone, a destra i primi
contrafforti del Gelo, sotto la testata della Val del Leno con la visibile Malga Gelo). Da questo punto si prende la spettacolare mulattiera militare
che contorna la parete Ovest del Monte Gelo in direzione del Passo Rondon (attenzione a circa metà dove questa è franata, prendere con
cautela una piccola traccia sottostante). Quest’ultimo tratto necessita di un’altra mezz’ora; in totale c. due ore e mezza per giungere al cospetto
dell’imponente versante nord del Monte Gelo (ore 2.30 dalla centrale).
- Dalla Val Daone: La Val Daone si raggiunge da Brescia per la Valle Sabbia ed il Lago d’Idro continuando per la Val Rendena fino a località
Creto, frazione di Pieve di Bono. Da questa località si stacca la statale che in c. 4 km porta a Daone e successivamente a Bersone (frazione di
Daone). Inoltrandocisi nella valle si raggiunge il pianoro di località Nives (diverse costruzioni e possibilità di ristoro). Dopo una strettoia ed una
ripida balza si raggiunge il Lago di Malga Bozzo. La strada ne percorre la riva destra fino a superare il fiume Chiese per ponte in cemento.
Subito dopo si lascia la statale per abbassarsi a sinistra al comodo parcheggio sito nei pressi della centrale ENEL. E’ possibile continuare
ancora per breve tratto in automobile costeggiando le recintate installazioni della centrale fino ad un piccolo parcheggio ma conviene lasciare
l’autovettura al parcheggio della centrale in quanto più visibile e frequentato. A piedi si costeggia la centrale percorrendo una carrareccia subito
immersa nel bosco fino a transitare sotto l’imponente cascata della Regina del Lago celeberrima meta invernale per l’ice climbing. Poco dopo
(segnalazioni) si inizia a risalire il ripido sentiero che permette di superare il salto alla sinistra della Regina del Lago fino al piatto inizio della
stupenda Val di Leno. La si risale tutta fino al bell’anfiteatro del Circolo del Gelo sulla sinistra del quale, su un dosso, sorge la Malga del Gelo.
Si continua per poco in direzione del passo del Gelo lungo il sentiero segnalato per il Passo de Termine abbandonandolo quando traversa il
torrente. E’ possibile sia salire un sentiero non segnalato sulla sinistra del torrente (traccia poco identificabile in salita, molto più facile da
seguire in discesa!) che risalire direttamente il torrente di grossi massi e macigni (in salita senza o con poca acqua è la soluzione migliore). Si
raggiunge in entrambi i casi l’inizio del piatto vallone che adduce al solitario Circolo Superiore del Gelo (nevaio fino a tarda stagione). Si
percorre tutto detto vallone fino al circolo; da qui si identifica sulla sinistra il più agevole passaggio per raggiungere il sentiero che provenendo
dal Passo del Gelo taglia tutto il versante Ovest della montagna. Raggiuntolo con percorso un poco disagevole ma privo di difficoltà, lo si
segue fino ad accedere alla conca alla base della parete Nord da cui in breve per poco ripido pendio morenico agli attacchi (ore 3.30 dal Lago
di Malga Boazzo).
Punti di Appoggio
Se si parte dal Gaver il percorso è più breve ma non vi sono punti di appoggio intermedio; risulta comunque affascinante la soluzione di
campeggiare al passo del Gelo o poco più in basso nei pressi di una idilliaca conca erbosa con sinuoso torrentello. Se si parte della Val
Daone, la Malga del Gelo è un ottimo punto di appoggio. Offre un pernottamento rustico (portare materassino e sacco a pelo) ma più che
dignitoso. La malga è solitamente utilizzata per la pastorizia durante i mesi estivi; si raccomanda conseguentemente il massimo rispetto per le
attrezzature e i generi di consumo in loco.