Contro l`invecchiamento arriva il digiuno mimato
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Contro l`invecchiamento arriva il digiuno mimato
27_ricercaIFOM_ott15b.qxd 24-07-2014 10:28 Pagina 27 RICERCA IFOM Restrizioni caloriche In questo articolo: fattori di rischio dieta ipocalorica digiuno Contro l’invecchiamento arriva il digiuno mimato Gli studi di longevità e prevenzione dei tumori dimostrano che la restrizione calorica intensa è la chiave per cambiare in meglio il metabolismo E’ a cura della REDAZIONE noto da tempo che ridurre l’apporto di calorie consente di allungare la durata media della vita e di ridurre il rischio di ammalarsi di molte malattie, tra le quali anche il cancro. Valter Longo, direttore dell’Istituto di longevità della University of Southern California e del programma di ricerca “Oncologia e longevità” all’IFOM di Milano, ha studiato una dieta a basso contenuto di proteine che mima gli effetti del digiuno e che, se seguita per cinque giorni al mese sotto controllo medico, ha effetti positivi duraturi sullo stato di salute dell’organismo. Riduce infatti i fattori di rischio associati a invecchiamento, le patologie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e il cancro. I risultati del suo studio sono stati pubblicati su Cell Metabolism: “Si tratta di riprogrammare il corpo in modo tale da farlo entrare in una modalità di invecchiamento più lento, ma anche di ringiovanirlo attraverso una rigenerazione che si basa sulle cellule staminali” spiega Longo. “Non si tratta né di un digiuno radicale né di una dieta tipica perché non è continuativa.” I PRECEDENTI Già un anno fa Longo aveva dimostrato su Cell Stem Cell come la periodica privazione di alcuni nutrienti svolga una funzione anticancro, “affamando” le cellule tumorali e proteggendo al tempo stesso il sistema immunitario e le cellule sane dagli effetti tossici della chemioterapia. Longo ha lavorato inizialmente sui lieviti, semplici organismi unicellulari che hanno in comune con l’uomo metà dei geni, per scoprire i meccanismi biologici innescati dal digiuno a livello cellulare e molecolare. Sui topi, la cui aspettativa di vita è di due o tre anni, cicli di quattro giorni di questa speciale dieta, due volte al mese durante la “mezza età”, hanno prolungato la vita dell’11 per cento e ridotto l’incidenza di cancro. Inoltre si nota un ringiovanimento del sistema immunitario e una riduzione delle malattie infiammatorie e, nei topi più anziani, un aumento di cellule staminali in vari organi, incluso il cervello. Infine uno studio pilota effettuato su 19 volontari sani ha dimostrato che le ricerche condotte in lievito e topo sono effettivamente applicabili all’uomo. La dieta simula gli effetti della mancanza di cibo UN COCKTAIL SPECIALE “Il digiuno totale è difficile da rispettare” dice Longo “e può rivelarsi Valter Longo dell’IFOM d Milano anche pericoloso. Abbiamo quindi sviluppato una dieta con una composizione specifica di proteine, carboidrati, grassi e micronutrienti che induce gli stessi effetti nel corpo. L’ho provata personalmente e la trovo più semplice del digiuno totale e anche molto più sicura”. Per 25 giorni al mese, terminato il trattamento, i partecipanti allo studio tornano alle loro regolari abitudini alimentari. Longo mette però in guardia dal digiuno e anche dall’affrontare la sua dieta mima-digiuno senza supervisione medica: “Le ripercussioni sulla salute possono essere gravi per chi lo faccia in modo improprio”. IFOM, l’Istituto di oncologia molecolare che svolge attività scientifica d’avanguardia a beneficio dei pazienti oncologici è sostenuto da FIRC, Fondazione italiana per la ricerca sul cancro, attraverso lasciti testamentari (vedi p. 26). OTTOBRE 2015 | FONDAMENTALE | 27